1. La guerra[modifica | modifica wikitesto]
La folla applaude la dichiarazione di guerra alla Russia annunciata dal Kaiser,
Berlino, 1º agosto 1914
« Tornerete nelle vostre case prima che siano cadute le foglie dagli alberi »
(Guglielmo II alle truppe tedesche in partenza per il fronte nella prima settimana di agosto
1914[20]
)
Le prime fasi della guerra (1914)[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Piano Schlieffen e Piano XVII.
Soldati belgi marciano attraverso la porta di Menin diretti al fronte per contrastare
l'avanzata tedesca durante le prime fasi della guerra, agosto 1914
Il 1º agosto,dopo l'inizio delle ostilità fra Austria-Ungheria e Serbia, il
governo tedescodichiarò guerra alla Russia che aveva mobilitato
l'esercito e due giorni dopo anche alla Francia. La strategia tedesca
era condizionata dal dover sostenere una guerra su due fronti,
ulteriormente aggravata dalle concezioni belliche prettamente
aggressive dei francesiche, entro pochi giorni dalla mobilitazione,
prevedevano un attacco lungo il comune confine usando tutto il
potenziale bellico a disposizione.La duplice dichiarazione di guerra
era quindi il necessario primo passo in vista dell'attuazione del piano
Schlieffen,che prevedevala sconfitta della Francia con una "guerra
lampo" di sole sei settimane prima di rivolgere l'attenzione a est
2. contro i russi[21]
.
Il piano, ideato dal generale Alfred von Schlieffene completato nel
1905,prevedevadi attaccare la Francia da nord attraverso Belgio e
Paesi Bassi, così da evitare la lunga linea fortificata alla frontiera e
consentire all'esercito tedesco di calare su Parigi con un'unica grande
offensiva.Von Schlieffencontinuò a lavorare al piano anche dopo
essersiritirato dall'esercito e lo sottoposea un'ultima revisione nel
dicembre 1912,poco primadi morire. Il generale Helmuth Johann
Ludwig von Moltke, suo successore come capo di stato maggiore
dell'esercito,decise diaccorciare il fronte ed escluse i Paesi Bassi
dalla manovra; confidando nella lenta mobilitazione della Russia[22]
,
Moltke previde di lasciare sul fronte est una forza di diecidivisioni,
considerata più che sufficiente a trattenerla fino alla neutralizzazione
della Francia, dopo la quale l'esercito tedesco avrebbepotuto
rivolgere tutte le forze contro la Russia[23]
.
L'invasionedi Belgio e Francia[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Invasione tedesca del Belgio (1914), Fronte occide
3.
4. Truppe tedesche in marcia all'ovest nell'agosto 1914
Il 2 agosto la Germania invase lo stato neutrale del Lussemburgo
mentre il 4 agosto, dopo che un formale ultimatum era stato respinto,
i tedeschiinvasero il Belgio avanzando a gran velocità; l'azione fu il
pretesto per la dichiarazione di guerra britannica alla Germania,
anche se il Regno Unito non aveva truppe sul continente europeo e il
suo corpo di spedizione (British Expeditionary Force o BEF)al
comando di Sir John French doveva ancora essere radunato, armato
e inviato oltre la Manica[23]
.
Il 5 agosto le forze tedesche andarono all'assalto del primo vero
ostacolo sul loro cammino: il campo fortificato di Liegi con la sua
guarnigione di 35.000 soldati.L'attacco durò più del previsto e solo il
7 agosto la fortezza centrale capitolò[24]
.Dopo la caduta di Liegila
maggioranza dell'esercito belgasi ritirò verso ovest mentre il 25 più a
nord i tedeschibombardarono Anversa con uno Zeppelin,durante le
fasi preliminari dell'assedio dellacittà che durò fino al 28 settembre e
comportò enormidevastazioni[25]
. Sempre il 12 le avanguardie del
corpo di spedizione britannico attraversarono la Manica scortate da
navi da guerra: in dieci giorni furono sbarcati senza perdite 120.000
uomini, non avendo la Kaiserliche Marine mai ostacolato le
operazioni[26]
.
