Il SINAB - Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica è un progetto del MiPAAF, gestito da ISMEA e IAMB, che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire la diffusione di dati e informazioni relative al biologico italiano. È un progetto attivo da 15 anni che consente di poter avere informazioni a 360 gradi sul biologico italiano. Al sito www.sinab.it è possibile infatti trovare informazioni relative alla normativa di settore, ai dati e alle statistiche, ma anche tutti gli indirizzi e i riferimenti utili degli organismi di certificazione, dei referenti delle Amministrazioni regionali e delle principali associazioni di settore. È inoltre disponibile l'elenco delle aziende biologiche italiane, grazie al collegamento con la banca dati del SIAN. Ogni anno il SINAB elabora il rapporto “Bio in cifre” che riporta i principali dati strutturali sull’agricoltura biologica in Italia. I dati che sono elaborati dal SINAB vengono forniti al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dagli Organismi di certificazione e dalle Amministrazioni regionali.
Dall’analisi degli ultimi dati del SINAB, aggiornati al 31/12/2014, risulta che in Italia le imprese inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica sono 55.433 tra produttori esclusivi, preparatori, importatori e imprese del commercio. Rispetto ai dati riferiti al 2013 si rileva un aumento complessivo del numero di operatori del 5,8%. La superficie coltivata secondo il metodo biologico in Italia, risulta pari a 1.387.913 ettari, con un aumento complessivo, rispetto all’anno precedente, del 5,8%. In percentuale sul totale della superficie coltivata in Italia, il biologico arriva quindi ad interessare l’ 11,2% della SAU nazionale (ISTAT SPA 2013), dato che cresce, rispetto allo scorso anno (ISTAT censimento 2010), di oltre un punto percentuale. Le Regioni in cui sono presenti il maggior numero di operatori biologici sono la Sicilia (9.660), la Calabria (8.787), la Puglia (6.599). In queste Regioni si concentra oltre il 45% del totale degli operatori italiani. Anche la maggiore estensione di superfici biologiche si trova in queste tre regioni: rispettivamente con 303.066 ettari in Sicilia, 176.998 ettari in Puglia e 160.164 ettari in Calabria. La superficie biologica di queste tre Regioni rappresenta il 46% della superficie biologica nazionale. Le Regioni con una maggiore incidenza percentuale delle superfici biologiche sul totale delle superfici coltivate sono: la Calabria, in cui le superfici biologiche rappresentano circa il 30% delle superfici totali, seguita dalla Sicilia con il 22% ed il Lazio con il 19%. I principali orientamenti produttivi in Italia sono il foraggio, i pascoli e i cereali. Segue, in ordine di estensione, la superficie investita ad olivicoltura.
La presentazione quantifica ed analizza indicatori di performance economica per gli operatori della filiera agro-alimentare. Dopo la rassegna degli aspetti definitori della catena agro-alimentare, vengono commentati i principali dati strutturali della catena, in cui aziende agricole ed imprese sono accomunate. Si evidenzia il peso economico della catena in termini di valore aggiunto e di occupazione. Le aziende agricole sono analizzate sulla base dei risultati dell’indagine RICA-REA (dati dal 2002 al 2013); le imprese sulla base dei dati ISTAT prodotti dalle statistiche economiche strutturali (SBS), con confronti tra il 2013 ed il 2008. Infine, vengono riepilogati i principali obiettivi e risultati dello studio progettuale IST-02338 relativo ad alcuni settori della catena (carni e latte).
Il SINAB - Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica è un progetto del MiPAAF, gestito da ISMEA e IAMB, che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire la diffusione di dati e informazioni relative al biologico italiano. È un progetto attivo da 15 anni che consente di poter avere informazioni a 360 gradi sul biologico italiano. Al sito www.sinab.it è possibile infatti trovare informazioni relative alla normativa di settore, ai dati e alle statistiche, ma anche tutti gli indirizzi e i riferimenti utili degli organismi di certificazione, dei referenti delle Amministrazioni regionali e delle principali associazioni di settore. È inoltre disponibile l'elenco delle aziende biologiche italiane, grazie al collegamento con la banca dati del SIAN. Ogni anno il SINAB elabora il rapporto “Bio in cifre” che riporta i principali dati strutturali sull’agricoltura biologica in Italia. I dati che sono elaborati dal SINAB vengono forniti al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dagli Organismi di certificazione e dalle Amministrazioni regionali.
