"Coltiviamo per la legalità" diario di bordo anno 2018-2019
Orto sociale e urbano presso contrada Rigaletta. In collaborazione con CGM (Centro giustizia minorile di Palermo, USSM sez stac di Trapani, Comune di Erice)
1. coltiviamo per la
LEGALITÀ
Diario di bordo
Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità
Ufficio di Servizio sociale per i Minorenni di Palermo
Sez.staccata di Trapani
Comune di Erice
2. Andando al di là dell’assistenzialismo, l’Associazione di volontariato “Azione x”
vuole recuperare ciò che sembra “perduto”, utilizzando una metodologia d’intervento
che rispetti le esigenze dell’utenza in modo da indirizzarla verso l’autonomia e
l’indipendenza. L’associazione di volontariato Azione x, dal 2012, opera soprattutto
all’interno dei quartieri più disagiati, emarginati e nelle zone periferiche della città.
Tutto ciò, attraverso un lavoro di sinergia tra operatori e utenti, che mira a far conos-
cere le possibilità che il territorio offre e a favorire il rapporto con le realtà istituzionali
di riferimento . L’associazione Azione x, interviene su tre distinti campi: 1. Solidarietà
sociale; 2. Educazione e cultura; 3. Socio-sanitario.
2018
“L’agricoltura che non giudica ma che accoglie”
Progetto: “Coltiviamo per la legalità”, lavori di riqualificazione del bene pubblico, sito in
Contrada Rigaletta – lotto n. 818-819 di proprietà del Comune di Erice. Sindaco Daniela
Toscano
Obiettivo: Realizzazione di un orto sociale urbano destinato alla Comunità locale.
Progetto co-finanziato da: Centro Giustizia Minorile per la Sicilia (Referente per l’USSM
Dott.ssa Sonia Francis Fonte). Associazione di volontariato “Azione x” Dott.ssa Rosaria
Bonfiglio (Presidente)
3. Progetto “Coltiviamo per la Legalità”
FASE 1 - Avvio Progetto e Pulitura Terreno
Il progetto “Coltiviamo per la Legalità”, promosso e coordinato dall’Associazione di Volon-
tariato Azione X, con sede in Trapani, co-finanziato dal Centro di Giustizia Minorile di Paler-
mo e rivolto a giovani coinvolti nel circuito penale, è stato avviato in data 18 Luglio, a seguito
della Convenzione stipulata in data 16 Luglio presso gli uffici del CGM in Palermo.
Le attività progettuali prevedono la riqualificazione di un area agricola in stato di abbando-
no, messa a disposizione dal Comune di Erice, previa apposita Convenzione, con l’obiettivo
principale di rendere fruibile alla collettività una porzione di terreno situata all’interno di un
area urbana residenziale, sita in contrada Rigaletta – Erice e destinata alla realizzazione di un
orto sociale.
Per i prossimi 4 mesi i giovani coinvolti alle attività di recupero e di riparazione, segnalati
dall’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (U.S.S.M), sezione staccata di Trapani, oper-
eranno per due giornate a settimana, sotto la supervisione degli operatori: il lunedì mattina
dalle ore 8:30 alle ore 10:30 e il venerdì pomeriggio dalle ore 17:00 alle ore 19:00, tenendo
conto della tipologia di attività sul campo e delle temperature estive.
A seguito di una riunione di programmazione di equipe, svolta in data 18/07, presso gli
Uffici dell’Ussm di Trapani, il gruppo di lavoro, composto da un Assistente Sociale/Tutor
Progetto, un agronomo responsabile degli step di riqualificazione, n. 3 volontari e funzionari
ministeriali, ha definito i seguenti punti:
1. Impegno settimanale previsto, secondo gli step progettuali;
2. Tipologie di giovani idonei alle attività richieste, valutando attitudini, abilità, profili carat-
teriali e recupero sociale, pari a 4soggetti;
3. Modalità di relazione con i giovani, prevedendo un loro coinvolgimento partecipato a
tutte le fasi delle attività, rendendoli protagonisti attivi del cambiamento sia personale sia
collettivo, abbattendo i muri del pregiudizio;
4. Programmazione delle fasi previste dal progetto, in termini di tempistiche, risorse eco-
nomiche e materiali da impiegare,logistica;
5. Monitoraggio delle attività progettuali, dei giovani coinvolti e valutazione dei risultati fi-
nali.
