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Speciale Milano Expo 2015
Agenda
Il mondo del acqua : ciclo idrico,reticolo superficiale,acque industriali
Come rispondere ai warning della OECD
Panorama della industria italiana del acqua
Dati e performances della industria italiana del acqua
Driver economici del settore
Un evidente disallineamento tra risorse obiettivi e fabbisogni
Efficienza come chiave per risolvere il problemaEfficienza come chiave per risolvere il problema
Benchmarking con E.U sui costi della energia e investimenti
Lo smart metering come strumento operativo
La situazione contatori in Italia
Sperimentazioni in corso
Approccio della Regolazione al problema
Driver e vincoli nella industria del acqua
Conclusioni
Studio Ing. F. Albasser 2
Il ciclo idrico integrato in Italia
Eventuali apporti
da recuperi
Trattamenti
Perdite: ~4Mld €
(35% mercato; valore
medio italiano)
Percentuali di assorbimento
delle risorse idriche in Italia:
• Agricoltura 1,6%
• Industriale 9,2%
• Domestico 89,2%
Fonte: OECD/OCSE – 1999/2007
Immessa in
acquedotto:
8,2Mld di mc
Fatturata:
~5,2Mld di
mc
1,6 kwh/mc
(acquedotto)
Legenda:
• Volume di acqua (dati
ISTAT 2012)
• Perdite / inefficienze
• Assorbimentio energetico
(tot. 0,6-0,7 kwh/mc)
3
Captazione
(pozzi, sorgenti, laghi)
Trattamento
Erogazione
Pompaggio/
distribuzione
Rete Misure
Fognatura
Perdite / infiltrazioni:
SollevamentoDepurazione
Fanghi
Acque
superficiali
Inefficienze:
~0 kwh/mc
(fognatura)
0,35 kwh/mc (depurazione)
Immessa in fognatura / depurazione: ~4Mld di mc
Studio Ing. F. Albasser
L’outlook 2030 dell’OECD identifica la penuria d’acqua tra i
grandi problemi del mondo entro i prossimi 20 anni
L’OECD Organizzazione per la cooperazione e
lo sviluppo economico, nel suo “environmental
outlook to 2030” identifica i problemi legati
all’acqua in due livelli di criticità (tab.1):
1) Criticità già identificate che necessitano di
essere meglio gestite:
Qualità dell’acqua di superficie e
trattamento delle acque reflue.trattamento delle acque reflue.
2) Criticità gravi che richiedono interventi
immediati:
Penuria d’acqua;
Qualità delle acque sotterranee;
Uso e inquinamento agricolo delle
acque.
4
Fonte: OECD – “OECD Environmental outlook to 2030” (2008)
Studio Ing. F. Albasser
Le dimensioni del problema acqua oggi in italia
Studio Ing. F. Albasser 5
Dal Annual report 2014 del OECD(Organizzazione per la cooperazione e sviluppo
economico) è desunto il grafico di cui sopra che riporta sotto la dizione di Water
abstractions il valore del volume di acqua captata dal terreno per ogni uso nel
2011 dalle varie Nazioni : come si nota la situazione italiana,in termini numerici,
non è in linea con quella di altri paesi Europei FRA,HUN.GER con un delta del +
50%
Risposte possibili ?
Di fronte ai quesiti posti da OECD sul uso razionale del acqua e dai
numeri della situazione italiana, si evince che ogni comparto deve
delineare strategie in grado di preservare la materia prima nella
misura migliore possibile
Sicuramente il riutilizzo di acqua reflua e il monitoraggio dei
corpi idrici superficiali sono strumenti fondamentali attraverso cui
valutare e minimizzare l’uso di risorse idriche ed anche energetiche
Vi sono esperimenti anche in Italia di impianti di depurazione
predisposti per tale riuso acque per usi agricoli (Peschiera B.) comepredisposti per tale riuso acque per usi agricoli (Peschiera B.) come
sul monitoraggio delle acque da parte dei Consorzi di irrigazione,
che rendono questi obiettivi raggiungibili, a fronte di standard
economici sostenibili
Il tema che ci sembra più strategico, dal punto di vista dei possibili
risultati, è tuttavia legato anche ai numeri di chi l’acqua potabile la
produce e la distribuisce : per questo l’esame che faremo è dedicato
al ciclo idrico integrato ed al mondo delle utilities in relazione al
possibile risultato di politiche di efficientamento su larga scala
Studio Ing. F. Albasser 6
2014 Il mondo dei gestori Italiani,un panorama molto complesso
Quota delle gestioni in economia
area è tuttora del 11 % (ab)
94 ATO con una
dimensione media
di 450.000 ab
Circa il 70% include
utilities con
Studio Ing. F. Albasser 7
utilities con
concessione da
D.lvo. 152/06
19 % (ab.) include
168 utilities con una
situazione non
definita
L’ultima dead line per la definizione degli affidamenti è
demandata alla applicazione L.15/2014 entro 31.12.2014
Source : Blue book 2014 Utilitatis
Industria del acqua in Italia :dimensioni
Per Utilities con
concessione da D.L.vo 152 -
2006 (70% ab) la
dimensione media è tra 100-
500.000 (ab.)
Studio Ing. F. Albasser 8
Per le utilities in una
non definita situazione
di gestione come in
economia (11%) ed
altre (19%) situazioni
la dimensione è tra
10.001 and 50.000
(ab)
Source : Blue book 2014 Utilitatis
E.U. Dimensioni della industria del acqua
In Gran Bretagna ci
sono 14 utilities con
un range di 8-10
Ml.clienti ciascunoIn Francia il 70%
delle città è gestito da
due grandi compagnie
Studio Ing. F. Albasser 9
In Germania più del
50% utilities ha un range
di fatturato >> 10 milioni
m3/year
Dopo decenni di Norme ci sono solo“stime”di perdite
Il rate riportato
è un valore
medio
•Dal 2012, COVIRI è stato rilevato da AEEGSI e oggi è in corso il
più volte richiesto data base del sistema acqua italiano (Determ.
.AEEGSI nr 5 -7 Aprile 2014) : nel frattempo Legambiente and
Asso servizi hanno dato nel 2013 un punto di vista sulle perdite
• Il metodo di calcolo delle
perdite è stato introdotto in
Italia con D.M. 99 / 1997
• Sfortunatamente dopo17 anni
le performances calcolate
Studio Ing. F. Albasser 10
Source: 2013 paper by Asso servizi e Legambiente (2013)
le performances calcolate
sono solo 55% come si vede
dal COVIRI report : senza un
definito “data base” è
impossibile raffrontare le
perdite totali (fisiche ed
apparenti) con altri data base
come quelli di ISTAT riferiti
alle solo fisiche
Le Performances italiane sono distanti dagli E.U. standards
: come le perdite nella distribuzione del acqua
20
25
30
35
Losses%
Losses (phis+app.)