Fanteria francese si appresta a combattere i tedeschi in avanzata sulla Marna
Il 20 agosto le truppe tedesche entrarono a Bruxelles. All'estremità
meridionale del fronte i francesi, penetrati in Alsazia il 14 agosto e
vicini alla città di Mulhouse, giunsero a sedicichilometri dal Reno, ma
furono bloccati dai tedeschie non riuscirono ad andare oltre. Più a
nord le truppe francesi penetrate in Lorena furono sconfitte a
Morhange e iniziarono a ritirarsi verso Nancy; le truppe tedesche le
inseguirono, ma furono poi sanguinosamente arrestate dalle
fortificazioni francesinel corso della battaglia del Gran Couronné[27]
.
5. Cannone campale britannico da 84 mm Ordnance QF 18 lb in azione in Francia
Il 22 agosto l'esercito tedesco attaccò lungo tutto il fronte ed ebbe
inizio la gigantesca battaglia delle frontiere: la 5ª Armata francese fu
sconfitta a Charleroi e cominciò l'aspra battaglia di Mons, battesimo
del fuoco per il corpo di spedizione britannico che resistette con
inaspettata tenacia[28]
. I tedeschiriuscirono comunque a superare la
resistenza di French e il 23 iniziarono ad avanzare; quello stesso
giorno sia i francesida Charleroi che i belgida Namur cedettero alla
pressione tedescae iniziarono a ripiegare. Il 2 settembre il governo
francese abbandonò Parigi e si rifugiò a Bordeaux[29]
ma gli anglo-
francesi appresero da ricognizioni aeree che i tedeschinon stavano
più puntando sulla capitale, avendo piegato più a sud-est verso la
linea del fiume Marna dietro cui si erano attestati gli Alleati[30]
. Il giorno
dopo,con i tedeschia soli 40 chilometri da Parigi[31]
e una situazione
di grande panico nelle retrovie francesi - un milione di parigini aveva
abbandonato la città[29]
- il generale JosephSimonGallieni,
governatore militare della capitale, organizzò nel sistemadi trincee e
fortificazioni che l'attorniavano una nuova armata appena costituita[31]
,
mentre il comandante in capo generale JosephJoffrepreparava la
controffensiva.
Il 5 settembre i francesi,con l'aiuto del BEF, passarono al
contrattacco e bloccarono l'avanzata tedescaa est di Parigi durante
la prima battaglia della Marna; i tedeschidovettero abbandonare il
piano Schlieffenma riuscirono ad arrestare la spinta offensivadegli
anglo-francesinel corso della successiva prima battaglia dell'Aisne
(13-28 settembre).Nei giorni successivientrambi i contendenti
diedero inizio a una serie di manovre nel tentativo di aggirarsi
reciprocamente sul fianco settentrionale, rimasto scoperto,dando
luogo alla cosiddetta"corsaal mare": ogni tentativo fallito finiva con
6. l'allungare sempre di più la linea del fronte, finché per la fine di
ottobre entrambi i contendentinon raggiunsero le rive del mare nella
regione delle Fiandre[32]
; in novembre un ultimo tentativo tedesco di
rompere il fronte alleato portò alla sanguinosa prima battaglia di
Ypres, al termine della quale i due contendentisi attestarono sulle
posizioni raggiunte. La battaglia segnò la fine della guerra di
movimento a occidente in favore di una logorante guerra di trincea
lungo un fronte continuo di solide postazioni fortificate[33]
.
Il fronte orientale[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Fronte orientale (1914-1918).
Fanteria tedesca a Tannenberg
Gli scontri iniziali a est erano stati contrassegnati più da rapidi
mutamenti di fortuna che da vantaggi decisivi per una delle due parti.
