Il progetto HoF – Horizontal Farm, propone ipotesi di sviluppo urbano per una popolazione di circa 150.000 abitanti, insediabile nella megalopoli di Nuova Delhi, in un’area semicentrale di 30.000 mq. Esso è immaginato come parte integrante del corridoio Mumbai – Nuova Delhi, il grande palinsesto sperimentale del nuovo sviluppo megapolitano promosso dal Governo dell’India, con il supporto tecnico finanziario (100 m.di di dollari) del Giappone e il supporto tecnologico - gestionale del programma “Smarter city”. Lungo i suoi 1.500 chilometri il corridoio è destinato a coinvolgere in processi di nuova industrializzazione e urbanizzazione una popolazione di 180 milioni di abitanti, pari quasi alla popolazione di Italia, Francia e Regno Unito o alla metà della popolazione degli Stati Uniti d’America.
Ecologia e urbanistica, sistemi per governare sistemi complessi socio-ecologi...Luca Marescotti
“Strane storie” per avviarci alle conclusioni vuol dire “sveglia!, guarda il mondo intorno a te e reagisci! Tu sai che cosa puoi fare!”.
L'inizio riguarda la società come una mente collettiva, un sistema sociale capace di andare oltre ai paradigmi convenzionali della politica, dei partiti e dell'anarchia, richiamando responsabilità, ascolto e partecipazione. Le tre caratteristiche fondamentali sono la conoscenza condivisa, la condivisione delle strategie e la cooperazione.
Conoscenza, coordinamento e cooperazione sono le strade da integrare in una maturazione del concetto di democrazia.
Ecologia e urbanistica, sistemi per governare sistemi complessi socio-ecologi...Luca Marescotti
“Strane storie” per avviarci alle conclusioni vuol dire “sveglia!, guarda il mondo intorno a te e reagisci! Tu sai che cosa puoi fare!”.
L'inizio riguarda la società come una mente collettiva, un sistema sociale capace di andare oltre ai paradigmi convenzionali della politica, dei partiti e dell'anarchia, richiamando responsabilità, ascolto e partecipazione. Le tre caratteristiche fondamentali sono la conoscenza condivisa, la condivisione delle strategie e la cooperazione.
Conoscenza, coordinamento e cooperazione sono le strade da integrare in una maturazione del concetto di democrazia.
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Marialuisa Palumbo
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
La citta' bene comune positivo per il futuro - propulsori di economia e bene...Salvatore [Sasa'] Barresi
Siamo difronte ad un problema che in pochi oggi affrontano. I dati statistici indicano il 50% della popolazione mondiale, che vive in un contesto urbano, sta consumando circa il 75% dell’energia del pianeta, con l’aggravante dell’80% delle emissioni effetto serra.
Che fare e quali sono gli aspetti sociali che affronteremo fino al 2050? Il 2050 sarà l’anno del giro di boa del primo secolo del nuovo millennio che, seppur data molto lontana, dovrebbe toccare, secondo le previsioni, 9 miliardi di individui rispetto ai 7 attuali.
Dei 9 miliardi di individui presenti sul pianeta, si prevede, quasi il 70% sarà concentrato in aree urbane .
Ma le aree urbane di oggi sono pronte ad affrontare radicali cambiamenti tecnologici in uno scenario sostenibile con una trasformazione di stili di vita?
Il ruolo della città è di vitale importanza per sostenere la qualità della vita degli esseri umani presenti sul pianeta.
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Marialuisa Palumbo
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
La citta' bene comune positivo per il futuro - propulsori di economia e bene...Salvatore [Sasa'] Barresi
Siamo difronte ad un problema che in pochi oggi affrontano. I dati statistici indicano il 50% della popolazione mondiale, che vive in un contesto urbano, sta consumando circa il 75% dell’energia del pianeta, con l’aggravante dell’80% delle emissioni effetto serra.
Che fare e quali sono gli aspetti sociali che affronteremo fino al 2050? Il 2050 sarà l’anno del giro di boa del primo secolo del nuovo millennio che, seppur data molto lontana, dovrebbe toccare, secondo le previsioni, 9 miliardi di individui rispetto ai 7 attuali.
