1. FISM MODENA
Il gioco del bambino nel nido d’infanzia
CREDITO FORMATIVO
“Il gioco spontaneo e simbolico: riconoscerlo, osservarlo, valorizzarlo nei
propri nidi d’infanzia”.
Consegna per la realizzazione del credito formativo (8 ore) per le educatrici che
stanno frequentando il suddetto corso di formazione.
Utilizzare la griglia n° 1 “Livello progettuale”, per elaborare giochi (minimo 4) da
realizzare in sezione con i bambini”.
Utilizzare la griglia n° 2 “Livello di osservazione – documentazione”, per
descrivere e commentare i giochi (almeno 3) che si sono effettivamente realizzati con
i bambini.
I coordinatori pedagogici sono a disposizione per eventuali chiarimenti. .
Le griglie complete sono da consegnare al proprio coordinatore su file word entro il
15-dicembre-2005.
Il vostro lavoro sarà consegnato al dott. Quinto Borghi che utilizzerà ampiamente
nella relazione del 21-gennaio-2006 al fine di effettuare uno scambio di esperienze,
riflessioni critiche e costruttive.
Il percorso di “ricerca – azione” ha lo scopo, come dice il titolo del credito formativo,
di riconoscere, osservare e valorizzare, attraverso proposte sempre più adeguate, il
gioco simbolico nei propri nidi d’infanzia.
1
2. 1) LIVELLO PROGETTUALE
Titolo
Descrizione (cosa fanno le
educatrici, cosa fanno i
bambini…)
Contesto
Livello simbolico
Materiali e strumenti
Luogo (ingresso, angolo ..)
Tempi
Quanti bambini
Età dei bambini
Obiettivi
Varianti
Note
2
3. 2) LIVELLO DI OSSERVAZIONE – DOCUMENTAZIONE
TITOLO
DESCRIZIONE
(COSA FANNO LE EDUCATRICI, COSA FANNO I BAMBINI…)
CONTESTO
LIVELLO SIMBOLICO
MATERIALI E STRUMENTI
LUOGO (INGRESSO, ANGOLO ..)
TEMPI
SEGUE
3
4. QUANTI BAMBINI
ETÀ DEI BAMBINI
OBIETTIVI
COMMENTI
VARIANTI
NOTE
N.B. si possono allegare eventuali Fotografie
4
5. Riflettere sul gioco simbolico
1. Decontestualizzazione (area oggetto, strumento)
Gli oggetti, le situazioni e le persone vengono estratte dal contesto
e collocate in una cornice immaginaria. Il bambino è cioè capace di
creare analogie indipendenti dalla situazione concreta esterna.
2. Decentramento (area del ruolo)
Consiste nella capacità di uscire dalla prospettiva personale e diConsiste nella capacità di uscire dalla prospettiva personale e di
mettersi nei panni degli altri. Il bambino nel gioco di finzionemettersi nei panni degli altri. Il bambino nel gioco di finzione
assume dei ruoli fittizi che sono in relazione con i personaggi o leassume dei ruoli fittizi che sono in relazione con i personaggi o le
situazioni in coerenza con il contesto del giocosituazioni in coerenza con il contesto del gioco
3. Integrazione (area script)
Si riferisce alla capacità di connettere eventi, situazioni e struttureSi riferisce alla capacità di connettere eventi, situazioni e strutture
complesse.complesse.
Il bambino è cioè capace di combinare fra loro un numero elevato diIl bambino è cioè capace di combinare fra loro un numero elevato di
elementi e, conseguentemente, anche le situazioni ludiche sonoelementi e, conseguentemente, anche le situazioni ludiche sono
caratterizzate da una forte complessitàcaratterizzate da una forte complessità
4. Controllo dell’esecuzione (area verbalizzazione)
Tale controllo avviene soprattutto attraverso il linguaggio.Tale controllo avviene soprattutto attraverso il linguaggio.
Inizialmente il linguaggio serve per guidare le azioni proprie, inInizialmente il linguaggio serve per guidare le azioni proprie, in
seguito per attribuire agli oggetti ed alle situazioni dei significatiseguito per attribuire agli oggetti ed alle situazioni dei significati
simbolici da comunicare agli altri.simbolici da comunicare agli altri.
5. Competenza sociale (area partnessiph)
Consiste nella capacità di coordinare il proprio gioco con quello
degli altri e di essere capace di interagire con i compagni nelle
situazioni di gioco.
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Bondioli Anna, Donatella Savio, Osservare il gioco di finzione: una scala di
valutazione delle abilità ludico-simboliche infantili (SVALSI), ed. Junior, Bergamo,
1994.
Borghi Battista Quinto e Rodolfo Apostoli a cura di, Giocare e documentare nella
scuola dell’infanzia, Un’esperienza in rete, edizioni Junior, Bergamo, 2001, pp. 126.
SITI INTERNET www.edizionijunior.it www.infantiae.org
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6. Riflettere sul gioco simbolico
1. Decontestualizzazione (area oggetto, strumento)
Gli oggetti, le situazioni e le persone vengono estratte dal contesto
e collocate in una cornice immaginaria. Il bambino è cioè capace di
creare analogie indipendenti dalla situazione concreta esterna.
2. Decentramento (area del ruolo)
Consiste nella capacità di uscire dalla prospettiva personale e diConsiste nella capacità di uscire dalla prospettiva personale e di
mettersi nei panni degli altri. Il bambino nel gioco di finzionemettersi nei panni degli altri. Il bambino nel gioco di finzione
assume dei ruoli fittizi che sono in relazione con i personaggi o leassume dei ruoli fittizi che sono in relazione con i personaggi o le
situazioni in coerenza con il contesto del giocosituazioni in coerenza con il contesto del gioco
3. Integrazione (area script)
Si riferisce alla capacità di connettere eventi, situazioni e struttureSi riferisce alla capacità di connettere eventi, situazioni e strutture
complesse.complesse.
Il bambino è cioè capace di combinare fra loro un numero elevato diIl bambino è cioè capace di combinare fra loro un numero elevato di
elementi e, conseguentemente, anche le situazioni ludiche sonoelementi e, conseguentemente, anche le situazioni ludiche sono
caratterizzate da una forte complessitàcaratterizzate da una forte complessità
4. Controllo dell’esecuzione (area verbalizzazione)
Tale controllo avviene soprattutto attraverso il linguaggio.Tale controllo avviene soprattutto attraverso il linguaggio.
Inizialmente il linguaggio serve per guidare le azioni proprie, inInizialmente il linguaggio serve per guidare le azioni proprie, in
seguito per attribuire agli oggetti ed alle situazioni dei significatiseguito per attribuire agli oggetti ed alle situazioni dei significati
simbolici da comunicare agli altri.simbolici da comunicare agli altri.
5. Competenza sociale (area partnessiph)
Consiste nella capacità di coordinare il proprio gioco con quello
degli altri e di essere capace di interagire con i compagni nelle
situazioni di gioco.
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Bondioli Anna, Donatella Savio, Osservare il gioco di finzione: una scala di
valutazione delle abilità ludico-simboliche infantili (SVALSI), ed. Junior, Bergamo,
1994.
Borghi Battista Quinto e Rodolfo Apostoli a cura di, Giocare e documentare nella
scuola dell’infanzia, Un’esperienza in rete, edizioni Junior, Bergamo, 2001, pp. 126.
SITI INTERNET www.edizionijunior.it www.infantiae.org
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