Presentazione di IperLibro a Casale Corte CerroLandexplorer
IperLibro, manifestazione culturale all'interno dei centri commerciali venerdì 5 febbraio è stata ospite al Museo "Latteria Consortile" di Casale Corte Cerro. Si è ripercorso la storia dell'iniziativa e si sono focalizzati alcuni concetti fondanti dell'evento. La presentazione è stata condotta da Samuel Piana e Luca Ciurleo, ideatori della manifestazione. Un caloroso ringraziamento all'Amministrazione comunale di Casale Corte Cerro e al presidente dell'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone!!!
Ripley's: oltre i limiti dell'immaginazioneMarco Tirelli
Nel caso specifico di Ripley’s, il core target è costituito soprattutto da un pubblico giovane, amante del brivido ma dimentico dell’umana compassione verso l’anormale. Chiare sono le connessioni estetiche e psicologiche con i ben noti stilemi dei film horror, della musica metal o grunge e dei fumetti pulp. Molto meno evidente è però il nesso con il divertimento familiare e infantile. Eppure, svariate attrazioni (e i relativi prodotti editoriali) sono espressamente dedicate ai bambini. Il che può farci sembrare il tutto relativamente lontano dal gusto italiano. Si apre allora la questione dell’intellettualizzazione del piacere estetico. Chi sancisce il sentimento del bello identificandolo con il buon gusto? La capacità di trarre un piacere quasi sensuale da un’opera d’arte sarebbe frutto di una cultura superiore, in grado di coglierne il valore estetico e simbolico in via quasi esclusiva. Per tale ragione, gli intellettuali d’élite temono che il godimento estetico popolare sia affidato ai persuasori occulti e subordinato a fini commerciali, votato alla semplificazione-massificazione dei gusti piuttosto che ai loro dettami e insegnamenti. Da qui il disprezzo ostentato per realtà nazional-popolari come "Believe It or Not!" aventi fini di profitto e di sfruttamento commerciale.
Una rapida storia della pubblicità dalle origini ai giorni nostri ideale per introdurre l'argomento agli studenti delle scuole superiori o di corsi post diploma (prima parte)
Il vestito ed il mantello: l'abbigliamento tra marketing territoriale e tradi...Landexplorer
Il presente contributo vuole indagare come l’abbigliamento entri nel contesto turistico, configurandosi come un vero e proprio “valore aggiunto”. In particolare si vuole analizzare alcuni case study contemporanei particolarmente indicativi. Il primo caso è l’uso (ed abuso) del costume tradizionale, una realtà recuperata negli ultimi anni come simbolo di identità comunitaria. La sua scomparsa dal tessuto tradizionale ha fatto sì che, con la crisi dell’uomo postmoderno e l’avvento dei flussi della globalizzazione (ed in primis quello che potremmo indicare come Tourism-scape) venisse recuperato, diventando sia nuovo simbolo identitario, sia veicolo di rilancio turistico, di fakelore. Analogamente al vestito tradizionale anche una sua “evoluzione postmoderna” quale il vestito del Cosplayer ha seguito un percorso analogo, che si muove tra i due estremi di sacralizzazione e di feticizzazione. In questi diversi usi dell’abbigliamento “identitario” si possono riconoscere senza difficoltà gli aspetti di tutela e valorizzazione, due aspetti complementari, certo, ma che nell’ambito dei prodotti culturali materiali, cosi come in quelli immateriali, possono anche cozzare tra di loro. Se da una parte infatti la tutela può diventare sacralizzazione e musealizzazione (importanti se vogliamo dal punto di vista turistico), la valorizzazione può portare ad una sua “snaturalizzazione”, portando il vestito in contesti non usuali e fino a pochi anni fa inaccettabili. Le persone vestite da Alien che si fanno fotografare a Parigi con dietro la Tour Eiffel non sono infatti tanto diversi dalle donne in costume tipico che preparano o semplicemente servono prodotti tipici, che vengono percepiti, proprio grazie all’utilizzo dell’abbigliamento, come un qualcosa di più valido e che giustificano un esborso maggiore: il cosiddetto “valore aggiunto della tradizione”. Attraverso alcuni esempi, si potrà delineare una sorta di “sviluppo sostenibile”, ovvero strategie di utilizzo del costume e della cultura bilanciandosi correttamente tra la tutela e la valorizzazione.
