Analisi del latte bovino -inviate il 30 Aprile 2013
Documento congresso
1.
CIRCOLO
DI
MASSAFRA
1°
CONGRESSO
CITTADINO
13
/
14
OTTOBRE
2011
CANDIDATO
ALLA
CARICA
DI
SEGRETARIO
DI
CIRCOLO:
Imma
Semeraro
1
2. ..........
POLITICA,
ISTITUZIONALE,
EUROPEA,
INTERNAZIONALE,
OCCUPAZIONALE,
ECONOMICA,
BANCARIA,
DI
VALORI,
CULTURALE
..............
In
tanti,
troppi
modi
la
parola
CRISI
è
stata
declinata
negli
ultimi
tempi.
Altrettante
volte,
però,
noi
ci
siamo
nascosti
dietro
la
parola
crisi
per
celare,
in
realtà,
la
nostra
pigrizia,
la
nostra
inettitudine,
il
nostro
disinteresse
verso
tutto
ciò
che
ci
circonda
e
ci
siamo
solo
limitati
a
criticare
tutto
e
tutti,
cadendo,
noi
stessi,
nella
trappola
pericolosissima
dell'antipolitica
e
del
populismo.
Ora,
però,
non
è
più
tempo
di
parole,
perché
la
crisi
è
REALE,
non
è
soltanto
un
alibi
cui
ricorrere.
Definire
la
nostra
economia
“stagnante
ed
immobile”
significa
essere
riduttivi
e
minimalisti!
Non
c'è
più
domanda
sul
mercato
perché
non
ci
sono
soldi
da
spendere;
non
ci
sono
soldi
da
spendere
perché
è
diminuito
il
potere
d'acquisto
a
causa
della
mancanza
di
lavoro;
non
c'è
lavoro
perché
non
c'è
domanda,
né
di
prodotti
né
di
manodopera.
L'economia
è
avvitata
su
se
stessa,
in
una
spirale
che
sembra
un
gatto
che
gioca
con
la
propria
coda!
L'Unione
Europea,
inizialmente
guardata
come
un
modello
esemplare,
unico
al
mondo,
di
moneta
senza
Stato,
ormai
ha
mostrato
tutta
la
sua
debolezza.
Le
conseguenze
di
un'Unione
monetaria
realizzata
senza
una
politica
economica
e
finanziaria
unica,
ma
demandata
ai
singoli
Stati,
è
una
questione
che
i
nostri
politici
dovranno
affrontare
a
breve
termine
e
che
è
già
oggetto
di
analisi
da
parte
del
nostro
partito
nazionale.
La
zona
euro,
infatti,
è
in
crisi
non
perché,
come
dice
la
destra,
vi
è
un
eccesso
di
spesa
pubblica
e
di
debiti
di
stato,
né,
come
dice
la
sinistra,
per
un
eccesso
di
finanziarizzazione
dell'economia
e
per
le
disuguaglianze
sociali,
ma
è
in
crisi
per
quello
che
è
stato
appunto
definito
“DEFICIT
DI
SOVRANITA'
EUROPEA”
2
3. E
che
dire
di
chi
sta
al
governo
e,
non
solo,
non
è
in
grado
di
superare
le
difficoltà
contingenti,
ma
danneggia
l'immagine
del
nostro
paese,
screditandola
davanti
al
mondo
intero.
Non
resta
che
consolarci
con
le
parole
del
nostro
buon
presidente
Giorgio
Napolitano!
Ma
ora
basta
!!!!!
impegniamoci
tutti!
In
prima
persona!
“E'
ora
di
chiedere
poco
per
noi
stessi
MA
MOLTO
PER
TUTTI!”
(cfr
l'incontro
svoltosi
qualche
giorno
fa
a
Milano
dall'associazione
“libertà
e
giustizia”).
È
ora
di
superare
i
protagonismi,
gli
egoismi,
i
personalismi;
è
ora
che
ciascuno
di
noi
metta
a
disposizione
del
Paese,
del
Partito
e
del
nostro
Circolo,
le
proprie
competenze,
le
proprie
esperienze
di
vita
e
politiche!
Il
dato
delle
passate
elezioni
amministrative
ormai
esaminato,
in
ogni
sua
più
piccola
parte,
ha
evidenziato,
a
prescindere
da
ogni
altro
elemento,
che
possa
aver
influito
sul
risultato,
un
quadro
preciso:
l'assenza
di
radicamento
nella
società
massafrese
delle
nostre
liste
e
della
nostra
coalizione,
benché
realizzata
in
modo
politicamente
ampio
ed
ineccepibile.
Ripartire
dai
circoli
di
partito,
avviare
un
lavoro
di
profondo
cambiamento
con
tutti
gli
iscritti,
rilanciare
l'attività
politica
attraverso
una
gestione
POLICENTRICA,
creare
COMMISSIONI
cui
affidare
COMPITI
e
RESPONSABILITA',
avvicinare
la
gente
ed
indurla
a
palesare
la
propria
idea
di
CAMBIAMENTO,
devono
essere
gli
obiettivi
primari
del
Partito
DEMOCRATICO!