Dei 9 miliardi di individui presenti sul pianeta, si prevede, quasi il 70% sarà concentrato in aree urbane .
Ma le aree urbane di oggi sono pronte ad affrontare radicali cambiamenti tecnologici in uno scenario sostenibile con una trasformazione di stili di vita?
Il ruolo della città è di vitale importanza per sostenere la qualità della vita degli esseri umani presenti sul pianeta.
VoD platform proposes the postgraduate course
“Intelligent school design” in order to give an interpretation to the recent D.M. 11/4/2013, guidelines for sustainable design of schools.
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Nuove imprese al servizio dei bisogni di Milano in vista di Expo 2015. Crowdsourcing Social Innovation è un percorso che mira a stimolare ed accompagnare la nascita di prodotti-servizi innovativi in vista di Expo Milano 2015 e candidabili per il bando MIUR Smart Cities & Social Innovation. Se siete under 30 e avete delle buone idee, non è proprio il caso di perdere questa occasione.
I servizi su cui si concentrerà il percorso di riflessione e emersione saranno quelli in grado di rispondere a bisogni (sociali e ambientali) emergenti in relazione a grandi eventi (mobilità, ospitalità, pressione sulle risorse naturali, fruizione di beni culturali, etc.).
Una residenza estiva per capire, discutere e agire sulle trasformazioni del presente. Una combinazione di teoria e pratica per favorire la transizione verso le economie collaborative e per costruire una societa’ davvero resiliente.
http://commons.camp/it/
Il piano è interpretato come esempio/modello per un modo di agire, contestualizzato ai mutamenti della globalizzazione, climatici, economici e sociali. In questo modello, viene superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata, una convergenza di interventi delle diverse dimensioni dello sviluppo; gestione e pianificazione strategica saranno gli strumenti della realtà competitiva nel totale rispetto dei principi di sostenibilità dei programmi internazionali, per il progresso in campo ambientale, economico e sociale.
Obiettivi sono:
Restituire FORMA _Ridurre il carico ambientale
Restituire RICONOSCIBILITA’ _Aumentare il livello di equità
Restituire RISPETTO E IDETITA’ _Tutelare le generazioni future
E’ fondamentale la partecipazione attiva degli attori locali, per sviluppare i fattori di attrattività e raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile
"Progettare la circolarità. Nuove sfide per le città: scarti, beni comuni, norme, cultura"
Seminario formativo + workshop
Luoghi: Triangolo Verde + Palazzo senza tempo
La visione del Sindaco Marino e dell’Assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Presentazione del corso 'innovazione e marketing per le imprese artigiane'VoD_group
Presentazione del corso per artigiani edili "Innovazione e marketing per le imprese artigiane", per la formazione continua delle imprese artigiane del settore edilizio, tenuta il 7 luglio a Verona
L'obiettivo del corso è introdurre le regole della produzione edilizia sostenibile, alla luce della rivoluzione della connettività che ha investito il settore edilizio nell'ultimo decennio.
Il corso prevede una serie di incontri brevi per approfondire i principi, i metodi organizzativi e gli strumenti dell'edilizia sostenibile, accompagnati da esercizi collaborativi per sviluppare la capacità di lavorare in rete.
Un’agenda sostenibile per Bassano città del sapereVoD_group
Il progetto “Bassano città del sapere” propone un percorso di rigenerazione dello sviluppo metropolitano grazie alla crescita delle risorse umane e della produzione creativa. Fasi di lavoro:
1. lettura degli ecosistemi di Bassano: risorse umane, produzione, città, ambiente;
2.ipotesi di organizzazione di un'agenda aperta e collaborativa fra Pubblica Amministrazione, imprese, ricerca.
Il progetto pone il problema della rivalutazione
ambientale della connessione fra hub della conoscenza
alla stazione e al centro storico.
