Comprendere i meccanismi che regolano l'impresa coevolutiva non è facile, possono essere d'aiuto i modelli e le figure che li rappresentano e che sono contenuti nel libro di Daniela Bandera, L'impresa coevolutiva, Franco Angeli, MI. 2019
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
Breve presentazione di Parry e Associati, Società di consulenza strategica. Parry supporta le Aziende nelle seguenti aree: Relazioni Istituzionali, Public Affairs, Regulatory, Marketing Relazionale, Marketing Strategico, Corporate Social Responsibility.
Una descrizione di cosa sia il CSV e del processo di stakeholder engagement, facendo riferimento all'implementazione di questo nella strategia di Enel.
Breve presentazione di Parry e Associati, Società di consulenza strategica. Parry supporta le Aziende nelle seguenti aree: Relazioni Istituzionali, Public Affairs, Regulatory, Marketing Relazionale, Marketing Strategico, Corporate Social Responsibility.
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
Breve presentazione di Parry e Associati, Società di consulenza strategica. Parry supporta le Aziende nelle seguenti aree: Relazioni Istituzionali, Public Affairs, Regulatory, Marketing Relazionale, Marketing Strategico, Corporate Social Responsibility.
Una descrizione di cosa sia il CSV e del processo di stakeholder engagement, facendo riferimento all'implementazione di questo nella strategia di Enel.
Breve presentazione di Parry e Associati, Società di consulenza strategica. Parry supporta le Aziende nelle seguenti aree: Relazioni Istituzionali, Public Affairs, Regulatory, Marketing Relazionale, Marketing Strategico, Corporate Social Responsibility.
Il nostro brand promuove comportamenti guidati da un’etica della sostenibilità e della legalità.
Il progetto “Elexperience” (evo.elexpo.net) è un evoluzione di “Umanet Expo (elexpo.net).
Tramite i nostri prodotti diffondiamo cons@pevolezza.
“Cibo per la mente” per rendere il proprio comportamento più consapevole e sostenibile.
Ffr10_dalla rete alle reti_bpm_studiotresstudiotres
Presentazione dei risultati della ricerca commissionata nel 2009 da BPM - Faresolidale a StudiotreS per approfondire i bisogni del Terzo settore nel periodo di crisi. Vengono proposte le iniziative concrete del fare rete messe in atto da BPM come azienda.
Programma 2121 è un progetto non filantropico, ma un’ampia partnership pubblico-privata multi-attore che unisce realtà tra loro istituzionalmente e strutturalmente differenti nel perseguimento di un obiettivo comune: l’implementazione di tirocini di reinserimento lavorativo finalizzati all’inclusione sociale di detenuti, in grado di unire formazione ed esperienza lavorativa in vista di un effettivo e sostenibile reinserimento nella società attraverso il lavoro.
La possibilità di rendersi occupabili attraverso tirocinio lavorativo in ambiente non protetto offerta ai detenuti come in Programma 2121, contribuisce in modo rilevante ad alcuni SDG(s). Si segnala inoltre la centralità innovativa della governance in Programma 2121, come elemento fondamentale per la sostenibilità del progetto.
I tratti distintivi principali sono: Tirocini equamente retribuiti in ambienti "non protetti"; Partnership a valore condiviso - Non un'iniziativa filantropica; Competenze trasversali e tecniche; Focus sullo sviluppo dell'occupabilità dei detenuti; Sottoscrizione di una clausola sociale volontaria per attivare la partecipazione dell'industria.
I risultati della valutazione di parte terza dell'impatto del valore sociale hanno indicato la creazione complessiva di AUS 2.4Mil e per:
Partecipanti miglioramento di: Autostima; Sensazione dignità; Aspirazioni; Posizione finanziaria; Relazioni famigliari; Speranza; Qualità della vita; Connessioni sociali
Famiglia dei detenuti miglioramento di: Posizione finanziaria; Relazioni famigliari
Governo: Risparmio sui costi grazie alla riduzione dei reati
Settore in generale aumento di: Inclusività nel processo di assunzione; ESG compliance.
Per maggiori informazioni: www.programma2121.org
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: We...Iris Network
Esperienza presentata da Milano Sei L'altro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose" (Albert Einstein - Il mondo come lo vedo io, 1931)
Cosa significa formAzione con la A maiuscola?
Creare per ogni elemento dell’organizzazione e per l’organizzazione nel suo complesso la consapevolezza delle potenzialità proprie e delle risorse disponibili.
Fare uscire allo scoperto i talenti che spesso si nascondono all’interno delle organizzazioni e valorizzarne capacità, competenze e professionalità.
Aiutare i singoli e l’organizzazione nel suo complesso a crescere e a pensare in maniera strategica per il raggiungimento degli obiettivi.
