Social network e contenuti tecnici: insieme per un servizio clienti eccellenteKEA s.r.l.
Modelli organizzativi e tecnologici che supportano il flusso osmotico e biunivoco delle informazioni all’interno dell’azienda e fra l’azienda e i suoi interlocutori, nonché l’uso strategico dei contenuti della comunicazione tecnica: ecco i presupposti fondamentali del Social Customer Care.
Report sul libro di Paolo Fabrizio, La rivoluzione del Social Customer Care, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2015
Report sul libro di Kipp Bodnar e Jeffrey L. Cohen, Social Media B2B, Hoepli, Milano, 2013.
Come utilizzare in ambito business-to-business blog, LinkedIn, Twitter, Facebook, YouTube, e-mail e newsletter per generare contatti qualificati (lead generation attraverso il social media marketing)
Il COVID 19 ha cambiato tutto.
Ma cosa sta cambiando oggi e cosa cambierà domani? Quali sono le tendenze del 2021? In che cosa si dovrebbe investire?
Lo abbiamo chiesto al nostro team.
I candidati e le aziende si incontrano sui Social Media. Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
I Social Media sono il nuovo customer service? - CMI novembre 2012 Roberto Grossi
E se lo sono, rispondono alle stesse logiche del tradizionale
customer service? O l’utente-cliente si attende, in rete, un altro tipo di servizio? E le aziende? Per ora stanno a guardare.
Social network e contenuti tecnici: insieme per un servizio clienti eccellenteKEA s.r.l.
Modelli organizzativi e tecnologici che supportano il flusso osmotico e biunivoco delle informazioni all’interno dell’azienda e fra l’azienda e i suoi interlocutori, nonché l’uso strategico dei contenuti della comunicazione tecnica: ecco i presupposti fondamentali del Social Customer Care.
Report sul libro di Paolo Fabrizio, La rivoluzione del Social Customer Care, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2015
Report sul libro di Kipp Bodnar e Jeffrey L. Cohen, Social Media B2B, Hoepli, Milano, 2013.
Come utilizzare in ambito business-to-business blog, LinkedIn, Twitter, Facebook, YouTube, e-mail e newsletter per generare contatti qualificati (lead generation attraverso il social media marketing)
Il COVID 19 ha cambiato tutto.
Ma cosa sta cambiando oggi e cosa cambierà domani? Quali sono le tendenze del 2021? In che cosa si dovrebbe investire?
Lo abbiamo chiesto al nostro team.
I candidati e le aziende si incontrano sui Social Media. Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
I Social Media sono il nuovo customer service? - CMI novembre 2012 Roberto Grossi
E se lo sono, rispondono alle stesse logiche del tradizionale
customer service? O l’utente-cliente si attende, in rete, un altro tipo di servizio? E le aziende? Per ora stanno a guardare.
Fiducia e idee fanno impresa, creano rete, opportunità e valoreRoberto Gallerani
La crescente articolazione e complessità delle attività umane comporta una sempre maggiore necessità di collaborare ed integrarsi.
Nella conduzione delle attività economiche, allo stesso modo dei singoli, anche PMI e professionisti devono ormai da tempo vincere la “sfida” della capacità di aggregazione e cooperazione che sappia ampliare le opportunità di business attraverso maggiori sinergie, offrire un’espressione più ampia di prodotti e servizi ed un’amplificazione delle potenzialità derivanti dallo sviluppo di nuove opportunità attraverso un bacino più ampio di idee, creatività e capacità di sviluppo di progetti concreti su scala più ampia.
La disponibilità di un ambiente di collaborazione (“collaboration tool”) che permetta di condividere con semplicità ed efficienza, in azienda e con i partner esterni, comunicazioni, documenti, attività, progetti è sempre più richiesto dalle imprese. In fondo si può parlare dell’”anticamera” dell’ ”ufficio virtuale”, in grado di unire i vantaggi di un gruppo di lavoro più coeso e coordinato, con quelli di una minor necessità di spazi fisici e risorse materiali per consentire l’esecuzione delle attività in team.
Nell’articolo vengono esaminate le caratteristiche principali di un “collaboration tool” ed i suoi criteri di valutazione.
Enterprise 2.0 - Modelli organizzativi e gestione dei social media in aziendaAlessandro Prunesti
Enterprise 2.0 è un’innovazione sociale e organizzativa, più che tecnologica. Andrew McAfee, uno dei massimi esperti mondiali di web 2.0 e strategie di innovazione digitale per le aziende, così la definisce: “L’Enterprise 2.0 consiste nell’uso emergente delle piattaforme di social software da parte delle imprese, allo scopo di favorire il raggiungimento degli obbiettivi di business”.
Alessandro Prunesti ritorna, dopo Social media e comunicazione di marketing, con un nuovo volume che si concentra sulle strategie organizzative e sulle tecniche di utilizzo degli strumenti web 2.0 e dei social media per favorire i processi collaborativi e di comunicazione all’interno delle aziende attraverso la filosofia Enterprise 2.0.
Il libro si sofferma sulle innovazioni che offre il paradigma collaborativo dell’Enterprise 2.0 nel soddisfare le necessità aziendali e generare benefici a vantaggio di tutti i soggetti che si relazionano con l’impresa, attraverso la costruzione di una community aziendale a struttura orizzontale, il cui ruolo strategico è favorire lo sviluppo delle attività di comunicazione.
I blog, i wiki, i social network, i forum e i podcast sono tutti strumenti utilizzabili all’interno delle imprese per dare vita a una community informale all’interno della quale trovare rapidamente soluzioni efficaci a problematiche singole o comuni. Ampio spazio è dedicato alle indicazioni su come implementare questi social media nell’organizzazione aziendale, attraverso la costruzione e la gestione di una piattaforma informatica.
Il volume riporta i dati più recenti sulla visione del management nei confronti dell’Enterprise 2.0 in Italia, da cui emergono due visioni contrapposte: la prima piuttosto miope riguardo agli sviluppi futuri dell’innovazione digitale, mentre la seconda la riconosce invece come un processo tangibile e promettente per l’innovazione organizzativa delle aziende.
Un testo attuale e contestualizzato nella realtà del nostro paese, grazie agli esempi applicativi attuati in Italia nelle grandi aziende e nelle PMI. Disponibile anche in formato e-book.