Uno degli obiettivi previsti è quello di sensibilizzare la comunità locale sul tema del riscat-
to sociale, contribuendo a far crescere la rete locale, in quanto ognuno di noi rappresenta
un nodo, una risorsa, una spinta, una possibilità, poiché la nostra partecipazione è patri-
monio di tutti, in grado di rendere vivibile una comunità. Occorre abbandonare la logica
dell’assistenzialismo e rendersi parte attiva secondo le proprie possibilità di una rivoluzione
culturale che ad oggi va a rilento, capace di guardare con gli occhi dell’altro, di trasformare
ciò che pensiamo sia irrecuperabile e restituirlo per il benessere collettivo.
In occasione di una manifestazione culturale di canti e balli, svoltasi presso il Teatro co-
munale San Barnaba a Valderice il 19 Luglio scorso, l’Associazione ha ritenuto importante
condividere con la platea tale concetto, nonché l’obiettivo di una idea progettuale di cui
4. potrebbero beneficiarne giovani, famiglie, comunità locale.
La Presidente Dott.ssa Rosaria Bonfiglio, supportata dai Sindaci presenti di Erice e Vald-
erice, hanno mostrato grande entusiasmo e intenzione di ripetibilità del progetto in ulteriori
aree abbandonate, ponendolo come impegno per le prossime programmazioni. Un evento
che ha visto coniugare arte musicale e riflessione condivisa, trasmettendo l’impegno costan-
te delle associazioni locali e delle Istituzioni, e promuovendo buone pratiche, tra cui quella
dell’orto urbano, bene comune.
I lavori per la realizzazione di quest’ultimo prendono avvio il 20 luglio, con la partecipazione
di 3 giovani sottoposti a procedimento penale, i quali a seguito di una prima fase di conoscenza
del progetto, di formazione del gruppo lavoro e di proposte condivise circa il raggiungimento
dei risultati finali, in termini di coltivazioni, idee di realizzazione e abbellimento orto, hanno
intrapreso la prima fase prevista: la pulitura e lo spietramento dell’appezzamento di terreno
concesso. Quest’ultimo sin dal sopralluogo è apparso trascurato, pieno di erbaccia, e con
notevoli alberi di ulivo. Attraverso il contributo dell’agronomo, il quale seguirà ogni singola
fase progettuale, si valorizzeranno sia le nuove coltivazioni, sia quelle presenti (ulivi), mediante
5. iniziative di territorio che partiranno dalla raccolta sino alla produzione di “olio etico”
Gli incontri di formazione sul campo prevedono un momento iniziale di accoglienza e indi-
cazioni operative da parte dell’Agronomo, figura indispensabile per i giovani, ed un momento
conclusivo focalizzato sul gruppo, in termini di considerazioni e proposte.
Concluso il primo mese di attività, ripristinato il buono stato del terreno in occasione
dell’ultimo incontro svolto, prima della pausa estiva, è stato possibile acquisire una prima
valutazione.
Da un iniziale partecipazione “obbligata” e
manifestata dai ragazzi, attraverso i momenti
di incontro e confronto, a conclusione di ogni
giornata, si sta riuscendo a creare un clima
positivo, predisposto all’obiettivo, oltretutto
condiviso e accolto positivamente dal grup-
po giovani.
Le buone capacità dell’Agronomo, il quale
accanto ad un lavoro tecnico mette in campo
una predisposizione alla conoscenza, al dia-
logo e alla familiarizzazione in vista del “bene
comune”; la presenza di un Tutor con esper-
ienza nel settore, che detiene una approfondita conoscenza dei giovani coinvolti e che rap-
presenta un buon punto di riferimento; un gruppo di volontari in possesso di competenze
professionali diversificate (avvocati, insegnanti) e utili, in particolare nel corso dei momenti
di “gruppo”, sta rendendo il percorso centrato agli obiettivi e diretto al miglioramento di quel
luogo… un primo passo è stato quello di rendere visibile l’impegno dell’Associazione e dei
ragazzi agli abitanti del quartiere… un quartiere periferico della “gente per bene” che osserva,
si avvicina, chiede cosa facciamo e se potrebbero partecipare in qualche modo.
