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05
     23 LUGLIO 2009
                                                                APPUNTI
                                                                DIGITALI
                                                                           Quaderni
                                                                      Dematerializzazione e
                                                                      conservazione sostitutiva
                                                                      Contenuti:

                                                                      Premessa e definizioni
                                                                      Archiviazione e conservazione
                                                                      Ambito di applicazione della conservazione
                                                                      Il software applicativo di conservazione
                                                                      La conservazione come servizio
                                                                      Documenti informatici di rilevanza tributaria
                                                                      Il responsabile della conservazione sostitutiva
                                                                      Responsabilità
                                                                      Riferimenti




                            Premessa e definizioni
                            Il processo di dematerializzazione dei documenti che ormai da tempo è consentito
                            dalla normativa italiana, permette di ottenere numerosi ed ovvi vantaggi. Il primo è
                            quello di consentire, in una forma legalmente riconosciuta, la sostituzione della carta
                            con documenti digitali opportunamente trattati; inoltre risulta economicamente
                            vantaggioso essendo ormai facilmente realizzabile attraverso le diverse soluzioni
                            presenti sul mercato.

                            I costi e le inefficienze della gestione cartacea dei documenti sono facilmente
                            individuabili da chiunque, e trovano i principali problemi nel dispendio di tempo e
                            risorse per la gestione fisica della stampa, dell’invio, della copia, degli spazi di
                            stoccaggio necessari, nella difficoltà di ricerca e reperimento, nella perdita e
                            nell’alterazione della qualità del supporto.
Alcuni concetti
e definizioni               In uno studio di Infocamere del 2006 fu ad esempio stimato che i costi della gestione
                            cartacea dei documenti, a livello nazionale, potevano essere stimati fra il 3 % ed il 5 %
Documento informatico       del PIL nazionale, anche se, naturalmente, la parte principale di essi andava imputata
                            agli Enti ed alla Pubblica Amministrazione. Nelle imprese, diverse analisi condotte nel
                            tempo, hanno portato a stimare nella gestione delle fatture attive e passive, un
                            possibile risparmio di costi dell’ordine del 50 % (da 9 € a 4 € per il costo medio di una
                            fattura attiva e da 18 € a 9 € per una fattura passiva).

                            Rimandando, per il dettaglio, alla normativa indicata nei riferimenti in appendice,
                            richiamiamo qui alcune delle definizioni e dei concetti di base su cui è fondato il
                            processo.

                            La legge definisce come documento informatico la rappresentazione informatica di
                            atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti. Nella pratica, come tutti sanno, un documento
                            informatico è una sequenza di caratteri binari che possono rappresentare testo,
                            immagini, sequenze audio o video.




                        1
Un documento informatico non è soggetto, per sua natura e per la norma, ad una
                                    distinzione tra copia ed originale. La distinzione sussite invece per il documento
                                    analogico, formato attraverso una grandezza fisica che assume valori continui: un
                                    documento cartaceo, le immagini su di una pellicola ecc.

                                    Per un documento analogico si distingue: originale e copia.

                                    Un documento analogico originale può inoltre essere unico o non unico; nel
                                    secondo caso è possibile risalire al suo contenuto attraverso delle altre scritture o dei
                                    documenti di cui è obbligatoria la conservazione.

                                    Un documento statico non modificabile è un documento informatico redatto in
                                    modo tale per cui il suo contenuto risulti non alterabile durante le fasi di accesso e di
                                    conservazione.

                                    La firma elettronica è l’insieme di dati in forma elettronica che, connessi al
                                    documento informatico, permettono l’identificazione informatica del firmatario. La
                                    firma elettronica qualificata è una procedura informatica, basata su un certificato
Alcuni concetti                     qualificato e realizzata mediante un dispositivo sicuro per la creazione della firma, che
e definizioni                       garantisce l’associazione univoca al firmatario. Quando ci si riferisce alla firma
                                    digitale di un documento, ci si riferisce implicitamente, per legge, alla sua firma
Documento analogico
Unico e non unico                   elettronica qualificata.
Firma elettronica
Firma elettronica qualificata       Il riferimento temporale è l’informazione contenente la data e l’ora “che può essere
Firma digitale                      associata ad uno o più documenti informatici. Di fatto consiste in una procedura
Riferimento temporale
Marca temporale                     software che effettua l’associazione di tali informazioni al documento e, in generale,
Impronta                            non è opponibile a terzi. La marca temporale è un procedimento più esteso atto ad
                                    assegnare ad un documento informatico un’evidenza temporale opponibile a terzi.
                                    L’operazione deve rispettare le procedure di sicurezza definite e documentate dalla
                                    legge e dai procolli di attuazione.

                                    L’impronta di un documento informatico è una sua rappresentazione sintetica. Per
                                    come essa è costruita non è possibile avere due documenti informatici diversi che
                                    generano la medesima impronta. Dall’impronta non è possibile ricostruire il
                                    documento da cui è stata generata.

                                    Per un approfondimento dell’applicazione a documenti informatici della firma digitale,
                                    della marca temporale è possibile anche fare riferimento al documento dello stesso
                                    autore:

                                            Documenti elettronici: cifratura, firma elettronica e marca temporale
                                         http://lnx.gallerani.it/wordpress/wp-content/uploads/2010/01/A03-Documenti-elettronici-Cifratura-firma-elettronica-e-marca-temporale-V001.pdf



                                    Archiviazione e conservazione
                                    Direttamente dal vocabolario archiviare significa raccogliere ordinatamente e
                                    sistematicamente atti e documenti; lo scopo è evidentemente quello di ottenere il più
                                    semplice e rapido accesso ai documenti desiderati. L’archiviazione elettronica dei
                                    documenti è di fatto l’impiego di procedure ed applicazioni software in grado di gestire
Archiviare e                        documenti informatici e le informazioni associate.
conservare:                         Conservare dal vocabolario significa mantenere qualcosa nel tempo in modo che
significato                         non subisca alterazioni; pertanto la conservazione sostitutiva è un processo
                                    finalizzato a rendere uno o più documenti informatici non deteriorabili, autentici e
                                    quindi disponibili nel tempo nella loro integrità.

                                    L’archiviazione elettronica è propedeutica ma facoltativa alla conservazione nei
                                    termini descritti. E’ evidente che nella pratica un buon sistema di archiviazione
                                    eletttronica dei documenti è il naturale fondamento di un sistema di conservazione
                                    sostitutiva.




                                2
                                                                                                                                                   © ing. Roberto Gallerani
Negli ultimi tempi si tende a parlare sempre più di archiviazione e conservazione
                    digitale dei documenti, a rafforzare il concetto che i documenti nascono in misura
                    sempre maggiore direttamente in formato digitale, e non dalla conversione della carta
                    al digitale, per l’appunto in forma sostitutiva come era nei presupposti iniziali della
                    terminologia e della norma.

                    Ambito di applicazione della conservazione
                    La legge indica esplicitamente solo quando non si può procedere con la
                    conservazione sostitutiva, ossia per la documentazione rilevante nel settore doganale,
                    delle accise e delle imposte di consumo di competenza dell’Agenzia delle dogane.

                    Pertanto l’ambito di applicazione si ricava “in negativo” e tipicamente può quindi
                    riguardare: fatture, lettere, telegrammi ricevuti/spediti, libro giornale, inventario, registri
                    IVA, registro dei cespiti, contratti, ecc., i quali se non nascono direttamente in formato
                    digitale, sono prima trattati attraverso un procedimento di conversione con scanner,
                    sistemi OCR di riconoscimento dei caratteri ecc.

                    La conservazione sostitutiva può essere limitata a una o più tipologie di documenti e
Ambiti della        non necessariamente tutte; tuttavia se viene scelto di porre in conservazione un tipo di
                    documenti, tutti i documenti di tal tipo devono essere conservati in questa forma dal
conservazione       momento della scelta. La norma prevede ad oggi anche la reversibilità, ossia il ritorno
                    alla gestione tradizionale.