Best
practises
Target/20%
abitanti
Livello medio
Il livello delle perdite risulta
molto distante da quello di altri
paesi Europei e un piano di
Studio Ing. F. Albasser 11
7
20
25
33
20
0
5
10
15
Germany United kingdom France Holland Canada
Losses%
Total losses
paesi Europei e un piano di
riduzione appare a portata di
mano.
Quale che sia il valore delle
perdite,il suo livello è 3 Bn
m3 : significa che il costo
dovuto a questo è coperto
dalle tariffe.
Source: medium rate Commonwealth and OFFWATT
Dal volume di acqua prodotto di 8,2 Bn mc. e fatturato al consumatore di 5,2 Bn mc.
Possiamo stimare il rate di perdite in 3,0 Bn m3, in valore in 4 Bn €/year
Il “metering default” nella industria italiana del acqua
Dal Blue BooK 2014 si ha
conferma che il 3% dei
clienti italiani non
dispongono di strumenti
di misura 100% : ciò
significa che circa 160 ML
Studio Ing. F. Albasser 12
significa che circa 160 ML
mc. non vengono misurati
e fatturati ogni anni sia
come potabile che
depurazione fognatura.
Nonostante possa sembrare un piccolo rateo, sul totale questa percentuale di
acqua non misurata rappresenta il 10% delle perdite totali e potrebbe essere
recuperata con un piano di investimenti programmato
Source :Blue Book 2014 Utilitatis
Consumi energetici nel ciclo idrico integrato
Il target di energia consumata nella
depurazione è mediamente di 32 kwh
/abitante, mentre l’analogo rateo nella
distribuzione acqua è mediamente
1,6 kwh /mc per le utilities italiane
13
Source : Blue book 2014 Utilitatis
Ciò significa che più del 12 %
di “costi passanti” sono dovuti
ai consumi energetici, 22%
più che nei distretti della Gran
Bretagna
Studio Ing. F. Albasser
Effetto della economia di scala sui consumi energetici
Se mai ce ne fosse bisogno,qui una conferma sui benefici della economia di scala
in tema di consumi energetici : con uno standard di 1000 ab/serv/kmq il target di
consumo (kwh/mc) è del 50% inferiore rispetto al target da150 ab/kmq
Studio Ing. F. Albasser 14Source :Blue Book 2014 Utilitatis
Risparmi di energia nella distribuzione : un approccio da Enea
0
2000
4000
6000
8000
1,00
7062
3177,9
302
ConsumiEEGwh/year
Enea simulation on 2012 data
Energia consumata
total energy on SII
totale energy in distribution
Re(10) energy saved
Da un aggiornato paper di Enea
(Guida ai certificati Bianchi -2014 )
possiamo stimare che il risparmio di
energia dovuto al systema dalla
riduzione di perdite si può stimare
con la formula: Re = c x ΔV x a x fE
[tep/anno]
Re = Reducing energy [tep/anno]c = specific
consumption[kWh/m3 acqua]
Studio Ing. F. Albasser 15
Enea simulation on 2012 dataconsumption[kWh/m3 acqua]
DV = P0-P = losses reduction[m3/anno]
a = coeff. additionalfE = 0,187 10-3 tep/kWh
Nonostante un calcolo molto
semplice, attraverso tale formula
verifichiamo la riduzione dei costi
energetici con la riduzione delle
perdite. Con un target 10/32 %
,significa che 10% di energia
annualmente consumato può
essere risparmiato (60 Ml€)
Per le perdite localizzate (non di sistema) si può
usare la formula
Re = (Cseb - Csepost) x B x Fe
Re = Save energy [tep/anno] Cseb = Consumption eletrical
baseline [kWh/m3 acqua]
Csepost = Ee/B = specific electric consumption post-intervento
[kWh/m3 acqua]
Ee = annual consumption [kWh]
B = m3 water [m3/anno] fE = conversion from kWh a tep: 0,187 *
10-3 [tep/kWh].
Source: Enea guida Certificati Bianchi 2014
Benchmark sui costi energetici: VRG Italia (vincolo ricavi
gestore) con Gran Bretagna
The VRG 2010-2015 in Gran Bretagna
mostra la differenza tra costi operativi
opex (37 %) a confronto i costi italian
opex VRG 2012 ( 47,5%) dopo 20 anni di
Regolazione in Gran Bretagna
Studio Ing. F. Albasser 16
Source . Blue book 2014 Utilitatis
Il target dei costi operativi a confronto
mostra l’ effetto del costo dei consumi
energetici che portano al +22% in italy
in relazione agli analoghi di Inghilterra e
Galles, i.e. da (12 %) di VRG a (16%)
Livello degli investimenti in E.U.: una analisi di benchmark
Una analisi di benchmark
sugli investimenti mostra
che il rate attuale riferito
al parametro investimenti
€/ab./anno è di 30 in
italia in confronto con 80
,90,100 valori in altri E.U.
paesi, cioè 3-4 volte di più
che in Italia ,come valore
Target degli investimenti in E.U.
Studio Ing. F. Albasser 17
che in Italia ,come valore
medio .
Si tratta di un fattore critico
che inficia gli investimenti
infrastrutturali italiani
Questo rateo molto basso proviene da molti fattori :
• Parametro troppo basso per supportare gli investimenti (“F.o.n.i.”)
• Dimensioni del Piano d’Ambito troppo ampio con troppi anni alle spalle
• Mancato utilizzo di strumenti di Finanza di mercato ,ora abbastanza strutturati
per supportare piani di investimenti a lungo
Ma questo approccio si richiede una convinta visone sul lungo periodo e un
rating mark per le utilities
Source : Blue book 2014 Utilitatis
C’ è un chiaro conflitto tra risorse obiettivi e fabbisogni del
problema
problemi
ATO
investmenti
del Piano non
si possono
ridurre senza
creare
problemi
3 Bn
euro/anno di
investmenti
sono
richiesti a
livello di
paese
Piani di
investimento
non sostenibili
con strumenti
finanziari
tradizionali
Impossibile
incrementare
il livello
tariffario o
attingere ad
altre risorse
18
Source: Anea, Canitano Finanziabilità Piani Ambito Dec 2011
Studio Ing. F. Albasser
Dove prendere le risorse ?
Ma può il sistema della finanza cambiare ? Le Utilities possono incrementare
equity o aggiungere debiti ai loro già sofferenti BS? O è realistico ipotizzare
che il denaro possa pervenire da incrementi tariffari o da un incremento delle
imposte?;
Tagliare i costi e cercare gap su performances sono invarianti nonostante
gli attori debbano impegnare un ampio range di azioni per chiudere il cerchio.
