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MODULO C4-1
Ing. Ivan Stefani
sicta@inwind.it
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
2I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE
In base all’art. 33 comma 1 lettera d) del
D.Lgs 81/2008, il Servizio di Prevenzione e
Protezione deve:
– provvede a proporre i programmi di informazione
e formazione dei lavoratori;
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
3I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
PROGRAMMA DI IN-FORMAZIONE
QUANDO deve essere
analizzato il programma
di IN-FORMAZIONE?
RIUNIONE PERIODICA
(art. 35 comma 2, lettera d)
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
4I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
PROGRAMMA DI IN-FORMAZIONE
RIUNIONE PERIODICA
(art. 35 comma 2, lettera d)
Nel corso della riunione il datore di lavoro
SOTTOPONE all’esame dei partecipanti
i PROGRAMMI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE dei
DIRIGENTI, PREPOSTI e LAVORATORI
ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute.
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
5I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Chi sono i destinatari
dell’IN-FORMAZIONE?
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
6I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
CHI sono i DESTINATARI dell’IN-FORMAZIONE?
– TUTTI I LAVORATORI (dall’operaio
al dirigente) compresi coloro che
hanno un contratto co.pro, in
somministrazione, stagisti, ecc. In
pratica non esistono categorie di
lavoratori da non considerare;
– TERZI OPERANTI IN AZIENDA (art.
26 del D.Lgs 81/2008);
– VISITATORI OCCASIONALI.
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
7I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
QUANDO?
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
8I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
QUANDO deve essere svolta l’ATTIVITÀ di
IN-FORMAZIONE per i LAVORATORI?
Art. 37 D.Lgs 81/08, in OCCASIONE:
1) assunzione,
2)trasferimento o cambio mansione,
3)introduzione nuovi rischi,
(es. nuove attrezzature,
nuove tecnologie, nuove
sostanze e preparati
pericolosi)
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
9I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
QUANDO deve essere svolta l’ATTIVITÀ di
IN-FORMAZIONE per i TERZI OPERANTI IN AZIENDA?
Al momento del sopralluogo durante lo
scambio di informazioni così come
previsto dall’ Art. 26 D.Lgs 81/2008;
APPALTATORE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
10I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
QUANDO deve essere svolta l’ATTIVITÀ di
IN-FORMAZIONE per i VISITATORI?
Prima dell’ingresso in azienda.
VISITATORE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
11I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
INFORMAZIONE
(sapere)
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
13I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
L’INFORMAZIONE SULLA SICUREZZA va intesa come
TRASFERIMENTO mirato a tutti i soggetti interessati, DI
NOTIZIE E CONTENUTI DI CARATTERE
PROCEDURALE, COMPORTAMENTALE E
CONCETTUALE, in aree tematiche tecnologiche,
tecniche, scientifiche e legislative, UTILI AD ATTIVARE IL
COMPLESSO PROCESSO DI PREVENZIONE DEGLI
INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI.
INFORMAZIONE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
14I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
PORTARE A CONOSCENZA
di qualcuno
INFORMAZIONI, FATTI, NORME
PREVENZIONISTICHE, PROCEDURE, ecc……
(Es. Chi è la l’Azienda, che casa produce, chi
sono i responsabili, qual è l’organizzazione del
lavoro, quali sono i rischi presenti nei reparti/uffici,
quali sono le norme di comportamento, ecc)
INFORMAZIONE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
15I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
INFORMAZIONE
In base all’art. 33 comma 1 lettera f) del D.Lgs
81/2008, il Servizio di Prevenzione e Protezione
deve lett. f) provvede a fornire ai lavoratori le
informazioni di cui all’art. 36 (informazione ai
lavoratori)
.
