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Corso ECM a distanza - modulo 1 - Casi in farmacia
1
Caso 1: situazione con mancato utilizzo del defibrillatore
Un signore di 55 anni si reca in farmacia e chiede un prodotto per il mal di stomaco, che
riferisce avere dalla sera precedente. Ha già assunto una camomilla calda con transitorio
beneficio, ma poco dopo averla bevuta il mal di stomaco è ritornato.
Ha acidità e senso di peso.
Il farmacista fa qualche domanda in più sul tipo di dolore e sulla presenza di allergie e
suggerisce al paziente di rivolgersi prima al proprio medico per una valutazione medica.
Il signore rifiuta e minimizza dicendo che si tratta solo di un po’ di imbarazzo perché aveva
mangiato pesante la sera prima, e insiste per avere un farmaco sintomatico. Nega allergie e
dice che gli è già capitato altre volte e che poi passava da solo o con un digestivo.
Viene fornito un prodotto da banco. Il signore si reca in macchina e si siede alla guida.
Dopo circa dieci minuti entra in farmacia un passante che chiede aiuto perché c’è un
signore in macchina accasciato sul volante che non risponde.
Viene chiamato il 118 che suggerisce di tirare fuori dalla macchina
il paziente, appoggiarlo a terra e, se ce la si sente, di cominciare
il massaggio cardiaco.
Nessuno degli astanti se la sente e il paziente è pesante da
tirare fuori.
La sala operativa 118 dice che c’è un defibrillatore davanti alla
Posta a circa 200 metri, ma il farmacista e gli altri astanti
non se la sentono di usarlo perché non hanno mai
fatto un corso.
L’operatore del 118 prova a guidare via telefono
qualcuno dei presenti a fare le manovre
di rianimazione, ma nessuno se la sente di
provare. Dopo circa 8 minuti dalla chiamata
arriva l’ambulanza e scendono tre soccorritori
dall’ambulanza con tutta l’attrezzatura.
I soccorritori iniziano le manovre di rianimazione
a terra. Giunge l’automedica e il medico prosegue le manovre di rianimazione avanzate.
Viene trovata la confezione della farmacia ancora impacchettata sul sedile fianco guida.
Dopo circa 20 minuti di sforzi rianimatori, il medico riceve dalla sala operativa la
disposizione di trasportare in ospedale con manovre di rianimazione in corso.
Giunto in ospedale, dopo altri 30 minuti, vengono sospese le manovre di rianimazione e il
paziente viene dichiarato morto.
Il giorno dopo sul giornale i farmacisti leggono che nonostante gli sforzi dei sanitari, il
paziente è deceduto.
Rianimazione cardiopolmonare di base
e defibrillazione precoce
Dr. Maurizio Raimondi - Dr.ssa Greta Raimondi
Pronto
118?
Modificato da Circulation 2000, 102 suppl.
Corso ECM a distanza - modulo 1 - Casi in farmacia
2
Caso 2: situazione con l’utilizzo del defibrillatore
Un signore di 55 anni si reca in farmacia e chiede un prodotto per il mal di stomaco, che
riferisce avere dalla sera precedente. Ha già assunto una camomilla calda con transitorio
beneficio, ma poco dopo averla bevuta il mal di stomaco è ritornato. Ha acidità e senso di
peso. Il farmacista fa qualche domanda in più sul tipo di dolore e sulla presenza di allergie
e suggerisce al paziente di rivolgersi prima al proprio medico per una valutazione medica.
Il signore rifiuta e minimizza dicendo che si tratta solo di un po’ di imbarazzo perché aveva
mangiato pesante la sera prima, e insiste per avere un farmaco sintomatico. Nega allergie e
dice che gli è già capitato altre volte e che poi passava da solo o con un digestivo. In quel
momento il dolore aumenta, il paziente diviene pallido e sudato e chiede di sedersi.
Prima di riuscirci si accascia a terra privo di coscienza.
