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                     da Elena Martellato




P.Montagna                      Fisica nucleare                      pag.1
 mag 2003    Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
IL NUCLEO ATOMICO
             E L’ENERGIA NUCLEARE
Il nucleo atomico
•   Struttura atomica
•   Elementi e isotopi
•   Forze nucleari
•   Decadimento radioattivo               L’energia nucleare
•   Fissione e fusione                    •     Reattori nucleari
                                          •     Centrali nucleari
                                          •     La bomba atomica
                                          •     Le mine antiuomo
                                          •     Chernobyl
                                          •     Il nucleare in Italia
    P.Montagna
    A.QUARTA
     mag 2003
                                 Fisica nucleare
                 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
                                                                         pag.2
L’atomo
                                                          Z protoni
                                                              mp = 1.67 • 10-27 kg


                                                          N neutroni
                                                              mn = 1.67 • 10-27 kg


                                                          Z elettroni
                                                              me = 9.07 • 10-31 kg

       Rnucleo  10-15 m = 1 fm

        Ratomo  10-10 m = 1 Å                                   Numero di massa:
                                          Ratomo
                                                     105 !      A = Z + N A
il nucleo è 100000 volte
                                                                    Notazione: Z X
                                          Rnucleo
più piccolo dell’atomo!
   P.Montagna                           Fisica nucleare                         pag.3
    mag 2003            Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Atomi, nuclei, particelle:
            le loro dimensioni




P.Montagna                   Fisica nucleare                         pag.4
 mag 2003    Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Elementi chimici
Elementi chimici: atomi con diverso Z
naturali: da idrogeno (Z=1) a uranio (Z=92)
artificiali: tecnezio (Z=43) e transuranici (Z>92)
             TAVOLA PERIODICA
               DI MENDELEEV




P.Montagna                       Fisica nucleare                         pag.5
 mag 2003        Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Isotopi
Isotopi:                                                      N
stesso n.protoni Z
diverso n.neutroni N
(stessa specie chimica, diversa massa)

   stabili
   radioattivi
     (naturali e artificiali)

Stabilita’ dei nuclei:
Nuclei leggeri (Z  20)  N = Z
                                                                               Z
Nuclei pesanti (Z > 20)  N > Z

… come si spiega? …
    P.Montagna                        Fisica nucleare                         pag.6
     mag 2003         Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Ma i protoni non si respingono?
 Nel nucleo ci sono Z protoni molto vicini tra loro (d  10-15 m).
 Essi risentono delle forze di:
          attrazione                                      repulsione
          gravitazionale                                  elettrostatica


                                     ?!?
                   FE                       FG FG                         FE
                                      P               P

In base alle forze che conosciamo (gravitazionale ed elettromagnetica)
        i protoni dovrebbero respingersi violentemente
   e quindi distruggere o impedire la formazione dei nuclei atomici.
                                                             A MENO CHE…
     P.Montagna                           Fisica nucleare                       pag.7
      mag 2003          Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
La “colla” nucleare

          A MENO CHE…
All’interno dei nuclei atomici si manifesti una ulteriore nuova forza
di attrazione, capace di “incollare” tra loro i protoni vincendo la
loro repulsione coulombiana.

Caratteristiche della forza nucleare:
• E’ sempre attrattiva
• Si manifesta solo a distanze d  10-15 m
• Vale tra protoni, tra neutroni, tra protoni e neutroni




    P.Montagna                       Fisica nucleare                         pag.8
     mag 2003        Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Guardando i nuclei leggeri...
   ... si vede che quando ci sono troppi o pochi neutroni
                    il nucleo non è stabile

             Idrogeno: Z=1                              Elio: Z=2
              1                                                             Non
              1H
                                                          2
                                                          2 He             esiste!
              2
              1H
                              Deuterio                    3
                                                          2 He
              3
              1H              Trizio                      4
                                                          2 He
                               instabile!
                                                          5
                                                          2 He           instabile!




