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Presentazione Archivio Soncini-
Ganapini
«Il Fondo Africa»
a cura di M. Lanzafame, C. Podaliri, M. Moreni
17 gennaio 2014, Sala del Planisfero
Giuseppe Soncini (26 aprile 1926-4 aprile 1991)
• Partigiano, operaio e militante comunista, Presidente
dell’ Arcispedale Santa Maria Nuova, Assessore
comunale a Reggio Emilia.
• Promotore e responsabile di Comitati di solidarietà
Locali e nazionali con il Mozambico (FRELIMO) e l’
Africa Australe (ANC- SWAPO-ZANU/ZAPU).
• Il Fondo Africa raccoglie la documentazione della sua
attività e del suo lavoro nell’ambito della solidarietà e
della cooperazione nei confronti dei paesi dell’Africa
Australe, prima come Presidente dell’Arcispedale Santa
Maria Nuova, poi come Assessore alle Relazioni
Internazionali del Comune di Reggio Emilia.
• Figura chiave per la ricostruzione dei rapporti tra l’Italia
e l’Africa Australe tra gli anni ’70 e la fine degli anni ‘80.
Perché Archivio Soncini-Ganapini
• Ruolo determinante nella conservazione, organizzazione e successivo
deposito di Bruna Ganapini
• Il suo impegno prosegue nell’identificazione connessa al trattamento
archivistico della parte fotografica e più in generale nella
contestualizzazione complessiva
Fondo Africa: cos’è cosa contiene, indicazioni
dimensionali- 1
L’archivio Soncini-Ganapini depositato nel
2012:
• 29 m lineari di archivio
9,6 m di corrispondenze e doc cartacei;
7,5 m di foto, positivi, negativi e diapo;
2,5 m di audio e video;
4,8 m di manifesti;
4,8 m di opuscoli e riviste
• L’ 85% dell’ Archivio è costituito da
documentazioni relative al «Fondo Africa»
Fondo Africa: cos’è cosa contiene,
indicazioni dimensionali- 2
Il «Fondo Africa» in via di inventariazione e condizionamento:
• 30.000 carte circa (25.000 già inventariate) in 4 serie
• 110 fascicoli di documenti cartacei su 48 buste, circa il 55% trattati a livello di
singolo documento
• Oltre 2600 documenti descritti singolarmente (corrispondenze, interventi e
relazioni)
• 11000 positivi (foto e provini) 176 fascicoli su 20 buste, circa 5000 stampe già
inventariate e condizionate
• collezione di libri, riviste e bollettini (portoghese, inglese e francese)in via di
catalogazione dentro il sistema bibliotecario della Panizzi
• materiale grafico (manifesti e cartoline): Mozambico, Sudafrica, Angola, Zimbabwe,
Namibia…ma anche movimento Anti-Apartheid
• migliaia di diapositive
• nastri, bobine, videocassette e pellicole cinematografiche
Importanza del «Fondo Africa»
• Rilievo nazionale per la ricostruzione storica dei rapporti complessivi tra
Italia e Africa Australe (Mozambico, Sudafrica, Lesotho, Tanzania, Angola,
Zimbabwe)
• Inserimento del Fondo all’interno del network di fondi internazionali del
movimento Anti-Apartheid (Paesi scandinavi, Regno Unito, Olanda, Nord
America)
• Complemento memoria africana (Mozambico, Sudafrica, Lesotho, Tanzania,
Angola, Zimbabwe)
• Rilievo nazionale per ricostruzione storia «diplomazia orizzontale» e
impegno Enti locali e cooperative nel quadro relazioni internazionali (Genova,
Milano, Torino, Brescia, Livorno, Ravenna, Bologna, Roma, Campania…)
Rilievo storico documentario
dell’Archivio
• Permette la ricostruzione dei rapporti tra Reggio Emilia e l’Africa Australe, nel
periodo tra gli anni ‘60 e la fine degli anni ‘80.
• Conserva le carte relative all’attività dei vari comitati promossi da Giuseppe
Soncini nel corso della sua attività.