Dall’analisi degli ultimi dati del SINAB, aggiornati al 31/12/2014, risulta che in Italia le imprese inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica sono 55.433 tra produttori esclusivi, preparatori, importatori e imprese del commercio. Rispetto ai dati riferiti al 2013 si rileva un aumento complessivo del numero di operatori del 5,8%. La superficie coltivata secondo il metodo biologico in Italia, risulta pari a 1.387.913 ettari, con un aumento complessivo, rispetto all’anno precedente, del 5,8%. In percentuale sul totale della superficie coltivata in Italia, il biologico arriva quindi ad interessare l’ 11,2% della SAU nazionale (ISTAT SPA 2013), dato che cresce, rispetto allo scorso anno (ISTAT censimento 2010), di oltre un punto percentuale. Le Regioni in cui sono presenti il maggior numero di operatori biologici sono la Sicilia (9.660), la Calabria (8.787), la Puglia (6.599). In queste Regioni si concentra oltre il 45% del totale degli operatori italiani. Anche la maggiore estensione di superfici biologiche si trova in queste tre regioni: rispettivamente con 303.066 ettari in Sicilia, 176.998 ettari in Puglia e 160.164 ettari in Calabria. La superficie biologica di queste tre Regioni rappresenta il 46% della superficie biologica nazionale. Le Regioni con una maggiore incidenza percentuale delle superfici biologiche sul totale delle superfici coltivate sono: la Calabria, in cui le superfici biologiche rappresentano circa il 30% delle superfici totali, seguita dalla Sicilia con il 22% ed il Lazio con il 19%. I principali orientamenti produttivi in Italia sono il foraggio, i pascoli e i cereali. Segue, in ordine di estensione, la superficie investita ad olivicoltura.
La presentazione quantifica ed analizza indicatori di performance economica per gli operatori della filiera agro-alimentare. Dopo la rassegna degli aspetti definitori della catena agro-alimentare, vengono commentati i principali dati strutturali della catena, in cui aziende agricole ed imprese sono accomunate. Si evidenzia il peso economico della catena in termini di valore aggiunto e di occupazione. Le aziende agricole sono analizzate sulla base dei risultati dell’indagine RICA-REA (dati dal 2002 al 2013); le imprese sulla base dei dati ISTAT prodotti dalle statistiche economiche strutturali (SBS), con confronti tra il 2013 ed il 2008. Infine, vengono riepilogati i principali obiettivi e risultati dello studio progettuale IST-02338 relativo ad alcuni settori della catena (carni e latte).
La Rete d’Informazione Contabile Agricola, pur non essendo concepita per analizzare singoli comparti, offre informazioni utili per l’analisi dell’agricoltura biologica. I molteplici dati del consistente sottocampione di aziende biologiche presenti nella RICA italiana consentono una caratterizzazione da un punto di vista strutturale, tecnico ed economico, con un’articolazione in termini territoriali, settoriali e temporali. Queste informazioni sono alla base di valutazione delle politiche di Sviluppo Rurale, sia nella quantificazione degli impatti di misura, che nella giustificazione dei premi, ed alimentano modelli quantitativi per l’analisi dei fattori che influiscono sulle scelte dell’agricolture. L’integrazione della RICA con le altre statistiche agricole ed anche con fonti amministrative può senza dubbio migliorare la conoscenza del biologico in Italia.
