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Documento di approfondimento della soluzione:
MAC – MONTERUSCIELLO AGRO-CITY
1. Descrizione della soluzione
Monterusciello è un quartiere di 30.000 abitanti, sgombrati dal centro storico di
Pozzuoli, comune della Città Metropolitana di Napoli, costruito in seguito alla crisi
bradisismica che nel 1983 ha colpito l’area flegrea.
Il progetto MAC – Monterusciello Agro-City si trova ad operare su 56 ettari di aree
aperte di proprietà pubblica, lasciate all’incuria e al totale abbandono. Il Comune di
Pozzuoli ha ottenuto un finanziamento di € 4.999.995,85, partecipando alla prima Call
del Programma Urban Innovative Action.
Alla call hanno concorso 378 Comuni europei (di cui 104 italiani) e sono risultati
vincitori solo 18 progetti, di cui 4 in Italia (Milano, Torino, Bologna, Pozzuoli).
Il Comune di Pozzuoli ha presentato il progetto MAC - Monterusciello Agro-City,
nell'ambito del tema proposto dal bando relativo alla povertà urbana e alla
riqualificazione delle aree urbane disagiate aggiudicandosi un co-finanziamento di €
3.999.996,68 che rappresenta l’80% del finanziamento totale di € 4.999.995,85.
Il progetto, avviato il 1 agosto 2017, terminerà il 31 gennaio 2021. Il partenariato è
formato da Università degli Studi di Salerno, Coldiretti Napoli, Confagricoltura Napoli,
Agrocultura S.r.l., APS L'Iniziativa e Fondazione FORMIT, è un progetto incentrato
sulla valorizzazione agricola di aree degradate e abbandonate di proprietà pubblica
individuate nel quartiere di Monterusciello. L'agricoltura urbana viene sviluppata
attraverso tecniche innovative con l’obiettivo di dare il via all'individuazione di nuove
politiche urbane che vadano ad intervenire sull'economia, sugli aspetti sociali e
sull'ambiente fisico. L’attuazione del progetto si basa sull'integrazione di tre azioni
principali: implementazione dell'agricoltura; miglioramento dell'ambiente urbano;
sviluppo dell'imprenditoria e dell'occupazione. L’innovazione del progetto risiede nella
lungimirante accettazione del nuovo e complesso ruolo del pianificatore nei confronti
della città: in un’epoca in cui lo spazio costruito, fisico, è già plasmato, ciò che il
progettista è chiamato a “ri-costruire”, in alcuni contesti particolarmente difficili, sono
le comunità, di cui, un tempo, l’architettura era espressione autentica. In questo senso
chi gestisce questo tipo di progetti ha un ruolo decisivo nell’attivare processi finalizzati
alla riappropriazione dei luoghi, conditio sine qua non per la ri-significazione degli
stessi. Il punto di partenza è la messa a coltura delle decine di ettari di terreni
abbandonati con il duplice effetto di rendere produttiva una risorsa disponibile, da un
lato, e di ricostruire il paesaggio agricolo-urbano dall’altro con l’effetto di una
riqualificazione paesaggistico-ambientale del territorio; le materie prime prodotte, da
un lato, verranno trasformate per la loro commercializzazione secondo i principi
ispiratori del km0 all’interno di laboratori (Laboratorio di Permaculture), appositamente
progettati e realizzati, e dall’altro, gli “scarti” della produzione verranno a loro volta
utilizzati per la prototipazione di materiali per la bio-edilizia, all’interno di ulteriori
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laboratori (Laboratorio di Ethical Production e Rural Marketing), secondo i principi
della produzione etica e circolare. Dopo circa trent'anni, per una serie di congiunzioni
storiche e politiche, oggi la comunità intravede una direzione nuova e possibile, una
prospettiva da costruire e un ruolo da svolgere nel più ampio scenario territoriale
regionale. Il risultato sarà un vero processo rigenerativo e una strategia che vedrà la
rinascita di Monterusciello nel corso degli anni.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Il partenariato è formato da Università degli Studi di Salerno, Coldiretti Napoli,
Confagricoltura Napoli, Agrocultura S.r.l., APS L'Iniziativa e Fondazione FORMIT. Il
progetto MAC, da un punto di vista gestionale, si configura come un programma
complesso sia per la contemporaneità di attività diverse previste dal cronoprogramma
di progetto, sia che per la compresenza di partner pubblici e privati all’interno del
partenariato a cui corrisponde un quadro normativo di riferimento variegato. Questi
due aspetti necessitano di essere gestiti da una struttura di riferimento solida.