                    Nella formazione dell’archivio di conservazione, i documenti digitali devono essere
                    statici, ossia non devono contenere al loro interno elementi, come macro o codici
                    eseguibili, in grado di apportare delle modifiche di rappresentazione del documento
                    dopo la generazione della firma digitale. Tipicamente si utilizzano formati TIFF o PDF.
                    L’emissione del documento viene effettuata attraverso l’apposizione di una firma
                    digitale atta a garantirne l’autenticità e l’integrità, ed una marca temporale che ne
                    attesta la precisa collocazione temporale.

                    Nella norma l’apposizione della marca temporale può essere anche in alternativa su:

                        l’insieme dei documenti
                        un’unica impronta dei documenti
                        più impronte che rappresentino i singoli documenti o l’insieme di essi

                    Per l’insieme di documenti deve essere inoltre assicurato l’ordine cronologico (ad
                    esempio l’ordine delle fatture) e per quelli di carattere fiscale ed amministrativo deve
                    essere garantita una soluzione di continuità per ogni periodo di imposta
                    (determinato dal periodo fiscale , dall’anno solare). Ancora devono essere possibili
                    funzioni di ricerca attraverso informazioni come nome, cognome, partita iva, codice
                    fiscale, ecc, al fine di consentire l’esibizione di documenti in caso di ispezioni,
                    controlli o verifiche.

                    L’insieme di documenti così trattati deve essere memorizzato su un qualsiasi supporto
                    che garantisca la leggibilità nel tempo e con il soddisfacimento di alcuni obblighi quali
                    la memorizzazione in almeno due copie distinte (una di sicurezza) e la verifica
                    periodica della leggibilità dei supporti almeno ogni 5 anni.

                    Le regole, a cui devono attenersi tutti i fornitori di prodotti o di servizi di conservazione
                    sostitutiva , sono quelle della deliberazione CNIPA n. 11/2004.

                    Per i documenti di rilevanza tributaria, la norma, ribadita dalla recente risoluzione
                    dell’Agenzia delle Entrate n.158 del 15 giugno 2009, prevede anche che l’impronta
                    dell’intero archivio venga inviata all’amministrazione finanziaria entro quattro
                    mesi dalla scadenza scadenza dei termini previsti per la presentazione delle
                    dichiarazioni relative ai rispettivi documenti (il termine era fino a poco tempo fa di un



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                                                                                         © ing. Roberto Gallerani
mese, ed è stato portato a quattro con il decreto del 6 marzo 2009 con pubblicazione
                    n. 80 della Gazzetta Ufficiale in data 6 aprile 2009).

                    Nelle condizioni menzionate le copie di documenti originali non unici formati in
                    origine su supporto cartaceo o comunque non informatico, sostituiscono a tutti
                    gli effetti di legge gli originali da cui sono stati tratti, attraverso la certificazione
                    della loro conformità all’originale effettuata ed autenticata dal responsabile della
                    conservazione con l’apposizione della propria firma digitale.

                    Nel caso della conservazione sostitutiva di documenti analogici unici, era prescritta,
                    fino a poco tempo fa, l’ulteriore apposizione del riferimento temporale e della firma
                    digitale da parte di un pubblico ufficiale.

                    E’ opportuno segnalare che all’art. 16 del Decreto Legge 185/2008 convertito nella
                    legge n.2 del 28 gennaio 2009 è stato definitivamente eliminato l'obbligo di intervento
                    del pubblico ufficiale nei processi di conservazione sostitutiva dei documenti originali
                    unici. Viene previsto, infatti, che le copie su supporto informatico di "qualsiasi
                    tipologia" di documento analogico originale (unico e non unico), formato in origine su
                    supporto cartaceo, sostituiscono a ogni effetto di legge gli originali da cui sono tratte,
                    se la loro conformità alla versione autentica è garantita da chi la detiene mediante
                    l'utilizzo della propria firma digitale e nel rispetto delle regole tecniche previste dal
Ambiti della        Codice dell'amministrazione digitale (Dlgs 82/2005). Quindi, d'ora innanzi, per portare
conservazione       in conservazione i documenti originali unici non sarà più necessario ricorrere al notaio,
                    ma basterà la firma digitale del responsabile della conservazione sostitutiva, di cui
                    all'articolo 5 della deliberazione Cnipa 11/2004. In futuro con successivi decreti
                    ministeriali potranno essere specificate con precisione le categorie di documenti per le
                    quali debba essere contemplato l’obbligo di conservazione dell'originale analogico o si
                    renda indispensabile una sostituzione "certificata" del documento analogico unico con
                    la sua copia conforme digitale, a cura di un pubblico ufficiale.

                    La norma infine prevede esplicitamente che i documenti, una volta posti in
                    conservazione, possano essere oggetto di un processo di riversamento del loro
                    contenuto da un supporto all’altro in concomitanza di un eventuale modificazione del
                    formato di rappresentazione informatica (ad es da PDF a XML a seguito di un
                    aggiornamento tecnologico o dello standard dell’archivio).

                    Il processo di riversamento si dice:

                    diretto quando è di mera duplicazione del contenuto da un supporto all’altro senza
                    alcuna alterazione del contenuto (backup)

                    sostitutivo quando, nel corso del trasferimento di tutto o una parte di esso, avvenga
                    una modificazione della rappresentazione informatica




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                                                                                     © ing. Roberto Gallerani
Il software applicativo di conservazione

                               Può essere schematizzato come segue.




Il software di
conservazione




                               Una funzionalità di invio/ricevimento dei documenti e delle loro relative informazioni
                               da:

                                   un sistema di archiviazione documentale
                                   manualmente da una ricerca effettuata nel sistema di archiviazione o
                                   automaticamente con criteri predefiniti
                                   un sistema esterno come l’ERP
                                   manualmente da una ricerca effettuata dal sistema ERP o automaticamente con
                                   criteri predefiniti
                                   una pagina o una maschera su cui manualmente l’utente indica i documenti e le
Funzioni di                        relative informazioni
riferimento
                               Una funzione di chiusura che effettua la preparazione del lotto di documenti secondo
Invio/Ricevimento              le norme prescritte per la conservazione.
Chiusura
Riversamento diretto
Riversamento sostitutivo       Le funzioni di riversamento diretto per l’effettuazione di copie di sicurezza e backup
Ricerca                        dei supporti e di riversamento sostitutivo al fine di gestire la riunificazione del
                               contenuto di più supporti su di un unico media, oppure al fine di effettuare variazioni
                               del formato di rappresentazione digitale dei documenti.

                               Una funzione di ricerca per il rintracciamento rapido e semplice dei documenti ai fini
                               di una richiesta di esibizione.

                               La funzione di invio/ricevimento è importante nel qualificare il grado di integrazione
                               con gli altri sistemi aziendali, ed in particolare con il sistema di archiviazione
                               documentale che, pur non essendo obbligatorio, è ovviamente un componente
                               fondamentale per l’utilizzo efficiente di documenti digitali all’interno dell’azienda. Le
                               funzioni di ricerca sono in generale minimali essendo finalizzate al reperimento dei




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                                                                                                © ing. Roberto Gallerani
documenti a fini di esibizione, alla catalogazione dei supporti e delle operazioni svolte
                      sul sistema dal responsabile della conservazione sostitutiva e dagli eventuali altri
                      incaricati. Sono infatti demandate al sistema di archiviazione tutte le altre funzioni
                      attinenti alla gestione ed alla ricerca di documenti che utilizzano concetti e strumenti di
                      fascicolazione manuale o automatica, ricerca per parole chiave del contenuto. Un
                      compito però essenziale e quello di garantire efficientemente anche la ricerca di
                      documenti posti su di un supporto, al di fuori della sede aziendale. Ad esempio nel
                      caso in un’ispezione venga fornita la copia di un supporto (un DVD per esempio) ad
                      un ispettore, è importante che il supporto inserito in un altro PC in un altro ufficio,
                      possa essere consultabile senza bisogno dell’infrastruttura software che lo ha
                      generato.