Ismea ha effettuato, per l’anno 2014, una stima delle vendite retail dei prodotti biologici in Italia, utilizzando i dati Ismea-Nielsen per la Distribuzione moderna ed elaborando valutazioni puntuali per i restanti canali, basate su dati di fatturato, ove disponibili, e su interviste dirette a referenti privilegiati facenti capo a gruppi e insegne del canale specializzato. E’ emerso un valore al consumo superiore a 2,1 miliardi di euro. La stima non include il giro d’affari legato al canale extra-domestico (on-trade), riconducibile alle vendite presso ristorazione, bar, collettività, food service. La Distribuzione moderna (ipermercati, supermercati, discount, libero servizio) e i negozi specializzati, tra piccole, medie e grandi superfici, muovono complessivamente oltre il 75% del giro d’affari retail. Ai restanti canali le stime Ismea attribuiscono un’incidenza complessiva (residuale) di quasi il 25%, riconducibile per il 10% a mercatini, vendite dirette, gruppi di acquisto solidali (Gas) ed e-commerce, per l’8,9% ai negozi tradizionali e per il 5,1% alle farmacie. Quasi trascurabile, pari allo 0,6%, la quota di erboristerie e parafarmacie.
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
via Cesare Balbo 16
Seminario Presentazione dell'Annuario statistico “I numeri del Piemonte” Torino, 7 febbraio 2018
Consiglio regionale del Piemonte - Sala Viglione
Via Vittorio Alfieri, 15
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo, 16
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
via Cesare Balbo 16
Il presente lavoro si propone di evidenziare i principali risultati economici delle aziende agricole condotte da donne, con riferimento all’anno contabile 2011, stimati con l’indagine RICA-REA.
Il progetto si propone di individuare soluzioni per il riutilizzo e la valorizzazione di sottoprodotti agroalimentari combinando l’esperienza su prodotti e processi dell’agroalimentare con competenze inerenti la simbiosi industriale e lo studio dell’ecocompatibilità mediante Life Cycle Assessment (LCA) per individuare soluzioni reali volte al massimo utilizzo dei prodotti alimentari. Inoltre, vuole sviluppare anche una mappa dinamica georeferenziata delle economie circolari di due filiere alimentari per individuare possibili sinergie di sistema.
Principali filiere coinvolte: Agroalimentare, Economia circolare, Simbiosi industriale
Sito web del progetto: www.foodcrossingdistrict.it
Presentazioni e video: cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo 16
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo 16
La sicurezza alimentare sul territorio italiano. Indicatori statistici e metodi di sintesi
Roma, 29 Novembre 2018
Vincenzo Russo
Professore Emerito dell’Università di Bologna e Coordinatore Commissione ASPA «Consumo reale di carne»
La sicurezza alimentare sul territorio italiano. Indicatori statistici e metodi di sintesi
Roma, 29 Novembre 2018
Vincenzo Russo
Professore Emerito dell’Università di Bologna e Coordinatore Commissione ASPA «Consumo reale di carne»
La sicurezza alimentare sul territorio italiano. Indicatori statistici e metodi di sintesi
Roma, 29 Novembre 2018
Vincenzo Russo
Professore Emerito dell’Università di Bologna e Coordinatore Commissione ASPA «Consumo reale di carne»
Il metodo della detrazione preventiva delle perdite per la stima del consumo reale di alimenti: applicazione alla carne e al pesce.
agricoltura, agroalimentare, alimentari, convegno-roma29112018,
#convegno-roma29112018
#29novembre
#Istat
#Sicurezza_Alimentare
#indicatori_statistici
La Rete d’Informazione Contabile Agricola, pur non essendo concepita per analizzare singoli comparti, offre informazioni utili per l’analisi dell’agricoltura biologica. I molteplici dati del consistente sottocampione di aziende biologiche presenti nella RICA italiana consentono una caratterizzazione da un punto di vista strutturale, tecnico ed economico, con un’articolazione in termini territoriali, settoriali e temporali. Queste informazioni sono alla base di valutazione delle politiche di Sviluppo Rurale, sia nella quantificazione degli impatti di misura, che nella giustificazione dei premi, ed alimentano modelli quantitativi per l’analisi dei fattori che influiscono sulle scelte dell’agricolture. L’integrazione della RICA con le altre statistiche agricole ed anche con fonti amministrative può senza dubbio migliorare la conoscenza del biologico in Italia.