Ridurre l’indifferenza e dimostra-
re che soltanto esserci e fare aiuta
a cambiare le cose è una priorità
e i ragazzi sono lì per questo, per
condividere un risultato finale che
potrebbe diventare il motore di
una nuova idea di lavoro, perché
qualcuno si è dimenticato di quan-
to siano importanti i “vecchi lavori”.
I ragazzi hanno dimostrato costanza, impegno, dedizione, rispetto, ed entusiasmo… aspet-
tando che il loro lavoro dia i frutti attesi.
In conclusione, terminato il primo step, ripulito il terreno e restituendo un luogo pronto alla
coltivazione, a seguito della ripresa dei lavori a partire dal 20 Agosto si passerà alla seconda
fase.
6. FASE 2 - PREPARAZIONE ALLA COLTIVAZIONE
Terminata la fase di ripristino del bene destinato alla realizzazione dell’orto so-
ciale, nel corso delle settimane passate, ripresi i lavori a fine della pausa estiva con
l’impegno di tre giornate settimanali, il gruppo ha manifestato la soddisfazione del
lavoro svolto fin adesso, nonostante sia stato abbastanza impegnativo in termini di ener-
gia, fatica e pazienza a fronte di un bene agricolo comunale in forte stato di abbandono.
Sono emersi brevi momenti di scoraggiamento derivanti dall’idea dei ragazzi di non as-
sistere ancora al germoglio iniziale dell’orto, divenendo a piccoli passi consapevoli di
quanta fatica, dedizione e passione comporta il lavoro in campagna e di quanto i frut-
ti siano il risultato di un processo lento, nel corso del quale rispettare tempi e modalità.
Conclusa la seconda fase del progetto, grazie al supporto di un esperto agronomo, si
è assistito a miglioramenti graduali, tangibili e diretti a renderlo funzionale all’obiettivo
prefissato e condiviso da tutti. Le considerazioni dei giovani segnalati dall’U.S.S.M sono sin
dall’inizio patrimonio di tutte le fasi del progetto, poiché soltanto se ognuno di noi crede
nella finalità progettuale e si impegna, allora sarà possibile assistere al risultato desiderato,
gratificandosi e migliorando la propria autostima, perché in fondo tutti sappiamo fare
qualcosa. L’affiancamento dell’esperto ha nel corso di questi mesi incrementato nei
ragazzi coinvolti le conoscenze teoriche e pratiche di lavorazione della terra, nel pieno
rispetto di tutte le norme di sicurezza. Parte dei beneficiari non ha mai avuto esperienze
nel settore e pertanto si sta rivelando occasione professionalizzante, orientandosi verso
sbocchi concreti di lavoro, in un territorio con elevato tasso di disoccupazione giovanile.
Quest’ultima nel corso dei momenti di restituzione riflessiva, previsti a fine giornata, è
molto percepita dai ragazzi, i quali raccontano di quanto possa essere la causa forse
principale di uno stile di vita vicino all’illegalità e alla disperazione, anche familiare.
7. Convinti del risultato che intendono e sperano raggiungere, si “formano” rimuovendo ster-
paglie che saranno essiccate e riutilizzate, spietrando e riutilizzando i massi per realizzare i
sentieri dell’orto, rastrellando e canticchiando… perché le canzoni d’amore si sono dimostrate
essere il motore delle giornate insieme! “senza amore non vale la pena vivere” (Cit. A.O.).
Restituire un bene pubblico degno di essere vissuto e riutilizzato dalla collettività è un oc-
casione che porta noi operatori e volontari a scoprire la realtà, anche tragica, di condizioni
personali e familiari alquanto allarmanti se pensiamo di essere nel 2018! Noi vogliamo esserci
non per limitarci a ripulire il terreno, ma per avviare partendo da lì una prospettiva di vita
nuova, onesta, che dia una possibilità e che aiuti a scoprire quanto oggi più che mai il lavoro
non occorre attenderlo ma crearlo, valorizzando ciò che già esiste, e che potrebbe contri-
buire al riscatto personale e collettivo.
I ragazzi iniziano a crederci, a co-progettare insieme a noi, a pensare che su quella porzione
“possiamo farci l’orto, lì invece mettiamoci le piante grasse che sono belle… seminiamo i
broccoli! ne potremmo dare tanti alle famiglie e portarne qualcuno noi alle nostre”… e per non
farci manca re nulla ci saranno anche le piante aromatiche, perché i ragazzi accoglieranno
prossimamente tutti coloro che vogliono venire a trovarci, a darci una mano, a sostenere
questo progetto, un progetto di tutti, con positive ricadute sul territorio non soltanto limitrofo,
bensì sulla collettività intera.
