Il paesaggio per tutelare i beni culturali e l'architetturaPaolo Castelnovi
Intervento di M.G. Belisario (ministero Bibac) al Convegno "Il paesaggio per: strategie al tempo della crisi per abitare meglio sempre". Torino, 10-12-2010
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle cittàGiovanni Poletti
www.docgreen.it - atti del convegno nazionale del 24 gennaio 2014 al Teatro Fondazione Collegio San Carlo di Modena.
Il convegno è promosso dal Comune di Modena, in collaborazione con Regione e ARPA Emilia-Romagna, occasione per presentare il piano di riqualificazione del Villaggio Artigiano Modena Ovest, finanziato nell’ambito del Progetto di cooperazione territoria le europea UHI (Urban Heat Island)-Sviluppo e applicazione di strategie di mitigazione e adattamento per contrastare il fenomeno delle isole di calore nelle città.
Redazione partecipata del DPRU (Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana) da candidare al bando di finanziamento regionale “Rigenerazione urbana sostenibile”, previsto nell’ambito del POR FESR-FSE 2014-2020
Presentazione dell'Architetto Battipagliese Giovanni Montella per il convegno "I Paesaggi Umani e la Bellezza" tenutosi nell'ambito della Settimana Mondiale UNESCO per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, organizzata a Battipaglia dalle associazioni Civica Mente, FIDAPA, Luna e L'altra, Mulieres Donne per il Sud e Non Sei Sola Mulieres
Il paesaggio per tutelare i beni culturali e l'architetturaPaolo Castelnovi
Intervento di M.G. Belisario (ministero Bibac) al Convegno "Il paesaggio per: strategie al tempo della crisi per abitare meglio sempre". Torino, 10-12-2010
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle cittàGiovanni Poletti
www.docgreen.it - atti del convegno nazionale del 24 gennaio 2014 al Teatro Fondazione Collegio San Carlo di Modena.
Il convegno è promosso dal Comune di Modena, in collaborazione con Regione e ARPA Emilia-Romagna, occasione per presentare il piano di riqualificazione del Villaggio Artigiano Modena Ovest, finanziato nell’ambito del Progetto di cooperazione territoria le europea UHI (Urban Heat Island)-Sviluppo e applicazione di strategie di mitigazione e adattamento per contrastare il fenomeno delle isole di calore nelle città.
Redazione partecipata del DPRU (Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana) da candidare al bando di finanziamento regionale “Rigenerazione urbana sostenibile”, previsto nell’ambito del POR FESR-FSE 2014-2020
Presentazione dell'Architetto Battipagliese Giovanni Montella per il convegno "I Paesaggi Umani e la Bellezza" tenutosi nell'ambito della Settimana Mondiale UNESCO per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, organizzata a Battipaglia dalle associazioni Civica Mente, FIDAPA, Luna e L'altra, Mulieres Donne per il Sud e Non Sei Sola Mulieres
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Marialuisa Palumbo
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Santarcangelopiù, progetti per la città. La scommessa condivisa tra Comune e privati sul recupero e sulla rigenerazione urbana. Premio Forum PA 2018 - Città, infrastrutture e capitale sociale
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
An urban regeneration process - from call to action: the case of historic centre of molfetta, Apulia Region, Italy
Presented during the VIVA EAST Thematic Seminar on "Methodology for Urban Planning and Design of minor Historic Centres Territorial Cultural Systems, Bari, Italy, Oct. 2012
La visione del Sindaco Marino e dell’Assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Federica Galloni - Futuro periferie: la cultura rigeneraFederica Galloni
8 giugno 2017 - Federica Galloni è intervenuto al convegno “Futuro periferie. La Cultura rigenera”, tenutosi all’ex Cerimant Tor Sapienza, Roma, accompagnando anche la visita del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Tema dell'incontro: "Un viaggio nel presente e nel futuro delle periferie".