                      La funzione di chiusura, attivata manualmente o automaticamente secondo criteri
                      predefiniti (es. tutte le fatture attive in archivio con data di emissione negli ultimi
                      quindici giorni), esegue le operazioni prescritte:

                          indicizzazione, intesa come creazione dell’elenco (indice) dei documenti del lotto
                           con le relative informazioni
                          calcolo dell’impronta e firma digitale di ognuno dei documenti coinvolti

La funzione di            firma digitale nella sua interezza dell’intero lotto di documenti con la chiave privata
                           del responsabile della sicurezza, ad esempio attraverso la propria smartcard
chiusura                   inserita nell’apposito lettore collegato al PC da cui viene eseguita l’operazione
                          apposizione della marca temporale nella sua interezza all’intero lotto di
                          documenti, prelevandola automaticamente via internet dalla CA presso cui ne è
                          stato effettuato il precedente acquisto
                          preparazione dell’immagine dell’archivio per il supporto di memorizzazione
                          scrittura dei supporti in almeno due copie, una principale ed una secondaria di
                          backup
                          preparazione delle etitchette da applicare ai supporti esterni
                          registrazione dettagliata nel sistema di tutte le operazioni effettuate (data e ora,
                           utente responsabile della conservazione), dello stato di conservazione in cui i
                           documenti sono passati e la loro ubicazione sui supporti
                      Prima di effettuare la chiusura di un lotto di documenti, nel caso fossero presenti
                      documenti digitali ottenuti da originali unici, il sistema deve prevedere la possibilità di
                      permetere ad un Pubblico Ufficale di firmare digitalmente tali documenti mediante la
                      propria smartcard.

                      L’impiego di supporti ottici esterni quali CD, DVD, BLUE RAY, secondo le ultime
                      risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate, non esclude la possibilità di utilizzare anche
                      dispositivi come hard disk e similari. Tuttavia si deve osservare che, anche in
                      considerazione delle misure minime di sicurezza comunque da adottare, è
                      necessario dotarsi di un metodo che garantisca di non rischiare la perdita degli archivi
                      generati. Se si utilizzano supporti esterni essi, oltre a poter essere collocati in armadi
Attenzione alle       ignifughi e resistenti ad acqua e disastri in genere, sono anche facilmente posizionabili
misure minime         in luoghi geograficamente diversi. Se invece si registrano le due copie del generico
                      archivio, sui dischi di due server diversi dell’azienda o peggio ancora sui dischi dello
di sicurezza          stesso server, in caso di particolari eventi potrebbe essere assai difficile garantirne il
                      recupero. In tali casi sarebbe quindi necessario valutare soluzioni alternative del tipo:

                          server collocati in due luoghi geograficamente diversi (ad esempio due data
                          center uno a Bologna ed uno a Milano) periodicamente sottoposti a procedure di
                          backup
                          utilizzo di due SAN (Storage Area Network) con funzioni di replica automatica
                          poste in due zone geografiche distinte e sottoposte comunque a periodiche
                          procedure di backup ad esempio su librerie hardware dedicate




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                                                                                        © ing. Roberto Gallerani
Soluzioni miste: un server aziendale in sede o in un data center unito alla
                          immediata generazione di un backup su di un supporto esterno

                      Il sistema deve essere comunque in grado di recepire e registrare il log delle
                      operazioni di scrittura, copia e duplicazione effettuate.

                      I software presenti sul mercati italiano sono di due tipi:

                          Client/Server

                          Esiste un software da installare sia sul server di gestione centrale che sui singoli
Software                  PC di lavoro. L’utilizzo è tipicamente effettuato dalla rete locale oppure, da remoto
client/server e           via internet, attraverso la configurazione di una VPN.
su piattaforma            Su piattaforma Web
web
                          Tutta l’”intelligenza” del software è collocata sul server centrale ed i singoli posti
                          di lavoro accedono attraverso un comune browser internet (MS Internet Explorer,
                          Mozilla Firefox, ecc) sia in rete locale che da remoto via internet
                      Anche se la tendenza è verso l’impiego di soluzioni di tipo web, le applicazioni
                      client/server hanno di solito interfacce più comode ed ergonomiche. Per contro
                      l’approccio web meglio si sposa alla possibilità di offrire le funzionalità anche in
                      modalita ASP (Application Service Provisioning) o con l’altro acronimo ormai diffuso
                      SaaS (Software as a Service), con accesso cioè via web ad un servizio a canone,
                      piuttosto che ad un software proprio acquistato o noleggiato.

                      Tutti sono basati sull’impiego di database relazionali come MS SQL SERVER,
                      RDBMDS ORACLE o in alcuni casi open source come MYSQL o POSTGRES.

                      La conservazione sostitutiva come servizio



La
conservazione
come servizio




                      La proposta come servizio, accessibile via web, è in generale basata sui seguenti
                      elementi:




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                                                                                       © ing. Roberto Gallerani
possibilità di invio dei documenti già in formato digitale attraverso un portale
                          web apposito o via email, oppure via fax o, in alcuni casi, anche in formato
                          cartaceo

Caratteristiche           capacità interna del servizio di acquisizione/cattura/indicizzazione dei
                          documenti e delle informazioni
del servizio
                          archiviazione dei documenti indicizzati secondo la normativa e in accordo con il
                          cliente, fornendo funzioni di ricerca e consultazione che permettano la semplice
                          esibizione del documento
                          un motore per la preparazione dei lotti da porre in conservazione con firma
                          digitale e marca temporale
                      Nell’invio dei documenti le differenze tra i diversi operatori possono essere molte, in
                      funzione delle capacità interne del gestore di trattare i documenti. In taluni casi
                      l’operazione è estremamente minimale, nel senso che il cliente trasmette per ogni
                      documento le informazioni relative attraverso un file XML o TXT, potendole inserire
                      anche manualmente, se necessario, sul modulo di una pagina web opportunamente
                      predisposta. Altri possono ricevere direttamente il contenuto degli spool di stampa in
                      formato TXT generando autonomamente documenti PDF ed estraendo le
                      informazioni. In altre proposte si accettano i documenti cartacei, applicando poi delle
                      funzioni di estrazione delle informazioni basate sull’applicazione di software di OCR
                      (Optical Character Recognition) e motori di configurazione di regole di analisi dei
                      contenuti. Alcuni gestori propongono dei plug-in per alcuni dei più diffusi ERP che
                      permettono la trasmissione diretta, via internet, di documenti ed informazioni. Nel caso
                      del trattamento di documenti cartacei, il tutto è reso più complicato dal fatto che
                      spesso la qualità dei documenti è tuttaltro che adatta per un processo di “acquisizione
                      intelligente” (inteso come digitalizzazione più estrazione delle informazioni).

                      In ogni caso, data anche la novità di questo genere di proposta e l’estrema varietà di
                      condizioni, formati, esigenze, di aspetti legati alla qualità dei documenti (per il
                      cartaceo) ecc., è raccomandabile, per l’utente finale, un’attenta valutazione prima
                      delle proprie esigenze anche in relazione alla propria situazione organizzativa ed
                      informatica, e quindi un’accurata selezione delle diverse proposte di servizio, con la
                      valutazione concreta delle funzioni effettivamente praticabili.