Enterprise 2.0
Modelli organizzativi e gestione dei social media per l’innovazione in azienda
Alessandro Prunesti
Franco Angeli, 2010
pp. 208, 26, 00 €
E-book 21,00 €
In un mondo in cui il termine smart è ovunque e la coppia smart-working è abusata, meglio concentrarsi sul vero significato del termine. Autonomia, responsabilità, fiducia e flessibilità, unitamente a strumenti tecnologici a supporto.
La banca italiana diventa sempre più social - CMI settembre 2013Roberto Grossi
Molte banche italiane si stanno dedicando allo sviluppo della propria presenza sui social media, lo evidenzia un recente studio di KPMG. Molte banche attribuiscono una valenza strategica ai social media e sposano le dinamiche e le modalità di interazione. Ma è ancora elevato il potenziale inespresso nell’utilizzo di questi nuovi canali.
Digital Transformation - Competenze per il managementFree Your Talent
Project work a cura di A cura di: Erika Borlin, Giovanna Francaviglia, Martina Fratini, Roberta Giuseppina Iurato, Paola Nisticò, Sara Sini, studenti del Master in Risorse Umane e Organizzazione ISTUD 2019-2020
Social Media: da passatempo a strumenti per il business - CMI luglio 2012Roberto Grossi
Una indagine commissionata da Google evidenzia come sta cambiando la percezione dei social media nel management.
E non è da sottovalutare il loro impatto sulle opportunità di crescita professionale.
L'impresa 2.0 nuovi modelli organizzativi per l'innovazioneOnofrio Napolitano
il mio lavoro di tesi si è soffermato nell'analizzare il passaggio dall'impresa 1.0 a quella 2.0. per poi studiare un business in continua crescita, il mercato delle assicurazioni online
Crisi sui Social Media: prevenire è meglio che curare - CMI settembre 2012Social Media Easy
Tutta colpa del microblogging? Sì, e anche no. Tutti - utenti agguerriti, opinion leader che “twittano” il loro pensiero, le aziende stesse che commettono errori di valutazione - sono responsabili delle crisi sui nuovi canali social. Per non trovarsi a gestire situazioni incontrollabili, meglio muoversi in anticipo.
Fiducia e idee fanno impresa, creano rete, opportunità e valoreRoberto Gallerani
La crescente articolazione e complessità delle attività umane comporta una sempre maggiore necessità di collaborare ed integrarsi.
Nella conduzione delle attività economiche, allo stesso modo dei singoli, anche PMI e professionisti devono ormai da tempo vincere la “sfida” della capacità di aggregazione e cooperazione che sappia ampliare le opportunità di business attraverso maggiori sinergie, offrire un’espressione più ampia di prodotti e servizi ed un’amplificazione delle potenzialità derivanti dallo sviluppo di nuove opportunità attraverso un bacino più ampio di idee, creatività e capacità di sviluppo di progetti concreti su scala più ampia.
La disponibilità di un ambiente di collaborazione (“collaboration tool”) che permetta di condividere con semplicità ed efficienza, in azienda e con i partner esterni, comunicazioni, documenti, attività, progetti è sempre più richiesto dalle imprese. In fondo si può parlare dell’”anticamera” dell’ ”ufficio virtuale”, in grado di unire i vantaggi di un gruppo di lavoro più coeso e coordinato, con quelli di una minor necessità di spazi fisici e risorse materiali per consentire l’esecuzione delle attività in team.
Nell’articolo vengono esaminate le caratteristiche principali di un “collaboration tool” ed i suoi criteri di valutazione.
Enterprise 2.0 - Modelli organizzativi e gestione dei social media in aziendaAlessandro Prunesti
Enterprise 2.0 è un’innovazione sociale e organizzativa, più che tecnologica. Andrew McAfee, uno dei massimi esperti mondiali di web 2.0 e strategie di innovazione digitale per le aziende, così la definisce: “L’Enterprise 2.0 consiste nell’uso emergente delle piattaforme di social software da parte delle imprese, allo scopo di favorire il raggiungimento degli obbiettivi di business”.
Alessandro Prunesti ritorna, dopo Social media e comunicazione di marketing, con un nuovo volume che si concentra sulle strategie organizzative e sulle tecniche di utilizzo degli strumenti web 2.0 e dei social media per favorire i processi collaborativi e di comunicazione all’interno delle aziende attraverso la filosofia Enterprise 2.0.
Il libro si sofferma sulle innovazioni che offre il paradigma collaborativo dell’Enterprise 2.0 nel soddisfare le necessità aziendali e generare benefici a vantaggio di tutti i soggetti che si relazionano con l’impresa, attraverso la costruzione di una community aziendale a struttura orizzontale, il cui ruolo strategico è favorire lo sviluppo delle attività di comunicazione.
I blog, i wiki, i social network, i forum e i podcast sono tutti strumenti utilizzabili all’interno delle imprese per dare vita a una community informale all’interno della quale trovare rapidamente soluzioni efficaci a problematiche singole o comuni. Ampio spazio è dedicato alle indicazioni su come implementare questi social media nell’organizzazione aziendale, attraverso la costruzione e la gestione di una piattaforma informatica.
Il volume riporta i dati più recenti sulla visione del management nei confronti dell’Enterprise 2.0 in Italia, da cui emergono due visioni contrapposte: la prima piuttosto miope riguardo agli sviluppi futuri dell’innovazione digitale, mentre la seconda la riconosce invece come un processo tangibile e promettente per l’innovazione organizzativa delle aziende.
Un testo attuale e contestualizzato nella realtà del nostro paese, grazie agli esempi applicativi attuati in Italia nelle grandi aziende e nelle PMI. Disponibile anche in formato e-book.
Enterprise 2.0
Modelli organizzativi e gestione dei social media per l’innovazione in azienda
Alessandro Prunesti
Franco Angeli, 2010
pp. 208, 26, 00 €
E-book 21,00 €
In un mondo in cui il termine smart è ovunque e la coppia smart-working è abusata, meglio concentrarsi sul vero significato del termine. Autonomia, responsabilità, fiducia e flessibilità, unitamente a strumenti tecnologici a supporto.