Il comando austro-ungarico aveva impiegato parte delle sue forze nel
vano tentativo di mettere fuori combattimento la Serbia e inoltre il suo
piano per un'offensivainiziale diretta a tagliare il saliente
rappresentato dalla Polonia era stato paralizzato dal cattivo
funzionamento della parte tedescadella tenaglia. Anzi era la
Germania, che schierava la sola 8ª Armata con il compito di
difendere la Prussia Orientale, a rischiare di essere sopraffattadalle
truppe di Nicola II che mobilitò anzitempo la 1ª e la 2ª Armata contro
la Prussia, nel tentativo di allentare la pressione sulla Francia già ad
agosto[34]
.Dopo una prima serie di sconfitte,il comandante tedesco
Maximilian von Prittwitz venne sostituito dal generale in pensione
Paul von Hindenburg che nominò suo capo di stato maggiore Erich
Ludendorff;i due annientarono a Tannenberg la 2ª Armata russa del
generale Aleksandr Vasil'evič Samsonov (26-30 agosto) e respinsero
la 1ª Armata del generale Paul von Rennenkampf nella battaglia dei
laghi Masuri (9-14 settembre).I russi non si fecero però sorprendere
dalle armate austro-ungariche sul fronte sud-occidentale;il granduca
Nicola, comandante in capo dell'esercito russo,passò all'offensiva;gli
austro-ungarici subirono una pesante sconfittanel corso della
battaglia di Galizia e dovettero essere soccorse daitedeschi[35]
.
Nuove forze provenienti da occidente permisero a Ludendorff,il 15
dicembre 1914,di respingere i russi fino alla linea dei fiumi Bzura e
Ravka davanti a Varsavia, ma la diminuzione delle provviste e delle
munizioni indusse lo zar a ritirare ulteriormente le truppe sulle linee
trincerate lungo i fiumi Nida e Dunajec, lasciando ai tedeschi
7. l'estremità della striscia polacca.Anche a est le ostilità si arenarono
su lunghi e saldi sistemitrincerati, tuttavia l'inadeguatezza delle sue
industrie non permetteva alla Russia di sostenere lo sforzo bellico
allo stesso modo deglianglo-francesi[36]
.
Le invasionidella Serbia[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campagna di Serbia.
Un gruppo di soldati serbi sulla linea del fronte
Benché fossetecnicamente il luogo dove la guerra aveva preso
avvio, il fronte serbo fu relegato ben presto a teatro secondario di un
conflitto divenuto ormai mondiale. Con il grosso delle sue forze
concentrato in Galizia contro i russi, l'Austria-Ungheria diede avvio
all'invasione del territorio serbo il 12 agosto 1914:guidate dal
generale Radomir Putnik e supportate anche dalle forze del Regno
del Montenegro, le truppe serbe opposero un'ostinata resistenza,
infliggendo agli austro-ungarici una sconfitta nella battaglia del Cer
(16-19 agosto) e obbligandolia ritirarsi oltre frontiera[37]
. Dopo una
controffensivaserba al confine con la Bosnia, sfociata
nell'inconcludente battaglia della Drina (6 settembre-4 ottobre),gli
austro-ungarici del generale Oskar Potioreklanciarono una nuova
invasione il 5 novembre, riuscendo a occupare la capitale Belgrado:
Putnik fece arretrare lentamente le sue forze fino al fiume Kolubara,
dove inflisse una disastrosa sconfitta alle truppe di Potiorek
obbligandole ancora una volta alla ritirata; il 15 dicembre 1914 i serbi
ripresero Belgrado,riportando la linea del fronte ai confini prebellici[38]
.
Le offensive austro-ungariche erano costate all'Impero la perdita di
227.000 uomini tra morti, feriti e dispersi,oltre a un ampio bottino di
armi e munizioni di vitale importanza per il mal equipaggiato esercito
serbo;nonostante la vittoria la Serbia ebbe 170.000 caduti durante la
campagna, perdite enormi per il suo piccolo esercito ulteriormente
aggravate dallo scoppiodi una violenta epidemiadi febbre tifoide
(che fece 150.000 vittime tra i civili) e dalla grave carenza di generi
8. alimentari[38]
.
