Il progetto Cultura Amica si sviluppa all\’interno del vasto patrimonio bibliotecario, artistico e culturale del Comune di Cividale. Scaricate il file .pdf per saperne di più!
1. SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Comune di Cividale del Friuli
NZ 03656
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione: Regionale – Friuli Venezia Giulia 4^
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Cultura Amica
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: Patrimonio Artistico e Culturale
Area di Intervento: D01 – Cura e Conservazione delle Biblioteche
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Contesto territoriale
Il Contesto territoriale
Il comune di Cividale del Friuli, si estende su una superficie di 50,49 Kmq. La popolazione
residente è di 11.628 abitanti (Istat 2010) e il territorio presenta una densità abitativa di 230,3
abitanti per Kmq.
In particolare la composizione anagrafica della popolazione è strutturata secondo le modalità
riportate nella seguente tabella:
2. Per Fasce di Età
Età Maschi Femmine Totale %Totale %Maschi
0-14 714 695 1.409 12,1% 50,7%
15-64 3.807 3.796 7.603 65,4% 50,1%
65+ 1.066 1.550 2.616 22,5% 40,7%
Totale 5.587 6.041 11.628
Tabella 1: composizione anagrafica della popolazione residente presso il comune di Cividale del
Friuli. (Fonte: elaborazione dati Istat 2010).
Come si può evincere dalla tabella la popolazione residente presso il comune presenta una
composizione bilanciata tra le varie fasce d’età, per se la componente senile o prossima alla senilità
occupa la percentuale maggiore.
Contesto Settoriale
La città di Cividale del Friuli, offre una serie di opportunità di carattere culturale anche strettamente
connesse all’attività della Biblioteca che costituiscono una risorsa importante per il territorio e i suoi
cittadini. In particolare la Biblioteca Civica, rappresenta un’importante risorsa per la città. La
Biblioteca Civica di Cividale del Friuli, istituita nel 1966, costituisce la struttura più grande e più
fornita del comprensorio che include una ventina di comuni.
Ad oltre quarant’anni dalla sua istituzione la Biblioteca di Cividale del Friuli risulta essere oggi una
delle principali Biblioteche della provincia di Udine e della Regione Friuli Venezia Giulia.
Una realtà attiva e dinamica promotrice di attività culturali e didattiche. Con Delibera di Giunta n.
843/2009, la Regione Friuli Venezia Giulia ha conferito alla Biblioteca il riconoscimento di
Biblioteca di interesse regionale in quanto capofila del Polo bibliotecario urbano costituito grazie al
Protocollo d’Intesa controfirmato dalle biblioteche del Museo Archeologico Nazionale, della
Fondazione De Claricini-Dornpacher, della Società Operaia di Mutuo Soccorso, del Circolo di
Cultura Ivan Trinko, del Convitto nazionale Paolo Diacono e della Fondazione Niccolò Canussio.
Il programma relativo alle attività del Polo intende definire criteri condivisi per la fruizione del
materiale, mediante la pianificazione dei servizi al pubblico e il coordinamento di orari e modalità
di erogazione. Il patrimonio complessivo ammonta a quasi 100.000 documenti. Il progetto prevede
attività di supporto alla realizzazione delle iniziative programmate in forma congiunta dagli enti
aderenti.
Il territorio come detto presenta una serie di strutture e servizi simile, in particolare si segnalano:
Struttura Descrizione
Patrimonio: 20.000 volumi circa in sola consultazione
Descrizione: Presso il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli è
conservata la Biblioteca ex-Capitolare, costituita da edizioni a stampa dal 15.
al 19. secolo, così come risulta dall'inventario demaniale del 1868-69.
Donazioni del Comune (tra cui i manoscritti di G. D. Guerrae G. Sturolo) e di
privati arricchirono il suo patrimonio nel corso dell'Ottocento. In particolare,
nella prima metà del secolo scorso, acquisti e scambi di monografie e
pubblicazioni periodiche inerenti all’archeologia e alla storia dell’arte,
3. incrementarono il posseduto fino a raggiungere la consistenza di circa 20.000
unità.
Attualmente la biblioteca si articola in due parti, una denominata “Archivi e
Biblioteca” di pertinenza della Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed
etnoantropologici, l’altra denominata “Nuova Biblioteca” di pertinenza della
Soprintendenza per i Beni archeologici.
Oltre al patrimonio librario, il Museo conserva l’Archivio ex-Capitolare
(documenti e manoscritti dei secoli 13.-18., ed una raccolta di pergamene dalla
seconda metà dell’ 8. secolo), che comprende anche il prezioso fondo dei
Codici risalenti al 5. secolo; l’Antico Archivio della Magnifica Comunità di
Cividale, con documenti del 14.-18. secolo; i manoscritti del soppresso
Monastero delle benedettine di Santa Maria in Valle e di Michele della Torre
Valsassina; l’Archivio storico del Museo Archeologico.
(Fonte www.sbcividalese.it)
Patrimonio: 2.000 volumi circa in sola consultazione
Descrizione: La Biblioteca Popolare della Società Operaia di Mutuo Soccorso
di Cividale è stata istituita il 24 gennaio 1904 e aperta al pubblico nella
primavera dello stesso anno. Il suo scopo era quello di diffondere la cultura
educativa tra gli operai e i lavoratori. Il nucleo originario era costituito da un
piccolo fondo librario donato dall’insegnante Francesco Montini nel 1877, al
Biblioteca SOMSI, quale si aggiunsero circa mille libri, frutto delle donazioni di tutti i cittadini,
raccolti dal maestro Antonio Rieppi e donati alla Società Operaia nel 1903. Il
Società Operaia di servizio era completamente gratuito per i soci, mentre i non soci dovevano
Mutuo Soccorso e iscriversi pagando un contributo di 1 lira. Oggi il patrimonio della biblioteca
Istruzione ammonta a circa 2.000 unità, di cui 135 volumi del Settecento, riguardanti la
cultura in generale. Molti dei volumi conservati sono di difficile reperimento e
molto preziosi per la nostra storia. La biblioteca è da considerarsi sia una
“biblioteca di conservazione” in quanto istituzione della nostra memoria
collettiva, sia una biblioteca specializzata in quanto funge ancor oggi da
supporto all’interesse e all’attività dell’ente a cui appartiene.