La banca italiana diventa sempre più social - CMI settembre 2013Roberto Grossi
Molte banche italiane si stanno dedicando allo sviluppo della propria presenza sui social media, lo evidenzia un recente studio di KPMG. Molte banche attribuiscono una valenza strategica ai social media e sposano le dinamiche e le modalità di interazione. Ma è ancora elevato il potenziale inespresso nell’utilizzo di questi nuovi canali.
Digital Transformation - Competenze per il managementFree Your Talent
Project work a cura di A cura di: Erika Borlin, Giovanna Francaviglia, Martina Fratini, Roberta Giuseppina Iurato, Paola Nisticò, Sara Sini, studenti del Master in Risorse Umane e Organizzazione ISTUD 2019-2020
Social Media: da passatempo a strumenti per il business - CMI luglio 2012Roberto Grossi
Una indagine commissionata da Google evidenzia come sta cambiando la percezione dei social media nel management.
E non è da sottovalutare il loro impatto sulle opportunità di crescita professionale.
L'impresa 2.0 nuovi modelli organizzativi per l'innovazioneOnofrio Napolitano
il mio lavoro di tesi si è soffermato nell'analizzare il passaggio dall'impresa 1.0 a quella 2.0. per poi studiare un business in continua crescita, il mercato delle assicurazioni online
Crisi sui Social Media: prevenire è meglio che curare - CMI settembre 2012Social Media Easy
Tutta colpa del microblogging? Sì, e anche no. Tutti - utenti agguerriti, opinion leader che “twittano” il loro pensiero, le aziende stesse che commettono errori di valutazione - sono responsabili delle crisi sui nuovi canali social. Per non trovarsi a gestire situazioni incontrollabili, meglio muoversi in anticipo.
Introduction à la gestion de projet et plus précisément le modèle automobile. Cette présentation est une introduction. N'hésitez pas à vous renseigner sur le niveau avancé.
Da molti anni i sistemi CRM (Customer Relationship Management) sono adottati in molte imprese, anche di piccole dimensioni, per raccogliere, organizzare ed utilizzare tutte le informazioni relative ai propri clienti, alle trattative, alle opportunità sviluppate e sviluppabili ed a migliorare anche la qualità dei servizi di assistenza. La miglior conoscenza del proprio parco clienti attraverso la migliore gestione dei propri contatti è certamente un fattore di grande importanza per un miglioramento dei risultati
Attraverso l’uso dei “social networks” si introduce la capacità di ascoltare, partecipare e contribuire alle conversazioni con i propri clienti, creando nuovi contatti, qualificandoli, acquisendo informazioni sulla bontà o meno delle soluzioni proposte o idee nuove.
Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
CRM Scenario - Gestione organizzata della relazione e del servizio al cliente...Adv Media Lab
Argomenti affrontati
Gestione organizzata della relazione e del servizio al cliente e integrazione del CRM con azioni commerciali e di marketing:
Dall’outbound all’inbound sales: la nuova figura del commerciale. Il futuro del reparto vendite
Dall’outbound all’inbound marketing passando al community marketing
Quali sono le sfide che i social media pongono al marketing?KEA s.r.l.
Quali sono le sfide che i social media pongono al marketing? Approccio all-lines, big data, personalizzazione della comunicazione, social caring…
Report sul libro di Marco Magnaghi, Social CRM. Email, Social Media e Web 2.0: creare nuove relazioni con i clienti, Hoepli, Milano, 2014
Dati, contenuti e automazione: il trio vincente per aumentare efficacia ed ef...KEA s.r.l.
I dati raccolti, elaborati e interpretati alla luce degli obiettivi aziendali aiutano a raggiungere un di più di conoscenza azionabile.
Nel mondo digitale i contenuti, in quanto rappresentazione del brand e dei suoi prodotti/servizi dal punto di vista dell'azienda e degli utilizzatori, sono l'oggetto dialogo fra l'azienda e i suoi interlocutori: la loro efficacia passa per la rilevanza contestuale e personale delle informazioni che veicolano.
L'automazione, infine, rende più efficienti le operazioni di aggregazione dinamica dei contenuti e di distribuzione multipiattaforma delle informazioni.
Spunti e riflessioni dopo la lettura di due libri molto interessanti e fra loro complementari, editi entrambi da Dario Flaccovio Editore, Palermo: Giulio Colnaghi, Strategie e tecniche di Marketing Automation: guida completa (2019) e Fabio Piccigallo, Digital Analytics per E-Commerce (2018)
DIGITAL TRANSFORMATION OR DISRUPTION?
L’emergenza Covid-19 ha avuto ripercussioni a livello mondiale sul comportamento e l’immaginario delle persone.
In Italia, soprattutto, tra i numerosi effetti ha preso forma un percorso di alfabetizzazione digitale forzato che ha trasportato nel quotidiano alcuni tool come strumenti usuali di lavoro, acquisto e socializzazione trasformandoli in abitudini dalle quali non ci sarà probabilmente ritorno.
Le relazioni, sia Brand - Persona che Persona - Persona, ancor più hanno interposto tra tra gli interlocutori differenti device con differenti opzioni di coinvolgimento.
Claim Brand Industry ha realizzato un report sui macrotrend dell’evoluzione digitale, che analizzando le performance della rete, le nuove abitudini e l’uso dei tool mostra l’evoluzione dei modelli di comportamento e ipotizza le tendenze e i percorsi del nuovo marketing relazionale.
Social e mobile hanno cambiato radicalmente le abitudini delle persone e di conseguenza anche le logiche che guidano le relazioni di clienti e prospect con aziende ed enti pubblici. Ma il Digital Marketing è molto di più una ‘semplice’ nuova opportunità di business.
Il Workshop Executive DEL è un laboratorio di sviluppo manageriale, strutturato in 6 moduli formula weekend, volto alla formazione di figure professionali ad alto potenziale, quali deputy manager della funzione aziendale ICT e Sistemi Informativi o di funzioni finalizzate all’abilitazione dei nuovi business model digitali. Il percorso, tramite un approccio interdisciplinare, mira a formare professionisti che ricoprono ruoli di frontiera in ambito digitale, ai quali è richiesto di sviluppare una maggior sinergia tra ICT, business strategy e marketing planning.