                      Per l’operazione di chiusura del lotto di documenti è richiesta la firma digitale del
                      responsabile della conservazione. Nella maggior parte dei casi il gestore si propone e
                      può essere delegato a svolgere funzione di responsabile della conservazione per
                      conto del cliente, come prescritto dalla legge. Tuttavia con il Decreto del Presidente
Nuova                 del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 2009 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 129
                      del 06/06/2009 e la cui entrata in vigore è prevista per il 3 dicembre 2009, viene reso
possibilità di        concretamente possibile al gestore certificato e qualificato di utilizzare e conservare
impiego di            presso i propri locali degli opportuni dispositivi di firma denominati HSM (Hardware
                      Security Module). Questi dispositivi contengono al loro interno, in forma sicura, le
apparati HSM          chiavi private di titolari firmatari (utilizzabili per apporre una firma digitale). Il generico
(Hardware             titolare può quindi attivare da remoto il dispositivo HSM e apporre la firma digitiale
Security              mediante l’impiego sicuro della propria chiave privata. Come noto utilizzando una
                      smartcard collegata localmente al PC, il titolare deve introdurre un PIN per l’accesso
Module)               e l’attivazione della firma attraverso la smartcard stessa. Impiegando un HSM il
                      titolare non utilizzerà nessuna smartcard e, di conseguenza, non dovrà neppure aver
                      collegato un lettore USB al proprio PC. Il titolare disporrà di un dispositivo per la
                      generazione automatica di un PIN (diverso ad ogni richiesta) simile a quelli ormai
                      d’uso comune per l’utilizzo dei servizi di home banking, per l’attivazione del
                      dispositivo remoto HSM da utilizzare per apporre la firma digitale. In questa maniera si
                      svincola il titolare dalla necessità di disporre della smartcard, del relativo lettore USB
                      collegato al proprio PC e del programma software necessario.




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                                                                                           © ing. Roberto Gallerani
Documenti informatici di rilevanza tributaria

                        Per i documenti rilevanti a fini tributari la disciplina che governa la tempistica con cui
                        deve essere effettuata la conservazione dei documenti, è quella dell’art.3 comma 2,
                        D.M.E.F. 23 gennaio 2004: almeno quindicinale per le fatture ed annuale per gli altri
                        documenti, tenendo anche conto del fatto che l’inizio del procedimento di
Alcuni aspetti di       conservazione può avvenire in qualsiasi momento e quindi non necessariamente
                        all’inizio dell’esercizio.
rilevanza
tributaria              L’imposizione dell’imposta di bollo sui documenti informatici, in ragione della loro
                        immaterialità, è di tipo virtuale, in funzione del tipo di documento e del numero di
                        registrazioni. Il pagamento avviene attraverso un modello F23 e con un meccanismo
                        di comunicazione e pagamento a preventivo seguito da un “conguaglio” a consuntivo
                        (per il procedimento si veda la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 36 del 6
                        dicembre 2006 -
                        http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebf9d545c638a91/circolare_36.pdf
                        )

                        Il responsabile della conservazione sostitutiva
                        L’Agenzia delle Entrate ha chiaramento indicato che il responsabile della
                        conservazione si identifica di norma con il contribuente, fatta salva per quest’ultimo, la
                        facoltà di designare un terzo. L’Amministrazione finanziaria ha inoltre precisato che la
Il responsabile         delega, in tutto o in parte delle funzioni, possa essere effettuata nei confronti di
della                   soggetti pubblici o privati che garantiscano, per competenza ed esperienza, la corretta
                        esecuzione delle operazioni di conservazione.
conservazione
sostitutiva             In relazione alla normativa, il responsabile della conservazione assolve le seguenti
                        funzioni:

                            Definire le caratteristiche ed i requisiti del sistema di conservazione in funzione
                            della tipologia dei documenti da conservare, mantenendone un’evidenza
                            documentata. Organizzare di conseguenza il contenuto dei supporti, gestendo le
                            procedure di sicurezza e di tracciablità che garantiscono la corretta
                            conservazione anche ai fini di esibizione di ciascun documento conservato
                            Per ogni supporto archivia e rende disponibili, per mezzo di adeguate procedure
                            software e servizi, le seguenti informazioni:
                                         •    descrizione del contenuto del lotto di documenti
                                         •    i propri estremi identificativi
                                         •    gli estremi identificativi e l’indicazione dei compiti delle eventuali
                                              persone alle quali abbia a sua volta delegato
Funzioni del                             •    indicazione delle copie di sicurezza
responsabile
                            Mantiene e rende accessibile un archivio delle versioni del software
della                       eventualmente utilizzato
conservazione               Verifica la corretta funzionalità dei programmi o del servizio di gestione
sostitutiva
                            Adotta tutte le misure necessarie per la sicurezza fisica e logica del sistema di
                            conservazione e delle copie dei supporti
                            Richiede la presenza del Pubblico Ufficiale nei casi in cui sia previsto il suo
                            intervento, assicurandogli l’assistenza per l’espletamento delle sue funzioni
                            Definisce e documenta le procedure di sicurezza per l’apposizione della firma
                            digitale e della marca temporale
                            Verifica periodicamente, con cadenza non superiore ai cinque anni, l’effettiva
                            leggibilità dei documenti conservati sui supporti, curando, quando necessario, il
                            riversamento diretto o sostitutivo dei contenuti.



                    9
                                                                                           © ing. Roberto Gallerani
Responsabilità
                  Verso il fisco la responsabilità è di chi affida l’incarico al responsabile, ossia del
                  contribuente. Il responsabile risponde a chi gli ha affidato l’incarico, in termini di
                  responsabilità contrattuale, e se commette errori propri risponde dei danni (art.1218
Responsabilità    c.c.)
generali          Per concludere è giusto osservare la stretta relazione, o forse è meglio dire
                  collaborazione, tra Responsabile della conservazione e Responsabile del trattamento
                  dei dati (Codice della Privacy). Entrambi in comune devono avere competenze di tipo
                  informatico ed organizzativo. Il primo anche competenze di natura legale e fiscale
                  attinenti alla conservazione della documentazione ed il secondo attinenti al Codice
                  della Privacy.

                  Riferimenti

                  • Codice dell’Amministrazione digitale (d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82) -
                  http://www.cnipa.gov.it/site/_files/Opuscolo%2013II.pdf

                  • Deliberazione Cnipa 19 febbraio 2004, n. 11 recante le regole tecniche per la
                  riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la
                  conformità dei documenti agli originali -
Alcuni            http://www.cnipa.gov.it/site/_files/DELIBERAZIONE%2019%20febbraio%202004_v1.p
                  df
riferimenti
                  Circolare 6 dicembre 2006, n. 36 dell’Agenzia delle entrate - “Decreto ministeriale 23
                  gennaio 2004 – Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti
                  informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto.” -
                  http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebf9d545c638a91/circolare_36.pdf

                  Circolare 19 ottobre 2005, n. 45 dell’Agenzia delle entrate - “Decreto legislativo 20
                  febbraio 2004, n. 52 - Attuazione della direttiva 2001/115/CE che semplifica ed
                  armonizza le modalità di fatturazione in materia di IVA.” -




                 10
                                                                                  © ing. Roberto Gallerani
ing. Roberto Gallerani
                       a partire dal 1984, nella PMI, ha maturato esperienze nella conduzione di attività nelle seguenti aree:

                         Esame delle esigenze, valutazione, selezione, avviamento di soluzioni:

                              •    Gestione elettronica dei documenti
                              •    Fattura elettronica e conservazione sostitutiva
                              •    Acquisizione dei documenti cartacei con riconoscimento del tipo di documento ed estrazione automatica
                                   delle informazioni
                              •    BPM: Business Process Management (workflow e processi assistiti di trattamento dei documenti)
                              •    CRM: Customer Relationship Management
                              •    Integrazione di ERP e CRM con sistemi di gestione documentale
                              •    CMS: Content Management Systems per la gestione di contenuti/portali aziendali
                              •    Sistemi informativi tecnici CAD 2D/3D, PDM/PLM con integrazione ai componenti di produzione, nel
                                   settore manifatturiero meccanico

                         Esame delle esigenze, valutazione e individuazione delle soluzioni hardware e software per l’ “adaptive enterprise“
                         e la “business continuity”:

