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MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES 
Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
IL NUOVO DECRETO SULLE 
TERRE E ROCCE DA SCAVO 
CON PARTICOLARE 
ATTENZIONE AGLI 
ADEMPIMENTI DEGLI UFFICI 
COMUNALI 
Avv. Andrea Faccon 
Quarrata, 30 novembre 2012 
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Omniavis.it 
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PROGRAMMA 
• 1. Terre e rocce da scavo: 
evoluzione normativa, con 
particolare attenzione al D. Lgs. 3 
aprile 2006 n. 152, come 
modificato e integrato dal D. Lgs. 3 
dicembre 2010 n. 205 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 3 
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2. Il percorso per l’emanazione del D.M. 
10 agosto 2012 n. 161: l’art. 39, co. 4, 
D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205, come 
modificato dalla L. 24 marzo 2012, n. 
27 e l’art. 49, D.L. 24 gennaio 2012, 
n. 1, convertito, con modificazioni, 
dalla L. 24 marzo 2012, n. 27 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 4 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: 
sottoprodotti e “end of waste” in edilizia 
4. Utilizzo delle terre e rocce quali 
sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 
agosto 2012 n. 161 
5. Ambiti gestionali sottratti e/o esclusi 
dal D.M. n. 161/2012 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 5 
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6. Le principali novità introdotte dal 
D.M. n. 161/2012: definizioni di 
opera e materiale da scavo; il 
riporto ed il materiale inerte di 
origine antropica; la 
caratterizzazione e i valori del 
fondo naturale; la “normale pratica 
industriale” 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 6 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi 
dei contenuti e modalità operative 
• 8. Gli adempimento degli uffici 
comunali: le modalità di esame e 
approvazione del PdU 
• 9. La gestione di terre e rocce da 
scavo in situazioni di emergenza 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 7 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto 
Utilizzo (D.A.U.) 
• 11. Controlli ed ispezioni 
• 12. La disciplina transitoria 
• 13. Analisi degli allegati tecnici 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 8 
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• 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione 
normativa, con particolare attenzione al 
D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, come 
modificato e integrato dal D. Lgs. 3 
dicembre 2010 n. 205 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 9 
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• 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa 
A. 
Art. 8, lett. f-bis), D. Lgs. n. 4 febbraio 
1997 n. 22, lettera introdotta dall’art. 
10, co. 1, L. 23 marzo 2001 n. 93, che 
escluse t/r dal novero dei rifiuti (Le terre e le 
rocce da scavo destinate all’effettivo utilizzo per reinterri, riempimenti, rilevati e macinati, con 
esclusione di materiali provenienti da siti inquinati e da bonifiche con concentrazione di inquinanti 
superiore ai limiti di accettabilità stabiliti dalle norme vigenti) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 10 
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• 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa 
B. 
Art. 1, co. 17-19, L. 21 dicembre 2001 
n. 443, dettò una norma di 
interpretazione autentica di tale 
disposizione, prevedendo una 
verifica della composizione della 
massa e l’autorizzazione della P.A. 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 11 
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• 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa 
C. 
Art. 23, L. 31 ottobre 2003 n. 306, 
introdusse controlli più pregnanti per il 
reimpiego di t/r, prevedendo la necessità 
di un progetto sottoposto a V.I.A. o 
autorizzazione amministrativa preceduta 
da parere A.R.P.A. 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 12 
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• 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa 
D. 
Sentenza C.G.C.E. 18 dicembre 2007 
in causa C-194/05 
Lo Stato italiano viene dichiarato inadempiente agli obblighi su di 
esso incombenti in forza delle direttive comunitarie sui rifiuti 
perché ha sottratto t/r dalla disciplina nazionale sui rifiuti destinate 
all’effettivo riutilizzo per reinterri, riempimenti, rilevati e macinati, 
con esclusione di materiali provenienti da siti inquinati e da 
bonifiche con concentrazione di inquinanti superiore ai limiti di 
accettabilità stabiliti dalle norme vigenti 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 13 
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• 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa 
E. 
Vigenza dell’art. 186, D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 
La norma è stata più volte modificata: 
- art. 2, co. 2, D. Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4 
- art. 20, co. 10-sexies, lett. b) D. L. 28 novembre 2008 n. 185, 
convertito, con modificazioni, dalla L. 28 gennaio 2009 n. 2 
- art. 8-ter, co. 1, D.L. 30 dicembre 2008 n. 208, convertito, con 
modificazioni, dalla L. 27 febbraio 2009 n. 13 
- art. 14-ter, D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 14 
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• 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa 
F. 
Ultimo approdo (dopo la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del 
Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive) 
• Art. 183, 184-bis, 184-ter, 185, 266, co. 7, 
D. Lgs. n. 152/06, come riformulati e/o 
introdotti ex novo dal D. Lgs. 3 dicembre 
2010 n. 205 
• D.M. 10 agosto 2012 n. 161 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 15 
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2. Il percorso per l’emanazione del D.M. 10 agosto 2012 n. 161 
L’art. 184-bis D. Lgs. n. 152/06, interamente sostituito 
dall’art.12, D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205, prevede al co. 
2 che 
“Sulla base delle condizioni previste dal comma 1, possono 
essere adottate misure per stabilire criteri qualitativi o 
quantitativi da soddisfare affinché specifiche tipologie 
di sostanze o oggetti siano considerati sottoprodotti e 
non rifiuti. All’adozione di tali criteri si provvede con uno o 
più decreti del Ministro dell’ambiente e della tutela del 
territorio e del mare, ai sensi dell’art. 17, co. 3, L. 23 
agosto 1988 n. 400, in conformità a quanto previsto 
dalla disciplina comunitaria” 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 16 
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2. Il percorso per l’emanazione del D.M. 10 agosto 2012 n. 161 
L’emanazione di un apposito regolamento in tema di 
t/r, con effetti abrogativi di norme primarie, trova 
titolo altresì nei seguenti articoli: 
• 39, co. 4, D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205, 
come modificato da ultimo dalla L. 24 marzo 
2012, n. 28 
• 49, D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, 
con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2012, n. 
27 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 17 
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2. Il percorso per l’emanazione del D.M. 10 agosto 2012 n. 161 
Il D.M. ha riportato due pareri del Consiglio di Stato 
(Ad. 16 novembre 2011 e 8 marzo 2012) 
Esso è stato trasmesso, prima della sua 
emanazione, alla Commissione U.E. (Direzione 
europea per la concorrenza), che non ha 
formulato osservazioni (anche se pende un 
esposto dinanzi al Commissario U.E. per 
l’ambiente) 
Sono attesi chiarimenti interpretativi del MATTM 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 18 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e 
“end of waste” in edilizia 
Norme fondamentali per la 
definizione di rifiuto  artt. 183 
(co. 1, lett. a) nonché, in negativo, 
185 (co. 1, lett. c) e co. 4) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 19 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in 
edilizia 
In particolare, è rilevante l’esclusione dall’ambito di 
applicazione della parte IV del D. Lgs. 3 aprile 
2006 n. 152 del suolo non contaminato e altro 
materiale allo stato naturale escavato nel corso di 
attività di costruzione, ove sia certo che il 
materiale sarà utilizzato a fini di costruzione 
allo stato naturale nello stesso sito in cui è 
stato escavato”; 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 20 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in 
edilizia 
Viceversa è oggetto di regolamentazione della parte 
IV “Il suolo escavato non contaminato e altro 
materiale allo stato e altro materiale allo stato 
naturale, utilizzati in siti diversi da quelli in cui 
sono stati escavati, devono essere valutati ai 
sensi, nell'ordine, degli articoli 183, comma 1, 
lettera a), 184-bis e 184-ter.” 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 21 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in 
edilizia 
• V. anche considerando della Direttiva 2008/98/CE 
del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 
novembre 2008, dove si sottolinea che “(11) La 
qualifica di rifiuto dei suoli escavati non contaminati 
e di altro materiale allo stato naturale utilizzati in 
siti diversi da quelli in cui sono stati escavati 
dovrebbe essere esaminata in base alla 
definizione di rifiuto e alle disposizioni sui 
sottoprodotti o sulla cessazione della qualifica di 
rifiuto ai sensi della presente direttiva”). 
• 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 22 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in 
edilizia 
• Quindi 
• Suolo escavato non contaminato utilizzato in 
situ: né rifiuto né sottoprodotto (art. 185, co. 1) 
• Suolo escavato contaminato e utilizzato in situ: 
rifiuto o sottoprodotto (parte IV  art. 5, co. 4) 
• Suolo escavato non contaminato e utilizzato 
altrove: rifiuto o sottoprodotto (parte IV art. 5, co. 1) 
• Suolo escavato contaminato e utilizzato altrove: 
rifiuto o sottoprodotto (parte IV art. 5 co. 4 e 5) 
• 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 23 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in 
edilizia 
• Ricordo che l'art. 3, L. 24 marzo 2012 n. 28 ha 
precisato che i riferimenti al suolo di cui all'art. 185 
si interpretano come riferiti anche alle matrici 
materiali di riporto di cui all'allegato 2, alla parte IV, 
D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 ovvero riempimenti e 
rilevati, non assimilabili per caratteristiche 
geologiche e stratigrafiche al terreno in situ, 
all'interno dei quali possono trovarsi materiali 
estranei 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 24 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia 
Norme fondamentali nella definizione 
di sottoprodotto  artt. 183, co. 1, 
lett. qq), 184-bis e 184-ter 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 25 
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4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 
agosto 2012 n. 161 
Fino al 6 ottobre 2012, l’art. 186 
prevedeva una disciplina speciale dei 
requisiti per l’assunzione della qualità di 
sottoprodotto da parte di t/r 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 26 
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4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 agosto 2012 n. 
161 
Dal 6 ottobre 2012, il D.M. n. 161/2012 
prevede una nuova disciplina speciale - 
integrativa e specificativa rispetto a 
quella dettata dall’art. 184-bis – relativa ai 
criteri qualitativi da soddisfare affinché 
materiali da scavo siano considerati 
sottoprodotti e non rifiuti 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 27 
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3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia 
Riepilogo 
• Le terre e rocce da scavo sono teoricamente rifiuti speciali (codice 
CER 170504). 
• La relativa gestione deve avvenire ai sensi della normativa in materia di 
gestione rifiuti (Parte IV, D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i.), salvo che non si 
verta di riutilizzo presso il sito di produzione ex art. 185 (materiale 
scavato non configurabile come rifiuto neppure ab initio) 
• Ciò significa che detto materiale potrà essere gestito in conformità alla 
gerarchia della gestione dei rifiuti stabilita dall’art. 179, D. Lgs. n. 
152/06, ossia 
• mediante attività di riutilizzo come sottoprodotto ex art. 184-bis, 
D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e ora al D.M. Ambiente 10 agosto 2012, n. 161 
• mediante attività di recupero di rifiuti ai sensi degli artt. 214, 215, 216, 
D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i.  conferendolo presso un centro autorizzato 
dalla Provincia a ricevere e trattare lo specifico codice CER 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 28 
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PROGRAMMA 
4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 
agosto 2012 n. 161 
Finalità del D.M. 
La definizione di t/r come sottoprodotti 
persegue due obiettivi: 
migliorare l’uso delle risorse 
naturali 
prevenire la produzione di rifiuti 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 29 
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4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 agosto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 30 
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2012 n. 161 
Finalità del D.M. 