Una quota significativa di ciò che serve per investimenti può essere ottenuto
incrementando le performances;
Solo strumenti di finanza di mercato sono in grado di supportare un piano di
investimenti: si richiede pertanto un nuovo modello di pianificazione basatoinvestimenti: si richiede pertanto un nuovo modello di pianificazione basato
su obiettivi di efficienza and B.P. lay out
Dal punto di vista del rating (grado di affidabilità di un debitore ),da un paper
di Anea sui Moody parameters arriva l’approccio al rating mark: solo il
47% delle utilities italiane sono classificate come in grade investment mentre
il 53% sono solo speculative grade.Usando OFFWAT come classificazione, il
rate raggiunge rispettivamente il 30% e 70% (Anea).
> Come confermato dalla Authority è chiaro che la tariffa oggi è uno strumento
non abbastanza forte per supportare tutti i costi del piano investimenti: in
aggiunta al metodo altri strumenti sono da sviluppare come fondi a
rotazione, hydro bond, strumenti adatti a supportare investimenti strutturali
come quelli previsti nei Piani d’Ambito .
Studio Ing. F. Albasser 19
Come il metodo tariffario copre le risorse destinate
Il grafico mostra il gap tra incassi
lordi previsti (green) ed il VRG da
MTT 2012 ( metodo): come si vede è
11% (in incremento nel 2013) e
riferito al “Foni” il parametro destinato
alla copertura investimenti.
Studio Ing. F. Albasser 20
Source : Blue book Utilitatis 2014
Nel grafico a lato il trend del valore tariffario
2007 -2011 secondo il metodo CIPE negli ultimi
5 anni si è incrementato del 29 % e non potrà
seguire un analogo trend nel futuro
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
Losses
Energy intensity
Losses come perdite % acqua immessa Energy intensity come % costi energetici
Il valore delle perdite vale circa 4 Bn€ : una stima di 1,5 Bn€ può
essere recuperata con la efficienza gestionale,
Losses
Energy intensity
0%
5%
Current
Average
EU inspired
target
21
Seguendo i dettami di Enea sul rateo di risparmio di energia e di costi dalla
riduzione di perdite totali (rif. D.M. 99/97) , stimiamo che i costi operativi possano
migliorare con la efficienza attraverso l’uso di tool di tecnologia applicata
:utilizzando i benefici della riduzione delle perdite possiamo risparmiare 1,5
Bn/€/anno, cifra che può supportare una % significativa del piano di investimenti
annuale
Studio Ing. F. Albasser
Nuovi drivers necessari per affrontare il problema: dati aggiornati sulla
domanda, ridefinizione degli investimenti da pianificare , strumenti di
finanza di mercato
Ridefinizione
del data base
Mix e dimensione
La Pianificazione degli
Investimenti nel ciclo
idrico, partendo dagli
attuali ATO dovrebbe
basarsi (sia per
dimensione che mix) su
obiettivi di efficienza
La ridefinizione dei dati sulla
domanda basati su standard
aggiornati E.U. (consumi,
perdite, standard di consumo
di energia),pianificazione di
interventi su efficienza,
spinta verso le performances
per contenere i costiMix e dimensione
del Piano
investimenti
Strumenti di
finanza di
mercato
Studio Ing. F. Albasser
obiettivi di efficienza
gestionale, attraverso
l’uso della tecnologia(
smart metering and
controlling)
Il piano finanziario degli
investimenti dovrebbe
basarsi su strumenti di
mercato ( hydrobond , fondi
a rotazione, leasing) con
garanzia sui risultati ottenuti
in condizioni standard.
per contenere i costi
energetici (certificati blue)
22
Uno scenario
regolatorio
aggiornato: una
nuova policy
Perché usare la tecnologia verso smart metering nella pianificazione degli
investimenti?
Lo Smart metering richiede una precisa architettura per essere pianificata e
messa in funzione, ben potendo il progetto essere inficiato dalla dimenticanza di
un solo aspetto. La opportunità di ridisegnare una rete usando lo smart metering
consnet di attivare il controllo dei più importanti standards come consumi
,pressioni e curve interattive di domanda - disponibilità
Il costo di implementazione di un sistema full metering & data management
(smart grid technology) non supera €c 15-20/Mc, dipendendo molto dal numero
di contatori sostituiti, ma portando ad 5-7 % di riduzione di costi operativi,
comunque con un incremento del sistema di monitoraggio e controllo ed a benefici
nel system management ;
1.500.000
2.000.000
8.000.000
10.000.000
Nel grafico a lato è
mostrato un Business plan
Studio Ing. F. Albasser 23
-1.000.000
-500.000
-
500.000
1.000.000
1.500.000
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
-6.000.000
-4.000.000
-2.000.000
-
2.000.000
4.000.000
6.000.000
8.000.000
Contatori Idranti Pozzi Antincendio TOT (cumulato)
mostrato un Business plan
su un piano di sostituzione
di contatori ed i suoi effetti
economici (cash flow) con
standard da smart meter
(incremento di fatturato).
Effetti addizionali sul
risparmio di energia e dei
costi operativi si possono
raggiungere con questa
tattica
Un passo importante sul piano Normativo e degli standards
2
4
6
8
10
12
14
16
Yearsoflife
E.u. meters rate
Meter life (years)
Meter life (years)
Il recente Regolamento sulla durata di
prestazioni, per contatori MID , è stato
pubblicato dopo anni come D.L.vo 155/2013 a
poi come L. 22/2014: alla fine un ciclo di 10
anni per i contatori meccanici e 13 per gli statici
è stato definito.
Nei successivi18 mesi le utilities cominceranno
i controlli metrologici e manderanno il data base
dei nuovi installati alla Autorità di controllo
Camera di Commercio. Attivata nel 2014 nuova
Studio Ing. F. Albasser 24
0
2
Camera di Commercio. Attivata nel 2014 nuova
piattaforma “ Eureka” da Unioncamere.
Come si vede dalla tavola a fianco le durate
italiane sono nella media di quelle E.U
Sui materiali da utilizzare sul acqua, da (D.l.vo 31/2001), la % di Pb è stata
ridotta al 0,010 % mg.: i corpi dei contatori che superano queste % ( Pb), non
potranno essere usati nel futuro .
Queste nuove regole propongono un nuovo approccio per il problema della
metering area come di un sistema integrato di smart meters, in composite/plastic,
che lavorano in rete pilotati da software gestionali dedicati
Ma a questo punto sorge spontanea la domanda:quanto
sono vecchi i contatori dell’ acqua in Italia?