• Conserva le testimonianze del reticolo di rapporti stabiliti a livello nazionale
ed internazionale nel corso dell’attività reggiana.
• Documenta le attività di solidarietà e di cooperazione reggiane ed italiane nei
confronti dell’Africa Australe (Conferenze Nazionali, Navi della solidarietà,
Assistenza sanitaria, Campagne di mobilitazione politica, Progetti di
cooperazione)
• Conserva corrispondenze, autografi e interventi di importanti leader africani
(Samora Machel, Marcelino Dos Santos, Oliver Tambo, Alfred Nzo, Sam
Nujoma, Amilcar Cabral e molti altri)
Le scelte archivistiche
• Materiali conservati nell’Archivio sono frutto di 20 anni di attività, raccolti nel
corso delle attività dei Comitati;
• Sono stati oggetto di una riorganizzazione complessiva negli anni 1987-1991
da parte di Giuseppe Soncini e Bruna Ganapini e, dopo la morte di Soncini, il
lavoro è stato completato da quest’ultima.
• L’idea base di questa riorganizzazione era la scrittura di una o più opere
sull’esperienza della solidarietà reggiana
• La nostra scelta è stata quella di conservare, per quanto possibile la struttura
e le partizioni originarie dell’Archivio.
• Abbiamo effettuato la descrizione con il software IBC Xdams, il cui utilizzo ci
è stato concesso dall’IBC Emilia-Romagna.
ARCHIVIO SONCINI – GANAPINI – Albero archivistico
Archivio
Soncini-
Ganapini
Africa
Appunti per la
cronaca
Comitato Nazionale
Africa Australe
Prima conferenza
1978
Prima Nave 1980
Seconda
Conferenza 1982
Seconda Nave 1984
Contro l’apartheid
Frelimo-Mozambico
Noi con Voi
Africa-Fotografie
Foto Frelimo
Mozambico
Foto Africa Australe
Foto «Noi con Voi»
Pubblicazione • Due serie già pubblicate integralmente e
accessibili/navigabili
• Dal marzo 2014 l’inventario
accessibile/navigabile dalla piattaforma
IBC Archivi accessibile dal sito della
biblioteca Panizzi
• Modalità di ricerca possibili (vedi esempi
successivi)
• Consultabile nella Biblioteca per studiosi e
utenti
• Note e vincoli di consultazione
Sistemazione Fondo Africa
• Condizionamento concordato con Panizzi
• Inventariazione concordata con IBC e da loro supervisionata
• Creazione di un reticolo di riferimenti con:
a. Materiali posseduti e conservati in altri archivi italiani e stranieri
b. Creazione dei soggetti produttori (es. Comitati e Persone)
c. Creazione di un set di schede biografiche e/o di soggetti istituzionali (90 schede)
integrate nell’ Archivio per recuperare informazioni di contesto difficilmente accessibili e
spesso inedite, anch’esse navigabili e collegate tra loro
• Il sub-fondo fotografico è strettamente collegato alle serie cartacee
• Catalogazione riviste, bollettini e letteratura grigia inserita nel Catalogo Panizzi e
integrata nel Fondo stesso
Trattamento fisico e condizionamento
dell’Archivio
• L’archivio è strutturato e organizzato fisicamente per permettere
un rapido e semplice accesso, sempre attraverso la mediazione
della Panizzi, agli studiosi e agli utenti interessati.
• Le carte sono timbrate, conteggiate e numerate, e sono
organizzate in fascicoli di contenuto coerente, descritti
puntualmente.
• Il trattamento dei materiali ha riguardato anche un lavoro che
consentirà la migliore conservazione dei materiali.
• La struttura fisica dell’Archivio corrisponde all’inventario
informatico.
Percorso di lettura a partire dall’albero
• Abbiamo lavorato sempre con l’obiettivo di costruire un albero molto
trasparente.
– Da una parte, garantendo la completezza e la chiarezza di un percorso di lettura dai
livelli archivistici alti ai livelli archivistici più bassi.
