Bilancio di Impatto Kilowatt_edizione 2018Kilowatt
Bilancio d'impatto delle attività di Kilowatt del 2018: uno strumento per riflettere sulle sfide che abbiamo cercato di cogliere e i risultati raggiunti, i compagni di viaggio, gli insegnamenti appresi, gli impatti generati.
Il progetto ha come obbiettivo quello di aprirsi alla complessità sociale: camminare il territorio, contaminando e facendosi contaminare da chi è intorno, fuori e dentro Slow Food; al fine di incidere sui Sistemi Locali del Cibo in fatto di qualità e sostenibilità, nella salvaguardia e tutela di ambienti e territori e nello sviluppo di relazioni più eque e rispettose di saperi. Gli obiettivi che questo Comitato Esecutivo Regionale si propone, si articolano in sei aree tematiche che racchiudono nuovi orizzonti e sviluppi di progetti in essere: 1. Governance e Comunità, 2. Formazione interna, 3. Educazione, 4. Beni comuni: suolo, acque e paesaggio, 5. Natura - Agricoltura - Biodiversità, 6. Sistemi locali del cibo.
Il “Il Sole a Scuola” nasce come progetto di comunità al servizio della comunità e intende realizzare attività legate all’Emporio solidale “Il Sole” con alunni e docenti di 4 scuole secondarie di secondo grado, ognuna con azioni legate alla propria specificità di indirizzo.
In particolare:
Azioni volte a migliorare quantità, qualità e fruibilità dei prodotti, alimentari e non, attraverso la trasformazione delle materie prime recuperate dall’Emporio
Azioni di ampliamento dei servizi dello Scaffale Relazionale dell’Emporio come supporto alle famiglie (es. percorsi di accompagnamento al lavoro, proposte per il tempo libero, opportunità culturali, ecc..)
Attività della ludoteca posta nelle vicinanze dell'Emporio e/o altre attività educative per minori
Supporto interno alla gestione e amministrazione dell'Emporio
Promozione e autofinanziamento dell'Emporio – eventi e raccolta fondi
Coesione Sociale - Il cohousing a MilanoElena Colli
Can you think about a new way of living your home, your neighbourhood, your city? This is a little example of what co-housing is and what are its different implementations in the city of Milan.
1 Laboratorio presso l'Università Federico II di Napoli insieme al Dipartimento di Economia, Unina e Solidarius Italia.
Sono stati trattati i seguenti temi:
Presentazione di NeXt, obiettivi e azioni della nuova economia
Il Voto col Portafoglio e il Consumo critico
Programma dei Laboratori e risultati dell'edizione 2014/2015
Bilancio di Impatto Kilowatt_edizione 2018Kilowatt
Bilancio d'impatto delle attività di Kilowatt del 2018: uno strumento per riflettere sulle sfide che abbiamo cercato di cogliere e i risultati raggiunti, i compagni di viaggio, gli insegnamenti appresi, gli impatti generati.
Il progetto ha come obbiettivo quello di aprirsi alla complessità sociale: camminare il territorio, contaminando e facendosi contaminare da chi è intorno, fuori e dentro Slow Food; al fine di incidere sui Sistemi Locali del Cibo in fatto di qualità e sostenibilità, nella salvaguardia e tutela di ambienti e territori e nello sviluppo di relazioni più eque e rispettose di saperi. Gli obiettivi che questo Comitato Esecutivo Regionale si propone, si articolano in sei aree tematiche che racchiudono nuovi orizzonti e sviluppi di progetti in essere: 1. Governance e Comunità, 2. Formazione interna, 3. Educazione, 4. Beni comuni: suolo, acque e paesaggio, 5. Natura - Agricoltura - Biodiversità, 6. Sistemi locali del cibo.
Il “Il Sole a Scuola” nasce come progetto di comunità al servizio della comunità e intende realizzare attività legate all’Emporio solidale “Il Sole” con alunni e docenti di 4 scuole secondarie di secondo grado, ognuna con azioni legate alla propria specificità di indirizzo.
In particolare:
Azioni volte a migliorare quantità, qualità e fruibilità dei prodotti, alimentari e non, attraverso la trasformazione delle materie prime recuperate dall’Emporio
Azioni di ampliamento dei servizi dello Scaffale Relazionale dell’Emporio come supporto alle famiglie (es. percorsi di accompagnamento al lavoro, proposte per il tempo libero, opportunità culturali, ecc..)
Attività della ludoteca posta nelle vicinanze dell'Emporio e/o altre attività educative per minori
Supporto interno alla gestione e amministrazione dell'Emporio
Promozione e autofinanziamento dell'Emporio – eventi e raccolta fondi
Coesione Sociale - Il cohousing a MilanoElena Colli
Can you think about a new way of living your home, your neighbourhood, your city? This is a little example of what co-housing is and what are its different implementations in the city of Milan.
