Locke
dalla sceneggiatura di Steven Knight
traduzione e adattamento di Filippo Dini
uno spettacolo diretto e interpretato da Filippo Dini
e le voci al telefono sono di (in ordine di apparizione):
interpreti – personaggi
Sara Bertelà – Bethan
Eva Cambiale – Moglie di Gareth
Alberto Astorri – Donal
Emilia Piz – Lisa
Iacopo Ferro – Sean
Mattia Fabris – Gareth
Mariangela Granelli – Katrina
Valentina Cenni – Sorella Margareth
Carlo Orlando – Davids
Giampiero Rappa – Dottor Gullu
Fabrizio Coniglio – Cassidy
Locke
dalla sceneggiatura di Steven Knight
traduzione e adattamento di Filippo Dini
uno spettacolo diretto e interpretato da Filippo Dini
e le voci al telefono sono di (in ordine di apparizione):
interpreti – personaggi
Sara Bertelà – Bethan
Eva Cambiale – Moglie di Gareth
Alberto Astorri – Donal
Emilia Piz – Lisa
Iacopo Ferro – Sean
Mattia Fabris – Gareth
Mariangela Granelli – Katrina
Valentina Cenni – Sorella Margareth
Carlo Orlando – Davids
Giampiero Rappa – Dottor Gullu
Fabrizio Coniglio – Cassidy
Le recensioni dei cortometraggi, che hanno partecipato al 10° International Film Festival Sedicicorto 2013 di Forlì. I film sono stati distribuiti anche nei più importanti festival italiani e internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti. Tra questi segnaliamo Curfew, premiato nel marzo del 2013 con l'Oscar quale migliore cortometraggio.
Nel microcosmo del cinema corto vi sono tutte le professionalità ad eccezione della critica cinematografica, stranamente assente, eppure la qualità dei film non ha nulla ad invidiare a quella dei lungometraggi.
Il nostro Filo Rosso si propone di colmare, almeno in parte, questo vuoto. L'eBook è scritto a quattro mani da Simonetta Sandri e William Molducci.
Recensione: "Il Mappatore" di Roberto SfingiMarco Cucchi
Romanzo Emozionante e avvincente, ambientato ai giorni nostri, Il Mappatore ci riporta ad esplorare un periodo scomodo e ancora non elaborato: la guerra dei Balcani.
Gabriel García Márquez - Dell'amore e di altri Demoni - Teatro Binario 7Agnese Cremaschi
Al Teatro Binario 7 di Monza andrà in scena sabato 12 dicembre alle ore 21.00 con ingresso gratuito per i cittadini, il romanzo “Dell’amore e di altri demoni”, con l’occasione verrà presentato AbboNatale, una bella iniziativa per unire la cultura italiana con le famiglie e da proporre come idea regalo per questo Natale, con la possibilità di scelta tra tre diversi tipi di abbonamento, con tre fasce di prezzo e tre tipologie di spettacoli. Maggiori informazioni le troverete nel sito www.teatrobinario7.it
“Si parlerà di uomini e si parlerà d’amore. Amore cieco e amore furioso. Si vedranno i segni della storia di Márquez lasciati nella voce di chi racconta e negli occhi di chi vorrà guardare. Perché le storie non muoiono con gli scrittori, continuano a vivere in chi le sa ascoltare, e si fanno arte in una forma anche inaspettata” Parola, musica e immagini saranno i tre percorsi che caratterizzeranno lo spettacolo, per far evocare la poetica di Márquez, ma anche per ricordarlo ad un anno dalla sua scomparsa.
Le recensioni dei cortometraggi, che hanno partecipato al 10° International Film Festival Sedicicorto 2013 di Forlì. I film sono stati distribuiti anche nei più importanti festival italiani e internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti. Tra questi segnaliamo Curfew, premiato nel marzo del 2013 con l'Oscar quale migliore cortometraggio.
Nel microcosmo del cinema corto vi sono tutte le professionalità ad eccezione della critica cinematografica, stranamente assente, eppure la qualità dei film non ha nulla ad invidiare a quella dei lungometraggi.
Il nostro Filo Rosso si propone di colmare, almeno in parte, questo vuoto. L'eBook è scritto a quattro mani da Simonetta Sandri e William Molducci.
Recensione: "Il Mappatore" di Roberto SfingiMarco Cucchi
Romanzo Emozionante e avvincente, ambientato ai giorni nostri, Il Mappatore ci riporta ad esplorare un periodo scomodo e ancora non elaborato: la guerra dei Balcani.
Gabriel García Márquez - Dell'amore e di altri Demoni - Teatro Binario 7Agnese Cremaschi
Al Teatro Binario 7 di Monza andrà in scena sabato 12 dicembre alle ore 21.00 con ingresso gratuito per i cittadini, il romanzo “Dell’amore e di altri demoni”, con l’occasione verrà presentato AbboNatale, una bella iniziativa per unire la cultura italiana con le famiglie e da proporre come idea regalo per questo Natale, con la possibilità di scelta tra tre diversi tipi di abbonamento, con tre fasce di prezzo e tre tipologie di spettacoli. Maggiori informazioni le troverete nel sito www.teatrobinario7.it
“Si parlerà di uomini e si parlerà d’amore. Amore cieco e amore furioso. Si vedranno i segni della storia di Márquez lasciati nella voce di chi racconta e negli occhi di chi vorrà guardare. Perché le storie non muoiono con gli scrittori, continuano a vivere in chi le sa ascoltare, e si fanno arte in una forma anche inaspettata” Parola, musica e immagini saranno i tre percorsi che caratterizzeranno lo spettacolo, per far evocare la poetica di Márquez, ma anche per ricordarlo ad un anno dalla sua scomparsa.