Il Comune di Pozzuoli ha costruito uno staff in grado di guidare le fasi di
implementazione del progetto attraverso azioni di monitoraggio tecnico,
amministrativo, finanziario. Il team di management del Comune di Pozzuoli ha il
compito di garantire la coerenza delle attività con gli obiettivi di progetto e di svolgere
attività di mitigazione in relazione agli eventuali rischi. È guidato dal Project Manager,
il Dirigente del servizio Coordinamento Urbanistica e Governo del Territorio.
Ai fini dello svolgimento delle specifiche attività del progetto da parte del Comune di
Pozzuoli, si è resa necessaria l’individuazione di N. 5 soggetti esterni
all’Amministrazione per la costituzione di N. 2 Uffici di Staff:
a) Risk Management Office costituito dal RISK MANAGER, con funzioni di
coordinamento e supervisione di tutte le attività progettuali in capo al Comune di
Pozzuoli, dall’EUROPEAN PROJECT MANAGER, di supporto alla gestione
finanziaria e di rendicontazione delle attività e valutazione di impatto e sostenibilità
finanziaria del progetto, dall’OFFICE MANAGER con funzioni di supporto
all’implementazione delle attività progettuali.
b) Agro-Urban Office: n. 2 PROJECT MANAGER JUNIOR per la gestione di tutte le
attività tecniche e operative necessarie alla corretta attuazione del progetto.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Agricoltura: L’agricoltura è indissolubilmente legata al quartiere di Monterusciello,
rappresentandone le origini, nonché una rinnovata prospettiva futura, quale motore
economico trainante e attivatore virtuoso di processi. Il MAC dimostra, attraverso
l’agricoltura, come si possa produrre economia anche senza ulteriore consumo di
suolo, restituendo alla natura il suo spazio e il suo tempo, puntando in questo modo
unicamente alla qualità dei prodotti.
Ambiente, Paesaggio, Città: Sono le facce di un nuovo quartiere poliedrico, elementi
che concorrono al raggiungimento dell’armonia urbana nella loro completa fusione,
nel superamento delle forti grafie urbane di distinzione e delimitazione della natura e
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dell’artificio. Ora il quartiere sperimenta, senza soluzione di continuità, una nuova
strada in cui la preservazione della biodiversità, la tutela ed il recupero delle tradizioni,
la valorizzazione dell’ambiente naturale e del Paesaggio, diventano i molteplici aspetti
di una modalità unica di utilizzo civico e sostenibile della Terra e del Territorio.
Economia, Circolarità, Sostenibilità: Tutte le attività economiche e sociali devono
essere orientate ai principi di sostenibilità, alla riduzione del consumo di suolo, di
acqua e di energia, nonché ispirarsi a modelli di economia circolare attraverso il
riutilizzo degli scarti di produzione come ulteriore materia prima e, dunque, come
ulteriore risorsa. L’obiettivo primario è quello di garantire un impatto minimo sul
territorio, favorendo, al contempo, lo sviluppo di un’economia locale a servizio delle
vocazioni e delle identità territoriali, già forti, o da rafforzare all’interno del processo
MAC.
Integrazioni tra le attività economiche: L’economia legata allo sviluppo agricolo deve
integrarsi con i processi produttivi esistenti all’interno del Territorio. Il quartiere di
Monterusciello deve essere inserito all’interno delle economie locali, potendo, così,
contribuire alla ricchezza generale. Si realizza in questo modo un processo circolare,
a scala più ampia, che supera i confini del singolo progetto per coinvolgere e mettere
a sistema tutti gli elementi e, dunque, strutturare la circolarità nei processi economici
che è alla base della città contemporanea.
Capitale umano: Il MAC crede nella valorizzazione delle risorse immateriali.
