Nell’intervento sono presentati i dati principali e più significativi della realtà agricola veneta,
risultanti dal Censimento dell’agricoltura 2010, utilizzando le metodologie della classificazione
tipologica. Nella prima parte si fa riferimento a tutte le aziende agricole venete, mentre nella
seconda si considerano solo i comparti produttivi selezionati. Gli indicatori e le mappe
rappresentate si concentrano sulla numerosità aziendale, l’ampiezza dei terreni impiegati, lo
Standard Output prodotto, la produttività dei fattori di produzione; accanto a ciò, alcuni
approfondimenti riguardano le caratteristiche del capoazienda, la distribuzione dello Standard
Output nel comparto produttivo, la viticoltura DOC e DOCG.
The document discusses regression composite estimation for improving estimates from Finland's Labor Force Survey (FI-LFS). It describes the FI-LFS design, including its monthly rotation panel structure. The regression composite (RC) estimator incorporates information from previous survey waves to improve estimate precision by exploiting correlations over time. Empirical results show the RC estimator provides substantial efficiency gains over traditional estimators for key labor force variables, especially at monthly levels. Future work may explore alternative imputation and variance estimation methods to further enhance the RC approach.
La presentazione illustra gli obiettivi, il campo di osservazione, le unità di rilevazione e le principali innovazioni di processo e di prodotto del 15° Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni. Inoltre, sono presentate le principali fasi in cui si articola l’intero processo censuario, con particolare riferimento a modalità e tempi di consegna e di restituzione dei questionari di censimento, della costituzione degli organi centrali e periferici che partecipano alla rilevazione e della diffusione dei risultati finali.
The document discusses regression composite estimation for improving estimates from Finland's Labor Force Survey (FI-LFS). It describes the FI-LFS design, including its monthly rotation panel structure. The regression composite (RC) estimator incorporates information from previous survey waves to improve estimate precision by exploiting correlations over time. Empirical results show the RC estimator provides substantial efficiency gains over traditional estimators for key labor force variables, especially at monthly levels. Future work may explore alternative imputation and variance estimation methods to further enhance the RC approach.
La presentazione illustra gli obiettivi, il campo di osservazione, le unità di rilevazione e le principali innovazioni di processo e di prodotto del 15° Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni. Inoltre, sono presentate le principali fasi in cui si articola l’intero processo censuario, con particolare riferimento a modalità e tempi di consegna e di restituzione dei questionari di censimento, della costituzione degli organi centrali e periferici che partecipano alla rilevazione e della diffusione dei risultati finali.
Il lavoro presenta la rete informativa sviluppata dall’Osservatorio Economico Agroalimentare di
Veneto Agricoltura per monitorare il settore agricolo e agroalimentare del Veneto e creare “altra”
conoscenza rispetto alle potenzialità informative del Censimento generale dell’agricoltura 2010.
Vengono presentati alcuni dati e informazioni relative ai mercati ortofrutticoli, alle cooperative
agroalimentari, ai prodotti di qualità (DOP/IGP), agli agriturismo e alle fattorie didattiche del
Veneto.
Can pulses help lift people out of rural poverty?ExternalEvents
http://www.fao.org/globalsoilpartnership/en/
This presentation was presentaed during the seminar Soils & Pulses: symbiosis for life that took place at FAO HQ on 19 Apr 2016. it was made by GRAZIELLA ROMITO and it presents how can pulses help lift people out from rural poverty.
L’intervento parte dalle motivazioni che hanno portato alla pubblicazione del volume “Lo spazio economico dell’agricoltura veneta - Tipologia e sinergie territoriali”, 6° Censimento generale dell'agricoltura, realizzato in collaborazione tra la Sede Istat per il Veneto e la Direzione di Statistica della regione Veneto. Il cuore della presentazione verte sulla “Classificazione Tipologica
europea delle aziende agricole”, che consente di analizzare il settore agricolo sotto il profilo
economico e permette di comparare strutture produttive molto diverse; vengono illustrati sommariamente la metodologia e i risultati principali relativamente al Veneto e al contesto italiano.