                              •    Architetture di elaborazione in cluster
                              •    Virtualizzazione e consolidamento
                              •    Storage Area Network, Network Attached Storage, Tape Libraries e backup
                              •    Sistemi di monitoraggio di reti di comunicazione ed elaborazione
                              •    Sicurezza e sistemi di sicurezza a livello di comunicazioni ed applicativi
                              •    Collocazione in “data center” di sistemi ed Application Service Provisioning
                              •    Analisi dei rischi legati alla stilazione del DPS

                         Studio, progettazione e direzione dello sviluppo di sistemi:

                              •    Electronic Document Management
                              •    Product Data Management / Product Lifecycle Management
                              •    Gestione delle funzioni pre-vendita e post-vendita nel settore manifatturiero meccanico
                              •    Database di sintesi per il supporto alle decisioni in area CRM
                              •    Gestione dei processi di formazione aziendali

                         Progetti speciali

                              •    Gestione del progetto software di acquisizione e archiviazione dei dati di esercizio, l'analisi statistica ed il
                                   controllo di macchine per il confezionamento di prodotti nel settore farmaceutico.
                              •    Gestione del progetto software di sistemi di supporto alla progettazione ed alla documentazione di
                                   componenti per l'edilizia (dimensionamento strutturale dei componenti, generazione automatica dei disegni
                                   esecutivi 2D e della relazione per il Genio Civile)
                              •    Analisi e progettazione del sistema di pianificazione della produzione di una primaria azienda manifatturiera
                                   del settore tessile




Quaderni   05 23 LUGLIO 2009




                                                                                   Iscrizione all'Albo degli Ingegneri della provincia di Bologna, n. 4421
                                                                                   Email: roberto.gallerani@ordingbo.it - Mobile: +39 339 5003435 - http://www.gallerani.it
                                                                                   Via Berlinguer n. 1 - 40024 Castel San Pietro Terme - BO




                      11
                                                                                                                              © ing. Roberto Gallerani

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Dematerializzazione e conservazione sostitutiva