Alla biblioteca è affiancato un Centro di ricerca e documentazione che
raccoglie documenti fotografici, sonori, video, etc. Fonte www.sbcividalese.it)
Descrizione: Sin dalla sua nascita nel 1954, il Circolo di cultura Ivan Trinko si
è dotato di una biblioteca che conta oggi oltre 7.500 volumi prevalentemente in
lingua slovena. Negli ultimi decenni si è sviluppata in modo particolare la
ricerca e l’acquisizione di pubblicazioni di cultura locale in tutte le lingue.
L'accesso alla biblioteca è libero e gratuito sia per la consultazione che per il
prestito libri in orario di apertura del Circolo. Importanti sono la collaborazione
e lo scambio interbibliotecario con le biblioteche pubbliche e private presenti
Circolo di cultura Ivan sul territorio, le biblioteche di Tolmino e Nova Gorica, la NSK - Narodna in
študijska knjižnica - Biblioteca nazionale e degli studi di Trieste, della quale la
Trinko Biblioteca del Circolo è socia. Le pubblicazioni sono catalogate, oltre che con
un sistema cartaeco, anche con quello informatico sloveno Winknj, utilizzato
da oltre 270 biblioteche slovene pubbliche e private, e collegata, in modo
passivo, con la banca dati del sistema bibliografico sloveno COBISS. Da
dicembre 2010, il catalogo è disponibile online, in lingua italiana e slovena,
all'indirizzo http://www.winknj.si/OPAC/10005 , e permette di visualizzare la
disponibilità del materiale ricercato e di effettuare la sua eventuale
prenotazione.
Patrimonio: 5.000 volumi circa in sola consultazione.
Descrizione: La biblioteca della famiglia de Claricini Dornpacher rispecchia i
gusti e gli studi dei singoli componenti della famiglia, specialmente degli
ultimi rappresentanti del ramo Padova-Bottenicco. Tale interesse per la cultura
è testimoniato dal fatto che, per la raccolta, venne adibito un ambiente apposito
all’ultimo piano della villa. Il patrimonio è costituito da oltre 5.000 volumi
appartenenti ai secoli 16.-19. La tipologia della biblioteca è molto varia:
Fondazione De letteratura (italiana, latina, tedesca, inglese, francese) spesso in lingua
4. originale, opere scientifiche, testi scolastici, libri di favole, opere di storia e
geografia, resoconti di viaggi, opere di politica ed economia, testi religiosi,
libri d’arte, numerosissimi spartiti musicali, diversi periodici. Vi è una
cospicua parte di opere riguardanti il Friuli e la sua cultura, fra cui alcuni
volumi nei quali sono stati raccolti ritagli di articoli, tratti da quotidiani e
riviste locali e nazionali, che testimoniano l’inclinazione del conte Nicolò
(1864-1946) a documentare minuziosamente eventi storici e di cronaca.
Notevole è anche il numero di opuscoli pubblicati in ambito regionale, ricchi di
informazioni locali.
Patrimonio: 6.500 volumi circa - Descrizione: La biblioteca del Liceo
Classico annesso al Convitto Nazionale "Paolo Diacono" inizia a formarsi
già durante la seconda metà del 19. secolo, quando a Cividale esisteva un
Regio Ginnasio annesso al Convitto. Verso il 1914, dopo la nomina di un
rettore per il Convitto e di un direttore per le scuole (scuola elementare
superiore, Scuola Tecnica, Regio Ginnasio), si costituisce una biblioteca
autonoma del Ginnasio, con l’acquisto di alcuni volumi. Fra le poche altre
notizie raccolte, si segnala negli anni ’40 del '900 un riordino completo della
Convitto nazionale biblioteca scolastica. Attualmente la biblioteca, a seguito di un recente
"Paolo Diacono" trasferimento, è raccolta presso una sala riservata dei Licei classico e
scientifico, in piazza Foro Giulio Cesare. La disposizione dei libri è a
scaffale aperto, collocati secondo la classificazione Dewey, ma l’esiguità dei
locali non consente un accesso diretto agli utenti. Esiste anche una sede
staccata della biblioteca presso il Liceo psico-pedagogico e linguistico di San
Pietro al Natisone. La biblioteca si compone di 6.500 volumi circa, pubblicati
prevalentemente a partire dagli inizi del secolo passato. Il patrimonio è
costituito principalmente dai classici delle letterature italiana, greca e latina.
Altrettanto ben rappresentate sono le sezioni di storia e filosofia.
La Biblioteca digitale, consultabile all’indirizzo Fondazione Canussio, è in
continuo aggiornamento e raccoglie i contributi, in formato elettronico e a
testo pieno, sul tema di interesse della Fondazione, l’antichità classica nelle
Biblioteca Fondazione sue espressioni storiche, artistiche, letterarie e culturali. Si segnalano in
Niccolò Canussio particolare gli Atti dei convegni internazionali organizzati dalla Fondazione
stessa (per i quali sono disponibili anche gli indici dei relatori, ordinati
alfabeticamente) e le altre pubblicazioni in formato digitale promosse dalla
Fondazione.
Il sistema bibliotecario presente consente una ricca programmazione di eventi e manifestazioni i
carattere culturale che rappresentano un valore di prima qualità per l’intera Città di Cividale del
Friuli. In particolare si segnalano le seguenti iniziative:
Premio Cividale in Fiaba
Concorso aperto alle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie del Comune di Cividale del
Friuli.
Tema del concorso: Ideare una fiaba, una favola o una storia fantastica inedita illustrata e
ambientata a Cividale, in lingua italiana e/o friulana .
Scopi del concorso:
- Riscoprire e valorizzare miti, fiabe, leggende della comunità locale.
- Riscoprire e attualizzare i valori profondi presenti in tali realtà culturali.
- Valorizzare la Lingua friulana, stimolandone l’uso.
- Sviluppare il lavoro cooperativo nell’ambito del gruppo classe.
- Sviluppare la comunicazione verbale e non verbale dei bambini.
- Sviluppare e valorizzare la creatività dei bambini, coinvolgendoli in un’attività che permetta loro
di esprimere l’immaginario personale e di dare il proprio contributo ideativi.
- Incrementare la sezione speciale della Biblioteca sulla cultura della città di Cividale del Friuli e
del suo territorio.
5. Progetto BiblioDonna
Nato nel 2004 dalla collaborazione fra l'Assessorato alle Pari Opportunità e la Biblioteca Civica,
BiblioDonna, progetto pilota nella nostra regione, mira alla divulgazione e allo sviluppo di
tematiche di interesse femminile
Un progetto dedicato al mondo femminile, una proposta per approfondire le proprie idee e
conoscenze, un’offerta di informazioni sul sociale, sulla quotidianità e sui servizi presenti sul
territorio, un modo diverso di vivere in Città e con gli altri.
