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TURISMO – CULTURA- WELLNESS
24 Maggio 2017
Tavolo Dipenso
Indice
1. SPARK
1.1 Informazioni generali
1.2 Descrizione e obiettivi
1.3 Format e metodologia
1.4 Modalità di lavoro
1.5 Strumento di lavoro
2. Il Tavolo DISPENSO
2.1 Scheda Progetto
2.2 Partecipanti al tavolo di lavoro
2.3 StoryBoard Fotografico
2.4 Presentazioni progetti d’impresa
2.5 Value Proposition Canvas
2.6 Dettaglio della discussione (elementi da approfondire, open point, etc.)
3. Prossimi step
SPARK
1.1 Informazioni generali
SPARK TURISMO, CULTURA, WELNESS
24-05-2017
Rimini Innovation Square, Rimini
Progetti coinvolti:
Easy Rimini, BeautyV, MyTravelXP
Dispenso
Pharmalarm
PROGRAMMA
14.00 Welcome e registrazioni
14.15 Avvio pitch session e lavori di gruppo
18.00 Presentazioni finali e saluti di chiusura
1.2 Descrizione e obiettivi
L'obiettivo di SPARK è potenziare le sinergie esistenti tra gli attori dell'ecosistema
dell'innovazione nella cornice della
Smart Specialization Strategy regionale
incoraggiando il confronto e lo scambio di esperienze e punti di vista attraverso modalità di
lavoro e strumenti innovativi.
1.3 Format e metodologia
“
SPARK in inglese
significa scintilla...
ma è anche acronimo di un processo:
Scan Plan Act
Revolutionary Kit
”
SCAN è la prima fase, in cui si analizzano e
selezionano i temi e le persone da coinvolgere;
PLAN è il momento in cui si lavora assieme alle
persone selezionate per prepararsi alla fase
operativa: si esaminano e si selezionano
gli obiettivi, le aspettative, ci si prepara a
presentare il progetto attraverso un pitch e a
lavorare in squadra;
ACT è la fase di workshop in cui ci si incontra e si
lavora assieme sullo strumento di facilitazione
visuale scelto in base agli obiettivi da raggiungere.
Revolutionary Kit si riferisce al fatto che ogni
partecipante, dopo aver partecipato
all'esperienza SPARK, porta con sè non solo
la ricchezza dell'aver conosciuto nuove
persone, stretto legami, trovato nuove
soluzioni, ma anche un metodo di lavoro che
può replicare nelle attività quotidiane.
1.4 Modalità di lavoro
MINI PITCH
Presentazioni Mini-pitch da parte dei 3 Relatori dei Laboratori in plenaria
TAVOLI DI LAVORO
I partecipanti divisi nei 3 gruppi di lavoro vengono guidati dal Coach nella
presentazione reciproca. Il coach introduce le regole di lavoro.
PITCH APPROFONDITO
Pitch di dettaglio al tavolo per l’avvio del tavolo alla fase operativa
Spiegazione del Value Proposition Canvas e come sarà utilizzato nel lavoro di gruppo
FOCUS SUL VALUE PROPOSITION CANVAS
Con la facilitazione del coach il gruppo aiuta il team del progetto d’impresa a compilare
il Value Propostion Canvas e raffinare la propria proposta di valore.
Al termine delle 3 ore di lavoro tutti i partecipanti riuniti in plenaria per
condividere il lavoro e chiudere le attività ascoltano il PITCH FINALE sul lavoro
realizzato
1.5 Strumento di lavoro
2.1 Scheda progetto
Progetto d’impresa Dispenso
Sintesi idea di business Dispenso intende creare una filiera produttiva corta della
canapa in Romagna utilizzando tecnologie di
trasformazione innovative con un approccio “just in
time”, orientato alla riduzione costi e sprechi e alla
promozione di un’economia delle relazioni. Questo si
realizzerà attraverso:
- la realizzazione di un markeplace 4.0 della canapa,
delle erbe aromatiche, dei semi e delle eccellenze agro-
alimentari made in Italy.
