26. R. Villano “Influenza A/H1N1”, con il patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissionesulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA). Dalla Presentazione: “Ulteriore contributo sull’influenza che si distingue perchésono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia, riportandone una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. In particolarea, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali delvirus A/H1N1.L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione. L’Autore è anche elogiato perché è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di dettagliun’opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia attuale”. È in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni scientifiche e universitarie, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Medica Statale; Universitaria Alessandrina; Universitaria Pisa; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. (Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009);
Lezione numero 3 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2.9 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
La Candida Albicans è un innocuo lievito, un tipo di fungo che vive naturalmente in ogni organismo umano: uomo, donna, bambino. In un organismo sano, vive in maniera simbiotica in un ambiente equilibrato all'interno del tratto gastrointestinale, nelle mucose e sulla cute. Purtroppo, questo innocuo lievito (un organismo unicellulare) può svilupparsi in eccesso e trasformarsi in un agente patogeno opportunistico. Essendo un organismo commensale (cioè che si avvantaggia di un altro organismo senza danneggiarlo o recargli beneficio) esso è presente praticamente in tutti gli esseri umani dalla nascita, si trova nella posizione ideale per trarre immediato vantaggio da qualunque debolezza o debilitazione dell'ospite; inoltre, probabilmente pochi gli sono uguali in quanto a varietà e gravità delle infezioni di cui è responsabile.
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomoLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
26. R. Villano “Influenza A/H1N1”, con il patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissionesulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA). Dalla Presentazione: “Ulteriore contributo sull’influenza che si distingue perchésono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia, riportandone una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. In particolarea, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali delvirus A/H1N1.L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione. L’Autore è anche elogiato perché è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di dettagliun’opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia attuale”. È in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni scientifiche e universitarie, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Medica Statale; Universitaria Alessandrina; Universitaria Pisa; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. (Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009);
Lezione numero 3 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2.9 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
La Candida Albicans è un innocuo lievito, un tipo di fungo che vive naturalmente in ogni organismo umano: uomo, donna, bambino. In un organismo sano, vive in maniera simbiotica in un ambiente equilibrato all'interno del tratto gastrointestinale, nelle mucose e sulla cute. Purtroppo, questo innocuo lievito (un organismo unicellulare) può svilupparsi in eccesso e trasformarsi in un agente patogeno opportunistico. Essendo un organismo commensale (cioè che si avvantaggia di un altro organismo senza danneggiarlo o recargli beneficio) esso è presente praticamente in tutti gli esseri umani dalla nascita, si trova nella posizione ideale per trarre immediato vantaggio da qualunque debolezza o debilitazione dell'ospite; inoltre, probabilmente pochi gli sono uguali in quanto a varietà e gravità delle infezioni di cui è responsabile.
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomoLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
2. DIFTERITE:
CARATTERISTICHE
DEL PATOGENO
E SUO
MECCANISMO
D'AZIONE
La difterite è una malattia infettiva grave ed estrema-
mente contagiosa, causata dal bacillo Corynebacterium
diphtheriae.
Il Corynebacterium diphtheriae,è un batterio Gram
positivo scoperto da Edwin Klebs nel 1883.
Comprende 4 diversi biotipi:
il biotipo Gravis,
il biotipo Mitis,
il biotipo Intermedius
e il biotipo Belfanti.
Eccetto il biotipo Belfanti, tutti gli altri biotipi producono
una tossina, per la precisione un'esotossina,
chiamata tossina difterica .
Si localizza in prossimità delle mucose della faringe e delle
primissime vie respiratorie dando luogo anche alla
formazione della esotossina.
3. DIFTERITE:
CARATTERISTICHE
DEL PATOGENO
E SUO
MECCANISMO
D'AZIONE
Responsabile della formazione di una massa grigio-nera
nella gola del paziente, la difterite provoca problemi
respiratori, febbre, tosse,ingrossamento dei linfonodi della
gola, debolezza deglutizione dolorosa, maldi gola,
raucedine,ecc.
Inoltre,se non trattata adeguatamente può produrre serie
di complicanze, quali:
insufficienza respiratoria, danni cardiaci, danni neurologici
e/o danni renali.
4. DIFTERITE-
CENNI
STORICI,
INCIDENZA
• 4^ secolo d.C.: prima descrizione ad opera di
Ippocrate;
• 17^ secolo: epidemia di difterite in Europa;
• 18^ secolo: l'epidemia raggiunge i coloni
americani, intere famiglie vengono cancellate nel
giro di un mese;
• 1883: Klebs descrive la morfologia del batterio;
• 1884: Loeffler coltiva , isola il C. diphtheriae e
descrive per la prima volta una esotossina
batterica;
• 1929: Ramon inattiva con formaldeide la tossina e
fornisce all’umanità il più sicuro e usato vaccino
contro la difterite.