L'IMPRESA COEVOLUTIVA: L’indagine compiuta per comprendere lo stato AS IS delle imprese oggi, di fronte alle sfide della complessità e della coevoluzione, ha permesso di tracciare le coordinate di una situazione piuttosto variegata che costituisce il punto “zero” con il quale ogni anno confrontarsi per capire come l’approccio coevolutivo viene implementato.
Il nostro brand promuove comportamenti guidati da un’etica della sostenibilità e della legalità.
Il progetto “Elexperience” (evo.elexpo.net) è un evoluzione di “Umanet Expo (elexpo.net).
Tramite i nostri prodotti diffondiamo cons@pevolezza.
“Cibo per la mente” per rendere il proprio comportamento più consapevole e sostenibile.
Ffr10_dalla rete alle reti_bpm_studiotresstudiotres
Presentazione dei risultati della ricerca commissionata nel 2009 da BPM - Faresolidale a StudiotreS per approfondire i bisogni del Terzo settore nel periodo di crisi. Vengono proposte le iniziative concrete del fare rete messe in atto da BPM come azienda.
Programma 2121 è un progetto non filantropico, ma un’ampia partnership pubblico-privata multi-attore che unisce realtà tra loro istituzionalmente e strutturalmente differenti nel perseguimento di un obiettivo comune: l’implementazione di tirocini di reinserimento lavorativo finalizzati all’inclusione sociale di detenuti, in grado di unire formazione ed esperienza lavorativa in vista di un effettivo e sostenibile reinserimento nella società attraverso il lavoro.
La possibilità di rendersi occupabili attraverso tirocinio lavorativo in ambiente non protetto offerta ai detenuti come in Programma 2121, contribuisce in modo rilevante ad alcuni SDG(s). Si segnala inoltre la centralità innovativa della governance in Programma 2121, come elemento fondamentale per la sostenibilità del progetto.
I tratti distintivi principali sono: Tirocini equamente retribuiti in ambienti "non protetti"; Partnership a valore condiviso - Non un'iniziativa filantropica; Competenze trasversali e tecniche; Focus sullo sviluppo dell'occupabilità dei detenuti; Sottoscrizione di una clausola sociale volontaria per attivare la partecipazione dell'industria.
I risultati della valutazione di parte terza dell'impatto del valore sociale hanno indicato la creazione complessiva di AUS 2.4Mil e per:
Partecipanti miglioramento di: Autostima; Sensazione dignità; Aspirazioni; Posizione finanziaria; Relazioni famigliari; Speranza; Qualità della vita; Connessioni sociali
Famiglia dei detenuti miglioramento di: Posizione finanziaria; Relazioni famigliari
Governo: Risparmio sui costi grazie alla riduzione dei reati
Settore in generale aumento di: Inclusività nel processo di assunzione; ESG compliance.
Per maggiori informazioni: www.programma2121.org
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: We...Iris Network
Esperienza presentata da Milano Sei L'altro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose" (Albert Einstein - Il mondo come lo vedo io, 1931)
Cosa significa formAzione con la A maiuscola?
Creare per ogni elemento dell’organizzazione e per l’organizzazione nel suo complesso la consapevolezza delle potenzialità proprie e delle risorse disponibili.
Fare uscire allo scoperto i talenti che spesso si nascondono all’interno delle organizzazioni e valorizzarne capacità, competenze e professionalità.
Aiutare i singoli e l’organizzazione nel suo complesso a crescere e a pensare in maniera strategica per il raggiungimento degli obiettivi.
L'IMPRESA COEVOLUTIVA: L’indagine compiuta per comprendere lo stato AS IS delle imprese oggi, di fronte alle sfide della complessità e della coevoluzione, ha permesso di tracciare le coordinate di una situazione piuttosto variegata che costituisce il punto “zero” con il quale ogni anno confrontarsi per capire come l’approccio coevolutivo viene implementato.
Le alternative che le donne si trovano davanti e le strade che percorreranno per affrontare le sfide sociali più generali determineranno il futuro della società globale per questo l'obiettivo è quello di uscire dai temi classici della riflessioni femminile/femminista, per affrontare tematiche più generali partendo dal proprio specifico di genere.
L'arte di raccontare l'azienda lo Storymarketing come attività di comunicazione sistematica e continuativa verso un target definito. Lo storytelling è un racconto narrato ad un pubblico con finalità specifiche. con lo storytelling si invitano gli altri (clienti, buyer, collaboratori) a diventare parte del mondo aziendale che la storia costruisce.
Per la formazione di genere è necessario un approccio che consenta di valorizzare le donne presenti nelle organizzazioni attraverso un percorso di empowerment specifico per donne e uomini, in grado di esaltarne le potenzialità.
Tex team experience for performing groups 2017Daniela Bandera
Team building innovativo per imprese che vogliono costruire gruppi dinamici e flessibili, in grado di cogliere le sfide della complessità e del mercato.