1 Laboratorio presso l'Università Federico II di Napoli insieme al Dipartimento di Economia, Unina e Solidarius Italia.
Sono stati trattati i seguenti temi:
Presentazione di NeXt, obiettivi e azioni della nuova economia
Il Voto col Portafoglio e il Consumo critico
Programma dei Laboratori e risultati dell'edizione 2014/2015
Intervento dell'associazione Sistema Sviluppo nell'ambito del convegno "La responsabilità sociale d'impresa nel quadro delle Linee Guida OCSE" Implicazioni per il territorio e per le politiche di sviluppo locale
Bilancio di impatto Kilowatt_edizione 2017Kilowatt
Bilancio d'impatto delle attività di Kilowatt del 2017: uno strumento per riflettere sulle sfide che abbiamo cercato di cogliere e i risultati raggiunti, i compagni di viaggio, gli insegnamenti appresi, gli impatti generati. Se il 2016 è stato l’anno del salto, il 2017 lo consideriamo l’anno
del volo!
Bilancio d'impatto delle attività di Kilowatt: uno strumento per riflettere sulle sfide che abbiamo cercato di cogliere e i risultati raggiunti, i compagni di viaggio, gli insegnamenti appresi, gli impatti generati.
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: Co...Iris Network
Esperienza presentata da Fondazione Caritro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Lost in Sardinia è una web serie che racconta ai cittadini le politiche di sviluppo rurale attuate dalla Regione, attraverso la voce degli agricoltori sardi sui social media
Presentazione Campagna 5x100 Legambiente per SQcuola di BlogSQcuola di Blog
Presentazione della campagna 5x100 a cura di Luisa Rosini, Margherita Pelonara, Francesca Taioli, Silvia Lanfranchi, Stefania Perotti, Marita Francescon, Irene Perino, Maria Giovanna Loggia,(video), Vanessa Vidale (grafica company) di SQcuola di Blog per Legambiente
Presentazione del progetto La Cucina Collaborativa Evento kick-offThe Design Policy Lab
Presentazione dell'evento ufficiale di lancio del progetto "La Cucina Collaborativa", tenutosi al Centro Internazionale Loris Malaguzzi il 20 Settembre 2021. La Cucina Collaborativa è un progetto del Design Policy Lab (Dipartimento di Design, Politecnico di Milano), sviluppato con Caritas Diocesana Reggio Emilia - Guastalla e finanziato da EIT Food. Il progetto mira ad aumentare la circolarità del sistema di donazione del cibo attraverso un processo di co-design che coinvolga una rete territoriale estesa di attori rilevanti.
“La Cucina Collaborativa” è tra i primi progetti finanziati nell’ambito dell’importante programma della Commissione Europea “The New European Bauhaus” (NEB) attraverso l’ente europeo EIT Food.
L’aumento dei livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione sono tra le sfide urbane più rilevanti associate agli impatti della pandemia COVID-19 nelle città europee.
Il NEB ha l’obiettivo di stimolare la ripresa post-COVID delle città e delle comunità europee affrontando questioni come l’accessibilità alimentare, la circolarità e la resilienza urbana attraverso i principi di inclusività, sostenibilità e qualità dell’esperienza.
TDD 2022 - “Greeners, la loyalty sostenibile di Sorgenia” - Rossana Bianco -...Associazione Digital Days
Cosa vuol dire fare loyalty oggi? Significa mettere al centro le persone, i loro bisogni, ascoltare le loro preferenze. Costruire dialoghi personalizzati tra azienda e cliente che possano incontrare il loro interesse. La loyalty moderna si allontana dalle sole metriche transazionali, il classico RFM (recency, frequency, monetary value), per abbracciare il concetto di behavioral. Partiamo dall’analisi dei comportamenti per costruire trust nel day by day: la loyalty diventa il driver per veicolare i valori del brand, ma soprattutto per guidare l’utente verso missioni valoriali, che possano avere un impatto positivo sulla sua vita e sull’ambiente circostante.
Una presentazione di Rossana Bianco, Responsabile Marketing Strategico - Sorgenia.
