This document discusses the concept of movement as it relates to the Bates Method for improving eyesight. It explains that the eye is constantly making small, involuntary movements even when fixated on a single point. For those with normal vision, letters and objects appear to pulsate or move slightly. This apparent movement improves vision and reduces refractive errors. The document recommends intentionally imitating these small, unconscious movements through techniques like shifting gaze between letters or imagining the mental movement of letters. Alternating between periods of movement and relaxation can help improve very poor vision over a short period of time.
2. DICEVA…
E’ impossibile per l’occhio
fi
ssare un punto per più
di una frazione di secondo. Se tenta di farlo,
comincia a sforzarsi e la visione si abbassa.
Lo spostamento dell’occhio con visione normale è
solitamente poco evidente. Quello dell’occhio con
vista imperfetta è più lento e le sue escursioni sono
più ampie mentre i suoi movimenti vengono compiuti
con sforzo apparente.
W.H. Bates
3. CONCETTO
Quando si parla di Movimento relativamente al
metodo Bates ci si riferisce a quello prodotto
volontariamente con gli occhi (in tutte le direzioni), a
quello che si genera involontariamente grazie
all’azione del sistema nervoso autonomo, a quello
apparente che si percepisce, o può essere percepito,
a discrezione e che accompagna sempre la vista delle
persone che vedono normalmente bene
(emmetropi)…
4. Quando l’occhio osserva qualcosa con una visione
normale, una lettera sia al punto prossimo che in
lontananza, può sembrare di percepire una sua
pulsazione, o che si muova in varie direzioni (da un
lato all’altro, in verticale, in modo obliquo).
Quando l’occhio emmetrope si sposta da una lettera
all’altra sulla tabella di controllo, o da un latori una
lettera ad un altro, non solo la lettera, ma l’intera riga
di lettere e la tabella intera, possono sembrare in
movimento da parte a parte.
Questo apparente movimento è relativo al movimento
W. BATES
5. dell’occhio ed avviene sempre nella direzione
contraria al movimento stesso.
Vero è che ogni movimento dell’occhio produce un
errore di rifrazione, ma quando il movimento è breve,
l’errore è molto piccolo e solitamente gli spostamenti
che avvengono sono così rapidi che l’errore non dura
tanto a lungo da essere percepito.
La sua esistenza viene resa dimostrabile solo
riducendo la rapidità dei movimenti stessi a meno di 4
o 5 al secondo.
Il periodo in cui l’occhio è totalmente a riposo è molto
maggiore di quello in cui si produce l’errore di
rifrazione, quindi quando l’occhio si sposta in questo
modo, non si manifesta alcune errore.
6. Più rapido è lo spostamento inconscio dell’occhio,
migliore è la visione. Al contempo se si cerca di
diventare coscienti di uno spostamento così rapido, si
produce uno sforzo e la visione si riduce.
La vista perfetta è impossibile senza uno
spostamento continuo dell’occhio; tale spostamento
è la dimostrazione evidente del controllo mentale
necessario nella visione normale.
L’occhio che vede in modo imperfetto tenta di fare
l’impossibile guadando
fi
ssamente in un punto per
una sensibile durata di tempo (cioè
fi
ssa).
Uno dei migliori metodi per migliorare la vista è quello
di imitare intenzionalmente lo spostamento inconscio
della visione normale e di realizzare il moto apparente
7. prodotto da tale spostamento.
Quando la vista è imperfetta, lo spostamento, se fatto
bene, fa riposare l’occhio tanto quanto il Palming e
sempre diminuisce o corregge l’errore di rifrazione.
Quando il paziente è capace di uno spostamento
breve, lo spostamento lungo riduce la visione.
Il dondolio è la prova che lo spostamento viene
fattene e quando si realizza si ha sempre una vista
migliore.
E’ possibile spostarsi senza avere un miglioramento,
ma è impossibile produrre l’illusione del dondolio
senza ottenerlo.
Quando il dondolio si può eseguire con uno
spostamento lungo, il movimento stesso si può gra-
8. dualmente ridurre
fi
no a quando il paziente può
spostarsi dalla sommità alla base della più piccola
lettera sulla tabella di controllo, o altrove, e proseguire
la percezione.
In seguito può anche diventare capace di rimanere
cosciente del dondolio delle lettere senza attuare
intenzionalmente lo spostamento.
Dopo una sessione di lavoro in questo modo alla
tabella di controllo, e dopo un buon Palming, spesso
spostamento e dondolio riescono meglio.
Alternando riposo e spostamento, persone con vista
m o l t o i m p e r f e t t a a v o l t e s o n o g u a r i t e
temporaneamente o permanentemente in poche
settimane.
9. L’immagine mentale di una lettera si può, di regola, far
dondolare precisamente come una lettera sulla tabella
di controllo.
Occasionalmente si incontra un paziente per cui vale il
contrario, ma nella maggior parte dei casi all’inizio il
dondolio mentale è più facile del dondolio visivo.
Quando i pazienti diventano capaci di dondolare in
questo modo, per loro diventa più facile di prima
dondolare le lettere sulla tabella di controllo.
Alternando il dondolio mentale a quello visivo sulla
tabella di controllo, si fa spesso un rapido progresso
visivo.
La sola causa che impedisce di produrre e percepire il
dondolio è lo sforzo.