Paola Casucci - Regione Umbria
Prospettive dell’Agenda Digitale dell’Umbria - Roadmap
Stato dell'arte e iniziative 2019-2010 | Workshop #ADUMBRIA2018 #3
Chiesa di Sant'Agostino, Città della Pieve 16 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
Paola Casucci - Regione Umbria
Prospettive dell’Agenda Digitale dell’Umbria - Roadmap
Stato dell'arte e iniziative 2019-2010 | Workshop #ADUMBRIA2018 #3
Chiesa di Sant'Agostino, Città della Pieve 16 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
Integrazione ospedale - territorio il paziente è al centro.
Un progetto per rispondere in maniera capillare alle esigenze di informatizzazione di tutto il processo di continuità della cura .
Ha sorpreso non poco la scelta del governo riguardo alla classificazione delle due province autonome di Trento e Bolzano nelle rispettive fasce di rischio. La classificazione dell’Alto Adige come zona rossa, se può essere giustificata dal punto di vista dei numeri del contagio, diventa inspiegabile se si confronta con la situazione trentina. I numeri soprattutto riguardo alla pressione sugli ospedali raccontano una realtà totalmente diversa.
Negli scorsi giorni tra le voci più autorevoli che hanno fatto notare questa discrepanza tra i numeri comunicati ufficialmente dalla PAT e la realtà dei fatti c’è quella del professor Davide Bassi (già rettore dell'università di Trento). A lui Azione ha chiesto dunque di illustrare i difetti del sistema trentino.
Da tempo chiediamo alla provincia una maggiore trasparenza nelle comunicazioni e coraggio nella presa di decisioni che, anche se impopolari, vanno nell’unica direzione che deve stare a cuore alla politica: il benessere dei cittadini.
Non si può pensare di tutelare l’economia con l’epidemia che dilaga. Non esistono questi trade-off. I Paesi che meglio hanno reagito alla questione sanitaria (Australia, Nuova Zelanda solo per fare degli esempi) sono anche quelli in cui l’economia ha subito il minor contraccolpo. Ignorare il problema, nascondendo (anche in buona fede o per incompetenza) i numeri non migliora la situazione né tantomeno garantisce un più rapido ritorno alla normalità. L’idea di poter convivere con il virus è pericolosa per tutte le conseguenze che comporta.
Di questi temi discuterà il professor Davide Bassi, insieme a Monia Zuntini, Mario Raffaelli, Massimiliano Mazzarella e Pietro Pallanch, in un evento online che sarà trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Trentino in Azione il 24 Gennaio alle ore 20:30.
Come da spirito di Azione non solo saranno presentati i dati della situazione attuale ma a questi seguirà la presentazione di proposte concrete e attuabili per la tutela dei cittadini. Queste saranno poi illustrate alla Giunta provinciale con l’auspicio che siano rese immediatamente esecutive.
Integrazione ospedale - territorio il paziente è al centro.
Un progetto per rispondere in maniera capillare alle esigenze di informatizzazione di tutto il processo di continuità della cura .
Ha sorpreso non poco la scelta del governo riguardo alla classificazione delle due province autonome di Trento e Bolzano nelle rispettive fasce di rischio. La classificazione dell’Alto Adige come zona rossa, se può essere giustificata dal punto di vista dei numeri del contagio, diventa inspiegabile se si confronta con la situazione trentina. I numeri soprattutto riguardo alla pressione sugli ospedali raccontano una realtà totalmente diversa.
Negli scorsi giorni tra le voci più autorevoli che hanno fatto notare questa discrepanza tra i numeri comunicati ufficialmente dalla PAT e la realtà dei fatti c’è quella del professor Davide Bassi (già rettore dell'università di Trento). A lui Azione ha chiesto dunque di illustrare i difetti del sistema trentino.
Da tempo chiediamo alla provincia una maggiore trasparenza nelle comunicazioni e coraggio nella presa di decisioni che, anche se impopolari, vanno nell’unica direzione che deve stare a cuore alla politica: il benessere dei cittadini.