1- @veronasmartcity #verona2050 http://www.vrsmartcity.it/
2- Alessio Barollo presenta una proposta per il Civic Crowdfunding e per la sua applicazione in Italia
3- Su Kickstarter è stata finanziata una statua di Robocop da installare a Detroit, attenzione al potere della community
4- L’amministrazione di Rotterdam punta sulla comunità locale per finanziare il progetto di una passerella pedonale che unica la città
5- Il Civic Crowdfunding ha la possibilità di coinvolgere la comunità
6- La comunità può finanziare la tua idea
7- Nel 1884 i cittadini di NYC hanno finanziato l’installazione della Statua della Libertà
8- La forza del capitale relazionale
9- Le principali piattaforme al mondo dedicate al Civic Crowdfunding
10- Il modello di gestione delle piattaforme
11- Il metodo Donation Based Crowdfunding
12- Il metodo Reward Based Crowdfunding
13- Il metodo Crowdlending
14- Lavorare in match funding fra amministrazione e cittadini
15- Esempio 1 – L’importanza di dividere il progetto in step
16- Esempio 2 – La forza della collaborazione
17- Esempio 3 – La forza della cultura
18- Esempio 4 – Una nuova modalità di credito finanziario
19- Lo sviluppo dei processi orizzontali
20- La nuova piattaforma crowdsourcing-crowvalidation-crowdfunding
21- I modelli sui quali puntare in Italia
22- I modelli sui quali puntare in Italia
23- Le forze guida dello sviluppo
24- Contatti e riferimenti
Azione 21 locale. Gli strumenti per lo Sviluppo Sostenibile e gli Enti PubbliciChiara Scalabrino
(Alph. order) Antonini, F. , Cecconi, R., Giacomazzi, F., Marcello, L., Onnis, G., Oteri, D., Rizzi, E. e Scalabrino, C. (2005). Azione 21 locale. Gli strumenti per lo Sviluppo Sostenibile e gli Enti Pubblici (Local action 21 – Tools for sustainability and the Ligurian Public Bodies). Genoa: Regione Liguria and ARPAL.
Negli ultimi anni, ha assunto sempre maggiore importanza il concetto di "sviluppo sostenibile".
I processi economici, sociali ed ecologici sono strettamente collegati tra loro e l'intervento di attori pubblici e privati non deve avvenire in modo settoriale, bensì bisogna diffondere un nuovo
modo di pensare che consideri benessere economico, sociale ed ambientale come obiettivi collegati tra loro e capaci di supportarsi reciprocamente.
Questo volumetto nasce quindi con l'obiettivo di contribuire a diffondere la cultura ambientale
ed una conoscenza di base sugli "strumenti di sostenibilità" utili per intraprendere percorsi ambientalmente sostenibili, affinché gli obiettivi in campo ambientale diventino occasioni consapevoli per azioni di sviluppo sociale ed economico.
I libretto presenta la III Ricognizione regionale dell'adozione degli strumenti di sostenibilità tra gli enti pubblici della Liguria.
PROGETTAZIONE ED IMPLEMENTAZIONE DI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DI RETI COMP...Marco Garoffolo
Tesi Cirnigliaro Giulio su Progettazione Ed Implementazione Di Strumenti Per La Valutazione Di Reti Complesse Con Proprietà Scale-free.
Barabasi Albert
Intervento dell'associazione Sistema Sviluppo nell'ambito del convegno "La responsabilità sociale d'impresa nel quadro delle Linee Guida OCSE" Implicazioni per il territorio e per le politiche di sviluppo locale
Bilancio di impatto Kilowatt_edizione 2017Kilowatt
Bilancio d'impatto delle attività di Kilowatt del 2017: uno strumento per riflettere sulle sfide che abbiamo cercato di cogliere e i risultati raggiunti, i compagni di viaggio, gli insegnamenti appresi, gli impatti generati. Se il 2016 è stato l’anno del salto, il 2017 lo consideriamo l’anno
del volo!
Bilancio d'impatto delle attività di Kilowatt: uno strumento per riflettere sulle sfide che abbiamo cercato di cogliere e i risultati raggiunti, i compagni di viaggio, gli insegnamenti appresi, gli impatti generati.
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: Co...Iris Network
Esperienza presentata da Fondazione Caritro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Lost in Sardinia è una web serie che racconta ai cittadini le politiche di sviluppo rurale attuate dalla Regione, attraverso la voce degli agricoltori sardi sui social media
Presentazione Campagna 5x100 Legambiente per SQcuola di BlogSQcuola di Blog
Presentazione della campagna 5x100 a cura di Luisa Rosini, Margherita Pelonara, Francesca Taioli, Silvia Lanfranchi, Stefania Perotti, Marita Francescon, Irene Perino, Maria Giovanna Loggia,(video), Vanessa Vidale (grafica company) di SQcuola di Blog per Legambiente
Presentazione del progetto La Cucina Collaborativa Evento kick-offThe Design Policy Lab
Presentazione dell'evento ufficiale di lancio del progetto "La Cucina Collaborativa", tenutosi al Centro Internazionale Loris Malaguzzi il 20 Settembre 2021. La Cucina Collaborativa è un progetto del Design Policy Lab (Dipartimento di Design, Politecnico di Milano), sviluppato con Caritas Diocesana Reggio Emilia - Guastalla e finanziato da EIT Food. Il progetto mira ad aumentare la circolarità del sistema di donazione del cibo attraverso un processo di co-design che coinvolga una rete territoriale estesa di attori rilevanti.