  • 1. 05 23 LUGLIO 2009 APPUNTI DIGITALI Quaderni Dematerializzazione e conservazione sostitutiva Contenuti: Premessa e definizioni Archiviazione e conservazione Ambito di applicazione della conservazione Il software applicativo di conservazione La conservazione come servizio Documenti informatici di rilevanza tributaria Il responsabile della conservazione sostitutiva Responsabilità Riferimenti Premessa e definizioni Il processo di dematerializzazione dei documenti che ormai da tempo è consentito dalla normativa italiana, permette di ottenere numerosi ed ovvi vantaggi. Il primo è quello di consentire, in una forma legalmente riconosciuta, la sostituzione della carta con documenti digitali opportunamente trattati; inoltre risulta economicamente vantaggioso essendo ormai facilmente realizzabile attraverso le diverse soluzioni presenti sul mercato. I costi e le inefficienze della gestione cartacea dei documenti sono facilmente individuabili da chiunque, e trovano i principali problemi nel dispendio di tempo e risorse per la gestione fisica della stampa, dell’invio, della copia, degli spazi di stoccaggio necessari, nella difficoltà di ricerca e reperimento, nella perdita e nell’alterazione della qualità del supporto. Alcuni concetti e definizioni In uno studio di Infocamere del 2006 fu ad esempio stimato che i costi della gestione cartacea dei documenti, a livello nazionale, potevano essere stimati fra il 3 % ed il 5 % Documento informatico del PIL nazionale, anche se, naturalmente, la parte principale di essi andava imputata agli Enti ed alla Pubblica Amministrazione. Nelle imprese, diverse analisi condotte nel tempo, hanno portato a stimare nella gestione delle fatture attive e passive, un possibile risparmio di costi dell’ordine del 50 % (da 9 € a 4 € per il costo medio di una fattura attiva e da 18 € a 9 € per una fattura passiva). Rimandando, per il dettaglio, alla normativa indicata nei riferimenti in appendice, richiamiamo qui alcune delle definizioni e dei concetti di base su cui è fondato il processo. La legge definisce come documento informatico la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti. Nella pratica, come tutti sanno, un documento informatico è una sequenza di caratteri binari che possono rappresentare testo, immagini, sequenze audio o video. 1
  • 2. Un documento informatico non è soggetto, per sua natura e per la norma, ad una distinzione tra copia ed originale. La distinzione sussite invece per il documento analogico, formato attraverso una grandezza fisica che assume valori continui: un documento cartaceo, le immagini su di una pellicola ecc. Per un documento analogico si distingue: originale e copia. Un documento analogico originale può inoltre essere unico o non unico; nel secondo caso è possibile risalire al suo contenuto attraverso delle altre scritture o dei documenti di cui è obbligatoria la conservazione. Un documento statico non modificabile è un documento informatico redatto in modo tale per cui il suo contenuto risulti non alterabile durante le fasi di accesso e di conservazione. La firma elettronica è l’insieme di dati in forma elettronica che, connessi al documento informatico, permettono l’identificazione informatica del firmatario. La firma elettronica qualificata è una procedura informatica, basata su un certificato Alcuni concetti qualificato e realizzata mediante un dispositivo sicuro per la creazione della firma, che e definizioni garantisce l’associazione univoca al firmatario. Quando ci si riferisce alla firma digitale di un documento, ci si riferisce implicitamente, per legge, alla sua firma Documento analogico Unico e non unico elettronica qualificata. Firma elettronica Firma elettronica qualificata Il riferimento temporale è l’informazione contenente la data e l’ora “che può essere Firma digitale associata ad uno o più documenti informatici. Di fatto consiste in una procedura Riferimento temporale Marca temporale software che effettua l’associazione di tali informazioni al documento e, in generale, Impronta non è opponibile a terzi. La marca temporale è un procedimento più esteso atto ad assegnare ad un documento informatico un’evidenza temporale opponibile a terzi. L’operazione deve rispettare le procedure di sicurezza definite e documentate dalla legge e dai procolli di attuazione. L’impronta di un documento informatico è una sua rappresentazione sintetica. Per come essa è costruita non è possibile avere due documenti informatici diversi che generano la medesima impronta. Dall’impronta non è possibile ricostruire il documento da cui è stata generata. Per un approfondimento dell’applicazione a documenti informatici della firma digitale, della marca temporale è possibile anche fare riferimento al documento dello stesso autore: Documenti elettronici: cifratura, firma elettronica e marca temporale http://lnx.gallerani.it/wordpress/wp-content/uploads/2010/01/A03-Documenti-elettronici-Cifratura-firma-elettronica-e-marca-temporale-V001.pdf Archiviazione e conservazione Direttamente dal vocabolario archiviare significa raccogliere ordinatamente e sistematicamente atti e documenti; lo scopo è evidentemente quello di ottenere il più semplice e rapido accesso ai documenti desiderati. L’archiviazione elettronica dei documenti è di fatto l’impiego di procedure ed applicazioni software in grado di gestire Archiviare e documenti informatici e le informazioni associate. conservare: Conservare dal vocabolario significa mantenere qualcosa nel tempo in modo che significato non subisca alterazioni; pertanto la conservazione sostitutiva è un processo finalizzato a rendere uno o più documenti informatici non deteriorabili, autentici e quindi disponibili nel tempo nella loro integrità. L’archiviazione elettronica è propedeutica ma facoltativa alla conservazione nei termini descritti. E’ evidente che nella pratica un buon sistema di archiviazione eletttronica dei documenti è il naturale fondamento di un sistema di conservazione sostitutiva. 2 © ing. Roberto Gallerani
  • 3. Negli ultimi tempi si tende a parlare sempre più di archiviazione e conservazione digitale dei documenti, a rafforzare il concetto che i documenti nascono in misura sempre maggiore direttamente in formato digitale, e non dalla conversione della carta al digitale, per l’appunto in forma sostitutiva come era nei presupposti iniziali della terminologia e della norma. Ambito di applicazione della conservazione La legge indica esplicitamente solo quando non si può procedere con la conservazione sostitutiva, ossia per la documentazione rilevante nel settore doganale, delle accise e delle imposte di consumo di competenza dell’Agenzia delle dogane. Pertanto l’ambito di applicazione si ricava “in negativo” e tipicamente può quindi riguardare: fatture, lettere, telegrammi ricevuti/spediti, libro giornale, inventario, registri IVA, registro dei cespiti, contratti, ecc., i quali se non nascono direttamente in formato digitale, sono prima trattati attraverso un procedimento di conversione con scanner, sistemi OCR di riconoscimento dei caratteri ecc. La conservazione sostitutiva può essere limitata a una o più tipologie di documenti e Ambiti della non necessariamente tutte; tuttavia se viene scelto di porre in conservazione un tipo di documenti, tutti i documenti di tal tipo devono essere conservati in questa forma dal conservazione momento della scelta. La norma prevede ad oggi anche la reversibilità, ossia il ritorno alla gestione tradizionale. Nella formazione dell’archivio di conservazione, i documenti digitali devono essere statici, ossia non devono contenere al loro interno elementi, come macro o codici eseguibili, in grado di apportare delle modifiche di rappresentazione del documento dopo la generazione della firma digitale. Tipicamente si utilizzano formati TIFF o PDF. L’emissione del documento viene effettuata attraverso l’apposizione di una firma digitale atta a garantirne l’autenticità e l’integrità, ed una marca temporale che ne attesta la precisa collocazione temporale. Nella norma l’apposizione della marca temporale può essere anche in alternativa su: l’insieme dei documenti un’unica impronta dei documenti più impronte che rappresentino i singoli documenti o l’insieme di essi Per l’insieme di documenti deve essere inoltre assicurato l’ordine cronologico (ad esempio l’ordine delle fatture) e per quelli di carattere fiscale ed amministrativo deve essere garantita una soluzione di continuità per ogni periodo di imposta (determinato dal periodo fiscale , dall’anno solare). Ancora devono essere possibili funzioni di ricerca attraverso informazioni come nome, cognome, partita iva, codice fiscale, ecc, al fine di consentire l’esibizione di documenti in caso di ispezioni, controlli o verifiche. L’insieme di documenti così trattati deve essere memorizzato su un qualsiasi supporto che garantisca la leggibilità nel tempo e con il soddisfacimento di alcuni obblighi quali la memorizzazione in almeno due copie distinte (una di sicurezza) e la verifica periodica della leggibilità dei supporti almeno ogni 5 anni. Le regole, a cui devono attenersi tutti i fornitori di prodotti o di servizi di conservazione sostitutiva , sono quelle della deliberazione CNIPA n. 11/2004. Per i documenti di rilevanza tributaria, la norma, ribadita dalla recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n.158 del 15 giugno 2009, prevede anche che l’impronta dell’intero archivio venga inviata all’amministrazione finanziaria entro quattro mesi dalla scadenza scadenza dei termini previsti per la presentazione delle dichiarazioni relative ai rispettivi documenti (il termine era fino a poco tempo fa di un 3 © ing. Roberto Gallerani
