BIO-SCULT ha condotto un censimento di tutte le opere conservate nelle sale e nei depositi di Villa Corsini, verificando e - in moltissimi casi - recuperando i numeri di inventario delle sculture, andati perduti in seguito ai danni arrecati al Museo dall’alluvione e al trasferimento a Villa Corsini della sua collezione di marmi. Si è creato un database che è diventato la base per un catalogo tridimensionale delle sculture che, grazie a ricostruzioni 3D, consente a tutti la fruizione dell'intera collezione
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Bio-Scult
1. RICERCATORI
DIPARTIMENTO
BIO-SCULT
Per una ‘bio-grafia’ delle sculture all’aperto: dalle
collezioni fiorentine al Regio Museo di Luigi Adriano
Milani, all’alluvione del 1966
Prof. Gianfranco Adornato
Dott.ssa Alessia Di Santi
Scuola Normale Superiore,
Classe di Lettere e Filosofia
2. Il nostro punto di partenza
Dopo i danneggiamenti arrecati dall’alluvione del 1966 agli spazi del Museo Archeologico Nazionale di Firenze (MAF), la
sua collezione di sculture classiche, costituita da centinaia di opere in marmo, fu trasferita a Villa Corsini a Castello. Molte
di queste sculture erano state precedentemente esposte nel giardino del Regio Museo Archeologico, dove erano state collocate
da Luigi Adriano Milani durante la sua direzione del Museo (1900-1914), per costituire il suo «vagheggiato Museo della
scoltura antica», che - secondo l’originario progetto dell’ambizioso direttore - avrebbe dovuto raccogliere tutte le antichità
presenti nelle collezioni fiorentine. Di questa ricca ed eterogenea collezione, un tempo visibile nel Giardino Archeologico,
oggi è possibile ammirare solo una percentuale visitando le sale musealizzate di Villa Corsini; il resto delle sculture si trova
nei depositi della villa dagli anni Ottanta.
L’attività di ricerca
In stretta collaborazione con il MAF, BIO-SCULT ha condotto un censimento di tutte le opere conservate nelle sale e nei
depositi di Villa Corsini, verificando e - in moltissimi casi - recuperando i numeri di inventario delle sculture, andati perduti
in seguito ai danni arrecati al Museo dall’alluvione e al trasferimento a Villa Corsini della sua collezione di marmi. Le
ricerche condotte sulla documentazione d’archivio, in particolar modo sulle fotografie storiche, hanno consentito di
restituire l’identità perduta a numerose opere e a molteplici frammenti oggi distaccati. Inoltre, grazie allo studio dei
documenti è stato possibile indagare le fasi di vita di queste sculture, ricostruendone la biografia, dalle fasi più antiche a
quelle più recenti, soffermandosi anche sulla loro storia conservativa.
I dati ottenuti grazie alle indagini svolte sulle opere e le informazioni ricavate dalle ricerche archivistiche sono stati raccolti in
un database, predisposto insieme allo Staff del MAF per facilitare la gestione della collezione e le future ricerche su di essa. Il
database è diventato la base per un catalogo tridimensionale delle sculture conservate a Villa Corsini, con il quale si intende
offrire una visione completa di ogni opera e della sua biografia, grazie a ricostruzioni 3D che consentano a tutti la
fruizione dell’intera collezione, comprese le opere temporaneamente non accessibili.
Know-how e competenze del GR
• Catalogazione di una vasta collezione di sculture, costituita da centinaia di opere, la maggior parte delle quali pressoché
inedita.
• Analisi autoptiche finalizzate a inquadrare ciascuna opera dal punto di vista storico-artistico, con particolare attenzione
agli interventi di restauro moderni, che molto peso hanno avuto nella biografia di numerose sculture antiche.
• Documentazione fotografica e realizzazione di modelli 3D (grazie alla collaborazione con altri GR della SNS).
• Esperienza nelle ricerche d’archivio su tematiche riguardanti vicende collezionistiche di antichità di ambito fiorentino.
• Esperienza nella gestione della documentazione in ambito museale (inventariazione e catalogazione, anche secondo i
parametri ministeriali).
• Attenzione alla materialità della scultura, necessaria per indirizzare indagini scientifiche sui marmi e per analizzarne lo
stato di conservazione.