“La Cucina Collaborativa” è tra i primi progetti finanziati nell’ambito dell’importante programma della Commissione Europea “The New European Bauhaus” (NEB) attraverso l’ente europeo EIT Food.
L’aumento dei livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione sono tra le sfide urbane più rilevanti associate agli impatti della pandemia COVID-19 nelle città europee.
Il NEB ha l’obiettivo di stimolare la ripresa post-COVID delle città e delle comunità europee affrontando questioni come l’accessibilità alimentare, la circolarità e la resilienza urbana attraverso i principi di inclusività, sostenibilità e qualità dell’esperienza.
TDD 2022 - “Greeners, la loyalty sostenibile di Sorgenia” - Rossana Bianco -...Associazione Digital Days
Cosa vuol dire fare loyalty oggi? Significa mettere al centro le persone, i loro bisogni, ascoltare le loro preferenze. Costruire dialoghi personalizzati tra azienda e cliente che possano incontrare il loro interesse. La loyalty moderna si allontana dalle sole metriche transazionali, il classico RFM (recency, frequency, monetary value), per abbracciare il concetto di behavioral. Partiamo dall’analisi dei comportamenti per costruire trust nel day by day: la loyalty diventa il driver per veicolare i valori del brand, ma soprattutto per guidare l’utente verso missioni valoriali, che possano avere un impatto positivo sulla sua vita e sull’ambiente circostante.
Una presentazione di Rossana Bianco, Responsabile Marketing Strategico - Sorgenia.
1- @veronasmartcity #verona2050 http://www.vrsmartcity.it/
2- Alessio Barollo presenta una proposta per il Civic Crowdfunding e per la sua applicazione in Italia
3- Su Kickstarter è stata finanziata una statua di Robocop da installare a Detroit, attenzione al potere della community
4- L’amministrazione di Rotterdam punta sulla comunità locale per finanziare il progetto di una passerella pedonale che unica la città
5- Il Civic Crowdfunding ha la possibilità di coinvolgere la comunità
6- La comunità può finanziare la tua idea
7- Nel 1884 i cittadini di NYC hanno finanziato l’installazione della Statua della Libertà
8- La forza del capitale relazionale
9- Le principali piattaforme al mondo dedicate al Civic Crowdfunding
10- Il modello di gestione delle piattaforme
11- Il metodo Donation Based Crowdfunding
12- Il metodo Reward Based Crowdfunding
13- Il metodo Crowdlending
14- Lavorare in match funding fra amministrazione e cittadini
15- Esempio 1 – L’importanza di dividere il progetto in step
16- Esempio 2 – La forza della collaborazione
17- Esempio 3 – La forza della cultura
18- Esempio 4 – Una nuova modalità di credito finanziario
19- Lo sviluppo dei processi orizzontali
20- La nuova piattaforma crowdsourcing-crowvalidation-crowdfunding
21- I modelli sui quali puntare in Italia
22- I modelli sui quali puntare in Italia
23- Le forze guida dello sviluppo
24- Contatti e riferimenti
Azione 21 locale. Gli strumenti per lo Sviluppo Sostenibile e gli Enti PubbliciChiara Scalabrino
(Alph. order) Antonini, F. , Cecconi, R., Giacomazzi, F., Marcello, L., Onnis, G., Oteri, D., Rizzi, E. e Scalabrino, C. (2005). Azione 21 locale. Gli strumenti per lo Sviluppo Sostenibile e gli Enti Pubblici (Local action 21 – Tools for sustainability and the Ligurian Public Bodies). Genoa: Regione Liguria and ARPAL.
Negli ultimi anni, ha assunto sempre maggiore importanza il concetto di "sviluppo sostenibile".
I processi economici, sociali ed ecologici sono strettamente collegati tra loro e l'intervento di attori pubblici e privati non deve avvenire in modo settoriale, bensì bisogna diffondere un nuovo
modo di pensare che consideri benessere economico, sociale ed ambientale come obiettivi collegati tra loro e capaci di supportarsi reciprocamente.
Questo volumetto nasce quindi con l'obiettivo di contribuire a diffondere la cultura ambientale
ed una conoscenza di base sugli "strumenti di sostenibilità" utili per intraprendere percorsi ambientalmente sostenibili, affinché gli obiettivi in campo ambientale diventino occasioni consapevoli per azioni di sviluppo sociale ed economico.
I libretto presenta la III Ricognizione regionale dell'adozione degli strumenti di sostenibilità tra gli enti pubblici della Liguria.
PROGETTAZIONE ED IMPLEMENTAZIONE DI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DI RETI COMP...Marco Garoffolo
Tesi Cirnigliaro Giulio su Progettazione Ed Implementazione Di Strumenti Per La Valutazione Di Reti Complesse Con Proprietà Scale-free.
