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32 | DICEMBRE 2013-GENNAIO 2014
EXPO 2015: BANCO DI PROVA
PERLAMOBILITÀDELFUTURO
Difficile conciliare una manifestazione che, per sua natura, prevede un elevato
consumo di risorse, con i temi della sostenibilità ambientale. L’organizzazione di
Expo 2015 sta provando a farlo, ispirata dal tema dominante dell’evento.
M
Mancano meno di due anni a
Expo 2015 la manifestazione
straordinaria a carattere
universale che nell’edizione
organizzata nel capoluogo
lombardo avrà come tema
dominante “Nutrire il Pianeta,
Energia per la Vita”.
Il filo conduttore dell’evento, che
si evidenzia già dal suo pay-off,
sarà quindi legato alla
tradizione, alla creatività e
all’innovazione nel settore
dell’alimentazione. Le tematiche,
già affrontate nelle precedenti
edizioni, saranno verificate alla
luce dei nuovi scenari globali al
centro dei quali c’è il tema del
diritto ad una alimentazione
sana, sicura e sufficiente per
diMassimoGhetti
MISSIONFLEET non solo flotte
DICEMBRE 2013-GENNAIO 2014 | 33
tutto il pianeta. Tematiche che
riprendono e contestualizzano
alcuni degli Obiettivi del
Millennio fissati dalle Nazioni
Unite (vedi tabella 1).
Uno degli aspetti che dovrebbero
caratterizzare questa
manifestazione – così come
dichiarato nella Guida ai
Partecipanti pubblicata nel
2011 – è legato all’esperienza del
visitatore. L’Expo di Milano
vuole essere ‘tradizionale’ e
‘innovativa’ al contempo. Nella
sua componente tradizionale si
focalizzerà sul valore educativo
delle Esposizioni, cercando di
aderire al Tema della nutrizione
in modo molto stringente e
garantendo un vero
approfondimento globale a fini
educativi e di formazione alla
sostenibilità del cibo buono,
sano, sufficiente e sostenibile per
il pianeta (vedi tabella 2). Il suo
lato innovativo si dovrà
manifestare ai visitatori e alla
comunità internazionale
nell’essenza di un nuovo concept
di Expo: tematico, sostenibile,
tecnologico e incentrato sul
visitatore.
I temi centrali dell’Expo di
Milano verteranno sulle
problematiche ambientali, tra le
quali il cambiamento climatico,
la sicurezza alimentare, la tutela
della biodiversità naturale e
agricola, le alternative
energetiche, così come
l’innovazione delle tecnologie, la
visione multidisciplinare, il
raccordo di esperienze e
competenze, l’informazione e
l’educazione alimentare.
CONIuGArE
sOsTENIBILITà
E INfrAsTruTTurE
Nella considerazione
dell’impatto di eventi di questa
portata non si può però
dimenticare che si tratta di
qualcosa di materiale e fisico. Le
grandi opere architettoniche
edificate nel passato e i profili
degli edifici simbolo di questi
eventi – lascito memorabile delle
Esposizioni Universali – ne
hanno sostenuto da sempre una
visione in larga parte
infrastrutturale.
È sufficiente visitare una
qualsiasi metropoli sede di un
grande evento mondiale – Expo,
Olimpiadi o altro – per
comprendere l’impatto che tali
eventi hanno sulle infrastrutture
del trasporto locale, sull’assetto
urbanistico e sulla
trasformazione di alcune aree
cittadine.
Le preoccupazioni, per cittadini
e associazioni ambientaliste,
oggi vengono soprattutto dalla
realizzazione delle
infrastrutture e dal futuro
dell’area espositiva, anche se
questi sono solo alcuni aspetti di
una questione ben più ampia.
I tavoli di discussione aperti fino
ad oggi dimostrano però che, dal
punto di vista della sostenibilità,
quantomeno tra maggio e
ottobre del 2015 questo tema
non sarà trascurato.