Non si può pensare di tutelare l’economia con l’epidemia che dilaga. Non esistono questi trade-off. I Paesi che meglio hanno reagito alla questione sanitaria (Australia, Nuova Zelanda solo per fare degli esempi) sono anche quelli in cui l’economia ha subito il minor contraccolpo. Ignorare il problema, nascondendo (anche in buona fede o per incompetenza) i numeri non migliora la situazione né tantomeno garantisce un più rapido ritorno alla normalità. L’idea di poter convivere con il virus è pericolosa per tutte le conseguenze che comporta.
Di questi temi discuterà il professor Davide Bassi, insieme a Monia Zuntini, Mario Raffaelli, Massimiliano Mazzarella e Pietro Pallanch, in un evento online che sarà trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Trentino in Azione il 24 Gennaio alle ore 20:30.
Come da spirito di Azione non solo saranno presentati i dati della situazione attuale ma a questi seguirà la presentazione di proposte concrete e attuabili per la tutela dei cittadini. Queste saranno poi illustrate alla Giunta provinciale con l’auspicio che siano rese immediatamente esecutive.
L’ associazione AID sez. di Napoli ha attuato una indagine per agevolare principalmente i propri soci al fine di districarsi più facilmente per gli adempimenti necessari alla diagnosi AUTRICI DELLA RICERCA: Paola Arfè e Caterina D’ Errico info catderrico@tiscali.it L’associazione AID della sez. di Napoli più info 3933866303 ore 9.00 -13.00 tutti i giorni Presidente Giovanna Gaeta De Carlo
criticità reparto urologia Ospedale SS. Annunziata di Chieti
1. Al Presidente del Consiglio Regionale
Giuseppe Di Pangrazio
INTERPELLANZA di iniziativa del Consigliere Regionale del Gruppo “Movimento 5
Stelle” Pietro Smargiassi
OGGETTO: criticità reparto urologia Ospedale SS. Annunziata di Chieti
Premesso che
- Il Reparto di Urologia del Santissima Annunziata rappresenta un’eccellenza
ampiamanete riconosciuta per la ASL Lanciano Vasto Chieti;
- l’equipe medica del professor Schips, tra i primi in Italia ad operare con la tecnica
robotica, ha ricevuto nel passato importanti riconoscimenti quali, a mero titolo di
esempio, il premio “Ulrico Braci” destinato al migliore lavoro scientifico pubblicato nel
2015 su una rivista internazionale e ciò in ragione di uno studio condotto sugli effetti
dell’abbandono precoce della terapia da parte di pazienti affetti da patologia prostatica
benigna;
- detto reparto, in grado peraltro di generare mobilità attiva ed importante quindi anche
sotto il profilo economico per la sanità regionale, parrebbe oggi purtroppo in crisi a
causa della lunghezza della lista di attesa per i malati di tumore che devono essere
operati; la suddetta lista, stante le dichiarazioni di un paziente affetto da
adenocarcinoma prostatico (tumore alla prostata), parrebbe bloccata al mese di aprile
2016.
Considerato
- Che interesse della Regione dovrebbe essere quello di salvaguardare ed
incentivare reparti e professionalità che, oltre a dare lustro alla sanità abruzzese,
svolgono un servizio essenziale per la salute e la vita delle persone;
- In particolare, che il reparto guidato dal prof. Schips opera persone da patologie che
pongonoi a rischio la vita delle stesse;
2. tanto premesso e considerato
INTERPELLA
Il Presidente della Giunta Regionale e/o il Componente la Giunta Regionale preposto, per
sapere:
1. Se corrisponde al vero quanto denunciato dal paziente e riportato su molti organi di
stampa locale in merito ai tempi di attesa eccessivi per pazienti che attendono di
essere operati dall’equipe del prof. Schips;
2. Se corrisponde al vero la circostanza che la direzione generale della ASL Lanciano
Vasto Chieti, nella persona del dott. Pasquale Flacco, fosse al corrente di questa
grave situazione di stallo ed ha comunque mantenuto a due per settimana le sedute
operatorie, nonostante una lista di attesa di oltre 1.500 pazienti;
3. Nella denegata ipotesi che le circostanze di cui ai punti 1 e 2 che precedono
corrispondano al vero, quali sono i provvedimenti che si intende porre in essere
nell’immediato per porre rimedio ad una situazione che incide sulla salute e
purtroppo sulle condizioni di vita di molti abruzzesi malati di tumore;
L’Aquila, 04 luglio 2017
IL CONSIGLIERE REGIONALE FIRMATARIO
Pietro Smargiassi