Analisi del fabbisogno di innovazione per comparti produttiviMarco Garoffolo
Il tema della diffusione dell’innovazione verso le imprese e i territori rurali italiani è diventato da circa un anno una delle questioni più dibattute su ogni tavolo e in ogni evento che riguardi il settore agricolo. Il documento Europa 2020 nel 2010 e le proposte di regolamento relative alle politiche di sviluppo rurale resesi disponibili nel corso del 2011/2012 hanno riportato alla ribalta una questione che era stata lasciata in ombra negli ultimi anni: la conoscenza e l’innovazione sono importanti leve di competitività e sostenibilità. Per dare concretezza e sostegno a tale evidenza, la Commissione europea ha proposto strumenti nuovi (European Innovation Partnership) e potenziato azioni già previste nella programmazione dei Fondi strutturali 2007 -2014 (farm advisory system, formazione professionale, trasferimento innovazione). Agli Stati membri è ora delegato il compito di definire indirizzi, percorsi di azione e risultati attesi. Uno dei rischi nei quali si può incorrere con questi temi è la ridondante presenza in ogni dibattito,
ma la non rilevanza operativa nelle decisioni programmatiche a causa: della difficoltà di definire
con chiarezza i contorni dell’argomento (quale conoscenza, per chi, con quali effetti), del lungo periodo necessario al concretizzarsi degli effetti, della estrema soggettività nell’individuazione di priorità, modalità di intervento e contenuti da parte dei numerosi attori coinvolti.
L’analisi del fabbisogno di innovazione dei principali comparti produttivi proposta nel presente
documento è uno degli strumenti di cui il MIPAAF ha ritenuto utile dotarsi per fare il punto della situazione e per provare ad avviare un confronto partendo dalla descrizione dell’esistente e dal vissuto degli addetti ai lavori.
http://www.sirca.campania.it/wp-content/uploads/2014/01/Analisi-del-fabbisogno-di-innovazione-per-comparti-produttivi.pdf
La presentazione quantifica ed analizza indicatori di performance economica per gli operatori della filiera agro-alimentare. Dopo la rassegna degli aspetti definitori della catena agro-alimentare, vengono commentati i principali dati strutturali della catena, in cui aziende agricole ed imprese sono accomunate. Si evidenzia il peso economico della catena in termini di valore aggiunto e di occupazione. Le aziende agricole sono analizzate sulla base dei risultati dell’indagine RICA-REA (dati dal 2002 al 2013); le imprese sulla base dei dati ISTAT prodotti dalle statistiche economiche strutturali (SBS), con confronti tra il 2013 ed il 2008. Infine, vengono riepilogati i principali obiettivi e risultati dello studio progettuale IST-02338 relativo ad alcuni settori della catena (carni e latte).
Il Panel famiglie Ismea-Gfk/Eurisko indica, nei primi cinque mesi di quest'anno, un forte aumento degli acquisti di prodotti biologici in Italia: più 17% in valore su base annua, un risultato in netta controtendenza rispetto alla dinamica dei consumi alimentari, scesi dell'1,4%.
In forte aumento le vendite nei reparti "pasta, riso e sostituti del pane" e "zucchero, caffè e tè". Incrementi, altrettanto significativi, si registrano per gli ortofrutticoli freschi e trasformati, biscotti, dolciumi e snack. Positivi i riscontri anche per le uova, che si confermano il prodotto bio più venduto, i lattiero-caseari e le bevande.
Continua intanto a crescere il numero delle referenze e la profondità di gamma dei prodotti biologici veicolati nei punti vendita della grande distribuzione organizzata. Si rilevano inoltre nuove linee e una più ampia diffusione del bio anche nei discount.
Il lavoro presenta la rete informativa sviluppata dall’Osservatorio Economico Agroalimentare di
Veneto Agricoltura per monitorare il settore agricolo e agroalimentare del Veneto e creare “altra”
conoscenza rispetto alle potenzialità informative del Censimento generale dell’agricoltura 2010.
Vengono presentati alcuni dati e informazioni relative ai mercati ortofrutticoli, alle cooperative
agroalimentari, ai prodotti di qualità (DOP/IGP), agli agriturismo e alle fattorie didattiche del
Veneto.
Can pulses help lift people out of rural poverty?ExternalEvents
http://www.fao.org/globalsoilpartnership/en/
This presentation was presentaed during the seminar Soils & Pulses: symbiosis for life that took place at FAO HQ on 19 Apr 2016. it was made by GRAZIELLA ROMITO and it presents how can pulses help lift people out from rural poverty.
