1. Novità Il marchio del
monastero raffigurato
con il tempo, le altre ipotesi di lavoro si ri-
velavano inconsistenti, mentre questa della
in etichetta riproduce
La Cascinazza un bozzetto della
birra prendeva sempre più piede. Così ab-
biamo iniziato a contattare diverse persone
Cascinazza realizzato per conoscere meglio il settore e per farci aiu-
da William Congdon,
noto artista americano
tare. Anzi vorrei citarle, perché è solo grazie
che per molti anni ha a loro che siamo riusciti a realizzare questa
vissuto e dipinto impresa: il primo sicuramente è Paolo Mas-
presso il monastero. sobrio, giornalista esperto di enogastrono-
Sul sito mia e presidente di Club di Papillon, che si
www.birracascinazza.it è dimostrato fin da subito entusiasta e ci ha
sono indicati i punti incoraggiato facendoci conoscere alcuni
vendita in cui è esperti di microbirrifici quali Agostino Ario-
possibile trovare la li del Birrificio Italiano di Lurago Marinone
birra Cascinazza (Co), e Teo Musso, titolare del birrificio Le
Amber.
Baladin di Piozzo (Cn). Così abbiamo ini-
Nella foto in basso, ziato a fare degli ‘esperimenti domestici’, del-
Padre Claudio con le prove, che si sono rivelate interessanti an-
Padre Marco, uno dei che se era chiaro che era solo un inizio di-
tre monaci mastri lettantistico. Dovevamo imparare, e tramite
birrai. amicizie dell’ambiente monastico ci è stata
offerta la possibilità di mandare qualcuno di
È nata la prima birra Quindi andava bene anche un cascinale lom-
bardo, che è stato ristrutturato».
Essenzialmente il lavoro è nella cam-
pagna?
brogio De Ponti, presidente dell’Associazio-
ne lombarda dei produttori ortofrutticoli,
contattato per avere dei consigli, lanciò l’i-
dea di produrre la birra. Infatti, essendo noi
noi per un soggiorno nelle abbazie trappiste
belghe, luoghi importanti nel settore birra-
rio e vicine a noi perché anche loro seguo-
no la Regola benedettina. Dato che le loro
monastica italiana «La nostra non è stata una decisione pre-
via, ma dovuta al fatto che abbiamo trovato
questo luogo in un ambiente agricolo. Inol-
tre, il lavoro è parte integrante della vita mo-
nastica, poiché non ci sono sostanzialmente
un monastero avremmo avuto un marchio
interessante per un prodotto che viene da
una tradizione dove il monachesimo ha avu-
to un ruolo importante. All’inizio sembrava
quasi uno scherzo, una cosa troppo impe-
birre ci avevano affascinato, abbiamo deciso
di andare a documentarci di persona. Così
nel 2005, incaricati dal nostro superiore Pa-
dre Sergio, due di noi, Padre Marco e Padre
Fabrizio sono stati ospitati nell’abbazia di
fonti esterne di sostentamento. San Benedet- gnativa, fuori dalle nostre possibilità. Però, Westvleteren in Belgio, una delle cinque ab-
La Cascinazza è una cascina sita nel comune di to scrisse nella propria Regola che «allora so-
Buccinasco, a pochi chilometri da Milano che è stata no veramente monaci, se vivono del lavoro
trasformata nel Monastero benedettino dei Santi delle proprie mani». Si fa ciò che si faceva un
tempo in questa zona. All’inizio c’era la stal-
Pietro e Paolo nel 1971. Qui i monaci hanno deciso di la con le mucche da latte, ma per una con-
produrre una birra ambrata di chiara ispirazione tingenza economica causata dalla crisi del lat-
trappista. Padre Claudio, portavoce della comunità te e dall’impossibilità allora di fare investi-
menti che avrebbero consentito un impian-
monastica ci racconta la loro avventura. to redditizio, abbiamo dovuto chiuderla. Per
tanto tempo abbiamo continuato e conti-
nuiamo a coltivare la campagna con cereali
di Giada Rusmini Perciò il vostro è un monastero di clau- (mais, soia e orzo), integrando quando si po-
sura? teva con certi lavori manuali che potessero
Come siete arrivati alla Cascinazza? «Sì. Non svolgiamo attività esterne apo- in qualche modo arrotondare le entrate, da-
«Il nostro è stato un tentativo post-con- stoliche e pastorali, ma siamo chiamati a vi- to che l’agricoltura ha delle prospettive sem-
ciliare, in seguito alle indicazioni del Conci- vere un’esperienza di fede e di comunione pre più scarse».