Il tema diventa l’aumento della biodiversità urbana
a fine estetico e produttivo, in quanto si vogliono
sperimentare forme di agricoltura urbana. Il centro di
questo progetto è costituito dal nodo del parco Parolini,
al quale si aggiungono in rete i micro nodi e gli interstizi
verdi presenti in città. Questo progetto ha scopo
educativo, in quanto vuole accrescere la sensibilità dei
cittadini verso l’importanza dell’impronta ecologica,
della difesa della biodiversità, del problema della
scarsità delle risorse, a partire da quelle alimentari.
A questo fine si intende procedere attraverso una
matrice che puntualmente descrive i punti di impatto,
positivi e negativi, delle diverse azioni a favore delle
risorse naturali.
La forza della città è legata alla sua capacità di saper attrarre risorse umane dall’esterno, capaci di sviluppare i nuovi processi creativi indispensabili per il rinnovo dell’economia e della società.
L’area del sedime ferroviario e dell’ex ospedale diventano il nuovo ‘magnete’ del mandamento, capace di accogliere studiosi, ricercatori, artisti, da tutto il mondo, per supportare l’industria di Bassano nella sua indispensabile riconversione verso la produzione di oggetti ‘intelligenti’ a seguito dell’avvento dell’Internet of things.
I manufatti coniugano un’alta
capacità di connettività con una
bassa energia incorporata e un’alta
potenzialità biotica, sono capaci di
autoprodurre cibo ed energia.
La nuova fabbrica dei dati ispira un’architettura ‘open
source’, il cui motore è costituito dalle nuove macchine
di prototipazione digitale, che si può adattare a varie
conformazioni spaziali. Di conseguenza si propone
un semplice modulo base produttivo capace di
assecondare le esigenze dei diversi processi produttivi.
I moduli funzionano per feedback con i produttori e gli
utenti, attraverso la rete, al fine di ottimizzare in tempo
reale il processo di produzione.
La visita alla scuola dell’infanzia
di Crosara di Marostica (Vicenza),
edificio progettato dall’architetto
Sergio Los e realizzato fra il 1972 e
il 1975, è l’occasione per abbozzare
i principali momenti di evoluzione
del progetto sostenibile dagli anni
‘70 ad oggi, specie alla luce delle
possibilità offerte dalla connettività
e dalle tecnologie mini invasive.
Presentazione mostrata a Trento il 21 novembre 2014 al corso "Progettare la scuola nell'era digitale"
Dalla stazione ferroviaria si sviluppa un edificio generatore di nuove opportunità, concepito secondo gli impulsi della progettazione opensource capace di unire opportunità di sviluppo delle risorse umane (studio/progettazione/lavoro collaborativo ecc) allo sviluppo di uno spazio flessibile e iperconnesso.
Presentazione mostrata a Trento il 21 novembre 2014 al corso "Progettare la scuola nell'era digitale"
L'esperienza di Melbourne propone la realizzazione di spazi del sapere a Bassano secondo i principi dell'apertura alla diversità culturale, dell'inclusione sociale, della partecipazione e dello sviluppo della conoscenza di tutti i livelli.
Presentazione mostrata a Trento il 21 novembre 2014 al corso "Progettare la scuola nell'era digitale"
Nel centro di Bassano si apre l'opportunità di ridisegnare lo spazio pubblico dell'ex ospedale come attrattore di flussi creativi attraverso la proposta di un articolato programma centrato sulla crescita della biodiversità.
Presentazione mostrata a Trento il 21 novembre 2014 al corso "Progettare la scuola nell'era digitale"
Lo stoccaggio di dati e la loro manipolazione sono le nuove industrie di base. A questo fine si propone il riutilizzo di alcune fabbriche dismesse.
Presentazione mostrata a Trento il 21 novembre 2014 al corso "Progettare la scuola nell'era digitale"
Il punto cardine del progetto per Bassano è il ripensamento degli spazi del sapere in sintonia sia con il rinnovo dei principi didattici, sia dell'organizzazione degli spazi. A questo fine si propone una rilettura delle esperienze internazionali e si propongono metodi di analisi e monitoraggio del patrimonio esistente.
