Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo 16
Focus bacino dei fiumi lambro seveso - olona 2013Iniziativa 21058
Il bacino dei fiumi Lambro - Seveso - Olona (LSO) costituisce il sistema tributario del fiume Po
maggiormente inquinato. Lo stato ecologico del sistema LSO è compromesso dall’intensa urbanizzazione che ha fortemente modificato l’idrologia naturale del territorio intorno alla zona di Milano, la morfologia dei corpi idrici e lo stato di qualità delle acque. Il presente studio ha analizzato lo stato di compromissione dell’ambiente urbano e gli effetti che si generano sull’ecosistema fluviale attraverso la modellazione della qualità delle acque fluviali.
Scopo finale è stata la valutazione della possibilità di riqualificazione del sistema Lambro, Seveso, Olona, indagando sia la ripartizione per tipologia di fonte dei macroinquinanti, che limiti di scarico che devono essere applicati per il raggiungimento dello stato di buona qualità previsto dalla Direttiva 2000/60/CE.
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo 16
Focus bacino dei fiumi lambro seveso - olona 2013Iniziativa 21058
Il bacino dei fiumi Lambro - Seveso - Olona (LSO) costituisce il sistema tributario del fiume Po
maggiormente inquinato. Lo stato ecologico del sistema LSO è compromesso dall’intensa urbanizzazione che ha fortemente modificato l’idrologia naturale del territorio intorno alla zona di Milano, la morfologia dei corpi idrici e lo stato di qualità delle acque. Il presente studio ha analizzato lo stato di compromissione dell’ambiente urbano e gli effetti che si generano sull’ecosistema fluviale attraverso la modellazione della qualità delle acque fluviali.
Scopo finale è stata la valutazione della possibilità di riqualificazione del sistema Lambro, Seveso, Olona, indagando sia la ripartizione per tipologia di fonte dei macroinquinanti, che limiti di scarico che devono essere applicati per il raggiungimento dello stato di buona qualità previsto dalla Direttiva 2000/60/CE.
Alternative sostenibili al consumo di acque minerali confezionate in bottigli...Elena Tasca
Breve tesina preparata per l'esame di geologia ambientale. Il testo si occupa di analizzare queli sono le caratteristiche delle acque potabili erogate dagli acquedotti rispetto a quelle delle acque minerali e in particolare si concentra sul diverso impatto ambientale che il consumo delle une rispetto alle altre comporta. Si è anche preso in considerazione l''LCA di un nuovo biopolimero (PLA)per la produzione di bottiglie per la commercializzazione delle acque minerali.
Il controllo della qualità dell’acqua in BrianzaServizi a rete
L'intervento di Alberto Sala, Responsabile Laboratori Brianzacque e Ludovico Mariani, Direttore Area Tecnica Brianzacque, presentato al convegno Servizi a rete Tour 2015
Osservatorio Cittadino per l'Acqua e la DepurazioneMarco Lucisani
Quello che segue è il primo rapporto presentato alla cittadinanza di Reggio Calabria inerente alle prime attività svolte dall'Osservatorio, in occasione dell'evento #AcquaRaggia, tenutosi a Reggio Calabria venerdì 21 luglio 2017
Analisi sulla situazione attuale e sulle potenzialità di crescita del settore della raccolta differenziata, con focus sui benefici economici, occupazionali e ambientali
Alternative sostenibili al consumo di acque minerali confezionate in bottigli...Elena Tasca
Breve tesina preparata per l'esame di geologia ambientale. Il testo si occupa di analizzare queli sono le caratteristiche delle acque potabili erogate dagli acquedotti rispetto a quelle delle acque minerali e in particolare si concentra sul diverso impatto ambientale che il consumo delle une rispetto alle altre comporta. Si è anche preso in considerazione l''LCA di un nuovo biopolimero (PLA)per la produzione di bottiglie per la commercializzazione delle acque minerali.