www.federicagalloni.it
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Marialuisa Palumbo
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Santarcangelopiù, progetti per la città. La scommessa condivisa tra Comune e privati sul recupero e sulla rigenerazione urbana. Premio Forum PA 2018 - Città, infrastrutture e capitale sociale
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
An urban regeneration process - from call to action: the case of historic centre of molfetta, Apulia Region, Italy
Presented during the VIVA EAST Thematic Seminar on "Methodology for Urban Planning and Design of minor Historic Centres Territorial Cultural Systems, Bari, Italy, Oct. 2012
La visione del Sindaco Marino e dell’Assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Federica Galloni - Futuro periferie: la cultura rigeneraFederica Galloni
8 giugno 2017 - Federica Galloni è intervenuto al convegno “Futuro periferie. La Cultura rigenera”, tenutosi all’ex Cerimant Tor Sapienza, Roma, accompagnando anche la visita del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Tema dell'incontro: "Un viaggio nel presente e nel futuro delle periferie".
www.federicagalloni.it
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 documento di approfondimento MAC
1. In collaborazione con
Documento di approfondimento della soluzione:
MAC – MONTERUSCIELLO AGRO-CITY
1. Descrizione della soluzione
Monterusciello è un quartiere di 30.000 abitanti, sgombrati dal centro storico di
Pozzuoli, comune della Città Metropolitana di Napoli, costruito in seguito alla crisi
bradisismica che nel 1983 ha colpito l’area flegrea.
Il progetto MAC – Monterusciello Agro-City si trova ad operare su 56 ettari di aree
aperte di proprietà pubblica, lasciate all’incuria e al totale abbandono. Il Comune di
Pozzuoli ha ottenuto un finanziamento di € 4.999.995,85, partecipando alla prima Call
del Programma Urban Innovative Action.
Alla call hanno concorso 378 Comuni europei (di cui 104 italiani) e sono risultati
vincitori solo 18 progetti, di cui 4 in Italia (Milano, Torino, Bologna, Pozzuoli).
Il Comune di Pozzuoli ha presentato il progetto MAC - Monterusciello Agro-City,
nell'ambito del tema proposto dal bando relativo alla povertà urbana e alla
riqualificazione delle aree urbane disagiate aggiudicandosi un co-finanziamento di €
3.999.996,68 che rappresenta l’80% del finanziamento totale di € 4.999.995,85.
Il progetto, avviato il 1 agosto 2017, terminerà il 31 gennaio 2021. Il partenariato è
formato da Università degli Studi di Salerno, Coldiretti Napoli, Confagricoltura Napoli,
Agrocultura S.r.l., APS L'Iniziativa e Fondazione FORMIT, è un progetto incentrato
sulla valorizzazione agricola di aree degradate e abbandonate di proprietà pubblica
individuate nel quartiere di Monterusciello. L'agricoltura urbana viene sviluppata
attraverso tecniche innovative con l’obiettivo di dare il via all'individuazione di nuove
politiche urbane che vadano ad intervenire sull'economia, sugli aspetti sociali e
sull'ambiente fisico. L’attuazione del progetto si basa sull'integrazione di tre azioni
principali: implementazione dell'agricoltura; miglioramento dell'ambiente urbano;
sviluppo dell'imprenditoria e dell'occupazione. L’innovazione del progetto risiede nella
lungimirante accettazione del nuovo e complesso ruolo del pianificatore nei confronti
della città: in un’epoca in cui lo spazio costruito, fisico, è già plasmato, ciò che il
progettista è chiamato a “ri-costruire”, in alcuni contesti particolarmente difficili, sono
le comunità, di cui, un tempo, l’architettura era espressione autentica. In questo senso
chi gestisce questo tipo di progetti ha un ruolo decisivo nell’attivare processi finalizzati
alla riappropriazione dei luoghi, conditio sine qua non per la ri-significazione degli
stessi. Il punto di partenza è la messa a coltura delle decine di ettari di terreni
abbandonati con il duplice effetto di rendere produttiva una risorsa disponibile, da un
lato, e di ricostruire il paesaggio agricolo-urbano dall’altro con l’effetto di una