Il farmacista lo soccorre, lo chiama e verifica se sembra respirare. Il paziente non risponde
e fa dei respiri molto lenti e rumorosi, come un
singhiozzo e come se russasse. Il farmacista, che
ha frequentato insieme al personale della farmacia
un corso BLS-D (Basic Life Support-Defibrillation),
chiede a un assistente di chiamare il 118 e portare
il defibrillatore che è nella teca appena fuori della
farmacia. All’apertura della teca, un messaggio
automatico inviato dalla teca stessa avvisa
la sala operativa del 118 che la teca è stata
aperta. Nel frattempo il farmacista ha iniziato
le compressioni toraciche; non se la sente di fare
il bocca a bocca, ma al corso gli hanno detto che per i primi
minuti si può fare anche solo il massaggio. Dice all’assistente
di proseguire le compressioni toraciche mentre lui apre il DAE
(Defibrillatori Semiautomatici Esterni), lo accende e lo utilizza come gli hanno insegnato.
Dopo due scariche erogate ogni due minuti di RCP (Rianimazione Cardio Polmonare),
il paziente accenna respirare e a muoversi, fino a che respira normalmente. Giunge
l’ambulanza e l’automedica e il personale subentra al farmacista: dopo poco viene caricato
in ambulanza e trasportato in ospedale.
Quindici giorni dopo si presenta lo stesso paziente in farmacia per ringraziare tutti e
racconta che i medici gli hanno detto che ha avuto un infarto con un arresto cardiaco in
fibrillazione ventricolare, gli hanno fatto la coronarografia mettendo due stent, e dopo tre
giorni di terapia intensiva è stato trasferito in reparto e dopo una settimana è andato a
casa! Racconta anche che i medici gli hanno detto che senza l’intervento dei farmacisti con
il massaggio cardiaco e il defibrillatore, probabilmente lui adesso non sarebbe qui!
Non ricorda nulla di cosa è successo, ricorda solo che era uscito di casa per andare in
farmacia per il mal di stomaco, e il resto glielo hanno raccontato gli altri… e il mal di
stomaco ora… gli è passato!
Rianimazione cardiopolmonare di base
e defibrillazione precoce
Dr. Maurizio Raimondi - Dr.ssa Greta Raimondi

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  • 1. Corso ECM a distanza - modulo 1 - Casi in farmacia 1 Caso 1: situazione con mancato utilizzo del defibrillatore Un signore di 55 anni si reca in farmacia e chiede un prodotto per il mal di stomaco, che riferisce avere dalla sera precedente. Ha già assunto una camomilla calda con transitorio beneficio, ma poco dopo averla bevuta il mal di stomaco è ritornato. Ha acidità e senso di peso. Il farmacista fa qualche domanda in più sul tipo di dolore e sulla presenza di allergie e suggerisce al paziente di rivolgersi prima al proprio medico per una valutazione medica. Il signore rifiuta e minimizza dicendo che si tratta solo di un po’ di imbarazzo perché aveva mangiato pesante la sera prima, e insiste per avere un farmaco sintomatico. Nega allergie e dice che gli è già capitato altre volte e che poi passava da solo o con un digestivo. Viene fornito un prodotto da banco. Il signore si reca in macchina e si siede alla guida. Dopo circa dieci minuti entra in farmacia un passante che chiede aiuto perché c’è un signore in macchina accasciato sul volante che non risponde. Viene chiamato il 118 che suggerisce di tirare fuori dalla macchina il paziente, appoggiarlo a terra e, se ce la si sente, di cominciare il massaggio cardiaco. Nessuno degli astanti se la sente e il paziente è pesante da tirare fuori. La sala operativa 118 dice che c’è un defibrillatore davanti alla Posta a circa 200 metri, ma il farmacista e gli altri astanti non se la sentono di usarlo perché non hanno mai fatto un corso. L’operatore del 118 prova a guidare via telefono qualcuno dei presenti a fare le manovre di rianimazione, ma nessuno se la sente di provare. Dopo circa 8 minuti dalla chiamata arriva l’ambulanza e scendono tre soccorritori dall’ambulanza con tutta l’attrezzatura. I soccorritori iniziano le manovre di rianimazione a terra. Giunge l’automedica e il medico prosegue le manovre di rianimazione avanzate. Viene trovata la confezione della farmacia ancora impacchettata sul sedile fianco guida. Dopo circa 20 minuti di sforzi rianimatori, il medico riceve dalla sala operativa la disposizione di trasportare in ospedale con manovre di rianimazione in corso. Giunto in ospedale, dopo altri 30 minuti, vengono sospese le manovre di rianimazione e il paziente viene dichiarato morto. Il giorno dopo sul giornale i farmacisti leggono che nonostante gli sforzi dei sanitari, il paziente è deceduto. Rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce Dr. Maurizio Raimondi - Dr.ssa Greta Raimondi Pronto 118? Modificato da Circulation 2000, 102 suppl.