Il controllo della qualità dell’acqua in BrianzaServizi a rete
L'intervento di Alberto Sala, Responsabile Laboratori Brianzacque e Ludovico Mariani, Direttore Area Tecnica Brianzacque, presentato al convegno Servizi a rete Tour 2015
Osservatorio Cittadino per l'Acqua e la DepurazioneMarco Lucisani
Quello che segue è il primo rapporto presentato alla cittadinanza di Reggio Calabria inerente alle prime attività svolte dall'Osservatorio, in occasione dell'evento #AcquaRaggia, tenutosi a Reggio Calabria venerdì 21 luglio 2017
Analisi sulla situazione attuale e sulle potenzialità di crescita del settore della raccolta differenziata, con focus sui benefici economici, occupazionali e ambientali
2. 2
Premessa: in Italia si beve l’acqua del rubinetto?
L’Italia si trova al primo posto in Europa per consumo pro-capite di acqua in bottiglia:
192 litri nel 2009 (più del doppio della media europea e il 20% in più della Germania
che si trova al secondo posto). Nel 1980 il consumo era di 47 litri pro-capite mentre nel
2010 sono stati consumati 186 litri pro-capite: in questo periodo i consumi di acqua in
bottiglia sono quindi quasi quadruplicati.
Anche a livello globale, il consumo pro-capite di acqua in bottiglia è sensibilmente
aumentato: +75% dal 1997 al 2004.
Tuttavia un’indagine condotta da Istat ha evidenziato che negli ultimi dieci anni la
mancanza di fiducia delle famiglie nel bere acqua di rubinetto ha mostrato, nel
complesso, un importante cambiamento in positivo: le famiglie che annoverano al
proprio interno uno o più membri che non si fidano a consumare acqua di rubinetto
diminuiscono dal 40% del 2002 al 30% del 2011.
Un’inversione di tendenza è riscontrata anche nei consumi pro-capite di acqua in
bottiglia che registrano, per il terzo anno consecutivo in Italia, una diminuzione: -3%
nel 2010 rispetto al 2009 (-4% rispetto al 2008 e -7% rispetto al 2007).
Dati tratti da “Acque minerali: la privatizzazione delle sorgenti in Italia” (L’ Altraeconomia e Legambiente 2011), “Un Paese in bottiglia” (Legambiente
2008), Rapporto Beverfood 2011-2012 e dall’indagine 2011 di Istat sugli aspetti della vita quotidiana delle famiglie.
3. 3
Premessa: in Italia si beve l’acqua del rubinetto?
Dall’indagine di soddisfazione dei clienti effettuata da Hera nel 2011 risulta che i clienti
che dichiarano di bere acqua di rubinetto (esclusivamente oppure insieme alla
minerale) sono il 56% del totale, in lieve diminuzione rispetto al 2010 ma comunque in
crescita rispetto agli anni precedenti.
4. 4
L’acqua in bottiglia fa bene all’ambiente?
Per produrre le bottiglie di plastica per imbottigliare i circa 11 miliardi di litri di acqua
minerale consumati in Italia nel 2010 sono state utilizzate 344 mila tonnellate di PET*,
con un consumo di 653 mila tonnellate di petrolio e un’emissione di gas serra di circa un
milione di tonnellate di CO2.
L’impatto del consumo di minerale sui rifiuti è rilevante e stimabile in 6,6 milioni di
cassonetti di plastica da smaltire ogni anno.
Oltre all’impatto ambientale della produzione di PET occorre considerare anche il
trasporto dell’acqua minerale, dato che le bottiglie percorrono molti chilometri per
arrivare dalle sorgenti ai consumatori, e solo il 15% delle bottiglie viaggia su
ferrovia.
Circa un terzo delle bottiglie di plastica utilizzate sono state raccolte in maniera
differenziata e destinate al riciclo.
* Il 78% dell’acqua minerale consumata in Italia nel 2009 è in bottiglie di plastica, il 20% è in bottiglie di vetro, il 2% in boccioni.
Dati tratti da: “Acque minerali: la privatizzazione delle sorgenti in Italia” (L’ Altraeconomia e Legambiente 2011)
5. 5
Non siamo partiti da zero … ma quasi
Non esistono linee guida internazionali di riferimento per la definizioni dei contenuti del
report. Ciò ha richiesto uno sforzo importante di progettazione del report che ha potuto
trarre ispirazione solo da analoghi documenti pubblicati in alcuni paesi della UE (in
particolare quelli anglosassoni) e nel mondo.