Barabasi Albert
Interazione, innovazione e collaborazione sono i principi base della Social Innovation, sapientemente riproposti e rielaborati all’interno del testo Il libro bianco dell’innovazione sociale scritto da Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan e curato per l’edizione italiana da Alex Giordano e Adam Arvidsson.
Con un chiaro approccio realistico, dimenticando le teorie e le formule da manuale, il testo vi propone nient’altro che un’attenta e cosciente osservazione dei meccanismi odierni, filtrando il tutto con un forte senso critico volto alla praticità delle soluzioni.
Non si tratta dunque di rimpastare modelli passati e pochi affini alle attuali dinamiche socio- economiche, ma si tratta di una chiara esortazione all’impiego delle risorse di cui noi tutti siamo detentori: dalla sfida per la riduzione delle emissioni di Co2, alla lotta alla povertà fino alla salvaguardia per la salute delle persone.
Murray, Grice e Geoff dalle pagine dell’opera definiscono la Social Innovation come un fenomeno che parte dal basso, dalla società moderna virata dalla spinta dirompente della nuova generazione, fatta di giovani caparbi ed entusiasti, pronti a mettersi in gioco . La Social Innovation dunque è un fenomeno irruente e spontaneo che non impone soluzioni astratte ma nuove e concrete possibilità per il miglioramento degli obiettivi mondiali. Dopo il crollo dei vecchi dogmi sociali , divenuti ormai obsoleti, la società mondiale si è trovata a fare i conti con una repentina decadenza dell’intero apparato socio- economico. Per effetto domino, ciò ha portato ad un consequenziale compromissione del lineare andamento del mercato, ad un incremento vertiginoso dei costi e infine alla necessità di reinventarsi.
La sfida che lancia la Social Innovation è quella di riprendersi gli spazi e di attribuirgli nuovi segmenti di esistenza, rielaborando i vecchi modelli.
Fonte http://www.societing.org/wp-content/uploads/Open-Book.pdf
Comunicazione, Potere e Contropotere nella network societyMarco Garoffolo
Il presente articolo formula una serie di fondate ipotesi sull’interazione tra comunicazione e
rapporti di potere nel contesto tecnologico che caratterizza la network society, o “società in rete”.
Partendo da un corpus selezionato di studi sulla comunicazione e da una serie di case study ed
esempi, si giunge alla conclusione che i media siano divenuti lo spazio sociale ove il potere viene
deliberato. Mostrando il legame diretto tra politica, politica dei media, politica dello scandalo e crisi
della legittimità politica in una prospettiva globale. E avanzando l’idea che lo sviluppo di reti di
comunicazione interattiva orizzontale ha favorito l’affermazione di una nuova forma di
comunicazione, la mass self-communication (comunicazione individuale di massa), attraverso
Internet e le reti di comunicazione wireless. In un tale contesto, politiche insurrezionali e
movimenti sociali sono in grado di intervenire con maggiore efficacia nel nuovo spazio di
comunicazione. Sul quale, però, hanno investito anche i media ufficiali o corporate media e la
politica mainstream. Tutto ciò si è tradotto nella convergenza tra mass media e reti di
comunicazione orizzontale. E, più in generale, in uno storico spostamento della sfera pubblica
dall’universo istituzionale al nuovo spazio di comunicazione.
Fonte http://www.caffeeuropa.it/socinrete/castells.pdf
Non è facile immaginare una società in cui l'organizzazione industriale sia equilibrata e compensata da modi di produzione complementari, distinti e ad alto rendimento. Siamo talmente deformati dalle abitudini industriali che non osiamo più scrutare il campo del possibile, e l'idea di rinunciare alla produzione di massa di tutti gli articoli e servizi è per noi come un ritorno alle catene del passato o al mito del buon selvaggio. Ma se vogliamo ampliare il nostro angolo di visuale, adeguandolo alle dimensioni della realtà, dobbiamo ammettere che non esiste un unico modo di utilizzare le scoperte scientifiche, ma per lo meno due, tra loro antinomici.
C'è un uso della scoperta che conduce alla specializzazione dei compiti, alla istituzionalizzazione dei valori, alla centralizzazione del potere: l'uomo diviene l'accessorio della megamacchina, un ingranaggio della burocrazia. Ma c'è un secondo modo di mettere a frutto I invenzione, che accresce il potere e il sapere di ognuno, consentendo a ognuno di esercitare la propria creatività senza per questo negare lo stesso spazio d'iniziativa e di produttività agli altri.