La disciplina della gestione e dell’utilizzo 
di t/r persegue due obiettivi: 
prevenire pericoli per la salute umana 
evitare pregiudizi all’ambiente 
garantire la tracciabilità dei sottoprodotti
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PROGRAMMA 
4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 
agosto 2012 n. 161 
Requisiti e condizioni per 
considerare i materiale di scavo 
come sottoprodotti 
a. Requisiti di ordine sostanziale 
b. Requisiti di ordine formale 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 31 
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a. Requisiti di ordine sostanziale 
Il materiale da scavo deve rispettare le condizioni indicate 
dall’art. 183 co. 1, lett. qq) e 184-bis,D. Lgs. n. 152/06, che 
per i materiali di scavo vengono così integrate e specificate: 
• Origine da opera realizzata ad altri fini 
• Utilizzo nella stessa opera o opera diversa o in 
processi produttivi al posto di materiali di cava 
• Idoneità a essere utilizzati direttamente 
• Requisiti di qualità ambientale 
• Caratterizzazione ambientale 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 32 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
a. Requisiti di ordine sostanziale 
origine dalla realizzazione di 
un’opera di cui costituisce 
parte integrante e il cui scopo 
primario non è la produzione di 
tali materiali 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 33 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
a. Requisiti di ordine sostanziale 
utilizzo, in conformità al piano di utilizzo PdU, 
• a) nella stessa opera che lo ha prodotto o in 
un’opera diversa per reinterri, riempimenti, 
rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, interventi 
a mare, miglioramenti fondiari o viari o altre 
forme di ripristini e miglioramenti ambientali 
• b) in processi produttivi in sostituzione di 
materiali di cava 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 34 
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a. Requisiti di ordine sostanziale 
idoneità ad essere utilizzati 
direttamente, ossia senza alcun 
ulteriore trattamento diverso dalla 
normale pratica industriale (come 
definita dall’allegato 3) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 35 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
a. Requisiti di ordine sostanziale 
soddisfacimento dei 
requisiti di qualità 
ambientale indicati 
nell’allegato 4 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 36 
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a. Requisiti di ordine sostanziale 
caratterizzazione ambientale, vale 
a dire dimostrazione che i materiali 
possiedono le caratteristiche 
descritte dagli allegati 1 – 2 per 
essere gestiti come sottoprodotti 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 37 
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• b. Requisiti di ordine formale 
Presentazione e approvazione di un PdU 
In situazioni di emergenza, 
presentazione di una dichiarazione 
sostitutiva, seguita (entro 15 gg) dalla 
presentazione di un PdU come sopra 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 38 
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5. Ambiti gestionali sottratti e/o esclusi dal 
D.M. n. 161/2012 
Casi di esclusione esplicita 
Casi di esclusione implicita 
Casi dubbi di esclusione 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 39 
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5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 
Casi di esclusione esplicita 
Sono espressamente esclusi dal campo di 
applicazione del D.M. i rifiuti provenienti 
direttamente dall’esecuzione di interventi 
di demolizione di edifici o di altri 
manufatti preesistenti (parte IV, D. Lgs. n. 
152/06) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 40 
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5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 
Casi di esclusione implicita 
Rimane estranea al regolamento la disciplina la 
produzione di materiali da scavo non connessa 
alla realizzazione di un’opera 
In questo ambito, è stata preannunciata 
l’emanazione di autonomo e differente 
regolamento, sempre ai sensi dell’art. 184 bis, 
comma 2, del D. Lgs. n. 152/2006 (v. Consiglio 
di Stato – Ad. 16 novembre 2011 n. 4278) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 41 
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5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 
Casi di esclusione implicita 
Rimane estranea al regolamento la disciplina di 
materiali provenienti da vere e proprie 
operazioni di dragaggio 
In questo ambito, è stata preannunciata 
l’emanazione di un autonomo e differente 
regolamento 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 42 
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5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 
Casi dubbi di esclusione 
Ricadono nell’orbita applicativa del D.M. i piccoli cantieri? 
Invero, l’art. 266 co. 7, D. Lgs. n. 152/06 prevede che con 
successivo decreto del MAT è dettata una disciplina per la 
semplificazione amministrativa delle procedure relative ai 
materiali, ivi incluse le terre e le rocce da scavo, 
provenienti da cantieri di piccole dimensioni la cui 
produzione non superi i 6000 mc. di materiale nel rispetto 
delle disposizioni comunitarie in materia. 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 43 
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5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 
Segue: piccoli cantieri 
In sede consultiva, il Consiglio di Stato ha 
rilevato che i piccoli cantieri – la cui 
disciplina di semplificazione era inizialmente 
contenuta nell’art. 6, dello schema di D.M. - 
sono stati stralciati dallo schema e verranno 
sottoposti a specifica regolamentazione 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 44 
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5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 
Segue: piccoli cantieri 
Tuttavia, da un lato, il D.M. non prevede limiti o 
soglie applicative, dall’altro, lo schema di 
regolamento di semplificazione non ha ancora 
concluso l’iter di approvazione e pubblicazione 
Pare, pertanto, preferibile la soluzione interpretativa 
che ricomprende sotto l’orbita applicativa del D.M. 
anche i piccoli cantieri (v. peraltro, la speciale disciplina riservata ai 
cantieri in cui sia prevista la produzione di materiale da scavo compresa tra i 6.000 e i 
150.000 mc.: allegato 4) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 45 
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6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 
In estrema sintesi, le principali novità introdotte dal D.M. 
sono le seguenti: 
a. individuazione di ulteriori definizioni rilevanti in 
aggiunta a quelle dell’art. 183 (opera, materiali da 
scavo, riporto, materiale inerte di origine antropica, 
caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo, 
ambito territoriale con fondo naturale, “normale pratica 
industriale”) → ci sono delle incongruenze (sui residui di 
lavorazione dei materiali lapidei), dei possibili errori (sui 
materiali litoidi, che costituiscono il prodotto di attività di 
tipo industriale) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 46 
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6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 
b. disciplina dell’iter di presentazione, 
istruzione, approvazione e modifica dello 
strumento fondamentale per la gestione 
del materiale da scavo, il Piano (ex 
progetto) di Utilizzo (PdU) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 47 
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6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 
c. disciplina della gestione del materiale da 
scavo in situazioni di emergenza 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 48 
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6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 
d. disciplina del deposito in 
attesa di utilizzo e del 
trasporto di materiale da 
scavo 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 49 
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6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 
e. disciplina della dichiarazione 
di avvenuto utilizzo (D.A.U.) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 50 
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6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 
f. disciplina dei controlli e delle 
verifiche 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 51 
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6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 
g. disciplina ad hoc della clausola di 
riconoscimento reciproco per 
materiali commercializzati in ambito 
U.E. 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 52 
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6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 
h. disciplina delle procedure di 
caratterizzazione ambientale dei 
materiali da scavo nonché di 
campionamento in fase esecutiva e 
per i controlli e le ispezioni 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 53 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Contenuti  art. 5 e all. 5 
Iter procedurale  art. 5 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 54 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Contenuti 
A. Indicazione dell’utilizzo (all. 5, cpv 1) 
B. Tutte le ulteriori indicazioni di cui ai 
punti 1-6 (all. 5, cpv 2 e ss.) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 55 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Contenuti 
• - Indicazione sito di produzione e dei relativi volumi in banco suddivisi 
per tipologie 
• - Indicazione siti di utilizzo e dei processi industriali di impiego dei 
materiali, indicazione dei relativi volumi suddivisi per tipologie 
• - Indicazione degli eventuali siti di deposito intermedio o in attesa di 
utilizzo 
• - Operazioni di normale pratica industriale che saranno effettuate per 
migliorare le caratteristiche merceologiche tecniche ecc. dei materiali 
da scavo in funzione dal loro utilizzo (All. 3) 
• - Modalità di esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale 
da eseguirsi in fase progettuale 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 56 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Contenuti 
• - Risultati dell'indagine conoscitiva dell'area di intervento 
• - Modalità di accompagnamento, preparazione dei campioni ed analisi 
con indicazione del set dei parametri analitici (All. 2-4) 
• - Indicazione della necessità di ulteriori approfondimenti in corso 
d'opera (se è impossibile farlo in sede progettuale, utilizzo di tecnologie 
di scavo con sostanze estranee – All.8) 
• - Individuazione dei percorsi previsti per il trasporto dei materiali di 
scavo 
• - Inquadramento territoriale, urbanistico, geologico ed idrogeologico 
• - Descrizione delle attività svolta nel sito 
• - Piano di campionamento e analisi 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 57 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale previgente 
Nel vigore dell’art. 186 avevamo un 
percorso procedurale unico, 
coordinato con la procedura di 
approvazione dell’opera o 
dell’intervento produttivo del 
materiale da scavo 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 58 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale previgente 
L’art. 186 prevedeva: 
Co. 2  produzione in ambito di opere soggette a VIA/AIA 
 progetto di utilizzo approvato in sede di VIA/AIA 
Co. 3  produzione in ambito di opere soggette a 
permesso di costruire / DIA  dimostrazione dei 
requisiti in tale ambito e con le modalità ivi previste 
Co. 4  produzione in ambito di lavori pubblici non 
soggetti ne' a VIA ne' a permesso di costruire o 
denuncia di inizio di attività  idoneo allegato al 
progetto dell'opera, sottoscritto dal progettista 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 59 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
L’art. 5 prevede che 
 Il PdU è presentato dal proponente all'Autorità competente almeno 
novanta giorni prima dell'inizio dei lavori per la realizzazione 
dell'opera 
 il proponente ha facoltà di presentare il Piano di Utilizzo 
all'Autorità competente in fase di approvazione del progetto 
definitivo dell'opera. 
 Nel caso in cui l'opera sia oggetto di una procedura di valutazione 
ambientale, ai sensi della normativa vigente, l'espletamento di 
quanto previsto dal presente Regolamento deve avvenire prima 
dell'espressione del parere di valutazione ambientale. 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 60 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
L’Allegato 1 specifica la previsione dell’art. 5, prevedendo che 
 La caratterizzazione ambientale viene svolta per accertare la sussistenza dei 
requisiti di qualita' ambientale dei materiali da scavo e deve essere inserita 
nella progettazione dell'opera 
 La caratterizzazione ambientale viene svolta a carico del proponente in 
fase progettuale e comunque prima dell'inizio dello scavo, nel rispetto di 
quanto riportato agli allegati 2 e 4. 
 Inoltre, la caratterizzazione ambientale deve avere un grado di 
approfondimento conoscitivo almeno pari a quello della livello progettuale 
soggetto all'espletamento della procedura di approvazione dell'opera 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 61 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
L’art. 5 prevede tre percorsi procedurali distinti: 
→ procedura (ordinaria) per siti non contaminati 
→ procedura per siti in cui, a causa di fenomeni 
naturali, il materiale di scavo presenta 
concentrazioni di elementi e composti di cui 
alla tab. 4.1. all. 4 superiori alle CSC 
→ procedura per siti soggetti ad interventi di 
bonifica o ripristino ambientale 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 62 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
a. Soggetto responsabile della presentazione del 
PdU e degli adempimenti correlati 
E' il proponente (nell'esempio dell'edilizia, questi sarà il 
richiedente il permesso di costruire; egli si avvarrà di 
un professionista esperto qualificato per l'incarico, con 
le conseguenti responsabilità, anche penali, 
conseguenti alle dichiarazioni rese alla P.A.) 