Le colonie tedesche[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro africano della prima guerra mondiale e Teat
Ascari indigeni e artiglieri tedeschi delle Schutztruppe in Africa orientale
Giunta piuttosto in ritardo alla corsa per la spartizione dell'Africa,nel
1914 la Germania deteneva limitati possedimentinel continente:
isolati dalla madrepatria dal blocco navale alleato e circondati dai
territori dei più ampi imperi coloniali britannico e francese,il loro
destino era praticamente segnato fin dall'inizio delle ostilità[39]
. La
piccolacolonia del Togoland (odierno Togo)fu rapidamente occupata
dalle forze anglo-francesi già entro la fine dell'agosto 1914,mentre
più impegnativa fu la lotta nel Camerun tedesco:la capitale Buéa fu
occupata da truppe coloniali francesie belghe il 27 settembre 1914,
ma favorite dal terreno impervio e dalle piogge tropicali le ultime
guarnigioni tedesche nonfurono costrette a capitolare prima del
febbraio 1916.La guarnigione dell'AfricaTedescadel Sud-Ovest
(odierna Namibia) sostenne un'invasione da parte delle truppe
sudafricane e benché appoggiatadall'insurrezione di alcuni ribelli
boeri contro le autorità britanniche, fu infine costretta alla resa nel
luglio 1915[39]
.
Molto più lunga fu la lotta nell'AfricaOrientale Tedesca (odierna
Tanzania): al comando di un miscuglio di coloni tedeschie truppe
arruolate tra gli indigeni locali (Schutztruppe), il colonnello Paul Emil
von Lettow-Vorbeckintraprese una serie di azioni di guerriglia e
attacchi mordi-e-fuggi ai danni delle colonie confinanti (il Kenya
britannico, il Congo Belga e il Mozambico portoghese),infliggendo
agli Alleati diverse sconfitte[39]
.Fu necessario mettere in campo una
vasta forza (arrivata a contare, tra soldati e personale ausiliario, quasi
400.000 uomini) per avere ragione delle elusive truppe di Vorbecke
occupare la colonia: gli ultimi guerriglieri tedeschi,ancora capitanati
9. dal loro comandante, si arresero solo il 26 novembre 1918,dopo
essere stati informati dell'avvenuta capitolazione della Germania[39]
.
Obice da 240 mm Type 45 giapponese durante l'assedio di Tsingtao
Da tempo alleato del Regno Unito, il 23 agosto 1914 il Giappone
dichiarò guerra alla Germania, segnando il destino deglisparpagliati
possedimentitedeschisituati nel Pacifico:ai primi di ottobre una
squadra navale giapponese salpò alla volta della Micronesia, dove i
tedeschidisponevano di una serie di piccole basi, occupando entro la
fine del mese le isole Caroline, le isole Marshall e le isole Marianne
praticamente senza combattere;il 31 ottobre una forza di spedizione
nipponica, rinforzata poi anche da un contingente britannico
proveniente da Tientsin, pose l'assedioal porto fortificato di Tsingtao,
possedimento tedesco in Cina dal 1898,obbligando la guarnigione a
capitolare il 7 novembre 1914[40]
.Il resto delle colonie tedesche fu
occupato dai dominion australi del Regno Unito: il 30 agosto 1914
una forza neozelandese conquistò senza spargimentidi sangue le
Samoa, mentre la Nuova Guinea Tedescafu occupata dagli
australiani in settembre dopo una breve campagna contro la piccola
guarnigione del possedimento;l'ultimo avamposto tedesco, Nauru,
cadde in mano australiana il 14 novembre 1914.
Il dominio dei mari[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Operazioni navali nella prima guerra mondiale.
