Slide dell'intervento realizzato da Daniele Manacorda, Università Roma Tre, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Slide dell'intervento di Paola Mansi, Giuliana Ferrara, Rita Auriemma, tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Slide dell'intervento realizzato da Daniele Manacorda, Università Roma Tre, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Slide dell'intervento di Paola Mansi, Giuliana Ferrara, Rita Auriemma, tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
La chiesa di santo stefano a soleto. indagini e approfondimentiZoom Cultura
La pubblicazione "La chiesa di Santo Stefano a Soleto. Indagini e approfondimenti" a cura di Paola Durante e Sofia Giammaruco, con un saggio di Rosa Lorusso Romito, nasce dalla collaborazione del Progetto In-Cul.Tu.Re. (Futuri Possibili) con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Bari, BAT e Foggia, l’IBAM-CNR di Lecce e il Laboratorio di Diagnostica non Distruttiva del Politecnico di Torino e riporta i risultati del percorso di ricerca multidisciplinare per la conoscenza e la valorizzazione sviluppato su questo bene culturale.
Conservare l'acqua. Le pozzelle di Zollino tra memoria storica e indagini sci...Zoom Cultura
La pubblicazione "Conservare l'acqua Le pozzelle di Zollino tra memoria storica e indagini scientifiche" a cura di Antonio Chiga, Paola Durante e Sofia Giammaruco, raccoglie i risultati dello studio multidisciplinare condotto sui sistemi di raccolta di acqua piovana presenti a Zollino dal Progetto In-Culture (Futuri Possibili) in collaborazione con il Comune di Zollino e l’Ibam-Cnr di Lecce. Il lavoro si arricchisce di un contributo su contesto storico, diffusione sul territorio delle pozzelle e una raccolta dei principali studi condotti dal compianto Ing. Gianni Carluccio. Completa la pubblicazione un contributo sulle recenti ricerche archeologiche che hanno avuto luogo presso le pozzelle di Apigliano, curato da Francesco Esposito e Barbara Vetrugno.
I molini e l'industria molitoria in Puglia Zoom Cultura
La pubblicazione "I molini e l'industria molitoria in Puglia" a cura di Antonio Monte, Paola Durante e Sofia Giammaruco, intende raccontare il contesto dell'industria molitoria in Puglia, partendo dal caso studio del Molino Coratelli di Corigliano d'Otranto. Nata dalla collaborazione tra Progetto In-Cul.Tu.Re. (Futuri Possibili), Ibam-Cnr di Lecce e Meditfilm, comprende il videodocumentario "I molini e l'industria molitoria. Tra dismissione e recupero" (https://www.youtube.com/watch?v=pLrDv7TsrU4)
Protetto da copyright.
Ostia antica da porta di Roma a porta d'Europa: il ruolo della narrazione arc...Marina Lo Blundo
Che cos'è il Marchio del Patrimonio Europeo? Perché l'area archeologica di Ostia antica si è candidata? Quali rilevanza europea può avere una città antica posta alla foce del Tevere? In cosa consiste il progetto che si è aggiudicato il Marchio del Patrimonio europeo?
Slide dell'intervento realizzato da Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
La chiesa di santo stefano a soleto. indagini e approfondimentiZoom Cultura
La pubblicazione "La chiesa di Santo Stefano a Soleto. Indagini e approfondimenti" a cura di Paola Durante e Sofia Giammaruco, con un saggio di Rosa Lorusso Romito, nasce dalla collaborazione del Progetto In-Cul.Tu.Re. (Futuri Possibili) con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Bari, BAT e Foggia, l’IBAM-CNR di Lecce e il Laboratorio di Diagnostica non Distruttiva del Politecnico di Torino e riporta i risultati del percorso di ricerca multidisciplinare per la conoscenza e la valorizzazione sviluppato su questo bene culturale.