Le imprenditrici aib festival filosofia dispense daniela bandera 16092016Daniela Bandera
Agonismo, la volontà in azione, verso sè stessi, il contesto, il mercato e l'organizzazione. Focus sul mito dello sport, l'agonismo con sè stessi e la quarte rivoluzione industriale.
Comunicazione Interna: il modello Nomesis in 7 stepsDaniela Bandera
Cos'è la comunicazione interna, a cosa serve, chi coinvolgere e come, quali strumenti e processi organizzativi servono per implementare una funzione importante che aiuta a motivare i collaboratori, legittimare e leaders e aumentare la reputazione interna ed esterna.
Nomesis Smart Leadership Daniela Bandera 2016Daniela Bandera
Il modello di leadership tradizionale è ormai superato. La complessità ci induce a pensare come ottimale un modello di leadership collettiva, inclusiva, lean ed estesa, in grado di distribuire il potere organizzativo di scelta nei diversi ambiti della struttura organizzativa. La Smart Leadership è tutto questo, un modello di leadership intelligente funzionale alla creazione di una intelligenza organizzativa collettiva .
2. Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
INDICE DEI MODELLI E DELLE FIGURE
Prima Parte: Brain First….Equilibri instabili in tempi incerti
Le radici della complessità 4
L’ambiente organizzativo, managerializzato e operativo 5
L’ambiente statico, dinamico, para-caotico 6
Caratteristiche dei confini organizzativi 7
La relazione attraverso i confini 8
Funzionamento dei confini organizzativi 9
Il canvas della coevoluzione 10
Il canvas della coevoluzione: road map accentratta 11
Il canvas della coevoluzione: road map decentrata 12
Il canvas della coevoluzione: road map calibrata 13
Seconda Parte: Then Action….Le quattro sfide del management
Warning per le imprese coevolutive 15
Attori e relazioni nell’ambiente organizzativo 16
Il progetto del cambiamento coevolutivo: la piramide dispiegata 17
La catena del valore dell’impresa coevolutiva 16
I Three Whells: il modello di consumo 19
Esempio di mappatura degli indici di propensione al consumo 20
Campo strategico d’azione aziendale e collettiva 21
Ambito di autonomia e permanenza delle funzioni leading 22
Il modello SMART leadership nell’impresa coevolutiva 23
Leading e managing dell’impresa coevolutiva 24
4. Gap
Schemi cognitivi
COMPLESSITA’
ORGANIZZATIVA
SCHEMI
COGNITIVI
ELEMENTI
HARD
ELEMENTI
SOFT
La complessità come
percezione soggettiva
La complessità intrinseca al
sistema organizzativo
Tecnologie
Spazio esperienziale
Struttura formale
e processi
organizzativi
Spazio cognitivo
Proprietà oggetti
sottoposti a
trasformazione
Risorse
Umane
Prevedibilità
degli eventi
Livello di
apertura dei
confini
Diffusività
degli obiettivi
e dei risultati
Cultura
organizzativa
e Clima
Natura dei processi
cognitivi
Interdipendenze
organizzative
Sistema
Operativo
Interazione
Cap. 1 - Fig. 1: Le radici della complessità
Conoscenze
Gap
Competenze
Esperienze
Velocità del
cambiamento
interno
Daniela Bandera- L'impresa coevolutiva - Franco Angeli, Milano 2019
5. ECOSISTEMA GENERALE
SISTEMA
ORGANIZZATIVO
AZIENDALE
AMBIENTE ORGANIZZATIVO:
insieme di vincoli che sebbene siano esterni all’impresa
incidono direttamente sulla sua operatività e la determinano.
AMBIENTE MANAGERIALIZZATO:
insieme degli elementi ambientali che interferiscono nella
vita organizzativa aziendale di cui il management ha
consapevolezza e sui quali interviene, per ridurne e guidare
l’interferenza con probabilità diverse di efficacia.
AMBIENTE OPERATIVO:
insieme delle relazioni interne ed esterne all’impresa che
attraverso “corsie privilegiate” ed esperienziali collegano
il dentro e il fuori dell’organizzazione.