O documento fornece receitas de sucos refrescantes e saudáveis, incluindo sucos de maracujá e uva, beterraba e cenoura, aveia e frutas, kiwi melão e água de coco, melancia e maracujá. A maioria das receitas contém instruções simples de preparo em liquidificador ou centrífuga.
An effective on-site social optimization strategy consists of three key components: social connectivity, the connected experience, and social analytics. Social connectivity involves connecting a site to social networks like Facebook, Twitter, and LinkedIn using their APIs. This allows users to register using their social identities and share content back to their networks. The connected experience enhances how users can share and interact socially on the site. Social analytics analyzes the results to improve the social business strategy and see returns from socially-referred traffic.
Presentazione di IperLibro a Casale Corte CerroLandexplorer
IperLibro, manifestazione culturale all'interno dei centri commerciali venerdì 5 febbraio è stata ospite al Museo "Latteria Consortile" di Casale Corte Cerro. Si è ripercorso la storia dell'iniziativa e si sono focalizzati alcuni concetti fondanti dell'evento. La presentazione è stata condotta da Samuel Piana e Luca Ciurleo, ideatori della manifestazione. Un caloroso ringraziamento all'Amministrazione comunale di Casale Corte Cerro e al presidente dell'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone!!!
Ripley's: oltre i limiti dell'immaginazioneMarco Tirelli
Nel caso specifico di Ripley’s, il core target è costituito soprattutto da un pubblico giovane, amante del brivido ma dimentico dell’umana compassione verso l’anormale. Chiare sono le connessioni estetiche e psicologiche con i ben noti stilemi dei film horror, della musica metal o grunge e dei fumetti pulp. Molto meno evidente è però il nesso con il divertimento familiare e infantile. Eppure, svariate attrazioni (e i relativi prodotti editoriali) sono espressamente dedicate ai bambini. Il che può farci sembrare il tutto relativamente lontano dal gusto italiano. Si apre allora la questione dell’intellettualizzazione del piacere estetico. Chi sancisce il sentimento del bello identificandolo con il buon gusto? La capacità di trarre un piacere quasi sensuale da un’opera d’arte sarebbe frutto di una cultura superiore, in grado di coglierne il valore estetico e simbolico in via quasi esclusiva. Per tale ragione, gli intellettuali d’élite temono che il godimento estetico popolare sia affidato ai persuasori occulti e subordinato a fini commerciali, votato alla semplificazione-massificazione dei gusti piuttosto che ai loro dettami e insegnamenti. Da qui il disprezzo ostentato per realtà nazional-popolari come "Believe It or Not!" aventi fini di profitto e di sfruttamento commerciale.
Una rapida storia della pubblicità dalle origini ai giorni nostri ideale per introdurre l'argomento agli studenti delle scuole superiori o di corsi post diploma (prima parte)
Il vestito ed il mantello: l'abbigliamento tra marketing territoriale e tradi...Landexplorer
Il presente contributo vuole indagare come l’abbigliamento entri nel contesto turistico, configurandosi come un vero e proprio “valore aggiunto”. In particolare si vuole analizzare alcuni case study contemporanei particolarmente indicativi. Il primo caso è l’uso (ed abuso) del costume tradizionale, una realtà recuperata negli ultimi anni come simbolo di identità comunitaria. La sua scomparsa dal tessuto tradizionale ha fatto sì che, con la crisi dell’uomo postmoderno e l’avvento dei flussi della globalizzazione (ed in primis quello che potremmo indicare come Tourism-scape) venisse recuperato, diventando sia nuovo simbolo identitario, sia veicolo di rilancio turistico, di fakelore. Analogamente al vestito tradizionale anche una sua “evoluzione postmoderna” quale il vestito del Cosplayer ha seguito un percorso analogo, che si muove tra i due estremi di sacralizzazione e di feticizzazione. In questi diversi usi dell’abbigliamento “identitario” si possono riconoscere senza difficoltà gli aspetti di tutela e valorizzazione, due aspetti complementari, certo, ma che nell’ambito dei prodotti culturali materiali, cosi come in quelli immateriali, possono anche cozzare tra di loro. Se da una parte infatti la tutela può diventare sacralizzazione e musealizzazione (importanti se vogliamo dal punto di vista turistico), la valorizzazione può portare ad una sua “snaturalizzazione”, portando il vestito in contesti non usuali e fino a pochi anni fa inaccettabili. Le persone vestite da Alien che si fanno fotografare a Parigi con dietro la Tour Eiffel non sono infatti tanto diversi dalle donne in costume tipico che preparano o semplicemente servono prodotti tipici, che vengono percepiti, proprio grazie all’utilizzo dell’abbigliamento, come un qualcosa di più valido e che giustificano un esborso maggiore: il cosiddetto “valore aggiunto della tradizione”. Attraverso alcuni esempi, si potrà delineare una sorta di “sviluppo sostenibile”, ovvero strategie di utilizzo del costume e della cultura bilanciandosi correttamente tra la tutela e la valorizzazione.