Un libro per souvenir
Un progetto di promozione alla lettura per bambini e giovani per favorire la conoscenza la la
multiculturalità.
La Biblioteca Civica di Cividale del Friuli invita tutti i cividalesi, ed in particolar modo i suoi
iscritti, che si recano in un Paese straniero, a portare un souvenir: una fiaba o un libro per bambini
nella lingua del Paese appena visitato.
Lo scopo è quello di realizzare lo scaffale “Un Libro Per Souvenir” al fine di incentivare la
multiculturalità, attirare la curiosità dei ragazzi rispetto alla vita, agli odori e sapori di altri popoli e
nel contempo fare in modo che le esperienze di viaggio non restino avventure individuali ma
diventino momenti di conoscenza comune.
Destinatari
I destinatari diretti del progetto “Cultura Amica” sono gli utenti della biblioteca civica i quali
beneficeranno del potenziamento sia qualitativo che quantitativo dei servizi offerti dalla Biblioteca
stessa e degli eventi di approfondimento sui temi di maggior interesse culturale per la cittadinanza
ideati.
Beneficiari
Beneficiari del progetto saranno in primo luogo i residenti nel comune di Cividale del Friuli i quali
vedranno ampliata l’offerta di servizi culturali offerti dalla Biblioteca Civica.
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivo Generale: l’obiettivo generale del progetto, coerentemente al contesto territoriale e
settoriale presentato, tende a valorizzare il patrimonio culturale della città rappresentato dalla
Biblioteca Civica.
Il progetto “Cultura Amica”, in sintonia con il titolo intende promuovere una stagione di attenzione al
valore culturale rappresentato dalla Biblioteca e dal sistema ad esso connesso. In tal senso il progetto è
caratterizzato prioritariamente da azioni di qualità relative all’organizzazione del patrimonio librario e
culturale in generale al fine di facilitarne la fruizione, ed alla ideazione e somministrazione di
iniziative volte ad incentivare la frequentazione dei locali della Biblioteca Civica da parte della
cittadinanza.
L’obiettivo generale perché possa essere colto, presuppone il raggiungimento di una serie di obiettivi
specifici, e precisamente:
1. Potenziare i servizi afferenti la biblioteca civica del Comune di Cividale del Friuli
Indicatore. N. ore di apertura dei locali della biblioteca.
Risultato Atteso: Garantire un orario di apertura di almeno n.20 ore settimanali
6. 2. Promuovere la funzione educativo - culturale della Biblioteca Civica di Cividale del Friuli
Indicatore. N. iniziative e itinerari tematici organizzate e realizzate
Risultato Atteso - Organizzazione di almeno n.3 iniziative;- Ideazione di almeno n.3 itinerari
tematici;
3. Monitorare il grado di soddisfazione dell’utenza rispetto ai servizi proposti e attivati
Indicatore: N. azioni di monitoraggio effettuate
Risultato Atteso: Realizzare almeno n.2 azioni di monitoraggio sul grado di soddisfazione degli
utenti.
Situazione di Arrivo.
Il progetto “Cultura Amica” vuole avvicinare la cittadinanza di Cividale del Friuli alla lettura ed in
particolare alla fruizione del patrimonio librario nella disponibilità del Comune. Il progetto, inoltre
intende rafforzare il già valido sistema di relazioni che esiste tra le strutture bibliotecarie della città
attraverso un intensa attività di promozione e di animazione culturale.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Il progetto “Cultura Amica” rappresenta la straordinaria opportunità per valorizzare e promuovere
strumenti di cultura e di sapere come sono le Biblioteche. Le Biblioteche, infatti, oggi rappresentato
non soltanto il luogo dove custodire libri e saperi ma anche uno spaio dove condividere idee e passioni.
Un luogo che vuole aprirsi al territorio e far avvicinare giovani e meno giovani alla cultura e alla sua
dimensione. In tal senso il progetto prevede il raggiungimento di una serie di obiettivi, il primo tra i
quali e relativo al potenziamento dei servizi afferenti la Biblioteca. I servizi sono quelli di accoglienza,
prestito, catalogazione e archiviazione.
Il complesso delle attività finalizzate al raggiungimento dell’’obiettivo espresso sono relative alle
seguenti azioni:
A attività di analisi, studio e puntuale informazione circa il patrimonio librario ed artistico in
dotazione della Biblioteca Civica.
B attività di accoglienza e orientamento degli utenti e dei cittadini sui servizi bibliotecari e sulla
collocazione dei testi e delle opere;
C attività di organizzazione del patrimonio librario secondo itinerari che riescano a catturare
l’attenzione dell’utente: esposizione periodica delle novità editoriali o di testi di particolare
interesse.
D azioni coordinate tese a fornire un servizio di guida e di accompagnamento nella struttura
Bibliotecaria.
7. Mese
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°
Azione
Attività di analisi, studio e puntuale informazione
circa il patrimonio librario ed artistico in dotazione
della Biblioteca Civica.
Attività di accoglienza e orientamento degli utenti e
dei cittadini sui servizi bibliotecari e sulla
collocazione dei testi e delle opere;
Attività di organizzazione del patrimonio librario
secondo itinerari che riescano a catturare l’attenzione
dell’utente: esposizione periodica delle novità
editoriali o di testi di particolare interesse.
Azioni coordinate tese a fornire un servizio di guida e
di accompagnamento nella struttura Bibliotecaria;
Un secondo step di progetto è rappresentato dalla necessità e volontà di promuovere la funzione
educativo culturale della Biblioteca Civica. In tal senso il progetto, prevede una serie di azioni che
risultino capaci di coinvolgere in maniera innovativa i giovani del territorio, attraverso
l’organizzazione di laboratori e seminari fortemente interattivi capaci di stimolare e rendere
protagonisti i giovani e non solo del territorio. Per rispondere in maniera efficace ad un simile intento
il progetto prevede le seguenti azioni:
E. azione di promozione e di diffusione delle iniziative organizzate dalla Biblioteca Civica
finalizzato a far conoscere le attività organizzate e a favorire il coinvolgimento delle scuole
cittadine nell’ideazione e realizzazione di laboratori didattici con gli alunni delle scuole di
ogni ordine e grado;
F. attività raccordo con tutte le scuole del territorio e con altre realtà aggregative (giovanili) al
fine di verificare la praticabilità delle idee promosse, di programmare, coerentemente con le
esigenze di tutti gli attori coinvolti, i laboratori, per tipologia di scuola e di alunni (scuola
elementare, media o superiore);
G. attività di realizzazione dei materiali necessari per l’avvio e lo svolgimento dei laboratori
didattici finalizzati a promuovere le biblioteche e il loro ruolo nel territorio.
