Buongiorno Signore e Signori
Sono Peter Harris, il CFO del Gruppo Panini
Sicuramente conoscete Modena
Famoso per Aceto Balsamico, Pavarotti, Ferrari, e…
La Panini
La storia della Panini inizia nei primi anni sessanta.
Con l’uscita della famiglia Panini nel 1988, sussegue vari cambiamenti di proprietà, più o meno disastrosi – Maxwell, molto; Marvel, abbastanza.
Finalmente nel 1999 la Panini diventa di nuovo indipendente
Parliamo oggi in generale dell’Emilia-Romagna. Ma in particolare, a Modena, cos’è che ha funzionato?
Direi quasi tutto, quasi. Per la peculiarità del nostro business, internamente guardiamo sempre un ciclo di 4 anni. Nei vent’anni dalla nostra indipendenza, siamo cresciuti da un fatturato medio di €133mln a €655mln.
Come l’abbiamo fatto?
Ma prima di spiegare, innanzitutto abbiamo il lusso che nessuno dall’esterno ci dice o ci impone su cosa dobbiamo fare. Possiamo lavorare per il lungo termine, o il breve termine, per una percentuale di margine alta o bassa. Sapendo questo, siamo liberi di proseguire qualsiasi business che ci appare gestibile, e che in qualche maniera ha a che fare con lo sport e i giovani, le nostre aree di expertise.
Quindi si comincia vendendo in tutto il mondo.
All’inizio con una vendita diretta da Modena, poi se i mercati danno segni di crescita forte, aprendo filiali.
Poi, allargando la gamma di prodotti che offriamo.
Tutto è cominciato con le figurine, ma adesso facciamo sempre quelle, e tante di quelle, ma anche molto di più.
Alle mitiche figurine, abbiamo aggiunto le trading cards.
Abbiamo una produzione molto stagionale, ma fra le due stabilimenti a Modena e Sao Paolo, Brasile, possiamo sfornare fino a 450 milioni di bustine al mese
Facciamo raccolte non solo su calcio, ma anche rugby, il Giro d’Italia, i sport americani, Basket, Football Americano ecc.
Dopo l’esperienza della proprietà Marvel, ci è rimasto anche una passione per un Publishing un po’ più tradizionale…
…con fumetti inizialmente solo della Marvel…
…poi aggiungendo altri editori e anche riviste per giovane incluso il Topolino in Italia…
..e facciamo anche coproduzioni con giornali.
Negli ultimi anni abbiamo aggiunto anche l’attività di fascicoli.
Più in generale abbiamo reso disponibile ad altri partner il nostro sistema di distribuzione…
… e negli anni abbiamo distribuito prodotti molto diversi dai nostri tradizionali, come acqua in bottiglie, o ricariche telefoniche
20 anni fa il mondo digitale praticamente non c’era, almeno per quanto ci riguardava. Adesso fa una parte importante, anche se la nostra esperienza ci suggerisce che non sostituirà né il piacere di aprire una bustina di figurine e metterlo nel album, doppie permettendo, né il piacere di tenere in mano un fumetto stampato.
Attualmente utilizziamo i consueti strumenti digitali come siti web, social media e marketing digitali, ma con qualcosa in più…
…Abbiamo delle versioni digitali di fumetti…
…abbiamo degli app dove si può comprare una figurina o un card virtuale che non avrà mai stampato fra le mani.
Abbiamo anche la Digital Soccer Project, che ha sviluppato un software che ci permette di analizzare i movimenti fatti da un calciatore durante una partita, per aiutare il mister a migliorare la prestazione della squadra.
Forse la Nazionale Italiana avrebbe dovuto comprarlo qualche mesi fa…
Poi, sfruttando il nostro prodotto di punta, abbiamo aperto nuovi canali di vendita come le azioni promozionali della grande distribuzione – spende €20 al supermercato e puoi avere una bustina di figurine.
Abbiamo clienti in tanti settori e in tanti paesi
Abbiamo lavorato con Coca Cola per mettere figurine sulle loro bottiglie…
…e con MacDonalds che regalano i nostri prodotti quando compri un meal
Tutto quello di cui ho parlato fino ad adesso non funziona se non abbiamo delle licenze. Più del 90% del nostro business viene dallo sfruttamento di licenze di altri, per esempio, Disney, Fifa, la Marvel stessa ecc.
Ma a parte comprare licenze, le vendiamo per conto di altri. Anche per settori merceologici che non sono i nostri tradizionale…
Tipo video.
E qualche volte compriamo anche per conto di altri perché loro riconoscono in noi l’expertise nel settore, soprattutto nei diritti sportivi
Poi vendiamo anche licenze per il nostro proprio proprietà intellettuale.
Quindi, cos’è che ha funzionato?
Ha funzionato una ricerca incessante per trovare nuovi prodotti, nuove linee di business e nuovi mercati geografici