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 mag 2003       Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Ma quanti neutroni
                   ci vogliono nel nucleo?
  Né troppi,             In natura esistono solo
né troppo pochi!         • nuclei leggeri (Z  20) con N  Z
                         • nuclei pesanti (Z > 20) con N > Z
  N                      Altri nuclei non esistono, o – se prodotti –
                         decadono spontaneamente dopo un certo
                         tempo, emettendo particelle, o trasformandosi
                         in altre specie, o spezzandosi in nuclei più
                         piccoli.



                   Z
                                                                  RADIOATTIVITA’


      P.Montagna                       Fisica nucleare                         pag.10
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Radioattivita’
Radioattività = trasformazione spontanea o artificiale
                       dei nuclei con emissione di radiazione
                       corpuscolare  particelle
                       elettromagnetica  energia

Quando?                                                                 N

Nei nuclei non compresi
nella “valle di stabilità”:
•   nuclei   con   troppi protoni (Z>92)
•   nuclei   con   troppi neutroni
•   nuclei   con   pochi neutroni                                                Z
•   nuclei   con   troppa energia

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Decadimenti radioattivi

                              +                 Nuclei pesanti



-                             +        +        Nuclei con troppi neutroni



+                             +        +         Nuclei con pochi neutroni


                              +                   Spesso dopo decadimento  o 



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La fissione nucleare
I nuclei pesanti (Z>92), se bombardati ad es. con neutroni, tendono
a decadere spezzandosi in due nuclei di massa circa metà di quella
di partenza, emettendo inoltre altri neutroni, che possono provocare
una reazione a catena.

                                                                    Nella fissione viene
                                                                    emessa energia:
                                                                    circa 200 MeV
                                                                    (contro i 20 eV
                                                                    delle reazioni chimiche)


                                                                        1g di fissione 
                                                                     30000 kWh di energia
                                                                      = consumo familiare
n   235
      92 U       236 *
                   92 U      144
                               56 Ba          36 Kr  3n
                                               89
                                                                           di 5 anni!!!
                             140
                               54 Xe          38 Sr  2n
                                               94

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      mag 2003        Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
La fusione nucleare
  I nuclei leggeri (Z<15), in condizioni particolari (es. altissime
temperature) in cui riescono ad avvicinarsi l’un l’altro a piccolissime
   distanze, possono fondersi a due a due in nuclei più pesanti.

                                                                Nella fusione viene
                                                                emessa energia:
                                                                alcuni MeV
                                                                (contro i 20 eV
                                                                delle reazioni chimiche)


                                                   Nel Sole, a ogni secondo,
                                                    564500 kg di idrogeno
                                              si convertono in 560000 kg di elio;
                                             i restanti 4500 kg diventano energia
                                               che viene irraggiata nello spazio.



   P.Montagna                       Fisica nucleare                             pag.15
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Verso l’energia nucleare: le tappe
Dai fenomeni naturali...                                                     1905: Einstein
                                                                                 E=mc2
1895:   Roentgen  raggi X
1896:   Becquerel  radioattività naturale
1898:   Curie  elementi radioattivi
1899:   Rutherford  radiazioni , , 



                                 ...ai fenomeni artificiali
                                 1919:      Rutherford  reazioni nucleari
                                 1932:      Chadwick  neutrone
                                 1934:      Curie  produzione di radioisotopi
                                 1934:      Fermi  neutroni lenti su uranio
                                 1938:      Hahn-Strassmann  fissione
                                 1942:      Fermi  reattore nucleare

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    mag 2003         Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
I neutroni lenti e l’uranio

1932: scoperta del neutrone
Il neutrone è neutro, e quindi non
è soggetto a repulsione elettrica.
Ha quindi un’elevata capacità di
penetrazione nel nucleo.

Bombardando nuclei di uranio con neutroni si ottengono
moltissime sostanze radioattive.

Inoltre vengono emessi altri neutroni che possono essere
utilizzati a loro volta per continuare il processo a catena.



    P.Montagna                      Fisica nucleare                         pag.17
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Reazioni a catena
La fissione nucleare può avvenire con reazioni a catena.




      Se controllata, è una enorme sorgente di energia!