6. 6
Contenuti del report
Prefazione di Luca Lucentini, Direttore del
Reparto Igiene delle Acque Interne,
Dipartimento Ambiente e Prevenzione
Primaria dell’Istituto Superiore di Sanità –
Roma.
Alla fonte di tutto: il governo dell’acqua
descrive ruoli e responsabilità dei
pianificatori, controllori e controllati.
I processi di trattamento e distribuzione
delle acque sono illustrati nel paragrafo Dal
ciclo idrico al servizio idrico, passando
per la gestione integrata dedicando un
approfondimento al campo pozzi di Tiro a
Segno: impianto che fa parte del sistema
acquedottistico che serve la città di Bologna.
7. 7
Contenuti del report
I dati sui controlli effettuati da Hera e dagli
organi di controllo e sui relativi risultati sono
descritti nel paragrafo L’acqua di rubinetto è
buona e garantita: i dati sulla qualità.
Sono riportati:
• i risultati di 19.372 analisi svolte da Hera per
12 parametri
• per la prima volta i risultati delle analisi
svolte dalle Aziende Usl per 10 parametri
• la percentuale di analisi effettuate da Hera e,
per la prima volta dalle Aziende USL
rispetto alla legge.
8. 8
Contenuti del report
Nel paragrafo L’impegno di Hera oltre la
qualità sono sintetizzate le iniziative di Hera in
materia di ricerca, comunicazione e relazione
con il territorio. Vengono inoltre illustrati gli
impatti economici e ambientali e riportata
l’opinione dei clienti Hera.
Nel paragrafo Consumo di acqua e salute
vengono sfatate alcune false credenze legate
all’acqua, viene esposta la piramide
dell’idratazione e viene approfondito il rapporto
tra consumo di acqua e salute con il contributo
della professoressa Caudarella, esperta in
malattie del metabolismo e del ricambio.
9. 9
I numeri chiave della gestione del Servizio Idrico Integrato di Hera
punti di captazione
milioni di metri cubi
analisi effettuate da Hera
Sono gli impianti gestiti da Hera nel 2011
nell’ambito del servizio acquedottistico civile,
cioè dedicato alle acque destinate al consumo
umano.
E’ l’acqua immessa nel 2011 nelle reti di
distribuzione (46% da falda, 48% da acque
superficiali, 6% da sorgenti).
Nel 2011 Hera ha effettuato su impianti e reti di
distribuzione 336.406 analisi. A queste si
aggiungono 146 mila analisi effettuate da
Romagna Acque sugli impianti e ai punti di
consegna e 106 mila analisi delle Aziende USL
sulla rete di distribuzione.
Un totale di oltre 588 mila analisi (oltre 1.600 al
giorno).
chilometri di rete
impianti di potabilizzazione
analisi complessivamente
effettuate (da Hera, Romagna
Acque, Aziende Usl)
326
336.406
302,7
31.203
1.415
588.406
11. 11
La qualità dell’acqua distribuita da Hera
La qualità dell’acqua di rete viene presentata attraverso una tabella che riporta i valori
relativi ad alcuni parametri, calcolati come medie pesate (sui volumi distribuiti) degli esiti
delle analisi eseguite da Hera nel 2011 su campioni prelevati presso i punti di rete ritenuti
idonei a fornire un quadro sintetico e affidabile della qualità dell’acqua.
12. 12
La qualità dell’acqua: parametri critici a livello locale
A livello locale vengono monitorati anche alcuni parametri storicamente considerati critici
per le caratteristiche dell’acqua all’origine e/o per le modalità di trattamento.
Gli esiti dei controlli effettuati da Hera indicano valori ampiamente contenuti entro i limiti
di legge a conferma della validità dei processi di trattamento.
13. 13
I controlli delle Aziende USL
L’attività di controllo e vigilanza delle acque destinate al consumo umano è realizzata dai
Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende Usl tramite piani di controllo.
I risultati delle analisi effettuate dalle Aziende Usl confermano nella sostanza i valori
rilevati dagli autocontrolli di Hera e costituiscono un’ulteriore garanzia della qualità
dell’acqua che Hera distribuisce a oltre 3 milioni di cittadini.