riqualificazione paesaggistico-ambientale del territorio; le materie prime prodotte, da
un lato, verranno trasformate per la loro commercializzazione secondo i principi
ispiratori del km0 all’interno di laboratori (Laboratorio di Permaculture), appositamente
progettati e realizzati, e dall’altro, gli “scarti” della produzione verranno a loro volta
utilizzati per la prototipazione di materiali per la bio-edilizia, all’interno di ulteriori
2. In collaborazione con
laboratori (Laboratorio di Ethical Production e Rural Marketing), secondo i principi
della produzione etica e circolare. Dopo circa trent'anni, per una serie di congiunzioni
storiche e politiche, oggi la comunità intravede una direzione nuova e possibile, una
prospettiva da costruire e un ruolo da svolgere nel più ampio scenario territoriale
regionale. Il risultato sarà un vero processo rigenerativo e una strategia che vedrà la
rinascita di Monterusciello nel corso degli anni.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Il partenariato è formato da Università degli Studi di Salerno, Coldiretti Napoli,
Confagricoltura Napoli, Agrocultura S.r.l., APS L'Iniziativa e Fondazione FORMIT. Il
progetto MAC, da un punto di vista gestionale, si configura come un programma
complesso sia per la contemporaneità di attività diverse previste dal cronoprogramma
di progetto, sia che per la compresenza di partner pubblici e privati all’interno del
partenariato a cui corrisponde un quadro normativo di riferimento variegato. Questi
due aspetti necessitano di essere gestiti da una struttura di riferimento solida.
Il Comune di Pozzuoli ha costruito uno staff in grado di guidare le fasi di
implementazione del progetto attraverso azioni di monitoraggio tecnico,
amministrativo, finanziario. Il team di management del Comune di Pozzuoli ha il
compito di garantire la coerenza delle attività con gli obiettivi di progetto e di svolgere
attività di mitigazione in relazione agli eventuali rischi. È guidato dal Project Manager,
il Dirigente del servizio Coordinamento Urbanistica e Governo del Territorio.
Ai fini dello svolgimento delle specifiche attività del progetto da parte del Comune di
Pozzuoli, si è resa necessaria l’individuazione di N. 5 soggetti esterni
all’Amministrazione per la costituzione di N. 2 Uffici di Staff:
a) Risk Management Office costituito dal RISK MANAGER, con funzioni di
coordinamento e supervisione di tutte le attività progettuali in capo al Comune di
Pozzuoli, dall’EUROPEAN PROJECT MANAGER, di supporto alla gestione
finanziaria e di rendicontazione delle attività e valutazione di impatto e sostenibilità
finanziaria del progetto, dall’OFFICE MANAGER con funzioni di supporto
all’implementazione delle attività progettuali.
b) Agro-Urban Office: n. 2 PROJECT MANAGER JUNIOR per la gestione di tutte le
attività tecniche e operative necessarie alla corretta attuazione del progetto.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Agricoltura: L’agricoltura è indissolubilmente legata al quartiere di Monterusciello,
rappresentandone le origini, nonché una rinnovata prospettiva futura, quale motore
economico trainante e attivatore virtuoso di processi. Il MAC dimostra, attraverso
l’agricoltura, come si possa produrre economia anche senza ulteriore consumo di
suolo, restituendo alla natura il suo spazio e il suo tempo, puntando in questo modo
unicamente alla qualità dei prodotti.
Ambiente, Paesaggio, Città: Sono le facce di un nuovo quartiere poliedrico, elementi
che concorrono al raggiungimento dell’armonia urbana nella loro completa fusione,
nel superamento delle forti grafie urbane di distinzione e delimitazione della natura e
3. In collaborazione con
dell’artificio. Ora il quartiere sperimenta, senza soluzione di continuità, una nuova
strada in cui la preservazione della biodiversità, la tutela ed il recupero delle tradizioni,
la valorizzazione dell’ambiente naturale e del Paesaggio, diventano i molteplici aspetti
di una modalità unica di utilizzo civico e sostenibile della Terra e del Territorio.