O documento fornece receitas de sucos refrescantes e saudáveis, incluindo sucos de maracujá e uva, beterraba e cenoura, aveia e frutas, kiwi melão e água de coco, melancia e maracujá. A maioria das receitas contém instruções simples de preparo em liquidificador ou centrífuga.
An effective on-site social optimization strategy consists of three key components: social connectivity, the connected experience, and social analytics. Social connectivity involves connecting a site to social networks like Facebook, Twitter, and LinkedIn using their APIs. This allows users to register using their social identities and share content back to their networks. The connected experience enhances how users can share and interact socially on the site. Social analytics analyzes the results to improve the social business strategy and see returns from socially-referred traffic.
A Barcellona, una mattina d'estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto nel cuore del Barrio Gotico dove vengono sottratti all'oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro 'maledetto' che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di misteri e di intrighi legati alla figura di Julian Carax, l'autore di quel libro. Perché Daniel ne rimane come folgorato, e per molti anni inseguirà il fantasma di quello scrittore, scoprendo che qualcuno ha voluto a tutti i costi, anche uccidendo, distruggere fino all'ultima copia dei suoi libri. Tanto che quella nelle mani di Daniel è forse l'ultima rimasta... Dal passato emerge una storia di passioni illecite, di amori controversi e impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e, soprattutto, un macabro segreto gelosamente custodito in una villa abbandonata del Tibidabo. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti paralleli con la sua vita. Mystery, romanzo storico e tragedia amorosa in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano nella formazione del giovane protagonista, "L'ombra del vento" è un moderno feuilleton straordinariamente preciso nelle atmosfere e con un cast di personaggi indimenticabili che si muovono in una Barcellona dalla duplice identità, quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del modernismo e quella cupa, opprimente, del franchismo, tetra miscela di povertà e repressione. Uscito in sordina nel 2001 in Spagna e divenuto un incredibile successo (29 edizioni alla fine del 2003) grazie al solo tam-tam dei lettori, "L'ombra del vento" è l'esordio sulla scena internazionale di uno straordinario narratore che fa rivivere la grande tradizione del romanzo ottocentesco con una sensibilità squisitamente contemporanea.
Materiali didattici per studenti di quinta superiori. Baudelaire e la Parigi del Secondo Impero, con cenni all'evoluzione dei luoghi di consumo e al piano urbanistico del Barone Haussmann. Insomma, gli spunti di Walter Benjamin a uso e consumo degli studenti delle superiori.
Dai graffiti all'invenzione della stampa, passando per il futurismo di Depero e le grandi campagne del Novecento, il percorso dell'uomo nella comunicazione.
Nei pressi di Barcellona troverai mille formule per goderti una meritata parentesi dalla frenetica vita quotidiana. Vivi l’emozione delle feste popolari alla Patum di Berga o della Diada Castellera di Sant Fèlix, a Vilafranca del Penedès. Stendi il telo da mare su una delle numerose spiagge che si estendono su più di cento chilometri di litorale e colleziona momenti speciali facendo castelli di sabbia con i più piccoli, tuffandoti con gli amici o passeggiando in coppia. Approfitta per visitare musei, cenare in un ristorante stellato, praticare il tuo sport preferito, fare una degustazione di vini, visitare un santuario o metterti lo zaino in spalla e percorrere i boschi e le montagne dei sedici parchi e spazi naturali situati intorno alla città di Barcellona. Cos’altro ancora potresti chiedere?