ZScheduling è il software che consente una razionale ed omogenea gestione dei turni, delle reperibilità e una pianificazione puntuale delle attività degli operatori, permettendo un considerevole risparmio di tempi e costi.
il software ZTimesheet è ideale per monitorare e analizzare le attività dei dipendenti in azienda, con relativi vantaggi per il conto economico aziendale.
Report che presenta i dati della ricerca dell'Osservatorio Zucchetti HR su quanto le Direzioni HR delle aziende italiane siano pronte, oggi, in tutti i processi di gestione del personale
eDocs Opentext & Artificial Intelligence - il 2020 sarà un punto di svolta p...Team Netuse srl
Gli uffici legali stanno diventando sempre più innovativi.
Che strumenti stai adottando per ottimizzare le operazioni nell'area legal?
Scopri come Innovare con Team Netuse & eDocs Opentext
Team Netuse & Zucchetti - Dispositivi di rilevazione della temperatura corporea Team Netuse srl
La #Fase2 è iniziata: sei pronto per la #ripartenza?
Zucchetti ha sviluppato dispositivi di rilevazione della temperatura corporea per gestire la ripresa delle attività in tutta sicurezza.
IBM Verse è la piattaforma collaborativa cloud che opera come un “assistente intelligente” in grado di capire le tue esigenze ed individuare le priorità, aiutandoti ad ottimizzare il tuo tempo, il tuo lavoro e quello del tuo network.
Ibm connections risultati concreti per il social business
1. Software IBM
Thought Leadership White Paper
IBM Connections: risultati concreti per il social business
Cinque storie
2. 2 IBM Connections: risultati concreti per il social business
Relazioni più approfondite
e vantaggi concreti
Il successo di un’azienda dipende dalle persone: persone che
stringono relazioni, fanno circolare le idee e creano fiducia. Un
impiegato pensa a un nuovo modo per snellire un processo e ne
parla al suo superiore. Uno sviluppatore ascolta il feedback dei
clienti e lo comunica al team di design. Un consumatore si
identifica con un marchio e acquista il prodotto. Una dopo
l’altra, si intessono relazioni di business sempre più fitte, sulle
quali si fonderanno la crescita e la redditività dell’azienda.
Le imprese di maggior successo sono quelle che, dimostrandosi
più lungimiranti delle altre, hanno adottato nuovi strumenti di
comunicazione e collaborazione aziendale che aiutano le persone
a costruire e mantenere queste relazioni. Hanno capito che, per
operare in un contesto sempre più ispirato ai principi di globalità
e mobilità, è arrivato il momento di trasformarsi in un “social
business”. I vantaggi sono molti: personale più efficiente,
nuovo impulso all’innovazione e relazioni con i clienti più
solide e profonde.
Cambiano le aspettative e le esigenze
La rapida infusione delle nuove tecnologie di social collaboration
nelle comunicazioni aziendali rappresenta, insieme, la causa e
l’effetto del rivoluzionario cambiamento delle modalità di fare
business. Dipendenti, clienti, partner e stakeholder vogliono che
le interazioni negli ambienti di lavoro e le transazioni di mercato
siano esperienze sociali ricche di significato, positive e
coinvolgenti. E soprattutto, vogliono che siano immediate.
Telefono, email e i “vecchi” strumenti di comunicazione non
sono più adatti a sostenere gli scambi di informazioni e devono
essere ampliati e arricchiti con altre forme di esperienze
collaborative.
Il lavoro si svolge ormai in un ambiente sempre più globale,
distribuito e remoto, dissolvendo i confini tra tempo
professionale e tempo personale: c’è davvero bisogno di sistemi
più efficienti per scambiarsi informazioni e idee. Le riunioni si
tengono in qualsiasi momento e in qualsiasi momento dev’essere
possibile concludere affari e acquistare prodotti, ovunque nel
mondo, attraverso una pluralità di dispositivi e interfacce.
Figura 1: Il punto in cui un’impresa comincia a trasformarsi in “social business” può variare, ma tutti i social business generano valore rendendo più efficienti,
autentiche e flessibili le tradizionali reti di comunicazione e collaborazione.
Marketing, Customer Service
Sviluppo prodotti e servizi
Attività operative, Risorse Umane
Test nuove idee R&D
sul mercato (interno)
Silos di conoscenze
via email e telefono
Approfondire le
relazioni con i clienti
Generare efficienza
operativa
Ottimizzazione
del personale
Approfondimenti e scambio di info
per lanciare idee rivoluzionarie e
accelerare il time-to-market
Collegamento con reti professionali
Controllo marketing “push”
Business tradizionale Relazioni fidate, brand advocacy
Social business
Punti di partenza
3. Software IBM 3
I vantaggi di essere un social
business oggi
Un social business trasforma se stesso attivando una serie di reti
di persone. Attraverso comunità e meeting online, spazi di lavoro
virtuali, blog, wiki, profili e altri social tool, gli utenti esplorano
nuove modalità di configurazione e gestione delle proprie reti –
oltre a quelle dettate dalle strutture organizzative tradizionali
o dai mezzi di comunicazione “consolidati”. Le informazioni
diventano più trasparenti e accessibili, scoprendo nuove fonti di
conoscenza e know-how. Le persone, di conseguenza, svolgono i
loro compiti con più efficienza e sono più reattive, autentiche e
familiari nelle interazioni. L’azienda diventa un organismo più
agile, impegnato e creativo.
Per implementare il social software è fondamentale fissare
obiettivi chiari e realistici per le vostre iniziative di social
business, e integrare i social tool nei processi role-based già
esistenti. Le finalità dell’azienda sono:
●● Ottimizzare l’efficienza del personale: attività operative,
Risorse Umane e altre divisioni possono aumentare la
produttività dei dipendenti e la gratificazione professionale
migliorando l’acquisizione di conoscenze, la distribuzione del
know-how e la collaborazione. Si riducono altresì le spese di
trasferta, addestramento e teleconferenza.
●● Accelerare l’innovazione: i team di ricerca e sviluppo prodotti
migliorano lo scambio reciproco di idee e la discovery,
trasformando il processo di generazione delle idee e le
modalità con cui condividono le strategie e raccolgono il
feedback di clienti e partner.