Economia, Circolarità, Sostenibilità: Tutte le attività economiche e sociali devono
essere orientate ai principi di sostenibilità, alla riduzione del consumo di suolo, di
acqua e di energia, nonché ispirarsi a modelli di economia circolare attraverso il
riutilizzo degli scarti di produzione come ulteriore materia prima e, dunque, come
ulteriore risorsa. L’obiettivo primario è quello di garantire un impatto minimo sul
territorio, favorendo, al contempo, lo sviluppo di un’economia locale a servizio delle
vocazioni e delle identità territoriali, già forti, o da rafforzare all’interno del processo
MAC.
Integrazioni tra le attività economiche: L’economia legata allo sviluppo agricolo deve
integrarsi con i processi produttivi esistenti all’interno del Territorio. Il quartiere di
Monterusciello deve essere inserito all’interno delle economie locali, potendo, così,
contribuire alla ricchezza generale. Si realizza in questo modo un processo circolare,
a scala più ampia, che supera i confini del singolo progetto per coinvolgere e mettere
a sistema tutti gli elementi e, dunque, strutturare la circolarità nei processi economici
che è alla base della città contemporanea.
Capitale umano: Il MAC crede nella valorizzazione delle risorse immateriali.
Valorizzare le intelligenze e le vivacità locali, anche attraverso percorsi di formazione
continua, significa dare prospettiva al quartiere di Monterusciello e sostenere la sua
riattivazione sociale, culturale, economica, favorendo l’emancipazione della sua
comunità. I giovani del quartiere devono guardare al MAC come un possibile modello
di sviluppo sostenibile, replicabile anche su scale inferiori, ed essere accompagnati
nei processi di auto-imprenditorialità per scoraggiare la fuga delle intelligenze dai
territori fragili.
Identità e Comunità: Monterusciello si candida a rinascere come nuova centralità
all’interno del Territorio di Pozzuoli, e ad assumere, attraverso il processo MAC, una
forte connotazione produttiva che al tempo stesso contribuisca a costruire e definire
una nuova identità per il quartiere. Favorire l’interazione con la comunità locale
rappresenta la prima forma di integrazione della stessa all’interno del processo di
sviluppo, incentivando protagonismi virtuosi nelle dinamiche territoriali. Lo sviluppo di
un senso di appartenenza, di un orgoglio nell’appartenenza, favorisce il rafforzamento
della coesione sociale della comunità, aspetto fondamentale per il buon esito delle
operazioni di rigenerazione urbana.
Fiscalità locale di vantaggio per le imprese localizzate: Nell’ambito dell’autonomia
tributaria locale, alle imprese che si localizzeranno nell’area di Monterusciello e che
aderiranno alla Carta di Pozzuoli potranno essere riconosciute agevolazioni, nel
rispetto della normativa vigente, idonee a creare un ecosistema più favorevole e tese
a rafforzare il sistema competitivo locale.