Cap. 1 – Fig. 2: L’ambiente organizzativo, managerializzato e operativo Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
6. Prevedibilità degli eventi
Velocitàdelcambiamento
Bassa
Alta
Alta
Bassa
Trend
economici
Mercato di
sbocco: clienti e
prospect
Imposte, tasse e
contributi
Mercato del
lavoro
Propensione
all’investimento
nel capitale
umano
Assetto politico-
istituzionale
Modalità di
intervento dello
stato nella
economia
Diffusione delle
tecnologie nella
vita quotidiana
Credenze
cognitive
Sistema
formativo
Valori e
consuetudini
Competitors
Diretti e indiretti
Know how
tecnologico
nel MDL di
riferimento
Livello di
innovazione
tecnologica
Tecnologie a
disposizione
nel settore di
riferimento
Confini
istituzionali del
sistema
(territoriali e
politici)
Organizzazioni
sindacali
datoriali e dei
collaboratori
Media
Media
Sottosistemi di servizio
(infrastrutture, Borsa,
Sistema bancario)
Livello di
apertura del
sistema
economico
Contratti
nazionali
di Lavoro
(CCNL)
Attori pubblici
che operano
nel settore di
riferimento
Mercato
dei beni e
dei servizi
Bisogni, desideri
e aspirazioni
sociali
Cultura del lavoro e
dell’imprenditorialità
Leggi, norme e
certificazioni
Cap. 1 – Fig. 3: L’ambiente statico, dinamico, para-caotico Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
7. Cap. 2 – Fig. 1: Caratteristiche dei confini organizzativi
nucleo
attrattore
PREVEDIBILITÀ
PERMEABILITÀESTENSIONE
STABILITÀ
+
++
+
-
- -
-
Confine primario
Confine esperienziale
Confine cognitivo
Spazio cognitivo
Spazio esperienziale
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
8. NUCLEO
Cap. 2 - Fig. 2: La relazione attraverso i confini
Sotto sistemi
critici
metabolizzatori
Sotto-sistemi
selettori
Sotto sistemi
critici
stabilizzatori
Sotto-sistemi
selettori
Sotto sistemi
critici
metabolizzatori
Sotto sistemi
critici
stabilizzatori
Mission
Cruscotti
gestionali
Sistemi di
motivazione RU
Ambiente
organizzativoSpazio
Cognitivo
Spazio
Esperienziale
Tecnologie
Monitoraggi
continui
Sistemi di
valutazione e
incentivazione
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
10. RICERCA
INTERNA/ESTERNA
REALIZZAZIONE
Sense of
making
Definire il contesto
(ambiente organizzativo)
Individuare gli “attori”
dell’ambiente organizzativo
Definire la missione e la value
proposition di ogni attore
Agire
Individuare i fattori critici ambientali
(ambiente managerializzato)
Individuare
soluzioni
A
CB
O
I
G
F
Cap. 5- Fig. 1: Il canvas della coevoluzione
L
D
Definire la visione
coevolutiva comune
Definire
obiettivi
M
N
Descrivere i
processi
Implementare
strutture
E
Coinvolgere gli interlocutori
condividendo il “Sense of making”
Attività aziendali
Attività congiunte con
interlocutori esterni
Inizio processo di
Rispecchiamento
H
Definire il Campo
strategico d’azione
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano
2019
11. RICERCA
INTERNA/ESTERNA
REALIZZAZIONE
Sense of
making
Definire il contesto
(ambiente organizzativo)
Individuare gli “attori”
dell’ambiente organizzativo
Definire la missione e la value
proposition di ogni attore
Agire
Individuare i fattori critici ambientali
(ambiente managerializzato)
Individuare
soluzioni
A
CB
O
I
G
F
Cap. 5 – Fig. 2: Il canvas della coevoluzione: road map accentrata
L
D
Definire la visione
coevolutiva comune
Definire
obiettivi
M
N
Descrivere i
processi
Implementare
strutture
E
Coinvolgere gli interlocutori
condividendo il “Sense of making”
Attività aziendali
Attività congiunte con
interlocutori esterni
Inizio processo di
Rispecchiamento
H Definire il Campo
strategico d’azione
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
12. RICERCA
INTERNA/ESTERNA
REALIZZAZIONE
Sense of
making
Definire il contesto
(ambiente organizzativo)
Individuare gli “attori”
dell’ambiente organizzativo
Definire la missione e la value
proposition di ogni attore
Agire
Individuare i fattori critici ambientali
(ambiente managerializzato)
Individuare
soluzioni
A
Cap. 5 - Fig. 3 : Il canvas della coevoluzione_road map decentrata
Definire la visione