L’intervento parte dalle motivazioni che hanno portato alla pubblicazione del volume “Lo spazio economico dell’agricoltura veneta - Tipologia e sinergie territoriali”, 6° Censimento generale dell'agricoltura, realizzato in collaborazione tra la Sede Istat per il Veneto e la Direzione di Statistica della regione Veneto. Il cuore della presentazione verte sulla “Classificazione Tipologica
europea delle aziende agricole”, che consente di analizzare il settore agricolo sotto il profilo
economico e permette di comparare strutture produttive molto diverse; vengono illustrati sommariamente la metodologia e i risultati principali relativamente al Veneto e al contesto italiano.
Analisi del fabbisogno di innovazione per comparti produttiviMarco Garoffolo
Il tema della diffusione dell’innovazione verso le imprese e i territori rurali italiani è diventato da circa un anno una delle questioni più dibattute su ogni tavolo e in ogni evento che riguardi il settore agricolo. Il documento Europa 2020 nel 2010 e le proposte di regolamento relative alle politiche di sviluppo rurale resesi disponibili nel corso del 2011/2012 hanno riportato alla ribalta una questione che era stata lasciata in ombra negli ultimi anni: la conoscenza e l’innovazione sono importanti leve di competitività e sostenibilità. Per dare concretezza e sostegno a tale evidenza, la Commissione europea ha proposto strumenti nuovi (European Innovation Partnership) e potenziato azioni già previste nella programmazione dei Fondi strutturali 2007 -2014 (farm advisory system, formazione professionale, trasferimento innovazione). Agli Stati membri è ora delegato il compito di definire indirizzi, percorsi di azione e risultati attesi. Uno dei rischi nei quali si può incorrere con questi temi è la ridondante presenza in ogni dibattito,
ma la non rilevanza operativa nelle decisioni programmatiche a causa: della difficoltà di definire
con chiarezza i contorni dell’argomento (quale conoscenza, per chi, con quali effetti), del lungo periodo necessario al concretizzarsi degli effetti, della estrema soggettività nell’individuazione di priorità, modalità di intervento e contenuti da parte dei numerosi attori coinvolti.
L’analisi del fabbisogno di innovazione dei principali comparti produttivi proposta nel presente
documento è uno degli strumenti di cui il MIPAAF ha ritenuto utile dotarsi per fare il punto della situazione e per provare ad avviare un confronto partendo dalla descrizione dell’esistente e dal vissuto degli addetti ai lavori.
http://www.sirca.campania.it/wp-content/uploads/2014/01/Analisi-del-fabbisogno-di-innovazione-per-comparti-produttivi.pdf
La presentazione quantifica ed analizza indicatori di performance economica per gli operatori della filiera agro-alimentare. Dopo la rassegna degli aspetti definitori della catena agro-alimentare, vengono commentati i principali dati strutturali della catena, in cui aziende agricole ed imprese sono accomunate. Si evidenzia il peso economico della catena in termini di valore aggiunto e di occupazione. Le aziende agricole sono analizzate sulla base dei risultati dell’indagine RICA-REA (dati dal 2002 al 2013); le imprese sulla base dei dati ISTAT prodotti dalle statistiche economiche strutturali (SBS), con confronti tra il 2013 ed il 2008. Infine, vengono riepilogati i principali obiettivi e risultati dello studio progettuale IST-02338 relativo ad alcuni settori della catena (carni e latte).
Il Panel famiglie Ismea-Gfk/Eurisko indica, nei primi cinque mesi di quest'anno, un forte aumento degli acquisti di prodotti biologici in Italia: più 17% in valore su base annua, un risultato in netta controtendenza rispetto alla dinamica dei consumi alimentari, scesi dell'1,4%.
In forte aumento le vendite nei reparti "pasta, riso e sostituti del pane" e "zucchero, caffè e tè". Incrementi, altrettanto significativi, si registrano per gli ortofrutticoli freschi e trasformati, biscotti, dolciumi e snack. Positivi i riscontri anche per le uova, che si confermano il prodotto bio più venduto, i lattiero-caseari e le bevande.