●● Approfondire le relazioni con i clienti: sfruttando l’accesso più
immediato a contenuti e know-how, gli operatori del Servizio
Clienti lavorano con più efficienza e aumentano la qualità del
servizio. I team di Marketing e Vendite hanno più tempo
da dedicare ai clienti e a iniziative specificamente orientate
alla clientela.
Molte aziende, tra cui IBM, hanno avviato il processo di
trasformazione in “social business” e ne misurano già i vantaggi
e i risultati. Le cinque storie raccontate in questo documento
dimostrano, al di là di ogni dubbio, che l’integrazione strategica
di social software e di nuovi strumenti di collaborazione
sociale nei processi aziendali – che inevitabilmente esige una
trasformazione culturale – offre grandi vantaggi, concretizzabili
in tempi rapidi.
Progetto 1: Il “social” ripaga in termini di
vendite e servizio ai clienti
L’azienda
Una grande rete assicurativa del settore sanitario, con milioni di
iscritti e oltre 3000 dipendenti.
La sfida
Oggi più che mai, gli enti erogatori di servizi sanitari sono sotto
pressione: devono migliorare il servizio ai clienti e la produttività
del personale, e aumentare il numero di iscritti. Per ottenere tali
risultati, questo ente previdenziale privato ha individuato le aree
che richiedevano un netto miglioramento: l’efficienza dei
processi e delle tecnologie informatiche di comunicazione,
la collaborazione e il knowledge management.
4. 4 IBM Connections: risultati concreti per il social business
Gli addetti alla vendita si perdevano in cavillose ricerche di
informazioni e know-how, e avevano meno tempo da dedicare
ai potenziali clienti, con la conseguente riduzione del tasso di
chiusura (Close Rate). Analogamente, i dipendenti isolati nelle
proprie aree di appartenenza avevano difficoltà a mettersi in
contatto con gli esperti. La duplicazione degli sforzi faceva
sprecare tempo e denaro. Un impiegato ha detto: “Quando ci
accorgiamo che qualcun altro stava già lavorando a un progetto
analogo, è troppo tardi”. Come in molte aziende, anche qui il
personale veniva spinto a produrre di più con meno risorse: un
imperativo efficacemente sintetizzato dal commento “Non
possiamo assumere, ma fissiamo obiettivi più ambiziosi”. I
problemi aumentavano via via che l’impresa si affidava sempre
più alla posta elettronica per gestire le complesse interazioni e i
processi di comunicazione e collaborazione. “Discutere via email
è esasperante!” ha osservato qualcuno.
Il progetto
Per risolvere i problemi che incidevano direttamente su
produttività, Customer Service e acquisizione di nuovi clienti,
l’assicurazione ha avviato un progetto per trasformare la propria
intranet con l’aiuto del social software di IBM. Il primo passo è
stato la definizione di una strategia comprendente un planning
dettagliato e un’analisi delle ripercussioni finanziarie.
Il team di progetto ha valutato l’impatto di un portale
intranet con funzione di hub, integrato con il social software
e gli strumenti collaborativi di IBM, che permettesse la
comunicazione in tempo reale e la creazione di comunità e
team room. Fulcro dell’esperienza online era IBM Connections,
che ha garantito il facile accesso alle informazioni attraverso
comunità online consultabili, punti d’incontro virtuali, FAQ
e condivisione di file. La creazione di archivi di profili dei
dipendenti, e la possibilità di consultare questi archivi,
permettono ai dipendenti di contattare tempestivamente gli
esperti all’interno dell’organizzazione. Molto utili sono anche i
blog, i forum e i resoconti dei problemi risolti, tutti catalogati e
facilmente interrogabili. Le funzionalità di collaborazione e
messaggistica collegano il personale in sede con gli operatori
remoti in tempo reale, aumentando la produttività di individui
e gruppi di lavoro.
Gli addetti al Servizio Clienti, in particolare, godono di un
accesso più rapido e trasparente a informazioni e competenze
per rispondere alle richieste dei clienti e gestire le pratiche di
rimborso. Questi miglioramenti porteranno molti vantaggi
anche a livello di prestigio aziendale, attraverso il passaparola dei
clienti soddisfatti, e di fidelizzazione. Il personale di vendita è più
produttivo grazie al facile accesso a dati ed esperti, e a tool di
collaborazione dinamici e integrati. L’assicurazione prevede
ottimi risultati anche sul piano commerciale.
5. Software IBM 5
I risultati
La nuova web experience implementata nei reparti Vendite,
Sevizio Clienti e in altre divisioni aziendali, porterà un ritorno
economico stimato intorno a 12 milioni di dollari in tre anni.
●● Riducendo costi di addestramento, spese telefoniche, web
conferencing con hosting esterno, trasferte, produzione e
distribuzione di materiale cartaceo, l’assicurazione risparmia
3,9 milioni di dollari.
●● Un ulteriore risparmio di 8,1 milioni di dollari deriva
dall’incremento del Close Rate (aumentano le vendite) e
dall’aumento della produttività grazie all’accelerazione delle
ricerche e a modalità di collaborazione più efficaci.
Progetto 2: Un’accelerazione per Ricerca
e Sviluppo nel settore dei prodotti
al consumo
L’azienda
Una grande azienda internazionale di prodotti al consumo con
oltre 10.000 dipendenti nel settore Ricerca e Sviluppo (R&D).
La sfida
In questo caso la sfida era triplice: abbreviare il ciclo di sviluppo,
ottimizzare la produttività del personale e favorire l’innovazione.
Le barriere erano rappresentate dalle difficoltà di collaborazione
tra operatori e sedi di lavoro distribuiti in tutto il mondo. Ha
detto un dipendente: “Dopo una delle nostre teleconferenze
mensili, ho passato quattro-cinque ore a rispondere alle
domande via email... e il più delle volte si trattava sempre della
stessa domanda!”. Un altro ha osservato: “Se non esiste una
comunità, il mezzo di comunicazione obbligato è il telefono”.
L’isolamento di campus ed esperti, inoltre, rallenta i progetti e
impedisce il riutilizzo di best practice e strumenti. “Dobbiamo
ridurre il ciclo di sviluppo” ha detto qualcuno. “Si crea valore
solo se il lavoro di un campus viene messo a disposizione
degli altri.”