• Divulgazione a tutti i tipi di pubblici (accademici e non), anche mediante l’organizzazione di mostre.
L'attività
di ricerca
3. L’oggetto della
ricerca
Foto: MAF
Foto: BIO-SCULT (SNS-MAF)
Alcune sculture del MAF oggi esposte
nel Salone di Villa Corsini a Castello
Giardino del MAF – inizi del Novecento
4. La ricerca
storico-artistica
1. Censimento delle sculture e analisi autoptica
3. Identificazione delle opere
2. Documentazione fotografica
4. Riscontro inventariale e ricerca d’archivio
Foto: MAF
Foto: MAF
Foto: MAF
Foto: BIO-SCULT (SNS-MAF)
Foto: BIO-SCULT (SNS-MAF)
Foto: Archivio Salviati (SNS)
Foto: BIO-SCULT
(SNS-MAF)
Foto: MAF
8. Strumenti, Tecnologie e Servizi
Ogni ricerca su un manufatto antico necessita prima di tutto dell’occhio e dell’esperienza di figure professionali,
come archeologi e storici dell’arte antica, senza le quali non sarebbe possibile catalogare, studiare, gestire, tutelare
e valorizzare il nostro ricco patrimonio culturale.
Ogni futura indagine su un’opera non può prescindere dalla sua conoscenza e dunque dalla ricerca di ambito
storico-artistico.
Il GR coinvolto nel progetto BIO-SCULT, costituito da archeologi e storici dell’arte antica, ha innanzitutto adottato un
metodo di ricerca tradizionale, basato sull’analisi autoptica e il confronto con la casistica nota in letteratura, per un
inquadramento cronologico di ogni scultura esaminata, e sulla ricerca bibliografica e d’archivio per delinearne
vicende collezionistiche e definirne la storia conservativa.
Tuttavia, con un approccio del tutto innovativo rivolto alle caratteristiche materiche di ogni manufatto, BIO-SCULT
ha anche promosso e indirizzato proficue ricerche scientifiche, potendo collaborare con altri gruppi di ricerca attivi
presso la Scuola Normale Superiore e accedere alla strumentazione all’avanguardia del Laboratorio NEST.
9. Possibili
applicazioni e
collaborazioni
Foto BIO-SCULT (SNS-MAF)
Il lavoro realizzato in occasione del Progetto BIO-SCULT, sviluppato e
condotto dalla Scuola Normale Superiore insieme al Museo
Archeologico Nazionale di Firenze, grazie a un importante
finanziamento da parte della Regione Toscana e di un partner privato
(un’importante azienda che si occupa della lavorazione del marmo),
ha consentito di affinare metodologie e competenze che possono
essere impiegate in ogni altro progetto che abbia come oggetto
beni culturali: sculture in marmo e non solo.
L’attenzione alle fasi di vita di ogni manufatto, ovvero alla biografia
dell’opera, seguendo un protocollo di ricerca consolidato dalla
nostra esperienza, offre molteplici possibilità di applicazione, non
solo nell’ambito degli studi specialistici, ma anche nel più ampio
campo della divulgazione rivolta a tutti i tipi di pubblici, come
abbiamo sperimentato in occasione della mostra «Le vite del
marmo».
Lo sviluppo di un catalogo tridimensionale, costituito da schede
biografiche, che consentono di ripercorrere le fasi di vita di ogni
opera grazie ai risultati delle ricerche svolte, offre un’importante
opportunità di collaborazione con professionisti del settore della
modellazione 3D e della realtà virtuale, oltre che naturalmente con
ricercatori di differenti ambiti, come conservation scientists,
restauratori, chimici, fisici, petrografi ecc.: tutti, infatti, possono
contribuire in maniera significativa alla conoscenza della biografia
di un manufatto!
10. Ufficio di Trasferimento Tecnologico della Scuola Normale Superiore
Sede: Piazza dei Cavalieri, 7 - 56126 Pisa, PI
Sito web:
https://www.sns.it/it/amministrazione/servizio-ricerca-e-trasferimento-tecnologico
E-mail: kto@sns.it
Ufficio Regionale di Trasferimento Tecnologico
Sede: Via Luigi Carlo Farini, 8 - 50121 Firenze, FI
E-mail: urtt@regione.toscana.it
Per maggiori informazioni
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