  • 4. mese, ed è stato portato a quattro con il decreto del 6 marzo 2009 con pubblicazione n. 80 della Gazzetta Ufficiale in data 6 aprile 2009). Nelle condizioni menzionate le copie di documenti originali non unici formati in origine su supporto cartaceo o comunque non informatico, sostituiscono a tutti gli effetti di legge gli originali da cui sono stati tratti, attraverso la certificazione della loro conformità all’originale effettuata ed autenticata dal responsabile della conservazione con l’apposizione della propria firma digitale. Nel caso della conservazione sostitutiva di documenti analogici unici, era prescritta, fino a poco tempo fa, l’ulteriore apposizione del riferimento temporale e della firma digitale da parte di un pubblico ufficiale. E’ opportuno segnalare che all’art. 16 del Decreto Legge 185/2008 convertito nella legge n.2 del 28 gennaio 2009 è stato definitivamente eliminato l'obbligo di intervento del pubblico ufficiale nei processi di conservazione sostitutiva dei documenti originali unici. Viene previsto, infatti, che le copie su supporto informatico di "qualsiasi tipologia" di documento analogico originale (unico e non unico), formato in origine su supporto cartaceo, sostituiscono a ogni effetto di legge gli originali da cui sono tratte, se la loro conformità alla versione autentica è garantita da chi la detiene mediante l'utilizzo della propria firma digitale e nel rispetto delle regole tecniche previste dal Ambiti della Codice dell'amministrazione digitale (Dlgs 82/2005). Quindi, d'ora innanzi, per portare conservazione in conservazione i documenti originali unici non sarà più necessario ricorrere al notaio, ma basterà la firma digitale del responsabile della conservazione sostitutiva, di cui all'articolo 5 della deliberazione Cnipa 11/2004. In futuro con successivi decreti ministeriali potranno essere specificate con precisione le categorie di documenti per le quali debba essere contemplato l’obbligo di conservazione dell'originale analogico o si renda indispensabile una sostituzione "certificata" del documento analogico unico con la sua copia conforme digitale, a cura di un pubblico ufficiale. La norma infine prevede esplicitamente che i documenti, una volta posti in conservazione, possano essere oggetto di un processo di riversamento del loro contenuto da un supporto all’altro in concomitanza di un eventuale modificazione del formato di rappresentazione informatica (ad es da PDF a XML a seguito di un aggiornamento tecnologico o dello standard dell’archivio). Il processo di riversamento si dice: diretto quando è di mera duplicazione del contenuto da un supporto all’altro senza alcuna alterazione del contenuto (backup) sostitutivo quando, nel corso del trasferimento di tutto o una parte di esso, avvenga una modificazione della rappresentazione informatica 4 © ing. Roberto Gallerani
  • 5. Il software applicativo di conservazione Può essere schematizzato come segue. Il software di conservazione Una funzionalità di invio/ricevimento dei documenti e delle loro relative informazioni da: un sistema di archiviazione documentale manualmente da una ricerca effettuata nel sistema di archiviazione o automaticamente con criteri predefiniti un sistema esterno come l’ERP manualmente da una ricerca effettuata dal sistema ERP o automaticamente con criteri predefiniti una pagina o una maschera su cui manualmente l’utente indica i documenti e le Funzioni di relative informazioni riferimento Una funzione di chiusura che effettua la preparazione del lotto di documenti secondo Invio/Ricevimento le norme prescritte per la conservazione. Chiusura Riversamento diretto Riversamento sostitutivo Le funzioni di riversamento diretto per l’effettuazione di copie di sicurezza e backup Ricerca dei supporti e di riversamento sostitutivo al fine di gestire la riunificazione del contenuto di più supporti su di un unico media, oppure al fine di effettuare variazioni del formato di rappresentazione digitale dei documenti. Una funzione di ricerca per il rintracciamento rapido e semplice dei documenti ai fini di una richiesta di esibizione. La funzione di invio/ricevimento è importante nel qualificare il grado di integrazione con gli altri sistemi aziendali, ed in particolare con il sistema di archiviazione documentale che, pur non essendo obbligatorio, è ovviamente un componente fondamentale per l’utilizzo efficiente di documenti digitali all’interno dell’azienda. Le funzioni di ricerca sono in generale minimali essendo finalizzate al reperimento dei 5 © ing. Roberto Gallerani
  • 6. documenti a fini di esibizione, alla catalogazione dei supporti e delle operazioni svolte sul sistema dal responsabile della conservazione sostitutiva e dagli eventuali altri incaricati. Sono infatti demandate al sistema di archiviazione tutte le altre funzioni attinenti alla gestione ed alla ricerca di documenti che utilizzano concetti e strumenti di fascicolazione manuale o automatica, ricerca per parole chiave del contenuto. Un compito però essenziale e quello di garantire efficientemente anche la ricerca di documenti posti su di un supporto, al di fuori della sede aziendale. Ad esempio nel caso in un’ispezione venga fornita la copia di un supporto (un DVD per esempio) ad un ispettore, è importante che il supporto inserito in un altro PC in un altro ufficio, possa essere consultabile senza bisogno dell’infrastruttura software che lo ha generato. La funzione di chiusura, attivata manualmente o automaticamente secondo criteri predefiniti (es. tutte le fatture attive in archivio con data di emissione negli ultimi quindici giorni), esegue le operazioni prescritte: indicizzazione, intesa come creazione dell’elenco (indice) dei documenti del lotto con le relative informazioni calcolo dell’impronta e firma digitale di ognuno dei documenti coinvolti La funzione di firma digitale nella sua interezza dell’intero lotto di documenti con la chiave privata del responsabile della sicurezza, ad esempio attraverso la propria smartcard chiusura inserita nell’apposito lettore collegato al PC da cui viene eseguita l’operazione apposizione della marca temporale nella sua interezza all’intero lotto di documenti, prelevandola automaticamente via internet dalla CA presso cui ne è stato effettuato il precedente acquisto preparazione dell’immagine dell’archivio per il supporto di memorizzazione scrittura dei supporti in almeno due copie, una principale ed una secondaria di backup preparazione delle etitchette da applicare ai supporti esterni registrazione dettagliata nel sistema di tutte le operazioni effettuate (data e ora, utente responsabile della conservazione), dello stato di conservazione in cui i documenti sono passati e la loro ubicazione sui supporti Prima di effettuare la chiusura di un lotto di documenti, nel caso fossero presenti documenti digitali ottenuti da originali unici, il sistema deve prevedere la possibilità di permetere ad un Pubblico Ufficale di firmare digitalmente tali documenti mediante la propria smartcard. L’impiego di supporti ottici esterni quali CD, DVD, BLUE RAY, secondo le ultime risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate, non esclude la possibilità di utilizzare anche dispositivi come hard disk e similari. Tuttavia si deve osservare che, anche in considerazione delle misure minime di sicurezza comunque da adottare, è necessario dotarsi di un metodo che garantisca di non rischiare la perdita degli archivi generati. Se si utilizzano supporti esterni essi, oltre a poter essere collocati in armadi Attenzione alle ignifughi e resistenti ad acqua e disastri in genere, sono anche facilmente posizionabili misure minime in luoghi geograficamente diversi. Se invece si registrano le due copie del generico archivio, sui dischi di due server diversi dell’azienda o peggio ancora sui dischi dello di sicurezza stesso server, in caso di particolari eventi potrebbe essere assai difficile garantirne il recupero. In tali casi sarebbe quindi necessario valutare soluzioni alternative del tipo: server collocati in due luoghi geograficamente diversi (ad esempio due data center uno a Bologna ed uno a Milano) periodicamente sottoposti a procedure di backup utilizzo di due SAN (Storage Area Network) con funzioni di replica automatica poste in due zone geografiche distinte e sottoposte comunque a periodiche procedure di backup ad esempio su librerie hardware dedicate 6 © ing. Roberto Gallerani
  • 7. Soluzioni miste: un server aziendale in sede o in un data center unito alla immediata generazione di un backup su di un supporto esterno Il sistema deve essere comunque in grado di recepire e registrare il log delle operazioni di scrittura, copia e duplicazione effettuate. I software presenti sul mercati italiano sono di due tipi: Client/Server Esiste un software da installare sia sul server di gestione centrale che sui singoli Software PC di lavoro. L’utilizzo è tipicamente effettuato dalla rete locale oppure, da remoto client/server e via internet, attraverso la configurazione di una VPN. su piattaforma Su piattaforma Web web Tutta l’”intelligenza” del software è collocata sul server centrale ed i singoli posti di lavoro accedono attraverso un comune browser internet (MS Internet Explorer, Mozilla Firefox, ecc) sia in rete locale che da remoto via internet Anche se la tendenza è verso l’impiego di soluzioni di tipo web, le applicazioni client/server hanno di solito interfacce più comode ed ergonomiche. Per contro l’approccio web meglio si sposa alla possibilità di offrire le funzionalità anche in modalita ASP (Application Service Provisioning) o con l’altro acronimo ormai diffuso SaaS (Software as a Service), con accesso cioè via web ad un servizio a canone, piuttosto che ad un software proprio acquistato o noleggiato. Tutti sono basati sull’impiego di database relazionali come MS SQL SERVER, RDBMDS ORACLE o in alcuni casi open source come MYSQL o POSTGRES. La conservazione sostitutiva come servizio La conservazione come servizio La proposta come servizio, accessibile via web, è in generale basata sui seguenti elementi: 7 © ing. Roberto Gallerani