H. ideazione e organizzazione di iniziative e rassegne tematiche aventi come oggetto la lettura.
A riguardo potranno essere organizzati degli incontri con scrittori di favole o autori di libri
di stampo giovanile. In tal senso appare decisiva l’esperienza del comune già impegnato
nell’organizzazione del Premio Cividale in Fiaba, Un libro per souvenir, etc
I. attività di realizzazione dei laboratori didattici in collaborazione con le scuole coinvolte;
Proposta di letture animate e partecipate, laboratori di composizione creativa e quant’altro.
Questo presuppone il contatto diretto con le scuole del territorio.
Mese
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°
Azione
Azione di promozione e di diffusione delle iniziative
organizzate dalla Biblioteca Civica
Attività raccordo con tutte le scuole del territorio e
con altre realtà aggregative (giovanili) al fine di
ifi l i bili à d ll id di
8. verificare la praticabilità delle idee promosse, di
programmare, coerentemente con le esigenze di tutti
gli attori coinvolti, i laboratori, per tipologia di scuola
e di alunni (scuola elementare, media o superiore)
Attività di realizzazione dei materiali necessari per
l’avvio e lo svolgimento dei laboratori didattici
finalizzati a promuovere le biblioteche e il loro ruolo
nel territorio.
Ideazione e organizzazione di iniziative e rassegne
tematiche aventi come oggetto la lettura. A riguardo
potranno essere organizzati degli incontri con scrittori
di favole o autori di libri di stampo giovanile;
Attività di realizzazione dei laboratori didattici in
collaborazione con le scuole coinvolte
Il terzo step di progetto, relativo al monitoraggio e alla misurazione del gradimento dei servizi e delle
attività proposte e attivate prevede una serie di azioni e precisamente:
J. attività di analisi e studio dei servizi e definizione della metodologia di intervento;
K. attività di predisposizione dei questionari
L. attività di somministrazione questionari di monitoraggio all’utenza;
M. raccolta dati questionari di monitoraggio;
N. elaborazione dati: anche attraverso la realizzazione di grafici o tabelle sintetiche;
O. attività di analisi e di decodifica delle risultanze dei questionari;
P. attivazione di interventi in risposa alle risultanze dei questionari di monitoraggio.
Mese
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°
Azione
Attività di analisi e studio dei servizi e
definizione della metodologia di intervento
Attività di predisposizione dei questionari
Attività di somministrazione questionari di
monitoraggio all’utenza;
Raccolta dati questionari di monitoraggio;
Elaborazione dati: anche attraverso la
realizzazione di grafici o tabelle sintetiche
Attività di analisi e di decodifica delle risultanze
dei questionari
Attivazione di interventi in risposa alle risultanze
dei questionari di monitoraggio.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica
delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
9. Indicare le risorse umane
N. 1 Responsabile dell’U.O – Cultura, Turismo
N. 2 Funzionari addetti alla Biblioteca Civica.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Le attività riferite al coinvolgimento dei giovani volontari in servizio sono le seguenti:
- attività di supporto nelle azioni di analisi e di studio del patrimonio librario ed artistico in
dotazione della Biblioteca Civica;
- attività di supporto nelle fasi di accoglienza e di orientamento degli utenti e dei cittadini sui
servizi bibliotecari e sulla collocazione dei testi e delle opere;
- attività di supporto nelle azioni di organizzazione del patrimonio librario secondo itinerari che
riescano a catturare l’attenzione dell’utente;
- attività di supporto nella pianificazione e programmazione di esposizione periodica delle novità
editoriali o di testi di particolare interesse.
- attività di supporto nella realizzazione di azioni coordinate tese a fornire un servizio di guida e
di accompagnamento nella struttura Bibliotecaria;
- attività di formazione tese a trasferire nello specifico la conoscenza delle tecniche e degli
strumenti del sistema bibliotecario;
- attività di approfondimento bibliografico al fine di acquisire le conoscenze di base relative al
servizio bibliotecario in generale e a quello per i ragazzi in particolare.
- attività di raccolta e registrazione di eventuali segnalazioni da parte dell’utenza sui servizi
proposti;
- attività di organizzazione del patrimonio librario per ragazzi secondo itinerari che riescano a
catturare l’attenzione dell’utente: esposizione periodica delle novità editoriali o di testi di
particolare interesse.
- attività di vigilanza all’interno dei locali;
- attività di organizzazione ed erogazione delle informazioni circa i servizi offerti dalla struttura
e le relative modalità di accesso e la fornitura dei servizi stessi;
- attività di predisposizione del materiale informativo a supporto delle opere esposte in modalità
di autoconsultazione;
- attività di aggiornamento delle informazioni sul sito della Biblioteca;
- attività di ricerca informazioni sul patrimonio artistico presente;
10. - attività di contatto esperti per l’implementazione delle informazioni proposte circa le opere
esposte all’interno dei locali ;
- attività di resa delle informazioni raccolte su bacheche espositive, depliant collocati su supporti
fisici votati all’auto consultazione delle informazioni da parte dei visitatori.
Le attività riferite al coinvolgimento dei giovani volontari in servizio, relativamente, promozione della
funzione educativo - culturale della Biblioteca Civica di Cividale del Friuli, sono le seguenti:
- azione di supporto nelle fasi di promozione e di diffusione delle iniziative organizzate dalla
Biblioteca Civica;
- attività di supporto nelle azioni di raccordo con tutte le scuole del territorio e con altre realtà
aggregative (giovanili) al fine di verificare la praticabilità delle idee promosse;
- attività di supporto nelle azioni di programmazione dei laboratori didattici, coerentemente con
le esigenze di tutti gli attori coinvolti;
- attività di supporto nella realizzazione dei materiali necessari per l’avvio e lo svolgimento dei
laboratori didattici finalizzati a promuovere le biblioteche e il loro ruolo nel territorio.
- attività di ideazione e di organizzazione di iniziative e rassegne tematiche aventi come oggetto
la lettura;
- attività di supporto nell’organizzazione di incontri con scrittori di favole o autori di libri di
stampo giovanile.
- attività di realizzazione dei laboratori didattici in collaborazione con le scuole coinvolte.