Valorizzare le intelligenze e le vivacità locali, anche attraverso percorsi di formazione
continua, significa dare prospettiva al quartiere di Monterusciello e sostenere la sua
riattivazione sociale, culturale, economica, favorendo l’emancipazione della sua
comunità. I giovani del quartiere devono guardare al MAC come un possibile modello
di sviluppo sostenibile, replicabile anche su scale inferiori, ed essere accompagnati
nei processi di auto-imprenditorialità per scoraggiare la fuga delle intelligenze dai
territori fragili.
Identità e Comunità: Monterusciello si candida a rinascere come nuova centralità
all’interno del Territorio di Pozzuoli, e ad assumere, attraverso il processo MAC, una
forte connotazione produttiva che al tempo stesso contribuisca a costruire e definire
una nuova identità per il quartiere. Favorire l’interazione con la comunità locale
rappresenta la prima forma di integrazione della stessa all’interno del processo di
sviluppo, incentivando protagonismi virtuosi nelle dinamiche territoriali. Lo sviluppo di
un senso di appartenenza, di un orgoglio nell’appartenenza, favorisce il rafforzamento
della coesione sociale della comunità, aspetto fondamentale per il buon esito delle
operazioni di rigenerazione urbana.
Fiscalità locale di vantaggio per le imprese localizzate: Nell’ambito dell’autonomia
tributaria locale, alle imprese che si localizzeranno nell’area di Monterusciello e che
aderiranno alla Carta di Pozzuoli potranno essere riconosciute agevolazioni, nel
rispetto della normativa vigente, idonee a creare un ecosistema più favorevole e tese
a rafforzare il sistema competitivo locale.
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4. Descrizione dei destinatari della misura
È necessario restituire agli abitanti del quartiere nuove opportunità di “stare”, ciò
implica restituire la speranza di un futuro nei luoghi in cui gli abitanti stessi sono
radicati, anche se non per propria scelta. Il caso di Monterusciello presenta difficoltà
ancora maggiori: la popolazione non ha mai maturato un senso di appartenenza al
quartiere nel quale, d’altra parte, è stata trapiantata, in maniera repentina e, sotto
taluni aspetti, violenta, per contingenze. Il caso specifico ha indotto i progettisti a
ricercare in un passato non troppo lontano, risalente a circa 30 anni fa, delle tracce
caratterizzanti il territorio, al fine di individuare una vocazione capace di restituire una
nuova identità, suggerita dal territorio stesso. L’agricoltura, intesa in senso
avanguardistico, è la risposta della lunga ricerca. L’infrastruttura, sociale-culturale-
economica, è la maglia sfibrata e da ri-tessere attorno ad un unico core. L’agricoltura
viene immaginata come il core di progetto, che trova rafforzamento nelle molteplici e
trasversali attività messe in campo, che gravitano e si intersecano tra di loro e con la
stessa. In questo senso, il progetto è da leggere come una strategia di processo sul
medio-lungo termine, con ricadute auspicabilmente tangibili già nel brevissimo
periodo. La quotidiana migrazione verso la città antica, verso il centro storico di
Pozzuoli, rappresenta la tensione verso un passato che non avrebbe più modo di
ripetersi, rappresenta la continua ricerca degli abitanti di un qualcosa che, all’interno
del loro quartiere, non esiste, o, meglio, non è mai esistito: il senso identitario, il senso
di appartenenza. Il progetto, dunque, si articola su più assi, che costantemente si
intrecciano tra loro in una visione integrata di progetto di processo.
5. Descrizione della strategia (tecnologia) adottata
La concessione delle aree di proprietà pubblica e la costituzione di un partenariato
pubblico-privato per la relativa gestione, non rappresenta semplicemente l’attività
finale del progetto MAC, quanto piuttosto l’attività iniziale di un lungo processo di
trasformazione, i cui effetti non sono da leggere semplicisticamente sul solo piano
economico, ma anche sul piano sociale, culturale, ambientale.
Il progetto MAC, infatti, quale progetto di rigenerazione urbana, adotta un approccio
olistico nell’indagare il territorio nella sua natura poliedrica e definisce strategie di
intervento, tese prioritariamente ad uno sviluppo sociale ed economico di tipo
sostenibile, attraverso un approccio sistemico, trasversale ed incrementale, che ruota
attorno al principale core d’intervento: l’agricoltura, che diventa paesaggio, qualità
urbana, opportunità di lavoro,
, dunque, ricchezza sul territorio a beneficio di molti.