Se vogliamo poter dire qualcosa sul mondo futuro, disegnare i contorni di una società a venire che non sia iperindustriale, dobbiamo riconoscere l'esistenza di scale e limiti naturali. L'equilibrio della vita si dispiega in varie dimensioni; fragile e complesso, non oltrepassa certi limiti. Esistono delle soglie che non si possono superare. La macchina non ha soppresso la schiavitù umana, ma le ha dato una diversa configurazione. Infatti, superato il limite, lo strumento da servitore diviene despota. Oltrepassata la soglia, la società diventa scuola, ospedale, prigione, e comincia la grande reclusione. Occorre individuare esattamente dove si trova, per ogni componente dell'equilibrio globale, questo limite critico. Sarà allora possibile articolare in modo nuovo la millenaria triade dell'uomo, dello strumento e della società. Chiamo società conviviale una società in cui lo strumento moderno sia utilizzabile dalla persona integrata con la collettività, e non riservato a un corpo di specialisti che lo tiene sotto il proprio controllo. Conviviale è la società in cui prevale la possibilità per ciascuno di usare lo strumento per realizzare le proprie intenzioni.
Fonte http://periferiesurbanes.org/wp-content/uploads/2010/08/La-Convivialit%C3%A0.pdf
A RFID web-based infotracing system for the artisanal Italian cheese quality ...Marco Garoffolo
The aim of this study is the integration of an electronic tracing system with a non-destructive quality analysis system for single product of a typical Italian cheese, prepared with buffalo milk and called “Caciottina massaggiata di Amaseno”, a typical diary product of Lazio Region. The tracing and quality information are combined on a web platform to obtain a complete procedure to develop what we define as an “infotracing system”. Quality analyses (chemical, sensorial and spectrophotometric) were carried out on a total of 23 cheese wheels (8 with TAGs) and for three cheese maturation classes (3, 6 or 9 months after production). Two typologies of RFID tags were tested. Results were screened by Partial Least Squares regressions (PLS) on reflectance values for the prediction of chemical content, while classifica- tion of cheese maturation classes (3, 6 or 9 months) was carried out by Partial Least Squares Discriminant Analysis (PLSDA) on reflectance values. The RFID system turned out as effective, reliable and compatible with the production process tool. A good estimation of maturation degree by spectral and chemical analysis was obtained. Moreover an infotracing web-based system was designed to acquire and link basic information that can be made available to the final consumer or to different food chain actors before or after purchasing, using the RFID code to identify the single and specific cheese product. The projected web-based tracing system could improve the products commerce by increasing the information trans- parency for the consumer.
Con un fatturato di oltre 43 miliardi di euro nel 2013, l’Italia è la terza potenza agricola dell’Unione Europa. A dirlo è Eurostat, che ha da poco diffuso l’edizione 2015 del dossier “Agriculture, forestry and fishery statistics”, un rapporto che descrive non solo la produzione agricola, ma anche l’allevamento, la diffusione delle coltivazioni biologiche e l’inquinamento prodotto da questi settori.
Sul fronte del fatturato a primeggiare è la Francia, che nel 2013 ha sfiorato i 57 miliardi di euro, quindi c’è la Germania con 46,2 miliardi e, come detto, l’Italia. È però interessante notare come siano stati raggiunti questi risultati: Parigi e Berlino, infatti, ci sono arrivati coltivando una superficie maggiore di territorio rispetto a quello italiano e dando lavoro a meno persone. In Francia sono destinati a coltivazione e pascolo qualcosa come 27,7 milioni di ettari di territorio, il dato più alto di tutta l’Unione, sui quali lavorano 725mila persone. Mentre sono 523mila i “contadini” tedeschi, che coltivano una superficie pari a poco meno di 17 milioni di ettari. Tra Trento e Palermo, invece, sono 12 milioni gli ettari utilizzati in agricoltura. E gli occupati raggiungono quota 817mila, il terzo valore più alto dell’UE dopo quelli di Polonia e Romania.
Valorizzazione cereali minori di montagna in provincia di bresciaMarco Garoffolo
In passato, l’importante ruolo svolto dalla coltivazione dei cereali minori (orzo, segale, grano saraceno, frumento ecc.) in zone di montagna - nel rifornimento di farine per il sostentamento delle popolazioni alpine - ha garantito per molti anni la gestione del
territorio. Le colture minori sono specie “antiche”, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia dell’alimentazione umana, oltre a occupare una posizione strategica
nell’origine delle attuali forme coltivate. Purtroppo, dopo gli anni Cinquanta, la coltivazione dei cereali minori nelle zone di montagna è progressivamente calata, lasciando
spazio a colture più remunerative o, peggio ancora, all’abbandono. Tale evoluzione ha portato un cambiamento del paesaggio: là dove i campi sono pianeggianti sono
stati mantenuti a seminativo o a prato stabile; ma dove le caratteristiche pedologiche e strutturali (terreni poco fertili e con molto scheletro, pendenza elevata, difficoltà di accesso,
appezzamenti poco meccanizzabili) il terreno una volta seminato a segale o frumento ha lasciato il posto al rimboschimento delle superfici. Questo ha comportato un abbassamento della diversificazione visiva del paesaggio, con un impoverimento della
biodiversità vegetale e animale. I cereali minori possono essere definiti come piante rustiche, tolleranti a stress ambientali,
capaci di dare una produzione economicamente valida anche in condizioni di modesta fertilità del terreno. Hanno spesso pregevoli caratteristiche qualitative e nutrizionali, che ne fanno ingredienti principali in preparazioni dietetiche e salutistiche, in gradevoli
preparazioni culinarie attorno alle quali si muovono tradizioni popolari e usanze.