3
4. IL
PARTITO
DEMOCRATICO
Un
partito
non
può
definirsi
veramente
DEMOCRATICO
se
non
restituisce
a
tutti
i
propri
iscritti,
indistintamente,
quella
centralità
e
quel
ruolo
propulsivo
che
ha
sempre
consentito
alle
masse
di
cambiare
l'assetto
sociale.
Le
decisioni
di
pochi
incidono
sulle
vite
di
tanti.
È
un
diritto
–
dovere
degli
iscritti
partecipare
alle
scelte
politiche
del
partito.
Il
circolo
deve
tornare
ad
essere
lo
strumento
principale
attraverso
cui
attuare
quel
cambiamento
di
Massafra
tanto
agognato;
perché
ciò
avvenga,
però,
è
necessario
che
i
circoli
ritornino
a
dimensione
di
“persona”,
che
siano
il
luogo
dell'accoglienza;
è
necessario
creare
occasioni
di
ascolto,
avvicinare
gli
sfiduciati
ed
i
dimenticati
dal
sistema
politico
e
far
tesoro
delle
loro
idee
di
cambiamento.
Ogni
singolo
iscritto
è
per
il
partito
un
osservatorio
privilegiato
della
realtà
cittadina;
ciascuno
può
segnalare
problematiche
legate
al
proprio
quartiere,
alla
viabilità,
alla
propria
attività
lavorativa,
alla
scuola,
ai
servizi;
riferire
sui
problemi
degli
anziani,
degli
ammalati
e
degli
invalidi,
che
siano
legati
all'inefficienza
ed
all'abbandono
dell'amministrazione,
creando
una
capillare
rete
di
informazione.
Un
valore
aggiunto
del
nostro
circolo
sono
i
nostri
Consiglieri
Comunali:
un
dialogo
fitto
e
costante
con
ciascuno
di
loro
permetterà
di
svolgere
una
pressante
attività
politica
e
di
opposizione.
Come
vasi
comunicanti,
il
circolo
attingerà
dai
consiglieri
e
viceversa.
Il
lavoro
a
stretto
contatto
tra
i
due
permetterà
al
partito
di
fungere
da
cassa
di
risonanza
mediante
la
diffusione
costante
dell'attività
svolta
in
consiglio
ed
all'interno
del
nostro
circolo,
utilizzando
tutti
i
moderni
mezzi
di
comunicazione
della
cosi
detta
E-‐
democracy.
Ognuno
di
noi
potrà
essere
il
portavoce
di
iniziative
e
questioni
da
sottoporre
all'esame
del
gruppo
consigliare.
Fondamentale,
altresì,
sarà
tenere
un
dialogo
periodico
con
il
futuro
Segretario
Provinciale
sull'andamento
e
le
scelte
politiche
del
partito.
Impegnarsi
nella
individuazione
e
nella
crescita
di
giovani
promesse
deve
essere
un
obiettivo
da
affiancare
al
sostegno
ed
alla
valorizzazione
delle
attività
dei
nostri
GIOVANI
DEMOCRATICI.
Tanto
si
è
detto
sulla
necessità
che
il
Partito
Democratico
assuma
una
sua
identità
precipua.
L'identità
passa
anche
attraverso
eventi
che
diventino
segni
distintivi
di
un
partito
e
di
un
circolo:
bisogna
ridare
centralità
alla
Festa
Democratica
affinché
diventi
per
il
nostro
circolo
4
5. l'evento
dell'anno;
trasformare
l'iniziativa
dello
scorso
anno,
“Se
non
ora
quando...”
in
un'occasione
di
incontro,
annuale,
delle
donne,
ogni
8
marzo.
E
che
il
1°
Maggio
non
passi
più
inosservato
nel
nostro
Circolo!
Avere
una
gestione
economica
fondata
sul
regolare
contributo
dei
nostri
consiglieri,
ciascuno
in
misura
proporzionale
ai
compiti
assunti,
permetterà
la
realizzazione
dei
nostri
propositi.
Più
economia,
più
autonomia!
°*°°*°*
I
NOSTRI
GRANDI
TEMI,
IN
SINTESI
LAVORO
- Mantenere
desta
l'attenzione
su
tutte
le
vertenze
e
le
emergenze
lavorative,
specie
quelle
da
troppo
tempo
in
attesa
di
risoluzione
e
dimenticate
dai
più;
- Creare
una
rete
di
informazione
e
scambio
dati
con
il
centro
per
l'impiego;
- Creare
occasioni
di
incontro
e
dialogo
con
i
sindacati,
in
primis,
la
Cgil
ed
avvicinamento
di
tutte
le
forze
sindacali;
- Dialogo
ed
iniziative
congiunte
con
gli
imprenditori,
gli
agricoltori
ed
i
braccianti
agricoli;
- Affrontare
il
problema
del
precariato
quale
effetto
di
una
flessibilità
delle
condizioni
di
lavoro,
senza
regole,
nè
tutela
dei
lavoratori.