coevolutiva comune
Definire
obiettivi
Descrivere i
processi
Implementare
strutture
Coinvolgere gli interlocutori
condividendo il “Sense of making”
Attività aziendali
Attività congiunte con
interlocutori esterni
Inizio processo di
Rispecchiamento
H
Definire il Campo
strategico d’azione
B C
D
E
F
G
I
L
M
N
O
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
13. RICERCA
INTERNA/ESTERNA
REALIZZAZIONE
Sense of
making
Definire il contesto
(ambiente organizzativo)
Individuare gli “attori”
dell’ambiente organizzativo
Definire la missione e la value
proposition di ogni attore
Agire
Individuare i fattori critici ambientali
(ambiente managerializzato)
Individuare
soluzioni
A
CB
O
I
G
F
Cap. 5 – Fig. 4: Il canvas della coevoluzione: road map calibrata
L
D
Definire la visione
coevolutiva comune
Definire
obiettivi
M
N
Descrivere i
processi
Implementare
strutture
E
Coinvolgere gli interlocutori
condividendo il “Sense of making”
Attività aziendali
Attività congiunte con
interlocutori esterni
Inizio processo di
RispecchiamentoH Definire il Campo
strategico d’azione
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
15. RICERCA
INTERNA/ESTERNA
REALIZZAZIONE
Sense of
making
Definire il contesto
(ambiente organizzativo)
Individuare gli “attori”
dell’ambiente organizzativo
Definire la missione e la
value proposition di ogni
attore
Agire
Individuare i fattori critici ambientali
(ambiente managerializzato)
Individuare
soluzioni
A
CB
O
I
G
F
Cap. 1 – Fig. 1: –Warning per le imprese coevolutive
L
D
Definire la visione
coevolutiva comune
Definire
obiettivi
M
N
Descrivere i
processi
Implementare
strutture
E
Coinvolgere gli interlocutori
condividendo il “Sense of making”
Attività aziendali
Attività congiunte con
interlocutori esterni
Inizio processo di
Rispecchiamento
H Definire il Campo
strategico d’azione
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
16. Cap. 1 – Fig. 2: Attori e relazionali nell’ambiente organizzativo
Collaboratori
ISTITUZIONI
ASSOCIAZIONI
CITTADINI
COMPETITORS
competitor
diretti
Competitor
indiretti
Prospect
Clienti
Suspect
FORNITORI
Governo Economiche
Sociali e
culturali
Associazioni
datoriali e
sindacali
Altre
associazioni/Enti
/Istituzioni
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
Quanto incluso nel tratteggio rappresenta il
campo d’azione tradizionale delle imprese,
quello esterno contiene gli attori in campo
nella strategia coevolutiva, quindi il campo
d’azione a tendere dell’impresa coevolutiva.
17. PERSONE
AMBIENTEECONOMICO
RESISTENZE E
FATTORI
ABILITANTI IL
CAMBIAMENTO
CANTIERI
COINVOLGIMENTO
AMBIENTE ISTITUZIONALE
AMBIENTE SOCIO-CULTURALE
AMBIENTETECNOLOGICO
CHECK BISOGNI
KPI
Spazio Esperienziale Nucleo
Attività di selezione delle opzioni possibili
per disegnare il cambiamento (selezione)
Piano e progetti di cambiamento per testare le
opzioni e creare commitment (stabilizzazione)
Modus operandi costante – core business
(metabolizzazione)
Cap. 1 – Fig. 3: Il progetto del cambiamento coevolutivo: la piramide dispiegata Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
18. AMBIENTE
ORGANIZZATIVO
GENERALE
(spazio antropologico
dell’agire
imprenditoriale)
AMBIENTE
ORGANIZZATIVO
(tutti i fattori che
influiscono sulla vita
dell’impresa)
AMBIENTE
MANAGERIALIZZATO
(ciò che dell’ambiente
organizzativo viene
percepito e letto dal
management)
Istituzionale
Economico
Socio-culturale
Tecnologico
INTERLOCUTORI
ESTERNI
Fattori critici
istituzionali
Fattori critici
economici
Fattori critici
socio-culturali
Fattori critici
tecnologici
BISOGNI DEGLI
INTERLOCUTORI
(relativamente al fattore
critico)
BISOGNI DELL’IMPRESA
(relativamente al fattore
critico)
negoziazione
Dotarsi di
schemi cognitivi
qualitativamente
in linea con la
complessità da
gestire
(Recupero del gap
tra ambiente
organizzativo e
managerializzato)
Selezionare
fattori critici
(Matrice del
campo
d’azione
Strategica)
Scegliere le
priorità e
stabilizzarle
(Strategia
sintropiche)
Soggetti istituzionali
Fornitori
Cittadini (clienti,
prospect,
collaboratori)
Ecc.