La valorizzazione dei due capitali, umano ed economico, è alla base dell’intera
operazione. Tra gli obiettivi principali, infatti, vi era quello di superare l’approccio
assistenzialistico di mano pubblica per incentivare piuttosto la cultura d’impresa,
l’auto-imprenditorialità, la capitalizzazione di conoscenza, esperienza ed inventiva, la
cultura dell’innovazione di processo. Rendere autonoma una comunità, fornendo gli
strumenti utili o aprendo nuove strade percorribili, infatti, significa addivenire ad un
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modello di società che non grava completamente sulle istituzioni, ma che
autonomamente produce ricchezza. Era necessario, alla fine del percorso, poter
dimostrare sia ai giovani, sia agli imprenditori che esistono modelli di sviluppo più
consapevoli ed adeguati ai nostri tempi, modelli che alla quantità antepongano la
qualità, e che al modello lineare dell’economia antepongano una visione circolare.
Il modello MAC è un modello in cui ha creduto e scommesso anche la Commissione
Europea: si ricorda, a tal proposito, che la città di Pozzuoli con il progetto MAC-
Monterusciello Agro-City è stata la prima città del Sud Italia ad ottenere l’importante
finanziamento nell’ambito dell’iniziativa dell’Urban Innovative Action (U.I.A.). Le
potenzialità del progetto, alla stregua di quanto già detto relativamente ai vantaggi del
comune, sono definite in questa fase, ma è probabile che nella fase operativa possano
anche superare le aspettative.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
L’impatto del finanziamento sul territorio:
7. Tempi di progetto
Il progetto è stato avviato il 1 agosto 2017 e terminerà il 31 luglio 2021 prevedendo
un’ulteriore annualità per il monitoraggio dei risultati raggiunti. La concessione delle
aree MAC ha durata venticinquennale e sarà gestita dal partenariato pubblico/privato
costituito dal Comune di Pozzuoli e la rete di imprese agricole aggiudicataria.

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  • 1. In collaborazione con Documento di approfondimento della soluzione: MAC – MONTERUSCIELLO AGRO-CITY 1. Descrizione della soluzione Monterusciello è un quartiere di 30.000 abitanti, sgombrati dal centro storico di Pozzuoli, comune della Città Metropolitana di Napoli, costruito in seguito alla crisi bradisismica che nel 1983 ha colpito l’area flegrea. Il progetto MAC – Monterusciello Agro-City si trova ad operare su 56 ettari di aree aperte di proprietà pubblica, lasciate all’incuria e al totale abbandono. Il Comune di Pozzuoli ha ottenuto un finanziamento di € 4.999.995,85, partecipando alla prima Call del Programma Urban Innovative Action. Alla call hanno concorso 378 Comuni europei (di cui 104 italiani) e sono risultati vincitori solo 18 progetti, di cui 4 in Italia (Milano, Torino, Bologna, Pozzuoli). Il Comune di Pozzuoli ha presentato il progetto MAC - Monterusciello Agro-City, nell'ambito del tema proposto dal bando relativo alla povertà urbana e alla riqualificazione delle aree urbane disagiate aggiudicandosi un co-finanziamento di € 3.999.996,68 che rappresenta l’80% del finanziamento totale di € 4.999.995,85. Il progetto, avviato il 1 agosto 2017, terminerà il 31 gennaio 2021. Il partenariato è formato da Università degli Studi di Salerno, Coldiretti Napoli, Confagricoltura Napoli, Agrocultura S.r.l., APS L'Iniziativa e Fondazione FORMIT, è un progetto incentrato sulla valorizzazione agricola di aree degradate e abbandonate di proprietà pubblica individuate nel quartiere di Monterusciello. L'agricoltura urbana viene sviluppata attraverso tecniche innovative con l’obiettivo di dare il via all'individuazione di nuove politiche urbane che vadano ad intervenire sull'economia, sugli aspetti sociali e sull'ambiente fisico. L’attuazione del progetto si basa sull'integrazione di tre azioni principali: implementazione dell'agricoltura; miglioramento