4. In collaborazione con
4. Descrizione dei destinatari della misura
È necessario restituire agli abitanti del quartiere nuove opportunità di “stare”, ciò
implica restituire la speranza di un futuro nei luoghi in cui gli abitanti stessi sono
radicati, anche se non per propria scelta. Il caso di Monterusciello presenta difficoltà
ancora maggiori: la popolazione non ha mai maturato un senso di appartenenza al
quartiere nel quale, d’altra parte, è stata trapiantata, in maniera repentina e, sotto
taluni aspetti, violenta, per contingenze. Il caso specifico ha indotto i progettisti a
ricercare in un passato non troppo lontano, risalente a circa 30 anni fa, delle tracce
caratterizzanti il territorio, al fine di individuare una vocazione capace di restituire una
nuova identità, suggerita dal territorio stesso. L’agricoltura, intesa in senso
avanguardistico, è la risposta della lunga ricerca. L’infrastruttura, sociale-culturale-
economica, è la maglia sfibrata e da ri-tessere attorno ad un unico core. L’agricoltura
viene immaginata come il core di progetto, che trova rafforzamento nelle molteplici e
trasversali attività messe in campo, che gravitano e si intersecano tra di loro e con la
stessa. In questo senso, il progetto è da leggere come una strategia di processo sul
medio-lungo termine, con ricadute auspicabilmente tangibili già nel brevissimo
periodo. La quotidiana migrazione verso la città antica, verso il centro storico di
Pozzuoli, rappresenta la tensione verso un passato che non avrebbe più modo di
ripetersi, rappresenta la continua ricerca degli abitanti di un qualcosa che, all’interno
del loro quartiere, non esiste, o, meglio, non è mai esistito: il senso identitario, il senso
di appartenenza. Il progetto, dunque, si articola su più assi, che costantemente si
intrecciano tra loro in una visione integrata di progetto di processo.
5. Descrizione della strategia (tecnologia) adottata
La concessione delle aree di proprietà pubblica e la costituzione di un partenariato
pubblico-privato per la relativa gestione, non rappresenta semplicemente l’attività
finale del progetto MAC, quanto piuttosto l’attività iniziale di un lungo processo di
trasformazione, i cui effetti non sono da leggere semplicisticamente sul solo piano
economico, ma anche sul piano sociale, culturale, ambientale.
Il progetto MAC, infatti, quale progetto di rigenerazione urbana, adotta un approccio
olistico nell’indagare il territorio nella sua natura poliedrica e definisce strategie di
intervento, tese prioritariamente ad uno sviluppo sociale ed economico di tipo
sostenibile, attraverso un approccio sistemico, trasversale ed incrementale, che ruota
attorno al principale core d’intervento: l’agricoltura, che diventa paesaggio, qualità
urbana, opportunità di lavoro,
, dunque, ricchezza sul territorio a beneficio di molti.
La valorizzazione dei due capitali, umano ed economico, è alla base dell’intera
operazione. Tra gli obiettivi principali, infatti, vi era quello di superare l’approccio
assistenzialistico di mano pubblica per incentivare piuttosto la cultura d’impresa,
l’auto-imprenditorialità, la capitalizzazione di conoscenza, esperienza ed inventiva, la
cultura dell’innovazione di processo. Rendere autonoma una comunità, fornendo gli
strumenti utili o aprendo nuove strade percorribili, infatti, significa addivenire ad un
5. In collaborazione con
modello di società che non grava completamente sulle istituzioni, ma che
autonomamente produce ricchezza. Era necessario, alla fine del percorso, poter
dimostrare sia ai giovani, sia agli imprenditori che esistono modelli di sviluppo più
consapevoli ed adeguati ai nostri tempi, modelli che alla quantità antepongano la
qualità, e che al modello lineare dell’economia antepongano una visione circolare.
Il modello MAC è un modello in cui ha creduto e scommesso anche la Commissione
Europea: si ricorda, a tal proposito, che la città di Pozzuoli con il progetto MAC-
Monterusciello Agro-City è stata la prima città del Sud Italia ad ottenere l’importante
finanziamento nell’ambito dell’iniziativa dell’Urban Innovative Action (U.I.A.). Le
potenzialità del progetto, alla stregua di quanto già detto relativamente ai vantaggi del
comune, sono definite in questa fase, ma è probabile che nella fase operativa possano
anche superare le aspettative.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
L’impatto del finanziamento sul territorio:
7. Tempi di progetto
Il progetto è stato avviato il 1 agosto 2017 e terminerà il 31 luglio 2021 prevedendo
un’ulteriore annualità per il monitoraggio dei risultati raggiunti. La concessione delle
aree MAC ha durata venticinquennale e sarà gestita dal partenariato pubblico/privato
costituito dal Comune di Pozzuoli e la rete di imprese agricole aggiudicataria.