– Dall’altra, lavorando per permettere un celere orientamento all’interno dell’Archivio anche
nel caso di un’interrogazione attraverso parole chiave, date, avvenimenti.
– Possibilità di stampare l’inventario del fondo
Alcune linee di descrizione archivistica
• Ricostruzione del contesto storico (es. Sottoserie Seconda
Conferenza).
– Indicazioni storiche.
– Indicazioni di contenuto
– Criteri di ordinamento
– Bibliografia
– Collegamento con altre sezioni e documenti contenuti nell’Archivio
Alcune linee di descrizione archivistica (2)
• Integrazione con altri complessi archivistici
– Enuga S. Reddy papers: scheda
– The imprisoned society (SATIS) in Anti-Aparthied Movement Archive
presso Biblioteca Bodleiana Oxford
– Testo relazione Malagodi per Seconda Conferenza in Archivi del
Novecento (Esistenza e localizzazione di copie)
– Appello dei sindacati per Seconda Nave in archivio Cgil
Una selezione di archivi stranieri collegati
• Internazionali
– Francia, AFASPA
– Gran Bretagna:
– Ruth First papers
– Anti-Apartheid Movement
– Olanda
– Archief Anti-Apartheidsbeweging
Nederland
– Paesi scandinavi
– Nordic Africa Institute
– Svizzera
– Archiv Medic’Angola
• Africani
– Sud Africa
– Oliver Tambo Papers
– Anc Archives at Fort Hare
– Mayibuye Archives at Robben Island
– Namibia
– SWAPO Archives
– Mozambico
– Arquivo Historico do Mozambico
Reticolo – Authority files
• Creazione di un set di schede biografiche o di soggetti istituzionali.
• Abbiamo lavorato su due linee:
• fornire informazioni di contesto difficilmente reperibili in Italia per facilitare il lavoro degli
studiosi italiani
• concentrarci anche su personaggi mai trattati individualmente, ma il cui contributo alle
attività di solidarietà e nei rapporti tra l’Italia e l’Africa Australe è stato rilevante.
• Il totale delle schede prodotte nel complesso dell’archivio è di circa 90, siano esse
inserite all’interno dell’inventario (MAGIC, Commission internationale d'enquête sur le
crimes des régimes racistes), all’interno delle indicazioni di contesto, siano esse
inserite e prodotte come schede autonome, ma collegate tra di loro e navigabili.
Il reticolo – Authority file - Biografie
 Soggetti produttori/legati all’Archivio
 Comitati
 Persone
 Schede biografiche
 ANC (Es. Anthony Mongalo, Thami Sindelo)
 SWAPO
 Zimbabwe
 Mozambico
 Organizzazioni internazionali (Onu, Oua)
 Protagonisti internazionali della solidarietà
 Protagonisti italiani
 Schede istituzioni
 Internazionali (Es. United Nations Centre against Apartheid, Oua Liberation Committee)
 Movimenti di liberazione (Es. Missione in Italia dell’African National Congress)
 Movimenti di solidarietà internazionale (ICSA, IDAF)
 Gruppi e movimenti italiani
 Esterno all’Archivio, ma con correlazione puntuale con i suoi item;
 Connessione a schede e informazioni presenti in altri archivi (vedi De Pascalis)
Anc Italian Mission, Rome Office
ANC Italian Mission -1
Rome Office
History
-------------------------------------------------------------------------------
Introduction
When the Nationalist Government banned the African National Congress (ANC) on 8 April 1960, the ANC
began operating underground in South Africa. Outside the country the ANC started to establish itself as the
official voice of South Africa's voteless masses. By the 1970s recognition of the ANC's legitimacy was
growing, not only amongst the multiplicity of non-governmental anti-apartheid organizations, but also
among foreign governments.
The first missions were opened in London, Accra, Cairo, and Dar-es-Salaam. By 1980, the ANC had offices
and representatives in 32 countries. The external missions worked to win support for the overthrow of
apartheid by promoting the cause of the ANC and urging international economic pressure against the South
African government. The missions also provided assistance to South African exiles. Following the banning of
the organisation, Oliver Tambo, President General of the ANC left South Africa to head of the ANC's external
operations.
