Un ponte tra i popoli della terra - IC POLO 2 GALATINA (Le)Ada Vantaggiato
Una raccolta di storie, poesie e messaggi d'autore a sfondo interculturale frutto della fantasia degli alunni delle classi 4^ A e 4^ B (scuola primaria di Noha) dell'I.C. POLO 2 Galatina (Le), aderendo al Progetto d'Istituto Unesco
"Educare alla diversità … fonte di ricchezza", svolto nell'A.S. 2013/14.
Un ponte tra i popoli della terra - IC POLO 2 GALATINA (Le)Ada Vantaggiato
Una raccolta di storie, poesie e messaggi d'autore a sfondo interculturale frutto della fantasia degli alunni delle classi 4^ A e 4^ B (scuola primaria di Noha) dell'I.C. POLO 2 Galatina (Le), aderendo al Progetto d'Istituto Unesco
"Educare alla diversità … fonte di ricchezza", svolto nell'A.S. 2013/14.
The students of 6th B class at Gloria Fuertes School in Seville, Spain are conducting a research project on Roald Dahl, the English writer known for his fantastic stories and unique characters. They read "The Magic Finger" by Roald Dahl and are asking students from 1st G class at San Francesco School for their thoughts on the book to help with their project. They will be learning more about Dahl, his books, and life, and will create a final product related to the author to share on their teacher's class blog.
The students of 6th B class at Gloria Fuertes School in Seville, Spain are conducting a research project on Roald Dahl, the English writer known for his fantastic stories and unique characters. They read "The Magic Finger" by Roald Dahl and are asking students from 1st G class at San Francesco School for their thoughts on the book to help with their project. They will be learning more about Dahl, his books, and life, and will create a final product related to the author to share on their teacher's class blog.
2. Accadde che la
Terra, stanca di
sentirsi coperta
dai rifiuti degli
uomini e di
essere
continuamente
maltrattata,
decise di
scioperare.
3. Erano le 8.30 di
mattina di un
giorno come tutti
gli altri, d’un tratto
la Terra smise di
girare e il tempo si
fermò! Gli orologi
non si mossero
più, segnavano
sempre le 8.30.
4. I bambini che stavano salendo le scale per entrare a
scuola, cominciarono a fare sali e scendi dallo
stesso gradino, lo scuolabus continuava a far su e
giù per accompagnare gli alunni, i maestri
aspettarono e aspettarono, ma le aule rimasero
vuote, il povero bidello restò attaccato alla
campanella che non smetteva di suonare e alla
direttrice per poco non vennero le orecchie da
Dumbo a tutto quel fracasso.
5. Alcuni
automobilisti
maleducati che
stavano suonando
il clacson non
potettero più
staccare la mano
dal volante e le zie
di Arianna e Anita
che erano al
balcone per
salutarle, si
infilarono le dita
nelle orecchie per
non diventare
sorde.
6. Il nonno di
Martina, seduto
sulla panchina a
leggere il
giornale, girava
sempre la
stessa pagina e
la nonna di
Erica che stava
preparando la
pasta al forno
non smetteva di
fare polpettine.
7. La mamma e il papà di Erasmo, erano al mercato a fare la spesa, e
riempivano e riempivano le loro borse di frutta e verdura fino a
sfondarle.
Il cugino di Riccardo rimase con il dentifricio in bocca perché non
usciva più acqua dai rubinetti.
La sorellina di Enzo aveva il raffreddore e le si allungò il naso a furia
di fare starnuti .
La sorellina di Lucia si era svegliata affamata piangeva a più non
posso, senza tregua, ma la mamma neanche la sentiva, infuriata
com’era con i fornelli da cui non usciva più gas per poter riscaldare il
latte.
8. Dalla gelateria
cominciò a
scorrere un
fiume di gelato
liquido ai gusti
misti, con grande
gioia dei gatti del
quartiere che
leccavano e
leccavano. Come
l’acqua e il gas
anche l’energia
elettrica mancò
di colpo.
9. Persino il mare si
fermò e diventò un
gigantesco
specchio. La cugina
di Grazia viveva a
Bari e le fece sapere
che, le navi da
crociera, le barche
dei pescatori e un
surfista che voleva
sfidare le onde
erano rimasti
intrappolati in
quello specchio
immobile.
10. Mentre i bambini
salivano e
risalivano sempre
lo stesso gradino,
udirono uno
strano sussurro. Si
misero in ascolto
con più attenzione
e si sentirono
attratti in un
grande vortice,
che li condusse nel
giardino, lì il
sussurro si fece più
chiaro e
scoprirono che
proveniva dagli
alberi.