Presentazione mostrata a Trento il 21 novembre 2014 al corso "Progettare la scuola nell'era digitale"
La traccia del progetto di rigenerazione creativa di Bassano come modello esportabile di rigenerazione urbana guidata dal sapere. La presentazione insiste su due forze guida del progetto: la crescita delle capacità delle risorse umane ed il ruolo dei processi accelerati di innovazione. Il risultato è un metodo di progettazione basato su:
una piattaforma collaborativa cui partecipano la pubblica amministrazione, le imprese, la ricerca;
una infrastruttura in cloud capace di alimentare data base per ottimizzare sia l'organizzazione sociale, sia il rinnovo della produzione;
una produzione continua di elaborazioni creative: i progetti, per alimentare la coesione sociale, la produzione di beni e servizi, la resilienza.
1. HoF – Horizontal Farm, New Delhi
Giuseppe Longhi
Il progetto HoF – Horizontal Farm, propone ipotesi di sviluppo urbano per una
popolazione di circa 150.000 abitanti, insediabile nella megalopoli di Nuova Delhi,
in un’area semicentrale di 30.000 mq. Esso è immaginato come parte integrante del
corridoio Mumbai – Nuova Delhi, il grande palinsesto sperimentale del nuovo
sviluppo megapolitano promosso dal Governo dell’India, con il supporto tecnico
finanziario (100 m.di di dollari) del Giappone e il supporto tecnologico - gestionale
del programma “Smarter city”. Lungo i suoi 1.500 chilometri il corridoio è destinato
a coinvolgere in processi di nuova industrializzazione e urbanizzazione una
popolazione di 180 milioni di abitanti, pari quasi alla popolazione di Italia, Francia
e Regno Unito o alla metà della popolazione degli Stati Uniti d’America.
2. Il corridoio Mumbai-Nuova Delhi ed il progetto HoF. Il corridoio attraversa sei Stati, il suo
progetto prevede la realizzazione di una ferrovia ad alta velocità per il trasporto merci, il cui
percorso si configura come sistema integrato ferro – autostrada - linee di TLC ad alta velocità –
piattaforme intermodali, e la creazione di sette “smart cities” di poco meno di due milioni
d’abitanti ciascuna. Esso si colloca all’interno del programma governativo di due smart city per
ogni Stato, ciascuna con una popolazione compresa fra i 500.000 e i due milioni di abitanti,
destinate ad accogliere una parte delle 30 persone che emigrano ogni minuto dalle parti rurali verso
le città. A seguito di questo fenomeno l’India prevede la creazione di 500 nuove città nei prossimi
20 anni. Si ritiene che la realizzazione del corridoio affidi un ruolo sovrabbondante agli aspetti
tecnologici, per cui il progetto sperimentale HoF declina il concetto di “smart city” come “human
network”, per sperimentare nuove forme di urbanità ispirate alla crescita delle capacità umane e alla
sinergia con le risorse naturali.
Una visione antropocenetica dello sviluppo. Secondo il premio Nobel olandese Paul Crutzen siamo
entrati nella nuova era dell'Antropocene. Questo implica affrontare il progetto anche con gli occhi
del geologo, che pensa in migliaia, se non milioni d’anni; dobbiamo perciò attrezzarci per
comprendere le scale dei processi geologici e biologici, per confrontarci sia con le implicazioni
dell'espansione del tempo, sia delle scale spaziali di progettazione e pianificazione. Come ha scritto
l'Economist: “Un pianeta che presto dovrebbe sostenere10 miliardi di umani dovrebbe funzionare in
modo diverso da quello che ha mantenuto 1 miliardo di persone, per lo più contadini, 200 anni fa”.
L' Antropocene sancisce il carattere dominante del genere umano e postula l’interconnessione tra i
processi umani e naturali; questo implica che non è più possibile mantenere la finzione di una
divisione tra ciò che è naturale ed artificiale (la famosa dicotomia città – campagna).
Dall’interdipendenza uomo natura discende che il progetto seguirà i principi del metabolismo degli
elementi presenti in natura, sarà olistico e tenderà alla dematerializzazione per contrastare la
crescente scarsità di materia.