On 2 February 1990 the bans on the ANC and other political organisations were lifted. A process of
negotiations between the unbanned organisations and the South African government ensued. In 1992 the
ANC instructed its missions to collate and box their records for shipment to South Africa. These records were
to form the basis of the official archives of the ANC, from which a true history of the ANC's role in the
struggle against apartheid could be written.
History of the Italian Mission.
The early history of the Italian Mission, from 1972 to the mid-eighties, is taken from the O.R.Tambo record
files of Correspondence and those of the Department of International Affairs. A reply from Max Sisulu to
Antonio Calo in Rome, dated 20 November 1972, indicates that an Italian connection with the ANC was
established early on.
In 1982, Thami Sindelo wrote a report on her appointment in June 1978 as an ANC representative to Italy.
From the start the Municipality of Reggio Emilia supported the organisation and its presence there. Sindelo
writes of the First National Conference of Solidarity held in Reggio Emilio in November 1978. An Italian ‘Ship
of Solidarity’ had been donated and Sindelo told that it had docked in Luanda and Maputo with necessities
of food, clothing, medicines, ambulances, prefab schools, tractors and more.
The Second Conference of Solidarity with South Africa and Namibia was held in Rome in a parliamentary
building attended by representatives from the Front-Line States, the UN, EEC and European Parliament inter
alia Decisions included sending a second Solidarity Ship "Amandla" and the formation of an Italo-Southern
African Association. Nelson Mandela was given the citizenship of the City of Rome.
The political situation in Italy in 1982 was unstable, with economic and criminal scandals involving the
Mafia, Masonic Lodges and Right-Wing groupings. The government collapsed repeatedly after short terms.
Nevertheless the decisions of the Solidarity Conference and the ANC office were sustained.
Thami had useful contact with the Italian Foreign Ministry which resulted in important contributions, but
despite denials, the government continued to sell arms to South Africa. A successful programme with high
schools, showing films of the Solomon Mahlangu Freedom College and talking to students was regularly
conducted and the office was able to publish ‘Sechaba’ in Italian with a circulation of 4,000. They printed
23,000 diaries for sale together with Isitwalandwe gold medals.
Although all the political parties declared their support for the ANC only the Communist Party gave them
practical and necessary assistance. They had good relations with other liberation organisations such as
Polisario, El Salvador and Uruguay and with other African Diplomatic Missions. Their closest connections
were with the embassies of Lesotho, Algeria and Zambia. However the office struggled to keep going
financially for the promised donations from Italian parties did not materialise. A major problem arose when
visitors would arrive at the airport without a visa. Thami sent a strong plea for visas to be obtained prior to
travelling.
1
da http://www.ufh.ac.za/collections/Library/ANC_Materials/ItalianM_History.htm
SVILUPPI E VALORIZZAZIONE
1. Completamento e integrazione con il complesso Archivio Soncini:
primo deposito (inventario comune); altri segmenti del Fondo Africa (parte
multimediale: diapositive, negativi, video, pellicole e nastri magnetici,
collezione manifesti); altri fondi presenti in Panizzi di fotografi che hanno
collaborato con Soncini.
2. Livello locale: Fondo Cigarini; memorie e fondi privati; Archivio Reggio-
Africa presso Istoreco; …
3. Livello nazionale: a partire dalla centralità del Fondo Africa connettersi con
Enti locali, ONG, Associazioni, Organizzazioni, Imprese cooperative e
personalità che hanno collaborato negli anni e che possiedono archivi e altri
fondi.
4. Livello internazionale: già possibile costruire sinergie con enti e
organizzazioni africane per realizzare prodotti storico-culturali sulla memoria
della solidarietà, della cooperazione e dello sviluppo.
La progettazione, l’inventariazione e la sistemazione,
la valorizzazione e la comunicazione del «Fondo
Africa» sono stati possibili grazie all’impegno di risorse
e di disponibilità di diversi soggetti.