Esempio di informazione
REGOLE BASILARI per la conduzione dei MEZZI DI TRASPORTO
Il conducente dei mezzi deve:
 andare a PASSO D’UOMO;
 RISPETTARE I LIMITI MASSIMI DI CARICO in relazione
alle condizioni di utilizzo del mezzo;
 NON TRASPORTARE ALTRE PERSONE quando il
mezzo non sia specificamente attrezzato e autorizzato;
 non utilizzare la macchina per compiere interventi
impropri o per SOLLEVARE PERSONE in qualsiasi
circostanza;
 ASSICURARSI DELLA STABILITÀ DEL CARICO prima di
ogni movimentazione.
 SPEGNERE IL MOTORE ogniqualvolta vi sia bisogno di
una sosta prolungata
Esempio di informazione
Lo STOCCAGGIO MATERIALE può comportare GRAVI RISCHI
Lo STOCCAGGIO DEL MATERIALE deve essere eseguito IN condizioni di SICUREZZA
per le persone e l’ambiente e SENZA OSTRUIRE PASSAGGI PEDONALI od ostacolare la
CIRCOLAZIONE dei carrelli o altri MEZZI di trasporto.
Le sostanze pericolose devono essere stoccate su bacini di contenimento o altre
contenitori dedicati.
Vanno prese opportune cautele al fine di evitare di disperdere prodotti di varia natura
nell’ambiente.
Lo stoccaggio di sostanze pericolose sulle postazioni di lavoro deve essere solo nelle
quantità necessarie alla produzione giornaliera (salvo diversa autorizzazione).
Esempio di informazione
USARE L’ABBIGLIAMENTO fornito dalla propria DITTA DI APPARTENENZA.
Altri indumenti personali indossati non
devono costituire pericolo per l’incolumità
personale.
.
Non usare, quando ciò può risultare
pericoloso, anelli, bracciali, collane,
portachiavi a collana e simili
Esempio di informazione
Esempio di informazione
Esempio di informazione
Esempio di informazione
Esempio di informazione
Corso
“Il Nuovo RSPP”
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
24M. Pera
I. Stefani
RISCHI LAVORATIVI POSSIBILI EFFETTI SULLA SALUTE PREVENZIONE
VERNICIATURA E GALVANICA:
- inalazioni da sostanze
allergizzanti
(nichel, cromo)
- da vapori di solventi
ASSEMBLAGGIO:
- metalli allergizzanti e sostanze
irritanti
- inalazioni da fumi di saldatura
RUMORE
INFORTUNI
POSTURA
VIBRAZIONI
- CONTATTO CUTANEO DA SOSTANZE
ALLERGIZZANTI E IRRITANTI
(eczemi, dermatiti, irritazioni cutanee)
- PROBLEMI RESPIRATORI, ASMA
- CONGIUNTIVITE
- SORDITÀ
- FRATTURE E LESIONI
LACERO
CONTUSE ALLE DITA DELLE
MANI
- DISTURBI OSTEO-ARTICOLARI
- SINDROME DEL TUNNEL CARPALE
 MACCHINE E ATTREZZATURE
MENO RUMOROSE
 ASPIRAZIONI LOCALIZZATE
 AMBIENTE DI LAVORO BEN
VENTILATO E AREATO
 IMPIANTI ELETTRICI A NORMA
 ADEGUATA MANUTENZIONE DI
MACCHINE E IMPIANTI
 SGABELLI E BANCHI DA
LAVORO ERGONOMICI
INDOSSA:
 CUFFIE O INSERTI AURICOLARI
 GUANTI
 OCCHIALI
 MASCHERINE
 INDUMENTI DI LAVORO
ADEGUATI
 NON TOGLIERE LE PROTEZIONI
 NON MANGIARE, FUMARE
NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
?
Tratto da Lavoro Sicuro ASL n° 1 di Belluno
SETTORE OCCHIALI
Corso
“Il Nuovo RSPP”
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
25M. Pera
I. Stefani
Esempio di informazione
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
26I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
ADDESTRAMENTO
(saper fare)
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
28I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
COSA SIGNIFICA
ADDESTRARE?