Parlando ad esempio di mobilità,
secondo i tecnici che hanno
redatto la Valutazione
Ambientale Strategica, le stime
di affluenza a Expo 2015
ipotizzano 150mila visitatori
al giorno suddivisi sulle
differenti ripartizioni modali
(vedi Tabella 3).
I valori sono stati determinati in
modo da garantire la massima
accessibilità con i servizi di
trasporto pubblico, tenuto conto
dell’offerta complessiva stimata
in ragione delle infrastrutture e
dei servizi esistenti e previste al
2015 e della capacità della rete
stradale.
E non è un caso se nel giugno
TABELLA 1:
EXPO MILANO 2015 E GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO
Il tema di Expo Milano 2015 è collegato ad alcuni degli obiettivi del Millennio fissati
dalle Nazione Unite:
•Il primo: sradicare la povertà estrema e la fame, in modo particolare ridurre del 50%
la popolazione mondiale che soffre la fame.
•Il quarto: ridurre di 2/3 la mortalità infantile dei bimbi al di sotto dei cinque anni.
•Il quinto: migliorare la salute materna, in modo particolare ridurre di 3/4 il tasso di
mortalità materna.
•Il settimo: garantire la sostenibilità ambientale, in particolare stimolando politiche e
programmi di sviluppo sostenibile per invertire l’attuale perdita di risorse ambientali,
riducendo il processo di annullamento della biodiversità.
•L’ottavo: sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo
Fonte: Organizzazione delle Nazioni Unite
GIACOMO
BIRAGHI
MISSIONFLEET non solo flotte
34 | DICEMBRE 2013-GENNAIO 2014
2015 Milano sarà anche la sede
del Congresso mondiale del
trasporto pubblico – una vera e
propria Expo dei Trasporti –
secondo quanto ha stabilito il
Board della UITP, Unione
Internazionale del Trasporto
Pubblico, a cui aderiscono 92
Paesi da tutto il mondo.
Sicurezza e sostenibilità entrano
dunque a pieno titolo in quella
che vuole essere una
manifestazione a “impatto zero”,
dove saranno applicate delle
strategie per mobilità, emissioni
e alimentazione che
permetteranno alla
manifestazione di svolgersi nel
rispetto dell’ambiente.
Abbiamo approfondito alcuni di
questi temi – che si intersecano
con quelli del progetto Smart
City che propone il dialogo sullo
sviluppo e la strategia di una
città intelligente, sostenibile e
che migliori la qualità della vita
delle persone – con Giacomo
Biraghi, esperto di nuovi sistemi
urbani, consulente urbano e
responsabile dei “tavoli tematici”
di Expo 2015 di Camera di
Commercio di Milano, punto di
incontro tra le idee dei giovani
startupper, le istituzioni, la
società Expo e le aziende
partner.
MISSIONFLEET - Expo 2015:
cosa si intende quando si parla
di sostenibilità?
GIACOMO BIRAGHI - Una
manifestazione della portata di
Expo 2015 è per definizione e
per format ovviamente un
evento non sostenibile. Infatti sei
mesi di evento su un’area adibita
ad hoc che successivamente
verrà smantellata
completamente, non può essere
di per sé considerato sostenibile.
Ovviamente il CO2 consumato
sarà compensato in una serie di
interventi di riqualificazione
energetica in città, come ad
esempio l’area napoleonica, e
verrà prestata la massima
attenzione a che i padiglioni
vengano costruiti secondo regole
e materiali green. In tal senso è
stato predisposto un apposito
manuale ad uso dei paesi
partecipanti, ed è attiva una
direzione e un manager che
presidia il tema all’interno della
Società di Gestione.
Oggi c’è estrema attenzione ai
temi della mobilità, in
particolare traffico e
inquinamento, e dell’efficienza
energetica: quali sono i trend e
i focus?
Negli ultimi anni si è evidenziata
nella città di Milano una
maggiore attenzione a queste
problematiche, che vede inoltre
uno spostamento del focus dalla
semplice riduzione del traffico e
dell’inquinamento – fenomeni
che la crisi economica e le
misure di traffic calming e
congestion charging hanno
notevolmente attenuato negli
ultimi cinque anni – a un
ragionamento sul possesso delle
autovetture e sulla loro sosta
inoperosa in strada.