In questa occasione vogliamo ringraziarli
pubblicamente:
-Boorea-CCPL
-Biblioteca Panizzi
-Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali
dell’Emilia Romagna
-Bruna Ganapini

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  • 1. Presentazione Archivio Soncini- Ganapini «Il Fondo Africa» a cura di M. Lanzafame, C. Podaliri, M. Moreni 17 gennaio 2014, Sala del Planisfero
  • 2. Giuseppe Soncini (26 aprile 1926-4 aprile 1991) • Partigiano, operaio e militante comunista, Presidente dell’ Arcispedale Santa Maria Nuova, Assessore comunale a Reggio Emilia. • Promotore e responsabile di Comitati di solidarietà Locali e nazionali con il Mozambico (FRELIMO) e l’ Africa Australe (ANC- SWAPO-ZANU/ZAPU). • Il Fondo Africa raccoglie la documentazione della sua attività e del suo lavoro nell’ambito della solidarietà e della cooperazione nei confronti dei paesi dell’Africa Australe, prima come Presidente dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, poi come Assessore alle Relazioni Internazionali del Comune di Reggio Emilia. • Figura chiave per la ricostruzione dei rapporti tra l’Italia e l’Africa Australe tra gli anni ’70 e la fine degli anni ‘80.
  • 3. Perché Archivio Soncini-Ganapini • Ruolo determinante nella conservazione, organizzazione e successivo deposito di Bruna Ganapini • Il suo impegno prosegue nell’identificazione connessa al trattamento archivistico della parte fotografica e più in generale nella contestualizzazione complessiva
  • 4. Fondo Africa: cos’è cosa contiene, indicazioni dimensionali- 1 L’archivio Soncini-Ganapini depositato nel 2012: • 29 m lineari di archivio 9,6 m di corrispondenze e doc cartacei; 7,5 m di foto, positivi, negativi e diapo; 2,5 m di audio e video; 4,8 m di manifesti; 4,8 m di opuscoli e riviste • L’ 85% dell’ Archivio è costituito da documentazioni relative al «Fondo Africa»
  • 5. Fondo Africa: cos’è cosa contiene, indicazioni dimensionali- 2 Il «Fondo Africa» in via di inventariazione e condizionamento: • 30.000 carte circa (25.000 già inventariate) in 4 serie • 110 fascicoli di documenti cartacei su 48 buste, circa il 55% trattati a livello di singolo documento • Oltre 2600 documenti descritti singolarmente (corrispondenze, interventi e relazioni) • 11000 positivi (foto e provini) 176 fascicoli su 20 buste, circa 5000 stampe già inventariate e condizionate • collezione di libri, riviste e bollettini (portoghese, inglese e francese)in via di catalogazione dentro il sistema bibliotecario della Panizzi • materiale grafico (manifesti e cartoline): Mozambico, Sudafrica, Angola, Zimbabwe, Namibia…ma anche movimento Anti-Apartheid • migliaia di diapositive • nastri, bobine, videocassette e pellicole cinematografiche
  • 6. Importanza del «Fondo Africa» • Rilievo nazionale per la ricostruzione storica dei rapporti complessivi tra Italia e Africa Australe (Mozambico, Sudafrica, Lesotho, Tanzania, Angola, Zimbabwe) • Inserimento del Fondo all’interno del network di fondi internazionali del movimento Anti-Apartheid (Paesi scandinavi, Regno Unito, Olanda, Nord America) • Complemento memoria africana (Mozambico, Sudafrica, Lesotho, Tanzania, Angola, Zimbabwe) • Rilievo nazionale per ricostruzione storia «diplomazia orizzontale» e impegno Enti locali e cooperative nel quadro relazioni internazionali (Genova, Milano, Torino, Brescia, Livorno, Ravenna, Bologna, Roma, Campania…)