3. La consapevolezza verso il limite delle risorse. Importanti punti di riferimento del progetto sono la
Conferenza Rio+20 sullo sviluppo umano e la ricerca “Planetary boundaries”.
Entrambe le fonti pongono il problema del tendenziale esaurirsi delle risorse e del manifestarsi di
cambiamenti nei regimi planetari (cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, consumo d’acqua,
perdita di terreno agricolo, inquinamento) che potrebbero influenzare drammaticamente il benessere
umano. La risposta della Conferenza Rio+20 è l’invito a cambiare il modello progettuale spostando
l’attenzione da soluzioni di breve momento e costruite sulla realtà storica, a visioni di lungo
momento, basate su forze guida e feedback. Da questo emerge un modello di progettazione che
propone un rinnovo del modello di governance basato su: 1) capacità di leadership accompagnata
dall’ampio coinvolgimento dei cittadini grazie ad Agende operative sempre più evolute, 2) avvio di
processi resilienti, che, assumendo come centro la città, generano feedback fra aumento delle
capacità (sapere e creatività, nuovi lavori), autonomia nella produzione di risorse (cibo, energia,
salute), salvaguardia delle risorse naturali (crescita della biodiversità, tutela delle acque).
Un progetto generatore di nuove capacità. Il progetto si ispira al pensiero di Amartya Sen e Martha
Nussbaum, che identificano nella crescita delle capacità della popolazione, nel nostro caso
prevalentemente a basso reddito, di giovane età e appartenente alla generazione dei nativi digitali, la
forza guida per un nuovo e democratico sviluppo. L’aumento delle capacità non può essere
disgiunto dalla consapevolezza dei valori che devono guidare lo sviluppo della comunità e della
megalopoli: la coesione, per uno sviluppo armonico in un ambiente segnato dalla crescita delle
diversità, la resilienza, per uno sviluppo capace di adattarsi alla disponibilità descrescente di risorse
naturali e all’imprevedibilità del cambiamento climatico. Il progetto quindi assume come forza
guida lo sviluppo delle risorse umane e come condizione di vincolo la difesa delle risorse naturali,
in un ambiente propulsivo, la cui dinamica non ha precedenti nella storia dell’umanità.
L’elemento chiave della progettazione diventa così la sostenibilità, intesa come feedback tra uomo e
natura, in una visione antropocenetica dello sviluppo, consapevole verso il limite delle risorse e
sensibile alla responsabilità di rivedere prassi progettuali ormai obsolete.
4. Le nuove regole progettuali. Il progetto HoF, sulla base dei principi fin qui enunciati, propone un
abaco progettuale le cui parole più significative sono:
- “cascate critiche”. Lo scopo del progetto è produrre “cascate critiche”, ossia deve superare la
mera soddisfazione dei bisogni in un luogo, per essere ‘generativo’, capace di produrre processi di
sviluppo esportabili. Per questo le soluzioni progettuali e le strategie organizzative che vengono
proposte in HoF sono replicabili, per contribuire a trasformare il modo di abitare nelle nuove città
o nei nuovi spazi che si stanno realizzando a scala globale;
- capacità umane. La principale forza guida del progetto è la crescita delle capacità umane, per
aumentarne la creatività, la flessibilità e la capacità d’innovazione. Le risorse umane danno luogo
a strutture organizzative caratterizzate da differenziazione, modularità, e interazioni incrociate, per
promuovere e gestire sistemi in grado contemporaneamente di adattarsi e innovare.