Assistiamo giorno dopo giorno alla rinascita del bene comune, ai primi germogli che rap-
presentano per tutti noi il frutto di impegno,
che siano broccoli che siano ortaggi di altro
genere, ciò che ci sorprende ogni giorno è
continuare a credere quanto i ragazzi abbia-
no bisogno di riferimenti, di stimoli, di essere
fautori del proprio cambiamento, mettendo
a disposizione le competenze acquisite e
renderle accessibili ad altri… la rieducazione
genera risultati che vanno trasmessi, racco-
ntati e condivisi. Al di là della limitata par-
tecipazione di qualcuno impedito per ragio-
nevoli motivi personali e familiari, guardare
il gruppo che settimana dopo settimana op-
era, inizialmente seguendo le indicazioni del
“Maestro” e successivamente raggiungendo un buon grado di intraprendenza nella gestione
dell’orto e della rispettiva valorizzazione, stupisce noi e sorprende il vicinato. Quest’ultimo
rappresenta un ulteriore risorsa che coinvolgeremo; organizzato in Comitato di quartiere ha
nel corso degli anni voluto contribuire alla pulizia, alla creazione di spazi gioco per i bam-
bini, alla memoria di chi ha vissuto lì e a promuovere iniziative che mantengono viva la zona.
Entrati in contatto sin dall’inizio delle attività progettuali, hanno manifestato la gratitudine
di essere lì in loro sostegno, la volontà di entrare in rete e veicolare iniziative che possano
essere di aiuto al progetto e alla collettività circostante. Ci confronteremo, ideeremo e ci
8. contamineremo.
Stupiti inizialmente dalla nostra presenza volontaristica, dall’interesse nel recupero reale di
un bene pubblico, sin ad ora oggetto di illegalità, in termini di danneggiamento ambientale,
appropriazione del raccolto alberi di ulivo, prontamente denunciati affinché venga rispettata
l’azione legale su tutti i fronti, rappresentanza del Comitato ha aderito alla finalità proget-
tuale, perché “fa sempre piacere vedersi circondati da bellezza”.
“Coltiviamo per la legalità” vuol dire dare
l’opportunità di far parte della realtà che ci
circonda, di non rimanere eterni passivi ed
osservatori limitandosi a puntare il dito, a
definire cosa è giusto e cosa è sbagliato… la
pigrizia, il disinteresse, l’assenza di obiettivi,
danneggiano la nostra terra. E’ questo che
vogliamo trasmettere ai ragazzi, vivere la pro-
pria comunità significa contribuire anche con
piccoli gesti al risveglio della società, perché
senza radici non c’è appartenenza n’è iden-
tità; i ragazzi iniziano a svilupparla, a sentir
proprio questo piccolo orto, a venirci anche
solo innaffiando e preoccupandosi che nes-
suno venga a distruggerlo “perchè sarebbe davvero un gesto brutto non solo per noi, ma
sopratutto per loro perché qua diventerà di tutti noi” (Cit. S.P.).
Abbiamo bisogno di coltivare positività e di credere che il miglioramento parta da noi, da
loro… loro ci credono e sperano che possa dimostrarsi
davvero un aiuto al cambiamento. Chi pensa che possa
essere un buon esempio futuro per il figlio, chi spera
di lasciare presto la comunità penale all’interno della
quale il tempo passa lento, chi invece spera di imparare
qualcosa e di lavorare… e chi ci ringrazia per il pensiero
bello di aver festeggiato lì insieme il compleanno… sono
tanti i buoni propositi che spesso si scontrano poi con
la dura, triste e precaria realtà… “venire qui ci aiuta a non
pensare, a stare nella natura e capire che qualcosa dalle
nostri maniesce”.
Le esperienze sul cam-
po, lontane da un setting
istituzionale, da tempi bu-
rocratici e spesso incomp-
rensibili per i ragazzi, facili-
tano i racconti su sé stessi,
l’espressione delle proprie
sensazioni, la costruzione
di proposte, iniziando a ra-
gionare come piccoli progettisti che assistono all’evolu- zione
del bene, supportando l’esperto tecnico con vere e proprie idee
nel pieno rispetto dei principi di economicità ed efficienza, risul-
tando preziosi fautori del riciclo e al contempo della creatività.