Le attività in cui saranno coinvolti i volontari
- attività di supporto nelle fasi di analisi e studio dei servizi offerti dalla Biblioteca Civica;
- attività di supporto nella definizione della metodologia di intervento relativa alle zioni di
monitoraggio;
- attività di formazione specifica relativamente alle azioni propedeutiche per la predisposizione
dei questionari
- attività di supporto nelle azioni di somministrazione dei questionari di monitoraggio all’utenza;
- attività di supporto nelle azioni di raccolta dati questionari di monitoraggio;
- attività di supporto nelle azioni di elaborazione dati: anche attraverso la realizzazione di grafici
o tabelle sintetiche;
- attività di supporto nelle fasi di analisi e di decodifica delle risultanze dei questionari;
- attivazione di interventi in risposa alle risultanze dei questionari di monitoraggio.
11. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
2
10) Numero posti con vitto e alloggio: 0
11) Numero posti senza vitto e alloggio: 2
12) Numero posti con solo vitto: 0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utile ai fini del progetto e
della formazione dei volontari coinvolti. Disponibilità e flessibilità oraria.
12. 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
Nominativi dei Responsabili
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Sede di Locali di Ente Accreditato
Cod. N. vol. per
N. attuazione del Comune Indirizzo
ident. sede sede
progetto Cognome e Data di Cognome e Data di
C.F. C.F.
nome nascita nome nascita
U.O. Cultura –
Turismo – Cividale P.tta Chiarottini Gottardo
1 69870 2 25.08.1970 CGTTLBT70M65L483L === === ===
Politiche del Friuli n.2 (1° piano) Elisabetta
Comunitarie
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
13. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La comunicazione, la promozione e la sensibilizzazione del progetto Cultura Amica
delle sue attività rappresenta un elemento di assoluto valore nella dimensione
generale del progetto. La condivisione ed il collegamento con il territorio in cui si
realizzano le attività progettuali, saranno garantite attraverso una serie di azioni e di
interventi integrati. Infatti, un elemento di qualità, con valore aggiunto, è quello
relativo alla trasferibilità del valore sociale dell’intervento sul territorio ed in
particolar modo nei confronti delle nuove generazioni. L’idea è quella, attraverso la
comunicazione del progetto, di comunicarne anche e soprattutto il valore sociale che
in esso è sotteso. Per ciò che concerne quindi gli strumenti e le strategie di
promozione e sensibilizzazione dell’intervento saranno adottate tutte le forme e
modalità ritenute efficaci al raggiungimento dello scopo.
Nello specifico le attività di promozione e sensibilizzazione, tese a garantire il giusto
legame con il territorio e la sua corretta diffusione alla comunità locale, che si
andranno a realizzare saranno:
Organizzazione di INFODAY. Organizzazione di 3 INFODAY sul servizio civile
dove sarà presentata l’esperienza del servizio civile e nello specifico il progetto
Promocividale. In occasione delle giornate informative sarà distribuito materiale
informativo sul servizio civile e la modulistica relativa alla presentazione delle
domande di servizio civile.
Ogni giornata sarà articolata su 4 ore di attività più 2 ore di preparazione per un
totale di 18 ore dedicate alle azioni e attività di comunicazione e sensibilizzazione
sul servizio civile.
Gli INFODAY saranno organizzati preoccupandoci di raggiungere la più vasta
gamma di giovani possibili ma tenendo in considerazione anche la specificità del
target. Nei progetti afferenti al settore dell’ assistenza si cercherà di mirare le azioni
di sensibilizzazione ad una platea già sensibile ed incline alle attività assistenziali.
Gli INFODAY saranno organizzati durante momenti particolarmente significativi e
in tutti i territori investiti dal progetto, al fine di garantire a ciascun ente la giusta
azione di promozione e sensibilizzazione.
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 18 ore)
Flyers. Un'altra azione di comunicazione sarà garantita attraverso la predisposizione
e realizzazione di un logo destinato a promuovere l’esperienza del servizio presso la
nostra Associazione e la predisposizione di Flyers che saranno distribuiti su tutto il
territorio coinvolto dal progetto, con il coinvolgimento degli Sportelli
Informagiovani, degli enti locali, dei principali luoghi di interesse giovanile:
Biblioteche, cinema, pub, pizzerie, ecc)
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 10 ore)
Sito Internet. Il progetto sarà altresì promosso attraverso il sito del Comune di
Cividale, che ha destinato un’intera sezione al Servizio Civile Nazionale, e
attraverso tutti i siti degli Enti coinvolti nelle attività progettuali e partner
nell’esperienza di Servizio Civile Nazionale.
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 12 ore).
14. L’Impegno complessivo nelle attività di comunicazione e promozione del progetto
di servizio civile Cultura Amica sarà di 40 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Si rimanda al sistema di reclutamento e selezione dell’Ufficio Nazionale per il
Servizio Civile .
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Si rimanda al Sistema di Monitoraggio verificato e approvato in sede di
accreditamento dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile acquisito dall’ente di 1^
Classe Associazione Nova Comunicazione NZ02356.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI Associazione Nova Comunicazione NZ02356.
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Non sono richiesti requisiti aggiuntivi
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Non sono previste risorse finanziare aggiuntive
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Non sono previste reti a sostegno del progetto.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
• Saranno utilizzate e destinate all’attuazione del progetto le risorse tecniche e
strumentali necessarie per il completo espletamento delle attività e dei
servizi presenti nel progetto.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
15. 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Assenti.
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Assenti
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Assenti.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
La formazione generale sarà svolta presso la sede del Comune di Cividale del Friuli.
30) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con servizi acquisiti da enti di servizio civile di 1^ Classe.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI Associazione Nova Comunicazione NZ02356.
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La metodologia adottata nella formazione generale è incentrata essenzialmente sul
coinvolgimento diretto dei soggetti in formazione al fine di condividere a tutti i
livelli gli argomenti ed i contenuti del progetto di formazione. Tale aspetto, si ritiene
particolarmente importante per il raggiungimento degli obiettivi espressi; infatti,
soltanto attraverso una partecipazione attiva dei ragazzi è possibile intervenire nei
processi di condivisione e di rielaborazione dei concetti trattati. Al fine di favorire
una costante e continua partecipazione attiva dei volontari si farà ricorso a
16. dinamiche non formali nel processo formativo attraverso tecniche di
brainstorming, animazioni, giochi di ruolo, esercitazioni, simulazioni, il T-group.
L’idea è quella che non ci si deve limitare a trasmettere idee-concetti, ma si deve
anche puntare a far acquisire consapevolezza e attitudini. Si devono fornire, laddove
possibile, risposte ai problemi sollevati ma più di tutto si deve cercare di fornire e
attivare competenze.