Continua intanto a crescere il numero delle referenze e la profondità di gamma dei prodotti biologici veicolati nei punti vendita della grande distribuzione organizzata. Si rilevano inoltre nuove linee e una più ampia diffusione del bio anche nei discount.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
Carlo Declich - I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta
1. I principali orientamenti produttivi
dell’agricoltura veneta
Carlo Declich
Roberto Colotti
Istat – sede per il Veneto
Venezia, 3 aprile 2014
2. 1. Considerazioni preliminari e quadro generale delle aziende agricole
venete secondo l'analisi tipologica
2. Dimensione economica e caratteristiche aziendali
3. Orientamenti selezionati
4. Alcuni approfondimenti
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
3. Considerazioni preliminari
1. Dalle analisi presentate sono state
escluse le aziende non classificabili
2. L’analisi geografica fa riferimento alla
localizzazione del centro aziendale
3. Se non specificato diversamente, i
valori di SAU, SO, ecc. sono relativi a
tutta l’azienda, non solo all’attività
agricola che la caratterizza
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
Il range di variazione a
livello regionale è
comunque trascurabile
(nell'ordine dell'1-2%)
4. Le aziende agricole venete secondo la
classificazione tipologica
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Numero aziende SAU totale SO totale Giornate di
lavoro totali
Rovigo
Padova
Venezia
Treviso
Belluno
Vicenza
Verona
Il maggior numero di aziende (circa 25% del totale) nelle province di PD e TV
Come SAU totale Verona raggiunge il massimo (21%), ma Rovigo aumenta
parecchio la sua quota (il 6% delle aziende impiega il 14% di SAU)
Le aziende veronesi detengono quasi il 40% di Standard Output regionale
Le percentuali della provincia di Belluno sono quasi sempre poco rilevanti (anche
se si nota una quota significativa di SAU totale)
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
5. Lo Standard Output per comune (migliaia di euro)
SO comunale dipende da:
• Numero di aziende
• Ampiezza delle aziende
• Valore della produzione
(SO) associato alle aziende
del Comune
Comuni con Standard Output massimo sono concentrati nel veronese
Altri raggruppamenti di comuni con elevato SO sono situati nel trevigiano e
nelle zone costiere
Nei comuni di montagna (BL e VI) lo SO complessivo è in generale basso
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
6. Lo SO per comune: indicatori territoriali (migliaia di euro)
Lo SO medio aziendale enfatizza i valori relativi alle aziende veronesi, riduce la
performance del trevigiano e dell'alto Adriatico, mostra una condizione
relativamente migliore nei comuni montani (Altopiano e bellunese)
Osservando la produttività per ettaro, rimangono sostanzialmente due sole aree
ad alta produttività
SO medio
aziendale
SO per
ettaro
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
7. Le aziende agricole venete: indicatori territoriali per provincia
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0
Verona
Vicenza
Belluno
Treviso
Venezia
Padova
Rovigo
Veneto
ITALIA
SAU media aziendale (ettari)
0 20,000 40,000 60,000 80,000 100,000 120,000
Verona
Vicenza
Belluno
Treviso
Venezia
Padova
Rovigo
Veneto
ITALIA
SO medio aziendale (euro)
0 2,000 4,000 6,000 8,000 10,000 12,000 14,000
Verona
Vicenza
Belluno
Treviso
Venezia
Padova
Rovigo
Veneto
ITALIA
SO per ettaro (euro)
0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 6.0 7.0
Verona
Vicenza
Belluno
Treviso
Venezia
Padova
Rovigo
Veneto
ITALIA
Num. medio giorn. lavoro per 1000 € di SO
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