      Se incontrollata, ha effetti devastanti!
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    mag 2003     Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Il reattore nucleare
• Cubo di grafite (moderatore dei neutroni)                           Pila di Fermi,
• barre di uranio                                                     Chicago 1942
• barre di controllo di boro e cadmio
  (assorbitori dei neutroni in eccesso)




          Sollevando o abbassando le barre di controllo,
       è possibile innescare o bloccare la reazione a catena.

   P.Montagna                       Fisica nucleare                            pag.19
    mag 2003        Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Centrali nucleari
Reattore protetto da una
campana di rivestimento +
sistema di raffreddamento
in cui circola acqua.
L’acqua trasformata in
vapore mette in azione una
turbina collegata con un
alternatore che produce
energia elettrica.
Il vapore uscito dalla
turbina passa in un
condensatore dove viene
raffreddato e trasformato
in acqua. Quest'acqua viene
di solito inviata al reattore
per essere riutilizzata.

    P.Montagna                        Fisica nucleare                         pag.20
     mag 2003         Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Verso la bomba
Il processo di fissione realizzato da Fermi in Italia nel 1934
viene capito solo nel 1939 da Hahn e Strassmann in Germania.
Negli Stati Uniti, dove Fermi e molti altri sono emigrati dopo
le leggi razziali del 1938, si teme che la Germania produca la
bomba atomica.

I fisici europei emigrati negli Stati Uniti, con l’appoggio
   determinante di Einstein, convincono il presidente
     Roosevelt della necessità di iniziare le ricerche
      per costruire la bomba prima della Germania.


       "Se avessi saputo che i tedeschi non sarebbero riusciti a costruire
       la bomba atomica, non avrei mai alzato un dito.“
                                                  Albert Einstein

P.Montagna                         Fisica nucleare                         pag.21
 mag 2003          Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Los Alamos
Dicembre 1941: gli USA entrano in guerra
Estate 1942: Roosevelt crea il Progetto Manhattan per le ricerche
sulla bomba atomica
Dicembre 1942: Fermi realizza il reattore nucleare (pila di Fermi)
Marzo 1943: inizia in gran segreto
la costruzione della cittadella di
Los Alamos (direttore Oppenheimer)
Novembre 1944: si capisce che la
Germania non riuscirà ad arrivare
alla bomba. Inizia il dubbio degli
scienziati: non ci sono più motivi
per la bomba.
Primavera 1945: alcuni scienziati
scrivono a Roosevelt: fermiamoci!
Aprile 1945: muore Roosevelt.

   P.Montagna                      Fisica nucleare                         pag.22
    mag 2003       Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Via alla bomba!
Aprile 1945: Truman nuovo Presidente USA. Finisce la guerra in
Europa. Il Giappone non si arrende.
Giugno 1945: un gruppo di fisici (Oppenheimer, Fermi e altri)
chiede di lanciare subito la bomba sul Giappone; un altro gruppo
di fisici (Slizard e altri) chiede di usare la bomba solo nel deserto,
a scopo dimostrativo. Truman decide per il lancio sul Giappone.
Luglio 1945: pronti 2 tipi di bombe,
a uranio 235 e plutonio 239. Lancio
dimostrativo nel Nuovo Messico:
potenza: 20000 tonnellate di tritolo.
Ultimatum al Giappone: respinto.

6 agosto 1945: Hiroshima
9 agosto 1945: Nagasaki

   P.Montagna                      Fisica nucleare                         pag.23
    mag 2003       Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
La bomba atomica

    Principio contrario
    a quello del reattore:
    fissione totalmente
    incontrollata.

Tempi accelerati: uso di neutroni veloci  eliminato il moderatore
Si ha fissione quando l’uranio supera una certa massa critica 
per “programmare” l’esplosione, il combustibile viene suddiviso in
più parti, e la reazione viene innescata mediante un normale
esplosivo, posto sulla testata, che fa “scontrare” le diverse
parti di uranio.
 In base ai danni che si vogliono procurare, l’esplosione viene
 fatta avvenire a una certa quota, determinata da un altimetro.
  P.Montagna                       Fisica nucleare                         pag.24
   mag 2003        Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Hiroshima e Nagasaki

                        Hiroshima
                        uranio 235
                      98% distruzione
                       70000 morti
                         Nagasaki
                       plutonio 239
                      47% distruzione
                       75000 morti

                   La scienza in crisi
         Prima bomba: necessaria?  sgomento...
           Seconda bomba: inutile!  rabbia!...
P.Montagna                      Fisica nucleare                         pag.25
 mag 2003       Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Lo sminamento umanitario
L’energia nucleare, così devastante in guerra, può essere una preziosa
alleata in tempo di pace. Un esempio: le MINE ANTIUOMO.
Ogni anno: 20000 vittime per “vecchie” mine antiuomo (20% bambini).