Quest’ultimo punto è peraltro
accentuato dal fenomeno delle
vetture parcheggiate in divieto di
sosta strutturale, che coinvolge
più del 30% del parco circolante
in città.
A questo proposito il boom del
fenomeno dello sharing, sia car
che bike, e delle piattaforme di
prenotazione e localizzazione dei
taxi e dei NCC va di certo in
questa direzione.
TABELLA 2:
NuTrIrE LA CONOsCENZA PEr NuTrIrE IL PIANETA
“Feeding Knowledge” è il programma che getterà le basi dell’Eredità di Expo Milano
2015. In un quadro di cooperazione internazionale, la sua finalità è generare e
diffondere conoscenza e informazione sulle relazioni risorse naturali / sicurezza
alimentare / biodiversità.
Attorno ai temi dell’Expo, “Feeding Knowledge” favorirà la nascita e il coordinamento
di ‘Communities’, che uniscano interessi e competenze di vari Paesi, sperimentando
una nuova strategia di cooperazione internazionale basata sulla piena consapevolezza
che lo sviluppo sostenibile non è tema di singoli Paesi, ma di tutti i Paesi.
Il programma, lanciato recentemente da Expo 2015 S.p.A. in collaborazione con il
Politecnico di Milano e l’International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic
Studies – CIHEAM - ha lo scopo di dar vita a un’‘entità’ operativa, capace di:
•articolare in una rete sistemica flussi di conoscenza nei campi di riferimento
principali di Expo Milano 2015;
•promuovere processi di innovazione sia in campo tecnologico sia dal punto di vista
metodologico;
•contribuire allo sviluppo del capitale umano e delle competenze professionali, in
particolare nell’applicazione della ricerca, attraverso strumenti di raccordo fra
scienza, istituzioni, destinatari finali;
•valorizzare gli strumenti e i risultati della cooperazione italiana e internazionale, in
particolare le iniziative solidali Nord/Sud e Sud/Sud;
•sostenere le imprese che intraprendano percorsi di internazionalizzazione con
attenzione a social responsibility, equity e sostenibilità ambientale.
Fonte: Guida del Tema a cura di ©Expo 2015 S.p.A. - Milano, Settembre 2012
MISSIONFLEET non solo flotte
DICEMBRE 2013-GENNAIO 2014 | 35
Dal mio punto di vista è banale:
i principali partner privati di
Expo 2015 sono vendor della
mobilità, delle ICT e
dell’energia. Occorre quindi
sfruttare al meglio questa
occasione per sperimentare nel
sito espositivo e nella città di
Milano tutte le nuove soluzioni
che tali soggetti potranno
mettere in campo.
Tecnologia, organizzazione e
pianificazione: quanto sono
rilevanti e come si sviluppano
nei progetti Expo?
Expo è un’amministrazione di
condominio. Si allestisce un sito
espositivo al servizio dei paesi
partecipanti che dovranno
costruire i propri padiglioni.
Occorre quindi, in una
situazione complessa e
multiattoriale, mettere in campo
tutte le tecnologie necessarie. Ad
esempio verrà allestita una
centrale di controllo che
presidierà in modo completo
tutto il sito espositivo.
In tutto questo voi avete una
posizione di osservatore
privilegiato: di cosa si
occupano i tavoli tematici?
Camera di Commercio di Milano
ha costituito i “Tavoli Tematici
Expo 2015” per coinvolgere il
sistema economico-
imprenditoriale nelle
opportunità generate da Expo
2015 Milano.
Si ha la possibilità di presentare
il proprio progetto ad una platea
di colleghi, istituzioni (Expo
2015 S.p.A. e i suoi soci), aziende
(Partner di Expo e Associazioni
di Categoria) e media.
I tavoli tematici hanno
l’ambizione di essere lean: non ci
sono bandi, non c’è la
burocrazia, non ci sono soldi da
spartirsi. Visibilità,
comunicazione e networking.