- la creazione di E-commerce e magazzino di prodotti
eco-made agroalimentari realizzati con stampa 3D
- l’apertura di un maker-space/laboratorio commerciale
di progettazione di oggetti artigianali ed ecologici
realizzati con stampa 3D e filamenti di canapa
Obiettivi del workshop Focalizzare proposta di valore e segmenti di clientela.
Raccogliere informazioni e feedback su potenzialità del
mercato negli ambiti stampa 3D e agro-alimentare.
2.2 Partecipanti al tavolo di lavoro
Partecipanti
al tavolo di
lavoro
Nominativo Organizzazione Ruolo
Luca Berardi Dispenso Startupper
Maicol Urbinati Dispenso Startupper
Vanessa
Piscaglia
Studente Settore chimico industriale (termo
compostaggio)
Leonardo
Tagliente
Docente
universitario
UNIRSM
Sviluppo d’impresa
Emilio Gelosi Legacoop Creazione d’impresa cooperativa
Mancini Mauro Confcooperative Creazione d’impresa cooperativa e consulenza
fiscale
Francesco
Barbini
Docente
Universitario
UNIBO
Organizzazione aziendale
Silvia Benedettini Azienda Agricola
Podere Roccolo
Agronoma
Joe Santangelo EthicJobs Startupper
Luca
Camposarcuno
Linotipia Riminese Esperto Stampa 3D
2.3 Storyboard fotografico
2.4 Il Value Propostion Canvas finale
Il tavolo su suggerimento del coach ha valutato di non procedere alla compilazione
del canvas perché si è ritenuta l’idea progettuale ancora non del tutto pronta ad un
esercizio di questo tipo. Si ritiene però che dopo l’esercizio svolto durante il
workshop SPARK l’idea di impresa possa utilizzare proficuamente lo strumento per
migliorare ulteriormente la propria proposta di valore.
2.5 Dettaglio della discussione su ogni
elemento del VPC
Luca Berardi ha raccontato la sua esperienza diretta nell’ambito di riferimento dell’idea di impresa in
quanto operatore nel settore agroalimentare, attivo nello specifico nella trasformazione di cibo e
biomateriali. Possiede infatti un’azienda agricola omonima a conduzione familiare, produttrice di
erbe aromatiche destinata all’uso alimentare, terapeutico (estrazione di CBD) e alla fabbricazione di
bio-plastiche. Coltiva Canapa industriale sativa contenente un valore di THC pari o inferiore allo
0,2%, seguendo regolarmente le normative di legge.
La prima domanda del tavolo: perché utilizzare la canapa?
Perché è uno dei pochi materiali con cui si può creare qualsiasi cosa, inoltre la canapa permette di
incamerare la co2, rimette in sesto i terreni contaminati o non più fertili e permette la creazione di
oggetti di facile degradazione. Il suo utilizzo quindi promuove una riduzione dell’impatto ambientale.
Un aspetto ulteriore è quello di utilizzare filamento di canapa per la produzione di prodotti con una
stampante 3D
2.6 Dettaglio della discussione su ogni
elemento del VPC
Dalla presentazione si è poi passati ad argomentare se tale progetto potesse essere attuabile in termini concreti.
Inizialmente ci sono state diverse considerazioni a riguardo:
- Difficoltà nello sponsorizzare tali prodotti in quanto è più realistico creare corner specifici ad esempio in un
supermercato anziché un azienda di produzione vera e propria
- Generare un sistema di unicità che consente di diventare unici col prodotto creato. Un azienda ha bisogno di
guadagni per poter accettare una simile offerta.
- Allacciare rapporti con aziende e fare ricerca su dati e dar vita a prodotti nuovi, dando vita ad un consorzio e
creando flussi di entrata e uscita.
- Interessante la canapa ma si suggerisce anche attenzione verso altri materiali che si trovano sul mercato.
- Se la produzione è bassa non è possibile la realizzazione del progetto, bisogna identificare un prodotto specifico.