Una squadra navale della Grand Fleet britannica
All'inizio delle ostilità le due principali flotte da guerra, quella
britannica e quella tedesca,si fronteggiarono nelle ristrette acque del
Mare del Nord; la Germania, consapevole dell'inferioritànumerica nei
confronti della Grand Fleet britannica, mantenne un atteggiamento
prudente, decidendodi evitare uno scontro diretto finché posamine e
sommergibilinon l'avessero indebolita e non avessero diminuito i
commerciconle colonie[41]
.La geografiadella costa nord della
Germania favoriva questo tipo di strategia: le rive frastagliate, gli
estuari e la protezione assicurata dalle isole come Helgoland
costituivano un formidabile scudo per i porti di Wilhelmshaven,
Bremerhaven e Cuxhaven e allo stesso tempo offrivaun'eccellente
base per rapide incursioni nel mare del Nord[42]
. Durante il primo anno
di guerra il Regno Unito si preoccupòquindi di pattugliare il Mare del
10. Nord e permettere il trasferimento della forza di spedizione attraverso
La Manica; l'unica azione di rilievo fu un'incursione nella baia di
Helgoland, ove la squadra dell'ammiraglio David Beatty affondò
parecchi incrociatori leggeri tedeschiconfermandoalla Kaiserliche
Marine la necessitàdi continuare una tattica difensivae di accelerare
l'attività di sommergibilie posamine[43]
.
Il I. ed il II. Geschwader (squadra da battaglia) della Hochseeflotte a Kiel, in
primo piano la SMS Nassau
La guerra nel mar Mediterraneo si aprì con un errore destinato ad
avere forti conseguenze politiche per gli Alleati: nel bacino si
trovavano due delle più veloci navi da guerra tedesche,l'incrociatore
da battaglia Goebene l'incrociatore leggero Breslau;ricevuto l'ordine
da Berlino di puntare verso Costantinopoli, furono inseguite dalla
Royal Navy che però non riuscì a intercettarle. Il ministro della guerra
turco Ismail Enver diede il suo assenso all'entrata nei Dardanelli alle
due navi, ben sapendo che tale decisione rappresentavaun atto
ostile nei confronti del Regno Unito e che avrebbe sospinto la Turchia
nell'orbita tedesca;per non pregiudicare la neutralità della Turchia,
esse vennero comunque cedute con un finto atto di vendita. Non
seguirono atti ostili e le unità furono ancorate al porto di
Costantinopoli[44]
.
Negli oceani invece la caccia alle unità tedesche fu l'obiettivo
principale per le flotte alleate. La Germania non ebbe il tempo per far
uscire le proprie unità dalle basi del Mare del Nord, così allo scoppio
della guerra furono solo i pochi incrociatori dislocati all'estero a
costituire una minaccia per i commercidegliAlleati; non era facile
conciliare l'esigenza di concentrare le forze nel Mare del Nord in vista
di un attacco a sorpresadella Germania con la necessitàdi
pattugliare e difendere le rotte marittime dell'India e dei Dominions[45]
.
Con la distruzione dell'Emden avvenuta il 9 novembre 1914,i
britannici resero sicuro l'oceano Indiano ma questo successofu
neutralizzato dalla grave sconfittasubita nella battaglia di Coronel
nell'oceano Pacifico,dove la divisione dell'ammiraglio Cradock fu
battuta dagli incrociatori corazzati dell'ammiraglio Maximilian von
Spee[45]
.Questo scacco fu prontamente riscattato dall'ammiraglio
Doveton Sturdee, che alla guida degli incrociatori da battaglia
Inflexible e Invincible appositamente distaccatidalla Grand Fleet, l'8
11. dicembre 1914 inseguì la squadra di von Spee nei pressidelle Isole
Falkland e ne affondò l'intera divisione (tranne l'incrociatore leggero
Dresden che verrà autoaffondato tre mesi dopo),distruggendo
l'ultimo strumento della potenza navale tedescanegli oceani[45]
.