http://www.saporidivallecamonica.it/uploads/docs/512b37a2aade4.pdf
L’industria dei brevetti sta prendendo il controllo sul nostro cibo?Marco Garoffolo
L'industria dei brevetti svende il futuro del nostro cibo!
http://www.semirurali.net/modul…/wfdownloads/singlefile.php…
Per chi lo avesse perso l'anno scorso la Rete Semi Rurali ha tradotto in italiano il rapporto sui brevetti che concernono le sementi a cura della coalizione internazionale No patents on Seeds! Lo spunto per il rapporto nasce dal fatto che l'Epo -Ufficio Europeo per i Brevetti- ha concesso migliaia di brevetti su vegetali e sementi, con un numero crescente di brevetti concessi su piante e sementi ottenuti con metodi di miglioramento genetico convenzionali. Dagli anni '80, in Europa, sono stati concessi 2.400 brevetti su vegetali e 1.400 brevetti su animali. 7.500 brevetti su vegetali e 5.000 su animali sono in attesa di concessione. L'Epo ha già concesso più di 120 brevetti su vegetali ottenuti con metodi convenzionali di miglioramento genetico e circa 1000 altre richieste sono in attesa di concessione. Spesso la portata di questi brevetti è molto ampia e prende in considerazione intere filiere, dalla produzione al consumo.
Milano ha finalmente la sua Food Policy alla cui elaborazione anche tu hai contribuito!
Nella seduta del 5 ottobre scorso il Consiglio Comunale ha infatti approvato il Milan Urban Food Policy Pact e le Linee di Indirizzo della Food Policy di Milano 2015-2020
Il documento individua 4 aree prioritarie emerse nel corso del processo di consultazione della Food Policy:
1) Garantire cibo sano per tutti
2) Promuovere la sostenibilità del sistema alimentare
3) Educare al cibo
4) Lottare contro gli sprechi.
Per ognuna di queste priorità il documento suggerisce una serie di azioni concrete, tra queste favorire l'accesso al cibo sano e all'acqua potabile anche alle fasce più deboli, promuovere l'agricoltura urbana e il cibo locale, sostenere le filiere alimentari corte, aumentare la consapevolezza sugli sprechi con campagne mirate.
Per favorire la diffusione di queste linee di indirizzo il piano istituisce il Consiglio Metropolitano del Cibo, lo strumento attraverso il quale continuare a coinvolgere gli attori del sistema alimentare di Milano e i cittadini sui progetti della Food Policy.
Il testo della delibera è disponibile sul sito della Food Policy di Milano a questo link
Il Consiglio comunale ha anche approvato il Milan Urban Food Policy Pact che sarà firmato da più di 100 città il 15 ottobre prossimo e presentato il 16 ottobre al Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki -moon .
Con questo, e rimandandovi alle future comunicazioni in merito alla Food Policy, cogliamo anche l'occasione per invitarvi al "Feeding the 5000" il pranzo per 5000 persone cucinato con cibo recuperato che avrà luogo Sabato 17 ottobre dalle 12,00 alle 15,00 in Piazza Castello, con il fine di sensibilizzare la popolazione alla lotta contro gli sprechi alimentari.
fonte
http://www.foodpolicymilano.org/wp-content/uploads/2015/10/CC-n.-25-del-5.10.2015.pdf
Dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo un dossier, realizzato con la collaborazione grafica di Andrea Rosellini e Margherita Brunori, che ricostruisce con efficacissime infografiche la storia dei cibi che finiscono nei nostri piatti e soprattutto svela quali sono le multinazionali che gestiscono il nostri alimenti interessandosi non certo di salute, qualità, ambiente e meno che mai di sovranità alimentare, ma solo ed esclusivamente badando al loro profitto.