In fase esecutiva, al proponente si sostituisce (ovvero 
si affianca) l’esecutore 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 63 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
b. Tempistica di presentazione 
Il proponente non ha l’obbligo ma la 
facoltà di presentare il PdU in fase di 
approvazione del progetto definitivo 
dell’opera (v. peraltro, allegato 1, dove si sottolinea 
che la caratterizzazione ambientale deve essere eseguita, 
in linea generale, già in fase progettuale) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 64 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Iter procedurale 
c. Rapporti con i procedimenti collegati (VIA, AIA, 
DIA, SCIA, ecc.) 
Opera soggetta a VIA 
L’espletamento di quanto previsto dal regolamento deve 
avvenire prima dell’espressione del parere di VIA 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 65 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Iter procedurale 
d. Modalità di presentazione 
A scelta del proponente: 
- modalità tradizionale, cartacea 
- modalità telematica, in via anche esclusiva 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 66 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Iter procedurale 
e. Documentazione fondamentale 
Dichiarazione sostitutiva del legale rappresentante 
della persona giuridica o dalla persona fisica 
proponente l’opera che attesti la sussistenza dei 
requisiti di cui all’art. 4, co. 1 
La dichiarazione non veritiera potrebbe integrare il 
reato di falso ideologico commesso da privato in 
atto pubblico (art. 483 c.p.) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 67 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Iter procedurale 
f. Integrazioni istruttorie 
L’AC può richiedere in un’unica soluzione 
entro 30 gg. dalla presentazione del 
PdU integrazioni alla documentazione 
presentata 
Il termine di 90 gg. ricomincia a decorrere 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 68 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
Caso 0  se dai campionamenti eseguiti 
dal proponente emerge il superamento 
delle soglie CSC, quid iuris? 
In questo caso, il proponente non può presentare un 
PdU e, specialmente, la relativa dichiarazione 
sostitutiva che attesta che il materiale da scavo 
rispetta i requisiti di cui all'art. 4 
Il materiale andrà perciò trattato come rifiuto ai sensi 
della Parte IV del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e 
non potrà assumere la qualità di sottoprodotto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 69 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
Caso a  procedura (ordinaria) per 
siti non contaminati 
La verifica dell’AC è indiretta e 
consiste nell’esame di attendibilità 
degli elementi forniti dal 
proponente, tenendo conto, in 
particolare, dei criteri di 
caratterizzazione adottati nel PdU 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 70 
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Caso a  procedura (ordinaria) per siti non contaminati 
Si aprono due strade 
1) Se l’AC ha motivo di ritenere 
attendibili e/o esaustivi i criteri di 
caratterizzazione del sito, 
approva il PdU 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 71 
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Caso a  procedura (ordinaria) per siti non contaminati 
2) Viceversa, se ha motivo di ritenere inattendibile e/o non 
esaustivi tali criteri in ragione della tipologia dell’area 
in cui viene realizzata l’opera ovvero per la sua 
conoscenza di pregressi interventi antropici non 
sufficientemente indagati nell’area di intervento, l’AC 
può entro 30 gg. dalla presentazione del PdU o delle 
integrazioni chiedere all’ARPAT di verificare la 
sussistenza dei requisiti di cui all’art. 4, co. 1, lett. d) 
(cioè se il materiale da scavo soddisfa i criteri di qualità 
ambientale di cui all’all.4) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 72 
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Caso a  procedura (ordinaria) per siti non contaminati 
In questo secondo caso avremo 
Presentazione PdU 
Esame PdU 
Richiesta di parere ad ARPAT 
Parere ARPAT (entro 45 gg) 
Approvazione o diniego dell’AC 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 73 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
Caso b  procedura per siti in cui, a causa di 
fenomeni naturali, il materiale di scavo 
presenta concentrazioni di elementi e composti 
di cui alla tab. 4.1. all. 4 superiori alle CSC 
In questo caso abbiamo un contraddittorio 
preventivo, dopo la presentazione del PdU con 
segnalazione di superamento CSC, volto a definire 
i valori di fondo assumere; in seguito alla 
definizione di valori del fondo naturale, ha luogo la 
presentazione di un PdU soggetto all’ordinaria 
istruttoria 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 74 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
Caso b  procedura per siti in cui, a causa di fenomeni naturali, il 
materiale di scavo presenta concentrazioni di elementi e composti 
di cui alla tab. 4.1. all. 4 superiori alle CSC 
Avremo quindi: 
 Presentazione all’AC di progetto di PdU e 
contestuale segnalazione superamento CSC e 
piano di accertamento volto a definire i valori di 
fondo 
Comunicazione dell’AC a ARPAT circa tale 
richiesta 
 Contraddittorio preventivo ARPAT / proponente sul 
piano di accertamento dei valori di fondo 
Presentazione del PdU ex art. 5, co. 3 
Procedura come caso sub a. 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 75 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
Caso c  procedura per siti soggetti a 
interventi di bonifica o di ripristino 
ambientale 
Questo caso, pone problemi di coordinamento 
con la procedura di bonifica e, in particolare, 
con la procedura da seguire per gli eventi 
potenzialmente in grado di generare una 
contaminazione ambientale prevista dagli 
artt. 242 e 304 D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 76 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
Caso c  procedura per siti soggetti a interventi di 
bonifica o di ripristino ambientale 
Qui abbiamo un vero e proprio 
procedimento presupposto 
dinanzi a ARPAT, volto a definire i 
requisiti di cui all’art. 4, co. 1, lett. 
d), il cui esito positivo costituisce 
condizione per la presentazione 
del PdU all’AC ex art. 5, co. 3 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 77 
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Caso c  procedura per siti soggetti a interventi di 
bonifica o di ripristino ambientale 
Avremo quindi: 
Presentazione all’AC di progetto di PdU con segnalazione 
che si verte di sito soggetto a interventi di bonifica o di 
ripristino ambientale e contestuale richiesta ad ARPAT di 
definizione dei requisiti di cui all’art. 4, co. 1, lett. d) da parte 
di ARPAT 
Definizione da parte di ARPAT dei requisiti di cui all’art. 4, 
co. 1, lett. d) 
Presentazione del PdU soggetto all’ordinaria istruttoria ex 
art. 5, co. 3 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 78 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
Caso c  procedura per siti soggetti a interventi di 
bonifica o di ripristino ambientale 
Si ritiene peraltro, che, dopo 
l’accertamento dei requisiti di cui all’art. 
4, co. 1, lett. d) da parte di ARPAT, non 
residuano praticamente spazi per la 
richiesta dell’AC di interventi consultivi 
di ARPAT e, pertanto, il PdU potrà 
essere definito de plano dall’AC 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 79 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
PROGRAMMA 
• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
g. Definizione del procedimento 
L’AC approva il PdU o rigetta il 
PdU con provvedimento 
espresso 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 80 
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PROGRAMMA 
• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
h. Silenzio della P.A. 
Si prevede che decorso il termine di 90 gg. dalla 
presentazione del PdU o dalla presentazione delle 
eventuali integrazioni, il proponente gestisce il 
materiale di scavo nel rispetto del PdU. 
Ciò significa che il PdU, ancorché non espressamente 
approvato, ha attitudine a far assumere al materiale 
escavato di cui al PdU presentato la qualifica di 
sottoprodotto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 81 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
h. Silenzio della P.A. 
La soluzione accolta dalla prassi appare orientata a ritenere 
operante il silenzio-assenso 
Tale soluzione appare anche la più coerente con la tendenza 
della più recente legislazione a valorizzazione in chiave 
positiva il contegno inerte della P.A., cristallizzata nella 
previsione di un'applicabilità generalizzata dell'art. 20 L. n. 
241/90 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 82 
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PROGRAMMA 
• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Iter procedurale 
h. Silenzio della P.A. 
In senso contrario a tale soluzione milita, tuttavia, il tenore 
letterale dell'art. 20, co. 4, L. n. 241/90 che prevede che le 
disposizioni in materia di silenzio-assenso non si applicano 
agli atti e procedimenti riguardanti l'ambiente 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 83 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Efficacia del PdU 
a.Durata di validità iniziale → art. 5 co. 6, 
primo e secondo periodo → è stabilito dal 
PdU → decorso il termine, cessa l'efficacia 
del PdU ai sensi del regolamento e il 
materiale da scavo diventa sottoprodotto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 84 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Efficacia del PdU 
b. Avvio dei lavori → l'inizio dei lavori, salvo 
deroghe motivate, deve avvenire entro due 
anni dalla presentazione del PdU (non dalla 
sua approvazione) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 85 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Si ritorna alla disciplina dei rifiuti: 
→ In caso di violazione dei termini di 
validità e di avvio dei lavori (art. 5, co. 7) 
In questo caso è possibile ripresentare – entro i due mesi 
antecedenti la scadenza dei suddetti termini - un PdU che ha la 
durata massima di un anno (si deve ripetere la 
caratterizzazione? Parrebbe di dover propendere per la negativa, 
in caso si attesti che nulla muta rispetto al precedente PdU) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 86 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Si ritorna alla disciplina dei rifiuti: 
→ In caso di violazione degli obblighi assunti nel 
PdU (art. 5 co. 8) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 87 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Si ritorna alla disciplina dei rifiuti: 
→ In caso di venir meno delle condizioni di cui 
all'art. 4, co. 1 (art. 5 co. 9) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 88 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Si ritorna alla disciplina dei rifiuti: 
→ In caso di inottemperanza alla corretta gestione dei 
materiali da scavo in conformità al regolamento (art. 15, 
ultimo co.) nonché nei casi previsti dagli artt. 8, co. 3 
(omesso aggiornamento del PdU per modifica 
sostanziale), 10, co. 5 (deposito in attesa di utilizzo 
superiore al preventivato), 12, co. 4 e 5 (omissione della 
DAU nei termini del PdU) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 89 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Conseguenze dell'applicazione della disciplina dei rifiuti 
In generale, in caso di violazione anche di una sola previsione del 
regolamento, potranno essere astrattamente applicate le 
sanzioni della Parte IV D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. 