Decodificare i
bisogni interni
ed esterni
(Negoziazione
sociale)
Strategie ad hoc
per ogni target
(Elicitazione e
Gestione della
conoscenza, delle
competenze e
dell’intelligenza
collettiva)
Cap. 1 – Fig. 4: La catena del valore dell’impresa coevolutiva
Profitto
Reputazione/credibilità
Riconoscibilità sociale
Legittimazione sociale
Spazio cognitivo Spazio esperienziale v/so Nucleo
Attori collettivi
ricomposizionee
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
19. Elementi dell’ambiente organizzativo in cui
è collocato il consumatore
Caratteristiche strutturali del
consumatore
Caratteristiche specifiche del
consumatore relativamente ad un
prodotto/servizio specifico
Livello di fiducia nelle istituzioni
Raccolta
differenziata sul
totale RSU
Valori rilevanti per sé
(economici-funzionali-
estetici--morali
Percezione della
distintività aziendale
Distribuzione
tipologia
acquisti
Percezione della
presenza dei valori
rilevanti per sé nel
proprio ambiente
Donazioni
effettuate ad
associazioni ,
partiti, altro
Partecipazione a
attività di
volontariato
Interesse verso la
politica e il sociale
Attivazione
politica sociale
Fonti di
informazione
Sesso Istruzione
Stato Civile
Composizione
nucleo famigliare
Fornitori per
tipologia acquisti
Conflittirazialie/o
sociali
Livello di reputazione delle
istituzioni
Numerodenunce
sultotaledella
popolazione
Percezione bisogno di
sicurezza
Utilizzo
tecnologie
Quota di reddito
destinata agli acquisti
Propensione allo
shopping Propensione
alla
lealtà/defezione
Gestione del tempo
e dell’energia
Propensione ad
essere
influenzato dalle
mode
Auto-immagine
Propensione alla
Leadership
Ottimista/pessimista
Reddito a
disposizione
Cap. 2 – Fig. 1: Three Whells: il modello di consumo
Propensione Eco-
sensibilità
Propensione al
sociale
Propensione alla
sperimentazione
Attrattività nuovi canali
distributivi
Attribuzione di valore al
“fare shopping”
Attivazione spontanea per
trovare prodotti rispondenti alle
sue esigenze specifiche
Sperimentazione
nuovi prodotti
Propensione
all’uso di nuove
tecnologie
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
20. Cap. 2 – Fig. 2 capitolo: Esempio di mappature degli otto indici di propensione del consumatore in un dato ambiente organizzativo
0
Sociale
Eco-sostenibilità
Lealtà
Influenzatodamode
10
10
10
10
1010 10
10
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
21. Nullo
Livellodiimportanzadelfattoredell’ambienteorganizzativoperilbusinessaziendale
Livello di efficacia dell’azione aziendale in relazione al fattore dell’ambiente organizzativo
basso
basso
medio
medio
alto
alto
Cap. 2 – Fig. 3: Campo strategico d’azione aziendale e collettivo
Attori
pubblici che
operano nel
settore di
riferimento
Nullo
Leggi, norme
e
certificazioni
Imposte, tasse
e contributi
Contratti
nazionali di
lavoro (CCNL)
Livello di
apertura del
sistema
economico
Valori e
consuetudini
Bisogni,
desideri e
aspettative
sociali
Credenze
cognitive
Organizzazione di
categoria
datoriali/sindacali
Trend
economici in
atto
Sottosistemi di
servizio
(bancario/supply
chian ecc.)
Diffusività delle tecnologie
nella vita quotidiana
Mercato dei
beni e dei
servizi
Mercato del
lavoro
Competitors
diretti e
indiretti
Cultura del
lavoro
Livello di
innovazione
tecnologica nel
settore di riferimento
Know how
tecnologico nel MDL
di riferimento
Mercato di
sbocco
(Clienti)
Tecnologie a
disposizione nel
settore di
riferimento
Investimenti
pubblici in
capitale
umano
Campo strategico
d’azione collettivo
Campo strategico
d’azione aziendale
Assetto
politico
istituzionale
Modalità di
intervento
dello stato
nell’economia
Confini
istituzionali
del sistema
Sistema
formativo
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
22. LEADING E
MANAGING
DURATA DELLA FUNZIONE LEADING
PERMANENTE TEMPORANEA
AMBITODIAUTONOMIA
STRATEGICO
LEADING POLITICA
(funzioni con ridotta componente di
“managing”)
Alta influenza sociale
LEADING DI PROGETTO
(funzioni con media componente di
“managing”)
Medio-alta influenza sociale
OPERATIVO
LEADING OPERATIVA
(funzioni con prevalente
componente di “Managing”)
Media influenza sociale
LEADING DI PROGETTO
(funzioni con prevalente componente
di “Managing”)
Influenza sociale circoscritta al
progetto
Cap.4 – Tab. 1: Ambito di autonomia e permanenza della funzione leading Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
23. OBIETTIVI/RISULTATI ATTESI DALLA
COEVOLUZIONE
MANAGEMENT MODEL: Il management model esplicita i
principi fondamentali su cui si basano i comportamenti organizzativi e di
conseguenza orienta le principali scelte manageriali (di manager e leader)
Stile per leading
“fare e far fare la cosa giusta”
Crea l’identità organizzativa di una comunità
che abbia la voglia e la capacità di generare
nuove idee e crea le condizioni favorevoli
all’innovazione.
Stile per managing
“fare e far fare le cose bene”
Si concentra sulle interazioni e sulle
interconnessioni dei processi finalizzati a
creare un ambiente flessibile e veloce nella
presa delle decisioni operative.
FATTORI ABILITANTI IL MANAGEMENT MODEL
1.AMBIENTE ORGANIZZATIVO: Definito dal campo
strategico d’azione.