Da quel momento in poi gli Alleati poterono contare su sicure vie di
comunicazione oceaniche per i loro traffici di rifornimenti e truppe;
poiché le rotte oceaniche devono per forza avere un capolinea sulla
terra ferma, la logica risposta tedescafu quella di incrementare lo
sviluppo dell'arma sottomarina che rese gradualmente più pericolose
le traversate[45]
.
La sala macchine di un U-Boot tedesco
Il conflitto si allarga (1915)[modifica | modifica wikitesto]
I fronti dove si combatteva e quelli dove ci si aspettava di farlo erano
ormai numerosi. Tutti i belligeranti iniziarono a impiegare ogni risorsa
a disposizione e allo stesso tempo affiorarono le prime voci di
opposizione alla guerra nel Regno Unito, in Germania (dove il 1º
aprile ebbe luogo una manifestazione organizzata da Rosa
Luxemburg), in Francia e in Russia[46]
. L'Italia, pur restando neutrale,
era in cerca dei migliori vantaggi territoriali in cambio di un proprio
intervento: l'8 aprile 1915 offrì diaffiancare in guerra le potenze
centrali se le fosserostati ceduti Trentino, isole della Dalmazia,
Gorizia, Gradiscae riconosciuto il "primato" sull'Albania. Una
settimana dopo l'Austria-Ungheria rifiutò le condizioni e l'Italia fece
richieste ancora più gravose alle potenze dell'Intesa,che si dissero
disposte a intavolare delle trattative[47]
.
Intanto sul fronte del Caucaso l'avanzata russa provocò il
risentimento dei turchi contro la popolazione armena, sospettata di
aver favorito le truppe dello zar. L'8 aprile iniziarono i rastrellamenti e
le fucilazioni, dando avvio a una vera e propria pulizia etnica.
Massacri e deportazioni divennero sistematicie gli appelli rivolti agli
Alleati e a Berlino perché intervenissero in qualche modo rimasero
inascoltati[48]
.
L'imperoottomano[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Alleanza turco-tedesca.
12. Dichiarazione di guerra degli ottomani
Nel 1914 l'Impero ottomano era in solidi rapporti con la Germania,
che da tempo investiva capitali nello sviluppo economicodell'Impero
e curava l'addestramento delle sue forze armate[49]
. L'influente
ministro della guerra Ismail Enver era un filo-tedescoma il governo
ottomano era ancora diviso sulla scelta di unirsi agli Impericentrali,
nonostante la firma il 1º agosto 1914 di un trattato segreto di natura
militare ed economicacon la Germania; il sequestro,all'inizio della
guerra, da parte dei britannici di due navi da battaglia ottomane in
costruzione nei cantieri inglesi provocò forte indignazione a Istanbul e
i tedeschine approfittarono cedendo agli ottomani i due incrociatori
Goeben e Breslau,sfuggitialla caccia nel Mediterraneo[49]
. Il 29
ottobre 1914 le due navi, ora battenti bandiera turca, bombardarono i
porti russi sul Mar Nero e posarono mine; gli Alleati replicarono con
una dichiarazione di guerra: il 1º novembre navi britanniche
attaccarono un posamine turco nel porto di Smirne, il giorno seguente
un incrociatore leggero bombardòil porto di Aqaba sul Mar Rosso e il
3 novembre vennero presi di mira i forti sui Dardanelli[50]
.
L'entrata in guerra dell'Impero ottomano aprì nuovi scenari di conflitto
in teatri molto distanti l'uno dall'altro: nel Caucaso la Russia si ritrovò
a sostenere un difficile secondo fronte in un territorio impervio,
mentre la presenza ottomana in Mesopotamiae Palestina minacciava
due cardini dell'imperocoloniale britannico, la raffineria petrolifera
persiana di Abadan (vitale per i rifornimenti di carburante della Royal
Navy) e il canale di Suez. Fin dall'inizio però le attenzioni britanniche
si rivolsero al forzamento dello stretto dei Dardanelli, al fine di portare
la guerra direttamente nella capitale ottomana[51]
.