  Sminamento troppo costoso:
 ispezione del terreno con sensori
di anomalia  allarme  estrazione
    e neutralizzazione esplosivo
          tempo: > 30 minuti
         costo: 300-1000 $
          falsi allarmi: 99 %

  Tutti gli esplosivi contengono azoto in gran quantità (20-30%,
  contro il <2 % normale)  I terreni minati sono ricchissimi di azoto


     P.Montagna                      Fisica nucleare                         pag.26
      mag 2003       Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Il nucleare contro le mine antiuomo

     INFN Pavia, Padova, Bari.
     Bombardando con neutroni il terreno, si può rivelare
     una anomala quantità di azoto.



Metodo proposto:
• tubo portatile (dimensioni 50 cm) azionato da robot
• neutroni da fissione spontanea di 252Cf
• rivelazione dell’energia mediante scintillatori
• analisi automatica (computer) durante le successive ispezioni
• intervento umano solo dopo la conferma

   P.Montagna                     Fisica nucleare                         pag.27
    mag 2003      Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
L’energia nucleare
               è “buona” o “cattiva”?
         Come ogni cosa, ha vantaggi e svantaggi.
Fissione:      +        facile innesco e controllo
               -        costo e produzione combustibile
                        forte inquinamento radioattivo
                        pericolo di catastrofe

Fusione:       +        disponibilità illimitata combustibile
                        nessun inquinamento
               -        difficile innesco (altissime temperature)
                                                              fusione fredda?...


  P.Montagna                       Fisica nucleare                         pag.28
   mag 2003        Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Energia nucleare




P.Montagna                   Fisica nucleare                         pag.29
 mag 2003    Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Il disastro di Chernobyl
Chernobyl, Ucraina, 26 aprile 1986

Per un test:interruzione del vapore +
disattivazione sistemi di sicurezza
reazione a catena incontrollata
         energia 100 volte superiore
aumento di temperatura
         fusione del reattore
aumento di pressione
         esplosione del “tetto”
incendio della grafite per 10 giorni

Nube radioattiva in tutta Europa:
131I   T1/2  8 giorni
137Cs  T1/2  30 anni
    P.Montagna                       Fisica nucleare                         pag.30
     mag 2003        Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Chernobyl prima e dopo




P.Montagna                      Fisica nucleare                         pag.31
 mag 2003       Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Il nucleare in Italia
Dopo il disastro di Chernobyl, in Italia si diffonde tra
l’opinione pubblica un sentimento di ostilità e di rifiuto
nei confronti dell’energia nucleare.
Nei di tre referendum popolari del 1987 gli italiani
esprimono il netto rifiuto della politica energetica
nucleare.


   In Italia non esistono più centrali nucleari: le 4 esistenti, a
   Caorso (PC), Trino (VC), Latina, Garigliano (FR), sono state
   smantellate, e nessun’altra verrà più costruita.
   Ma l’Italia deve importare una enorme quantità di energia
   dai Paesi vicini (es. Francia).
   E se avvenisse un incidente ai nostri confini...

   P.Montagna                      Fisica nucleare                         pag.32
    mag 2003       Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Il nucleare ai nostri confini
Dal 1987 l'Italia ha chiuso col nucleare, ma 13 centrali straniere sono a
un passo da noi. L'Anpa (Agenzia nazionale per la protezione ambientale)
    le considera come se fossero praticamente nel territorio italiano,
   per le conseguenze di un incidente sulla popolazione e sull’ambiente.