Il gruppo in formazione deve essere valorizzato come strumento di apprendimento.
La metodologia adottata sarà pertanto prevalentemente attiva, anche se nella
microprogettazione delle singole lezioni si farà, laddove necessario, ricorso anche ad
una metodologia più classica: la lezione frontale tesa a favorire il trasferimento di
numerose informazioni utili ai volontari al fine dell’espletamento del loro servizio .
L’intervento formativo avrà, pertanto, nelle sue diverse fasi, due distinte
caratterizzazioni :
Lezione frontale:
Le lezioni frontali affronteranno l’aspetto formativo di tipo colmativo – con lo scopo
di preparare i volontari ad assolvere a specifiche mansioni e attività previste nei
progetti attraverso l’offerta di informazioni indispensabili per gestire al meglio la
propria esperienza di volontari. Tale modalità sarà erogata per circa il 60% del
monte orario complessivo della formazione generale ed in particolare per i moduli 2,
3, 6 e 8 descritti al punto 33 relativi ai temi del dovere difesa della patria, la difesa
civile non armata e non violenta, la normativa vigente e alla Carta di Impegno Etico.
Dinamiche non formali
Il ricorso alle dinamiche non formali affronteranno l’aspetto formativo di tipo
integrativo – con lo scopo di facilitare l’inserimento e l’adattamento dei singoli
nell’organizzazione, agire in un contesto di integrazione sociale, creare senso di
appartenenza e gestire i conflitti. Tale modalità, prevede sarà erogata per circa il
40% del monte orario complessivo della formazione generale ed attraverserà
trasversalmente molti dei moduli formativi previsti con esclusione dei moduli 3 e 4
descritti al punto 33 relativi ai temi del dovere difesa della patria, la difesa civile non
armata e non violenta, la normativa vigente e alla Carta di Impegno Etico
33) Contenuti della formazione:
17. Il Contenuto della formazione generale sarà strutturato nei seguenti moduli
formativi
1) L’identità del gruppo in formazione- Durata 4 ore
Presentazione dell’intervento formativo
- Introduzione della scaletta dell’intervento formativo, orari, luoghi, contenuti
- Illustrazione della metodologia formativa, il modello di Kolbe, strumenti
partecipativi, brainstorming, role- playing, attività laboratoriali (manufatti,
educativi, teatrali, etc.)
Lavoro sul gruppo in formazione ( aspettative e motivazioni su SCN)
- La dimensione e l’identità del Gruppo
- Le dinamiche che si presentano all’interno del gruppo
- Gruppo auto-centrato, gruppo di lavoro e team;
- Gestione del Conflitto
- Analisi delle aspettative
- Motivazioni e obiettivi individuali;
2) Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà - Durata :4 ore
- Storia del servizio civile e dell’obiezione di coscienza;
- Studio e Analisi delle Leggi: 772/72; 230/98 e legge n. 64/01;
- Caratteristiche e ordinamento del servizio civile, principi ordinamenti della
obiezione di coscienza
- Fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale,
- Lettera ai Cappellani Militari e Lettera ai giudici di Don Milani;
- Affinità e differenze tra il servizio civile e l’obiezione di coscienza
3) Il dovere di difesa della Patria - Durata: 4 ore
- Difesa della Patria come diritto dovere del cittadino (articolo 52 della
Costituzione italiana) anche e soprattutto con mezzi non violenti, e nella
difesa dei diritti umani;
- In particolare, si illustreranno i contenuti delle sentenze della Corte
Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al
concetto di difesa civile o difesa non armata.
- Storia del pacifismo e della non violenza;
- Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;
- Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
- Ordinamento Nazioni Unite
4) La Difesa civile non armata e non violenta - Durata: 4 ore
- Art. 11 della Costituzione Italiana:Diversità religiosa, economica e sociale
tra conflitti ed incontri
- Tolleranza e solidarietà
- La Costituzione Italiana come strumento per riconoscere i diritti e costruire
la Pace
- Le operazioni di polizia internazionale;
- Concetti di peacekeeping, peace-enforcing, peacebuilding;
- Diversità religiosa, economica e sociale tra conflitti ed incontri
18. 5) La protezione Civile - Durata: 4 ore
- L’impegno in protezione civile come esempio di cittadinanza attiva;
- I rischi;
- Il Sistema Informativo territoriale
- Gestione dell’emergenza e prova pratica di gestione dell’emergenza
- Psicologia delle catastrofi
- Comunicazione in emergenza e informazione alla popolazione sui
comportamenti
6) La solidarietà e le forme di cittadinanza - Durata: 4 ore
- Principio costituzionale di Solidarietà Sociale – Art. 2 Costituzione Italiana
- Principio Costituzionale di Sussidiarietà Art 117 – Costituzione Italiana
- Principi di libertà sanciti dalla Costituzione;
- Le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei
vari ambiti in cui opera il servizio civile;
- Il Terzo Settore nell’ambito del welfare;
- Consapevolezza e Responsabilità civica;
7) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato - Durata: 4 ore
- Il Terzo Settore nell’ambito del welfare;
- Il Servizio Civile in relazione al Terzo Settore
- Consapevolezza e Responsabilità civica;
8) La normativa vigente la carta di impegno etico - Durata: 4 ore
- La Carta d’Impegno Etico;
- Legge 64/2001;
- Decreto Legislativo 77/2002;
-
9) Diritti e doveri del volontario del servizio civile - Durata: 4 ore
- DPCM 4 febbraio 2009: “Prontuario concernente la disciplina dei rapporto
tra enti e volontari del servizio civile nazionale”. Sul GURi n. 70 del
25.03.2009
- DPCM 6 febbraio 2009: “Prontuario contenente le disposizioni per lo
svolgimento delle funzioni di controllo e verifica sull’attuazione dei progetti
di servizio civile nazionale. Doveri degli enti di servizio civile e infrazioni
punibili con le sanzioni amministrative previste dall’art. 3 bis della legge 6
marzo 2001, n. 64” (GURI n. 109 del 13 Maggio 2009)
- Conoscenza degli aspetti normativi relativamente al servizio civile
volontario. Sono temi relativi a questa area ad esempio la legge 64/2001 e le
circolari attuative, i diritti e doveri del volontario ed i diritti- doveri degli
Enti
- Il Contratto di servizio civile;
10) Presentazione dell’Ente - Durata: 4 ore
- Presentazione degli enti coinvolti nel progetto e della Provincia di Teramo
Storia
Lo statuto
I Valori
19. La mission
La Struttura Organizzativa
La Metodologia di lavoro
La rete istituzionale e civile
Azioni e progetti
Il concetto di rete e partenariato civile;
11 Il lavoro per progetti - Durata: 4 ore
- Il progetto di Servizio Civile
- Gli obiettivi e le azioni
- Il Ruolo e le attività dei volontari
- Il valore sociale del progetto d’impiego
- Indicatori di efficacia ed Esiti Attesi
- Strumenti di verifica e di valutazione della crescita del volonta
34) Durata:
44 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione sarà realizzata presso la singola sede di attuazione del progetto.