14. 14
La qualità dell’acqua: le analisi conformi alla legge
Relativamente ai 16
parametri elencati nel grafico
Hera e le Aziende Usl nel
2011 hanno effettuato
122.938 analisi lungo la rete
di distribuzione:
complessivamente il 99,7%
delle analisi è risultato
conforme alla legge,
ovvero con risultati inferiori
ai limiti definiti dal D.Lgs.
31/2001 (nel 2011 non sono
state concesse deroghe al
rispetto dei limiti del D.Lgs.
31/2001).
15. 15
Oltre la qualità: il progetto Hera2O
Nelle mense e nelle sedi Hera sono state installate
apparecchiature che erogano l’acqua di rete
refrigerata, liscia o gassata, senza alterare in alcun modo
le sue proprietà (non prevedono alcun sistema di
microfiltrazione o di altro trattamento).
Nel 2011 bevendo circa 460.000 litri di acqua di rete
grazie agli erogatori installati nelle mense e negli uffici, i
lavoratori di Hera hanno evitato la produzione di 700.000
bottiglie di plastica, con un risparmio energetico di circa
48 tonnellate equivalenti di petrolio, minori emissioni di CO2
equivalente pari a 135 tonnellate e circa 450 cassonetti in
meno di rifiuti da gestire.
In tutti gli eventi organizzati da Hera viene servita acqua di
rubinetto.
Fornitore-partner nel progetto: Adriatica acque Srl
16. 16
La qualità dell’acqua sul web
Dal settembre 2011 è attiva una nuova sezione del sito internet del Gruppo interamente
dedicata al mondo dell’acqua. Il nuovo canale acqua offre numerose informazioni sulla
qualità dell’acqua, sui sistemi di controllo e molto altro ancora raccogliendo così in una nuova
sezione dedicata tante informazioni e approfondimenti sull’acqua.
I dati sulla qualità dell’acqua, già pubblicati per singolo comune rispetto a 9 parametri
(ammonio, cloruro, pH, durezza, fluoruro, nitrato, nitrito, residuo secco a 180 °C, sodio),
sono stati estesi a partire dal secondo semestre 2012 a ulteriori 4 parametri (calcio,
magnesio, solfato e alcalinità totale).
17. 17
Consumare l’acqua del rubinetto genera vantaggi economici e ambientali!
Impronta ecologica dell’acqua di
rubinetto e dell’acqua in bottiglia
Confronto tra acqua di rubinetto e
acqua in bottiglia secondo la
metodologia LCS (Life Cycle
Assessment, Analisi del ciclo di vita)
Costo di 1.000 litri di acqua nel 2011
Confronto tra la qualità dell’acqua
distribuita da Hera e le acque
minerali
18. 18
Affrontiamo alcune false credenze sull’acqua …
Non è vero che occorra preferire le acque
oligominerali rispetto alle acque
maggiormente mineralizzate per mantenere
la linea o “curare la cellulite”
Non è vero che l’acqua vada
bevuta al di fuori dei pasti
Non è vero che bere molta acqua
provochi maggiore ritenzione idrica
Non è vero che il calcio
presente nell’acqua favorisca la
formazione dei calcoli renali
Non è vero che bisogna
bere acqua a basso
contenuto di sodio per
controllare l’ipertensione
Non è vero che l’acqua
gassata faccia male
Non è vero che l’acqua
faccia ingrassare
Fonte: Linee guida per una sana alimentazione italiana pubblicate nel 2003 dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli
Alimenti e la Nutrizione (INRAN)
19. 19
La piramide dell’idratazione
La piramide dell’idratazione
mostra quali alimenti consumare per
rispettare l’apporto quotidiano di
liquidi in modo da prevenire gli
effetti gravemente negativi della
disidratazione e per ottimizzare
l’apporto giornaliero di acqua o altre
bevande con valore calorico nullo o
limitato.
Alla base della piramide si trova
l’acqua di rubinetto o
imbottigliata che andrebbe
consumata giornalmente per almeno
un litro al giorno.
20. 20
Che rapporto c’è fra consumo di acqua e salute?