In ambito penalistico rilevano, tra le altre,: 
→ art. 256, co. 1, attività di gestione di rifiuti non autorizzata; 
→ art. 256, co. 2, abbandono o deposito incontrollato di rifiuti) 
Tutte queste fattispecie di reato sono rilevanti ai fini della 
responsabilità amministrativa degli enti ex D. Lgs. n. 231/2001 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 90 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Esecuzione del PdU 
a.Soggetti → esecutore del PdU (art. 9 co. 1) 
b. Responsabilità → l'esecutore è tenuto a far 
proprio e a rispettare il PdU (art. 9 co. 1); qual'è il 
ruolo e qual'è la responsabilità del proponente in questa 
fase?? 
c. Adempimenti → redigerà la modulistica 
necessaria a garantire la tracciabilità dei 
materiali (art. 9 co. 3) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 91 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative 
Esecuzione del PdU 
 Deposito in attesa di utilizzo (art. 10) 
 Trasporto (art. 11) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 92 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Modifica del PdU 
a.Casi e condizioni (art. 8) 
b.Soggetti 
c.Tempistica di presentazione 
d. Istruttoria 
e. Definizione del procedimento 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 93 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Modifica del PdU 
a.Casi e condizioni (art. 8) 
• - aumento superiore al 20% del volume in banco 
dei materiali 
• - destinazione del materiale a sito diverso da 
quello indicato 
• - la destinazione del materiale a sito intermedio 
diverso 
• - modifica delle tecnologie di scavo 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 94 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Modifica del PdU 
b. Soggetti 
La norma chiarisce che il PdU in modifica 
può essere presentato, in via 
alternativa, dal proponente o 
dall’esecutore 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 95 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Modifica del PdU 
c. Tempistica di presentazione 
• 15 gg. dall'evento di modifica, in caso di 
aumento del volume in banco (caso a); 
in caso di inosservanza del termine 
cessa, con effetto immediato, la 
qualifica di sottoprodotto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 96 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Modifica del PdU 
c. Tempistica di presentazione 
• negli altri casi di modifica sostanziale, 
non vi è un termine; tuttavia, fino a 
quando non vi è stato aggiornamento del 
PdU non è possibile dar corso a 
modifiche delle previsioni originarie del 
piano 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 97 
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Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR 
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• 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità 
operative 
Modifica del PdU 
d. Istruttoria 
La stessa prevista per il PdU 
e. Definizione del procedimento 
La stessa prevista per il PdU 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 98 
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• 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e 
approvazione del PdU 
Gli adempimenti degli uffici sono essenzialmente 
legati alla: 
 individuazione ufficio competente 
all’approvazione; 
 individuazione del RdP; 
gestione procedure di approvazione del PdU 
(dalla ricezione del PdU alle comunicazioni); 
controlli e verifiche 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 99 
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• 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e approvazione del 
PdU 
Gli adempimenti degli uffici legati alla gestione 
del’applicazione del PdU: 
Art. 5 → approvazione del PdU 
esame del PdU e della dichiarazione 
richiesta integrazione istruttoria 
motivata richiesta di verifica da parte di ARPAT 
esame parere ARPAT 
adozione provvedimento approvazione/diniego 
 comunicazione provvedimento 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 100 
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• 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e approvazione del 
PdU 
Art. 6 → dichiarazione in 
situazioni di emergenza 
verifica dichiarazione resa in sede di 
emergenza 
 adempimenti conseguenti alla doverosa 
presentazione del PdU 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 101 
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• 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e approvazione del 
PdU 
Art. 8 → modifica sostanziale 
(adempimenti istruttori PdU) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 102 
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• 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza 
L’art. 6, D.M. n. 161/2012 disciplina 
le procedure applicabili per la 
gestione di materiale da scavo in 
situazioni di emergenza 
imputabili a causa di forza 
maggiore 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 103 
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• 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza 
La procedura di cui all’art. 6 non è 
applicabile nel caso in cui la 
situazione di emergenza si è 
verificata in aree soggette a 
bonifica 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 104 
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• 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza 
L’art. 6 prevede che si 
agisce in deroga all’art. 5 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 105 
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• 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza 
Iter procedurale 
La sussistenza dei requisiti di cui all'art. 4, co. 
1, è attestata all'Autorità competente 
mediante una dichiarazione sostitutiva 
dell'atto di notorietà di cui all'art. 47 D.P.R. 
28 dicembre 2000, n. 445, resa nella forma 
di cui all'allegato 7 (nella stessa forma della 
D.A.U., con la documentazione ivi prevista) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 106 
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• 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza 
Poteri dell’A.C. 
E’ facoltà dell'Autorità competente 
eseguire controlli e richiedere 
verifiche e integrazioni alla 
documentazione presentata 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 107 
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• 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza 
Effetti 
Dalla data della dichiarazione sostitutiva 
il materiale da scavo può essere 
gestito nel rispetto di quanto dichiarato 
(viene dunque trattato come 
sottoprodotto) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 108 
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• 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza 
Procedimento ordinario 
Entro quindici giorni dalla data di inizio 
lavori, il soggetto che ha rilasciato la 
dichiarazione di cui al precedente 
periodo deve comunque presentare il 
PdU secondo le modalità previste 
dall'art. 5 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 109 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
L’art. 12 D.M. n. 161/2012 disciplina la 
Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo 
(D.A.U.) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 110 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Finalità 
Garantire la tracciabilità dei 
materia di scavo utilizzati come 
sottoprodotto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 111 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Soggetti tenuti 
Ricordiamo che nella fase di realizzazione del 
PdU il soggetto principale responsabile 
dell’attuazione del piano è l’esecutore del 
PdU 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 112 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Soggetti tenuti 
L’art. 9 D.M. n. 161/2012 stabilisce l’obbligo 
del proponente di indicare l’esecutore del 
PdU prima dell’inizio dei lavori di 
realizzazione dell’opera 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 113 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Soggetti tenuti 
L’esecutore è tenuto a far 
proprio e rispettare il PdU e 
ne è responsabile 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 114 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Soggetti tenuti 
L’esecutore redigerà la modulistica 
necessaria a garantire la 
tracciabilità del materiale di cui agli 
allegati 6 e 7 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 115 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Soggetti tenuti 
L'avvenuto utilizzo del materiale 
escavato in conformità al Piano di 
Utilizzo è attestato dall'esecutore 
all'autorità competente 
(v. artt. 9 co. 3 e 12 co. 1- 4 e all. 7) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 116 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Iter procedurale 
L’esecutore presenta una dichiarazione sostitutiva 
dell'atto di notorietà di cui all'articolo 47 del 
decreto del Presidente della Repubblica 28 
dicembre 2000, n. 445, in conformità all'allegato 
7 e corredata della documentazione completa 
richiamata al predetto allegato (certificati di analisi, 
titolo abilitativo dell’opera, ecc.) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 117 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Tempistica 
L’allegato 7 prevede che la D.A.U. deve 
essere compilata dall'esecutore del 
Piano di Utilizzo a conclusione dei 
lavori di escavazione ed a conclusione 
dei lavori di utilizzo 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 118 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Quante sono le D.A.U.? 
L’allegato 7 e l’art. 12 D.M. sembrano 
prevederne due 
una da rendere a scavo avvenuto; 
una da rendere a utilizzo avvenuto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 119 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Termine finale 
La D.A.U. deve essere resa entro il 
termine di validità del PdU 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 120 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Omessa dichiarazione 
L'omessa dichiarazione di avvenuto utilizzo 
nel termine di validità del PdU comporta la 
cessazione, con effetto immediato, della 
qualifica del materiale escavato come 
sottoprodotto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 121 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Utilizzo rilevante ai fini della D.A.U. 
Ai fini della D.A.U. il deposito o le altre 
forme di stoccaggio di materiali escavati 
non costituiscono un utilizzo ai sensi 
dell'art. 4, co. 1, lett. b) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 122 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Conservazione della D.A.U. 
La D.A.U. è conservata per cinque 
anni ed è resa disponibile in 
qualunque momento all'autorità di 
controllo che ne faccia richiesta 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 123 
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• 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 
Nel caso in cui l’utilizzo è effettuato da parte di un 
soggetto diverso dall’esecutore o dal proponente? 
L’art. 12, co. 5, prevede che: 
 deve essere fatta una D.A.U. (I) nella quale si indica il 
soggetto utilizzatore e il periodo entro il quale tale soggetto 
deve completare l’utilizzo 
 deve essere data comunicazione all'Autorità 
competente dell’avvenuto utilizzo (D.A.U. II) 
L'omessa dichiarazione di avvenuto utilizzo da parte del 
soggetto terzo indicato comporta la cessazione, con 
effetto immediato, della qualifica del materiale 
escavato come sottoprodotto 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 124 
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• 11. Controlli ed ispezioni 
L’art. 14 disciplina i controlli ed ispezioni 
applicabili in ambito gestione t/r 
a. Vigilanza e controlli ordinari: anche 
in questo settore trovano applicazione i 
compiti di vigilanza e controllo stabiliti 
dalle norme vigenti. 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 125 
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• 11. Controlli ed ispezioni 
b. Verifiche speciali: è, inoltre, previsto che 
le autorità di controllo effettuano, mediante 
ispezioni, controlli e prelievi, le verifiche 
necessarie ad accertare il rispetto degli 
obblighi assunti nel Piano di Utilizzo 
ovvero nella dichiarazione di cui all'articolo 
6, comma 2, secondo quanto previsto 
all'allegato 8, parte B. 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 126 
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• 11. Controlli ed ispezioni 
Allegato 8, parte B 
 PROCEDURE DI 
CAMPIONAMENTO IN FASE 
ESECUTIVA E PER I 
CONTROLLI E LE ISPEZIONI 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 127 
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• 12. La disciplina transitoria 
L’art. 15 contiene una disciplina della fase 
transitoria 
Ambito oggettivo: la disciplina transitoria si applica 
agli interventi non ancora realizzati e conclusi alla 
data di entrata in vigore del regolamento 
ai progetti per i quali è in corso una procedura ai 
sensi e per gli effetti dell'articolo 186, del decreto 
legislativo n. 152 del 2006 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 128 
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• 12. La disciplina transitoria 
Finalità 
Garantire che non vi sia alcuna soluzione 
di continuità nel passaggio dalla 
preesistente normativa prevista dall'art. 
186 D. Lgs. n. 152/06 a quella prevista 
dal regolamento 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 129 
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• 12. La disciplina transitoria 
Finestra temporale 
180 gg. dalla data di entrata in 
vigore del regolamento 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 130 
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• 12. La disciplina transitoria 
Facoltatività 
L’applicazione della nuova disciplina 
ai progetti in itinere è facoltativa 
(possono essere assoggettati alla 
disciplina prevista dal presente 
regolamento) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 131 
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• 12. La disciplina transitoria 
Iter procedurale 
Presentazione di un Piano di 
Utilizzo ai sensi e per gli effetti 
dell'art. 5 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 132 
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• 12. La disciplina transitoria 
Superamento termine di 180 gg. 
Decorso il termine di 180 gg. senza che sia 
stato presentato un PdU ai sensi dell'art. 5, i 
progetti sono portati a termine secondo la 
procedura prevista dall'art. 186 D. Lgs. n. 
152/06 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 133 
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• 12. La disciplina transitoria 
Clausola di invarianza della spesa 
pubblica 
In ogni caso, dall'applicazione della 
disciplina transitoria non possono 
derivare oneri aggiuntivi per la spesa 
pubblica 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 134 
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• 13. Analisi degli allegati tecnici 
Il D.M. 161/2012 contiene 9 allegati 
• Allegato 1 Caratterizzazione ambientale dei 
materiali da scavo 
• Allegato 2 Procedure di campionamento in fase di 
progettazione 
• Allegato 3 Normale pratica industriale 
• Allegato 4 Procedure di caratterizzazione chimico-fisiche 
e accertamento delle qualità ambientali 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 135 
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• 13. Analisi degli allegati tecnici 
• Allegato 5 Piano di utilizzo 
• Allegato 6 Documento di trasporto 
• Allegato 7 Dichiarazione di avvenuto utilizzo 
(D.A.U.) 