8. Un quarto delle aziende venete ha SO < 2.000 euro
Solo il 3% delle aziende venete ha SO > 250.000 euro
Rispetto all’Italia, le aziende venete si distribuiscono di più
nelle classi elevate di SO
La dimensione economica
0
5
10
15
20
25
30
35
Minore di 2 da 2… da 4… da 8… da 15… da 25… da 50… da 100… da 250… oltre 499,9
Veneto
Italia
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
9. Dimensione economica e possesso dei terreni
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Minore di 2 da 2
a 3,9
da 4
a 7,9
da 8
a 14,9
da 15
a 24,9
da 25
a 49,9
da 50
a 99,9
da 100
a 249,9
da 250
a 499,9
oltre 499,9
Proprietà, usufrutto Affitto Uso gratuito
La maggioranza (69%) delle aziende ha terreni in proprietà/usufrutto, il 18% in
affitto, il 14% in uso gratuito
Al crescere della dimensione economica aumenta l’importanza relativa
dell’affitto e diminuisce quella dei terreni in proprietà (non varia l’uso gratuito)
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
10. Forte incidenza di capiazienda anziani sul totale (17% circa)
Bassa presenza di capiazienda giovani
Rispetto all’Italia, la distribuzione per età è meno spostata sulle
classi di età anziane
Aziende per classe di età del capoazienda
0
5
10
15
20
25
Minore
di 20
da 20
a 24
da 25
a 29
da 30
a 34
da 35
a 39
da 40
a 44
da 45
a 49
da 50
a 54
da 55
a 59
da 60
a 64
da 65
a 69
da 70
a 74
oltre 74
Italia Veneto
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
11. Classe di età del capoazienda e dimensione economica
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
minore
di 2
da 2
a 3,9
da 4
a 7,9
da 8
a 14,9
da 15
a 24,9
da 25
a 49,9
da 50
a 99,9
da 100
a 249,9
da 250
a 499,9
oltre
499,9
fino 39 anni
40-49 anni
50-64 anni
65 e più anni
I capiazienda anziani sono concentrati nelle aziende "piccole" (2/3 entro gli 8.000
euro di SO), mentre i giovani sono più diffusi tra le aziende con SO > 50.000 euro
«I conduttori giovani si confermano più performanti e più dinamici e
rappresentano una componente importante nella creazione di valore della
produzione agricola» (Cagliero & Novelli, 2012)
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
12. Gli orientamenti produttivi selezionati
ORIENTAMENTI TECNICO-ECONOMICI PARTICOLARI AZIENDE SAU SO GIORN.LAV.
n % ettari % Unità % n %
151
Specializzate nei cereali (escluso il riso) e piante
oleose e proteiche
51.566 43,2 284.052,23 35,0 399.643.330,76 7,3 2.869.520 14,7
163 Specializzate in orti in pieno campo 1.949 1,6 16.085,80 2,0 168.051.210,95 3,1 637.698 3,3
211 Specializzate in orticoltura da serra 622 0,5 3.714,99 0,5 90.815.485,68 1,6 424.965 2,2
221 Specializzate in orticoltura all'aperto 340 0,3 1.903,93 0,2 23.084.152,83 0,4 121.604 0,6
212
Specializzate in floricoltura e piante ornamentali da
serra
463 0,4 1.124,27 0,1 75.263.678,32 1,4 325.096 1,7
222
Specializzate in floricoltura e piante ornamentali
all'aperto
117 0,1 509,20 0,1 16.425.233,75 0,3 57.254 0,3
232 Specializzate in vivai 706 0,6 4.543,33 0,6 93.388.779,62 1,7 399.332 2,0
231 Specializzate nella coltura dei funghi 106 0,1 447,83 0,1 182.103.367,85 3,3 98.232 0,5
351
Vinicole specializzate nella produzione di vini di
qualità
14.863 12,5 74.658,27 9,2 998.782.166,49 18,1 3.167.975 16,2
352
Vinicole specializzate nella produzione di vini non di
qualità
6.254 5,2 14.555,78 1,8 94.180.930,14 1,7 784.242 4,0
353 Specializzate nella produzione di uve da tavola 40 0,0 73,72 0,0 248.791,94 0,0 3.705 0,0
354 Viticole di altro tipo 2.460 2,1 15.578,82 1,9 139.562.534,73 2,5 645.733 3,3
361
Specializzate produzione frutta fresca (esclusi
agrumi, f. tropicale e f. a guscio)
2.454 2,1 14.107,27 1,7 104.264.891,13 1,9 685.932 3,5