Conservare l'acqua. Le pozzelle di Zollino tra memoria storica e indagini sci...Zoom Cultura
La pubblicazione "Conservare l'acqua Le pozzelle di Zollino tra memoria storica e indagini scientifiche" a cura di Antonio Chiga, Paola Durante e Sofia Giammaruco, raccoglie i risultati dello studio multidisciplinare condotto sui sistemi di raccolta di acqua piovana presenti a Zollino dal Progetto In-Culture (Futuri Possibili) in collaborazione con il Comune di Zollino e l’Ibam-Cnr di Lecce. Il lavoro si arricchisce di un contributo su contesto storico, diffusione sul territorio delle pozzelle e una raccolta dei principali studi condotti dal compianto Ing. Gianni Carluccio. Completa la pubblicazione un contributo sulle recenti ricerche archeologiche che hanno avuto luogo presso le pozzelle di Apigliano, curato da Francesco Esposito e Barbara Vetrugno.
I molini e l'industria molitoria in Puglia Zoom Cultura
La pubblicazione "I molini e l'industria molitoria in Puglia" a cura di Antonio Monte, Paola Durante e Sofia Giammaruco, intende raccontare il contesto dell'industria molitoria in Puglia, partendo dal caso studio del Molino Coratelli di Corigliano d'Otranto. Nata dalla collaborazione tra Progetto In-Cul.Tu.Re. (Futuri Possibili), Ibam-Cnr di Lecce e Meditfilm, comprende il videodocumentario "I molini e l'industria molitoria. Tra dismissione e recupero" (https://www.youtube.com/watch?v=pLrDv7TsrU4)
Protetto da copyright.
Ostia antica da porta di Roma a porta d'Europa: il ruolo della narrazione arc...Marina Lo Blundo
Che cos'è il Marchio del Patrimonio Europeo? Perché l'area archeologica di Ostia antica si è candidata? Quali rilevanza europea può avere una città antica posta alla foce del Tevere? In cosa consiste il progetto che si è aggiudicato il Marchio del Patrimonio europeo?
Slide dell'intervento realizzato da Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Collaborazione tra adsi (Associazione Dimore Storiche Italiane) ed Enit- Agenzia Nazionale del turismo, per il rilancio del turismo italiano post pandemia, soprattutto per dimore poco conosciute.
Archeologia tra Nozionismo e Divulgazione. Questioni aperte nella Public Arch...Erika Vecchietti
Intervento presentato al "3 Seminario di Archeologia Virtuale: Comunicare in Digitale" (Roma, 19-20 giugno 2011, Università "La Sapienza", sede ex Vetrerie Sciarra in via dei Volsci 122).
Autori: Julian Bogdani, Erika Vecchietti
bradypus.net
info@bradypus.net
Brochure con il programma della giornata formativa "Gli aspetti sociali dell'ADHD: buone prassi dall'infanzia all'adolescenza" in programma a ottobre a La Spezia
Nella tarda mattinata di lunedì 16 dicembre 2019 il "Comitato No Biodigestore Saliceti", insieme ai comitati "Sarzana che Botta!" e ad "Acqua Bene Comune", ha partecipato alla Terza Audizione in IV Commissione Ambiente della Liguria. All'Audizione erano presenti anche i Comitati Spezzini.
Osservazioni sul Piano di Emergenza Esterna di PanigagliaClaudia Bertanza
L’associazione Posidonia ha inviato al Prefetto della Spezia le Osservazioni al Piano di Emergenza Esterna del rigassificatore di Panigaglia, osservazioni sottoscritte anche da Legambiente e Italia Nostra. Trovate il testo allegato.
Vorremmo ancora una volta precisare che non siamo contrari alla presenza di un impianto industriale nel Comune di Porto Venere, non pensiamo si debba vivere di solo turismo o che l’unica possibilità per la baia di Panigaglia sia installarvi l’ennesimo porticciolo. Quello cui siamo contrari è la presenza nella baia e in generale nel golfo di un impianto Seveso di categoria superiore, ad alto rischio di incidente rilevante.
Lo stabilimento della GNL Italia è stato autorizzato circa 50 anni fa, quando non c’erano le normative di oggi e c’era una diversa sensibilità nei confronti dei cittadini e dell’ambiente accompagnata da una distorta idea di futuro. Con l’evolversi della legislazione europea e italiana è diventato sempre più difficile conciliare questo impianto e i suoi annessi (la nave gasiera e il metanodotto che percorre le colline che fanno da cornice al golfo), con le numerosissime attività che insistono in questo spazio ristretto e così densamente abitato.