Molteplici le idee in cantiere che renderanno nelle prossime set-
timane questo luogo bello da vivere, grazie al fondamentale e
necessario contributo dell’Amministrazione comunale di Erice, la
quale mobilitando tecnici ed operatori ha reso possibile il giusto
funzionamento delle fasi progettuali e dell’assistenza tecnica nei
diversi momenti operativi.
9. La presenza di un team di lavoro puntuale,
tempestivo, concreto ed efficiente ha gen-
erato i risultati sin adesso raggiunti… i primi
germogli presto diventeranno “prodotti” da
inserire nel circuito della filiera promossa
dalla Coldiretti Trapani, entusiasta della col-
laborazione proposta e delle prospettive in
cantiere di grande valore etico.
Appena intrapresa la terza fase del proget-
to, ovvero la coltivazione e la riqualificazione
del bene, il gruppo si adopererà nel raccolto
della semina e nella realizzazione di iniziative
di legalità, con il contributo di associazioni,
scuole e cittadini.
10. FASE 3 e 4 – PRODUZIONE-RACCOLTA- PITTURAZIONE
CASETTA-INAUGURAZIONE- VENDITA PRODOTTI ALLA
COLDIRETTI E PARTITA DELLA SOLIDARIETA’ “NATALE INSIEME”
Conclusa la seconda fase del progetto, ci si è adoperati per l’avvio della terza fase i cui
obiettivi sono stati la coltivazione e la riqualificazione del bene, ma anche la realizzazione di
iniziative di legalità, con il contributo di associazioni, scuole e cittadini.
Ciò, si è potuto realizzare grazie alla preventiva attività di produzione e manutenzione
dell’orto sociale, sito nell’area predisposta dal comune di Erice.
I ragazzi, nello specifico, hanno apportato le giuste cure alle piantagioni di broccoli che han-
no caratterizzato principalmente la coltivazione, grazie al supporto tecnico dell’agronomo.
Settimanalmente, provvedevano ad innaffiare le piante e a rimuovere l’erbetta spontanea
che cresceva in prossimità delle stesse.
Hanno inoltre provveduto alla realizzazione di un’area adiacente, adibita a coltivazione di
piante aromatiche quali lavanda, salvia, peperoncini e timo.
La realizzazione di diverse aree di coltivazione con piantagioni di diverso tipo, hanno reso
l’appezzamento di terra un vero e proprio orto sociale, dove non solo le piantagioni ma an-
che il lavoro svolto dai ragazzi hanno contribuito a dare maggior valore ad un’area che fino
a quel momento era abbandonata.
In questa fase, è stato realizzato l’imbottigliamento dell’olio, prodotto durante la seconda
fase progettuale, al quale i ragazzi hanno partecipato attivamente.
Terminate queste attività, i ragazzi con il supporto del pittore paesaggista Alberto Asta
hanno mostrato la loro vena artistica, procedendo alla pitturazione delle pareti della casetta
sita nello stesso lotto urbano. Il loro intervento è stato necessario oltre che per dare segno di
11. pulizia anche per rendere più allegro e divertente ciò che fino ad ora era stato sterile.
Il filo conduttore delle attività che hanno caratterizzato questa fase, è stato senza dubbio,
lo spirito di iniziativa e la voglia di fare che hanno distinto i ragazzi.
Non sono, di certo, mancati i momenti di confronto con operatori tecnici e/o con i tutor
del progetto, e concluse queste fasi preliminari di preparazione, si è giunti all’atteso evento
di inaugurazione dell’orto sociale urbano, svolto in data 24 novembre 2018, al quale hanno
preso parte le più rilevanti figure istituzionali del territorio, che hanno avuto modo di apprez-
zare il lavoro fin qui svolto.
Anche questa volta i ragazzi sono stati i veri protagonisti, hanno mostrato la voglia di saper
e voler fare, ciò è emerso anche dalle dichiarazioni che hanno rilasciato nelle interviste, nelle
quali hanno raccontato di un’esperienza bellissima e di un progetto che li ha resi protagonisti.