  • 8. possibilità di invio dei documenti già in formato digitale attraverso un portale web apposito o via email, oppure via fax o, in alcuni casi, anche in formato cartaceo Caratteristiche capacità interna del servizio di acquisizione/cattura/indicizzazione dei documenti e delle informazioni del servizio archiviazione dei documenti indicizzati secondo la normativa e in accordo con il cliente, fornendo funzioni di ricerca e consultazione che permettano la semplice esibizione del documento un motore per la preparazione dei lotti da porre in conservazione con firma digitale e marca temporale Nell’invio dei documenti le differenze tra i diversi operatori possono essere molte, in funzione delle capacità interne del gestore di trattare i documenti. In taluni casi l’operazione è estremamente minimale, nel senso che il cliente trasmette per ogni documento le informazioni relative attraverso un file XML o TXT, potendole inserire anche manualmente, se necessario, sul modulo di una pagina web opportunamente predisposta. Altri possono ricevere direttamente il contenuto degli spool di stampa in formato TXT generando autonomamente documenti PDF ed estraendo le informazioni. In altre proposte si accettano i documenti cartacei, applicando poi delle funzioni di estrazione delle informazioni basate sull’applicazione di software di OCR (Optical Character Recognition) e motori di configurazione di regole di analisi dei contenuti. Alcuni gestori propongono dei plug-in per alcuni dei più diffusi ERP che permettono la trasmissione diretta, via internet, di documenti ed informazioni. Nel caso del trattamento di documenti cartacei, il tutto è reso più complicato dal fatto che spesso la qualità dei documenti è tuttaltro che adatta per un processo di “acquisizione intelligente” (inteso come digitalizzazione più estrazione delle informazioni). In ogni caso, data anche la novità di questo genere di proposta e l’estrema varietà di condizioni, formati, esigenze, di aspetti legati alla qualità dei documenti (per il cartaceo) ecc., è raccomandabile, per l’utente finale, un’attenta valutazione prima delle proprie esigenze anche in relazione alla propria situazione organizzativa ed informatica, e quindi un’accurata selezione delle diverse proposte di servizio, con la valutazione concreta delle funzioni effettivamente praticabili. Per l’operazione di chiusura del lotto di documenti è richiesta la firma digitale del responsabile della conservazione. Nella maggior parte dei casi il gestore si propone e può essere delegato a svolgere funzione di responsabile della conservazione per conto del cliente, come prescritto dalla legge. Tuttavia con il Decreto del Presidente Nuova del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 2009 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 129 del 06/06/2009 e la cui entrata in vigore è prevista per il 3 dicembre 2009, viene reso possibilità di concretamente possibile al gestore certificato e qualificato di utilizzare e conservare impiego di presso i propri locali degli opportuni dispositivi di firma denominati HSM (Hardware Security Module). Questi dispositivi contengono al loro interno, in forma sicura, le apparati HSM chiavi private di titolari firmatari (utilizzabili per apporre una firma digitale). Il generico (Hardware titolare può quindi attivare da remoto il dispositivo HSM e apporre la firma digitiale Security mediante l’impiego sicuro della propria chiave privata. Come noto utilizzando una smartcard collegata localmente al PC, il titolare deve introdurre un PIN per l’accesso Module) e l’attivazione della firma attraverso la smartcard stessa. Impiegando un HSM il titolare non utilizzerà nessuna smartcard e, di conseguenza, non dovrà neppure aver collegato un lettore USB al proprio PC. Il titolare disporrà di un dispositivo per la generazione automatica di un PIN (diverso ad ogni richiesta) simile a quelli ormai d’uso comune per l’utilizzo dei servizi di home banking, per l’attivazione del dispositivo remoto HSM da utilizzare per apporre la firma digitale. In questa maniera si svincola il titolare dalla necessità di disporre della smartcard, del relativo lettore USB collegato al proprio PC e del programma software necessario. 8 © ing. Roberto Gallerani
  • 9. Documenti informatici di rilevanza tributaria Per i documenti rilevanti a fini tributari la disciplina che governa la tempistica con cui deve essere effettuata la conservazione dei documenti, è quella dell’art.3 comma 2, D.M.E.F. 23 gennaio 2004: almeno quindicinale per le fatture ed annuale per gli altri documenti, tenendo anche conto del fatto che l’inizio del procedimento di Alcuni aspetti di conservazione può avvenire in qualsiasi momento e quindi non necessariamente all’inizio dell’esercizio. rilevanza tributaria L’imposizione dell’imposta di bollo sui documenti informatici, in ragione della loro immaterialità, è di tipo virtuale, in funzione del tipo di documento e del numero di registrazioni. Il pagamento avviene attraverso un modello F23 e con un meccanismo di comunicazione e pagamento a preventivo seguito da un “conguaglio” a consuntivo (per il procedimento si veda la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 36 del 6 dicembre 2006 - http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebf9d545c638a91/circolare_36.pdf ) Il responsabile della conservazione sostitutiva L’Agenzia delle Entrate ha chiaramento indicato che il responsabile della conservazione si identifica di norma con il contribuente, fatta salva per quest’ultimo, la facoltà di designare un terzo. L’Amministrazione finanziaria ha inoltre precisato che la Il responsabile delega, in tutto o in parte delle funzioni, possa essere effettuata nei confronti di della soggetti pubblici o privati che garantiscano, per competenza ed esperienza, la corretta esecuzione delle operazioni di conservazione. conservazione sostitutiva In relazione alla normativa, il responsabile della conservazione assolve le seguenti funzioni: Definire le caratteristiche ed i requisiti del sistema di conservazione in funzione della tipologia dei documenti da conservare, mantenendone un’evidenza documentata. Organizzare di conseguenza il contenuto dei supporti, gestendo le procedure di sicurezza e di tracciablità che garantiscono la corretta conservazione anche ai fini di esibizione di ciascun documento conservato Per ogni supporto archivia e rende disponibili, per mezzo di adeguate procedure software e servizi, le seguenti informazioni: • descrizione del contenuto del lotto di documenti • i propri estremi identificativi • gli estremi identificativi e l’indicazione dei compiti delle eventuali persone alle quali abbia a sua volta delegato Funzioni del • indicazione delle copie di sicurezza responsabile Mantiene e rende accessibile un archivio delle versioni del software della eventualmente utilizzato conservazione Verifica la corretta funzionalità dei programmi o del servizio di gestione sostitutiva Adotta tutte le misure necessarie per la sicurezza fisica e logica del sistema di conservazione e delle copie dei supporti Richiede la presenza del Pubblico Ufficiale nei casi in cui sia previsto il suo intervento, assicurandogli l’assistenza per l’espletamento delle sue funzioni Definisce e documenta le procedure di sicurezza per l’apposizione della firma digitale e della marca temporale Verifica periodicamente, con cadenza non superiore ai cinque anni, l’effettiva leggibilità dei documenti conservati sui supporti, curando, quando necessario, il riversamento diretto o sostitutivo dei contenuti. 9 © ing. Roberto Gallerani
  • 10. Responsabilità Verso il fisco la responsabilità è di chi affida l’incarico al responsabile, ossia del contribuente. Il responsabile risponde a chi gli ha affidato l’incarico, in termini di responsabilità contrattuale, e se commette errori propri risponde dei danni (art.1218 Responsabilità c.c.) generali Per concludere è giusto osservare la stretta relazione, o forse è meglio dire collaborazione, tra Responsabile della conservazione e Responsabile del trattamento dei dati (Codice della Privacy). Entrambi in comune devono avere competenze di tipo informatico ed organizzativo. Il primo anche competenze di natura legale e fiscale attinenti alla conservazione della documentazione ed il secondo attinenti al Codice della Privacy. Riferimenti • Codice dell’Amministrazione digitale (d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82) - http://www.cnipa.gov.it/site/_files/Opuscolo%2013II.pdf • Deliberazione Cnipa 19 febbraio 2004, n. 11 recante le regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali - Alcuni http://www.cnipa.gov.it/site/_files/DELIBERAZIONE%2019%20febbraio%202004_v1.p df riferimenti Circolare 6 dicembre 2006, n. 36 dell’Agenzia delle entrate - “Decreto ministeriale 23 gennaio 2004 – Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto.” - http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebf9d545c638a91/circolare_36.pdf Circolare 19 ottobre 2005, n. 45 dell’Agenzia delle entrate - “Decreto legislativo 20 febbraio 2004, n. 52 - Attuazione della direttiva 2001/115/CE che semplifica ed armonizza le modalità di fatturazione in materia di IVA.” - 10 © ing. Roberto Gallerani
  • 11. ing. Roberto Gallerani a partire dal 1984, nella PMI, ha maturato esperienze nella conduzione di attività nelle seguenti aree: Esame delle esigenze, valutazione, selezione, avviamento di soluzioni: • Gestione elettronica dei documenti • Fattura elettronica e conservazione sostitutiva • Acquisizione dei documenti cartacei con riconoscimento del tipo di documento ed estrazione automatica delle informazioni • BPM: Business Process Management (workflow e processi assistiti di trattamento dei documenti) • CRM: Customer Relationship Management • Integrazione di ERP e CRM con sistemi di gestione documentale • CMS: Content Management Systems per la gestione di contenuti/portali aziendali • Sistemi informativi tecnici CAD 2D/3D, PDM/PLM con integrazione ai componenti di produzione, nel settore manifatturiero meccanico Esame delle esigenze, valutazione e individuazione delle soluzioni hardware e software per l’ “adaptive enterprise“ e la “business continuity”: • Architetture di elaborazione in cluster • Virtualizzazione e consolidamento • Storage Area Network, Network Attached Storage, Tape Libraries e backup • Sistemi di monitoraggio di reti di comunicazione ed elaborazione • Sicurezza e sistemi di sicurezza a livello di comunicazioni ed applicativi • Collocazione in “data center” di sistemi ed Application Service Provisioning • Analisi dei rischi legati alla stilazione del DPS Studio, progettazione e direzione dello sviluppo di sistemi: • Electronic Document Management • Product Data Management / Product Lifecycle Management • Gestione delle funzioni pre-vendita e post-vendita nel settore manifatturiero meccanico • Database di sintesi per il supporto alle decisioni in area CRM • Gestione dei processi di formazione aziendali Progetti speciali • Gestione del progetto software di acquisizione e archiviazione dei dati di esercizio, l'analisi statistica ed il controllo di macchine per il confezionamento di prodotti nel settore farmaceutico. • Gestione del progetto software di sistemi di supporto alla progettazione ed alla documentazione di componenti per l'edilizia (dimensionamento strutturale dei componenti, generazione automatica dei disegni esecutivi 2D e della relazione per il Genio Civile) • Analisi e progettazione del sistema di pianificazione della produzione di una primaria azienda manifatturiera del settore tessile Quaderni 05 23 LUGLIO 2009 Iscrizione all'Albo degli Ingegneri della provincia di Bologna, n. 4421 Email: roberto.gallerani@ordingbo.it - Mobile: +39 339 5003435 - http://www.gallerani.it Via Berlinguer n. 1 - 40024 Castel San Pietro Terme - BO 11 © ing. Roberto Gallerani