dell'ambiente urbano; sviluppo dell'imprenditoria e dell'occupazione. L’innovazione del progetto risiede nella lungimirante accettazione del nuovo e complesso ruolo del pianificatore nei confronti della città: in un’epoca in cui lo spazio costruito, fisico, è già plasmato, ciò che il progettista è chiamato a “ri-costruire”, in alcuni contesti particolarmente difficili, sono le comunità, di cui, un tempo, l’architettura era espressione autentica. In questo senso chi gestisce questo tipo di progetti ha un ruolo decisivo nell’attivare processi finalizzati alla riappropriazione dei luoghi, conditio sine qua non per la ri-significazione degli stessi. Il punto di partenza è la messa a coltura delle decine di ettari di terreni abbandonati con il duplice effetto di rendere produttiva una risorsa disponibile, da un lato, e di ricostruire il paesaggio agricolo-urbano dall’altro con l’effetto di una riqualificazione paesaggistico-ambientale del territorio; le materie prime prodotte, da un lato, verranno trasformate per la loro commercializzazione secondo i principi ispiratori del km0 all’interno di laboratori (Laboratorio di Permaculture), appositamente progettati e realizzati, e dall’altro, gli “scarti” della produzione verranno a loro volta utilizzati per la prototipazione di materiali per la bio-edilizia, all’interno di ulteriori
  • 2. In collaborazione con laboratori (Laboratorio di Ethical Production e Rural Marketing), secondo i principi della produzione etica e circolare. Dopo circa trent'anni, per una serie di congiunzioni storiche e politiche, oggi la comunità intravede una direzione nuova e possibile, una prospettiva da costruire e un ruolo da svolgere nel più ampio scenario territoriale regionale. Il risultato sarà un vero processo rigenerativo e una strategia che vedrà la rinascita di Monterusciello nel corso degli anni. 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze Il partenariato è formato da Università degli Studi di Salerno, Coldiretti Napoli, Confagricoltura Napoli, Agrocultura S.r.l., APS L'Iniziativa e Fondazione FORMIT. Il progetto MAC, da un punto di vista gestionale, si configura come un programma complesso sia per la contemporaneità di attività diverse previste dal cronoprogramma di progetto, sia che per la compresenza di partner pubblici e privati all’interno del partenariato a cui corrisponde un quadro normativo di riferimento variegato. Questi due aspetti necessitano di essere gestiti da una struttura di riferimento solida. Il Comune di Pozzuoli ha costruito uno staff in grado di guidare le fasi di implementazione del progetto attraverso azioni di monitoraggio tecnico, amministrativo, finanziario. Il team di management del Comune di Pozzuoli ha il compito di garantire la coerenza delle attività con gli obiettivi di progetto e di svolgere attività di mitigazione in relazione agli eventuali rischi. È guidato dal Project Manager, il Dirigente del servizio Coordinamento Urbanistica e Governo del Territorio. Ai fini dello svolgimento delle specifiche attività del progetto da parte del Comune di Pozzuoli, si è resa necessaria l’individuazione di N. 5 soggetti esterni all’Amministrazione per la costituzione di N. 2 Uffici di Staff: a) Risk Management Office costituito dal RISK MANAGER, con funzioni di coordinamento e supervisione di tutte le attività progettuali in capo al Comune di Pozzuoli, dall’EUROPEAN PROJECT MANAGER, di supporto alla gestione finanziaria e di rendicontazione delle attività e valutazione di impatto e sostenibilità finanziaria del progetto, dall’OFFICE MANAGER con funzioni di supporto all’implementazione delle attività progettuali. b) Agro-Urban Office: n. 2 PROJECT MANAGER JUNIOR per la gestione di tutte le attività tecniche e operative necessarie alla corretta attuazione del progetto. 