lio Vaticano II, intrapreso per seguire uno talmente intensa che possa diventare, per il Come è nata l’idea di produrre la birra?
stile di vita che tornasse alle origini, alla sem- suo esempio e la sua testimonianza, un pun- «Nel 2004 abbiamo iniziato a cercare al-
plicità del monastero benedettino autentico. to di riferimento e aiuto per le persone. Co- tri lavori che potessero integrare il reddito
Un tentativo di recuperare gli elementi es- sì hanno fatto i Benedettini nella storia e co- agricolo, troppo scarso per mantenere una
senziali di vita comune, preghiera e lavoro, sì tentiamo anche noi nel nostro piccolo. Il comunità di quattordici persone. Erano
secondo la Regola di San Benedetto ‘Ora et monastero è stato fondato nel 1971 per ope- emerse diverse ipotesi tra cui rilegare o re-
labora’. Questo permette di cogliere il nu- ra di monaci benedettini che cercavano un staurare libri o comunque altre attività arti-
cleo essenziale di questa vita di profonda co- luogo che non avesse condizionamenti arti- gianali o di tipo semi-industriale. Così, men-
munione con Cristo e tra di noi». stici, storici, culturali, economici eccetera. tre cercavamo varie soluzioni, l’amico Am-
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2. bazie trappiste, che produce una birra mol- Piero Perron, abbiamo incontrato Giuliano «Sì, una birra di tipo trappista belga, ad
to apprezzata. I nostri confratelli hanno po- Budel, titolare dell’azienda Eurogroup di Fel- alta fermentazione, di circa 6,4 gradi alcol.
tuto visitare anche i birrifici delle abbazie di tre (Bl), produttore di impianti, con il quale È una doppio malto ambrata e, infatti, si chia-
Achel e di Chimay. Poco dopo, sempre nel abbiamo creato un progetto ad hoc: una sor- ma ‘Cascinazza Amber’. Ha un profilo aro-
2005, abbiamo fatto la conoscenza del pro- ta di impianto industriale miniaturizzato sul- matico molto interessante, fruttato, con del-
fessor Stefano Buiatti, docente di Tecnologia le misure del nostro monastero. Infine ab- le note aromatiche speziate. È una birra ri-
della birra all’Università di Udine, che ha in- biamo avuto l’apporto dell’esperienza del- fermentata in bottiglia nel formato da 75 cl».
vitato i nostri aspiranti birrai a un corso tec- l’ingegnere Giovanni Maccagnan, esperto tec- Come la proponete al mercato?
nico-gestionale per produttori di birra pres- nologo della birra. Abbiamo iniziato quindi «La nostra produzione sarà limitata a cir-
so la medesima università. Passo dopo pas- un lungo iter per ottenere le varie autoriz- ca 35 mila bottiglie l’anno, che verranno di-
so, la prospettiva di produrre una birra le- zazioni necessarie, finché a febbraio di que- stribuite tramite alcuni punti vendita scelti.
gata alla grande tradizione dell’arte birraria- st’anno sono arrivate le ultime e siamo par- Non la venderemo direttamente nel nostro
trappista belga si mostrava sempre più pro- titi con la produzione. Ora, dopo tre anni e monastero. Abbiamo approntato un sito in-
mettente. Mancavano però i mezzi per un mezzo di progetti e preparativi, siamo pron- ternet, www.birracascinazza.it, dove sono in-
impianto all’altezza di una produzione di ti per entrare nel mercato». dicati i punti vendita in cui la si può trova-
qualità, mezzi che abbiamo raccolto grazie Immagino che per il momento produ- re».
al sostegno di amici come Giorgio Vittadini, ciate un solo tipo di birra. ■
presidente della Fondazione per la Sussidia-
rietà nonché docente all’Università Bicocca
di Milano, e Antonio Intiglietta, presidente Nelle sale di
di Gestione Fiere della Fiera di Milano, tra- produzione della prima
mite i quali abbiamo sottoposto il progetto birra monastica
italiana troviamo i
alla Fondazione Cariplo. Il presidente, l’av- monaci: Padre Claudio
vocato Giuseppe Guzzetti, ha concesso un (a sinistra) e Padre
contibuto che copriva parte dei costi. Infine Marco, mastro birraio
grazie all’aiuto del presidente di Assobirra (a destra).
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