- metabolismo. Il progetto si basa sull’ottimizzazione del metabolismo delle risorse, minimizzando
gli input di materia, sfruttando le opportunità offerte dai processi di dematerializzazione e
sfruttando i flussi di rifiuti per realizzare processi di trasformazione produttiva. L’impianto
metabolico è coerente con la regola del decoupling e della sinergia uomo-ambiente, per cui ad
ogni realizzazione fisica deve corrispondere una pari crescita delle risorse naturali. Tale principio
permette al progetto di entrare in sinergia con i parametri di qualità degli insediamenti proposti
dalle convenzioni internazionali sullo sviluppo umano ed ambientale. In quest’ottica le
infrastrutture fisiche diventano strumenti per produrre: capacità, relazioni, energia, cibo;
- biologia. Le tecnologie utilizzate sono d’ispirazione biologica, a basso prezzo, ad alta connettività,
per promuovere processi industriosi in un ambiente caratterizzato dall’assenza di capitali.
5. I grandi tsounami. Gli elementi che compongono l’abaco progettuale di HoF sono oggi sottoposti a
variazioni improvvise e dagli effetti difficilmente prevedibili. Si può sostenere che il modello
progettuale è investito da una serie di tsounami:
1_l’abbandono dell’idea del progetto come una serie di prodotti fisici ‘stabili’ a favore
dell’ideazione di un sistema di flussi ‘meshed’, composti da atomi e bit;
2_il passaggio da un sistema di regole progettuali ispirate alle leggi della meccanica a un sistema
ispirato alle regole biologiche, caratterizzate da processi autogenerativi a 0 consumo di risorse;
3_ la crisi della dimensione stanziale e passiva dell’educazione e dei suoi edifici a favore di
organizzazioni on-line e interattive;
4_ la crisi dello storico ciclo produttivo, caratterizzato da una molteplicità di passaggi a favore della
catena ‘corta’ ideazione-prodotto, caratterizzata da impianti a basso costo, da cui l’ipotesi “ciascuno
è imprenditore”;
5_ la realizzazione di cloud, ossia di magazzini operativi della memoria, sempre più importanti;
6_la modifica delle regole di governance, a causa dell’orizzontalizzazione delle relazioni favorita
dalle nuove tecnologie e dalla disponibilità di cloud sempre piùcapaci;
7_la trasformazione degli amministratori pubblici in “urban mechanics”, che forniscono strumenti e
assistenza ai cittadini, i quali provvederanno creativamente alla rigenerazione della città.
Post-scriptum. Questo progetto appartiene alla serie della via della seta, è il secondo dopo quello
della ricolonizzazione di Portomarghera, è generativo, in quanto vuole stimolare portatori
d’interesse economico-sociali e studenti ad inserirsi attivamente nella nuova realtà delle centinaia di
città che si stanno realizzando oggi nel mondo. La crisi è acuta per chi ha come orizzonte il proprio
piccolo sito senza guardare lontano e senza rinnovare le proprie capacità. La raccomandazione è
sviluppare un’adeguata piattaforma, che coinvolga il più ampio spettro di stakeholders, per
dialogare con i problemi dello sviluppo anziché lamentarsi per il declino.
In questa direzione si muoverà il corso di specializzazione “Nuove strategie di progettazione
dell’edificio e del suo contesto” ( vedi http://www.iuav.it/Didattica1/master/ oppure
http://www.vodblogsite.org/ ) che affronterà il tema dell’”Intelligent school design” e sarà
sviluppato congiuntamente dallo IUAV – Dipartimento di progettazione e pianificazione in
ambienti complessi e dall’ambiente creativo di Bassano del Grappa, a partire dal suo Urban Center.
Un primo passo verso la costruzione di una piattaforma di attori sociali ed economici molto
diversificata il cui scopo è la progettazione di sistemi di rigenerazione urbana esportabili.
6. Yellow Pages: promotori del progetto
Ideazione
IUAV – Dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi
Unità di ricerca “La nuova via della seta”
http://www.iuav.it
VoD – Value of differences
http://www.vodblogsite.org
Community building
Urban Center Bassano
http://www.urbancenterbassano.org
Laboratorio L’ombrello
http://www.ombrello.org
Imprese per lo sviluppo sostenibile
Associazione imprenditori per lo sviluppo sostenibile, Bassano
http://www.aissbassano.org
Consulenza per l’impostazione di sostenibilità
Studio arch. Massimo Vallotto
massimovallottoarch@nsoft.it
Materiali eco-bio compatibili
Impresa A materiali sostenibili .........