Punto.
Maggiori informazioni sono
disponibili sul sito web dedicato
http://www.tavoliexpo.it
Infine la situazione
economica/finanziaria del
nostro Paese oggi sembra
molto incerta. Expo 2015 può
essere una leva per dare
slancio e favorire la crescita?
Come si conciliano dal vostro
punto di vista crescita
economica e sostenibilità?
La sostenibilità è la nuova
possibilità per alimentare il ciclo
capitalista.
Le Esposizioni Universali, nate
nel 1851 per celebrare la pace e
la crescita globale degli Stati,
sono dunque le perfette
occasioni, i format naturali per
condividere e sperimentare tali
nuovi modalità di sviluppo e di
investimento.
Milano si sta trasformando:
cosa è necessario fare affinché
il concetto di sviluppo
sostenibile venga applicato nel
resto del paese?
Direi che la strada è certamente
quella di superare i monopoli
pubblici e privati che hanno in
molti casi dimostrato di non
essere efficienti limitando la
concorrenza. Questo vuol dire
muoversi verso la riduzione del
perimetro di “controllo” dello
stato e delle città nell’economia e
nella gestione dei servizi, ma
significa anche ridurre i sussidi
pubblici e stimolare invece la
ricerca della produttività. Per
fare dunque un esempio
concreto: più Car2go e meno
tasse sulle bollette elettriche
delle aziende e delle famiglie.
Guardando invece al resto del
mondo, possiamo imparare o
essere da esempio per le altre
metropoli di milioni di
persone dove è indispensabile
migliorare la qualità della
vita?
Di certo possiamo essere di
esempio con le nostre città e i
nostri centri storici. La strada è
quella della densità e della
agglomerazione, unita con un
mix di servizi e di funzioni. Solo
così si possono superare le
diseconomie di scala.
Quali sono le principali
raccomandazioni su cosa fare e
sugli errori da evitare?
Non bisogna essere retorici.
Sostenibilità non significa
decrescita, né abbandono del
sistema capitalista. Significa
invece mettere in campo nuove
industrie e nuove tecniche per
aumentare efficienza ed efficacia
del mercato nei contesti urbani.
Come si contestualizza Smart
City in Expo 2015?
TABELLA 3 - sTIMA rIPArTIZIONE MODALE
AffLuENZE GIOrNALIErE EXPO 2015
N° visitatori giornalieri Mezzo %
49.800 TRENO 33,2%
33.000 METROPOLITANA 22%
33.000 BUS PRIVATI 22%
26.100 AUTO 17,4%
6.600 TAXI 4,4%
1.500 AUTOBUS 1%
Fonte: Accordo di Programma - Comune di Milano

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  • 1. MISSIONFLEET non solo flotte 32 | DICEMBRE 2013-GENNAIO 2014 EXPO 2015: BANCO DI PROVA PERLAMOBILITÀDELFUTURO Difficile conciliare una manifestazione che, per sua natura, prevede un elevato consumo di risorse, con i temi della sostenibilità ambientale. L’organizzazione di Expo 2015 sta provando a farlo, ispirata dal tema dominante dell’evento. M Mancano meno di due anni a Expo 2015 la manifestazione straordinaria a carattere universale che nell’edizione organizzata nel capoluogo lombardo avrà come tema dominante “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Il filo conduttore dell’evento, che si evidenzia già dal suo pay-off, sarà quindi legato alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione. Le tematiche, già affrontate nelle precedenti edizioni, saranno verificate alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per diMassimoGhetti
  • 2. MISSIONFLEET non solo flotte DICEMBRE 2013-GENNAIO 2014 | 33 tutto il pianeta. Tematiche che riprendono e contestualizzano alcuni degli Obiettivi del Millennio fissati dalle Nazioni Unite (vedi tabella 1). Uno degli aspetti che dovrebbero caratterizzare questa manifestazione – così come dichiarato nella Guida ai Partecipanti pubblicata nel 2011 – è legato all’esperienza del visitatore. L’Expo di Milano vuole essere ‘tradizionale’ e ‘innovativa’ al contempo. Nella sua componente tradizionale si focalizzerà sul valore educativo delle Esposizioni, cercando di aderire al Tema della