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare Agricoltura: L’agricoltura è indissolubilmente legata al quartiere di Monterusciello, rappresentandone le origini, nonché una rinnovata prospettiva futura, quale motore economico trainante e attivatore virtuoso di processi. Il MAC dimostra, attraverso l’agricoltura, come si possa produrre economia anche senza ulteriore consumo di suolo, restituendo alla natura il suo spazio e il suo tempo, puntando in questo modo unicamente alla qualità dei prodotti. Ambiente, Paesaggio, Città: Sono le facce di un nuovo quartiere poliedrico, elementi che concorrono al raggiungimento dell’armonia urbana nella loro completa fusione, nel superamento delle forti grafie urbane di distinzione e delimitazione della natura e
  • 3. In collaborazione con dell’artificio. Ora il quartiere sperimenta, senza soluzione di continuità, una nuova strada in cui la preservazione della biodiversità, la tutela ed il recupero delle tradizioni, la valorizzazione dell’ambiente naturale e del Paesaggio, diventano i molteplici aspetti di una modalità unica di utilizzo civico e sostenibile della Terra e del Territorio. Economia, Circolarità, Sostenibilità: Tutte le attività economiche e sociali devono essere orientate ai principi di sostenibilità, alla riduzione del consumo di suolo, di acqua e di energia, nonché ispirarsi a modelli di economia circolare attraverso il riutilizzo degli scarti di produzione come ulteriore materia prima e, dunque, come ulteriore risorsa. L’obiettivo primario è quello di garantire un impatto minimo sul territorio, favorendo, al contempo, lo sviluppo di un’economia locale a servizio delle vocazioni e delle identità territoriali, già forti, o da rafforzare all’interno del processo MAC. Integrazioni tra le attività economiche: L’economia legata allo sviluppo agricolo deve integrarsi con i processi produttivi esistenti all’interno del Territorio. Il quartiere di Monterusciello deve essere inserito all’interno delle economie locali, potendo, così, contribuire alla ricchezza generale. Si realizza in questo modo un processo circolare, a scala più ampia, che supera i confini del singolo progetto per coinvolgere e mettere a sistema tutti gli elementi e, dunque, strutturare la circolarità nei processi economici che è alla base della città contemporanea. Capitale umano: Il MAC crede nella valorizzazione delle risorse immateriali. Valorizzare le intelligenze e le vivacità locali, anche attraverso percorsi di formazione continua, significa dare prospettiva al quartiere di Monterusciello e sostenere la sua riattivazione sociale, culturale, economica, favorendo l’emancipazione della sua comunità. I giovani del quartiere devono guardare al MAC come un possibile modello di sviluppo sostenibile, replicabile anche su scale inferiori, ed essere accompagnati nei processi di auto-imprenditorialità per scoraggiare la fuga delle intelligenze dai territori fragili. Identità e Comunità: Monterusciello si candida a rinascere come nuova centralità all’interno del Territorio di Pozzuoli, e ad assumere, attraverso il processo MAC, una forte connotazione produttiva che al tempo stesso contribuisca a costruire e definire una nuova identità per il quartiere. Favorire l’interazione con la comunità locale rappresenta la prima forma di integrazione della stessa all’interno del processo di sviluppo, incentivando protagonismi virtuosi nelle dinamiche territoriali. Lo sviluppo di un senso di appartenenza, di un orgoglio nell’appartenenza, favorisce il rafforzamento della coesione sociale della comunità, aspetto fondamentale per il buon esito delle operazioni di rigenerazione urbana. Fiscalità locale di vantaggio per le imprese localizzate: Nell’ambito dell’autonomia tributaria locale, alle imprese che si localizzeranno nell’area di Monterusciello e che aderiranno alla Carta di Pozzuoli potranno essere riconosciute agevolazioni, nel rispetto della normativa vigente, idonee a creare un ecosistema più favorevole e tese a rafforzare il sistema competitivo locale.