36) Modalità di attuazione:
Affidata all’operatore locale di progetto.
La formazione specifica sarà erogata, in un’ottica di forte integrazione tra le risorse
umane coinvolte nel progetto, e in coerenza con quanto previsto nel sistema di
formazione dell’Associazione Nova Comunicazione, con il supporto dell’operatore
locale di progetto che da subito avrà una funzione valoriale di strategica importanza
per la riuscita del progetto.
L’Olp, infatti, esperto nel settore specifico di intervento, sarà coinvolto in azioni tese
a garantire il trasferimento del proprio Know-how ai volontari e garantire il corretto
approccio a tutte le operazioni tecnico/operative.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dott.ssa Elisabetta Gottardo nata a Udine il 25.08.1970.
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Responsabile U.O.Cultura – Turismo – Politiche Comunitarie.
20. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La metodologia adottata per formare gli operatori locali di progetto sarà di tipo
attivo e nello specifico si adotterà la metodologia dell’Action Learning. Tale
metodologia si caratterizza per un approccio esperenziale; attraverso l’action
learning è possibile vivere l’esperienza diretta dei processi relazionali e gestionali
che caratterizzano il nostro modo di agire. Ogni tematica viene affrontata legando la
teoria con l’esperienza diretta dei singoli attraverso attività di simulazione role
playing che permettono l’uso di strumenti utili al potenziamento delle abilità
personali e professionali.
40) Contenuti della formazione:
La formazione specifica sarà centrata sulle attività di progetto e in riferimento alle
stesse affronterà tutti gli argomenti necessari perché i volontari possano crescere e
rendersi autonomi nelle attività di progetto.
La formazione specifica prevede i seguenti contenuti:
1. Modulo introduttivo dove saranno trattati i seguenti contenuti in linea generale:
I beni ed il patrimonio culturale della Biblioteca Civica di Cividale del Friuli
Elementi di comunicazione; Alfabettizazione sulle procedure amministrative di un
ente locale per la realizzazione di eventi ed iniziative; Principali normative ed
elementi di sicurezza nell’organizzazione del lavoro
Durata 6 ore
1. Modulo formativo: Le tecniche e le modalità di censimento e la mappatura delle
opere di valore artistico, storico e culturale detenute dalla Biblioteca Civica; Lo
studio e l’analisi delle opere: caratteristiche, periodo di realizzazione, autore;
Contesto dei servizi bibliotecari e museali.
Durata 20 ore
2. Modulo formativo: L’attività di front office: tecniche di diffusione delle
informazioni; L’attività di back office: tecniche e modalità di ricerca delle
informazioni; L’autoconsultazione: predisporre uno spazio per l’auotinformazione ;
Le tecniche di progettazione e realizzazione di materiale informativo in diversi
formati: cartaceo, web, fotografico, video. Tecniche e metodologie di
aggiornamento ed implementazione siti web; Trattamento dei materiali informativi
secondo il formato: fotografico, video, cartaceo;
Durata 20 ore
3. Modulo formativo: Elementi di biblioteconomia; Approfondimento sul software
di gestione del patrimonio librario e artistico della Biblioteca Civica; Tecniche di
digitalizzazione e informatizzazione delle opere; Tecniche e modalità di
organizzazione di eventi.
Durata 20 ore
4. Modulo formativo: Tecniche e metodologie di negoziazione; Promozione:
Ideare, predisporre e realizzare un’ evento; La rete: una risorsa per moltiplicare
21. l’offerta di servizi al cittadino; Tecniche di indagine e di monitoraggio dei servizi
culturali; Elementi di rendicontazione e restituzione dei risultati.
Durata: 10 ore
41) Durata:
76 ore
22. Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Le verifiche relative all’azione di formazione saranno tre e precisamente distribuite
ex ante, in itinere ed ex post rispetto alla formazione dei volontari. Le azioni di
monitoraggio descritte saranno rivolte sia alla formazione generale sia a quella
specifica.
La verifica ex ante tenderà a registrare la situazione di partenza di ciascun
volontario.
In Itinere: durante le attività di formazione per capire se la metodologia adottata
risulta essere efficace rispetto alle caratteristiche e potenzialità dei discenti, Tale
verifica permetterà laddove si dovessero registrare carenze di apprendimento, di
modificare in corsa il progetto formativo e renderlo il più efficace possibile rispetto
ai profili dei discenti;
Ex post: si tenderà a registrare il grado di apprendimento del gruppo e di ciascun
volontario.
La modalità di verifica
Si ritiene utile, al fine di garantire un servizio puntuale ed efficace, procedere alla
valutazione della didattica, dell’apprendimento e della trasferibilità dei concetti
espressi
Gli Strumenti di verifica
Il criterio generale alla base della scelta degli strumenti della valutazione
va riferito al tipo di informazioni che si intende raccogliere:
di tipo quantitativo: consente di ragionare per punteggi. Lo strumento di ricerca
adatto a tale ordine di informazioni è il questionario strutturato, con domande
chiuse, per il quale è prevista una consolidata procedura di elaborazione statistica
dei dati ottenuti;
di tipo qualitativo: consente di ragionare per descrizioni. Lo strumento utilizzabile in
questo caso è l’intervista, costruita con domande aperte, e che implica un dialogo
aperto tra soggetti e ricercatori, per la quale è prevista è prevista una procedura di
analisi di contenuto dei dati raccolti.
Nell’articolazione del progetto d’indagine e nella strutturazione degli strumenti
occorrerà, tuttavia, di volta in volta tener conto degli specifici oggetti d’indagine.
a) Valutazione della didattica: la valutazione della didattica misura il risultato
conseguito dalla formazione in termini di gradimento/apprezzamento dichiarato dai
partecipanti. Quello che si indaga è il grado di soddisfazione per l’esperienza
formativa vissuta, che può rappresentare anche una misura della qualità riconosciuta
a tale esperienza, della sua efficacia.
