Il segreto della vergine delle rocce (louvre) di leonardoAlfonso Rubino
IL Segreto della Vergine delle Rocce - Louvre
Il dipinto della Vergine delle Rocce fu realizzato da Leonardo a Milano intorno al 1483-86.
Fu eseguito su un supporto ligneo e successivamente, trasportato su tela.
Misura 199 cm. di Altezza e 122 cm. di Larghezza.
Le proporzioni e le dimensioni del dipinto non sono casuali o determinate da vincoli pratici.
Esse dipendono da un rigoroso modello geometrico-armonico che in linguaggio tecnico viene
chiamato Icnogramma.
In questo studio viene presentata la sequenza geometrica che genera l’ Icnogramma a partire
dalla sagoma geometrica del quadro.
Si arriverà ad una sorprendente conclusione.
L’ icnogramma della Vergine delle Rocce cela l’icnogramma del disegno
dell’Uomo Vitruviano, sia nelle proporzioni che nelle dimensioni.
Si dimostra che il disegno dell’Uomo Vitruviano( 1490) è stato creato attraverso una filiazione
geo-armonica del Codice ( Icnogramma ) della Vergine delle Rocce.
Il segreto della vergine delle rocce (louvre) di leonardoAlfonso Rubino
IL Segreto della Vergine delle Rocce - Louvre
Il dipinto della Vergine delle Rocce fu realizzato da Leonardo a Milano intorno al 1483-86.
Fu eseguito su un supporto ligneo e successivamente, trasportato su tela.
Misura 199 cm. di Altezza e 122 cm. di Larghezza.
Le proporzioni e le dimensioni del dipinto non sono casuali o determinate da vincoli pratici.
Esse dipendono da un rigoroso modello geometrico-armonico che in linguaggio tecnico viene
chiamato Icnogramma.
In questo studio viene presentata la sequenza geometrica che genera l’ Icnogramma a partire
dalla sagoma geometrica del quadro.
Si arriverà ad una sorprendente conclusione.
L’ icnogramma della Vergine delle Rocce cela l’icnogramma del disegno
dell’Uomo Vitruviano, sia nelle proporzioni che nelle dimensioni.
Si dimostra che il disegno dell’Uomo Vitruviano( 1490) è stato creato attraverso una filiazione
geo-armonica del Codice ( Icnogramma ) della Vergine delle Rocce.
Presentació sobre els poemes de Maragall, "La mort d'un jove" i "Els Reis", inclosos dins de l'obra "Visions i Cants". La presentació ha anat a càrrec de l'alumnat de 2n de batxillerat de l'INS Isaac Albéniz (Curs 2019-20. Modalitat: Literatura catalana).
Imatges de qualitat de les obres pictòriques del Segle XIX seleccionades per les PROVES PAU 2020. Presentades en ordre cronològic i acompanyades d'un conjunt "links" seleccionats i actualitzats de pàgines webs,, altres presentacions i vídeos que permeten analitzar en profunditat cada una d'aquestes obres.
Presentació molt útil com a suport visual de les obres i com a font de documentació per la preparició de l'examen
Comentari de l'obra escultòrica "Dona i ocell" de Joan Miró.
Treball realitzat per Dea El Rais, Elisabeth Ausina i Noemí Ció de l'institut Manolo Hugué.
Art PAU
Presentació sobre els poemes de Maragall, "La mort d'un jove" i "Els Reis", inclosos dins de l'obra "Visions i Cants". La presentació ha anat a càrrec de l'alumnat de 2n de batxillerat de l'INS Isaac Albéniz (Curs 2019-20. Modalitat: Literatura catalana).
Imatges de qualitat de les obres pictòriques del Segle XIX seleccionades per les PROVES PAU 2020. Presentades en ordre cronològic i acompanyades d'un conjunt "links" seleccionats i actualitzats de pàgines webs,, altres presentacions i vídeos que permeten analitzar en profunditat cada una d'aquestes obres.
Presentació molt útil com a suport visual de les obres i com a font de documentació per la preparició de l'examen
Comentari de l'obra escultòrica "Dona i ocell" de Joan Miró.
Treball realitzat per Dea El Rais, Elisabeth Ausina i Noemí Ció de l'institut Manolo Hugué.
Art PAU
Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”DailyFocusNews
La figura femminile orante, frequente nelle pitture catacombali, è dal punto di vista iconografico tuttora oggetto di discussione fra gli studiosi circa la sua natura: è una delle prime immagini della Vergine con il Bambino? È l’immagine di una devota matrona con il figlio defunto?
L’articolo di Mons. Giovanni Carrù, Segretario della Pontificia Commissione per l’Archeologica Sacra, pubblicato sull’Osservatore Romano del 15 agosto 2010, approfondisce l’argomento.