Questo impianto collide con tutte le numerose altre attività presenti nel golfo, dal porto mercantile a quello militare, dalla stazione crocieristica ai cantieri nautici, dai porticcioli ai battelli di servizio e così via
Le Osservazioni sono state costruite proprio mettendo in evidenza il territorio in cui è inserito lo stabilimento, la popolazione residente e quella fluttuante, trattandosi di zona altamente turistica, e gli studi sull’emergenza climatica che ci danno la certezza di precipitazioni e fulminazioni sempre più violente.
Soprattutto si è messa in evidenza la mancanza di informazione alla popolazione anche se i vari Decreti Legislativi che si sono succeduti fin dall’approvazione della prima direttiva europea cosiddetta Seveso, recepita in Italia nel 1988, hanno sempre messo come punto centrale il coinvolgimento della popolazione. Riguardo a questo impianto tale coinvolgimento non c’è mai stato e si è sempre preferito lasciare i cittadini all’oscuro e inconsapevoli non solo dei rischi che corrono ma anche dei comportamenti di autoprotezione da mettere in atto in caso di incidente.
Proprio per favorire una maggiore e più approfondita informazione alla popolazione è chiesto in premessa che, come consentito dalla legge, il termine per produrre osservazioni venga posticipato.
Dello stesso tenore sono le numerosissime mail che stanno arrivando al Prefetto e speriamo venga accolta la richiesta.
Comitato Biodigestore Saliceti, le ragioni del NOClaudia Bertanza
Relazione presentata dal Comitato No Biodigestore Saliceti
all’attenzione della Commissione IV Ambiente e Territorio della Regione Liguria il giorno 17 luglio e che illustra i MOTIVI DEL NO al progetto di biodigestore a Saliceti.
1. DALLA
PARTE DEI
FORTI
ONLUS
PRESENTAZIONE
L’Associazione, si propone di tutelare, valorizzare e diffondere la cultura del territorio di appartenenza, nello
specifico la provincia della Spezia e le aree circostanti, attraverso la riscoperta delle antiche fortificazioni,
delle opere fortificate e delle costruzioni storiche, anche con riferimento alle tradizioni, ai contesti
storico/culturali e architettonici legati all’intervento dell’uomo sulla natura.
Per la realizzazione dei propri scopi l'Associazione si propone in particolare di: studiare il territorio e le
opere dell’uomo in esso presenti, catalogale i documenti storici accessibili e consultabili, diffondere le
informazioni in proprio possesso attraverso ogni possibili iniziativa culturale diretta a soci e non soci,
collaborare con enti e amministrazioni pubbliche al fine di preservare e valorizzare gli elementi storici e
culturali legati agli edificati storici, valorizzare il patrimonio architettonico delle antiche fortificazioni e degli
edificati storici, operare anche attraverso convenzioni o atti similari per garantire la conservazione e la
fruibilità dei siti citati. L'Associazione intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale
attraverso attività culturali.
In particolare l’Associazione orienta la propria attività diretta come già specificata ai fini generali di:
promozione e valorizzazione dei beni culturali; tutela e valorizzazione dell'ambiente; promozione della
cultura e dell'arte; ricerca scientifica.
2. Alcuni progetti:
Pannelli descrittivi Ex Batteria Domenico Chiodo – Montemarcello
Collaborazione tecnica con il Parco di Montemarcello/Magra, in collaborazione con il Comune di Ameglia e
l’ STL, per la creazione dell'ostello all'interno dell'Ex Batteria Domenico Chiodo a Montemarcello.
Progetto "i forti e l'alta via del golfo"
Una delle volontà dell'associazione è proporre, meglio, suggerire, ipotesi di riutilizzo "corretto" delle strutture
dimesse dalle forze armate, generalmente in carico al demanio, strutture che possono essere acquisite a costo
zero dalle pubbliche amministrazioni che dimosttrino di avere già un progetto di riutilizzo.
Restauri e manutenzioni
Preservare, anche i singoli cimeli, è un impegno che l'associazione si è data, un modo di mantenere viva la
memoria non solo militare, ma anche delle molte maestranze che nel comparto della difesa hanno lavorato
nella nostra città e che hanno raappresentato un vanto per essa.
Informare per salvaguardare
Uno dei compiti "cardine" che si è data l'associazione è quello di informare il più possibile i cittadini in tema
di "fortificazioni".