Progetto 1 – Risultati previsti: vantaggi economici pari a
12 milioni di dollari USA in tre anni.
6. 6 IBM Connections: risultati concreti per il social business
Il progetto
Gli stakeholder aziendali, con l’aiuto di IBM, hanno soppesato i
vantaggi di IBM Connections per il settore R&D in termini di
innovazione, ottimizzazione dello sviluppo dei nuovi prodotti e
accelerazione del time-to-market. Per calcolare il valore di
business è stata esaminata la casistica d’uso delle funzionalità
collaborative, ipotizzando l’impatto economico su tutti i campus
e le attività di R&D mondiali.
IBM Connections permette allo staff di Ricerca e Sviluppo di
fondare comunità per fare pratica, avviare dialoghi, reperire
competenze e instaurare relazioni di fiducia con i colleghi di
altre sedi. Gli elenchi di attività raccolgono tutti i messaggi, i
documenti e i post necessari ad approfondire obiettivi specifici.
Quando sorge un problema, basta cercare tra i profili per
individuare l’esperto del caso, risparmiando tempo e
incoraggiando il riutilizzo di know-how e best practice. I
dipendenti si sentono più coinvolti e gratificati dalla creazione
di reti personali di colleghi fidati.
Facciamo un esempio: Robert, un nuovo responsabile della
ricerca in Australia, cerca informazioni sull’emulsione dei fluidi
inserendo delle parole chiave nella funzione di ricerca, e le trova
nei documenti caricati da un ingegnere in Texas. Robert trova
anche una comunità di utenti che discutono di “emulsione”:
nei forum può postare le sue domande e ottenere suggerimenti
preziosi. A sua volta, via via che il lavoro procede, ne condivide
i risultati con il resto della comunità attraverso l’upload.
Moltiplicate queste dinamiche per migliaia di ricercatori e
avrete un’idea dell’impatto positivo della social collaboration
con IBM Connections.
I vantaggi per la Ricerca e Sviluppo sono enormi, innanzi tutto
per quanto riguarda l’innovazione dei prodotti, perché la
diffusione delle conoscenze è molto più semplice e immediata.
L’azienda diventa più efficiente e le persone fanno tesoro delle
relazioni reciproche per accedere alle informazioni, svolgere i
propri compiti ed evitare duplicazioni. I dipendenti sono più
coinvolti e soddisfatti, e allineano i propri talenti alle priorità del
business: il networking diventa uno strumento di crescita, anche
personale.
I risultati
I calcoli preventivi stimano intorno a 14,1 milioni di dollari il
valore derivante dalla riduzione dei costi e dall’aumento di
fatturato del settore R&D globale.
●● L’uso più efficiente di apparecchiature e materiali, riducendo
le duplicazioni, porterà a un risparmio di 7,8 milioni di dollari
sui costi.
●● I ricavi del settore R&D, più innovativo ed efficiente,
aumenteranno di circa 6,3 milioni di dollari.
Progetto 2 – Risultati previsti: 14,1 milioni di dollari USA
attraverso la riduzione dei costi e l’aumento dei ricavi.
7. Software IBM 7
Progetto 3: Coltivare le Risorse Umane
attraverso il social networking
L’azienda
Azienda elettrica con oltre 10.000 dipendenti e più di 10 milioni
di utenti.
La sfida
La visione di questa utility del comparto energetico mira a un
futuro di energia pulita e reti intelligenti, dove operare con
agilità e gestire abilmente il cambiamento. Fondamentali,
per la realizzazione di questi obiettivi, sono lo sviluppo e il
mantenimento di un organico stabile, produttivo, flessibile e
soddisfatto.
Al momento la produttività del personale è in calo perché manca
la possibilità di diffondere con successo le best practice a ogni
livello d’impresa. Il turnover è molto elevato e i numerosi
pensionamenti lasceranno vuoti difficilmente colmabili in
termini di risorse e skill: l’azienda dovrà selezionare migliaia
di candidati nei prossimi anni. I collaboratori più anziani sono
già oberati di lavoro e avranno poco tempo da dedicare
all’addestramento e all’affiancamento dei nuovi arrivati.
Non c’è modo di contattare colleghi più esperti né di attingere
al pool di talenti interno per la rotazione delle mansioni o i team
di progetto.
Gli strumenti e i processi di collaborazione tradizionali non sono
più affidabili: il morale e la produttività dei dipendenti ne
soffrono. I dipendenti utilizzano la posta elettronica per
condividere i documenti, ma questo rallenta la discovery di
informazioni essenziali per il decision making. Una cultura
aziendale ancora troppo imperniata sugli incontri “faccia a
faccia” costringe i responsabili a viaggiare e incontrarsi
personalmente per costruire consenso e prendere decisioni, con
un notevole dispendio di tempo ed energia. Aumentano le spese
di trasferta e i rischi per la sicurezza. A causa delle innumerevoli
inefficienze operative, il personale rimane poco in azienda e il
turnover è fra i più elevati: meno di tre anni per posizione
professionale.
Il progetto
In collaborazione con un Business Partner IBM è stata studiata
una soluzione che comprende IBM Connections e tecnologie
IBM complementari per la comunicazione, la collaborazione e la
gestione dei contenuti in tempo reale.
Sono state previste funzionalità avanzate di knowledge capture,
expertise location trasparente e collaborazione produttiva
contestualizzata. La messaggistica in tempo reale e la
collaborazione ottimizzata ridurranno l’esigenza di viaggiare
per incontrarsi di persona e i contatti tradizionali. Team room
e librerie di contenuti migliorano la condivisione di materiali
Figura 2: I social tool favoriscono la collaborazione intelligente. Attraverso lo scambio di idee e conoscenza anche oltre i confini aziendali, le iniziative di social
business alimentano l’innovazione, la produttività e la gratificazione dei dipendenti.
8. 8 IBM Connections: risultati concreti per il social business
per progetti, gruppi di lavoro e singoli individui. I profili aiutano
i dipendenti a contattare le persone giuste e a farsi conoscere.
Le comunità di interesse permettono agli utenti di condividere,
innovare e collaborare. I repository di informazioni interattive,
come le wiki e i template delle attività, completano – e forse un
giorno sostituiranno – l’addestramento tradizionale.