2.APPRENDIMENTO: continuo, cognitivo ed esperienziale
3.AUTONOMIE: Circoscritte e diffuse
4.COORDINAMENTO: Gerarchico e tramite team
5.COMUNICAZIONE: Trasparente e multi-direzionale
6.CONTROLLO (misurazione, Monitoraggio, orientamento):
Sistematico, orientativo e sistemico
7.CULTURA: Meritocratica e plurale
8.DECISIONI: Veloci, responsabili, circostanziate e motivate
9.DELEGA: Costante, diffusa e circoscritta
10. INCENTIVAZIONE: Meritocratica
11. INFORMAZIONI/DATI: condivise, integrate,
circostanziate, fruibili e vincolanti
12. INTELLIGENZA: Multipla, collettiva e elicitata
13. MOTIVAZIONE: Quotidiana, sistematica, on the job
14. OBIETTIVI: Chiari, condivisi, interconnessi
15. ORGANIZZAZIONE: Aperta, snella ed essenziiale
16. PERSONE: Soddisfatte, engaged, pro-attive
17. POTERE: Bilanciato, riflessivo e dialettico
18. VALUTAZIONE: costante e oggettiva
Come si devono comportare le persone inserite in ruoli di “leading” e “managing” per rendere il
processo coevolutivo un progetto sociale a cui i collaboratori possano contribuire attivamente?
Relazione organizzazione-individuo
• Trasmissione dei valori su cui poggia la “cittadinanza organizzativa”
• Definizione dei ruoli e funzioni a grandi linee, per lasciare spazio all’intelligenza individuale
• Formalizzare la delega per quelle responsabilità che afferiscono la parte formalizzata….
Relazione individuo organizzazione
• Condividere i valori su cui poggia la “cittadinanza organizzativa”
• Disponibilità a dare di più di quanto è scritto nella job description
• Disponibilità all’apprendimento….
Relazioni con l’ambiente esterno:
• Definire in modo preciso il campo strategico
• Individuare gli interlocutori più sensibili con i quali iniziare il percorso coevolutivo
• Procedere step by step suddividendo il percorso in tanti piccoli passi
Relazioni all’interno dei ruoli apicali:
• La meritocrazia come forma di valorizzazione del lavoro apicale:
• Ibridazione dei ruoli preposti al Leading e al Managing:
• Gestione valorizzante delle “diversità”:
“Quali attività di leading e managing ………?”
1. Costruire e gestire la vision e la mission
2. Definire e controllare l’implementazione dei main
stream strategici (organizzativi, di relazione con
l’esterno e del processo coevolutivo)
3. Motivare e mantenere motivati gli attori presenti
nel Campo Strategico d’azione
4. Creare, mantenere e diffondere il sistema di base
dei valori
5. Produrre e alimentare i sistemi simbolici e di
dotazione di senso
6. Negoziare le tensioni organizzative
7. Elaborare e diffondere gli obiettivi strategici
dell’impresa
8. Prestare ascolto e attenzione a tutti i collaboratori
nel sistema organizzativo
1. Pianificare
2. Organizzare
3. Delegare
4. Controllare
• Misurare
• Monitorare
• Valutare
• Orientare
Cap. 4 – Fig. 1: Modello Smart Leadership nell’impresa coevolutiva
1. Tenuta i risultati nel tempo (senso costante della direzione).
2. Innovazione in tutti i campi (senso della scoperta)
3. Motivazione e engagement (senso del proprio destino).
4. Evolvere e coevolvere con i cambiamenti che caratterizzano il proprio ambiente organizzativo.
5. Creare coerenze tra l’autorappresentazione e il posizionamento coevolutivo:
6. Mantenere nel tempo l’organizzazione di cui la strategia coevolutiva si è dotata.
Attività espressive Attività funzionali
Vincoli organizzativi
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
24. LEADING
MANAGING
Funzioni Operative: attività eterodirette
Bassa influenza sociale
Funzioni collettive Politiche
attività con una forte componente “leading”.