Fonte http://expodeipopoli.it/wp-content/uploads/2015/07/i_padroni_del_nostro_ciboalta.pdf
Rapporto Coop 2015
Potremmo abbozzare il titolo del film prendendo in prestito un tema caro ai sociologi: «La fine del ceto medio». Superando definitivamente la «cetomedizzazione» della società, definizione cara a Giuseppe De Rita che negli anni Novanta la coniò per descrivere la crescita di una piccola borghesia del nord-est basata sulla «fabbrichetta» con simpatie leghiste. Nel tradizionale rapporto Coop sui consumi, diffuso oggi a Milano, emerge uno spaccato sociale interessante perché s’intravede per la prima volta un’Italia dinamica dopo sette anni di Grande Crisi seppur estremamente polarizzata su diverse dicotomie: giovani-vecchi, nord-sud, occupati-disoccupati, uomini-donne. Presto per parlare di scenario sudamericano dove le differenze si acuiscono invece che ridursi grazie allo Stato sociale, eppure la tendenza dei consumi rileva come la spesa al carrello diminuisce nonostante una clamorosa flessione dei prezzi al dettaglio operata da tutti i marchi della grande distribuzione. La cartina di tornasole della sparizione del ceto medio sta tutta nel declino del modello dell’ipermercato: store con grandi metrature all’interno di grossi centri commerciali nella cosiddetta cintura urbana....
Fonte
http://www.corriere.it/economia/15_settembre_03/ecco-l-italia-bipolare-consumi-singhiozzo-db924372-5234-11e5-aea2-071d869373e1.shtml
Exploring the production capacity of rooftop gardens (RTGs) in urban agricult...Marco Garoffolo
Exploring the production capacity of rooftop gardens (RTGs)
in urban agriculture: the potential impact on food and nutrition
security, biodiversity and other ecosystem services
in the city of Bologna
Francesco Orsini & Daniela Gasperi & Livia Marchetti &
Chiara Piovene & Stefano Draghetti & Solange Ramazzotti &
Giovanni Bazzocchi & Giorgio Gianquinto
n che modo consumatori
consapevoli possono
contribuire allo sviluppo
sostenibile?
Un’analisi a partire dal
consumo alimentare.
Gianluca Brunori, Adanella Rossi,
Francesca Guidi, Alessandra Lari
2. Ruralopoli – Ragioni di un Interesse
• Ragione Etica – si vogliono raggiungere obbiettivi di sostenibilità ambientale
partendo dal coinvolgimento delle persone di un territorio
• Quantificabile – Il progetto ha delle precise caratteristiche economiche che
lo rendono sostenibile. Dobbiamo agire al fine di raggiungere gli obbiettivi
posti.
Questo permette a chi è interessato di essere sicuro di operare per un fine
giusto e il senso del suo operato è misurabile dal livello di inclusione che riesce a
generare. Ci si deve mettere dunque al servizio dell’altro per un fine che è anche
il mio, ovvero di lasciare una terra ai miei figli come l’hanno lasciata a me.
3. Ruralopoli – Riunioni Lancio del Progetto
•Le riunioni non sono sufficienti per trasferire la complessità del progetto
visto che costruire una CSA come Ruralopoli implica che le persone siano
consapevoli di cosa sia
• Un piano agronomico biologico rispettoso della biodiversità
• Un ciclo energetico che operi in sinergia con il ciclo naturale riciclando gli
scarti di questo generando valore sia ambientale che economico
• Costruire un soggetto economico collettivo partecipando alla costituzione
dei suoi organi di governo sia statuari che economici
•Come mantenere le relazioni tra una riunione e l’altra
•Come raggiungere il numero di persone necessarie
4. Costruendo Ruralopoli – Trasferimento
Complessità
Analisi
Argomento
Creazione
Elementi
Divulgativi
Diffusione
Social
Incontro di
Persona
Raccolta
Impressioni
Diffusione
Social
5. Costruendo Ruralopoli – Le Relazioni
Incontro Comunità
Interessato Sostenitore
Agricoltura
Energia
Economia
Assemblea
Decisionale
Social
15. Blogger, Social Media Manager
Claudia Angrisani –
Potere allo Sciame
3K
Gian Mario Folini –
Scuola Ambulante
Agricoltura
Sostenibile 77K
Punto Ponte 18K
Angelo Sofo – Orto
Sociale Cesate 1K
Alessandra Iero
Esperta Ambientale e Ricercatrice
Ciboprossimo 100K
20. Costruendo Ruralopoli - Conclusioni
•Abbiamo un obbiettivo preciso: fare in modo che tante persone
sottoscrivano o una cassetta o un contratto energetico e per raggiungerlo
abbiamo
• Attivato una comunità virtuale per catturare l’attenzione di un gran
numero di persone
• Il virtuale ci consente di spiegare il progetto con le modalità che gli utenti
prediligono
• E’ partito il primo nucleo della comunità di Ruralopoli: i blogger
•Dobbiamo
• Attivarci sul territorio perché le comunità sono fatte da persone in carne
ed ossa
21. Il Primo atto Concreto - Segui il Blog
Se vuoi far parte di questo progetto rimanendo informato su quanto
succede vai su https://ruralopoli.wordpress.com e nella parte in fondo
immetti la tua mail. Appena poi dillo ai tuoi amici.