nutrizione in modo molto stringente e garantendo un vero approfondimento globale a fini educativi e di formazione alla sostenibilità del cibo buono, sano, sufficiente e sostenibile per il pianeta (vedi tabella 2). Il suo lato innovativo si dovrà manifestare ai visitatori e alla comunità internazionale nell’essenza di un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore. I temi centrali dell’Expo di Milano verteranno sulle problematiche ambientali, tra le quali il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la tutela della biodiversità naturale e agricola, le alternative energetiche, così come l’innovazione delle tecnologie, la visione multidisciplinare, il raccordo di esperienze e competenze, l’informazione e l’educazione alimentare. CONIuGArE sOsTENIBILITà E INfrAsTruTTurE Nella considerazione dell’impatto di eventi di questa portata non si può però dimenticare che si tratta di qualcosa di materiale e fisico. Le grandi opere architettoniche edificate nel passato e i profili degli edifici simbolo di questi eventi – lascito memorabile delle Esposizioni Universali – ne hanno sostenuto da sempre una visione in larga parte infrastrutturale. È sufficiente visitare una qualsiasi metropoli sede di un grande evento mondiale – Expo, Olimpiadi o altro – per comprendere l’impatto che tali eventi hanno sulle infrastrutture del trasporto locale, sull’assetto urbanistico e sulla trasformazione di alcune aree cittadine. Le preoccupazioni, per cittadini e associazioni ambientaliste, oggi vengono soprattutto dalla realizzazione delle infrastrutture e dal futuro dell’area espositiva, anche se questi sono solo alcuni aspetti di una questione ben più ampia. I tavoli di discussione aperti fino ad oggi dimostrano però che, dal punto di vista della sostenibilità, quantomeno tra maggio e ottobre del 2015 questo tema non sarà trascurato. Parlando ad esempio di mobilità, secondo i tecnici che hanno redatto la Valutazione Ambientale Strategica, le stime di affluenza a Expo 2015 ipotizzano 150mila visitatori al giorno suddivisi sulle differenti ripartizioni modali (vedi Tabella 3). I valori sono stati determinati in modo da garantire la massima accessibilità con i servizi di trasporto pubblico, tenuto conto dell’offerta complessiva stimata in ragione delle infrastrutture e dei servizi esistenti e previste al 2015 e della capacità della rete stradale. E non è un caso se nel giugno TABELLA 1: EXPO MILANO 2015 E GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO Il tema di Expo Milano 2015 è collegato ad alcuni degli obiettivi del Millennio fissati dalle Nazione Unite: •Il primo: sradicare la povertà estrema e la fame, in modo particolare ridurre del 50% la popolazione mondiale che soffre la fame. •Il quarto: ridurre di 2/3 la mortalità infantile dei bimbi al di sotto dei cinque anni. •Il quinto: migliorare la salute materna, in modo particolare ridurre di 3/4 il tasso di mortalità materna. •Il settimo: garantire la sostenibilità ambientale, in particolare stimolando politiche e programmi di sviluppo sostenibile per invertire l’attuale perdita di risorse ambientali, riducendo il processo di annullamento della biodiversità. •L’ottavo: sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo Fonte: Organizzazione delle Nazioni Unite GIACOMO BIRAGHI
  • 3. MISSIONFLEET non solo flotte 34 | DICEMBRE 2013-GENNAIO 2014 2015 Milano sarà anche la sede del Congresso mondiale del trasporto pubblico – una vera e propria Expo dei Trasporti – secondo quanto ha stabilito il Board della UITP, Unione Internazionale del Trasporto Pubblico, a cui aderiscono 92 Paesi da tutto il mondo. Sicurezza e sostenibilità entrano dunque a pieno titolo in quella che vuole essere una manifestazione a “impatto zero”, dove saranno applicate delle strategie per mobilità, emissioni e alimentazione che permetteranno alla manifestazione di svolgersi nel rispetto