  • 2. Corso ECM a distanza - modulo 1 - Casi in farmacia 2 Caso 2: situazione con l’utilizzo del defibrillatore Un signore di 55 anni si reca in farmacia e chiede un prodotto per il mal di stomaco, che riferisce avere dalla sera precedente. Ha già assunto una camomilla calda con transitorio beneficio, ma poco dopo averla bevuta il mal di stomaco è ritornato. Ha acidità e senso di peso. Il farmacista fa qualche domanda in più sul tipo di dolore e sulla presenza di allergie e suggerisce al paziente di rivolgersi prima al proprio medico per una valutazione medica. Il signore rifiuta e minimizza dicendo che si tratta solo di un po’ di imbarazzo perché aveva mangiato pesante la sera prima, e insiste per avere un farmaco sintomatico. Nega allergie e dice che gli è già capitato altre volte e che poi passava da solo o con un digestivo. In quel momento il dolore aumenta, il paziente diviene pallido e sudato e chiede di sedersi. Prima di riuscirci si accascia a terra privo di coscienza. Il farmacista lo soccorre, lo chiama e verifica se sembra respirare. Il paziente non risponde e fa dei respiri molto lenti e rumorosi, come un singhiozzo e come se russasse. Il farmacista, che ha frequentato insieme al personale della farmacia un corso BLS-D (Basic Life Support-Defibrillation), chiede a un assistente di chiamare il 118 e portare il defibrillatore che è nella teca appena fuori della farmacia. All’apertura della teca, un messaggio automatico inviato dalla teca stessa avvisa la sala operativa del 118 che la teca è stata aperta. Nel frattempo il farmacista ha iniziato le compressioni toraciche; non se la sente di fare il bocca a bocca, ma al corso gli hanno detto che per i primi minuti si può fare anche solo il massaggio. Dice all’assistente di proseguire le compressioni toraciche mentre lui apre il DAE (Defibrillatori Semiautomatici Esterni), lo accende e lo utilizza come gli hanno insegnato. Dopo due scariche erogate ogni due minuti di RCP (Rianimazione Cardio Polmonare), il paziente accenna respirare e a muoversi, fino a che respira normalmente. Giunge l’ambulanza e l’automedica e il personale subentra al farmacista: dopo poco viene caricato in ambulanza e trasportato in ospedale. Quindici giorni dopo si presenta lo stesso paziente in farmacia per ringraziare tutti e racconta che i medici gli hanno detto che ha avuto un infarto con un arresto cardiaco in fibrillazione ventricolare, gli hanno fatto la coronarografia mettendo due stent, e dopo tre giorni di terapia intensiva è stato trasferito in reparto e dopo una settimana è andato a casa! Racconta anche che i medici gli hanno detto che senza l’intervento dei farmacisti con il massaggio cardiaco e il defibrillatore, probabilmente lui adesso non sarebbe qui! Non ricorda nulla di cosa è successo, ricorda solo che era uscito di casa per andare in farmacia per il mal di stomaco, e il resto glielo hanno raccontato gli altri… e il mal di stomaco ora… gli è passato! Rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce Dr. Maurizio Raimondi - Dr.ssa Greta Raimondi