362 Specializzate produzione di agrumi 6 0,0 7,44 0,0 28.909,02 0,0 335 0,0
363 Specializzate produzione di frutta a guscio 86 0,1 250,61 0,0 424.681,94 0,0 8.533 0,0
364 Specializzate produzione di frutta tropicale 571 0,5 2.811,32 0,3 33.543.392,25 0,6 146.732 0,8
365
Specializzate produzione mista di frutta fresca,
agrumi, f. tropicale e f. a guscio
358 0,3 3.303,97 0,4 28.994.878,23 0,5 161.443 0,8
450 Bovine specializzate nella produzione di latte 3.220 2,7 65.837,86 8,1 349.448.406,85 6,3 1.930.114 9,9
460
Bovine specializzate — orientamento allevamento e
ingrasso
2.665 2,2 39.710,61 4,9 352.914.210,61 6,4 912.461 4,7
470 Bovine — latte, allevamento e ingrasso combinati 477 0,4 4.887,83 0,6 19.818.307,41 0,4 190.517 1,0
511 Specializzate in suini da allevamento 25 0,0 712,25 0,1 35.540.072,57 0,6 24.818 0,1
512 Specializzate in suini da ingrasso 291 0,2 7.246,76 0,9 317.376.530,41 5,8 168.303 0,9
513 Con suini da allevamento e da ingrasso combinati 54 0,1 1.423,37 0,2 55.008.852,33 1,0 48.122 0,2
521 Specializzate in galline ovaiole 101 0,1 1.456,15 0,2 129.557.941,20 2,4 75.335 0,4
522 Specializzate in pollame da carne 1.024 0,9 10.006,74 1,2 936.149.248,45 17,0 509.350 2,6
523 Con galline ovaiole e pollame da carne combinati 15 0,0 418,45 0,1 13.349.117,68 0,2 12.107 0,1
TOTALE AZIENDE SPECIALIZZATE 90.833 76,1 469.428,80 70,2 4.657.969.103,14 84,6 14.409.458 73,9
cereali
orticoltura
fl.vivaismo
funghi
viticoltura
frutticoltura
bovini
suini
avicoli
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
13. Gli orientamenti produttivi selezionati
AZIENDE SAU SO GIORN.LAV.
TOTALE AZIENDE
SPECIALIZZATE
90.833 76,1 469.428 70,2 4.657.969.103 84,6 14.409.458 73,9
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
14. Le aziende degli orientamenti selezionati
Cereali
Orticoltu
ra
Floroviv
aismo
Funghi
Vitic.
Qualità
Vitic.
mista
Frutticol
tura
Bovini
bovini
da latte
bovini
da allev.
Suini Avicoli Totale
Numero aziende
Veneto 43,9 2,5 1,1 0,1 12,7 7,5 3,0 5,4 2,7 2,3 0,3 1,0 77,4
Italia 12,8 3,3 1,1 0,1 5,0 7,8 9,0 4,6 2,2 2,1 0,3 0,2 44,1
Veneto
/ Italia
3,4 0,7 1,0 1,8 2,5 1,0 0,3 1,2 1,3 1,1 1,1 4,2 1,8
SAU
Veneto 35,1 2,7 0,8 0,1 9,2 3,7 2,5 13,7 8,1 4,9 1,2 1,5 70,5
Italia 15,5 3,4 0,5 0,0 3,8 3,6 4,3 15,4 7,1 7,1 1,0 0,3 48,0
Veneto
/ Italia
2,3 0,8 1,7 1,8 2,4 1,0 0,6 0,9 1,1 0,7 1,1 4,3 1,5
Standard Output
Veneto 7,3 5,1 3,4 3,3 18,1 4,3 3,0 13,1 6,3 6,4 7,4 19,6 84,6
Italia 4,1 8,6 3,9 1,6 9,8 5,3 7,0 13,7 9,2 3,9 9,9 8,0 72,0
Veneto
/ Italia
1,8 0,6 0,9 2,0 1,8 0,8 0,4 1,0 0,7 1,6 0,7 2,5 1,2
Giornate di lavoro aziendale
Veneto 14,8 6,1 4,0 0,5 16,3 7,4 5,2 15,6 9,9 4,7 1,2 3,1 74,1
Italia 6,1 7,2 3,7 0,1 7,4 6,7 9,3 13,7 8,5 4,2 1,2 1,0 56,4
Veneto
/ Italia
2,4 0,8 1,1 3,5 2,2 1,1 0,6 1,1 1,2 1,1 1,0 3,2 1,3
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
15. Orientamenti selezionati: aziende per classe di SO
La provincia di Verona raggruppa il massimo numero di aziende nelle classi più
elevate di SO (quasi il 40% oltre 50.000 €); all'opposto, Venezia e Padova hanno
la maggiore diffusione di aziende con basso SO (quasi il 60% fino a 4.000 €)
I cereali sono di gran lunga il comparto dove sono più diffuse le aziende con
valori bassi di SO (40% entro i 2.000 €, 65% entro i 4.000 €), mentre tra le
aziende funghicole e le zootecniche suinicole ed avicole sono fortemente
concentrati valori elevatissimi di SO (oltre 500.000 €)
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Cereali Ortic. Fl.Viv.Funghi Vit.Q. Vit.M.Fruttic.Bovini Suini Avicoli
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
16. Orientamenti selezionati: indicatori territoriali