I risultati
L’analisi finanziaria mostra gli innegabili vantaggi del social
software IBM per lo sviluppo delle Risorse Umane, con un
ritorno economico diretto e indiretto.
●● Le spese di viaggio e trasferte per i meeting si potranno
ridurre di circa 8 milioni di dollari grazie alla possibilità di
individuare online gli esperti competenti, alle funzionalità di
commento basate sui progetti, alla messaggistica e agli
aggiornamenti di stato. La gestione delle competenze
migliora attraverso wiki, blog, forum di discussione e
bookmark condivisi.
●● Le spese di addestramento del personale scenderanno di
1,6 milioni di dollari, la formazione dei nuovi assunti sarà
molto più rapida e aumenteranno anche il coinvolgimento e la
soddisfazione dei dipendenti, con una conseguente riduzione
del turnover.
●● Le spese per le teleconferenze diminuiranno di
700.000 dollari.
●● È stimata a 88.000 dollari la riduzione dei costi di
archiviazione della posta elettronica.
I vantaggi economici diretti ammontano potenzialmente a
10,4 milioni di dollari USA, a cui vanno sommati i benefici
indiretti, che si attestano su 18,5 milioni di dollari in cinque
anni. I principali fattori indiretti sono l’aumentata produttività
dei dipendenti, i tempi di formazione più brevi e i migliori tassi
di retention del personale.
Secondo le previsioni, i vantaggi finanziari complessivi del social
software IBM saranno di 28,9 milioni di dollari, di cui quasi 1
milione solo nel primo anno.
Progetto 3 – Risultati previsti: i vantaggi economici derivanti
dall’uso di social software IBM sono stimati intorno a
28,9 milioni di dollari USA.
Progetto 4: Una forza lavoro globale che
condivide le idee
L’azienda
Uno dei maggiori fornitori internazionali di materiali per
l’edilizia, con oltre 12.000 dipendenti nel mondo.
La sfida
In passato, il modello di business di questo fornitore
centralizzava il controllo delle unità operative aziendali,
distribuite nei vari mercati di competenza. I dipendenti erano
isolati a comparti stagni e le Business Unit operanti in mercati
analoghi erano inutilmente replicate in ogni area geografica.
L’azienda doveva trovare il modo di eliminare le barriere tra le
persone, di generare innovazione in modo economicamente
proficuo, e di lanciare nuovi prodotti sul mercato in risposta alle
esigenze della clientela, cercando di andare oltre le aspettative.
Il progetto
A fine 2009, l’azienda ha cominciato a implementare una
piattaforma di collaborazione interna basata su tecnologia
social. La social collaboration avrebbe consentito l’accesso alle
best practice relative a funzioni e processi da parte di tutti i
dipendenti e i gruppi, ovunque si trovassero. L’obiettivo era
creare una cultura di collaborazione aperta, improntata all’agilità
e all’efficienza, per abbreviare i tempi di ciclo, stimolare
l’innovazione e accelerare il time-to-market dei prodotti.
9. Software IBM 9
La piattaforma di collaborazione doveva supportare le maggiori
tecnologie sociali, integrandole in un’unica esperienza online
che garantisse la facilità d’uso. Doveva essere abbastanza
flessibile da supportare nuove prassi di collaborazione in
futuro. Per rispondere a questi requisiti, l’azienda ha scelto
IBM Connections, soluzione pluripremiata che integra social
software e funzionalità di messaggistica e comunicazione
unificata all’interno di una singola home page, ed è capace
di espandersi per accogliere ulteriori livelli di complessità,
seguendo gli sviluppi futuri. Traccia un percorso di sviluppo
delle risorse umane grazie a funzionalità di social networking
che danno visibilità universale a ogni dipendente e ai suoi
contributi originali.
Si formano rapidamente comunità di interesse per risolvere
problemi comuni a più sedi aziendali, mercati e domini di
competenze. I profili dei dipendenti danno valore alle reti
facilitando le presentazioni, i contatti e le raccomandazioni tra
colleghi. Wiki e blog permettono la condivisione di conoscenze
e know-how, e l’invio di feedback e commenti. I forum
incoraggiano la discussione intorno alle questioni più pressanti
del business. Gli aggiornamenti di stato nei profili e gli elenchi
di attività aiutano i dipendenti a uscire dal loro isolamento e a
scoprire su cosa stanno lavorando i colleghi, per condividere
difficoltà e successi. Il supporto di tag, bookmark di comunità
e file condivisi semplifica l’individuazione di contenuti
e best practice.
I risultati
Le statistiche d’uso confermano il successo dell’azienda nel
promuovere una cultura di collaborazione aperta.
●● Sono nate circa 400 comunità.
●● Quasi 10.000 dipendenti lavorano in iniziative regionali.
●● Oltre 1600 dipendenti collaborano nell’ambito di comunità
globali per favorire l’innovazione, il miglioramento dei
processi, la definizione di metodi ecologici, lo sviluppo dei
prodotti e il marketing.
●● I Product Engineer, non più vincolati dai confini geografici,
condividono le proprie best practice con altre regioni e
mercati: un ingegnere in Brasile, ad esempio, collabora con un
collega in Germania. Insieme, riescono ad adattare i prodotti
locali ai mercati globali, a penetrare nuovi mercati e a far
crescere gli utili.
Grazie al lavoro di una di queste comunità, è stato possibile
lanciare un nuovo brand globale in una delle maggiori linee di
prodotti in meno di quattro mesi invece dei soliti 12, triplicando
quindi la velocità. Queste efficienze fanno risparmiare all’azienda
più di 1 milione di dollari l’anno, con un vantaggio misurabile
già nel primo anno.
“Questo è il nostro futuro, non ho dubbi” ha dichiarato
il manager responsabile dell’innovazione. “Facilitando
le interazioni, anche un’azienda grande come la nostra
sembra piccola. L’organizzazione è agile, efficiente e
globalmente integrata.”
Progetto 4 – Risultati previsti: risparmio di 1 milione di
dollari l’anno.
10. 10 IBM Connections: risultati concreti per il social business
Progetto 5: Il fatturato cresce grazie al
social network
L’azienda
Un istituto di formazione continua con oltre 100.000 soci, la cui
mission è aiutare i professionisti del settore legale a tenersi
costantemente aggiornati e a crescere professionalmente.