Ismea ha effettuato, per l’anno 2014, una stima delle vendite retail dei prodotti biologici in Italia, utilizzando i dati Ismea-Nielsen per la Distribuzione moderna ed elaborando valutazioni puntuali per i restanti canali, basate su dati di fatturato, ove disponibili, e su interviste dirette a referenti privilegiati facenti capo a gruppi e insegne del canale specializzato. E’ emerso un valore al consumo superiore a 2,1 miliardi di euro. La stima non include il giro d’affari legato al canale extra-domestico (on-trade), riconducibile alle vendite presso ristorazione, bar, collettività, food service. La Distribuzione moderna (ipermercati, supermercati, discount, libero servizio) e i negozi specializzati, tra piccole, medie e grandi superfici, muovono complessivamente oltre il 75% del giro d’affari retail. Ai restanti canali le stime Ismea attribuiscono un’incidenza complessiva (residuale) di quasi il 25%, riconducibile per il 10% a mercatini, vendite dirette, gruppi di acquisto solidali (Gas) ed e-commerce, per l’8,9% ai negozi tradizionali e per il 5,1% alle farmacie. Quasi trascurabile, pari allo 0,6%, la quota di erboristerie e parafarmacie.
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
via Cesare Balbo 16
Seminario Presentazione dell'Annuario statistico “I numeri del Piemonte” Torino, 7 febbraio 2018
Consiglio regionale del Piemonte - Sala Viglione
Via Vittorio Alfieri, 15
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo, 16
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
via Cesare Balbo 16
Il presente lavoro si propone di evidenziare i principali risultati economici delle aziende agricole condotte da donne, con riferimento all’anno contabile 2011, stimati con l’indagine RICA-REA.
Il progetto si propone di individuare soluzioni per il riutilizzo e la valorizzazione di sottoprodotti agroalimentari combinando l’esperienza su prodotti e processi dell’agroalimentare con competenze inerenti la simbiosi industriale e lo studio dell’ecocompatibilità mediante Life Cycle Assessment (LCA) per individuare soluzioni reali volte al massimo utilizzo dei prodotti alimentari. Inoltre, vuole sviluppare anche una mappa dinamica georeferenziata delle economie circolari di due filiere alimentari per individuare possibili sinergie di sistema.
Principali filiere coinvolte: Agroalimentare, Economia circolare, Simbiosi industriale
Sito web del progetto: www.foodcrossingdistrict.it
Presentazioni e video: cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo 16
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo 16
La sicurezza alimentare sul territorio italiano. Indicatori statistici e metodi di sintesi
Roma, 29 Novembre 2018
Vincenzo Russo
Professore Emerito dell’Università di Bologna e Coordinatore Commissione ASPA «Consumo reale di carne»
La sicurezza alimentare sul territorio italiano. Indicatori statistici e metodi di sintesi
Roma, 29 Novembre 2018
Vincenzo Russo
Professore Emerito dell’Università di Bologna e Coordinatore Commissione ASPA «Consumo reale di carne»
La sicurezza alimentare sul territorio italiano. Indicatori statistici e metodi di sintesi
Roma, 29 Novembre 2018
Vincenzo Russo
Professore Emerito dell’Università di Bologna e Coordinatore Commissione ASPA «Consumo reale di carne»
Il metodo della detrazione preventiva delle perdite per la stima del consumo reale di alimenti: applicazione alla carne e al pesce.
agricoltura, agroalimentare, alimentari, convegno-roma29112018,
#convegno-roma29112018
#29novembre
#Istat
#Sicurezza_Alimentare
#indicatori_statistici
Conferenza-evento presentazione di Roberto Monducci Rapporto sulla competitività dei settori produttivi. Quinta edizione
Aula Magna Istat, Roma 3 marzo 2017
IB pubblica il quinto Report di Sostenibilità che racconta risultati e progetti aziendali dell’anno 2015, focalizzati sul concetto di "sviluppo sostenibile", sia a valenza trasversale sia nelle singole aree di business.
La pubblicazione è un importante mezzo di dialogo con tutti gli stakeholder esterni e un veicolo di informazioni e dati per la comunità interna, uno strumento di trasparenza con cui perseguire i principi di affidabilità, dinamismo, valore della persona e innovazione.