...................
Smart grid
Impresa C energia rinnovabile........
..................
Domotica
...............
Biodiversità
Impresa D riqualificazione ambientale
.........
Trattamento rifiuti, recupero e riciclo
_______
Finanza e innovazione
Banca di credito cooperativo di S.Giustina - Laboratorio per l’innovazione
http://www.bccromanosantacaterina.it/
7. VoD Interactive data base
Delhi - Mumbai industrial corridor www.dmic.co.in
Antropocene
Anthropocene http://www.anthropocene.info/en/anthropocene
Paul J. Crutzen, Christian Schwägerl, Living in the Anthropocene: Toward a New Global Ethos, in: Yale Environment
360, 11/02/12, scaricabile da: http://e360.yale.edu/content/print.msp?id=2363
Urban by Nature, International Architecture Biennale Rotterdam – 2014, www.iabr.nl
Marina Alberti, Building Cities that Think Like Planets
Michael Mehaffy, Nikos A. Salingaros,Toward Resilient Architectures, http://www.metropolismag.com/
L’Antropocene come minaccia alla sopravvivenza del pianeta,
http://liberamenteprato.blogspot.it/2012/09/antropocene.html
Nature’s imperative, Towards A Robust Nature Policy, www.rli.nl
Limite delle risorse
Rio+20 http://rio20.net/en/
“Planetary boundaries” http://www.stockholmresilience.org/
Capacità umane
UNDP, Human Development report, in: http://hdr.undp.org/en/
Le "capabilities" secondo A. Sen e M. Nussbaum, in:
http://www.assistentisociali.org/servizio_sociale/servizio_sociale_trasformativo-le_capabilities_sen_nussbaum_I.htm
Metabolismo e rigenerazione urbana
Giuseppe Longhi, Piano sostenibile per le Isole Pelagie, Ed. Poligrafo, Padova, 2008
Aldo Grasso, Giuseppe Longhi, Necessità di applicare un approccio sostenibile integrato alla riqualificazione urbana
europea”, UE-CESE, Bruxelles, 2011
Tsounami del sapere
Andrè Dua, College for all, in: Voices on Society: The art an d s cien c e of deli v ery,
vo i c es.mc k i nse yonsoc ie t y.com.
3D Printer e Robot Arduino: next industrial revolution
Lavery/Pennel, 2Degrees, IfM, The next manufacturing revolution, in:
http://www.nextmanufacturingrevolution.org/?page_id=342
Economist Special report: Manufacturing and innovation, in: http://www.economist.com/printedition/2012-04-21
McKinsey Sustainability & Resources Productivity practice:
Richard Dobbs, Jeremy Oppenheim, and Fraser Thompson, Resource revolution: meeting the world’s energy,
materials, food and water needs.
Matt Rogers, Five technologies to watch
Peter Bisson, Elizabeth Stephenson, and S. Patrick Viguerie, Global forces: an introduction
AA.VV., Manufacturing the future: The next era of global growth and innovation
AA.VV., Disruptive technologies: Advances that will transform life, business, and the global economy
Juduth Rodin, Rethinking infrastructures
IBM - Smarter planet http://www.ibm.com/smarterplanet/it/it/
Agenda:
Agenda 21 post Rio+20
urban mechanics
http://www.sustainable-everyday-project.net/agenda21/2012/05/15/democities-21/
http://www.cityofboston.gov/internships/BUMP.asp
Gestione operativa del progetto
VoD Database fornisce i seguenti strumenti operativi:
metodologia:
progetto metabolico
tactical urbanism
cognitive city
8. design Kit: raccolta di strumenti operativi secondo il ciclo di vita del progetto
archivio piani e progetti:
Pratiche di rigenerazione megapolitana
Pratiche di rigenerazione urbana
Piani per la resilienza
Piani per contrastare il cambiamento climatico
Piani smart per il rinnovo delle infrastrutture
Monitoraggio e controllo di processo:
RIBA Work Stage www.ribaplanofwork.com/About/Concept.aspx
Leeds