E’ questo il vero obiettivo del progetto, rendere felici chi per un motivo o per un altro non
lo è da tempo, fare giustizia riparativa non vuol dire solamente “aggiustare” ma anche riedu-
care e far si che i soggetti vengano inclusi nella realtà sociale che li circonda e alla quale da
tempo sono estranei.
12. L’inaugurazione dell’orto sociale è stata allietata dai ragazzi dell’Istituto “Rosina Salvo” di
Trapani che hanno intrattenuto il pubblico presente con dei momenti di canto e di ballo; a
seguire un piccolo rinfresco “Pane cunsato e non solo” grazie allo sponsor Triolo Pastificio;
presente anche lo stand della Coldiretti con prodotti tipici del territorio e con le bottigliette
dell’olio prodotto dal progetto “Coltiviamo per la legalità”.
La quarta fase è stata possibile realizzarla grazie alla Coldiretti che ha concesso la pre-
senza dell’associazione “Azione x”, all’interno del Mercato “Campagna mia” (in Via Virgilio -
Trapani) proprio per dare avvio alla vendita dei prodotti ricavati ed estratti dall’Orto Urbano
e Sociale presso Contrada Pegno.
La quarta fase ha avuto temine con lo
svolgimento, sotto le feste natalizie e nello
specifico nella giornata del 19 dicembre
2018, con una partita di calcio denominata “
Natale Insieme”. Presso il campetto di calcio
attiguo all’Orto Sociale, è stata svolta, infatti,
una partita a cui hanno partecipato i ragazzi
del progetto “Coltiviamo per la legalità” e
i ragazzi del Centro Sociale “Sappusi” di
Marsala, inoltre hanno partecipato alcuni
giovani abitanti del quartiere dove è appunto
ubicato l’Orto Sociale (Contrada Pegno Rigaletta Milo).
Tale iniziativa è stata ideata con l’obiettivo di far conoscere e sperimentare ai ragazzi le
diverse realtà progettuali presenti nell’ambito provinciale e soprattutto per un momento di
condivisione, solidarietà e di integrazione totale con il territorio e tutta la comunità in pros-
simità del Santo Natale.
E’ stato un ottimo momento di
aggregazione ed i ragazzi hanno dimostrato
visibile contentezza e partecipazione attiva a
tale iniziativa.
Ed ancora a tale incontro hanno partecipato
leautoritàdellacittàenellospecificoilSindaco
di Erice Daniela Toscano la quale ha già
presenziato a diverse attività nell’ambito del
nostro progetto “Coltiviamo per la legalità”,
esprimendo per tale iniziativa compiacimento
ed interesse. Ed ancora il Vice Sindaco di
Erice, l’Arch. Angelo Catalano,che ha anche
deciso di regalare ai nostri ragazzi, in vista di
un ricordo futuro, una medaglia di partecipazione. Hanno partecipato a tale iniziativa oltre
all’Associazione “Azione X”, anche altre Associazioni del territorio, l’Associazione Arché di
Marsala nonché il CesVop di Trapani. Tale iniziativa oltre che autorizzata dal centro CGM è
stata fortemente voluta e coadiuvata dal Funzionario della Prof. di Servizio Sociale e referente
del progetto Dott.ssa Francis Sonia Fonte e dalla Dott.ssa Rosaria Bonfiglio presidente
dell’associazione “ Azione X”.
13. Come momento conclusivo della giornata, ai ragazzi sono state consegnate le medaglie
gentilmente offerte dal Comune di Erice, inoltre è stata condivisa la merenda, con una serie
di dolciumi e torte preparate dai volontari che hanno collaborato attivamente in tale pro-
getto nonché dagli abitanti del quartiere. Infine, prima dei saluti è stata consegnata, in segno
di memoria, una targa di partecipazione da parte dell’ Associazione “Azione X” ai ragazzi che
hanno partecipato all’incontro e che fanno parte dell’ Associazione Archè di Marsala.
Così conclusasi la 4° fase del progetto si conclude anche il progetto cardine “ Coltiviamo
per la Legalità” ma, l’Associazione “Azione X” con l’appoggio dell’USSM sta comunque con-
tinuando a recarsi nei luoghi al fine di mantenere in buono stato tutto quanto è stato creato
in questi mesi dai ragazzi con l’auspicio che tale progettazione possa ancora continuare con
future attività di realizzazione.