Convegno Scientifico Istat – Aula magna
Le imprese italiane e lo sviluppo sostenibile -
Nuove evidenze statistiche e analisi per valutare il cambiamento
Roma, 23 ottobre 2018
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
Indicatori di performance - cirianni-righi-cusimano
1. INDICATORI STATISTICI PER LA FILIERA
AGRO-ALIMENTARE
Indicatori di performance
per la filiera delle imprese
agro-alimentari
Alfredo Cirianni, Salvatore Cusimano, Paolo
Righi
Milano, 18 giugno 2015
2. Indice
1. Indicatori di performance delle imprese agro-alimentari
2. Basi dati utilizzate (fonti)
3. Metodologia di stima
4. Dati in serie storica
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
3. • Gli indicatori di performance economica hanno la finalità di misurare la
competitività delle attività imprenditoriali, in termini di produttività e
redditività.
• Il presente lavoro illustra gli indicatori di performance delle imprese
appartenenti ad alcuni settori della filiera agro-alimentare, che sono il
settore lattiero-caseario ed i settori della macellazione di carni rosse e
bianche.
• Molti di questi indicatori sono già prodotti dall’ISTAT nell’ambito delle
statistiche strutturali sul sistema delle imprese (SBS), oppure nel
contesto della rilevazione sui risultati economici delle aziende agricole
(RICA-REA)
Gli indicatori di performance economica della
filiera agro-alimentare
1
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
4. • Tuttavia un limite delle suddette statistiche strutturali è che si basano
sulla sola attività prevalente dell’impresa.
• Nelle statistiche strutturali gli indicatori di performance vengono calcolati
e diffusi sulla base della classificazione delle attività economiche (NACE)
• Ma non c’è corrispondenza biunivoca tra i settori della filiera
agroalimentare e i settori della NACE.
• Ad esempio, i Regolamenti Europei delle indagini sulle statistiche
agricole fanno la distinzione tra macellazione di carni rosse e bianche,
mentre la classificazione delle attività economiche distingue tra
macellazione di non volatili e volatili.
Problema dell’attività economica
2
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
5. Lista degli indicatori di performance
3
Indicatori Fonti ISTAT significato
1) Costi
intermedi/fatturato
Nuovo indicatore per ISTAT
indica il rapporto tra costi e
ricavi
2) Costo del lavoro/valore
aggiunto
Nuovo indicatore per ISTAT
remunerazione del fattore
lavoro
3) Redditività delle
vendite = margine operativo
netto/fatturato
Nuovo indicatore per ISTAT indice di redditività
4) Acquisti di beni
intermedi/costi intermedi
Nuovo indicatore per ISTAT indica la struttura dei costi
5) Valore aggiunto per
addetto
Statistiche Strutturali sulle
Imprese (SBS)
indice di produttività
nominale del lavoro
6) Costo del lavoro per
dipendente
Statistiche Strutturali sulle
Imprese (SBS)
indica la somma delle
retribuzioni lorde e dei
contributi sociali per
dipendente
7) Grado di integrazione
verticale = valore
aggiunto/fatturato
Risultati Economici delle
Aziende Agricole (RICA-REA)
misura l'integrazione delle
diverse fasi del ciclo
produttivo.
8) Competitività di costo =
(valore aggiunto per
addetto)/(costo del lavoro
per dipendente)
Risultati Economici delle
Aziende Agricole (RICA-REA)
indica la competitività dei
costi e quindi il grado di
efficienza (riduzione dei
costi) dei processi
produttivi.
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
6. • Il progetto è iniziato nel 2012 e si è concluso nel 2014;
• Per svolgere le attività del progetto è stato costituito un gruppo di lavoro
con 2 coordinatori (Cirianni e Cusimano), un metodologo, esperti del
servizio agricoltura e della direzione degli archivi;
• Le finalità del progetto sono state due:
- allineamento degli archivi delle indagini dell’agricoltura all’archivio ASIA.
- Costruzione di un set di indicatori di performance;
• Gli indicatori di performance economica vengono costruiti a partire da una
base dati ottenuta mediante integrazione tra fonti amministrative e fonti
ISTAT (lista dell’archivio delle statistiche agricole e indagine PMI).
• Le liste vengono agganciate mediante il codice fiscale
• Dal 2012 le predette fonti vengono sostituite con il frame per la costruzione
degli indicatori di performance.
Obiettivi del progetto
4
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
7. • Per il periodo 2008-2011 le fonti utilizzate sono state le seguenti:
- i bilanci;
- gli studi di settore;
- l’indagine sui conti economici delle piccole e medie imprese.