• Allegato 8 Procedure di campionamento in 
fase esecutiva e per i controlli e le ispezioni 
• Allegato 9 Materiale di riporto di origine 
antropica 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 136 
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• 13. Analisi degli allegati tecnici 
• Gli allegati contengono: 
• norme giuridiche di 
carattere spiccatamente 
tecnico (v., in particolare, 
allegato 2 sulle procedure di 
campionamento); 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 137 
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• 13. Analisi degli allegati tecnici 
Gli allegati contengono: 
• norme giuridiche sostanziali e procedurali: 
• → in alcuni casi, si tratta di norme 
del tutto autonome e indipendenti 
dall’articolato del D.M. 161/2012 
V. gli ultimi quattro capoversi 
dell’allegato 4 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 138 
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• 13. Analisi degli allegati tecnici 
• Gli allegati contengono: 
• → in altri casi, si tratta di norme giuridiche: 
• Integrative (es. allegato 5, sul PdU; es. 
allegato 1, sulle modalità della 
caratterizzazione ambientale) 
• Specificative (es. allegato 9, sui materiali 
di riporto di origine antropica) 
• Complementari (es. allegato 3, sulla 
normale pratica industriale) 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 139 
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• 13. Analisi degli allegati tecnici 
L’allegato 1 indica i tratti essenziali della caratterizzazione 
ambientale e introduce la distinzione fondamentale tra 
•  caratterizzazione ambientale in fase progettuale o, 
comunque, anteriore all’esecuzione dell’opera (a cura 
del proponente  v. allegato 2, procedure di 
campionamento in fase di progettazione) 
•  caratterizzazione ambientale in corso d’opera (a cura 
dell’esecutore  v. allegato 8, procedure di 
campionamento in fase di esecutiva) 
La caratterizzazione ambientale: 
deve sempre essere contemplata dal PdU 
avviene sempre a cura e spese del proponente / esecutore 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 140 
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• 13. Analisi degli allegati tecnici 
• L’allegato 1 prevede che la 
caratterizzazione ambientale in 
sede progettuale non dovrà essere 
ripetuta in corso d’opera se si 
prevede il ricorso a metodologie di 
scavo in grado di non determinare 
un rischio di contaminazione 
nell’ambiente 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 141 
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Grazie per l’attenzione 
andreafaccon@libero.it 
30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 142 
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  • 1. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR IL NUOVO DECRETO SULLE TERRE E ROCCE DA SCAVO CON PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI ADEMPIMENTI DEGLI UFFICI COMUNALI Avv. Andrea Faccon Quarrata, 30 novembre 2012 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 2. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Omniavis.it Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 3. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa, con particolare attenzione al D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, come modificato e integrato dal D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 3 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 4. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 2. Il percorso per l’emanazione del D.M. 10 agosto 2012 n. 161: l’art. 39, co. 4, D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205, come modificato dalla L. 24 marzo 2012, n. 27 e l’art. 49, D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2012, n. 27 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 4 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 5. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia 4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 agosto 2012 n. 161 5. Ambiti gestionali sottratti e/o esclusi dal D.M. n. 161/2012 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 5 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 6. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012: definizioni di opera e materiale da scavo; il riporto ed il materiale inerte di origine antropica; la caratterizzazione e i valori del fondo naturale; la “normale pratica industriale” 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 6 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 7. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative • 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e approvazione del PdU • 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 7 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 8. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) • 11. Controlli ed ispezioni • 12. La disciplina transitoria • 13. Analisi degli allegati tecnici 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 8 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 9. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa, con particolare attenzione al D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, come modificato e integrato dal D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 9 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 10. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa A. Art. 8, lett. f-bis), D. Lgs. n. 4 febbraio 1997 n. 22, lettera introdotta dall’art. 10, co. 1, L. 23 marzo 2001 n. 93, che escluse t/r dal novero dei rifiuti (Le terre e le rocce da scavo destinate all’effettivo utilizzo per reinterri, riempimenti, rilevati e macinati, con esclusione di materiali provenienti da siti inquinati e da bonifiche con concentrazione di inquinanti superiore ai limiti di accettabilità stabiliti dalle norme vigenti) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 10 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 11. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa B. Art. 1, co. 17-19, L. 21 dicembre 2001 n. 443, dettò una norma di interpretazione autentica di tale disposizione, prevedendo una verifica della composizione della massa e l’autorizzazione della P.A. 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 11 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 12. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa C. Art. 23, L. 31 ottobre 2003 n. 306, introdusse controlli più pregnanti per il reimpiego di t/r, prevedendo la necessità di un progetto sottoposto a V.I.A. o autorizzazione amministrativa preceduta da parere A.R.P.A. 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 12 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 13. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa D. Sentenza C.G.C.E. 18 dicembre 2007 in causa C-194/05 Lo Stato italiano viene dichiarato inadempiente agli obblighi su di esso incombenti in forza delle direttive comunitarie sui rifiuti perché ha sottratto t/r dalla disciplina nazionale sui rifiuti destinate all’effettivo riutilizzo per reinterri, riempimenti, rilevati e macinati, con esclusione di materiali provenienti da siti inquinati e da bonifiche con concentrazione di inquinanti superiore ai limiti di accettabilità stabiliti dalle norme vigenti 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 13 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 14. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa E. Vigenza dell’art. 186, D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 La norma è stata più volte modificata: - art. 2, co. 2, D. Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4 - art. 20, co. 10-sexies, lett. b) D. L. 28 novembre 2008 n. 185, convertito, con modificazioni, dalla L. 28 gennaio 2009 n. 2 - art. 8-ter, co. 1, D.L. 30 dicembre 2008 n. 208, convertito, con modificazioni, dalla L. 27 febbraio 2009 n. 13 - art. 14-ter, D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 14 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 15. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 1. Terre e rocce da scavo: evoluzione normativa F. Ultimo approdo (dopo la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive) • Art. 183, 184-bis, 184-ter, 185, 266, co. 7, D. Lgs. n. 152/06, come riformulati e/o introdotti ex novo dal D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205 • D.M. 10 agosto 2012 n. 161 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 15 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 16. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 2. Il percorso per l’emanazione del D.M. 10 agosto 2012 n. 161 L’art. 184-bis D. Lgs. n. 152/06, interamente sostituito dall’art.12, D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205, prevede al co. 2 che “Sulla base delle condizioni previste dal comma 1, possono essere adottate misure per stabilire criteri qualitativi o quantitativi da soddisfare affinché specifiche tipologie di sostanze o oggetti siano considerati sottoprodotti e non rifiuti. All’adozione di tali criteri si provvede con uno o più decreti del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai sensi dell’art. 17, co. 3, L. 23 agosto 1988 n. 400, in conformità a quanto previsto dalla disciplina comunitaria” 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 16 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 17. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 2. Il percorso per l’emanazione del D.M. 10 agosto 2012 n. 161 L’emanazione di un apposito regolamento in tema di t/r, con effetti abrogativi di norme primarie, trova titolo altresì nei seguenti articoli: • 39, co. 4, D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205, come modificato da ultimo dalla L. 24 marzo 2012, n. 28 • 49, D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2012, n. 27 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 17 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 18. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 2. Il percorso per l’emanazione del D.M. 10 agosto 2012 n. 161 Il D.M. ha riportato due pareri del Consiglio di Stato (Ad. 16 novembre 2011 e 8 marzo 2012) Esso è stato trasmesso, prima della sua emanazione, alla Commissione U.E. (Direzione europea per la concorrenza), che non ha formulato osservazioni (anche se pende un esposto dinanzi al Commissario U.E. per l’ambiente) Sono attesi chiarimenti interpretativi del MATTM 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 18 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 19. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia Norme fondamentali per la definizione di rifiuto  artt. 183 (co. 1, lett. a) nonché, in negativo, 185 (co. 1, lett. c) e co. 4) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 19 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 20. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia In particolare, è rilevante l’esclusione dall’ambito di applicazione della parte IV del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 del suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione, ove sia certo che il materiale sarà utilizzato a fini di costruzione allo stato naturale nello stesso sito in cui è stato escavato”; 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 20 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 21. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia Viceversa è oggetto di regolamentazione della parte IV “Il suolo escavato non contaminato e altro materiale allo stato e altro materiale allo stato naturale, utilizzati in siti diversi da quelli in cui sono stati escavati, devono essere valutati ai sensi, nell'ordine, degli articoli 183, comma 1, lettera a), 184-bis e 184-ter.” 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 21 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 22. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia • V. anche considerando della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008, dove si sottolinea che “(11) La qualifica di rifiuto dei suoli escavati non contaminati e di altro materiale allo stato naturale utilizzati in siti diversi da quelli in cui sono stati escavati dovrebbe essere esaminata in base alla definizione di rifiuto e alle disposizioni sui sottoprodotti o sulla cessazione della qualifica di rifiuto ai sensi della presente direttiva”). • 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 22 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 23. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia • Quindi • Suolo escavato non contaminato utilizzato in situ: né rifiuto né sottoprodotto (art. 185, co. 1) • Suolo escavato contaminato e utilizzato in situ: rifiuto o sottoprodotto (parte IV  art. 5, co. 4) • Suolo escavato non contaminato e utilizzato altrove: rifiuto o sottoprodotto (parte IV art. 5, co. 1) • Suolo escavato contaminato e utilizzato altrove: rifiuto o sottoprodotto (parte IV art. 5 co. 4 e 5) • 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 23 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 24. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia • Ricordo che l'art. 3, L. 24 marzo 2012 n. 28 ha precisato che i riferimenti al suolo di cui all'art. 185 si interpretano come riferiti anche alle matrici materiali di riporto di cui all'allegato 2, alla parte IV, D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 ovvero riempimenti e rilevati, non assimilabili per caratteristiche geologiche e stratigrafiche al terreno in situ, all'interno dei quali possono trovarsi materiali estranei 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 24 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 25. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia Norme fondamentali nella definizione di sottoprodotto  artt. 183, co. 1, lett. qq), 184-bis e 184-ter 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 25 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 26. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 agosto 2012 n. 161 Fino al 6 ottobre 2012, l’art. 186 prevedeva una disciplina speciale dei requisiti per l’assunzione della qualità di sottoprodotto da parte di t/r 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 26 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 27. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 agosto 2012 n. 161 Dal 6 ottobre 2012, il D.M. n. 161/2012 prevede una nuova disciplina speciale - integrativa e specificativa rispetto a quella dettata dall’art. 184-bis – relativa ai criteri qualitativi da soddisfare affinché materiali da scavo siano considerati sottoprodotti e non rifiuti 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 27 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 28. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 3. Nozione di rifiuto ed esclusioni: sottoprodotti e “end of waste” in edilizia Riepilogo • Le terre e rocce da scavo sono teoricamente rifiuti speciali (codice CER 170504). • La relativa gestione deve avvenire ai sensi della normativa in materia di gestione rifiuti (Parte IV, D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i.), salvo che non si verta di riutilizzo presso il sito di produzione ex art. 185 (materiale scavato non configurabile come rifiuto neppure ab initio) • Ciò significa che detto materiale potrà essere gestito in conformità alla gerarchia della gestione dei rifiuti stabilita dall’art. 179, D. Lgs. n. 152/06, ossia • mediante attività di riutilizzo come sottoprodotto ex art. 184-bis, D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e ora al D.M. Ambiente 10 agosto 2012, n. 161 • mediante attività di recupero di rifiuti ai sensi degli artt. 214, 215, 216, D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i.  conferendolo presso un centro autorizzato dalla Provincia a ricevere e trattare lo specifico codice CER 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 28 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 29. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 agosto 2012 n. 161 Finalità del D.M. La definizione di t/r come sottoprodotti persegue due obiettivi: migliorare l’uso delle risorse naturali prevenire la produzione di rifiuti 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 29 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 30. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 agosto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 30 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata 2012 n. 161 Finalità del D.M. La disciplina della gestione e dell’utilizzo di t/r persegue due obiettivi: prevenire pericoli per la salute umana evitare pregiudizi all’ambiente garantire la tracciabilità dei sottoprodotti