Burning Man e Gift Economy: tra Filosofia, Economia e CommunityMassimo Burgio
Burning Man e Gift Economy: tra Filosofia, Economia e Community - il mio articolo per la rivista Arte e Critica di Gennaio 2015, con una analisi del fenomeno della gift economy nel contesto dello spirito del Burning Man, e il suo impatto a livello di community bulding.
A Barcellona, una mattina d'estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto nel cuore del Barrio Gotico dove vengono sottratti all'oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro 'maledetto' che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di misteri e di intrighi legati alla figura di Julian Carax, l'autore di quel libro. Perché Daniel ne rimane come folgorato, e per molti anni inseguirà il fantasma di quello scrittore, scoprendo che qualcuno ha voluto a tutti i costi, anche uccidendo, distruggere fino all'ultima copia dei suoi libri. Tanto che quella nelle mani di Daniel è forse l'ultima rimasta... Dal passato emerge una storia di passioni illecite, di amori controversi e impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e, soprattutto, un macabro segreto gelosamente custodito in una villa abbandonata del Tibidabo. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti paralleli con la sua vita. Mystery, romanzo storico e tragedia amorosa in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano nella formazione del giovane protagonista, "L'ombra del vento" è un moderno feuilleton straordinariamente preciso nelle atmosfere e con un cast di personaggi indimenticabili che si muovono in una Barcellona dalla duplice identità, quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del modernismo e quella cupa, opprimente, del franchismo, tetra miscela di povertà e repressione. Uscito in sordina nel 2001 in Spagna e divenuto un incredibile successo (29 edizioni alla fine del 2003) grazie al solo tam-tam dei lettori, "L'ombra del vento" è l'esordio sulla scena internazionale di uno straordinario narratore che fa rivivere la grande tradizione del romanzo ottocentesco con una sensibilità squisitamente contemporanea.
Materiali didattici per studenti di quinta superiori. Baudelaire e la Parigi del Secondo Impero, con cenni all'evoluzione dei luoghi di consumo e al piano urbanistico del Barone Haussmann. Insomma, gli spunti di Walter Benjamin a uso e consumo degli studenti delle superiori.
Dai graffiti all'invenzione della stampa, passando per il futurismo di Depero e le grandi campagne del Novecento, il percorso dell'uomo nella comunicazione.
Nei pressi di Barcellona troverai mille formule per goderti una meritata parentesi dalla frenetica vita quotidiana. Vivi l’emozione delle feste popolari alla Patum di Berga o della Diada Castellera di Sant Fèlix, a Vilafranca del Penedès. Stendi il telo da mare su una delle numerose spiagge che si estendono su più di cento chilometri di litorale e colleziona momenti speciali facendo castelli di sabbia con i più piccoli, tuffandoti con gli amici o passeggiando in coppia. Approfitta per visitare musei, cenare in un ristorante stellato, praticare il tuo sport preferito, fare una degustazione di vini, visitare un santuario o metterti lo zaino in spalla e percorrere i boschi e le montagne dei sedici parchi e spazi naturali situati intorno alla città di Barcellona. Cos’altro ancora potresti chiedere?
Burning Man e Gift Economy: tra Filosofia, Economia e CommunityMassimo Burgio
Burning Man e Gift Economy: tra Filosofia, Economia e Community - il mio articolo per la rivista Arte e Critica di Gennaio 2015, con una analisi del fenomeno della gift economy nel contesto dello spirito del Burning Man, e il suo impatto a livello di community bulding.
This document discusses the importance of aligning a business's brand, marketing, products/services, and overall strategy. A company must have consistency between how it presents itself through its branding and marketing efforts and what products/services it offers customers. All of a business's strategic efforts should work towards common goals for long term success.
1. Abstract Icono
Chi non ha letto “L’ombra del vento”?
Milioni di copie vendute in tutto il mondo, un successo editoriale ancora più clamoroso se si pensa
che il suo autore non era uno scrittore professionista, ma un autore cinematografico, prestato
qualche volta alla letteratura per bambini.
Un successo editoriale che prima di essere tale è stato un piccolo grande esempio di passaparola tra
i primi lettori-pionieri che, una volta assaporate le tante pagine del romanzo di Carlos Ruiz Zafon,
hanno mandato email appassionate ad amici, hanno comprato altre copie del libro per regalarle a
parenti e colleghi, ne hanno parlato per intere serate.