• Per l’anno 2012, la base dati utilizzata è costituita dal frame, ovvero la
lista delle imprese attive (archivio ASIA), integrata da tutte le fonti
amministrative disponibili (bilanci civilistici, studi di settore, modello IRAP
e modelli INPS).
L’integrazione delle liste disponibili
5
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
8. Lista delle attività economiche coinvolte nella
filiera agroalimentare e numerosità degli archivi
6
Codice
Ateco
Descrizione
Numero
Imprese
composizione
percentuale
10. Industriaalimentare 55.100 100,0
dicui:
10.11.0 Macellazione di nonvolatili 1.608 2,9
10.12.0 Macellazione di volatili 249 0,5
10.51 Lattiero-caseario 2.140 3,9
Totale 3.997 7,3
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
9. • Le fonti usate ed il frame;
• Metodologia di stima;
• Integrazione delle mancate risposte;
• I principali risultati
II parte della presentazione
7
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
10. • Le basi dati utilizzate sono differenti per il periodo 2008-2011 e per il 2012.
• La lista di riferimento alla quale si agganciano le altre fonti è costituita dagli
archivi SAG utilizzati nelle indagini correnti.
• Per il periodo 2008-2011 le fonti forniscono alcune variabili economiche
richieste dal Regolamento SBS:
• Registro ASIA (imprese della macellazione e latte): fornisce solo le variabili
economiche - addetti, dipendenti, volume d’affari - necessarie per produrre
alcuni indicatori di performance;
• Bilanci IAS (società quotate in borsa);
• Bilanci (società di capitali);
• Studi di settore: imprese con fatturato compreso tra 7,5 milioni e 30.000
euro;
• Rilevazione sulle piccole e medie imprese (campione agganciato con
l’archivio SAG – 277 imprese) : è una rilevazione ISTAT sui conti economici
delle imprese
Basi dati utilizzate (Fonti)
8
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
11. • La fonte migliore è costituita dai bilanci perché questa fonte utilizza le
stesse definizioni del Regolamento SBS ma ha il limite che è disponibile
solo per le società di capitali;
• La seconda fonte è costituita dal campione utilizzato per l’indagine PMI
. Questa fonte adotta le stesse definizioni del Regolamento SBS ma
riguarda solo un piccolo campione di imprese dei settori lattiero-caseari
e della macellazione;
• La terza fonte è costituita dagli studi di settore, che però non sempre
adottano le stesse definizioni del Regolamento SBS e per questo a
questa fonte sono stati preferiti i bilanci.
Scelta della priorità delle fonti
9
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
12. • Dal 2012 la base dati utilizzata per la produzione degli indicatori di
performance è costituita dal frame.
• Il frame aggancia all’archivio ASIA le principali variabili economiche
provenienti da una serie di fonti amministrative;
• Le fonti amministrative presenti nel frame sono i bilanci, gli studi di settore
e il modello unico (IRAP), INPS.
• Quando un’impresa è presente in più fonti, si scelgono prima i bilanci, poi
gli studi di settore e per ultimo il modello IRAP.
Frame
10
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
13. • Nella creazione del data base, si può verificare che alcune imprese sono
presenti nell’archivio di riferimento ma non sono presenti nelle diverse
fonti amministrative utilizzate;
• Tali imprese sono caratterizzate da dati mancanti che vengono imputati;
• I modelli di imputazione utilizzati fanno riferimento al modello di
regressione.