                                                Mappa delle fonti di un
                                                possibile inquinamento
                                                nucleare per l’Italia.
                                                Il nostro Paese è circondato
                                                da una serie di centrali
                                                nucleari stanziate a pochi
                                                centinaia di km dai confini.
                                                Sono evidenziati in rosso i
                                                centri di rilevamento di
                                                radiazioni che dovrebbero
                                                dare tempestivamente
                                                l’allarme in caso di incidente
                                                nucleare.

   P.Montagna                        Fisica nucleare                         pag.33
    mag 2003         Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Rinunciare all’energia nucleare?

 La verità è che non vi abbiamo mai rinunciato...

 L'energia elettronucleare soddisfa il 18%
 del fabbisogno elettrico mondiale
 e il 35% di quello europeo. Dal 1995 a
 oggi, anche l'Italia ha importato
 elettricità nucleare dall’estero per quote
 variabili fra il 14 e il 18%.



P.Montagna                   Fisica nucleare                         pag.34
 mag 2003    Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
Quali sono
              le prospettive
                           per il
                       Futuro?
       La presentazione è stata parzialmente modificata
                     da Elena Martellato
P.Montagna                      Fisica nucleare                      pag.35
 mag 2003    Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico

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Energia nucleare

  • 1. La presentazione è stata parzialmente modificata da Elena Martellato P.Montagna Fisica nucleare pag.1 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 2. IL NUCLEO ATOMICO E L’ENERGIA NUCLEARE Il nucleo atomico • Struttura atomica • Elementi e isotopi • Forze nucleari • Decadimento radioattivo L’energia nucleare • Fissione e fusione • Reattori nucleari • Centrali nucleari • La bomba atomica • Le mine antiuomo • Chernobyl • Il nucleare in Italia P.Montagna A.QUARTA mag 2003 Fisica nucleare Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico pag.2
  • 3. L’atomo Z protoni mp = 1.67 • 10-27 kg N neutroni mn = 1.67 • 10-27 kg Z elettroni me = 9.07 • 10-31 kg Rnucleo  10-15 m = 1 fm Ratomo  10-10 m = 1 Å Numero di massa: Ratomo  105 ! A = Z + N A il nucleo è 100000 volte Notazione: Z X Rnucleo più piccolo dell’atomo! P.Montagna Fisica nucleare pag.3 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 4. Atomi, nuclei, particelle: le loro dimensioni P.Montagna Fisica nucleare pag.4 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 5. Elementi chimici Elementi chimici: atomi con diverso Z naturali: da idrogeno (Z=1) a uranio (Z=92) artificiali: tecnezio (Z=43) e transuranici (Z>92) TAVOLA PERIODICA DI MENDELEEV P.Montagna Fisica nucleare pag.5 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 6. Isotopi Isotopi: N stesso n.protoni Z diverso n.neutroni N (stessa specie chimica, diversa massa) stabili radioattivi (naturali e artificiali) Stabilita’ dei nuclei: Nuclei leggeri (Z  20)  N = Z Z Nuclei pesanti (Z > 20)  N > Z … come si spiega? … P.Montagna Fisica nucleare pag.6 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 7. Ma i protoni non si respingono? Nel nucleo ci sono Z protoni molto vicini tra loro (d  10-15 m). Essi risentono delle forze di: attrazione repulsione gravitazionale elettrostatica ?!? FE FG FG FE P P In base alle forze che conosciamo (gravitazionale ed elettromagnetica) i protoni dovrebbero respingersi violentemente e quindi distruggere o impedire la formazione dei nuclei atomici. A MENO CHE… P.Montagna Fisica nucleare pag.7 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 8. La “colla” nucleare A MENO CHE… All’interno dei nuclei atomici si manifesti una ulteriore nuova forza di attrazione, capace di “incollare” tra loro i protoni vincendo la loro repulsione coulombiana. Caratteristiche della forza nucleare: • E’ sempre attrattiva • Si manifesta solo a distanze d  10-15 m • Vale tra protoni, tra neutroni, tra protoni e neutroni P.Montagna Fisica nucleare pag.8 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 9. Guardando i nuclei leggeri... ... si vede che quando ci sono troppi o pochi neutroni il nucleo non è stabile Idrogeno: Z=1 Elio: Z=2 1 Non 1H 2 2 He esiste! 