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IL BAGNO
Vescera Ilaria
Per ciascuno di noi il bagno il bagno rappresenta un
momento estremamente piacevole, poiché da esso
sentiamo di ricevere molti benefici.

Nostro compito è sensibilizzare i soggetti in grado di
alzarsi in autosufficienza a praticare questa attività.

Le persone che devono essere operate vanno
incoraggiate a fare una doccia la sera prima
dell’intervento chirurgico.
BAGNO IN VASCA
Persone autosufficienti: compiti dell’operatore

• garantire un ambiente adeguatamente riscaldato 22-25°C

• garantire assenza di correnti d’aria

• Garantire che la vasca sia riempita d’acqua alla temperatura
gradita dalla persona

• garantire la presenza di una sedia nella stanza

• garantire la presenza di detergenti e asciugamani

• raccomandarsi di non chiudere a chiave la porta rassicurando
la persona che nella stanza non entrerà nessuno

• raccomandarsi di usare la chiamata di emergenza in caso di
necessità

• raccomandarsi di non utilizzare apparecchi elettrici mentre si è
immersi in acqua
Persone non completamente autosufficienti: per quanto
riguarda la preparazione degli ambienti valgono le stesse
attenzioni. In questo caso l’operatore è a fianco del soggetto
per aiutarlo:

• ad entrare ed uscire dalla vasca

• asciugarsi e rivestirsi perché non prenda freddo

• a tornare nel suo letto
BAGNO A LETTO
Durante questa pratica è necessaria la presenza di due
operatori. Nell’ambiente non devono essere presenti correnti
d’aria; la stanza deve essere sufficientemente riscaldata per
non far prendere freddo alla persona visto che questo
intervento richiede un tempo prolungato. A tal fine è
necessaria una sincronia tra i due operatori. In questo
particolare momento si deve prestare una attenzione
particolare alla privacy della persona.
Sono necessari:

• paravento

• bacinelle

• bricchi

• garze o manopole

• biancheria pulita per il malato e il letto
TECNICA
Gli operatori si posizionano ai lati del letto, aiutano la persona
a spogliarsi del tutto lasciandola distesa nel letto, senza
cuscini e con un lenzuolo che la copra.

Proteggere il materasso con un telo cerato.

Il lavaggio della persona avviene per gradi, facendole
assumere la posizione più idonea a seconda della zona che
andiamo a lavare.

Si inizia dalla zona del viso, passando al torace, arti superiori,
arti inferiori, schiena e per ultima igiene intima.

I due operatori si integrano durante questa manovra, uno
insanoa, l’altro risciacqua ed insieme asciugano e rivestono la
persona.
DOCCIA
La doccia di per sé è una pratica più igienica ed in più ha il
vantaggio di di far risparmiare tempo ed acqua.

Spesso in ambiente istituzionalizzato si usa porre il paziente su
una sedia o uno sgabello.
Dopo aver regolato la temperatura dell’acqua ed il getto che
non deve essere troppo forte, l’operatore aiuta la persona ad
accordarsi sulla sedia e le rimane vicino per assisterla se ne ha
bisogno.

Al termine della doccia l’operatore aiuto il paziente ad
asciugarsi e vestirsi.
Dopo ogni operazione è importante riordinare sia i
materiali che i carrelli e la stanza che si è usata
IGIENE DEL CAPO
I capelli della persone allettate hanno bisogno di essere
pettinati quotidianamente.

I capelli lunghi vanno raccolti, non vanno fissati al capo con
forcine o pettinini poiché questi potrebbero causare delle
lesioni al cuoi capelluto.

Almeno una volta ogni 8-10 gg i capelli vanno lavati.

Solitamente il lavaggio del capo viene effettuato nel momento
in cui si effettua il bagno.
PERSONE NON ALLETTATE
L’operatore interviene in questo modo:

• predispone il materiale necessario

• accompagna la persona nella stanza da bagno

• rimane in stanza per aiutarla al bisogno
Qalora la persona non fosse in grado di provvedere in maniera
autonoma al lavaggio della testa lo si aiuta in questo modo:

• si proteggono le spalle con un asciugamano

• si fa sedere la persona con le spalle al lavandino e il capo
iperesteso all’indietro

• dopo aver regolato la temperatura dell’acqua 35°C l’operatore
indossa i guanti e comincia a lavare il capo della persona

• bagna la testa, versa una piccola quantità di shampoo e
comincia a massaggiare con i polpastrelli stimolando anche la
circolazione sanguigna

• proteigendo gli occhi della persona poi procede al risciacquo

• una volta strizzati i capelli vanno tamponeati per assorbeire la
maggior parte dell’acqua

• in ultimo si usa l’asciuga capelli.
PERSONE ALLETTATE
In questo caso il lavaggio dei capelli si può effettuare ogni
13-15 gg
TECNICA
• eliminare i cuscini da sotto la testa della persona

• posizionare un cuscino sotto le spalle in modo da lasciare
libero il capo

• sotto la testa viene posto un contenitore per raccogliere
l’acqua che si versa

• (se non si dispone del contenitore si usano teli cerati)