Problema delle mancate risposte
11
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
14. 𝑖=1
𝑁1
𝐶𝑖 + 𝑖=𝑁1+1
𝑁2
𝐶𝑖
^
𝑖=1
𝑁1
𝐹𝑖 + 𝑖=𝑁1+1
𝑁2
𝐹𝑖
^
Esempio dell’indicatore: costi intermedi (Ci), rapportato al fatturato (Fi)
Dove:
𝐶𝑖 = 𝑑𝑎𝑡𝑖 𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑚𝑒𝑑𝑖
𝐶𝑖
^
= 𝑑𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑢𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑚𝑒𝑑𝑖
𝐹𝑖 = 𝑑𝑎𝑡𝑖 𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜
𝐹𝑖
^
= 𝑑𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑢𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜
Stimatore utilizzato per gli indicatori di
performance
12
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
15. Le imprese dell’archivio SAG che non si integrano con le fonti
amministrative e ISTAT vengono imputate come mancate risposte con il
seguente modello di regressione:
𝑦 𝑘
𝑡
= 𝛽1 𝑥1𝑘
𝑡
+ 𝛽2 𝑥2𝑘
𝑡
Dove:
𝑥1𝑘
𝑡
= 𝑎𝑑𝑑𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑡
𝑥2𝑘
𝑡
= 𝑣𝑜𝑙𝑢𝑚𝑒 𝑑′
𝑎𝑓𝑓𝑎𝑟𝑖 𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑡
Metodologia di stima
13
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
16. Indicatori di performance della filiera agro-
alimentare – Anno 2012
14
Attività
economica
Numero di
imprese
costi
intermedi/
ricavi
Costo
del
lavoro/
valore
aggiun
to
Redditività
delle
vendite
Valore
aggiu
nto
per
addett
o
Costo
del
lavoro
per
dipend
ente
Acquist
i di beni
interme
di/costi
interme
di
Grado di
integrazi
one
verticale
Competit
ività di
costo
Lattiero-
caseario
2.140 86,1 52,8 7,0 76.416 42.580 82,3 14,8 179,5
Macellazione
carni rosse
1.608 92,1 68,6 2,7 46.962 36.229 88,4 8,7 129,6
Macellazioni
di carni
bianche
249 90,7 97,2 0,2 38.595 37.791 89,9 9,2 102,1
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
17. 15
30.000
35.000
40.000
45.000
50.000
55.000
60.000
65.000
70.000
75.000
80.000
2008 2009 2010 2011 2012
valoreaggiuntoperaddetto
Grafico 1 - Confronto tra il valore aggiunto per addetto del settore lattiero-caseario e
del sistema economico
latte
sistema economico
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
18. 16
30.000
32.000
34.000
36.000
38.000
40.000
42.000
44.000
46.000
2008 2009 2010 2011 2012
Costodellavoroperdipendente
Grafico 2 - Confronto tra il costo del lavoro per dipendente del settore lattiero-caseario
e del sistema economico
latte
sistema economico
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
19. 17
-
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
2008 2009 2010 2011 2012
Redditivitàdellevendite
Grafico 3 - Confronto tra la redditività delle vendite del settore lattiero-caseario e del
sistema economico
latte
sistema economico
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
20. Confronto tra le stime SAG e SBS
18
Fonte Costi
intermedi/ricavi
Costo del
lavoro/valore
aggiunto
Redditività
delle
vendite
Valore
aggiunto
per
addetto
Costo del
lavoro per
dipendente
Valore
aggiunto/
fatturato
Competitività di
costo
Macellazione delle carni rosse
SAG 92,1 68,6 2,7 46.962 36.229 8,7 129,6
SBS 92,3 73,5 2,3 45.404 36.242 8,6 125,3
Macellazioni delle carni bianche
SAG 90,7 97,2 0,2 38.595 37.791 9,2 102,1
SBS 85,5 78,8 3,2 37.701 30.390 15,2 124,1
Lattiero-Caseario
SAG 86,1 52,8 7,0 76.416 42.580 14,8 179,5
SBS 86,6 54,8 6,5 64.093 39.274 14,4 163,2
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano
21. • Principali evidenze:
• migliori performance del settore lattiero-caseario rispetto alla
macellazione;
• maggiore produttività del latte rispetto alla media nazionale;
• minore redditività del settore lattiero-caseario rispetto alla media
nazionale;
• gli indicatori per le altre imprese della filiera agroalimentare sono
desumibili dall’indagine RICA-REA e dalla fonte SBS
• Sviluppi futuri:
• miglioramento della fase di integrazione tra archivi;
• raffinamento procedure di imputazione.
Conclusioni prospettiche
19
Indicatori di performance per le imprese della filiera agro-alimentare – A.Cirianni, P.Righi, S.Cusimano
Indicatori statistici per la filiera agro-alimentare, 18 giugno 2015, Milano