I pezzi più significativi usciti su La Maria Brasca di Giovanni Testori, uno spettacolo di Andrée Ruth Sammah con Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai
1. «Ioequell’umanitàsenzaconfini»
PierfrancescoFavinosul palcodelParenticonuntestodi Koltès
di DIEGO VINCENTI
– MILANO –
RICORDATE? Sanremo dello
scorsoanno. Nel buio, Pierfrance-
scoFavino inizia arecitare con ac-
cento straniero «La notte poco
prima delle foreste»: Bisognereb-
bestare dall’altra parte senzanes-
sunointorno, amico mio, quando
mi viene di dirti quelloche ti de-
vo dire. Stare bene, tipo sdraiati
sull’erba, una cosa così... Lacri-
me, applausi.
E l’Italia scopre Bernard-Marie
Koltès, bello quanto inquieto,
morto troppo giovane nel 1989 a
causadell’Aids. In pratica l’antite-
si del nazional-popolare. Impresa
titanica portarlo al festival. Più
scontato il successoperteatri. Do-
ve l’attore romano continua adar
vita a questoflusso di coscienza
che racconta del sentirsi soli e del
sentirsi stranieri.
Di umanità, margini, amore. E
che dal 6 al 10 febbraio arriva al
FrancoParenti perla regia di Lo-
renzo Gioielli.
Favino, perché Koltès?
«Per quelloche le parole riescono
alambire, evocaredal puntodi vi-
stadell’umanità. È unfiumedi te-
mi espressiin maniera apparente-
mente disordinata.
Eil primo, forseil più forte dei te-
mi, è il bisogno degli altri, di ap-
partenere a qualcosae, allo stesso
tempo, il bisogno di essereconsi-
derati unici, degli individui.
Come fosse un continuo movi-
mento fra il desiderio di essereab-
bracciato e quellodi rimanere da
bracciato e quellodi rimanere da
solo. Tuttoquestoin un’avventu-
ra notturna dalle qualiemergono
immagini, figure e incontri negli
occhi di chi ascolta».
Anche nei suoi?
«Per me Koltès è unico e sento
unaprofonda appartenenzaaque-
sto testo, anche senza capirne be-
neil perché. Continua ad emozio-
narmi, ogni sera, magari in mo-
menti diversi. Come se mi ritro-
vassiin zone che non avevoprece-
dentemente abitato».
Come le è venuta la pazza
idea di portarlo a Sanremo?
«Non me ne sono nemmeno reso
conto. Quellasera proposiall’ulti-
mo momento il monologo, senza
alcunavelleità politica o intellet-
tuale.
Anche perché ti assicuroche per
me è untesto popolare, non avevo
insomma la sensazionedi bestem-
miare in chiesa. Scelsi un brano
che non parlava nemmeno di im-
migrazione ma di lavoro, argo-
mento che riguarda tutti. Ma
quandopartecipi a un evento di
tale visibilità, ciò che fai ha una
risonanza tutta diversa».
L’Italia che vede in tournée è
sensibile a quello che raccon-
ta Koltès?
«Noto ovunqueunagrandissima
attenzione, le personepercepisco-
no l’umanità del mio personag-
gio. Passa in secondo piano l’ac-
cento con cuiviene recitato come
d’altronde deve essere:l’umanità
è senza confini né passaporto.
Quello che forse lascia più sgo-
menti è scoprire che è un’opera
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :45
SUPERFICIE :41 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
DIFFUSIONE :(431000)
AUTORE :Di Diego Vincenti
3 febbraio 2019
2. Untesto che continua
ad emozionarmi
di sconcertante attualità
E la pazza idea di portarlo
a Sanremo ha funzionato
L’ESPERIENZA
ALL’ARISTON
menti è scoprire
del 1977, disconcertante
che è un’opera
attuali-
tà. Per me continua
adesserel’occasione
di chiarire il mio
rapporto con il pub-
blico e indagare il
concetto di estranei-
tà,temaancorapiù po-
tente in questi giorni».
Torna volentieri
martedì a Sanremo?
«Con enorme piacere. È stata
un’esperienza emotiva, mi ha por-
tato un grande affetto che sento
forte da parte del pubblico. Ci tor-
no con un senso di riconoscen-
za».
Ma cosa cerca nel teatro?
«Il mio obiettivo è da sempre lo
stesso, fin dai tempi dell’accade-
mia: affinare una tecnica che mi
porti a sentire quello che esprime
il testo, senza frappormi fra le pa-
role eil pubblico. È quel momen-
to di cui sei contemporaneamen-
te sul palco ma è come seti guar-
dassianche partecipare dall’ester-
no etutto fluisce con leggerezza e
magia.
Può essere un breve momento
d’ispirazione, un po’ quello che
Jouvet spiegava rispetto alla reci-
tazione: certi giorni passasul pal-
coscenicoDio, in altri invece non
si fa vedere. Continuo a lavorare
in questa direzione, per me è
un’esperienza quotidiana».
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3 febbraio 2019
3. SUL PALCO
Pierfrancesco
Favino
(a sinistra)
e in alto
Bernard-Marie
Koltès, bello
quanto
inquieto,
morto
a soli 41 anni
nel 1989
a causa
dell’Aids
tale
il
role
to
Tutti i diritti riservati
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AUTORE :Di Diego Vincenti
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