Il fronte del Caucaso[modifica | modifica wikitesto]
13. Lo stesso argomento in dettaglio: Campagna del Caucaso.
Truppe russe in trincea durante la battaglia di Sarıkamış
Le operazioni sul fronte del Caucaso iniziarono fin dai primi giorni di
guerra, a dispetto del terreno impervio e del rigido clima invernale:
dopo aver facilmente respinto un'offensivarussa in direzione di
Köprüköy tra il 2 e il 16 novembre 1914,le forze della 3ª Armata
ottomana, guidate dal ministro della guerra Enver, lanciarono un
massiccio attacco oltre il confine russo in direzione di Kars; la
sconfitta patita nella seguente battaglia di Sarıkamış (22 dicembre
1914-17 gennaio 1915)si trasformò in una disfatta per gli ottomani
quando la 3ª Armata cercò di ritirarsi attraverso le montagne
innevate, perdendo 90.000uomini su un totale di 130.000[52]
.
Alle prese con l'impegnativa situazione del fronte orientale, i russi
non furono immediatamente in grado di sfruttare la vittoria e fino a
marzo il fronte caucasico rimase stazionario, con solo poche
schermaglie tra le due parti; alla ricerca di un capro espiatorio per la
disfatta, gli ottomani accusarono la minoranza armena che viveva
nelle regioni di confine di connivenza con i russi, sottoponendolaa
partire dal febbraio 1915 a deportazioni e massacri[52]
.Gli attacchi
ottomani provocarono ben presto un'aperta rivolta e il 19 aprile 1915 i
"fedayyin" armeni si impossessarono dell'importante città di Van,
resistendo poiall'assedio posto dagli ottomani; approfittando
dell'occasione i russi lanciarono una massicciaoffensivanel settore
orientale del fronte, liberando Van dall'assedio il 17 maggio ma
venendo infine bloccatidagli ottomani nel corso della battaglia di
Malazgirt (10-26 luglio 1915).La controffensivaottomana portò alla
rioccupazione di Van (evacuata dal grosso della popolazione
armena) e degli altri territori perduti entro la fine di agosto; la linea del
fronte tornò alla situazione di partenza per la fine dell'anno, con
entrambe le forze impegnate a riorganizzarsi[53]
.
Il forzamentodei Dardanelli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campagna di Gallipoli.
14. Soldati del 7th Battalion australiano in trincea a Gallipoli
A causa delle difficoltàsul fronte caucasico,la Russia si appellò al
Regno Unito perché impegnasse a sua volta la Turchia,
costringendolaa richiamare a ovest parte delle sue truppe: i
britannici, su suggerimento delgenerale Horatio Herbert Kitchener e
con il vigoroso appoggio del primo lord dell'Ammiragliato Winston
Churchill, proposerodi attaccare dal mare i forti turchi nei
Dardanelli[54]
. L'attacco iniziò nel febbraio 1915 e doveva dare il colpo
di grazia all'Impero ottomano, la cui marina non poteva contrastare in
alcun modo quella anglo-francese;l'opinione dominante era quella di
una campagna breve e violenta che avrebbe portato all'occupazione
di Costantinopoli:aprire lo stretto avrebbe riaperto i canali
d'esportazione di grano per la Russia e forse avrebbe anche portato
alla resa turca[55]
.
L'attacco navale fu invece un fallimento: i forti furono travolti dal
volume di fuoco delle corazzate anglo-francesi,ma con l'assistenza
tedescagli ottomani avevano provveduto a sbarrare lo stretto con
ampi campi di mine che provocarono forti perdite agli attaccanti,
obbligandolia desistere.Gli Alleati deciseroquindi di ricorrere a uno
sbarco per conquistare la penisola di Gallipoli e aprire la strada ai
dragamine che avrebbero potuto così eliminare gli sbarramenti: il 25
aprile 1915,in quello che fu il maggiore assalto anfibio della guerra,
truppe britanniche, francesi, australiane e neozelandesipresero terra
sulla punta di Gallipoli, ma le forze ottomane del generale tedesco
15. Otto Liman von Sanders furono rapide nell'assicurarsi le alture
dominanti e bloccare così l'attacco.La prevista rapida campagna si
trasformò in una guerra di posizione con elevatissime perdite umane,
che fece emergere il generale dell'esercitoottomano Mustafà Kemal
come importante leader. Conscidel fallimento, gli Alleati si ritirarono
poi da Gallipoli ai primi del gennaio 1916[56]
.