Non risulta che esistono dati reali aggregati relativamente alla situazione
dei contatori d’acqua installati in Italia (numero ed età), ma alcune
valutazioni indirette aiutano a capire dove siamo e quali sforzi ci
attendono per osservare la Normativa incipiente
A fronte di 32 Ml di contatori energia elettrica e di 21 Ml di contatori gas,
si possono stimare, installati per fatturazione, circa 20 Ml di contatori
acqua
Volendo fare una stima parametrica sulla età si può fare una
regressione:regressione:
Storicamente negli ultimi 20 anni in italia sono stati messi in gara per
l’acquisto circa 7 - 800.000 contatori/ anno
In quest’ultimo biennio/triennio, i volumi messi in gara sono addirittura calati
a poco più di 500.000 pezzi /anno (trend altamente negativo, indice di una
tendenza opposta a quella auspicabile!)
Il tutto lascia pensare che l’anzianità media del parco contatori installato
in Italia sia di oltre i 30 anni
Considerando che il limite di vita utile stabilito da L.22/2014 è di 10-13
anni, ne consegue che oggi occorrerebbe sostituire oltre i 2/3 dei
contatori esistenti, quindi circa 13 Ml di pezzi, in tempi brevissimi
Studio Ing. F. Albasser 25
Quale strategia per la gestione dei contatori ?
Dai dati precedenti risulta evidente che a fronte di una «cogenza» del parco
installato, si rende disponibile una opportunità,che richiede:
Tempi lunghi vista la mole di lavoro ed i relativi costi/investimenti annessi.
Interventi del legislatore. Infatti, ad esempio, la L. 22/2014 non si
applicherebbe ai vecchissimi e vecchi contatori(non MID), ma solo a quelli
installati dal 2014 in poi (Con evidente assurdità in termini di legittimazione
dei contatori vecchi e auspicabile aggiornamento normativo)
Una strategia di sistema che utilizzi lo smart meter in rete per monetizzare i
veri vantaggi della gestione da remoto e del aggiornamento del data base
dei consumi, con le conseguenti performances di efficienza
Ciò significherà:
Elaborare un progetto di sistema che nel medio/lungo periodo sia inclusoElaborare un progetto di sistema che nel medio/lungo periodo sia incluso
nel Piano investimenti , diminuendo così l’impatto finanziario dell’operazione
ed anche ottimizzando la efficacia dei benefit.
I Gestori sanno che, per cogliere i benefici dell’uso della tecnologia,
useranno il contatore acqua non più come oggetto stand alone ma inserito
in una rete smart grid. Rete oggi accuratamente definita per il gas dalle
Norme UNI TS 11291, ma che l’AEEGSI valuterà se e come utilizzare anche
per l’acqua (si vedano gli impianti sperimentali Multiutility ispirati alla
Delibera 393/13)
Solo una sperimentazione sul campo potrà consentire di valutare i
comportamenti derivanti dal diverso posizionamento dei meters ,le
caratteristiche di biunivocità richieste ed i consumi di energia connessi
Studio Ing. F. Albasser 26
La sperimentazione dello smart metering
169 MHz
Il combinato disposto del Regolamento sulla vita dei
contatori, della necessità di efficienza ormai ufficializzata
anche da AEEGSI e soprattutto la disponibilità della
costruenda rete di comunicazione dei contatori gas (169
MHz), spinge i Gestori a sperimentare la tecnologia dello
smart metering sul campo.
I Gestori acqua o Multiutility «non gas», potranno sfruttare
in un prossimo futuro le esperienze e le infrastrutture di
cui sopra e quindi attivarsi a loro volta.
E’ sostanzialmente diverso l’approccio tra gas e acqua
laddove i potenziali vantaggi economici sono ormai
Studio Ing. F. Albasser 27
laddove i potenziali vantaggi economici sono ormai
mandatory nel settore idrico ,per evidenti cogenze
economiche.
Come risulta su Gestori attivi in sperimentazioni:
•HERA che sta portando avanti una sperimentazione Multiutility in ambito Delibera
393/13,A2A che sta lavorando sui contatori gas domestici con anche una piccola
parte di contatori acqua,MM che sta lavorando per impianti walk-by e rete fissa per
contatori d’acqua , ma tutti già in ottica «possibile aggancio a Rete come da UNI TS
11291»
Per tutte le Utilities è di capitale importanza validare l’integrabilità dei sistemi alla rete
di comunicazione secondo gli standard che AEEGSI stabilirà (p.e. le Norme UNI TS
11291) , ma il mercato offre oggi soluzioni di vario tipo
L’ultimo approccio della AEEGSI con la 374/2014/R/IDR
AEEGSI ha pubblicato in Luglio 2014 la Del.374/2014/R/IDR che propone un
percorso di efficienza nella filiera di distribuzione e trattamento acqua, per
raccogliere un data base sui parametri del industria del acqua
Con la Del. 536/2013/E/IDR, AEEGSI ha introdotto una analisi sui problemi di
misura e distribuzione acqua, per promuovere efficiency e la implementazione
del principio di Water Conservation ,e promuovere una nuova approccio al uso
responsabile della acqua, alla riduzione del rate di perdite : infine si tratta di
verificare il thariff rate per evitare eccessivi incrementi nel metodo tariffario
La Regolazione ha scelto un nuovo approccio per il periodo 2014-2015 :con il
metodo MTI di cui alla 643/2013/R/IDR, AEEGSI dove ha proposto un Rolling
Cap method con blocco dei costi in relazione alla efficienza ,
La recentissima delibera AEEGSI nr 6/2015 ha avviato la definizione del Metodo
Tariffario Idrico per il secondo periodo regolatorio, disponendo, altresì, la
riunione del presente procedimento con quello avviato con deliberazione
374/2014/R/IDR per la promozione dell’efficienza della produzione del servizio
idrico integrato , prevedendo la correlata individuazione di un termine unico per
la conclusione dei procedimenti;
Studio Ing. F. Albasser 28
Driver e vincoli nel mondo del acquaMarketDrivers
Breve
periodo
Medio
periodo
Lungo
periodo
Efficienza e risparmio energia
Bench marking tra competitors
Tecnologia (smart grid) e innovazione
System management
Utilizzo strumenti Market
finance
MarketRestraints
Difficoltà nel recepimento dir. EU
Dimensioni troppo piccole utilities
Impatto: Alto Medio L Basso
ATO Plan timing
Dialogo tra regolazione centrale e locale
finance
Studio Ing. F. Albasser 29
Conclusioni
Le difficoltà nellaLe difficoltà nella
industria italiana
del acqua
Dove trovare le
risorse per
raggiungere
standards E.U.