  • 7. Rilievo storico documentario dell’Archivio • Permette la ricostruzione dei rapporti tra Reggio Emilia e l’Africa Australe, nel periodo tra gli anni ‘60 e la fine degli anni ‘80. • Conserva le carte relative all’attività dei vari comitati promossi da Giuseppe Soncini nel corso della sua attività. • Conserva le testimonianze del reticolo di rapporti stabiliti a livello nazionale ed internazionale nel corso dell’attività reggiana. • Documenta le attività di solidarietà e di cooperazione reggiane ed italiane nei confronti dell’Africa Australe (Conferenze Nazionali, Navi della solidarietà, Assistenza sanitaria, Campagne di mobilitazione politica, Progetti di cooperazione) • Conserva corrispondenze, autografi e interventi di importanti leader africani (Samora Machel, Marcelino Dos Santos, Oliver Tambo, Alfred Nzo, Sam Nujoma, Amilcar Cabral e molti altri)
  • 8. Le scelte archivistiche • Materiali conservati nell’Archivio sono frutto di 20 anni di attività, raccolti nel corso delle attività dei Comitati; • Sono stati oggetto di una riorganizzazione complessiva negli anni 1987-1991 da parte di Giuseppe Soncini e Bruna Ganapini e, dopo la morte di Soncini, il lavoro è stato completato da quest’ultima. • L’idea base di questa riorganizzazione era la scrittura di una o più opere sull’esperienza della solidarietà reggiana • La nostra scelta è stata quella di conservare, per quanto possibile la struttura e le partizioni originarie dell’Archivio. • Abbiamo effettuato la descrizione con il software IBC Xdams, il cui utilizzo ci è stato concesso dall’IBC Emilia-Romagna.
  • 9. ARCHIVIO SONCINI – GANAPINI – Albero archivistico Archivio Soncini- Ganapini Africa Appunti per la cronaca Comitato Nazionale Africa Australe Prima conferenza 1978 Prima Nave 1980 Seconda Conferenza 1982 Seconda Nave 1984 Contro l’apartheid Frelimo-Mozambico Noi con Voi Africa-Fotografie Foto Frelimo Mozambico Foto Africa Australe Foto «Noi con Voi»
  • 10. Pubblicazione • Due serie già pubblicate integralmente e accessibili/navigabili • Dal marzo 2014 l’inventario accessibile/navigabile dalla piattaforma IBC Archivi accessibile dal sito della biblioteca Panizzi • Modalità di ricerca possibili (vedi esempi successivi) • Consultabile nella Biblioteca per studiosi e utenti • Note e vincoli di consultazione
  • 11. Sistemazione Fondo Africa • Condizionamento concordato con Panizzi • Inventariazione concordata con IBC e da loro supervisionata • Creazione di un reticolo di riferimenti con: a. Materiali posseduti e conservati in altri archivi italiani e stranieri b. Creazione dei soggetti produttori (es. Comitati e Persone) c. Creazione di un set di schede biografiche e/o di soggetti istituzionali (90 schede) integrate nell’ Archivio per recuperare informazioni di contesto difficilmente accessibili e spesso inedite, anch’esse navigabili e collegate tra loro • Il sub-fondo fotografico è strettamente collegato alle serie cartacee • Catalogazione riviste, bollettini e letteratura grigia inserita nel Catalogo Panizzi e integrata nel Fondo stesso
  • 12. Trattamento fisico e condizionamento dell’Archivio • L’archivio è strutturato e organizzato fisicamente per permettere un rapido e semplice accesso, sempre attraverso la mediazione della Panizzi, agli studiosi e agli utenti interessati. • Le carte sono timbrate, conteggiate e numerate, e sono organizzate in fascicoli di contenuto coerente, descritti puntualmente. • Il trattamento dei materiali ha riguardato anche un lavoro che consentirà la migliore conservazione dei materiali. • La struttura fisica dell’Archivio corrisponde all’inventario informatico.
  • 13. Percorso di lettura a partire dall’albero • Abbiamo lavorato sempre con l’obiettivo di costruire un albero molto trasparente. – Da una parte, garantendo la completezza e la chiarezza di un percorso di lettura dai livelli archivistici alti ai livelli archivistici più bassi. – Dall’altra, lavorando per permettere un celere orientamento all’interno dell’Archivio anche nel caso di un’interrogazione attraverso parole chiave, date, avvenimenti. – Possibilità di stampare l’inventario del fondo
  • 14.