11. Senza esitare
corsero ad
abbracciare i
tronchi, allora
capirono
distintamente tutte
le parole: -
Sappiate che oggi la
Terra, stanca dei
maltrattamenti
degli uomini, ha
deciso di
scioperare!
Arrangiatevi!
12. Potete immaginare la faccia di quei piccoli.
Rimasero tutti lì attaccati agli alberi con gli occhi
sgranati e la bocca spalancata.
Per fortuna le mosche erano rimaste a ronzare sulla
cacca appena lasciata da un cane scostumato, sul
marciapiede, altrimenti avrebbero potuto fare
indisturbate una passeggiatina sulla loro lingua.
Alfredo riuscì, non si sa come, a muovere la bocca:
- E ora cosa facciamo?
13. Una voce dalla
profondità del tronco
pronunciò
lentamente queste
parole: - Cercate il
vecchio salice che sta
morendo.
- Ma quale? Dov’è il
salice che sta
morendo?
Ci fu una grande
discussione, alla fine
Greta e Rosa
suggerirono che forse
era quello nella villa
comunale.
14. Non avendo altre
proposte si avviarono
tutti insieme,
cercando di scansare
gli ostacoli che
incontravano sulle
strade di quel mondo
impazzito, dove tutti
continuavano a fare
quel che stavano
facendo nel
momento in cui la
Terra si era fermata, e
lasciamo immaginare
a voi ciò che si
presentava ai loro
occhi.
15. Giunti al vecchio
salice si accorsero
che davvero stava
morendo, i rami
toccavano ormai la
terra e il tronco
ripiegato su se
stesso si sarebbe
spezzato da un
momento all’altro.
Gigi che era il più
curioso infilò la
mano nella tana
dello scoiattolo e…
ops!
Tutti fecero un gran
salto in un altro
mondo.
16. Che meraviglia!
Case immerse nel
verde di prati e
giardini, strade
alberate e pulite,
un’aria profumata,
uccelli e farfalle
dappertutto, cani
educati facevano la
cacca e poi con un
colpo di zampa la
facevano cadere in
una buca e la
coprivano di terra.
17. Uomini e donne felici passeggiavano sorridenti,
tenendosi per mano, bambini ancora più felici
giocavano a rincorrersi nei prati senza il rischio di
rompersi la testa sull’asfalto e facevano capriole, altri
sfrecciavano in bici sulle piste ciclabili e in fondo c’era
un campetto dove giocavano a calcio.
Un sogno!!!
Ma in che mondo erano capitati?
18. I bambini si
guardavano intorno
meravigliati e non
credevano ai loro
occhi.
I più spericolati non
tardarono a farsi
prendere dalla voglia
di arrampicarsi sugli
alberi, i primi furono
Daniele e Alessandro,
e subito li seguirono
Antonio, Nestrhetdin
e Salvatore e via a chi
si arrampicava più in
alto.
19. – Ma che succede! –
esclamarono Claudia
e Anna che erano
sempre attente.
- Gli alberi si
muovono, stanno
camminando!
– Aiuto!!! - urlarono
tutti. In realtà agli
alberi erano spuntati i
piedi e, lenti e
solenni, marciavano
con i bambini
aggrappati ai rami, si
dirigevano verso un
salice morente e
quando gli furono
così vicino da poterlo
toccare con mano…
20. Paff!
Si ritrovarono tutti
nel vecchio mondo,
con le case una
sull’altra, le strade
strettissime, senza
alberi, piene di
buche, sporche di
cicche e cartacce,
un’aria puzzolente
entrò nelle loro
narici e rividero quel
manicomio che
avevano lasciato
quando Gigi aveva
messo la mano nella
tana dello
scoiattolo.
21. - Ma allora avevamo
sognato!!! - urlò
Saverio, tutto rosso,
arrabbiatissimo.
- No! Guardate, –
risposero Nicola e Sofia
- guardatevi dietro!
Tutti si girarono e che
sorpresa! Il tratto di
strada che era stato
percorso da quel buffo
corteo di bambini a
cavalcioni e penzolanti
dagli alberi, si era
trasformato. Tutto era
una meraviglia, come
nel mondo che stava
oltre la tana dello
scoiattolo.
22. All’improvviso la Terra tremò
– Oddio! Il terremoto! - urlò Eleonora e tutti la
imitarono in coro. Ma una bellissima voce, dolce e
tenera come quella di una madre, si fece strada fra
le urla dei bambini: – Bravi! Siete stati davvero
coraggiosi! Lo sciopero finisce qui, perché sono
certa che posso contare su di voi. Ora so che
saprete prendervi cura di me.
23. CLASSE 4^ G
A.S. 2019-2020
SCUOLA PRIMARIA
«SAN FRANCESCO D’ASSISI»
ALTAMURA