2 1H Deuterio 3 2 He 3 1H Trizio 4 2 He  instabile! 5 2 He  instabile! P.Montagna Fisica nucleare pag.9 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 10. Ma quanti neutroni ci vogliono nel nucleo? Né troppi, In natura esistono solo né troppo pochi! • nuclei leggeri (Z  20) con N  Z • nuclei pesanti (Z > 20) con N > Z N Altri nuclei non esistono, o – se prodotti – decadono spontaneamente dopo un certo tempo, emettendo particelle, o trasformandosi in altre specie, o spezzandosi in nuclei più piccoli. Z RADIOATTIVITA’ P.Montagna Fisica nucleare pag.10 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 11. Radioattivita’ Radioattività = trasformazione spontanea o artificiale dei nuclei con emissione di radiazione corpuscolare  particelle elettromagnetica  energia Quando? N Nei nuclei non compresi nella “valle di stabilità”: • nuclei con troppi protoni (Z>92) • nuclei con troppi neutroni • nuclei con pochi neutroni Z • nuclei con troppa energia P.Montagna Fisica nucleare pag.11 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 12. Decadimenti radioattivi  + Nuclei pesanti - + + Nuclei con troppi neutroni + + + Nuclei con pochi neutroni  + Spesso dopo decadimento  o  P.Montagna Fisica nucleare pag.12 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 13. P.Montagna Fisica nucleare pag.13 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 14. La fissione nucleare I nuclei pesanti (Z>92), se bombardati ad es. con neutroni, tendono a decadere spezzandosi in due nuclei di massa circa metà di quella di partenza, emettendo inoltre altri neutroni, che possono provocare una reazione a catena. Nella fissione viene emessa energia: circa 200 MeV (contro i 20 eV delle reazioni chimiche) 1g di fissione  30000 kWh di energia = consumo familiare n 235 92 U  236 * 92 U  144 56 Ba  36 Kr  3n 89 di 5 anni!!!  140 54 Xe  38 Sr  2n 94 P.Montagna Fisica nucleare pag.14 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 15. La fusione nucleare I nuclei leggeri (Z<15), in condizioni particolari (es. altissime temperature) in cui riescono ad avvicinarsi l’un l’altro a piccolissime distanze, possono fondersi a due a due in nuclei più pesanti. Nella fusione viene emessa energia: alcuni MeV (contro i 20 eV delle reazioni chimiche) Nel Sole, a ogni secondo, 564500 kg di idrogeno si convertono in 560000 kg di elio; i restanti 4500 kg diventano energia che viene irraggiata nello spazio. P.Montagna Fisica nucleare pag.15 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 16. Verso l’energia nucleare: le tappe Dai fenomeni naturali... 1905: Einstein  E=mc2 1895: Roentgen  raggi X 1896: Becquerel  radioattività naturale 1898: Curie  elementi radioattivi 1899: Rutherford  radiazioni , ,  ...ai fenomeni artificiali 1919: Rutherford  reazioni nucleari 1932: Chadwick  neutrone 1934: Curie  produzione di radioisotopi 1934: Fermi  neutroni lenti su uranio 1938: Hahn-Strassmann  fissione 1942: Fermi  reattore nucleare P.Montagna Fisica nucleare pag.16 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 17. I neutroni lenti e l’uranio 1932: scoperta del neutrone Il neutrone è neutro, e quindi non è soggetto a repulsione elettrica. Ha quindi un’elevata capacità di penetrazione nel nucleo. Bombardando nuclei di uranio con neutroni si ottengono moltissime sostanze radioattive. Inoltre vengono emessi altri neutroni che possono essere utilizzati a loro volta per continuare il processo a catena. P.Montagna Fisica nucleare pag.17 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 18. Reazioni a catena La fissione nucleare può avvenire con reazioni a catena. Se controllata, è