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 30.0
Cereali
Orticoltura
Florovivaismo
Funghi
Viticoltura qualità
Viticoltura mista
Frutticoltura
Bovini
Suini
Avicoli
Totale
Tutti gli OTE
SAU media aziendale (ettari)
0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 6.0 7.0 8.0
Cereali
Orticoltura
Florovivaismo
Funghi
Viticoltura qualità
Viticoltura mista
Frutticoltura
Bovini
Suini
Avicoli
Totale
Tutti gli OTE
Num. medio giorn. lavoro per 1000 € SO
0.0 250.0 500.0 750.0 1,000.0
Cereali
Orticoltura
Florovivaismo
Funghi
Viticoltura qualità
Viticoltura mista
Frutticoltura
Bovini
Suini
Avicoli
Totale
Tutti gli OTE
SO medio aziendale (migliaia di €)
1718,0
0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0
Cereali
Orticoltura
Florovivaismo
Funghi
Viticoltura qualità
Viticoltura mista
Frutticoltura
Bovini
Suini
Avicoli
Totale
Tutti gli OTE
SO per ettaro (in migliaia di €)
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
406,6
17. Orientamenti selezionati: indici di rendimento Veneto/Italia
I rendimenti (SO medio) delle aziende venete sono inferiori a quelle italiane nei
comparti cerealicolo e dell'allevamento di bovini da latte e avicoli, superiori in tutti
gli altri comparti (part. rilevante lo scarto per funghi, frutticoltura e bovini da carne)
I rendimenti dei fattori produttivi terra (SO per ettaro) e lavoro (SO per giornate di
lavoro) sono quasi sempre maggiori in Veneto che nel resto d'Italia
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
18. Colture selezionate: numero di aziende
cereali orticoltura
viticoltura
qualità
frutticoltura
viticoltura
mista
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
19. Colture selezionate: percentuale di SAU sulla SAU comunale
cereali orticoltura
viticoltura
qualità
frutticoltura
viticoltura
mista
NB: SAU
effettivamente
dedicata alla
coltivazione
selezionata
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
20. Colture selezionate: percentuale di SO sullo SO comunale
cereali orticoltura
viticoltura
qualità
viticoltura
mista
frutticoltura
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Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
21. Allevamenti selezionati: numero di aziende
bovini suini
avicoli
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
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22. Allevamenti selezionati : percentuale di SO sullo SO comunale
bovini suini
avicoli
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
23. Distribuzione dello SO nei comparti selezionati: SO5/SO1
In generale lo SO è più equidistribuito in Veneto rispetto all'Italia
Nelle aziende zootecniche in genere lo SO è più concentrato rispetto alle aziende
con coltivazioni
Eccezione degli avicoli, in cui l'elevato SO prodotto è ben distribuito (NB: dalla
rilevazione erano esclusi i piccoli allevamenti ad uso autoconsumo)
0.0
20.0
40.0
60.0
80.0
100.0
120.0
140.0
Veneto
Italia
422,1
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
Carlo Declich, Venezia, 3 aprile 2014
24. Un focus sulla viticoltura
Forte processo di riconversione dei vitigni verso i DOC e DOCG: in Veneto da
0,6 a 2,6 in dieci anni
Gli incrementi più rilevanti nel veronese e nel trevigiano
Il dato di Belluno e Rovigo è da considerarsi non significativo
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo Veneto ITALIA
2000 2010
Rapporto SAU aziende viticoltura di qualità/SAU aziende viticoltura mista
I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta,
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25. Grazie per l'attenzione
Carlo Declich
Istat
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