L’ombra del vento parla di tante cose. Di amore e odio, di ossessione per la scrittura e di amore per
la lettura. Parla anche di dittatura e di libertà. Tutto questo in un luogo, Barcellona, ricco di angoli
nascosti e luoghi famosi, colori, odori e sapori.
Un libro tanto amato crea una sorta di geografia affettiva del luogo in esso raccontato.
Ai professionisti del turismo il compito di trasformare questo affetto in motivazione di vacanza. E
successivamente in prodotto turistico.
È quanto ha fatto Icono, società di servizi culturali nata nel 1996 con l’idea di offrire, in un modo
attraente e particolare, l’arte e la storia di Barcellona e di altri luoghi o città. L’obiettivo, solo
apparentemente banale, di Icono consiste nella trasmissione, in maniera innovativa, dei valori che
circondano l’arte e la cultura di una città. Formato da un gruppo di professionisti, specializzati in
arte, storia, architettura, archeologia e cultura popolare, il progetto si rivolge ad imprese di tutti gli
ambiti, hotels, organizzatori di congressi, agenzie di viaggio, istituzioni pubbliche, che vogliano
offrire un programma culturale di qualità ai loro clienti, invitati, collaboratori.
“Abbiamo ben chiara l’idea di disegnare nuovi percorsi, nuovi itinerari, allontanandoci dai
tradizionali itinerari panoramici per offrire qualcosa in piú: autentiche visite specializzate nei
contenuti e personalizzate in base al tipo di cliente”, ci racconta Blanca Espa di Icono.
La strategia di azione è chiara: “i nostri clienti vogliono esperienze divertenti, creative, che gli
consentano un rapporto diretto con altre persone, tanto i turisti quanto i locali”.
I numeri danno ragione alla società catalana: 250 gruppi turistici, per 15.000 partecipanti.
E ora passiamo al prodotto. Le prime problematiche sono quelle legate alla trasposizione del libro in
itinerario turistico. Deve essere mantenuta l’atmosfera, i luoghi devono diventare palcoscenici.
Questi i principali set: Rambla Santa Mónica, Arc del Teatre, Plaza Real, Pl. Sant Felip Neri
C/ Montcada, Pl. Santa Anna, Ateneo Barcelonés, Els 4 Gats, Universidad Central, Avd. Tibidado
Librería Sempere, Sombrereria, Colegio San Miguel.
2. Da qui si ricostruisce l’itinerario. “Il percorso comincia in Rambla Sta. Mónica, all’ Arco del
Teatro potremo immaginare il “portone di legno lavorato, oscurato dal tempo e dall’umidità” e
“il cadavere abbandonato di un palazzo, o un museo di echi ed ombre”, il Cimitero dei Libri
Dimenticati. Entrata in Plaza Real, Calle del Call e Baixada de la Llibreteria. Attraverso la Calle
Argentería raggiungeremo Sta. Maria del Mar e la Calle Montcada, per scoprire l’Asilo di Santa
Lucia e lo Xampanyet. Lo scenario successivo sarà Els Quatre Gats e la Calle Sta.Ana, con la
Plaza de la Iglesia, la casa e la libreria di “Sempere e figli”, qui situata. Continueremo per la
Calle Canuda, dove troveremo l’Ateneo Barcelonés, “uno degli angoli di Barcellona dove
ancora il XIX secolo non ha ricevuto notizie del suo pensionamento”. Durante la seconda parte
dell’itinerario percorreremo la Avda. Tibidabo e il Pg. de la Bonanova”.
Interessante anche la politica di comunicazione di Icono, basata tanto sulle relazioni stampa
quanto sul mailing diretto a clienti, quanto infine sulla partnership con importanti librerie.
In tre anni di attività sul libro di Zafon, Icono ha organizzato 144 gruppi per complessive 5.000
persone, l’80% delle quali ha ripetuto un altro viaggio con la stessa organizzazione.
Da questa esperienza si sviluppano ora altri itinerari, di carattere enogastronomico o fotografico,
ma il posizionamento di Icono rimane lo stesso, quello di soggetto in grado di far “entrare” il
turista in luoghi famosi, eppure inaccessibili senza il servizio offerto da questo operatore.