una enorme sorgente di energia! Se incontrollata, ha effetti devastanti! P.Montagna Fisica nucleare pag.18 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 19. Il reattore nucleare • Cubo di grafite (moderatore dei neutroni) Pila di Fermi, • barre di uranio Chicago 1942 • barre di controllo di boro e cadmio (assorbitori dei neutroni in eccesso) Sollevando o abbassando le barre di controllo, è possibile innescare o bloccare la reazione a catena. P.Montagna Fisica nucleare pag.19 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 20. Centrali nucleari Reattore protetto da una campana di rivestimento + sistema di raffreddamento in cui circola acqua. L’acqua trasformata in vapore mette in azione una turbina collegata con un alternatore che produce energia elettrica. Il vapore uscito dalla turbina passa in un condensatore dove viene raffreddato e trasformato in acqua. Quest'acqua viene di solito inviata al reattore per essere riutilizzata. P.Montagna Fisica nucleare pag.20 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 21. Verso la bomba Il processo di fissione realizzato da Fermi in Italia nel 1934 viene capito solo nel 1939 da Hahn e Strassmann in Germania. Negli Stati Uniti, dove Fermi e molti altri sono emigrati dopo le leggi razziali del 1938, si teme che la Germania produca la bomba atomica. I fisici europei emigrati negli Stati Uniti, con l’appoggio determinante di Einstein, convincono il presidente Roosevelt della necessità di iniziare le ricerche per costruire la bomba prima della Germania. "Se avessi saputo che i tedeschi non sarebbero riusciti a costruire la bomba atomica, non avrei mai alzato un dito.“ Albert Einstein P.Montagna Fisica nucleare pag.21 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 22. Los Alamos Dicembre 1941: gli USA entrano in guerra Estate 1942: Roosevelt crea il Progetto Manhattan per le ricerche sulla bomba atomica Dicembre 1942: Fermi realizza il reattore nucleare (pila di Fermi) Marzo 1943: inizia in gran segreto la costruzione della cittadella di Los Alamos (direttore Oppenheimer) Novembre 1944: si capisce che la Germania non riuscirà ad arrivare alla bomba. Inizia il dubbio degli scienziati: non ci sono più motivi per la bomba. Primavera 1945: alcuni scienziati scrivono a Roosevelt: fermiamoci! Aprile 1945: muore Roosevelt. P.Montagna Fisica nucleare pag.22 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 23. Via alla bomba! Aprile 1945: Truman nuovo Presidente USA. Finisce la guerra in Europa. Il Giappone non si arrende. Giugno 1945: un gruppo di fisici (Oppenheimer, Fermi e altri) chiede di lanciare subito la bomba sul Giappone; un altro gruppo di fisici (Slizard e altri) chiede di usare la bomba solo nel deserto, a scopo dimostrativo. Truman decide per il lancio sul Giappone. Luglio 1945: pronti 2 tipi di bombe, a uranio 235 e plutonio 239. Lancio dimostrativo nel Nuovo Messico: potenza: 20000 tonnellate di tritolo. Ultimatum al Giappone: respinto. 6 agosto 1945: Hiroshima 9 agosto 1945: Nagasaki P.Montagna Fisica nucleare pag.23 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 24. La bomba atomica Principio contrario a quello del reattore: fissione totalmente incontrollata. Tempi accelerati: uso di neutroni veloci  eliminato il moderatore Si ha fissione quando l’uranio supera una certa massa critica  per “programmare” l’esplosione, il combustibile viene suddiviso in più parti, e la reazione viene innescata mediante un normale esplosivo, posto sulla testata, che fa “scontrare” le diverse parti di uranio. In base ai danni che si vogliono procurare, l’esplosione viene fatta avvenire a una certa quota, determinata da un altimetro. P.Montagna Fisica nucleare pag.24 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 25. Hiroshima e Nagasaki Hiroshima uranio 235 98% distruzione 70000 morti Nagasaki plutonio 239 47% distruzione 75000 morti La scienza in crisi Prima bomba: necessaria?  sgomento... Seconda bomba: inutile!  