The document discusses education around the world and highlights some key issues. It notes that while most people can read and write, illiteracy remains a problem, exacerbated by poverty. Developing countries have high illiteracy rates, with 125 million children not attending school due to lack of access. Cultural factors also impact education, as over 70% of the 125 million children not in school are girls, particularly in parts of the Middle East where girls are expected to stay home. The document introduces Malala Yousafzai, who was shot by the Taliban for advocating for girls' education in Pakistan. It concludes by outlining the UN's goal through 2030 to promote gender equality in education globally and ensure all children can
2. La commissione
Il 25 aprile 1483 Bartolomeo Scorione, priore della Confraternita
milanese dell'Immacolata Concezione , stipulò un contratto per una
pala da collocare sull'altare della cappella della Confraternita nella
chiesa di San Francesco Grande (oggi distrutta) col giovane artista
arrivato circa un anno prima da Firenze. Per Leonardo era la prima
commissione che otteneva a Milano, dove era stato accolto
tiepidamente. Il dettagliatissimo contratto prevedeva un trittico.
Nella pala centrale la Madonna con un ricco abito e con suo figlio
Gesù, Dio Padre in alto, un gruppo di angeli e due profeti. Leonardo
cambiò il soggetto della tavola, optando piuttosto per il leggendario
incontro tra i piccoli Gesù e Giovanni narrato in alcuni testi
sull'infanzia di Cristo forse per richiesta dei committenti. Giovanni
Battista infatti era il protettore, assieme a san Francesco, della
Confraternita dell'Immacolata
3. La nuova versione
In una supplica al Duca di Milano, Leonardo da Vinci richiedeva
che l'opera dovesse essere pagata più della cifra pattuita inizialmente
in quanto la realizzazione, sarebbe stata molto più laboriosa e
dispendiosa. La discussione tra Leonardo e la Confraternita si
trascinò così per molti anni e fu chiusa nel 1506 da una sentenza
con cui l'opera venne dichiarata ufficialmente "incompiuta".
Leonardo era tenuto a portarla a termine entro due anni, ma gli
venne riconosciuto un conguaglio di 200 lire La seconda versione
della pala, venne poi completata in occasione del suo secondo
soggiorno milanese, nel 1506. Nella seconda versione la Madonna
appare più grande e maestosa, i due bambini sono più riconoscibili e
soprattutto è sparito l'inconsueto gesto della mano dell'angelo, che
nella prima versione indicava Giovanni, e il suo sguardo diretto allo
spettatore.
4. Tecnica olio su tavola
Dimensioni 199×122 cm
Ubicazione Musée du Louvre,
Parigi
5. La scena
La scena si svolge in un umido paesaggio roccioso, in cui dominano fiori e
piante acquatiche, descritti con minuzia da botanico; da lontano si
intravede un corso d'acqua. Al centro Maria allunga la mano destra a
proteggere il piccolo san Giovanni in preghiera, inginocchiato e rivolto a
Gesù Bambino, che si trova più in basso, a destra, in atto di benedirlo e con
il corpo in torsione. Dietro di lui si trova un angelo, con un vaporoso
mantello rosso, che guarda direttamente verso lo spettatore con un lieve
sorriso, coinvolgendolo nella rappresentazione, e con la mano destra indica
il Battista, rinviando lo sguardo verso il punto di partenza. La mano sinistra
di Maria si protende in avanti come a proteggere il figlio. Due cavità si
aprono nello sfondo, rivelando vedute di speroni rocciosi e gruppi di rocce
irte, che a sinistra sfumano in lontananza per effetto della foschia, secondo
la tecnica della prospettiva aerea di cui Leonardo è considerato l'iniziatore.
In alto invece il cielo si fa cupo, quasi notturno, con l'incombere minaccioso
della grotta, punteggiata da innumerevoli pianticelle.
6. Simbologie
La grotta rappresenta l'utero materno, il luogo della rinascita
ed il passaggio nell'Aldilà. La roccia è strettamente in
relazione con la missione di Cristo sulla terra. La Vergine è
ritratta nella sua funzione protettrice di madre e nutrice.
L'angelo indica Giovanni Battista in preghiera, messaggero
della Redenzione, che si compirà attraverso il Battesimo e il
sacrificio di Cristo. Il dito rivolto verso l'alto indica la
dimensione superiore ed ultraterrena, alla quale Gesù è
predestinato. Inoltre Leonardo, come risulta da vari passi dei
suoi scritti, era affascinato dall'immagine della "caverna": dal
punto di vista scientifico o geologico, ma soprattutto come
interiora della terra.
11. Curiosità
Dalla scena emerge un cane al
guinzaglio che simboleggia l’umanità
piegata al volere divino. Si è giunti a
questo risultato con un lavoro nuovo,
attraverso l’uso misto delle tecnologie
più avanzate e strumenti semplici che
hanno permesso di riesaminare ogni
particolare del dipinto. Per Leonardo il
cane ha un significato preciso, ‘per non
disobbedire’, come scrive lui stesso in
uno dei suoi fogli . Il guinzaglio poi è
un’aggiunta perché rappresentava
nelle cacce medievali e rinascimentali
lo strumento che permetteva al
feudatario di evitare che i cani
mangiassero la preda. Per Leonardo
quindi il cane con guinzaglio è il
simbolo dell’uomo che deve obbedire a
Dio, ai Comandamenti divini. Potrebbe
trattarsi di un’accusa mossa dallo
stesso Leonardo nei confronti del
Papato corrotto.