  • 15. Alcune linee di descrizione archivistica • Ricostruzione del contesto storico (es. Sottoserie Seconda Conferenza). – Indicazioni storiche. – Indicazioni di contenuto – Criteri di ordinamento – Bibliografia – Collegamento con altre sezioni e documenti contenuti nell’Archivio
  • 16.
  • 17. Alcune linee di descrizione archivistica (2) • Integrazione con altri complessi archivistici – Enuga S. Reddy papers: scheda – The imprisoned society (SATIS) in Anti-Aparthied Movement Archive presso Biblioteca Bodleiana Oxford – Testo relazione Malagodi per Seconda Conferenza in Archivi del Novecento (Esistenza e localizzazione di copie) – Appello dei sindacati per Seconda Nave in archivio Cgil
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  • 20. Una selezione di archivi stranieri collegati • Internazionali – Francia, AFASPA – Gran Bretagna: – Ruth First papers – Anti-Apartheid Movement – Olanda – Archief Anti-Apartheidsbeweging Nederland – Paesi scandinavi – Nordic Africa Institute – Svizzera – Archiv Medic’Angola • Africani – Sud Africa – Oliver Tambo Papers – Anc Archives at Fort Hare – Mayibuye Archives at Robben Island – Namibia – SWAPO Archives – Mozambico – Arquivo Historico do Mozambico
  • 21. Reticolo – Authority files • Creazione di un set di schede biografiche o di soggetti istituzionali. • Abbiamo lavorato su due linee: • fornire informazioni di contesto difficilmente reperibili in Italia per facilitare il lavoro degli studiosi italiani • concentrarci anche su personaggi mai trattati individualmente, ma il cui contributo alle attività di solidarietà e nei rapporti tra l’Italia e l’Africa Australe è stato rilevante. • Il totale delle schede prodotte nel complesso dell’archivio è di circa 90, siano esse inserite all’interno dell’inventario (MAGIC, Commission internationale d'enquête sur le crimes des régimes racistes), all’interno delle indicazioni di contesto, siano esse inserite e prodotte come schede autonome, ma collegate tra di loro e navigabili.
  • 22. Il reticolo – Authority file - Biografie  Soggetti produttori/legati all’Archivio  Comitati  Persone  Schede biografiche  ANC (Es. Anthony Mongalo, Thami Sindelo)  SWAPO  Zimbabwe  Mozambico  Organizzazioni internazionali (Onu, Oua)  Protagonisti internazionali della solidarietà  Protagonisti italiani  Schede istituzioni  Internazionali (Es. United Nations Centre against Apartheid, Oua Liberation Committee)  Movimenti di liberazione (Es. Missione in Italia dell’African National Congress)  Movimenti di solidarietà internazionale (ICSA, IDAF)  Gruppi e movimenti italiani  Esterno all’Archivio, ma con correlazione puntuale con i suoi item;  Connessione a schede e informazioni presenti in altri archivi (vedi De Pascalis)
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  • 24. Anc Italian Mission, Rome Office ANC Italian Mission -1 Rome Office History ------------------------------------------------------------------------------- Introduction When the Nationalist Government banned the African National Congress (ANC) on 8 April 1960, the ANC began operating underground in South Africa. Outside the country the ANC started to establish itself as the official voice of South Africa's voteless masses. By the 1970s recognition of the ANC's legitimacy was growing, not only amongst the multiplicity of non-governmental anti-apartheid organizations, but also among foreign governments. The first missions were opened in London, Accra, Cairo, and Dar-es-Salaam. By 1980, the ANC had offices and representatives in 32 countries. The external missions worked to win support for the overthrow of apartheid by promoting the cause of the ANC and urging international economic pressure against the South African government. The missions also provided assistance to South African exiles. Following the banning of the organisation, Oliver Tambo, President General of the ANC left South Africa to head of the ANC's external operations. On 2 February 1990 the bans on the ANC and other political organisations were lifted. A process of negotiations between the unbanned organisations and the South African government ensued. In 1992 the ANC instructed its missions to collate and box their records for shipment to South Africa. These records were to form the