rabbia!... P.Montagna Fisica nucleare pag.25 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 26. Lo sminamento umanitario L’energia nucleare, così devastante in guerra, può essere una preziosa alleata in tempo di pace. Un esempio: le MINE ANTIUOMO. Ogni anno: 20000 vittime per “vecchie” mine antiuomo (20% bambini). Sminamento troppo costoso: ispezione del terreno con sensori di anomalia  allarme  estrazione e neutralizzazione esplosivo tempo: > 30 minuti costo: 300-1000 $ falsi allarmi: 99 % Tutti gli esplosivi contengono azoto in gran quantità (20-30%, contro il <2 % normale)  I terreni minati sono ricchissimi di azoto P.Montagna Fisica nucleare pag.26 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 27. Il nucleare contro le mine antiuomo INFN Pavia, Padova, Bari. Bombardando con neutroni il terreno, si può rivelare una anomala quantità di azoto. Metodo proposto: • tubo portatile (dimensioni 50 cm) azionato da robot • neutroni da fissione spontanea di 252Cf • rivelazione dell’energia mediante scintillatori • analisi automatica (computer) durante le successive ispezioni • intervento umano solo dopo la conferma P.Montagna Fisica nucleare pag.27 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 28. L’energia nucleare è “buona” o “cattiva”? Come ogni cosa, ha vantaggi e svantaggi. Fissione: + facile innesco e controllo - costo e produzione combustibile forte inquinamento radioattivo pericolo di catastrofe Fusione: + disponibilità illimitata combustibile nessun inquinamento - difficile innesco (altissime temperature)  fusione fredda?... P.Montagna Fisica nucleare pag.28 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 29. Energia nucleare P.Montagna Fisica nucleare pag.29 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 30. Il disastro di Chernobyl Chernobyl, Ucraina, 26 aprile 1986 Per un test:interruzione del vapore + disattivazione sistemi di sicurezza reazione a catena incontrollata  energia 100 volte superiore aumento di temperatura  fusione del reattore aumento di pressione  esplosione del “tetto” incendio della grafite per 10 giorni Nube radioattiva in tutta Europa: 131I  T1/2  8 giorni 137Cs  T1/2  30 anni P.Montagna Fisica nucleare pag.30 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 31. Chernobyl prima e dopo P.Montagna Fisica nucleare pag.31 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 32. Il nucleare in Italia Dopo il disastro di Chernobyl, in Italia si diffonde tra l’opinione pubblica un sentimento di ostilità e di rifiuto nei confronti dell’energia nucleare. Nei di tre referendum popolari del 1987 gli italiani esprimono il netto rifiuto della politica energetica nucleare. In Italia non esistono più centrali nucleari: le 4 esistenti, a Caorso (PC), Trino (VC), Latina, Garigliano (FR), sono state smantellate, e nessun’altra verrà più costruita. Ma l’Italia deve importare una enorme quantità di energia dai Paesi vicini (es. Francia). E se avvenisse un incidente ai nostri confini... P.Montagna Fisica nucleare pag.32 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 33. Il nucleare ai nostri confini Dal 1987 l'Italia ha chiuso col nucleare, ma 13 centrali straniere sono a un passo da noi. L'Anpa (Agenzia nazionale per la protezione ambientale) le considera come se fossero praticamente nel territorio italiano, per le conseguenze di un incidente sulla popolazione e sull’ambiente. Mappa delle fonti di un possibile inquinamento nucleare per l’Italia. Il nostro Paese è circondato da una serie di centrali nucleari stanziate a pochi centinaia di km dai confini. Sono evidenziati in rosso i centri di rilevamento di radiazioni che dovrebbero dare tempestivamente l’allarme in caso di incidente nucleare. P.Montagna Fisica nucleare pag.33 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 34. Rinunciare all’energia nucleare? La verità è che non vi abbiamo mai rinunciato... L'energia elettronucleare soddisfa il 18% del fabbisogno elettrico mondiale e il 35% di quello europeo. Dal 1995 a oggi, anche l'Italia ha importato elettricità nucleare dall’estero per quote variabili fra il 14 e il 18%. P.Montagna Fisica nucleare pag.34 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico
  • 35. Quali sono le prospettive per il Futuro? La presentazione è stata parzialmente modificata da Elena Martellato P.Montagna Fisica nucleare pag.35 mag 2003 Fisica Applicata per Tecnici di Laboratorio Biomedico