Sia che si tratti di aggiornare i residenti sui progetti futuri, sulle possibili scelte delle amministrazioni locali (o
meno) o su eventuale interessamento di privati, sia che si tratti di svelare questo patrimonio ai turisti o
semplicemente ai residenti distratti, la giusta comunicazione è determinante per allargare il pubblico
interessato, ed in conseguenza l'attenzione sugli sviluppi.
3. Nel 2012 si è attivata una convenzione con il comune di Porto Venere per realizzare, in collaborazione con il
parco regionale omonimo, una serie di brochures turistiche e la cartellonistica interna ed esterna per le
strutture militari presenti sull'isola Palmaria.
Un primo piccolo passo, ma determinante per tentare il passaggio delle fortificazioni da mere volumetrie (a
rischio conversione) in vere e proprie attrazioni turistiche, in grado non solo di supportare questa economia
del territorio ma di autogenerarla!
Speriamo che il percorso prosegua e che si abbia il coraggio di crederci fino in fondo.
I testi delle brochures sono stati realizzati dall'associazione con il determinante contributi di ricerca di Stefano
Danese e Roberto De Bernardi, e ottimizzati dallo studio "Tube" su indicazione del Comune di Porto Venere.
Mostra sui bombardamenti del 1943 subiti dalla città della Spezia
L'associazione, nel 2013, ha realizzato ed allestito la mostra "RICOVERI ANTIAEREI" presso la galleria -
ricovero sita sotto la scalinata Quintino Sella, con accesso da via Prione. La mostra, proposta e curata
dall'associazione "Dalla Parte Dei Forti", con il patrocinio del Comune della Spezia, il contributo tecnico e
documentale di Marina Militare, Museo Navale, Archivio di Stato, OTO Melara ed economico di Carispezia,
riproponeva, all'interno del rifugio anti aereo cittadino, una serie di reperti, documenti, fotografie inedite e
filmati, i dolorosi momenti dei bombardamenti del 1943 subiti dalla nostra città.
La mostra "Ricveri Antierei" si è chiusa con un un numero incredibile di visitatori, testimoniati dal libro firme
che liberamente in molti hanno voluto compilare con un pensiero o un ricordo. Non crediamo di esagerare
indicando in 25.000 le persone che, nel mese di apertura, hanno visitato la mostra.
Labter
La nostra associazione fa parte del nutrito gruppo di associazione che sotto il coordinamento del Labter del
Comune della Spezia ha dato origine ad una serie di percorsi di tracking urbano denominate "Spezia
Outdoor".
In particolare a noi è stato demandato il compito di accompoagnare gli escursionisti in tre diverse
fortificazioni cittadine, Pianelloni, Castellazzo e Santa Croce.
Convenzione con il Comune di Porto Venere 2016 - 2017
Nel 2016 è stata firmata una convenzione tra la nostra associazione, il Comune di Porto Venere ed il parco
naturale di Porto Venere, per la fruizione e valorizzazione della "Torre Corazzata "Umberto I°". La
convenzione permettarà all'associzion e di avviare le iniziative, di diverso tipo (visite, mostre, ricostruzioni,
4. ecc) che permetteranno la piena comprensione del sistema difensivo presente sull'isola, costituendo un primo
fondamentale passo per la sua salvaguardia a fronte di percorsi speculativi di riutilizzo.
Fort Med 2016
L'associazione ha potuto partecipare all'importante convegno internazionale "Fort Med" svoltosi a Firenze il
10 e 11 novembre 2016. Nello specifico si è contribuito ad
allargare lo scenario della valorizzazione dei beni in dismissione in Palmaria, con contributi storici e da
riferimenti sociologici e di sperimentazione pratica.