Per approfondire la relazione tra consumo di acqua e salute abbiamo intervistato la
Professoressa Renata Caudarella, studiosa di Malattie del Metabolismo e del Ricambio
(presso l’Università di Bologna)
“Quando si affronta il tema dell’acqua del rubinetto o di acque minerali ricche di calcio, spesso
si immagina che a livello corporeo, in particolare arterie e reni, si verifichi una situazione
analoga a quella delle condotte idriche o negli elettrodomestici con la deposizione di calcare.”
“Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato una relazione inversa tra durezza delle
acque e calcolosi renale.”
“Le acque minerali ricche di calcio non favoriscono la formazione di calcoli.”
“L’apporto di sodio con l’acqua è trascurabile poiché la maggior parte del sodio ingerito (come
cloruro di sodio) proviene dagli altri alimenti.”
“La letteratura medico-scientifica attribuisce alle acque dure un effetto protettivo sull’apparato
cardiovascolare.”
“E’ errato pensare che sia preferibile bere acque povere di sodio dal momento che i valori di
sodio contenuti nell’acqua sono in genere irrilevanti: ad esempio bere un litro d’acqua di
rubinetto equivale a mangiare poco più di mezzo cracker. La gran parte del sodio ingerito
(come cloruro di sodio) proviene dagli altri alimenti.”
21. 21
Diffusione del report
• Comunicato stampa
E’ previsto per il 14 settembre
• Spedizione postale all’indirizzario istituzionale
(Consiglieri comunali dei principali comuni, Azionisti pubblici, Opinion Leader, Assessori
all'ambiente, Sindacati, Principali associazioni di consumatori, Altre utilities, Principali
associazioni ambientaliste, Principali associazioni di categoria, Organi di controllo, Soci di
Impronta Etica, Componenti i RAB)
• Distribuzione alle scuole che collaborano in iniziative di
educazione ambientale
(la distribuzione verrà effettuata tramite i referenti territoriali comunicazione)
• Distribuzione presso i principali sportelli clienti
• Articolo in House Organ settembre
• Chat di presentazione
(il 2 ottobre è prevista una chat pubblica su internet durante la quale risponderemo alle
domande dei cittadini sulla qualità dell’acqua e sulle iniziative per promuovere l’utilizzo di
acqua di rubinetto)
22. 22
Beviamoci su!
Il report è disponibile presso gli sportelli
clienti del Gruppo e consultabile
all’indirizzo:
www.gruppohera.it/inbuoneacque
I dati sulla qualità dell’acqua
distribuita da Hera sono consultabili
all’indirizzo:
www.gruppohera.it/acqua
Per qualsiasi domanda e commento:
csr@gruppohera.it
24. 24
Le risposte delle istituzioni e dei produttori di acque minerali
Il Sindaco di New York ha fatto partire una campagna
ufficiale per invitare i cittadini a bere acqua del rubinetto
invece di quella in bottiglia
I produttori di acque minerali hanno avviato (e comunicato) progetti per mitigare gli
impatti ambientali: partnership con Istituzioni pubbliche per realizzare progetti o
ricerche, riduzione degli impatti ambientali (bottiglia più leggera, compensazione
della CO2, bottiglia bio-degradabile, ecc.)
25. 25
E per quanto riguarda la qualità …
L’acqua è spesso utilizzata come metafora per parlare di trasparenza. Il Gruppo
Hera con questo report vuole invece parlare dell’acqua, in modo trasparente.
Esercizio un po’ meno frequente ma decisamente stimolante e sfidante.
Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato di Hera Spa
Il report fornisce un po’ di dati a proposito, infatti, l’obiettivo del documento è
di:
• comunicare la qualità dell’acqua potabile di Hera in modo da rafforzare
la fiducia dei cittadini;
• sensibilizzare i cittadini ad un uso più consapevole e sostenibile di una
risorsa così preziosa;
• alimentare un processo di dialogo trasparente con gli stakeholder;
… ci si può fidare dell’acqua di rubinetto?
26. 26
Il Servizio Idrico Integrato gestito da Hera
Il Gruppo Hera si occupa della gestione
integrata del servizio idrico: dal prelievo
alla potabilizzazione fino alla distribuzione
agli utenti, dalla gestione dei sistemi
fognari alla depurazione fino alla
restituzione delle acque all’ambiente.