• proteggere collo e orecchie per non bagnare la persona

• procedere al lavaggio del capo come nel caso di prima

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Il bagno

  • 2. Per ciascuno di noi il bagno il bagno rappresenta un momento estremamente piacevole, poiché da esso sentiamo di ricevere molti benefici. Nostro compito è sensibilizzare i soggetti in grado di alzarsi in autosufficienza a praticare questa attività. Le persone che devono essere operate vanno incoraggiate a fare una doccia la sera prima dell’intervento chirurgico.
  • 3. BAGNO IN VASCA Persone autosufficienti: compiti dell’operatore • garantire un ambiente adeguatamente riscaldato 22-25°C • garantire assenza di correnti d’aria • Garantire che la vasca sia riempita d’acqua alla temperatura gradita dalla persona • garantire la presenza di una sedia nella stanza • garantire la presenza di detergenti e asciugamani • raccomandarsi di non chiudere a chiave la porta rassicurando la persona che nella stanza non entrerà nessuno • raccomandarsi di usare la chiamata di emergenza in caso di necessità • raccomandarsi di non utilizzare apparecchi elettrici mentre si è immersi in acqua
  • 4.
  • 5. Persone non completamente autosufficienti: per quanto riguarda la preparazione degli ambienti valgono le stesse attenzioni. In questo caso l’operatore è a fianco del soggetto per aiutarlo: • ad entrare ed uscire dalla vasca • asciugarsi e rivestirsi perché non prenda freddo • a tornare nel suo letto
  • 6. BAGNO A LETTO Durante questa pratica è necessaria la presenza di due operatori. Nell’ambiente non devono essere presenti correnti d’aria; la stanza deve essere sufficientemente riscaldata per non far prendere freddo alla persona visto che questo intervento richiede un tempo prolungato. A tal fine è necessaria una sincronia tra i due operatori. In questo particolare momento si deve prestare una attenzione particolare alla privacy della persona.
  • 7. Sono necessari: • paravento • bacinelle • bricchi • garze o manopole • biancheria pulita per il malato e il letto
  • 8. TECNICA Gli operatori si posizionano ai lati del letto, aiutano la persona a spogliarsi del tutto lasciandola distesa nel letto, senza cuscini e con un lenzuolo che la copra. Proteggere il materasso con un telo cerato. Il lavaggio della persona avviene per gradi, facendole assumere la posizione più idonea a seconda della zona che andiamo a lavare. Si inizia dalla zona del viso, passando al torace, arti superiori, arti inferiori, schiena e per ultima igiene intima. I due operatori si integrano durante questa manovra, uno insanoa, l’altro risciacqua ed insieme asciugano e rivestono la persona.
  • 9. DOCCIA La doccia di per sé è una pratica più igienica ed in più ha il vantaggio di di far risparmiare tempo ed acqua. Spesso in ambiente istituzionalizzato si usa porre il paziente su una sedia o uno sgabello.
  • 10. Dopo aver regolato la temperatura dell’acqua ed il getto che non deve essere troppo forte, l’operatore aiuta la persona ad accordarsi sulla sedia e le rimane vicino per assisterla se ne ha bisogno. Al termine della doccia l’operatore aiuto il paziente ad asciugarsi e vestirsi. Dopo ogni operazione è importante riordinare sia i materiali che i carrelli e la stanza che si è usata
  • 11. IGIENE DEL CAPO I capelli della persone allettate hanno bisogno di essere pettinati quotidianamente. I capelli lunghi vanno raccolti, non vanno fissati al capo con forcine o pettinini poiché questi potrebbero causare delle lesioni al cuoi capelluto. Almeno una volta ogni 8-10 gg i capelli vanno lavati. Solitamente il lavaggio del capo viene effettuato nel momento in cui si effettua il bagno.
  • 12. PERSONE NON ALLETTATE L’operatore interviene in questo modo: • predispone il materiale necessario • accompagna la persona nella stanza da bagno • rimane in stanza per aiutarla al bisogno
  • 13. Qalora la persona non fosse in grado di provvedere in maniera autonoma al lavaggio della testa lo si aiuta in questo modo: • si proteggono le spalle con un asciugamano • si fa sedere la persona con le spalle al lavandino e il capo iperesteso all’indietro • dopo aver regolato la temperatura dell’acqua 35°C l’operatore indossa i guanti e comincia a lavare il capo della persona • bagna la testa, versa una piccola quantità di shampoo e comincia a massaggiare con i polpastrelli stimolando anche la circolazione sanguigna • proteigendo gli occhi della persona poi procede al risciacquo • una volta strizzati i capelli vanno tamponeati per assorbeire la maggior parte dell’acqua • in ultimo si usa l’asciuga capelli.
  • 14. PERSONE ALLETTATE In questo caso il lavaggio dei capelli si può effettuare ogni 13-15 gg
  • 15. TECNICA • eliminare i cuscini da sotto la testa della persona • posizionare un cuscino sotto le spalle in modo da lasciare libero il capo • sotto la testa viene posto un contenitore per raccogliere l’acqua che si versa • (se non si dispone del contenitore si usano teli cerati) • proteggere collo e orecchie per non bagnare la persona • procedere al lavaggio del capo come nel caso di prima