  • 31. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 4. Utilizzo delle terre e rocce quali sottoprodotti: dall’art. 186 al D.M. 10 agosto 2012 n. 161 Requisiti e condizioni per considerare i materiale di scavo come sottoprodotti a. Requisiti di ordine sostanziale b. Requisiti di ordine formale 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 31 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 32. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR a. Requisiti di ordine sostanziale Il materiale da scavo deve rispettare le condizioni indicate dall’art. 183 co. 1, lett. qq) e 184-bis,D. Lgs. n. 152/06, che per i materiali di scavo vengono così integrate e specificate: • Origine da opera realizzata ad altri fini • Utilizzo nella stessa opera o opera diversa o in processi produttivi al posto di materiali di cava • Idoneità a essere utilizzati direttamente • Requisiti di qualità ambientale • Caratterizzazione ambientale 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 32 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 33. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR a. Requisiti di ordine sostanziale origine dalla realizzazione di un’opera di cui costituisce parte integrante e il cui scopo primario non è la produzione di tali materiali 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 33 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 34. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR a. Requisiti di ordine sostanziale utilizzo, in conformità al piano di utilizzo PdU, • a) nella stessa opera che lo ha prodotto o in un’opera diversa per reinterri, riempimenti, rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, interventi a mare, miglioramenti fondiari o viari o altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali • b) in processi produttivi in sostituzione di materiali di cava 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 34 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 35. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR a. Requisiti di ordine sostanziale idoneità ad essere utilizzati direttamente, ossia senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale (come definita dall’allegato 3) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 35 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 36. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR a. Requisiti di ordine sostanziale soddisfacimento dei requisiti di qualità ambientale indicati nell’allegato 4 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 36 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 37. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR a. Requisiti di ordine sostanziale caratterizzazione ambientale, vale a dire dimostrazione che i materiali possiedono le caratteristiche descritte dagli allegati 1 – 2 per essere gestiti come sottoprodotti 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 37 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 38. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR • b. Requisiti di ordine formale Presentazione e approvazione di un PdU In situazioni di emergenza, presentazione di una dichiarazione sostitutiva, seguita (entro 15 gg) dalla presentazione di un PdU come sopra 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 38 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 39. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 5. Ambiti gestionali sottratti e/o esclusi dal D.M. n. 161/2012 Casi di esclusione esplicita Casi di esclusione implicita Casi dubbi di esclusione 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 39 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 40. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 Casi di esclusione esplicita Sono espressamente esclusi dal campo di applicazione del D.M. i rifiuti provenienti direttamente dall’esecuzione di interventi di demolizione di edifici o di altri manufatti preesistenti (parte IV, D. Lgs. n. 152/06) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 40 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 41. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 Casi di esclusione implicita Rimane estranea al regolamento la disciplina la produzione di materiali da scavo non connessa alla realizzazione di un’opera In questo ambito, è stata preannunciata l’emanazione di autonomo e differente regolamento, sempre ai sensi dell’art. 184 bis, comma 2, del D. Lgs. n. 152/2006 (v. Consiglio di Stato – Ad. 16 novembre 2011 n. 4278) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 41 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 42. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 Casi di esclusione implicita Rimane estranea al regolamento la disciplina di materiali provenienti da vere e proprie operazioni di dragaggio In questo ambito, è stata preannunciata l’emanazione di un autonomo e differente regolamento 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 42 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 43. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 Casi dubbi di esclusione Ricadono nell’orbita applicativa del D.M. i piccoli cantieri? Invero, l’art. 266 co. 7, D. Lgs. n. 152/06 prevede che con successivo decreto del MAT è dettata una disciplina per la semplificazione amministrativa delle procedure relative ai materiali, ivi incluse le terre e le rocce da scavo, provenienti da cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi i 6000 mc. di materiale nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia. 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 43 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 44. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 Segue: piccoli cantieri In sede consultiva, il Consiglio di Stato ha rilevato che i piccoli cantieri – la cui disciplina di semplificazione era inizialmente contenuta nell’art. 6, dello schema di D.M. - sono stati stralciati dallo schema e verranno sottoposti a specifica regolamentazione 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 44 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 45. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 5. Ambiti gestionali sottratti e/o escluse dal D.M. n. 161/2012 Segue: piccoli cantieri Tuttavia, da un lato, il D.M. non prevede limiti o soglie applicative, dall’altro, lo schema di regolamento di semplificazione non ha ancora concluso l’iter di approvazione e pubblicazione Pare, pertanto, preferibile la soluzione interpretativa che ricomprende sotto l’orbita applicativa del D.M. anche i piccoli cantieri (v. peraltro, la speciale disciplina riservata ai cantieri in cui sia prevista la produzione di materiale da scavo compresa tra i 6.000 e i 150.000 mc.: allegato 4) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 45 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 46. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 In estrema sintesi, le principali novità introdotte dal D.M. sono le seguenti: a. individuazione di ulteriori definizioni rilevanti in aggiunta a quelle dell’art. 183 (opera, materiali da scavo, riporto, materiale inerte di origine antropica, caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo, ambito territoriale con fondo naturale, “normale pratica industriale”) → ci sono delle incongruenze (sui residui di lavorazione dei materiali lapidei), dei possibili errori (sui materiali litoidi, che costituiscono il prodotto di attività di tipo industriale) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 46 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 47. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 b. disciplina dell’iter di presentazione, istruzione, approvazione e modifica dello strumento fondamentale per la gestione del materiale da scavo, il Piano (ex progetto) di Utilizzo (PdU) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 47 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 48. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 c. disciplina della gestione del materiale da scavo in situazioni di emergenza 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 48 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 49. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 d. disciplina del deposito in attesa di utilizzo e del trasporto di materiale da scavo 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 49 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 50. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 e. disciplina della dichiarazione di avvenuto utilizzo (D.A.U.) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 50 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 51. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 f. disciplina dei controlli e delle verifiche 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 51 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 52. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 g. disciplina ad hoc della clausola di riconoscimento reciproco per materiali commercializzati in ambito U.E. 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 52 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 53. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA 6. Le principali novità introdotte dal D.M. n. 161/2012 h. disciplina delle procedure di caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo nonché di campionamento in fase esecutiva e per i controlli e le ispezioni 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 53 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 54. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Contenuti  art. 5 e all. 5 Iter procedurale  art. 5 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 54 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 55. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Contenuti A. Indicazione dell’utilizzo (all. 5, cpv 1) B. Tutte le ulteriori indicazioni di cui ai punti 1-6 (all. 5, cpv 2 e ss.) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 55 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 56. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Contenuti • - Indicazione sito di produzione e dei relativi volumi in banco suddivisi per tipologie • - Indicazione siti di utilizzo e dei processi industriali di impiego dei materiali, indicazione dei relativi volumi suddivisi per tipologie • - Indicazione degli eventuali siti di deposito intermedio o in attesa di utilizzo • - Operazioni di normale pratica industriale che saranno effettuate per migliorare le caratteristiche merceologiche tecniche ecc. dei materiali da scavo in funzione dal loro utilizzo (All. 3) • - Modalità di esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale da eseguirsi in fase progettuale 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 56 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 57. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Contenuti • - Risultati dell'indagine conoscitiva dell'area di intervento • - Modalità di accompagnamento, preparazione dei campioni ed analisi con indicazione del set dei parametri analitici (All. 2-4) • - Indicazione della necessità di ulteriori approfondimenti in corso d'opera (se è impossibile farlo in sede progettuale, utilizzo di tecnologie di scavo con sostanze estranee – All.8) • - Individuazione dei percorsi previsti per il trasporto dei materiali di scavo • - Inquadramento territoriale, urbanistico, geologico ed idrogeologico • - Descrizione delle attività svolta nel sito • - Piano di campionamento e analisi 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 57 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 58. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale previgente Nel vigore dell’art. 186 avevamo un percorso procedurale unico, coordinato con la procedura di approvazione dell’opera o dell’intervento produttivo del materiale da scavo 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 58 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 59. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale previgente L’art. 186 prevedeva: Co. 2  produzione in ambito di opere soggette a VIA/AIA  progetto di utilizzo approvato in sede di VIA/AIA Co. 3  produzione in ambito di opere soggette a permesso di costruire / DIA  dimostrazione dei requisiti in tale ambito e con le modalità ivi previste Co. 4  produzione in ambito di lavori pubblici non soggetti ne' a VIA ne' a permesso di costruire o denuncia di inizio di attività  idoneo allegato al progetto dell'opera, sottoscritto dal progettista 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 59 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 60. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale L’art. 5 prevede che  Il PdU è presentato dal proponente all'Autorità competente almeno novanta giorni prima dell'inizio dei lavori per la realizzazione dell'opera  il proponente ha facoltà di presentare il Piano di Utilizzo all'Autorità competente in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera.  Nel caso in cui l'opera sia oggetto di una procedura di valutazione ambientale, ai sensi della normativa vigente, l'espletamento di quanto previsto dal presente Regolamento deve avvenire prima dell'espressione del parere di valutazione ambientale. 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 60 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 61. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale L’Allegato 1 specifica la previsione dell’art. 5, prevedendo che  La caratterizzazione ambientale viene svolta per accertare la sussistenza dei requisiti di qualita' ambientale dei materiali da scavo e deve essere inserita nella progettazione dell'opera  La caratterizzazione ambientale viene svolta a carico del proponente in fase progettuale e comunque prima dell'inizio dello scavo, nel rispetto di quanto riportato agli allegati 2 e 4.  Inoltre, la caratterizzazione ambientale deve avere un grado di approfondimento conoscitivo almeno pari a quello della livello progettuale soggetto all'espletamento della procedura di approvazione dell'opera 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 61 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 62. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale L’art. 5 prevede tre percorsi procedurali distinti: → procedura (ordinaria) per siti non contaminati → procedura per siti in cui, a causa di fenomeni naturali, il materiale di scavo presenta concentrazioni di elementi e composti di cui alla tab. 4.1. all. 4 superiori alle CSC → procedura per siti soggetti ad interventi di bonifica o ripristino ambientale 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 62 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 63. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale a. Soggetto responsabile della presentazione del PdU e degli adempimenti correlati E' il proponente (nell'esempio dell'edilizia, questi sarà il richiedente il permesso di costruire; egli si avvarrà di un professionista esperto qualificato per l'incarico, con le conseguenti responsabilità, anche penali, conseguenti alle dichiarazioni rese alla P.A.) In fase esecutiva, al proponente si sostituisce (ovvero si affianca) l’esecutore 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 63 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 64. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale b. Tempistica di presentazione Il proponente non ha l’obbligo ma la facoltà di presentare il PdU in fase di approvazione del progetto definitivo dell’opera (v. peraltro, allegato 1, dove si sottolinea che la caratterizzazione ambientale deve essere eseguita, in linea generale, già in fase progettuale) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 64 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 65. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale c. Rapporti con i procedimenti collegati (VIA, AIA, DIA, SCIA, ecc.) Opera soggetta a VIA L’espletamento di quanto previsto dal regolamento deve avvenire prima dell’espressione del parere di VIA 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 65 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 66. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale d. Modalità di presentazione A scelta del proponente: - modalità tradizionale, cartacea - modalità telematica, in via anche esclusiva 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 66 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 67. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale e. Documentazione fondamentale Dichiarazione sostitutiva del legale rappresentante della persona giuridica o dalla persona fisica proponente l’opera che attesti la sussistenza dei requisiti di cui all’art. 4, co. 1 La dichiarazione non veritiera potrebbe integrare il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 67 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 68. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale f. Integrazioni istruttorie L’AC può richiedere in un’unica soluzione entro 30 gg. dalla presentazione del PdU integrazioni alla documentazione presentata Il termine di 90 gg. ricomincia a decorrere 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 68 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 69. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso 0  se dai campionamenti eseguiti dal proponente emerge il superamento delle soglie CSC, quid iuris? In questo caso, il proponente non può presentare un PdU e, specialmente, la relativa dichiarazione sostitutiva che attesta che il materiale da scavo rispetta i requisiti di cui all'art. 4 Il materiale andrà perciò trattato come rifiuto ai sensi della Parte IV del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e non potrà assumere la qualità di sottoprodotto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 69 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 70. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso a  procedura (ordinaria) per siti non contaminati La verifica dell’AC è indiretta e consiste nell’esame di attendibilità degli elementi forniti dal proponente, tenendo conto, in particolare, dei criteri di caratterizzazione adottati nel PdU 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 70 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 71. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso a  procedura (ordinaria) per siti non contaminati Si aprono due strade 1) Se l’AC ha motivo di ritenere attendibili e/o esaustivi i criteri di caratterizzazione del sito, approva il PdU 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 71 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 72. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso a  procedura (ordinaria) per siti non contaminati 2) Viceversa, se ha motivo di ritenere inattendibile e/o non esaustivi tali criteri in ragione della tipologia dell’area in cui viene realizzata l’opera ovvero per la sua conoscenza di pregressi interventi antropici non sufficientemente indagati nell’area di intervento, l’AC può entro 30 gg. dalla presentazione del PdU o delle integrazioni chiedere all’ARPAT di verificare la sussistenza dei requisiti di cui all’art. 4, co. 1, lett. d) (cioè se il materiale da scavo soddisfa i criteri di qualità ambientale di cui all’all.4) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 72 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 73. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso a  procedura (ordinaria) per siti non contaminati In questo secondo caso avremo Presentazione PdU Esame PdU Richiesta di parere ad ARPAT Parere ARPAT (entro 45 gg) Approvazione o diniego dell’AC 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 73 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 74. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso b  procedura per siti in cui, a causa di fenomeni naturali, il materiale di scavo presenta concentrazioni di elementi e composti di cui alla tab. 4.1. all. 4 superiori alle CSC In questo caso abbiamo un contraddittorio preventivo, dopo la presentazione del PdU con segnalazione di superamento CSC, volto a definire i valori di fondo assumere; in seguito alla definizione di valori del fondo naturale, ha luogo la presentazione di un PdU soggetto all’ordinaria istruttoria 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 74 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 75. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso b  procedura per siti in cui, a causa di fenomeni naturali, il materiale di scavo presenta concentrazioni di elementi e composti di cui alla tab. 4.1. all. 4 superiori alle CSC Avremo quindi:  Presentazione all’AC di progetto di PdU e contestuale segnalazione superamento CSC e piano di accertamento volto a definire i valori di fondo Comunicazione dell’AC a ARPAT circa tale richiesta  Contraddittorio preventivo ARPAT / proponente sul piano di accertamento dei valori di fondo Presentazione del PdU ex art. 5, co. 3 Procedura come caso sub a. 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 75 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 76. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso c  procedura per siti soggetti a interventi di bonifica o di ripristino ambientale Questo caso, pone problemi di coordinamento con la procedura di bonifica e, in particolare, con la procedura da seguire per gli eventi potenzialmente in grado di generare una contaminazione ambientale prevista dagli artt. 242 e 304 D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 76 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 77. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso c  procedura per siti soggetti a interventi di bonifica o di ripristino ambientale Qui abbiamo un vero e proprio procedimento presupposto dinanzi a ARPAT, volto a definire i requisiti di cui all’art. 4, co. 1, lett. d), il cui esito positivo costituisce condizione per la presentazione del PdU all’AC ex art. 5, co. 3 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 77 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 78. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso c  procedura per siti soggetti a interventi di bonifica o di ripristino ambientale Avremo quindi: Presentazione all’AC di progetto di PdU con segnalazione che si verte di sito soggetto a interventi di bonifica o di ripristino ambientale e contestuale richiesta ad ARPAT di definizione dei requisiti di cui all’art. 4, co. 1, lett. d) da parte di ARPAT Definizione da parte di ARPAT dei requisiti di cui all’art. 4, co. 1, lett. d) Presentazione del PdU soggetto all’ordinaria istruttoria ex art. 5, co. 3 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 78 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 79. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Caso c  procedura per siti soggetti a interventi di bonifica o di ripristino ambientale Si ritiene peraltro, che, dopo l’accertamento dei requisiti di cui all’art. 4, co. 1, lett. d) da parte di ARPAT, non residuano praticamente spazi per la richiesta dell’AC di interventi consultivi di ARPAT e, pertanto, il PdU potrà essere definito de plano dall’AC 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 79 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 80. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale g. Definizione del procedimento L’AC approva il PdU o rigetta il PdU con provvedimento espresso 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 80 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 81. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale h. Silenzio della P.A. Si prevede che decorso il termine di 90 gg. dalla presentazione del PdU o dalla presentazione delle eventuali integrazioni, il proponente gestisce il materiale di scavo nel rispetto del PdU. Ciò significa che il PdU, ancorché non espressamente approvato, ha attitudine a far assumere al materiale escavato di cui al PdU presentato la qualifica di sottoprodotto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 81 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 82. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale h. Silenzio della P.A. La soluzione accolta dalla prassi appare orientata a ritenere operante il silenzio-assenso Tale soluzione appare anche la più coerente con la tendenza della più recente legislazione a valorizzazione in chiave positiva il contegno inerte della P.A., cristallizzata nella previsione di un'applicabilità generalizzata dell'art. 20 L. n. 241/90 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 82 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 83. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Iter procedurale h. Silenzio della P.A. In senso contrario a tale soluzione milita, tuttavia, il tenore letterale dell'art. 20, co. 4, L. n. 241/90 che prevede che le disposizioni in materia di silenzio-assenso non si applicano agli atti e procedimenti riguardanti l'ambiente 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 83 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 84. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Efficacia del PdU a.Durata di validità iniziale → art. 5 co. 6, primo e secondo periodo → è stabilito dal PdU → decorso il termine, cessa l'efficacia del PdU ai sensi del regolamento e il materiale da scavo diventa sottoprodotto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 84 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 85. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Efficacia del PdU b. Avvio dei lavori → l'inizio dei lavori, salvo deroghe motivate, deve avvenire entro due anni dalla presentazione del PdU (non dalla sua approvazione) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 85 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 86. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Si ritorna alla disciplina dei rifiuti: → In caso di violazione dei termini di validità e di avvio dei lavori (art. 5, co. 7) In questo caso è possibile ripresentare – entro i due mesi antecedenti la scadenza dei suddetti termini - un PdU che ha la durata massima di un anno (si deve ripetere la caratterizzazione? Parrebbe di dover propendere per la negativa, in caso si attesti che nulla muta rispetto al precedente PdU) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 86 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 87. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Si ritorna alla disciplina dei rifiuti: → In caso di violazione degli obblighi assunti nel PdU (art. 5 co. 8) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 87 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 88. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Si ritorna alla disciplina dei rifiuti: → In caso di venir meno delle condizioni di cui all'art. 4, co. 1 (art. 5 co. 9) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 88 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 89. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Si ritorna alla disciplina dei rifiuti: → In caso di inottemperanza alla corretta gestione dei materiali da scavo in conformità al regolamento (art. 15, ultimo co.) nonché nei casi previsti dagli artt. 8, co. 3 (omesso aggiornamento del PdU per modifica sostanziale), 10, co. 5 (deposito in attesa di utilizzo superiore al preventivato), 12, co. 4 e 5 (omissione della DAU nei termini del PdU) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 89 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 90. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Conseguenze dell'applicazione della disciplina dei rifiuti In generale, in caso di violazione anche di una sola previsione del regolamento, potranno essere astrattamente applicate le sanzioni della Parte IV D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. In ambito penalistico rilevano, tra le altre,: → art. 256, co. 1, attività di gestione di rifiuti non autorizzata; → art. 256, co. 2, abbandono o deposito incontrollato di rifiuti) Tutte queste fattispecie di reato sono rilevanti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti ex D. Lgs. n. 231/2001 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 90 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 91. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Esecuzione del PdU a.Soggetti → esecutore del PdU (art. 9 co. 1) b. Responsabilità → l'esecutore è tenuto a far proprio e a rispettare il PdU (art. 9 co. 1); qual'è il ruolo e qual'è la responsabilità del proponente in questa fase?? c. Adempimenti → redigerà la modulistica necessaria a garantire la tracciabilità dei materiali (art. 9 co. 3) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 91 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 92. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Esecuzione del PdU  Deposito in attesa di utilizzo (art. 10)  Trasporto (art. 11) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 92 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 93. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Modifica del PdU a.Casi e condizioni (art. 8) b.Soggetti c.Tempistica di presentazione d. Istruttoria e. Definizione del procedimento 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 93 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 94. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Modifica del PdU a.Casi e condizioni (art. 8) • - aumento superiore al 20% del volume in banco dei materiali • - destinazione del materiale a sito diverso da quello indicato • - la destinazione del materiale a sito intermedio diverso • - modifica delle tecnologie di scavo 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 94 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 95. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Modifica del PdU b. Soggetti La norma chiarisce che il PdU in modifica può essere presentato, in via alternativa, dal proponente o dall’esecutore 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 95 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 96. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Modifica del PdU c. Tempistica di presentazione • 15 gg. dall'evento di modifica, in caso di aumento del volume in banco (caso a); in caso di inosservanza del termine cessa, con effetto immediato, la qualifica di sottoprodotto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 96 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 97. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Modifica del PdU c. Tempistica di presentazione • negli altri casi di modifica sostanziale, non vi è un termine; tuttavia, fino a quando non vi è stato aggiornamento del PdU non è possibile dar corso a modifiche delle previsioni originarie del piano 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 97 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 98. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 7. Il Piano di utilizzo (PdU): analisi dei contenuti e modalità operative Modifica del PdU d. Istruttoria La stessa prevista per il PdU e. Definizione del procedimento La stessa prevista per il PdU 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 98 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 99. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e approvazione del PdU Gli adempimenti degli uffici sono essenzialmente legati alla:  individuazione ufficio competente all’approvazione;  individuazione del RdP; gestione procedure di approvazione del PdU (dalla ricezione del PdU alle comunicazioni); controlli e verifiche 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 99 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 100. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e approvazione del PdU Gli adempimenti degli uffici legati alla gestione del’applicazione del PdU: Art. 5 → approvazione del PdU esame del PdU e della dichiarazione richiesta integrazione istruttoria motivata richiesta di verifica da parte di ARPAT esame parere ARPAT adozione provvedimento approvazione/diniego  comunicazione provvedimento 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 100 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 101. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e approvazione del PdU Art. 6 → dichiarazione in situazioni di emergenza verifica dichiarazione resa in sede di emergenza  adempimenti conseguenti alla doverosa presentazione del PdU 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 101 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 102. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 8. Gli adempimento degli uffici comunali: le modalità di esame e approvazione del PdU Art. 8 → modifica sostanziale (adempimenti istruttori PdU) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 102 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 103. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza L’art. 6, D.M. n. 161/2012 disciplina le procedure applicabili per la gestione di materiale da scavo in situazioni di emergenza imputabili a causa di forza maggiore 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 103 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 104. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza La procedura di cui all’art. 6 non è applicabile nel caso in cui la situazione di emergenza si è verificata in aree soggette a bonifica 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 104 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 105. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza L’art. 6 prevede che si agisce in deroga all’art. 5 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 105 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 106. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza Iter procedurale La sussistenza dei requisiti di cui all'art. 4, co. 1, è attestata all'Autorità competente mediante una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui all'art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, resa nella forma di cui all'allegato 7 (nella stessa forma della D.A.U., con la documentazione ivi prevista) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 106 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 107. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza Poteri dell’A.C. E’ facoltà dell'Autorità competente eseguire controlli e richiedere verifiche e integrazioni alla documentazione presentata 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 107 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 108. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza Effetti Dalla data della dichiarazione sostitutiva il materiale da scavo può essere gestito nel rispetto di quanto dichiarato (viene dunque trattato come sottoprodotto) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 108 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 109. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 9. La gestione di terre e rocce da scavo in situazioni di emergenza Procedimento ordinario Entro quindici giorni dalla data di inizio lavori, il soggetto che ha rilasciato la dichiarazione di cui al precedente periodo deve comunque presentare il PdU secondo le modalità previste dall'art. 5 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 109 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 110. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) L’art. 12 D.M. n. 161/2012 disciplina la Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 110 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 111. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Finalità Garantire la tracciabilità dei materia di scavo utilizzati come sottoprodotto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 111 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 112. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Soggetti tenuti Ricordiamo che nella fase di realizzazione del PdU il soggetto principale responsabile dell’attuazione del piano è l’esecutore del PdU 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 112 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 113. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Soggetti tenuti L’art. 9 D.M. n. 161/2012 stabilisce l’obbligo del proponente di indicare l’esecutore del PdU prima dell’inizio dei lavori di realizzazione dell’opera 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 113 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 114. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Soggetti tenuti L’esecutore è tenuto a far proprio e rispettare il PdU e ne è responsabile 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 114 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 115. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Soggetti tenuti L’esecutore redigerà la modulistica necessaria a garantire la tracciabilità del materiale di cui agli allegati 6 e 7 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 115 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 116. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Soggetti tenuti L'avvenuto utilizzo del materiale escavato in conformità al Piano di Utilizzo è attestato dall'esecutore all'autorità competente (v. artt. 9 co. 3 e 12 co. 1- 4 e all. 7) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 116 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 117. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Iter procedurale L’esecutore presenta una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui all'articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, in conformità all'allegato 7 e corredata della documentazione completa richiamata al predetto allegato (certificati di analisi, titolo abilitativo dell’opera, ecc.) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 117 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 118. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Tempistica L’allegato 7 prevede che la D.A.U. deve essere compilata dall'esecutore del Piano di Utilizzo a conclusione dei lavori di escavazione ed a conclusione dei lavori di utilizzo 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 118 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 119. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Quante sono le D.A.U.? L’allegato 7 e l’art. 12 D.M. sembrano prevederne due una da rendere a scavo avvenuto; una da rendere a utilizzo avvenuto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 119 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 120. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Termine finale La D.A.U. deve essere resa entro il termine di validità del PdU 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 120 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 121. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Omessa dichiarazione L'omessa dichiarazione di avvenuto utilizzo nel termine di validità del PdU comporta la cessazione, con effetto immediato, della qualifica del materiale escavato come sottoprodotto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 121 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 122. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Utilizzo rilevante ai fini della D.A.U. Ai fini della D.A.U. il deposito o le altre forme di stoccaggio di materiali escavati non costituiscono un utilizzo ai sensi dell'art. 4, co. 1, lett. b) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 122 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 123. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Conservazione della D.A.U. La D.A.U. è conservata per cinque anni ed è resa disponibile in qualunque momento all'autorità di controllo che ne faccia richiesta 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 123 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 124. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 10. Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) Nel caso in cui l’utilizzo è effettuato da parte di un soggetto diverso dall’esecutore o dal proponente? L’art. 12, co. 5, prevede che:  deve essere fatta una D.A.U. (I) nella quale si indica il soggetto utilizzatore e il periodo entro il quale tale soggetto deve completare l’utilizzo  deve essere data comunicazione all'Autorità competente dell’avvenuto utilizzo (D.A.U. II) L'omessa dichiarazione di avvenuto utilizzo da parte del soggetto terzo indicato comporta la cessazione, con effetto immediato, della qualifica del materiale escavato come sottoprodotto 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 124 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 125. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 11. Controlli ed ispezioni L’art. 14 disciplina i controlli ed ispezioni applicabili in ambito gestione t/r a. Vigilanza e controlli ordinari: anche in questo settore trovano applicazione i compiti di vigilanza e controllo stabiliti dalle norme vigenti. 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 125 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 126. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 11. Controlli ed ispezioni b. Verifiche speciali: è, inoltre, previsto che le autorità di controllo effettuano, mediante ispezioni, controlli e prelievi, le verifiche necessarie ad accertare il rispetto degli obblighi assunti nel Piano di Utilizzo ovvero nella dichiarazione di cui all'articolo 6, comma 2, secondo quanto previsto all'allegato 8, parte B. 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 126 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 127. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 11. Controlli ed ispezioni Allegato 8, parte B  PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO IN FASE ESECUTIVA E PER I CONTROLLI E LE ISPEZIONI 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 127 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 128. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 12. La disciplina transitoria L’art. 15 contiene una disciplina della fase transitoria Ambito oggettivo: la disciplina transitoria si applica agli interventi non ancora realizzati e conclusi alla data di entrata in vigore del regolamento ai progetti per i quali è in corso una procedura ai sensi e per gli effetti dell'articolo 186, del decreto legislativo n. 152 del 2006 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 128 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 129. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 12. La disciplina transitoria Finalità Garantire che non vi sia alcuna soluzione di continuità nel passaggio dalla preesistente normativa prevista dall'art. 186 D. Lgs. n. 152/06 a quella prevista dal regolamento 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 129 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 130. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 12. La disciplina transitoria Finestra temporale 180 gg. dalla data di entrata in vigore del regolamento 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 130 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 131. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 12. La disciplina transitoria Facoltatività L’applicazione della nuova disciplina ai progetti in itinere è facoltativa (possono essere assoggettati alla disciplina prevista dal presente regolamento) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 131 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 132. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 12. La disciplina transitoria Iter procedurale Presentazione di un Piano di Utilizzo ai sensi e per gli effetti dell'art. 5 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 132 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 133. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 12. La disciplina transitoria Superamento termine di 180 gg. Decorso il termine di 180 gg. senza che sia stato presentato un PdU ai sensi dell'art. 5, i progetti sono portati a termine secondo la procedura prevista dall'art. 186 D. Lgs. n. 152/06 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 133 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 134. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 12. La disciplina transitoria Clausola di invarianza della spesa pubblica In ogni caso, dall'applicazione della disciplina transitoria non possono derivare oneri aggiuntivi per la spesa pubblica 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 134 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 135. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 13. Analisi degli allegati tecnici Il D.M. 161/2012 contiene 9 allegati • Allegato 1 Caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo • Allegato 2 Procedure di campionamento in fase di progettazione • Allegato 3 Normale pratica industriale • Allegato 4 Procedure di caratterizzazione chimico-fisiche e accertamento delle qualità ambientali 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 135 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 136. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 13. Analisi degli allegati tecnici • Allegato 5 Piano di utilizzo • Allegato 6 Documento di trasporto • Allegato 7 Dichiarazione di avvenuto utilizzo (D.A.U.) • Allegato 8 Procedure di campionamento in fase esecutiva e per i controlli e le ispezioni • Allegato 9 Materiale di riporto di origine antropica 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 136 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 137. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 13. Analisi degli allegati tecnici • Gli allegati contengono: • norme giuridiche di carattere spiccatamente tecnico (v., in particolare, allegato 2 sulle procedure di campionamento); 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 137 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 138. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 13. Analisi degli allegati tecnici Gli allegati contengono: • norme giuridiche sostanziali e procedurali: • → in alcuni casi, si tratta di norme del tutto autonome e indipendenti dall’articolato del D.M. 161/2012 V. gli ultimi quattro capoversi dell’allegato 4 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 138 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 139. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 13. Analisi degli allegati tecnici • Gli allegati contengono: • → in altri casi, si tratta di norme giuridiche: • Integrative (es. allegato 5, sul PdU; es. allegato 1, sulle modalità della caratterizzazione ambientale) • Specificative (es. allegato 9, sui materiali di riporto di origine antropica) • Complementari (es. allegato 3, sulla normale pratica industriale) 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 139 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 140. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 13. Analisi degli allegati tecnici L’allegato 1 indica i tratti essenziali della caratterizzazione ambientale e introduce la distinzione fondamentale tra •  caratterizzazione ambientale in fase progettuale o, comunque, anteriore all’esecuzione dell’opera (a cura del proponente  v. allegato 2, procedure di campionamento in fase di progettazione) •  caratterizzazione ambientale in corso d’opera (a cura dell’esecutore  v. allegato 8, procedure di campionamento in fase di esecutiva) La caratterizzazione ambientale: deve sempre essere contemplata dal PdU avviene sempre a cura e spese del proponente / esecutore 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 140 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 141. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR PROGRAMMA • 13. Analisi degli allegati tecnici • L’allegato 1 prevede che la caratterizzazione ambientale in sede progettuale non dovrà essere ripetuta in corso d’opera se si prevede il ricorso a metodologie di scavo in grado di non determinare un rischio di contaminazione nell’ambiente 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 141 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 142. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Grazie per l’attenzione andreafaccon@libero.it 30 novembre 2012 Avv. Andrea Faccon 142 Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata
  • 143. MOD.FORM.24 – FORMAT PRESENTAZIONE SLIDES Rev. 01 del 2008.10.17 – Preparato: RD - Approvato: DIR Omniavis.it Il presente documento è di proprietà di OMNIAVIS. E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata