Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Do you believe in magic? La VQR tra pseudoscienza e intimidazione matematicaGiuseppe De Nicolao
Intervento di Giuseppe De Nicolao all'incontro "Per il diritto allo studio e alla ricerca", Università degli Studi di Napoli Federico II Aula Pessina, Corso Umberto 1 11 febbraio 2016, ore 9
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Do you believe in magic? La VQR tra pseudoscienza e intimidazione matematicaGiuseppe De Nicolao
Intervento di Giuseppe De Nicolao all'incontro "Per il diritto allo studio e alla ricerca", Università degli Studi di Napoli Federico II Aula Pessina, Corso Umberto 1 11 febbraio 2016, ore 9
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Gli ambienti di social networking nella didattica a scuola
Quando navigare su Facebook, Flickr e Twitter non è solo perder tempo ma incrementare le
proprie conoscenze e competenze digitali…
22 Ottobre 2009
Il seminario vuole illustrare in modo esperenziale approcci e potenzialità dell’uso degli
strumenti del web 2.0 e degli ambienti di social networking per la collaborazione e
l’apprendimento in rete “lato docente”, attraverso attività e tecniche da poter applicare in aula.
M.E. Cigognini - Facoltà di Psicologia, Università degli studi di Trieste
La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola. … … il “fare scuola” significa oggi mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale
Nuvole e orologi: rovesciare i processi di valutazioneLuisanna Fiorini
Hot Potatoes è un software semplicissimo per creare test di valutazione. La proposta è semplice: Rovesciamento e gioco, ovvero i test sono preparati dagli studenti.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
Presentazione del libro "Il digitale e la scuola italiana" (Ledizioni).
Si parla dei presupposti del digitale, dei falsi miti sull'incompatibilità tra tecnologie e scuola e di molto altro.
Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
Relazione al Convegno "Matematica in classe 2014"
Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Gli ambienti di social networking nella didattica a scuola
Quando navigare su Facebook, Flickr e Twitter non è solo perder tempo ma incrementare le
proprie conoscenze e competenze digitali…
22 Ottobre 2009
Il seminario vuole illustrare in modo esperenziale approcci e potenzialità dell’uso degli
strumenti del web 2.0 e degli ambienti di social networking per la collaborazione e
l’apprendimento in rete “lato docente”, attraverso attività e tecniche da poter applicare in aula.
M.E. Cigognini - Facoltà di Psicologia, Università degli studi di Trieste
La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola. … … il “fare scuola” significa oggi mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale
Nuvole e orologi: rovesciare i processi di valutazioneLuisanna Fiorini
Hot Potatoes è un software semplicissimo per creare test di valutazione. La proposta è semplice: Rovesciamento e gioco, ovvero i test sono preparati dagli studenti.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
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Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
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Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
4. 1
"L'innovazione non nasce dagli strumenti e dalle apparecchiature tecnologiche,
ma dalle scelte didattiche che stanno alla base del loro uso.
Avere nuovi strumenti a disposizione non determina in sé un cambiamento.
Ed è un errore fondamentale concentrarsi solo sul funzionamento dello strumento
e non sugli obiettivi educativi."
Pier Cesare Rivoltella, CREMIT - Centre of Research about Media
and ICT in Education - Università Cattolica di Milano
5. 1
«… i nostri studenti sono oggi molto bravi (più bravi di noi) nel muoversi
‘orizzontalmente’ da un contenuto informativo granulare all’altro, ma hanno scarsissime
capacità di interpretazione e costruzione di contenuti informativi complessi.»
Gino Roncaglia, - Associate Professor of Digital Humanities and Digital Publishing,
Università della Tuscia, Viterbo
8. 1
"Genitore: "Io non ci capisco niente ma mio figlio di 7 anni... Gli
esperti li chiamano nativi digitali"
Io: "Se sono esperti non li chiamano più così..."
Genitore: "Ah! E come li chiamano ora?"
Io: "Bambini’’
Maria Grazia Fiore (docente scuola primaria, Bari)