dell’ambiente. Abbiamo approfondito alcuni di questi temi – che si intersecano con quelli del progetto Smart City che propone il dialogo sullo sviluppo e la strategia di una città intelligente, sostenibile e che migliori la qualità della vita delle persone – con Giacomo Biraghi, esperto di nuovi sistemi urbani, consulente urbano e responsabile dei “tavoli tematici” di Expo 2015 di Camera di Commercio di Milano, punto di incontro tra le idee dei giovani startupper, le istituzioni, la società Expo e le aziende partner. MISSIONFLEET - Expo 2015: cosa si intende quando si parla di sostenibilità? GIACOMO BIRAGHI - Una manifestazione della portata di Expo 2015 è per definizione e per format ovviamente un evento non sostenibile. Infatti sei mesi di evento su un’area adibita ad hoc che successivamente verrà smantellata completamente, non può essere di per sé considerato sostenibile. Ovviamente il CO2 consumato sarà compensato in una serie di interventi di riqualificazione energetica in città, come ad esempio l’area napoleonica, e verrà prestata la massima attenzione a che i padiglioni vengano costruiti secondo regole e materiali green. In tal senso è stato predisposto un apposito manuale ad uso dei paesi partecipanti, ed è attiva una direzione e un manager che presidia il tema all’interno della Società di Gestione. Oggi c’è estrema attenzione ai temi della mobilità, in particolare traffico e inquinamento, e dell’efficienza energetica: quali sono i trend e i focus? Negli ultimi anni si è evidenziata nella città di Milano una maggiore attenzione a queste problematiche, che vede inoltre uno spostamento del focus dalla semplice riduzione del traffico e dell’inquinamento – fenomeni che la crisi economica e le misure di traffic calming e congestion charging hanno notevolmente attenuato negli ultimi cinque anni – a un ragionamento sul possesso delle autovetture e sulla loro sosta inoperosa in strada. Quest’ultimo punto è peraltro accentuato dal fenomeno delle vetture parcheggiate in divieto di sosta strutturale, che coinvolge più del 30% del parco circolante in città. A questo proposito il boom del fenomeno dello sharing, sia car che bike, e delle piattaforme di prenotazione e localizzazione dei taxi e dei NCC va di certo in questa direzione. TABELLA 2: NuTrIrE LA CONOsCENZA PEr NuTrIrE IL PIANETA “Feeding Knowledge” è il programma che getterà le basi dell’Eredità di Expo Milano 2015. In un quadro di cooperazione internazionale, la sua finalità è generare e diffondere conoscenza e informazione sulle relazioni risorse naturali / sicurezza alimentare / biodiversità. Attorno ai temi dell’Expo, “Feeding Knowledge” favorirà la nascita e il coordinamento di ‘Communities’, che uniscano interessi e competenze di vari Paesi, sperimentando una nuova strategia di cooperazione internazionale basata sulla piena consapevolezza che lo sviluppo sostenibile non è tema di singoli Paesi, ma di tutti i Paesi. Il programma, lanciato recentemente da Expo 2015 S.p.A. in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic Studies – CIHEAM - ha lo scopo di dar vita a un’‘entità’ operativa, capace di: •articolare in una rete sistemica flussi di conoscenza nei campi di riferimento principali di Expo Milano 2015; •promuovere processi di innovazione sia in campo tecnologico sia dal punto di vista metodologico; •contribuire allo sviluppo del capitale umano e delle competenze professionali, in particolare nell’applicazione della ricerca, attraverso strumenti di raccordo fra scienza, istituzioni, destinatari finali; •valorizzare gli strumenti e i risultati della cooperazione italiana e internazionale, in particolare le iniziative solidali Nord/Sud e Sud/Sud; •sostenere le imprese che intraprendano percorsi di internazionalizzazione con attenzione a social responsibility, equity e sostenibilità ambientale. Fonte: Guida del Tema a cura di ©Expo 2015 S.p.A. - Milano, Settembre 2012