Fare
efficienza
nel acqua
Il mercato offre a basso
costo IT tecnologie
Il livello tariffario non può
essere incrementato oltre
Uso molto basso del
benchmarking
Poca attenzione a
E.U standards
Bassa
incentivazione per
il management ,
Basse
performances sul
campo
costo IT tecnologie
(smart metering,smart
grid)indispensabili per un
percorso verso standards
di efficienza
Investimenti del Piano ATO
devono essere rivisti sulla
base di standard
aggiornati
Nuovi strumenti di
mercato(hydrobond,rotativi
fondi)possono essere
utilizzati nei piani
essere incrementato oltre
Il management deve
perseguire standards di
efficienza e ridurre una
grande quantità di
inefficienze
La Regolazione deve far
dialogare il livello centrale
con quello locale
Più di 1,5 BD €/anno si può
risparmiare dalle inefficienze
(losses)
Studio Ing. F. Albasser 30
Grazie per l’attenzione
Studio Ing. F. Albasser 31
Studio Ingegneria Francesco Albasser
C.so magenta 46
Milano
Mail : francesco.albasser@gmail.com

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Acqua da risparmiare: obiettivo raggiungibile con l’aiuto della tecnologia?

  • 2. Agenda Il mondo del acqua : ciclo idrico,reticolo superficiale,acque industriali Come rispondere ai warning della OECD Panorama della industria italiana del acqua Dati e performances della industria italiana del acqua Driver economici del settore Un evidente disallineamento tra risorse obiettivi e fabbisogni Efficienza come chiave per risolvere il problemaEfficienza come chiave per risolvere il problema Benchmarking con E.U sui costi della energia e investimenti Lo smart metering come strumento operativo La situazione contatori in Italia Sperimentazioni in corso Approccio della Regolazione al problema Driver e vincoli nella industria del acqua Conclusioni Studio Ing. F. Albasser 2
  • 3. Il ciclo idrico integrato in Italia Eventuali apporti da recuperi Trattamenti Perdite: ~4Mld € (35% mercato; valore medio italiano) Percentuali di assorbimento delle risorse idriche in Italia: • Agricoltura 1,6% • Industriale 9,2% • Domestico 89,2% Fonte: OECD/OCSE – 1999/2007 Immessa in acquedotto: 8,2Mld di mc Fatturata: ~5,2Mld di mc 1,6 kwh/mc (acquedotto) Legenda: • Volume di acqua (dati ISTAT 2012) • Perdite / inefficienze • Assorbimentio energetico (tot. 0,6-0,7 kwh/mc) 3 Captazione (pozzi, sorgenti, laghi) Trattamento Erogazione Pompaggio/ distribuzione Rete Misure Fognatura Perdite / infiltrazioni: SollevamentoDepurazione Fanghi Acque superficiali Inefficienze: ~0 kwh/mc (fognatura) 0,35 kwh/mc (depurazione) Immessa in fognatura / depurazione: ~4Mld di mc Studio Ing. F. Albasser
  • 4. L’outlook 2030 dell’OECD identifica la penuria d’acqua tra i grandi problemi del mondo entro i prossimi 20 anni L’OECD Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel suo “environmental outlook to 2030” identifica i problemi legati all’acqua in due livelli di criticità (tab.1): 1) Criticità già identificate che necessitano di essere meglio gestite: Qualità dell’acqua di superficie e trattamento delle acque reflue.trattamento delle acque reflue. 2) Criticità gravi che richiedono interventi immediati: Penuria d’acqua; Qualità delle acque sotterranee; Uso e inquinamento agricolo delle acque. 4 Fonte: OECD – “OECD Environmental outlook to 2030” (2008) Studio Ing. F. Albasser
  • 5. Le dimensioni del problema acqua oggi in italia Studio Ing. F. Albasser 5 Dal Annual report 2014 del OECD(Organizzazione per la cooperazione e sviluppo economico) è desunto il grafico di cui sopra che riporta sotto la dizione di Water abstractions il valore del volume di acqua captata dal terreno per ogni uso nel 2011 dalle varie Nazioni : come si nota la situazione italiana,in termini numerici, non è in linea con quella di altri paesi Europei FRA,HUN.GER con un delta del + 50%
  • 6. Risposte possibili ? Di fronte ai quesiti posti da OECD sul uso razionale del acqua e dai numeri della situazione italiana, si evince che ogni comparto deve delineare strategie in grado di preservare la materia prima nella misura migliore possibile Sicuramente il riutilizzo di acqua reflua e il monitoraggio dei corpi idrici superficiali sono strumenti fondamentali attraverso cui valutare e minimizzare l’uso di risorse idriche ed anche energetiche Vi sono esperimenti anche in Italia di impianti di depurazione predisposti per tale riuso acque per usi agricoli (Peschiera B.) comepredisposti per tale riuso acque per usi agricoli (Peschiera B.) come sul monitoraggio delle acque da parte dei Consorzi di irrigazione, che rendono questi obiettivi raggiungibili, a fronte di standard economici sostenibili Il tema che ci sembra più strategico, dal punto di vista dei possibili risultati, è tuttavia legato anche ai numeri di chi l’acqua potabile la produce e la distribuisce : per questo l’esame che faremo è dedicato al ciclo idrico integrato ed al mondo delle utilities in relazione al possibile risultato di politiche di efficientamento su larga scala Studio Ing. F. Albasser 6
  • 7. 2014 Il mondo dei gestori Italiani,un panorama molto complesso Quota delle gestioni in economia area è tuttora del 11 % (ab) 94 ATO con una dimensione media di 450.000 ab Circa il 70% include utilities con Studio Ing. F. Albasser 7 utilities con concessione da D.lvo. 152/06 19 % (ab.) include 168 utilities con una situazione non definita L’ultima dead line per la definizione degli affidamenti è demandata alla applicazione L.15/2014 entro 31.12.2014 Source : Blue book 2014 Utilitatis
  • 8. Industria del acqua in Italia :dimensioni Per Utilities con concessione da D.L.vo 152 - 2006 (70% ab) la dimensione media è tra 100- 500.000 (ab.) Studio Ing. F. Albasser 8 Per le utilities in una non definita situazione di gestione come in economia (11%) ed altre (19%) situazioni la dimensione è tra 10.001 and 50.000 (ab) Source : Blue book 2014 Utilitatis
  • 9. E.U. Dimensioni della industria del acqua In Gran Bretagna ci sono 14 utilities con un range di 8-10 Ml.clienti ciascunoIn Francia il 70% delle città è gestito da due grandi compagnie Studio Ing. F. Albasser 9 In Germania più del 50% utilities ha un range di fatturato >> 10 milioni m3/year
  • 10. Dopo decenni di Norme ci sono solo“stime”di perdite Il rate riportato è un valore medio •Dal 2012, COVIRI è stato rilevato da AEEGSI e oggi è in corso il più volte richiesto data base del sistema acqua italiano (Determ. .AEEGSI nr 5 -7 Aprile 2014) : nel frattempo Legambiente and Asso servizi hanno dato nel 2013 un punto di vista sulle perdite • Il metodo di calcolo delle perdite è stato introdotto in Italia con D.M. 99 / 1997 • Sfortunatamente dopo17 anni le performances calcolate Studio Ing. F. Albasser 10 Source: 2013 paper by Asso servizi e Legambiente (2013) le performances calcolate sono solo 55% come si vede dal COVIRI report : senza un definito “data base” è impossibile raffrontare le perdite totali (fisiche ed apparenti) con altri data base come quelli di ISTAT riferiti alle solo fisiche