La guerrain Medio Oriente[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro del Medio Oriente della prima guerra mondi
Truppe britanniche in Mesopotamia nel 1916
Il 6 novembre 1914 truppe anglo-indiane sbarcarono nella penisola di
al-Faw dando avvio alla campagna della Mesopotamia; la spedizione
era stata voluta per allontanare qualsiasi minaccia ottomana ai
possedimentibritannici nella regione del Golfo Persico e ben presto
ottenne diversi risultati: il 21 novembre le forze britanniche presero
l'importante porto di Bàssora, spingendosiai primi di dicembre fino a
al-Qurna dove sconfissero nuovamente una forza ottomana[57]
. La
costituzione di una solida testa di ponte a Bassorarendeva
praticamente inutile continuare la campagna: la minaccia turca al
Golfo Persico era sventata e la Mesopotamiaera troppo lontana dalle
regioni chiave dell'impero perché fossevantaggiosa una sua
completaoccupazione;tuttavia la debole resistenza offertadagli
ottomani, ulteriormente confermata dal completo fallimento di una
loro controffensivain direzione di Bassora a metà aprile 1915,spinse
l'alto comando britannico a continuare l'azione, convinto di poter
ottenere altri facili successi[58]
.
16. Truppe cammellate ottomane a Be'er Sheva, nel sud della Palestina, nel 1915
Nel settembre 1915 un contingente anglo-indiano sotto il generale
Charles Vere Ferrers Townshend risalì il Tigri fino a prendere
l'importante città di al-Kut; benché le linee di rifornimento fossero
molto estese,l'alto comando spinse Townshend a proseguire
l'avanzata verso la vicina Baghdad, un obiettivo molto più ambito, ma
tra il 22 e il 25 novembre le unità britanniche subirono un arresto
nella battaglia di Ctesifonte per opera delle rafforzate truppe
ottomane[58]
. Townshend si ritirò dentro Kut, dove ben presto rimase
tagliato fuori e assediato;quattro distinti tentativi di soccorrere la
guarnigione fallirono miseramente e dopo cinque mesi di assedio le
forze anglo-indiane, ormai alla fame, capitolarono il 29 aprile 1916,
lasciando 12.000 prigionieri in mano ai turchi[58]
.
Un nuovo fronte fu aperto nel sud della Palestina: l'Egitto era
ufficialmente un vassallo ottomano, sebbene fosse politicamente
controllato dal Regno Unito fin dal 1880,e allo scoppio delle ostilità
era stato rapidamente occupato da una forza di spedizione
britannica, australiana e neozelandese;il canale di Suez
rappresentava un punto vitale per gli Alleati e i tedeschifecero
pressione sugli ottomani perché ne progettassero l'occupazione[57]
.
L'offensivadi Suez iniziò il 28 gennaio 1915 ma dopo una settimana
di scontri le forze ottomane furono respinte,anche per via della
difficoltàa mantenere i collegamentilogistici attraverso l'inospitale
Penisola del Sinai; le forze alleate si mantennero rigorosamente sulla
difensiva fin verso la metà del 1916,quando le continue incursioni
ottomane su piccolascala contro il canale convinsero il comandante
britannico Archibald Murray a passare all'offensiva:avanzando
metodicamente e costruendo, strada facendo,una ferrovia e un
acquedotto,le forze britanniche si spinsero attraverso la costa
settentrionale del Sinai e sconfisserogli ottomani nella battaglia di
Romani (3-5 agosto 1916),ricacciandoli definitivamente oltre la
frontiera con la Palestina[57]
.