Il Gruppo Hera gestisce
complessivamente il servizio idrico
integrato in 227 comuni con volumi di
vendita di circa 254 milioni di metri cubi
di acqua per usi civili e industriali e
31.260 chilometri di reti di distribuzione.
27. 27
La qualità dell’acqua: concentrazioni medie rispetto ai limiti di legge
Nel grafico seguente viene confrontata la qualità dell’acqua potabile distribuita da Hera
con i limiti di legge. É stato calcolato il rapporto tra le concentrazioni di sei parametri*
misurate da Hera presso i punti di rete rappresentativi dell’intero sistema di distribuzione e
le loro concentrazioni massime ammissibili nell’acqua potabile. I parametri sono stati
selezionati in quanto a più alto tenore di tossicità secondo le indicazioni
dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS).
Nei diversi territori le concentrazioni medie dei parametri sono inferiori ai limiti di legge in
una misura compresa tra il 75% e il 90%.
* Clorito, trialometani-totale, tetracloroetilene+tricloroetilene, nitrato, nitrito, antiparassitari-totale
28. 28
Oltre la qualità: la campagna “Acqua del rubinetto? Sì grazie”
Hera ha aderito, in occasione della Giornata
Mondiale dell’acqua a marzo 2010, alla
campagna “Acqua di rubinetto? Sì grazie”
promossa da Legambiente e Federutility.
La campagna, durata per tutto il 2010, aveva
l’obiettivo di fornire informazioni pratiche ai
cittadini sul risparmio idrico e sulla tutela
dell’acqua e di superare i luoghi comuni che
mettono in dubbio la qualità e la sicurezza
dell’acqua del rubinetto.
29. 29
Oltre la qualità: il Manifesto dell’Acqua del Sindaco
Hera è stato uno dei soggetti promotori del Manifesto
dell’Acqua del Sindaco, documento sottoscritto nel
2010 dai Sindaci dei comuni soci del territorio gestito
da Hera e da altri Sindaci italiani.
I sottoscrittori si impegnano a incentivare l’utilizzo
dell’acqua di rete:
• eliminando, dove possibile, l’acqua in bottiglia dalle
mense scolastiche e dai distributori automatici nelle
sedi comunali;
• fornendo ai propri cittadini informazioni periodiche
sulla qualità e l’affidabilità dell’acqua erogata.
30. 30
Oltre la qualità: la diffusione del report “In buone acque”
Nel 2011 il report “In buone acque”, è stato presentato
in importanti eventi:
• Festival dell’acqua organizzato da Federutility a
Genova (settembre 2011)
Nel 2011 il report “In buone acque”, è stato distribuito:
• agli oltre 6.000 lavoratori del Gruppo, in
allegato al numero di settembre dell’House
Organ interno
• alle scuole che collaborano alle iniziative di
educazione ambientale
E’ stato inoltre diffuso e distribuito in oltre 4.000 copie
attraverso gli sportelli clienti e ai principali stakeholder
31. 31
Calcolo del costo medio dell’acqua minerale
Marca
Litri
confezio
ne
Prezzo a
confezio
ne (cent)
Prezzo al
litro
(cent)
Brio Blu frizzantissima 1,5 49 33
Brio Blu Leggermente frizzante 1,5 50 33
Coop 1,5 31 21
Danone Vitasnella 1,5 41 27
Ferrarelle 1,5 39 26
Lete 1,5 42 28
Levissima 1,5 44 29
Lilia 1,5 35 23
Panna 1,5 47 31
Rocchetta 1,5 50 33
San Benedetto 2 38 19
San Bernardo 1,5 48 32
San Fermo 1,5 32 21
San Pellegrino 0,75 49 65
Sant'Anna 1,5 45 30
Uliveto 1,5 47 31
Vera 2 35 18
Media 42 30
Minimo 31 18
Massimo 50 65
• Il costo medio dell’acqua minerale è
stato calcolato considerando 17
marche di acque minerali presenti
nei supermercati dell’Emilia
Romagna.
• I prezzi sono stati rilevati nel marzo
2012.