  • 11. Le Performances italiane sono distanti dagli E.U. standards : come le perdite nella distribuzione del acqua 20 25 30 35 Losses% Losses (phis+app.) Best practises Target/20% abitanti Livello medio Il livello delle perdite risulta molto distante da quello di altri paesi Europei e un piano di Studio Ing. F. Albasser 11 7 20 25 33 20 0 5 10 15 Germany United kingdom France Holland Canada Losses% Total losses paesi Europei e un piano di riduzione appare a portata di mano. Quale che sia il valore delle perdite,il suo livello è 3 Bn m3 : significa che il costo dovuto a questo è coperto dalle tariffe. Source: medium rate Commonwealth and OFFWATT Dal volume di acqua prodotto di 8,2 Bn mc. e fatturato al consumatore di 5,2 Bn mc. Possiamo stimare il rate di perdite in 3,0 Bn m3, in valore in 4 Bn €/year
  • 12. Il “metering default” nella industria italiana del acqua Dal Blue BooK 2014 si ha conferma che il 3% dei clienti italiani non dispongono di strumenti di misura 100% : ciò significa che circa 160 ML Studio Ing. F. Albasser 12 significa che circa 160 ML mc. non vengono misurati e fatturati ogni anni sia come potabile che depurazione fognatura. Nonostante possa sembrare un piccolo rateo, sul totale questa percentuale di acqua non misurata rappresenta il 10% delle perdite totali e potrebbe essere recuperata con un piano di investimenti programmato Source :Blue Book 2014 Utilitatis
  • 13. Consumi energetici nel ciclo idrico integrato Il target di energia consumata nella depurazione è mediamente di 32 kwh /abitante, mentre l’analogo rateo nella distribuzione acqua è mediamente 1,6 kwh /mc per le utilities italiane 13 Source : Blue book 2014 Utilitatis Ciò significa che più del 12 % di “costi passanti” sono dovuti ai consumi energetici, 22% più che nei distretti della Gran Bretagna Studio Ing. F. Albasser
  • 14. Effetto della economia di scala sui consumi energetici Se mai ce ne fosse bisogno,qui una conferma sui benefici della economia di scala in tema di consumi energetici : con uno standard di 1000 ab/serv/kmq il target di consumo (kwh/mc) è del 50% inferiore rispetto al target da150 ab/kmq Studio Ing. F. Albasser 14Source :Blue Book 2014 Utilitatis
  • 15. Risparmi di energia nella distribuzione : un approccio da Enea 0 2000 4000 6000 8000 1,00 7062 3177,9 302 ConsumiEEGwh/year Enea simulation on 2012 data Energia consumata total energy on SII totale energy in distribution Re(10) energy saved Da un aggiornato paper di Enea (Guida ai certificati Bianchi -2014 ) possiamo stimare che il risparmio di energia dovuto al systema dalla riduzione di perdite si può stimare con la formula: Re = c x ΔV x a x fE [tep/anno] Re = Reducing energy [tep/anno]c = specific consumption[kWh/m3 acqua] Studio Ing. F. Albasser 15 Enea simulation on 2012 dataconsumption[kWh/m3 acqua] DV = P0-P = losses reduction[m3/anno] a = coeff. additionalfE = 0,187 10-3 tep/kWh Nonostante un calcolo molto semplice, attraverso tale formula verifichiamo la riduzione dei costi energetici con la riduzione delle perdite. Con un target 10/32 % ,significa che 10% di energia annualmente consumato può essere risparmiato (60 Ml€) Per le perdite localizzate (non di sistema) si può usare la formula Re = (Cseb - Csepost) x B x Fe Re = Save energy [tep/anno] Cseb = Consumption eletrical baseline [kWh/m3 acqua] Csepost = Ee/B = specific electric consumption post-intervento [kWh/m3 acqua] Ee = annual consumption [kWh] B = m3 water [m3/anno] fE = conversion from kWh a tep: 0,187 * 10-3 [tep/kWh]. Source: Enea guida Certificati Bianchi 2014
  • 16. Benchmark sui costi energetici: VRG Italia (vincolo ricavi gestore) con Gran Bretagna The VRG 2010-2015 in Gran Bretagna mostra la differenza tra costi operativi opex (37 %) a confronto i costi italian opex VRG 2012 ( 47,5%) dopo 20 anni di Regolazione in Gran Bretagna Studio Ing. F. Albasser 16 Source . Blue book 2014 Utilitatis Il target dei costi operativi a confronto mostra l’ effetto del costo dei consumi energetici che portano al +22% in italy in relazione agli analoghi di Inghilterra e Galles, i.e. da (12 %) di VRG a (16%)
  • 17. Livello degli investimenti in E.U.: una analisi di benchmark Una analisi di benchmark sugli investimenti mostra che il rate attuale riferito al parametro investimenti €/ab./anno è di 30 in italia in confronto con 80 ,90,100 valori in altri E.U. paesi, cioè 3-4 volte di più che in Italia ,come valore Target degli investimenti in E.U. Studio Ing. F. Albasser 17 che in Italia ,come valore medio . Si tratta di un fattore critico che inficia gli investimenti infrastrutturali italiani Questo rateo molto basso proviene da molti fattori : • Parametro troppo basso per supportare gli investimenti (“F.o.n.i.”) • Dimensioni del Piano d’Ambito troppo ampio con troppi anni alle spalle • Mancato utilizzo di strumenti di Finanza di mercato ,ora abbastanza strutturati per supportare piani di investimenti a lungo Ma questo approccio si richiede una convinta visone sul lungo periodo e un rating mark per le utilities Source : Blue book 2014 Utilitatis
  • 18. C’ è un chiaro conflitto tra risorse obiettivi e fabbisogni del problema problemi ATO investmenti del Piano non si possono ridurre senza creare problemi 3 Bn euro/anno di investmenti sono richiesti a livello di paese Piani di investimento non sostenibili con strumenti finanziari tradizionali Impossibile incrementare il livello tariffario o attingere ad altre risorse 18 Source: Anea, Canitano Finanziabilità Piani Ambito Dec 2011 Studio Ing. F. Albasser