Trapani, 17 settembre 2018
Associazione di Volontariato Azione X
Assistente Sociale - Tutor Progettoù
Dott.ssa Francesca Billeci
14. 2019
“L’agricoltura sociale non esaurisce il suo obiettivo sul campo, ma è
strumento di divulgazione ed informazione a tutta la popolazione,
per uno stile di vita Sostenibile e Consapevole”
15. Progetto “Coltiviamo per la Legalità”
Seconda edizione “Coltiviamo la Legalità” 2019
Introduzione:
Com’è noto il 31.12.2018 ha avuto termine il progetto “Coltiviamo la Legalità” co-finanziato
dal CGM in collaborazione con l ‘USSM sez. staccata di Trapani e il Comune di Erice a favore
di giovani che hanno deviato o a rischio devianza. Il progetto finalizzato a promuovere
nuove forme di inclusione socio- lavorativa attraverso un programma di agricoltura sociale,
la creazione di un orto urbano, rientra nell’ ambito di quella che viene definita “giustizia
riparativa”, un percorso formativo e rieducativo rivolto ai giovani “messi alla prova “. L’
Associazione di volontariato “Azione x” che gestisce il progetto, ha dimostrato ancora una
volta come l’ azione di volontariato all’ interno di una società, sia essenziale per sopperire
all’ assenza di attenzione e di servizi nei confronti dei giovani svantaggiati e in questo caso
quelli entrati nel circuito penale. In virtù di tali azioni , per l’ anno in corso, il progetto è
stato prorogato nella sua interezza e anche quest’ anno su concessione del comune di Erice
è stato autorizzato l’ utilizzo dello stesso lotto di terreno del precedente progetto ed altri
terreni limitrofi. I giovani che si sono susseguiti tra il 2018 e l’anno corrente hanno intrapreso
percorsi di vita diversi : alcuni hanno trovato lavoro, altri sono usciti dal percorso di messa alla
prova, altri sono stati inseriti in comunità. Allo stato attuale cinque giovani risultano inseriti
all’ interno del progetto con tempi e modalità strettamente legati alle indicazioni del proprio
protocollo di “messa alla prova”. Anche quest’anno si è constatato l’ entusiasmo con cui i
giovani si sono avvicinati all’ attività agricola, specialmente gli ultimi inseriti nel programma
di recupero. Sin dall’ inizio dell ‘ anno, nelle more della relativa approvazione della proroga
del progetto e delle relative concessioni da parte del Comune, i giovani hanno continuato
assieme ai volontari di “Azione x” ad occuparsi dell’orto, effettuando alcune operazioni di
manutenzione del terreno: la eliminazione delle erbacce infestanti, il controllo della tenuta
strutturale delle aiuole, la predisposizione di piccoli canali per l’irrigazione, fertilizzazione del
terreno con l’ausilio dell’ agronomo, nel contempo hanno partecipato a percorsi di legalità
promossi dall’USSM nonché a interventi posti in essere dagli stessi volontari di “Azione x”
tramite esempi positivi di vita quotidiana e di educazione, affrontando le problematiche
riguardanti i diritti e i doveri dei cittadini.
16. FASE 1– PRODUZIONE ORTAGGI STAGIONE ESTIVA
Le attività progettuali, nell’anno 2018 hanno previsto e realizzato la riqualificazione di
un’area agricola in stato di abbandono, messa a disposizione dal Comune di Erice, previa ap-
posita Convenzione, con l’obiettivo principale di rendere fruibile alla collettività una porzione
di terreno situata all’interno di un’area urbana residenziale, sita in contrada Rigaletta – Erice
e destinata alla realizzazione di un orto sociale.
Nell’anno 2019 tale progetto ha continuato ad esistere, posto che i ragazzi, con molta
volontà e soprattutto collaborazione non hanno mai abbandonato il terreno cercando sempre
di mantenere integro quanto appunto già realizzato.
Ed invero i giovani coinvolti nelle attività di recupero e di riparazione, segnalati dall’Uffi-
cio di Servizio Sociale per i Minorenni (U.S.S.M), sezione staccata di Trapani, continuano ad
operare per due giornate a settimana, sotto la supervisione degli operatori: il lunedì mattina
dalle ore 8:30 alle ore 10:30 e il mercoledì pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 17:00, tenendo
conto della tipologia di attività sul campo e delle temperature.
