Uno smart water meter deve avere delle caratteristiche ben precise per essere definito tale. Innanzitutto, deve avere un’altissima precisione di misura: come fa un misuratore ad essere chiamato smart se non è capace di misurare bene? Ma ciò non è sufficiente; per essere intelligente il contatore deve disporre di un “cervello” brillante, ossia di un sistema di raccolta ed invio dei dati di alto livello. In particolare, occorre che il meter favorisca due processi all’interno del distributore idrico: digitalizzazione della rete e integrabilità con la rete gas.

1. SERVIZI A RETE - MAGGIO-GIUGNO 2022
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METERING E BILLING
Contatore intelligente o contatore
“tonto”?
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no smart water meter deve avere delle
caratteristiche ben precise per essere
definito tale. Innanzitutto, deve avere
un’altissima precisione di misura: come fa
un misuratore ad essere chiamato smart se
non è capace di misurare bene?
Ma ciò non è sufficiente; per essere intel-
ligente il contatore deve disporre di un
“cervello” brillante, ossia di un sistema di
raccolta ed invio dei dati di alto livello. In
particolare, occorre che il meter favorisca
due processi all’interno del distributore idri-
co: digitalizzazione della rete e integrabilità
con la rete gas.
Con digitalizzazione della rete si intende
che ogni misuratore installato deve consen-
tire al distributore di raccogliere in tempo
reale i dati provenienti dal campo, così da
creare una vera e propria rete di telecontrol-
lo diffuso. Per avere una simile telegestione
in tempo reale della rete occorre però che
il contatore non invii al centro solamente la
lettura del consumo, ma anche molti altri
allarmi, informazioni e parametri necessari
per una corretta gestione della distribuzio-
ne idrica. Solo un simile controllo sulla rete,
infatti, permette di individuare le perdite,
ottimizzare i sistemi di pompaggio e di me-
glio gestire i parametri “M” di ARERA.
Lo smart meter, per essere tale, non può più
essere un oggetto isolato, ma deve essere
parte di un complesso sistema di telegestio-
ne. Un contatore intelligente deve consen-
tire l’automatizzazione e la digitalizzazione
dei processi gestionali dell’acquedotto.
Per far ciò, occorre che gli apparati utiliz-
zino sistemi di trasmissione fixed network,
in quanto solo questi ultimi permettono un
dialogo in tempo reale tra gli apparati e il
sistema centrale di controllo (SAC), tra l’al-
tro senza ricorrere ad alcun intervento uma-
no nella comunicazione, cosa che rende il
processo più rapido e privo di errori. Inol-
tre, la trasmissione deve assolutamente es-
WATERTECH
sere caratterizzata da piena bidirezionalità: i
contatori in campo devono poter essere in
grado di comunicare con il SAC, ma anche
quest’ultimo deve poter “chiamare” gli ap-
parati sparsi sul territorio. In questo modo,
infatti, il centro di controllo può chiedere ad
ogni singolo contatore del parco le informa-
zioni giuste al momento giusto. Inoltre, solo
con questa bidirezionalità diventa possibile
effettuare un upgrade massivo dei software
delle macchine installate.
Il secondo aspetto da valutare è relativo
all’integrabilità dei water meter nella rete
gas. È chiaramente poco efficiente e razio-
nale pensare di costruire due distinte reti
di telelettura per contatori acqua e gas; ciò
porterebbe infatti ad una duplicazione dei
costi (sia nella realizzazione, che nella ge-
stione).
Occorre invece una sola rete su cui riesco-
no ad agganciarsi entrambe le tipologie
di contatori, in modo che diventi possibile
raccogliere, trasmettere, elaborare ed ana-
lizzare i dati di misura e di consumo di en-
trambi i servizi con un’unica infrastruttura. In
pratica, i water e gas meters devono essere
equipaggiati con dispositivi di trasmissione
aventi protocolli di comunicazione intero-
perabili o addirittura intercambiabili (soli-
tamente NB IoT o 169 MHz), in modo tale
che un’unica rete sia in grado di teleleggere
entrambe le tipologie di contatori.