  • 19. Dove prendere le risorse ? Ma può il sistema della finanza cambiare ? Le Utilities possono incrementare equity o aggiungere debiti ai loro già sofferenti BS? O è realistico ipotizzare che il denaro possa pervenire da incrementi tariffari o da un incremento delle imposte?; Tagliare i costi e cercare gap su performances sono invarianti nonostante gli attori debbano impegnare un ampio range di azioni per chiudere il cerchio. Una quota significativa di ciò che serve per investimenti può essere ottenuto incrementando le performances; Solo strumenti di finanza di mercato sono in grado di supportare un piano di investimenti: si richiede pertanto un nuovo modello di pianificazione basatoinvestimenti: si richiede pertanto un nuovo modello di pianificazione basato su obiettivi di efficienza and B.P. lay out Dal punto di vista del rating (grado di affidabilità di un debitore ),da un paper di Anea sui Moody parameters arriva l’approccio al rating mark: solo il 47% delle utilities italiane sono classificate come in grade investment mentre il 53% sono solo speculative grade.Usando OFFWAT come classificazione, il rate raggiunge rispettivamente il 30% e 70% (Anea). > Come confermato dalla Authority è chiaro che la tariffa oggi è uno strumento non abbastanza forte per supportare tutti i costi del piano investimenti: in aggiunta al metodo altri strumenti sono da sviluppare come fondi a rotazione, hydro bond, strumenti adatti a supportare investimenti strutturali come quelli previsti nei Piani d’Ambito . Studio Ing. F. Albasser 19
  • 20. Come il metodo tariffario copre le risorse destinate Il grafico mostra il gap tra incassi lordi previsti (green) ed il VRG da MTT 2012 ( metodo): come si vede è 11% (in incremento nel 2013) e riferito al “Foni” il parametro destinato alla copertura investimenti. Studio Ing. F. Albasser 20 Source : Blue book Utilitatis 2014 Nel grafico a lato il trend del valore tariffario 2007 -2011 secondo il metodo CIPE negli ultimi 5 anni si è incrementato del 29 % e non potrà seguire un analogo trend nel futuro
  • 21. 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% Losses Energy intensity Losses come perdite % acqua immessa Energy intensity come % costi energetici Il valore delle perdite vale circa 4 Bn€ : una stima di 1,5 Bn€ può essere recuperata con la efficienza gestionale, Losses Energy intensity 0% 5% Current Average EU inspired target 21 Seguendo i dettami di Enea sul rateo di risparmio di energia e di costi dalla riduzione di perdite totali (rif. D.M. 99/97) , stimiamo che i costi operativi possano migliorare con la efficienza attraverso l’uso di tool di tecnologia applicata :utilizzando i benefici della riduzione delle perdite possiamo risparmiare 1,5 Bn/€/anno, cifra che può supportare una % significativa del piano di investimenti annuale Studio Ing. F. Albasser
  • 22. Nuovi drivers necessari per affrontare il problema: dati aggiornati sulla domanda, ridefinizione degli investimenti da pianificare , strumenti di finanza di mercato Ridefinizione del data base Mix e dimensione La Pianificazione degli Investimenti nel ciclo idrico, partendo dagli attuali ATO dovrebbe basarsi (sia per dimensione che mix) su obiettivi di efficienza La ridefinizione dei dati sulla domanda basati su standard aggiornati E.U. (consumi, perdite, standard di consumo di energia),pianificazione di interventi su efficienza, spinta verso le performances per contenere i costiMix e dimensione del Piano investimenti Strumenti di finanza di mercato Studio Ing. F. Albasser obiettivi di efficienza gestionale, attraverso l’uso della tecnologia( smart metering and controlling) Il piano finanziario degli investimenti dovrebbe basarsi su strumenti di mercato ( hydrobond , fondi a rotazione, leasing) con garanzia sui risultati ottenuti in condizioni standard. per contenere i costi energetici (certificati blue) 22 Uno scenario regolatorio aggiornato: una nuova policy
  • 23. Perché usare la tecnologia verso smart metering nella pianificazione degli investimenti? Lo Smart metering richiede una precisa architettura per essere pianificata e messa in funzione, ben potendo il progetto essere inficiato dalla dimenticanza di un solo aspetto. La opportunità di ridisegnare una rete usando lo smart metering consnet di attivare il controllo dei più importanti standards come consumi ,pressioni e curve interattive di domanda - disponibilità Il costo di implementazione di un sistema full metering & data management (smart grid technology) non supera €c 15-20/Mc, dipendendo molto dal numero di contatori sostituiti, ma portando ad 5-7 % di riduzione di costi operativi, comunque con un incremento del sistema di monitoraggio e controllo ed a benefici nel system management ; 1.500.000 2.000.000 8.000.000 10.000.000 Nel grafico a lato è mostrato un Business plan Studio Ing. F. Albasser 23 -1.000.000 -500.000 - 500.000 1.000.000 1.500.000 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 -6.000.000 -4.000.000 -2.000.000 - 2.000.000 4.000.000 6.000.000 8.000.000 Contatori Idranti Pozzi Antincendio TOT (cumulato) mostrato un Business plan su un piano di sostituzione di contatori ed i suoi effetti economici (cash flow) con standard da smart meter (incremento di fatturato). Effetti addizionali sul risparmio di energia e dei costi operativi si possono raggiungere con questa tattica
  • 24. Un passo importante sul piano Normativo e degli standards 2 4 6 8 10 12 14 16 Yearsoflife E.u. meters rate Meter life (years) Meter life (years) Il recente Regolamento sulla durata di prestazioni, per contatori MID , è stato pubblicato dopo anni come D.L.vo 155/2013 a poi come L. 22/2014: alla fine un ciclo di 10 anni per i contatori meccanici e 13 per gli statici è stato definito. Nei successivi18 mesi le utilities cominceranno i controlli metrologici e manderanno il data base dei nuovi installati alla Autorità di controllo Camera di Commercio. Attivata nel 2014 nuova Studio Ing. F. Albasser 24 0 2 Camera di Commercio. Attivata nel 2014 nuova piattaforma “ Eureka” da Unioncamere. Come si vede dalla tavola a fianco le durate italiane sono nella media di quelle E.U Sui materiali da utilizzare sul acqua, da (D.l.vo 31/2001), la % di Pb è stata ridotta al 0,010 % mg.: i corpi dei contatori che superano queste % ( Pb), non potranno essere usati nel futuro . Queste nuove regole propongono un nuovo approccio per il problema della metering area come di un sistema integrato di smart meters, in composite/plastic, che lavorano in rete pilotati da software gestionali dedicati
  • 25. Ma a questo punto sorge spontanea la domanda:quanto sono vecchi i contatori dell’ acqua in Italia? Non risulta che esistono dati reali aggregati relativamente alla situazione dei contatori d’acqua installati in Italia (numero ed età), ma alcune valutazioni indirette aiutano a capire dove siamo e quali sforzi ci attendono per osservare la Normativa incipiente A fronte di 32 Ml di contatori energia elettrica e di 21 Ml di contatori gas, si possono stimare, installati per fatturazione, circa 20 Ml di contatori acqua Volendo fare una stima parametrica sulla età si può fare una regressione:regressione: Storicamente negli ultimi 20 anni in italia sono stati messi in gara per l’acquisto circa 7 - 800.000 contatori/ anno In quest’ultimo biennio/triennio, i volumi messi in gara sono addirittura calati a poco più di 500.000 pezzi /anno (trend altamente negativo, indice di una tendenza opposta a quella auspicabile!) Il tutto lascia pensare che l’anzianità media del parco contatori installato in Italia sia di oltre i 30 anni Considerando che il limite di vita utile stabilito da L.22/2014 è di 10-13 anni, ne consegue che oggi occorrerebbe sostituire oltre i 2/3 dei contatori esistenti, quindi circa 13 Ml di pezzi, in tempi brevissimi Studio Ing. F. Albasser 25