La sfida
Per rafforzare la sua leadership e ampliare la mission, l’istituto
intende puntare su un’offerta di servizi di formazione e crescita
professionale che vada oltre i seminari formali. Il nuovo modello
di business esige lo sviluppo di una piattaforma web basata su
tecnologie di social collaboration che – per usare le parole del
responsabile di progetto – sia un riferimento per avvocati e
praticanti legali, dove “trovare notizie aggiornate, analisi e
informazioni settoriali, e avere accesso immediato ai maggiori
esperti del campo”. Se il concetto avrà successo, i partecipanti ai
seminari saranno incoraggiati a ritornare: una sorta di
“fidelizzazione commerciale” a sostegno dello sviluppo di
competenze e carriere, che gioverebbe anche al business del
centro, incrementando il numero di soci e le iscrizioni
ai seminari.
Per raggiungere questi obiettivi, a fine 2007 l’istituto ha definito
i requisiti della nuova web experience. Occorreva creare uno
spazio di interscambio online, dove postare tutte le informazioni
relative ai seminari e i link alle fonti di contenuti sugli argomenti
di pertinenza. Per i membri della comunità doveva esistere la
possibilità di pubblicare il proprio profilo e interagire con gli
altri utenti via email e messaggistica istantanea. Serviva inoltre
un meccanismo di feedback per avere un riscontro immediato
delle esigenze formative dei clienti. Gli utenti dovevano essere
in grado di costruire insieme delle basi di conoscenza comuni.
Il progetto
I requisiti di questa soluzione trovavano una risposta ideale
nel social software di IBM. Affiancato da un Business Partner
IBM, l’istituto ha creato un’esperienza di social networking
online basata su ambiente Web 2.0, dove è possibile scambiarsi
informazioni, gestire i documenti e collaborare. Elemento
centrale del sistema è IBM Connections, che fornisce il supporto
di profili utenti, blog, wiki, bookmark condivisi e altre attività
sociali. Non mancano naturalmente le funzionalità di posta
elettronica, instant messaging, gestione documenti e web
conferencing, supportate dall’ampio portafoglio di social
collaboration IBM.
Gli utenti della rete sono invitati a compilare i propri profili
personali, scegliendo le modalità di partecipazione, quali
informazioni visualizzare e come desiderano essere contattati.
Ogni utente viene quindi diretto a un “minisito”, una comunità
dedicata a un particolare argomento e definita in base agli
elenchi dei partecipanti ai seminari sul tema. Ognuna di queste
comunità dispone di una serie di social tool e può ricevere
notizie attraverso i feed RSS (Really Simple Syndication),
consultare documenti legali e partecipare a una rete di blogger
settoriali. I partecipanti ai seminari visualizzano e interagiscono
con gli altri studenti, scaricano i materiali dei corsi, chiedono
informazioni ai docenti e approfondiscono le loro ricerche.
L’istituto esamina i profili degli iscritti ai corsi e, se necessario,
adatta opportunamente i contenuti delle lezioni.
Dopo il seminario, le comunità scaturite dall’evento continuano
a essere attive. Documenti e materiali dei corsi sono sempre
reperibili sul web e gli studenti sono invitati a esprimere il
proprio giudizio per migliorare il piano didattico. Wiki e blog
alimentano la generazione e la condivisione di conoscenze e
sono un terreno fertile da cui nascono nuove relazioni che
possono portare a interessanti sbocchi professionali.
11. Software IBM 11
I risultati
Il social network per la comunità legale ha aiutato l’istituto a
realizzare la sua mission: formare professionisti preparati e
favorire lo sviluppo delle competenze. Attualmente i legali
iscritti sono migliaia: tra questi ci sono i membri degli Uffici
Legali di numerose aziende Fortune 1000, e partner e associati
di grandi studi.
I vantaggi per gli utenti delle comunità sono:
●● Coinvolgimento costante e partecipazione a nuove iniziative di
formazione
●● Possibilità di contattare esperti del settore per trovare le
risposte alle proprie domande
●● Opportunità di carriera e di visibilità sul mercato del lavoro.
In seguito all’implementazione dei tool di social networking
di IBM, l’istituto ha visto crescere la sua base di utenti anche
dell’1,25% al giorno: un tasso che riflette l’aumento delle
iscrizioni ai seminari, la fervente attività delle comunità online
dove si condivide il know-how e l’immenso potenziale di crescita
rappresentato dalle reti.
Ha dichiarato un utente della comunità: “La tecnologia Web 2.0
ci offre una piattaforma sofisticata ma semplice da utilizzare,
dove ognuno di noi può imparare dall’altro, restando in
contatto con i colleghi e stabilendo e mantenendo nuove
relazioni professionali”.
Progetto 5 – Risultati: crescita del numero di clienti con punte
dell’1,25% giornaliero.
Il valore del social business
I vantaggi per il business, descritti in questo documento, sono
evidenti e misurabili. Eppure nessuna di queste aziende si è
trasformata in un social business nel giro di una notte: il
percorso è articolato in varie fasi.
Ma una cosa è certa: conviene iniziare subito. Con il social
software si consolidano le relazioni commerciali con i clienti e si
raggiungono nuovi livelli di innovazione ed efficienza: l’impresa,
in ogni caso, acquisisce un vantaggio competitivo sulla
concorrenza. Il rischio maggiore è aspettare.
Perché IBM?
La piattaforma di social collaboration di IBM è un insieme di
soluzioni e servizi che aiuta le aziende a diventare un “social
business”. IBM Connections è l’elemento centrale della nostra
offerta, che comprende anche i software IBM Lotus Quickr e
IBM Lotus® Sametime. I nostri social tool si occupano di tutte
le tipologie di interazione che avvengono negli ambienti di
lavoro e nel mercato; possono essere integrati nei processi chiave
del business o installati come applicazioni stand-alone. Se
necessario, mettiamo a disposizione delle imprese un vasto
patrimonio di conoscenze settoriali e know-how in materia di
governance e consulenza per aiutarvi a trarre il massimo dal
vostro investimento.
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni su come utilizzare le soluzioni
IBM Connections per trasformare l’impresa in un social
business, contattate il rappresentante IBM o il Business Partner
IBM locale, o visitate: ibm.com/social