  • 4. MISSIONFLEET non solo flotte DICEMBRE 2013-GENNAIO 2014 | 35 Dal mio punto di vista è banale: i principali partner privati di Expo 2015 sono vendor della mobilità, delle ICT e dell’energia. Occorre quindi sfruttare al meglio questa occasione per sperimentare nel sito espositivo e nella città di Milano tutte le nuove soluzioni che tali soggetti potranno mettere in campo. Tecnologia, organizzazione e pianificazione: quanto sono rilevanti e come si sviluppano nei progetti Expo? Expo è un’amministrazione di condominio. Si allestisce un sito espositivo al servizio dei paesi partecipanti che dovranno costruire i propri padiglioni. Occorre quindi, in una situazione complessa e multiattoriale, mettere in campo tutte le tecnologie necessarie. Ad esempio verrà allestita una centrale di controllo che presidierà in modo completo tutto il sito espositivo. In tutto questo voi avete una posizione di osservatore privilegiato: di cosa si occupano i tavoli tematici? Camera di Commercio di Milano ha costituito i “Tavoli Tematici Expo 2015” per coinvolgere il sistema economico- imprenditoriale nelle opportunità generate da Expo 2015 Milano. Si ha la possibilità di presentare il proprio progetto ad una platea di colleghi, istituzioni (Expo 2015 S.p.A. e i suoi soci), aziende (Partner di Expo e Associazioni di Categoria) e media. I tavoli tematici hanno l’ambizione di essere lean: non ci sono bandi, non c’è la burocrazia, non ci sono soldi da spartirsi. Visibilità, comunicazione e networking. Punto. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web dedicato http://www.tavoliexpo.it Infine la situazione economica/finanziaria del nostro Paese oggi sembra molto incerta. Expo 2015 può essere una leva per dare slancio e favorire la crescita? Come si conciliano dal vostro punto di vista crescita economica e sostenibilità? La sostenibilità è la nuova possibilità per alimentare il ciclo capitalista. Le Esposizioni Universali, nate nel 1851 per celebrare la pace e la crescita globale degli Stati, sono dunque le perfette occasioni, i format naturali per condividere e sperimentare tali nuovi modalità di sviluppo e di investimento. Milano si sta trasformando: cosa è necessario fare affinché il concetto di sviluppo sostenibile venga applicato nel resto del paese? Direi che la strada è certamente quella di superare i monopoli pubblici e privati che hanno in molti casi dimostrato di non essere efficienti limitando la concorrenza. Questo vuol dire muoversi verso la riduzione del perimetro di “controllo” dello stato e delle città nell’economia e nella gestione dei servizi, ma significa anche ridurre i sussidi pubblici e stimolare invece la ricerca della produttività. Per fare dunque un esempio concreto: più Car2go e meno tasse sulle bollette elettriche delle aziende e delle famiglie. Guardando invece al resto del mondo, possiamo imparare o essere da esempio per le altre metropoli di milioni di persone dove è indispensabile migliorare la qualità della vita? Di certo possiamo essere di esempio con le nostre città e i nostri centri storici. La strada è quella della densità e della agglomerazione, unita con un mix di servizi e di funzioni. Solo così si possono superare le diseconomie di scala. Quali sono le principali raccomandazioni su cosa fare e sugli errori da evitare? Non bisogna essere retorici. Sostenibilità non significa decrescita, né abbandono del sistema capitalista. Significa invece mettere in campo nuove industrie e nuove tecniche per aumentare efficienza ed efficacia del mercato nei contesti urbani. Come si contestualizza Smart City in Expo 2015? TABELLA 3 - sTIMA rIPArTIZIONE MODALE AffLuENZE GIOrNALIErE EXPO 2015 N° visitatori giornalieri Mezzo % 49.800 TRENO 33,2% 33.000 METROPOLITANA 22% 33.000 BUS PRIVATI 22% 26.100 AUTO 17,4% 6.600 TAXI 4,4% 1.500 AUTOBUS 1% Fonte: Accordo di Programma - Comune di Milano