basis of the official archives of the ANC, from which a true history of the ANC's role in the struggle against apartheid could be written. History of the Italian Mission. The early history of the Italian Mission, from 1972 to the mid-eighties, is taken from the O.R.Tambo record files of Correspondence and those of the Department of International Affairs. A reply from Max Sisulu to Antonio Calo in Rome, dated 20 November 1972, indicates that an Italian connection with the ANC was established early on. In 1982, Thami Sindelo wrote a report on her appointment in June 1978 as an ANC representative to Italy. From the start the Municipality of Reggio Emilia supported the organisation and its presence there. Sindelo writes of the First National Conference of Solidarity held in Reggio Emilio in November 1978. An Italian ‘Ship of Solidarity’ had been donated and Sindelo told that it had docked in Luanda and Maputo with necessities of food, clothing, medicines, ambulances, prefab schools, tractors and more. The Second Conference of Solidarity with South Africa and Namibia was held in Rome in a parliamentary building attended by representatives from the Front-Line States, the UN, EEC and European Parliament inter alia Decisions included sending a second Solidarity Ship "Amandla" and the formation of an Italo-Southern African Association. Nelson Mandela was given the citizenship of the City of Rome. The political situation in Italy in 1982 was unstable, with economic and criminal scandals involving the Mafia, Masonic Lodges and Right-Wing groupings. The government collapsed repeatedly after short terms. Nevertheless the decisions of the Solidarity Conference and the ANC office were sustained. Thami had useful contact with the Italian Foreign Ministry which resulted in important contributions, but despite denials, the government continued to sell arms to South Africa. A successful programme with high schools, showing films of the Solomon Mahlangu Freedom College and talking to students was regularly conducted and the office was able to publish ‘Sechaba’ in Italian with a circulation of 4,000. They printed 23,000 diaries for sale together with Isitwalandwe gold medals. Although all the political parties declared their support for the ANC only the Communist Party gave them practical and necessary assistance. They had good relations with other liberation organisations such as Polisario, El Salvador and Uruguay and with other African Diplomatic Missions. Their closest connections were with the embassies of Lesotho, Algeria and Zambia. However the office struggled to keep going financially for the promised donations from Italian parties did not materialise. A major problem arose when visitors would arrive at the airport without a visa. Thami sent a strong plea for visas to be obtained prior to travelling. 1 da http://www.ufh.ac.za/collections/Library/ANC_Materials/ItalianM_History.htm
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  • 26. SVILUPPI E VALORIZZAZIONE 1. Completamento e integrazione con il complesso Archivio Soncini: primo deposito (inventario comune); altri segmenti del Fondo Africa (parte multimediale: diapositive, negativi, video, pellicole e nastri magnetici, collezione manifesti); altri fondi presenti in Panizzi di fotografi che hanno collaborato con Soncini. 2. Livello locale: Fondo Cigarini; memorie e fondi privati; Archivio Reggio- Africa presso Istoreco; … 3. Livello nazionale: a partire dalla centralità del Fondo Africa connettersi con Enti locali, ONG, Associazioni, Organizzazioni, Imprese cooperative e personalità che hanno collaborato negli anni e che possiedono archivi e altri fondi. 4. Livello internazionale: già possibile costruire sinergie con enti e organizzazioni africane per realizzare prodotti storico-culturali sulla memoria della solidarietà, della cooperazione e dello sviluppo.
  • 27. La progettazione, l’inventariazione e la sistemazione, la valorizzazione e la comunicazione del «Fondo Africa» sono stati possibili grazie all’impegno di risorse e di disponibilità di diversi soggetti. In questa occasione vogliamo ringraziarli pubblicamente: -Boorea-CCPL -Biblioteca Panizzi -Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali dell’Emilia Romagna -Bruna Ganapini