I ragazzi, infatti, durante questa I° fase del progetto hanno continuato la coltivazione
estirpando ormai le piantagioni invernali secche per ripiantare successivamente gli ortaggi
di stagione (come melenzane, peperoni, pomodori).
17. Fase 2 - INAUGURAZIONE RINNOVO PROGETTO 2019
MONTAGGIO PALETTI E ABBELLIMENTO DELLO SPAZIO VERDE
Nella Giornata del 3 Settembre 2019 si è svolta ufficialmente l’inaugurazione del nuovo
periodo progettuale con la partecipazione della Sindaca Daniela Toscana, che si è dimostrata
entusiasta della continuazione di tale iniziativa, nonché dei rappresentanti dell’Ufficio di Ser-
vizio Sociale per i Minorenni (U.S.S.M), sezione staccata di Trapani, dei ragazzi, dei tutor, dei
volontari dell’associazione di volontariato “Azione X” .
Nei giorni successivi, attraverso anche al principale e indispensabile contributo
dell’agronomo Grasso, sono state piantate le piantagioni invernali tra cui i broccoli e sono
stati preparati gli alberi per la raccolta delle olive.
In tale fase, per evitare l’intrusione nel terreno degli animali, e con l’ intento di coinvolgere i
giovani affinchè considerino l’orto un proprio bene ma anche della collettività , si è pensato
di predisporre uno steccato in legno per delimitare il terreno, evidentemente su concessione
del Comune. I ragazzi, così, hanno anche piantato dei paletti per delimitare ma nello stesso
tempo abbellire la zona del terreno.
18. La modalità di relazione con i giovani è rimasta la medesima, prevedendo sempre un loro
coinvolgimento partecipato a tutte le fasi delle attività, rendendoli protagonisti attivi del
cambiamento sia personale sia collettivo, abbattendo i muri del pregiudizio.
19. Fase 3. LA RACCOLTA DELLE OLIVE
Uno degli obiettivi previsti è quello di sensibilizzare la comunità locale sul tema del riscat-
to sociale, contribuendo a far crescere la rete locale, in quanto ognuno di noi rappresenta
un nodo, una risorsa, una spinta, una possibilità, poiché la nostra partecipazione è patri-
monio di tutti, in grado di rendere vivibile una comunità. Occorre abbandonare la logica
dell’assistenzialismo e rendersi parte attiva secondo le proprie possibilità di una rivoluzione
culturale che ad oggi va a rilento, capace di guardare con gli occhi dell’altro, di trasformare
ciò che pensiamo sia irrecuperabile, e restituirlo per il benessere collettivo. Sicuramente la
raccolta delle olive e la produzione dell’olio è stato il momento più bello, interessante e mo-
tivazionale soprattutto perché quest’anno non soltanto diverse famiglie del quartiere sono
intervenute per la stessa raccolta delle olive ma anche perché la quantità di olio prodotto è
stata maggiore ed i ragazzi si sono sentiti sicuramente più gratificati e contenti per gli obiet-
tivi raggiunti.
Trapani, 11.11. 2019
Associazione di Volontariato Azione X Dott.sa Jessica Fici - Tutor Progetto
20. coltiviamo per la
LEGALITÀ
Associazione di volontariato Azione X,
via Nicolò Fabrizi n. 26, 91100 Trapani
C.F. 93059970819 Iscritta al n. 1530 del Registro Generale Regionale delle
Organizzazioni di Volontariato.
Rappresentante legale: Dott.ssa Rosaria Bonfiglio
www.azionex.it azionex@gmail.com
Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità
Ufficio di Servizio sociale per i Minorenni di Palermo
Sez.staccata di Trapani
Comune di Erice
Direttivo OdV Azione X
Dott.ssa Rosaria Bonfiglio (Presidente)
Dott. Biagio Maurizio Basiricò (Vice Presidente)
Dott.ssa Concetta Grispo (Segretaria)
Tutor del Progetto “Coltiviamo per la legalità 2018”:
Dott.ssa Francesca Billeci
Tutor del Progetto “Coltiviamo per la legalità 2019”
Dott.ssa Jessica Fici
Esperto Agronomo “Coltiviamo per la legalità”:
Dott. Bernardo Grasso.