- Mettere risorse in canale condiviso e trovare un canale di perfezionamento.
Si è poi passati alla segmentazione dei clienti, specificando se il tipo di business da intraprendere fosse B2B o B2C.
Queste le risposte raccolte:
- Privati anche online, piccoli negozi a tema(ha bisogno di garanzie per immettersi in un GDO)
- La strategia è quello che non si vuol fare, indirizzare ad un unico scopo la fabbricazione della materia prima
- Utilizzo vario in tutti i settori b2b, prodotto interessante per chi fa business, non per consumers
- B2B oggettistica per sensibilizzare e diversificare,b2c puntare sull’alimentazione e sul benessere.
- Focus su cooperative di produzione offrendo Servizi per il mondo agricolo
2.6 Dettaglio della discussione su ogni
elemento del VPC
Dopo la pausa ci si è concentrati sui servizi da poter offrire ad un ipotetico cliente focalizzandosi
verso un mercato specifico, quello dei piccoli agricoltori che producono volumi di beni troppo ridotti
per potere accedere a strutture di lavorazione industriali (vedi ad esempio macine).
È stato cosi strutturato un nuovo modello di business mediante diversi suggerimenti:
- Fornire servizi attraverso un laboratorio aperto/service con macchinari vari (tipo AGRI FAB-LAB)
con o senza tecnico, per aziende medio/piccole che non hanno la possibilità di utilizzare i
macchinari. Offrire facilities per un processo aperto e finito con lavorazioni non in parallelo.
- Il progetto può essere immesso nella rete digitale tramite licenze creative commons garantendo un
processo autorizzato e controllato anche su un piano legislativo-sanitario.
- Favorire il noleggio ad ora di macchine e processi, creando corsi di formazione per l’informazione e
l’utilizzo di stampante 3D ed altri macchinari.
- Promuovere l’uso di materiali di scarto, ad esempio funghi, pomodori e altri prodotti agricoli, con la
necessità di una grande capacità produttiva e di un uso intensivo delle macchine per garantire
un’unicità.
-Favorire la progettazione di macchine modulabili. Creazione di una filiera che fornisca coloro che
necessitano di macchine o materiale su richiesta con un futuro ipotetico di utilizzo di scarti.
2.6 Dettaglio della discussione su ogni
elemento del VPC
Si è quindi giunti ad immaginare una duplice attività con due aree di business distinte: laboratorio
service per piccole aziende ed una attività parallela di condivisione tra aziende per
sperimentazione/ricerca/consulenza.
L’incontro si è concluso con la domanda: Qual è il valore che si da al cliente (B2B piccole/medio
aziende)? Alcune risposte:
- etica processo di produzione
- disponibilità di laboratorio per medie e piccole produzioni.
- abbassare i volumi mantenendo l’efficienza
- sviluppo rete condivisa di piccole produzioni
- controllo su tutti i passaggi della filiera corta
- certificazione ambientale (da ottenere)
- servizio inesistente al momento con possibile sviluppo di relazioni
- supportare piccoli produttori agricoli in processi di innovazione aperta a creare nuovi prodotti
riutilizzando eventuali scarti di altre trasformazioni
- dare la possibilità a piccoli produttori agricoli di trasformare i loro prodotti in autoproduzione a costi
contenuti
- economie di scala e di scopo su piccole produzioni
3. Prossimi step
SPARK ha reso possibile la definizione di una nuova proposta di valore
con relativi segmenti di clientela. Ora starà al team di Dispenso decidere
come procedere per andare ad impostare gli altri aspetti necessari allo
sviluppo del business.
Proposta di valore
-- La creazione di un laboratorio di fornitura di servizi rivolto a piccole e
medie imprese agro-alimentari per la realizzazione di micro produzioni
attraverso strumentazioni 4.0
-- L’offerta di servizi di formazione e consulenza sullo sviluppo di processi
di produzione innovativi ed aperti in campo agro-alimentare
-I segmenti di clientela identificati come prioritari
Piccole medie imprese
agro-alimentari
In collaborazione con
Team Aster:
gabriella.gualandi@aster.it
irene.comiti@aster.it
nicolo.pranzini@aster.it
Coach: nicolo.pranzini@aster.it
Rapporteur: Davide Di Matteo (Rimini Innovation Square)
www.aster.it/spark
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DISPENSO - report SPARK 24052017

  • 1. TURISMO – CULTURA- WELLNESS 24 Maggio 2017 Tavolo Dipenso
  • 2. Indice 1. SPARK 1.1 Informazioni generali 1.2 Descrizione e obiettivi 1.3 Format e metodologia 1.4 Modalità di lavoro 1.5 Strumento di lavoro 2. Il Tavolo DISPENSO 2.1 Scheda Progetto 2.2 Partecipanti al tavolo di lavoro 2.3 StoryBoard Fotografico 2.4 Presentazioni progetti d’impresa 2.5 Value Proposition Canvas 2.6 Dettaglio della discussione (elementi da approfondire, open point, etc.) 3. Prossimi step
  • 4. 1.1 Informazioni generali SPARK TURISMO, CULTURA, WELNESS 24-05-2017 Rimini Innovation Square, Rimini Progetti coinvolti: Easy Rimini, BeautyV, MyTravelXP Dispenso Pharmalarm PROGRAMMA 14.00 Welcome e registrazioni 14.15 Avvio pitch session e lavori di gruppo 18.00 Presentazioni finali e saluti di chiusura
  • 5. 1.2 Descrizione e obiettivi L'obiettivo di SPARK è potenziare le sinergie esistenti tra gli attori dell'ecosistema dell'innovazione nella cornice della Smart Specialization Strategy regionale incoraggiando il confronto e lo scambio di esperienze e punti di vista attraverso modalità di lavoro e strumenti innovativi.
  • 6. 1.3 Format e metodologia “ SPARK in inglese significa scintilla... ma è anche acronimo di un processo: Scan Plan Act Revolutionary Kit ” SCAN è la prima fase, in cui si analizzano e selezionano i temi e le persone da coinvolgere; PLAN è il momento in cui si lavora assieme alle persone selezionate per prepararsi alla fase operativa: si esaminano e si selezionano gli obiettivi, le aspettative, ci si prepara a presentare il progetto attraverso un pitch e a lavorare in squadra; ACT è la fase di workshop in cui ci si incontra e si lavora assieme sullo strumento di facilitazione visuale scelto in base agli obiettivi da raggiungere. Revolutionary Kit si riferisce al fatto che ogni partecipante, dopo aver partecipato all'esperienza SPARK, porta con sè non solo la ricchezza dell'aver conosciuto nuove persone, stretto legami, trovato nuove soluzioni, ma anche un metodo di lavoro che può replicare nelle attività quotidiane.
  • 7. 1.4 Modalità di lavoro MINI PITCH Presentazioni Mini-pitch da parte dei 3 Relatori dei Laboratori in plenaria TAVOLI DI LAVORO I partecipanti divisi nei 3 gruppi di lavoro vengono guidati dal Coach nella presentazione reciproca. Il coach introduce le regole di lavoro. PITCH APPROFONDITO Pitch di dettaglio al tavolo per l’avvio del tavolo alla fase operativa Spiegazione del Value Proposition Canvas e come sarà utilizzato nel lavoro di gruppo FOCUS SUL VALUE PROPOSITION CANVAS Con la facilitazione del coach il gruppo aiuta il team del progetto d’impresa a compilare il Value Propostion Canvas e raffinare la propria proposta di valore. Al termine delle 3 ore di lavoro tutti i partecipanti riuniti in plenaria per condividere il lavoro e chiudere le attività ascoltano il PITCH FINALE sul lavoro realizzato
  • 9. 2.1 Scheda progetto Progetto d’impresa Dispenso Sintesi idea di business Dispenso intende creare una filiera produttiva corta della canapa in Romagna utilizzando tecnologie di trasformazione innovative con un approccio “just in time”, orientato alla riduzione costi e sprechi e alla promozione di un’economia delle relazioni. Questo si realizzerà attraverso: - la realizzazione di un markeplace 4.0 della canapa, delle erbe aromatiche, dei semi e delle eccellenze agro- alimentari made in Italy. - la creazione di E-commerce e magazzino di prodotti eco-made agroalimentari realizzati con stampa 3D - l’apertura di un maker-space/laboratorio commerciale di progettazione di oggetti artigianali ed ecologici realizzati con stampa 3D e filamenti di canapa Obiettivi del workshop Focalizzare proposta di valore e segmenti di clientela. Raccogliere informazioni e feedback su potenzialità del mercato negli ambiti stampa 3D e agro-alimentare.