Alta influenza sociale
Funzioni di Coevolutionary management:
attività con una forte componente di “leading” e
di “managing”
Alta influenza sociale
Funzioni Professionali specialistiche Direttive:
attività che necessitano di una forte competenza
professionale specifica
Media influenza sociale
1. Costruire e gestire la vision e mission
2. Definire e controllare l’implementazione dei main stream strategici (organizzativi, di
relazione con l’esterno e del processo coevolutivo
3. Motivare e mantenere motivati gli attori presenti nel Campo strategico d’azione
4. Creare , mantenere e diffondere il sistema di base dei valori
5. Produrre e alimentare i sistemi simbolici e di dotazione di senso
6. Negoziare le tensioni organizzative
7. Elaborare e diffondere gli obiettivi strategici dell’impresa
8. Prestare ascolto e attenzione di tutti i collaboratori nel sistema organizzativo
1. Pianificare
2. Organizzare
3. Monitorare
4. Controllare
• Misurare
• Valutare
• Orientare
Il proprio lavoro
1. Pianificare
2. Organizzare
3. Monitorare
4. Controllare
• Misurare
• Valutare
• Orientare
Delega ad una o più
attività di “managing”
1. Pianificare
2. Organizzare
3. Monitorare
4. Controllare
• Misurare
• Valutare
• Orientare
Cap. 4 – Fig. 2: Leading e Managing nell’impresa coevolutiva
+
• Motivare e mantenere motivati i
collaboratori
• Gestire la mission della propria
funzione
• Prestare ascolto e attenzione dei
collaboratori
• Facilitare e motivare l’apprendimento
individuale e organizzativo
• Motivare e mantenere motivati i collaboratori
• Fornire meccanismi di gestione delle tensioni
• Costruire e gestire la mission della propria funzione delegata
• Prestare ascolto e attenzione ai propri collaboratori
• Fornire strumenti per gestire le tensioni organizzative
• Facilitare e motivare l’apprendimento individuale e organizzativo
• Attività di scoperta che si basano sulla speculazione
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
25. Funzioni collettive
“politiche”
Funzioni di “Coevolutionary
Management”
Funzioni professionali
specialistiche direttive
Funzioni operative
Top management
Middle
management
Leadership
collettiva
Cap. 4-Fig. 3: La gerarchia nell’impresa coevolutiva Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
26. Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019
Dopo la laurea in Sociologia (1979) conseguita presso la Libera Università degli Studi di Trento, discutendo una tesi di Sociologia del
Lavoro, ho completato la mia formazione universitaria con studi di dottorato ottenendo il Diplòme d’ Ètudes Approfondies (D.E.A.
1980) in Sociologie du Travail all’Université de Nancy in Francia. Nel 1989 ho fondato con altri soci l'Istituto di Ricerche e Soluzioni di
Marketing Nomesis di cui sono C.E.O. Nomesis significa in greco antico "Vedere con gli occhi della mente" e rappresenta il sogno di
giovani ricercatori e ricercatrici sociali che hanno in questo modo voluto render visibile il metodo: Brain first, then action.
In Nomesis coordino e dirigo il Marketing Learning Lab, una innovativa metodologia che ingloba consulenza, formazione e ricerca
interna ed esterna, messa a punto dal mio team di consulenti, ingegneri gestionali, formatori, psicologie ed economisti. MLL è stata
sperimentata con successo in aziende di grandi e medie-grandi dimensioni su tutto il territorio nazionale. Nell’impostazione e
realizzazione degli interventi del Marketing Learning Lab ho introdotto l’uso di tecniche e metodologie specifiche per poter passare
dall’analisi dei fenomeni all’individuazione di soluzioni; realizzo ricerche sul mercato esterno dei clienti e interno dei collaboratori
per supportare le imprese nelle decisioni strategiche ed operative.
Dirigo la Business Unit -Support Decision System - per gli interventi su head quarters delle imprese clienti e sui Consigli di
Amministrazione. In Nomesis ho realizzato ricerche sull’apprendimento, sulla percezione e sui meccanismi di scelta e decisionali, per
elaborare piani d’azione sempre più adeguati alle esigenze dei committenti e ai cambiamenti in atto nel mondo globalizzato in cui
viviamo. Realizzo costantemente ricerche nelle organizzazioni sia pubbliche che private e coordino azioni di miglioramento
organizzativo nell’ottica di orientamento della struttura dell’impresa al mercato.
Sono presente come docente e come keynote speaker in seminari, workshop e convegni presso numerose aziende del settore della
Grande Distribuzione Organizzata e Associata in Istituti Bancarie e Imprese di Servizi oltre che in Enti Pubblici. Mi interesso del
mondo in cui vivo, sono presidente Nazionale di EWMD – European Women’s Management Development – International Network,
Co-Responsabile del gruppo tecnico LE Imprenditrici di AIB (Associazione Industriale Bresciana) e membro del CDA della Fondazione
AIB – Brescia.
Da tutte queste esperienze nasce il substrato culturale e conoscitivo che mi ha portato ad implementare un approccio coevolutivo
nella relazione impresa-ambiente e che si è concretizzato nel libro "L'impresa coevolutiva" Franco Angeli 2019, in cui ho cercato di
sintetizzare e rendere leggibili, le idee che mi hanno accompagnata nella vita di consulente e che ho implementato, attraverso piani
d'azione concreti, nelle imprese.
Daniela Bandera
Daniela.bandera@nomesis.net
27. DANIELA BANDERA
Daniela.bandera@nomesis.net
Cell. +39 3489385936
ILPROGETTOE’DIPROPRIETA’DINOMESIS.E’FATTODIVIETODIDUPLICAZIONEEUTILIZZOSENZALA’AUTORIZZAZIONESCRITTADINOMESIS
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27
Daniela Bandera-L'impresa coevolutiva-Franco Angeli, Milano 2019