  • 4. In collaborazione con 4. Descrizione dei destinatari della misura È necessario restituire agli abitanti del quartiere nuove opportunità di “stare”, ciò implica restituire la speranza di un futuro nei luoghi in cui gli abitanti stessi sono radicati, anche se non per propria scelta. Il caso di Monterusciello presenta difficoltà ancora maggiori: la popolazione non ha mai maturato un senso di appartenenza al quartiere nel quale, d’altra parte, è stata trapiantata, in maniera repentina e, sotto taluni aspetti, violenta, per contingenze. Il caso specifico ha indotto i progettisti a ricercare in un passato non troppo lontano, risalente a circa 30 anni fa, delle tracce caratterizzanti il territorio, al fine di individuare una vocazione capace di restituire una nuova identità, suggerita dal territorio stesso. L’agricoltura, intesa in senso avanguardistico, è la risposta della lunga ricerca. L’infrastruttura, sociale-culturale- economica, è la maglia sfibrata e da ri-tessere attorno ad un unico core. L’agricoltura viene immaginata come il core di progetto, che trova rafforzamento nelle molteplici e trasversali attività messe in campo, che gravitano e si intersecano tra di loro e con la stessa. In questo senso, il progetto è da leggere come una strategia di processo sul medio-lungo termine, con ricadute auspicabilmente tangibili già nel brevissimo periodo. La quotidiana migrazione verso la città antica, verso il centro storico di Pozzuoli, rappresenta la tensione verso un passato che non avrebbe più modo di ripetersi, rappresenta la continua ricerca degli abitanti di un qualcosa che, all’interno del loro quartiere, non esiste, o, meglio, non è mai esistito: il senso identitario, il senso di appartenenza. Il progetto, dunque, si articola su più assi, che costantemente si intrecciano tra loro in una visione integrata di progetto di processo. 5. Descrizione della strategia (tecnologia) adottata La concessione delle aree di proprietà pubblica e la costituzione di un partenariato pubblico-privato per la relativa gestione, non rappresenta semplicemente l’attività finale del progetto MAC, quanto piuttosto l’attività iniziale di un lungo processo di trasformazione, i cui effetti non sono da leggere semplicisticamente sul solo piano economico, ma anche sul piano sociale, culturale, ambientale. Il progetto MAC, infatti, quale progetto di rigenerazione urbana, adotta un approccio olistico nell’indagare il territorio nella sua natura poliedrica e definisce strategie di intervento, tese prioritariamente ad uno sviluppo sociale ed economico di tipo sostenibile, attraverso un approccio sistemico, trasversale ed incrementale, che ruota attorno al principale core d’intervento: l’agricoltura, che diventa paesaggio, qualità urbana, opportunità di lavoro, , dunque, ricchezza sul territorio a beneficio di molti. La valorizzazione dei due capitali, umano ed economico, è alla base dell’intera operazione. Tra gli obiettivi principali, infatti, vi era quello di superare l’approccio assistenzialistico di mano pubblica per incentivare piuttosto la cultura d’impresa, l’auto-imprenditorialità, la capitalizzazione di conoscenza, esperienza ed inventiva, la cultura dell’innovazione di processo. Rendere autonoma una comunità, fornendo gli strumenti utili o aprendo nuove strade percorribili, infatti, significa addivenire ad un
  • 5. In collaborazione con modello di società che non grava completamente sulle istituzioni, ma che autonomamente produce ricchezza. Era necessario, alla fine del percorso, poter dimostrare sia ai giovani, sia agli imprenditori che esistono modelli di sviluppo più consapevoli ed adeguati ai nostri tempi, modelli che alla quantità antepongano la qualità, e che al modello lineare dell’economia antepongano una visione circolare. Il modello MAC è un modello in cui ha creduto e scommesso anche la Commissione Europea: si ricorda, a tal proposito, che la città di Pozzuoli con il progetto MAC- Monterusciello Agro-City è stata la prima città del Sud Italia ad ottenere l’importante finanziamento nell’ambito dell’iniziativa dell’Urban Innovative Action (U.I.A.). Le potenzialità del progetto, alla stregua di quanto già detto relativamente ai vantaggi del comune, sono definite in questa fase, ma è probabile che nella fase operativa possano anche superare le aspettative. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) L’impatto del finanziamento sul territorio: 7. Tempi di progetto Il progetto è stato avviato il 1 agosto 2017 e terminerà il 31 luglio 2021 prevedendo un’ulteriore annualità per il monitoraggio dei risultati raggiunti. La concessione delle aree MAC ha durata venticinquennale e sarà gestita dal partenariato pubblico/privato costituito dal Comune di Pozzuoli e la rete di imprese agricole aggiudicataria.