I differenti strumenti che possono essere utilizzati sono:
Strumenti quantitativi analitici: fanno riferimento al questionario completo, che
indaga a 360° il progetto. Le domande del questionario potranno variare a seconda
degli aspetti considerati, ma in ogni modo si fa sostanzialmente riferimento a tre
soluzioni metodologiche:
Scale di reazione (al soggetto è richiesta una valutazione in base a coppie di
23. aggettivi opposti, utilizzando una scala di valori).
Scale di punteggio (al soggetto è richiesto di esprimere il proprio giudizio per
ciascun item, utilizzando una scala di valori progressivi).
Scale di opinione (vengono presentate al soggetto delle affermazioni, rispetto alle
quali può essere richiesto di esprimere il grado di accordo/disaccordo).
Strumenti quantitativi sintetici: fanno riferimento ad un breve questionario
finalizzato ad esplorare la valutazione complessiva condivisa dai partecipanti circa
l’esperienza formativa. In questo caso la soluzione metodologica più opportuna
ripropone la formula delle scale di reazione, e assume la forma di un differenziale
semantico (coppie di aggettivi opposti).
Strumenti qualitativi sintetici: tale tipologia si traduce in un breve questionario di
autoriflessione, composto da un numero ridotto di domande aperte, finalizzato di a
raccogliere opinioni di ordine prevalentemente generale sull’esperienza formativa
considerata nella sua globalità.
Strumenti qualitativi analitici: si propongono di attivare un momento di
autoriflessione orientato a raccogliere opinioni e valutazioni in forma descrittiva,
puntando tuttavia a cogliere un più completo livello di profondità di analisi, ovvero
ad indagare nel dettaglio molteplici aspetti dell’esperienza formativa. Sarà
necessario quindi in questo caso far riferimento ad un’intervista di autoriflessione,
articolata e capace di individuare molteplici sfumature di vissuto.
b)Valutazione dell’apprendimento: si tratta in questo caso di misurare i contenuti
di ciò che è stato appreso con riferimento sia agli obiettivi didattici proposti, sia agli
argomenti trattati dall’azione formativa.
Gli strumenti che possono essere utilizzati vanno differenziati in funzione di due
criteri principali: il primo fa riferimento alla distinzione tra misurazione quantitativa
e qualitativa, e il secondo rimanda alle caratteristiche più specifiche che distinguono
la natura di tre tipi di sapere oggetto della valutazione: conoscenze, capacità e
qualità.
Gli strumenti quantitativi che misurano i risultati ottenuti in termini di conoscenze
acquisite, si riassumono sostanzialmente nella formula propria di un test di livello.
Si tratta di un insieme di domande altamente formalizzato, capace di segmentare gli
argomenti trattati in singole unità di informazione.
Gli strumenti quantitativi per la valutazione dell’apprendimento di capacità/qualità
assumono la forma di un questionario di follow-up che si propone di misurare
specifici atteggiamenti e comportamenti che possono essere considerati indicatori
del grado con cui tali capacità/qualità sono possedute dai soggetti.
Gli strumenti qualitativi per la valutazione dell’apprendimento di capacità/qualità si
riassumono nella forma di una intervista di autovalutazione, finalizzata a raccogliere
opinioni e giudizi personali in forma descrittiva attraverso un colloquio diretto con i
soggetti, volto a ricostruire gli esiti dell’esperienza formativa.
c) Valutazione della trasferibilità: essa dovrebbe consentire di esplorare quali
24. contenuto di cambiamento rappresentino un effettivo miglioramento dei modi di fare
e operare, dall’altro quali di essi siano concretamente utilizzati e applicati. In questo
caso gli strumenti utilizzabili vanno differenziati sia rispetto al criterio che distingue
la misurazione quantitativa da quella qualitativa, sia in riferimento all’oggetto di
indagine, distinguendo tra prestazioni e comportamenti.
Gli strumenti quantitativi che misurano il cambiamento ottenuto in termini di
miglioramento della prestazione di lavoro si riassumono sostanzialmente nella forma
di una griglia di analisi, che richiede di valutare il grado in cui la formazione ha
concretamente contribuito agli specifici risultati di lavoro conseguiti. È quasi
sempre consigliato di affiancare alla griglia una intervista di autovalutazione, in
modo tale da permettere ai soggetti di esplorare dal proprio punto di vista il legame
tra formazione e cambiamento.
Gli strumenti quantitativi per la valutazione del cambiamento dei comportamenti
organizzativi ripropongono il questionario di follow-up come soluzione
metodologica appropriata.
Gli strumenti qualitativi per la valutazione della trasferibilità si traducono nella
forma di una intervista di autovalutazione, del tutto analoga a quella descritta per
l’apprendimento.
Il Follow-up
Per follow-up si intende la ripresa dei lavori a distanza di tempo dalla conclusione
del percorso formativo. In questo modo è possibile raccogliere feed-back relativi ai
bisogni ancora attivi e, quindi, scoprire le aree di criticità, le tematiche e le
competenze non ancora sviluppate, per verificare se il percorso formativo ha avuto
effetti e prodotto risultati coerenti con gli obiettivi iniziali.
Le finalità alle quali tale attività risponde sono molteplici:
La valutazione dell’efficacia dell’intervento formativo: di come quindi le
competenze e le capacità che il percorso ha inteso trasferire ai partecipanti siano
state realmente acquisite, consentendo lo sviluppo personale.
La realizzazione dell’ accompagnamento al ruolo dei partecipanti: percorso
attraverso il quale ogni partecipante viene affiancato nel trasferire le tematiche
trattate in aula nel proprio contesto lavorativo;
La risposta all’esigenza di formazione continua: che può essere soddisfatta
solamente se si ha la possibilità di riprendere e rielaborare con i partecipanti le
tematiche trattate nei corsi.
Oggetto del Follow-up potrà pertanto essere:
la verifica delle competenze acquisite e messe in atto nello svolgimento del lavoro;
il confronto su casi reali affrontati dai partecipanti;
la consulenza d’aula per la risoluzione dei problemi professionali, operativi e
relazionali incontrati l’approfondimento di alcuni temi sviluppati durante il percorso
formativo.
La scelta del singolo strumento di valutazione sarà calibrata rispetto alle dinamiche
che sorgeranno all’interno del gruppo e alle singole caratteristiche dei discenti,
cercando di adottare degli strumenti descritti quelli più pertinenti e aderente ai
profili dei discenti.
Cividale del Friuli 23.03.2011
IL SINDACO
rag. Stefano Balloch