  • 10. 2.2 Partecipanti al tavolo di lavoro Partecipanti al tavolo di lavoro Nominativo Organizzazione Ruolo Luca Berardi Dispenso Startupper Maicol Urbinati Dispenso Startupper Vanessa Piscaglia Studente Settore chimico industriale (termo compostaggio) Leonardo Tagliente Docente universitario UNIRSM Sviluppo d’impresa Emilio Gelosi Legacoop Creazione d’impresa cooperativa Mancini Mauro Confcooperative Creazione d’impresa cooperativa e consulenza fiscale Francesco Barbini Docente Universitario UNIBO Organizzazione aziendale Silvia Benedettini Azienda Agricola Podere Roccolo Agronoma Joe Santangelo EthicJobs Startupper Luca Camposarcuno Linotipia Riminese Esperto Stampa 3D
  • 12.
  • 13. 2.4 Il Value Propostion Canvas finale Il tavolo su suggerimento del coach ha valutato di non procedere alla compilazione del canvas perché si è ritenuta l’idea progettuale ancora non del tutto pronta ad un esercizio di questo tipo. Si ritiene però che dopo l’esercizio svolto durante il workshop SPARK l’idea di impresa possa utilizzare proficuamente lo strumento per migliorare ulteriormente la propria proposta di valore.
  • 14. 2.5 Dettaglio della discussione su ogni elemento del VPC Luca Berardi ha raccontato la sua esperienza diretta nell’ambito di riferimento dell’idea di impresa in quanto operatore nel settore agroalimentare, attivo nello specifico nella trasformazione di cibo e biomateriali. Possiede infatti un’azienda agricola omonima a conduzione familiare, produttrice di erbe aromatiche destinata all’uso alimentare, terapeutico (estrazione di CBD) e alla fabbricazione di bio-plastiche. Coltiva Canapa industriale sativa contenente un valore di THC pari o inferiore allo 0,2%, seguendo regolarmente le normative di legge. La prima domanda del tavolo: perché utilizzare la canapa? Perché è uno dei pochi materiali con cui si può creare qualsiasi cosa, inoltre la canapa permette di incamerare la co2, rimette in sesto i terreni contaminati o non più fertili e permette la creazione di oggetti di facile degradazione. Il suo utilizzo quindi promuove una riduzione dell’impatto ambientale. Un aspetto ulteriore è quello di utilizzare filamento di canapa per la produzione di prodotti con una stampante 3D
  • 15. 2.6 Dettaglio della discussione su ogni elemento del VPC Dalla presentazione si è poi passati ad argomentare se tale progetto potesse essere attuabile in termini concreti. Inizialmente ci sono state diverse considerazioni a riguardo: - Difficoltà nello sponsorizzare tali prodotti in quanto è più realistico creare corner specifici ad esempio in un supermercato anziché un azienda di produzione vera e propria - Generare un sistema di unicità che consente di diventare unici col prodotto creato. Un azienda ha bisogno di guadagni per poter accettare una simile offerta. - Allacciare rapporti con aziende e fare ricerca su dati e dar vita a prodotti nuovi, dando vita ad un consorzio e creando flussi di entrata e uscita. - Interessante la canapa ma si suggerisce anche attenzione verso altri materiali che si trovano sul mercato. - Se la produzione è bassa non è possibile la realizzazione del progetto, bisogna identificare un prodotto specifico. - Mettere risorse in canale condiviso e trovare un canale di perfezionamento. Si è poi passati alla segmentazione dei clienti, specificando se il tipo di business da intraprendere fosse B2B o B2C. Queste le risposte raccolte: - Privati anche online, piccoli negozi a tema(ha bisogno di garanzie per immettersi in un GDO) - La strategia è quello che non si vuol fare, indirizzare ad un unico scopo la fabbricazione della materia prima - Utilizzo vario in tutti i settori b2b, prodotto interessante per chi fa business, non per consumers - B2B oggettistica per sensibilizzare e diversificare,b2c puntare sull’alimentazione e sul benessere. - Focus su cooperative di produzione offrendo Servizi per il mondo agricolo