SANITA'
Dopo
la
chiusura
dei
reparti
del
nostro
ospedale
sarà
necessario
affrontare
con
decisione
il
problema
sanità
e
dare
una
risposta
immediata
ai
bisogni
dei
cittadini,
nonostante
il
periodo
di
crisi
economica
ed
i
continui
tagli
ai
servizi.
È
per
questo
che
il
partito
democratico
di
Massafra
è
impegnato
a
sostenere
e
rendere
il
più
funzionale
possibile
un
nuovo
modello
ospedaliero
del
territorio,
che
non
potendo
più
contare
su
posti
letto
per
acuti,
deve
prevedere
una
vasta
offerta
di
servizi
sanitari
ed
assistenziali
alternativi
per
i
non
acuti.
Imprescindibile,
però,
deve
essere
la
battaglia
per
la
riattivazione
del
pronto
soccorso
per
la
sicurezza
dei
cittadini.
5
6. WELFARE
E
SERVIZI
SOCIALI
Affrontare
non
solo
politiche
di
sostegno
a
favore
dei
bisogni
delle
fasce
più
deboli,
ma
implementare
tutti
quei
servizi
che
conciliano
il
binomio
VITA
–
LAVORO,
con
particolare
attenzione
a
strutture
quali
asili
nido
o
altre
per
l'infanzia,
finalizzate
non
solo
all'educazione
e
formazione
dei
minori
ma
anche
a
supportare
le
esigenze
di
vita
e
lavoro
delle
madri.
Immigrati
ed
extra
comunitari:
non
si
può
restare
ancora
indifferenti!
AMBIENTE
Monitoraggio
continuo,
anche
a
scopo
preventivo,
del
nostro
ambiente
e
del
nostro
mare;
trovare
il
giusto
equilibrio
tra
sviluppo
industriale
e
rispetto
dell'ambiente
e
della
nostra
salute.
Incentivare
una
politica
di
sostegno
per
la
raccolta
differenziata
dei
rifiuti
non
solo
a
tutela
dell'ambiente,
ma
anche
quale
forma
di
risparmio
sulla
relativa
tassazione.
Iniziare
una
battaglia
contro
l'aumento
della
TARSU:
pagare
l'aliquota
più
alta
della
provincia,
pur
avendo
la
discarica,
è
una
delle
più
grosse
contraddizioni
della
nostra
città!
CULTURA
Creare
numerose
occasioni
di
crescita
culturale:
la
costante
lettura
critica
di
giornali
e
di
libri,
il
cinema
ed
il
teatro,
quale
fonte
ed
occasione
di
aggregazione
e
dialogo
con
la
cittadinanza,
con
eventi
dislocati
anche
nel
nostro
centro
storico
e
nelle
nuove
zone
di
incontro
e
socializzazione
dei
giovani.
Promuovere
attività
formative
quale
occasione
di
un
migliore
accesso
al
mondo
del
lavoro.
Cooperare
con
le
Associazioni:
ciascuna
di
loro
può
essere
un
valido
sostegno
alla
tutela
e
promozione
del
nostro
territorio,
delle
nostre
gravine,
della
nostra
storia,
della
nostra
agricoltura,
della
nostra
enogastronomia
e
del
nostro
CARNEVALE.
TURISMO
Favorire
esclusivamente
la
nuova
edificazione
ha
comportato
l'abbandono
a
se
stesso
del
nostro
centro
storico
e
la
perdita
di
una
crescita
turistica.
La
riqualificazione
del
centro
storico
deve
essere
il
punto
di
partenza
per
la
valorizzazione
turistica
del
nostro
paese,
che
può
diversificare
la
propria
offerta,
potendo
contare
su
un
patrimonio
naturalistico
variegato
(mare,
gravine,
colline,
boschi),
su
tradizioni
enogastronomiche
ed
eventi
di
6
7. eccellenza
quali
il
carnevale,
che
meriterebbe
una
vetrina
non
circoscritta
ad
una
sola
settimana
l'anno.
SVILUPPO
ECONOMICO
E
SOSTENIBILITA'
Tornare
ad
affrontare
i
temi
più
cari
delle
nostre
ultime
tre
campagne
elettorali:
il
porto
e
la
retroportualità
di
tutto
il
versante
occidentale;
lo
sviluppo
ed
il
sostegno
dell'agricoltura
quale
attività
primaria
della
nostra
città;
seguire
attentamente
la
politica
europea,
per
intercettare
occasioni
di
crescita
e
sviluppo
della
nostra
intera
regione;
sostenere
ed
incentivare
politiche
per
lo
sviluppo
di
tutte
le
fonti
energetiche
alternative.
Imma
Semeraro
7