  • 26. Quale strategia per la gestione dei contatori ? Dai dati precedenti risulta evidente che a fronte di una «cogenza» del parco installato, si rende disponibile una opportunità,che richiede: Tempi lunghi vista la mole di lavoro ed i relativi costi/investimenti annessi. Interventi del legislatore. Infatti, ad esempio, la L. 22/2014 non si applicherebbe ai vecchissimi e vecchi contatori(non MID), ma solo a quelli installati dal 2014 in poi (Con evidente assurdità in termini di legittimazione dei contatori vecchi e auspicabile aggiornamento normativo) Una strategia di sistema che utilizzi lo smart meter in rete per monetizzare i veri vantaggi della gestione da remoto e del aggiornamento del data base dei consumi, con le conseguenti performances di efficienza Ciò significherà: Elaborare un progetto di sistema che nel medio/lungo periodo sia inclusoElaborare un progetto di sistema che nel medio/lungo periodo sia incluso nel Piano investimenti , diminuendo così l’impatto finanziario dell’operazione ed anche ottimizzando la efficacia dei benefit. I Gestori sanno che, per cogliere i benefici dell’uso della tecnologia, useranno il contatore acqua non più come oggetto stand alone ma inserito in una rete smart grid. Rete oggi accuratamente definita per il gas dalle Norme UNI TS 11291, ma che l’AEEGSI valuterà se e come utilizzare anche per l’acqua (si vedano gli impianti sperimentali Multiutility ispirati alla Delibera 393/13) Solo una sperimentazione sul campo potrà consentire di valutare i comportamenti derivanti dal diverso posizionamento dei meters ,le caratteristiche di biunivocità richieste ed i consumi di energia connessi Studio Ing. F. Albasser 26
  • 27. La sperimentazione dello smart metering 169 MHz Il combinato disposto del Regolamento sulla vita dei contatori, della necessità di efficienza ormai ufficializzata anche da AEEGSI e soprattutto la disponibilità della costruenda rete di comunicazione dei contatori gas (169 MHz), spinge i Gestori a sperimentare la tecnologia dello smart metering sul campo. I Gestori acqua o Multiutility «non gas», potranno sfruttare in un prossimo futuro le esperienze e le infrastrutture di cui sopra e quindi attivarsi a loro volta. E’ sostanzialmente diverso l’approccio tra gas e acqua laddove i potenziali vantaggi economici sono ormai Studio Ing. F. Albasser 27 laddove i potenziali vantaggi economici sono ormai mandatory nel settore idrico ,per evidenti cogenze economiche. Come risulta su Gestori attivi in sperimentazioni: •HERA che sta portando avanti una sperimentazione Multiutility in ambito Delibera 393/13,A2A che sta lavorando sui contatori gas domestici con anche una piccola parte di contatori acqua,MM che sta lavorando per impianti walk-by e rete fissa per contatori d’acqua , ma tutti già in ottica «possibile aggancio a Rete come da UNI TS 11291» Per tutte le Utilities è di capitale importanza validare l’integrabilità dei sistemi alla rete di comunicazione secondo gli standard che AEEGSI stabilirà (p.e. le Norme UNI TS 11291) , ma il mercato offre oggi soluzioni di vario tipo
  • 28. L’ultimo approccio della AEEGSI con la 374/2014/R/IDR AEEGSI ha pubblicato in Luglio 2014 la Del.374/2014/R/IDR che propone un percorso di efficienza nella filiera di distribuzione e trattamento acqua, per raccogliere un data base sui parametri del industria del acqua Con la Del. 536/2013/E/IDR, AEEGSI ha introdotto una analisi sui problemi di misura e distribuzione acqua, per promuovere efficiency e la implementazione del principio di Water Conservation ,e promuovere una nuova approccio al uso responsabile della acqua, alla riduzione del rate di perdite : infine si tratta di verificare il thariff rate per evitare eccessivi incrementi nel metodo tariffario La Regolazione ha scelto un nuovo approccio per il periodo 2014-2015 :con il metodo MTI di cui alla 643/2013/R/IDR, AEEGSI dove ha proposto un Rolling Cap method con blocco dei costi in relazione alla efficienza , La recentissima delibera AEEGSI nr 6/2015 ha avviato la definizione del Metodo Tariffario Idrico per il secondo periodo regolatorio, disponendo, altresì, la riunione del presente procedimento con quello avviato con deliberazione 374/2014/R/IDR per la promozione dell’efficienza della produzione del servizio idrico integrato , prevedendo la correlata individuazione di un termine unico per la conclusione dei procedimenti; Studio Ing. F. Albasser 28
  • 29. Driver e vincoli nel mondo del acquaMarketDrivers Breve periodo Medio periodo Lungo periodo Efficienza e risparmio energia Bench marking tra competitors Tecnologia (smart grid) e innovazione System management Utilizzo strumenti Market finance MarketRestraints Difficoltà nel recepimento dir. EU Dimensioni troppo piccole utilities Impatto: Alto Medio L Basso ATO Plan timing Dialogo tra regolazione centrale e locale finance Studio Ing. F. Albasser 29
  • 30. Conclusioni Le difficoltà nellaLe difficoltà nella industria italiana del acqua Dove trovare le risorse per raggiungere standards E.U. Fare efficienza nel acqua Il mercato offre a basso costo IT tecnologie Il livello tariffario non può essere incrementato oltre Uso molto basso del benchmarking Poca attenzione a E.U standards Bassa incentivazione per il management , Basse performances sul campo costo IT tecnologie (smart metering,smart grid)indispensabili per un percorso verso standards di efficienza Investimenti del Piano ATO devono essere rivisti sulla base di standard aggiornati Nuovi strumenti di mercato(hydrobond,rotativi fondi)possono essere utilizzati nei piani essere incrementato oltre Il management deve perseguire standards di efficienza e ridurre una grande quantità di inefficienze La Regolazione deve far dialogare il livello centrale con quello locale Più di 1,5 BD €/anno si può risparmiare dalle inefficienze (losses) Studio Ing. F. Albasser 30
  • 31. Grazie per l’attenzione Studio Ing. F. Albasser 31 Studio Ingegneria Francesco Albasser C.so magenta 46 Milano Mail : francesco.albasser@gmail.com