  • 16. 2.6 Dettaglio della discussione su ogni elemento del VPC Dopo la pausa ci si è concentrati sui servizi da poter offrire ad un ipotetico cliente focalizzandosi verso un mercato specifico, quello dei piccoli agricoltori che producono volumi di beni troppo ridotti per potere accedere a strutture di lavorazione industriali (vedi ad esempio macine). È stato cosi strutturato un nuovo modello di business mediante diversi suggerimenti: - Fornire servizi attraverso un laboratorio aperto/service con macchinari vari (tipo AGRI FAB-LAB) con o senza tecnico, per aziende medio/piccole che non hanno la possibilità di utilizzare i macchinari. Offrire facilities per un processo aperto e finito con lavorazioni non in parallelo. - Il progetto può essere immesso nella rete digitale tramite licenze creative commons garantendo un processo autorizzato e controllato anche su un piano legislativo-sanitario. - Favorire il noleggio ad ora di macchine e processi, creando corsi di formazione per l’informazione e l’utilizzo di stampante 3D ed altri macchinari. - Promuovere l’uso di materiali di scarto, ad esempio funghi, pomodori e altri prodotti agricoli, con la necessità di una grande capacità produttiva e di un uso intensivo delle macchine per garantire un’unicità. -Favorire la progettazione di macchine modulabili. Creazione di una filiera che fornisca coloro che necessitano di macchine o materiale su richiesta con un futuro ipotetico di utilizzo di scarti.
  • 17. 2.6 Dettaglio della discussione su ogni elemento del VPC Si è quindi giunti ad immaginare una duplice attività con due aree di business distinte: laboratorio service per piccole aziende ed una attività parallela di condivisione tra aziende per sperimentazione/ricerca/consulenza. L’incontro si è concluso con la domanda: Qual è il valore che si da al cliente (B2B piccole/medio aziende)? Alcune risposte: - etica processo di produzione - disponibilità di laboratorio per medie e piccole produzioni. - abbassare i volumi mantenendo l’efficienza - sviluppo rete condivisa di piccole produzioni - controllo su tutti i passaggi della filiera corta - certificazione ambientale (da ottenere) - servizio inesistente al momento con possibile sviluppo di relazioni - supportare piccoli produttori agricoli in processi di innovazione aperta a creare nuovi prodotti riutilizzando eventuali scarti di altre trasformazioni - dare la possibilità a piccoli produttori agricoli di trasformare i loro prodotti in autoproduzione a costi contenuti - economie di scala e di scopo su piccole produzioni
  • 18. 3. Prossimi step SPARK ha reso possibile la definizione di una nuova proposta di valore con relativi segmenti di clientela. Ora starà al team di Dispenso decidere come procedere per andare ad impostare gli altri aspetti necessari allo sviluppo del business. Proposta di valore -- La creazione di un laboratorio di fornitura di servizi rivolto a piccole e medie imprese agro-alimentari per la realizzazione di micro produzioni attraverso strumentazioni 4.0 -- L’offerta di servizi di formazione e consulenza sullo sviluppo di processi di produzione innovativi ed aperti in campo agro-alimentare -I segmenti di clientela identificati come prioritari Piccole medie imprese agro-alimentari