5. DIFTERITE-
CENNI
STORICI,
INCIDENZA
Per quanto possa colpire a qualsiasi età,
la difterite riguarda essenzialmente i bambini
non vaccinati.
L'incidenza di casi di difterite aumenta anche in
presenza di malattie che compromettono la
funzione del sistema immunitario, come per esempio
l'AIDS; o per le scarse misure igienico-sanitarie,
tipiche dei Paesi del Mondo sottosviluppati.
6. MODALITA' DI TRASMISSIONE E SINTOMI
Nei Paesi con clima temperato, la difterite si diffonde durante i mesi invernali.
Si trasmette per via aerea, contatto diretto con di la pelle una persona infetta
o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni delle lesioni di un
paziente.
In passato, anche il latte non pastorizzato ha rappresentato un veicolo di
infezione.
7. MODALITA' DI TRASMISSIONE E SINTOMI
Il periodo di incubazione dura da due a cinque giorni. Quando l’infezione riguarda
l’apparato orofaringeo, i primi sintomi sono mal di gola, perdita dell’appetito e febbre
leggera. L'insorgenza delle varie manifestazioni è graduale.
Entro due o tre giorni, sulla superficie delle tonsille e della gola si forma una caratteristica
membrana grigiastra, dai margini infiammati. Talvolta queste lesioni possono sanguinare e
assumere un colore verdastro o nero.
Altri sintomi associati all’infezione possono essere gonfiore del collo e ostruzione delle vie
respiratorie.
La difterite cutanea invece, non intacca le vie respiratorie, ma si rilevano delle ulcere – cioè
delle lesioni – in alcune aree della cute. Si presentano come zone escavate, ricoperte da
patina grigiastra (come quella che copre la gola nella difterite classica) ; inoltre, comportano
arrossamento attorno all'area d'interesse, dolore e/gonfiore.
.
8. DIAGNOSI, TRATTAMENTO
Per diagnosticare la difterite, è spesso sufficiente l'analisi dei sintomi e dei
segni, in occasione dell'esame obiettivo (o esame fisico) e dell'anamnesi.
La difterite infatti è responsabile di manifestazioni distintive, in primis la
patina grigio-nera con sede in gola e a seguire l'ingrossamento dei linfonodi,
il mal di gola, l'infiammazione della laringe, le difficoltà di deglutizione e di
respirazione ecc.
Se dopo l'esame obiettivo e l'anamnesi permangono dei dubbi, il medico è
tenuto a ricorrere al prelievo di un frammento di tessuto infetto dalla gola e
alla successiva analisi in laboratorio, allo scopo di accertare che l'agente
patogeno responsabile sia il Corynebacterium diphtheriae.
9. DIAGNOSI, TRATTAMENTO
La difterite è una malattia molto grave e contagiosa, che richiede una terapia
immediata.
Gli individui che sviluppano la malattia vanno trattati con l’antitossina e antibiotici
(eritromicina o penicillina), quindi messi in isolamento per evitare che contagino
altre persone. In genere, già dopo due giorni di terapia non si è più contagiosi,
ma il soggetto infetto potrebbe diffondere la malattia infettiva in questione fino a
6 settimane dopo il contagio.
La somministrazione di antibiotici è fondamentale per uccidere il batterio
infettante. L'uso degli antibiotici serve anche a ridurre la contagiosità del paziente.
Il trattamento della difterite cutanea prevede il lavaggio accurato delle ferite
con acqua e sapone, ed eventualmente una cura antibiotica a base di eritromicina.
10. PREVENZIONE E VACCINI
La strategia più efficace contro la difterite resta la vaccinazione preventiva. Disponibile fin dal
1920, il vaccino antidifterico contiene la tossina batterica, trattata in modo da non essere più
tossica per l’organismo, ma in grado di stimolare la produzione di anticorpi protettivi dal sistema
immunitario.
Il vaccino è consigliato a:
• tutti i bambini nel primo anno di vita
• tutti gli adulti non vaccinati
• i viaggiatori che si recano nelle zone dove la malattia è endemica.
A ciclo ultimato, la vaccinazione antidifterica conferisce una protezione pressoché totale.
Per conservare una buona immunità, si possono fare ulteriori richiami ogni dieci anni.