Date importanti:
12 gennaio 2012
Consiglio comunale a Porto Venere (palazzo civico) con discussione di federalismo demaniale ed acqusizione
patrimonio storico
23 maggio 2012
Inaugurazione mostra presso Faristi e sommozzatori MM presso Torre corazzata "Umberto I"
Agosto 2012
Riparazione di due sirene antiaere usate nella seconda guerra mondiale in collaborazione con l'Arsenale
militare della Spezia ed il museo tecnico navale
22 Aprile 2013
Esposizione "Aprile di fuoco" mostra alla Palazzina delle Arti La Spezia, progetto turismo/fortificazioni
29 Aprile 2013
Mostra evento "Rifugi antiaerei" presso galleria Quintino Sella La Spezia, progetto turismo/fortificazioni
1 Agosto 2016
Avvio della convenzione con il Comune di Porto Venere che permetterà l'apertura al pubblico della Torre
Corazzata Umberto I
25 settembre 2016
Convegno e rievocazione storica "Rispondete VIA IDA 32" in collaborazione con il Museo Tecnico Navale
della Spezia
26 Novembre 2016
Convegno sul riuso delle fortificazioni militari nel rispetto del loro valore testimoniale, ex refettorio
Olivetano
10 Dicembre 2016
Isola Palmaria, cardine della difesa del golfo, conferenza ex refettorio Olivetano
Passeggiate storico-turistiche 2017
Nella primavera ed estate 2017 sviluppate diverse escursioni dentro ed attorno alle fortificazioni, progetto
turismo/fortificazioni
5. UN NUOVO PROGETTO:
La memoria perduta
Il territorio spezzino è ricco di archivi fotografici, pubblici e privati, presso enti o presso collezioni, spesso nei
bauli di qualche casa o in qualche album di famiglia, in cui vi sono le immagini della nostra storia, di chi
eravamo e di chi siamo stati.
Un patrimonio unico che è però disperso e molto fragile.
Oggi esistono possibilità di recuperare questo immenso tesoro e di renderlo fruibile al pubblico, ma serve un
progetto guida ed un coordinamento per poter trasformare il tutto in un qualcosa di fattibile.
L'Associazione dalla Parte dei Forti ha già aperto un primo capitolo di questo programma di recupero,
gestendo alcune migliaia di contatti facebook con spezzini che hanno nelle loro case immagini di interesse
storico e culturale sulla città e sul golfo della Spezia, inoltre sono in corso programmi di coordinamento con
enti ed istituzioni per poter raccogliere e catalogare migliaia di immagini che sono presso archivi non gestiti o
in parte accantonate in magazzini.
Il progetto che l'associazione vorrebbe poter sviluppare, quale ente coordinatore, è quello di attivare una serie
di attività specifiche (microprogetti), compresi anche dei bandi per tesi di laurea, per la ricerca, il recupero, la
riproduzione su supporto digitale, la catalogazione e la valorizzazione di queste numerose immagini,
realizzando nel contempo mostre tematiche e pubblicazioni, oltre che prodotti digitali, che ne preservino il
valore, attualmente molte sono a rischio di totale perdita, e le rendano fruibili nel tempo a tutti.
https://dallapartedeiforti.weebly.com
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6. UN NUOVO PROGETTO:
La memoria perduta
Il territorio spezzino è ricco di archivi fotografici, pubblici e privati, presso enti o presso collezioni, spesso nei
bauli di qualche casa o in qualche album di famiglia, in cui vi sono le immagini della nostra storia, di chi
eravamo e di chi siamo stati.
Un patrimonio unico che è però disperso e molto fragile.
Oggi esistono possibilità di recuperare questo immenso tesoro e di renderlo fruibile al pubblico, ma serve un
progetto guida ed un coordinamento per poter trasformare il tutto in un qualcosa di fattibile.
L'Associazione dalla Parte dei Forti ha già aperto un primo capitolo di questo programma di recupero,
gestendo alcune migliaia di contatti facebook con spezzini che hanno nelle loro case immagini di interesse
storico e culturale sulla città e sul golfo della Spezia, inoltre sono in corso programmi di coordinamento con
enti ed istituzioni per poter raccogliere e catalogare migliaia di immagini che sono presso archivi non gestiti o
in parte accantonate in magazzini.
Il progetto che l'associazione vorrebbe poter sviluppare, quale ente coordinatore, è quello di attivare una serie
di attività specifiche (microprogetti), compresi anche dei bandi per tesi di laurea, per la ricerca, il recupero, la
riproduzione su supporto digitale, la catalogazione e la valorizzazione di queste numerose immagini,
realizzando nel contempo mostre tematiche e pubblicazioni, oltre che prodotti digitali, che ne preservino il
valore, attualmente molte sono a rischio di totale perdita, e le rendano fruibili nel tempo a tutti.
https://dallapartedeiforti.weebly.com
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