INSEGNARE a qualcuno come
svolgere delle AZIONI
FINALIZZATE ad uno SCOPO
ADDESTRAMENTO
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
29I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Per ADDESTRAMENTO si intende fare riferimento a
quella particolare ATTIVITÀ EDUCATIVA DESTINATA a
far APPRENDERE IL CORRETTO USO PRATICO DI
STRUMENTI, APPARECCHIATURE, IMPIANTI, ECC.,
NONCHÉ LE MODALITÀ DI ATTIVAZIONE DI UNA
PROCEDURA.
Il TRAINING ON THE JOB è un particolare tipo di addestramento in
cui il lavoratore viene affiancato, per un periodo di tempo
determinato, ad un TUTOR (persona esperta, per esempio il
fabbricante dell’attrezzatura o ad lavoratore che è già in possesso di
conoscenze e competenze specifiche)
ADDESTRAMENTO
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
30I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Come previsto dal comma 5 dell’art. 37 del D.Lgs
81/2008:
Da PERSONA ESPERTA
Attenzione alla
definizione di PERSONA ESPERTA!!!!!
E’ necessario siano definiti i criteri per i quali si
considera la persona esperta tenendo presente le
COMPETENZE
sia TECNICHE che CARATTERIALI
ADDESTRAMENTO
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
31I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Esempio di personale addestrato
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
32M. Pera
I. Stefani
Corso
“Il Nuovo RSPP”
FORMARE
(saper essere)
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
34I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE
Comma 6 Art. 37 del D.Lgs 81/08
La FORMAZIONE dei lavoratori e
dei loro rappresentanti DEVE
ESSERE PERIODICAMENTE
RIPETUTA in relazione
all’evoluzione dei rischi o
all’insorgenza di nuovi rischi
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
36M. Pera
I. Stefani
Corso
“Il Nuovo RSPP”
COSA SIGNIFICA FORMARE?
Agire sulle conoscenze, capacità e comportamenti
di un lavoratore in modo che, in certe situazioni, si
comporti in un determinato modo.
QUALE OBIETTIVO DELLA
FORMAZIONE?
L’obiettivo è che il LAVORATORE dopo che è stato
informato (sapere) ed ha appreso come operare
(saper fare) SCELGA di adottare un predeterminato
comportamento (saper essere) anche senza che
qualcuno controlli.
FORMAZIONE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
37I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
La FORMAZIONE SULLA SICUREZZA
COMPORTA l’ACQUISIZIONE da parte
dei soggetti interessati di competenze
cognitive, operative e comportamentali tali
da indurre NUOVE MODALITÀ DI
PENSARE ED AGIRE IN TERMINI DI
SICUREZZA.
FORMAZIONE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
38I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Esempio di personale formato
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
39I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
MISURE GENERALI DI TUTELA Art. 15 del D.Lgs 81/08
1. Le MISURE GENERALI DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA
SICUREZZA dei lavoratori nei luoghi di lavoro SONO:
m) l’allontanamento ….
n) l’INFORMAZIONE E FORMAZIONE adeguate per i LAVORATORI;
o) l’INFORMAZIONE E FORMAZIONE adeguate per DIRIGENTI e i
PREPOSTI;
p) l’INFORMAZIONE E FORMAZIONE adeguate per i RLS;
q) l’istruzioni adeguate ai lavoratori
r) la partecipazione ………
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
40I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
INFORMAZIONE e FORMAZIONE PER I LAVORATORI
Titolo I
Art. 36 del D.Lgs 81/08
Informazione dei lavoratori
Art. 37 del D.Lgs 81/08
Formazione dei lavoratori
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
41I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
L’art. 36 del D.Lgs 81/2008
Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore
riceva un’ adeguata informazione:
1) sui RISCHI per la SALUTE e SICUREZZA sul lavoro
connessi alla attività della IMPRESA IN GENERALE;
INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
42I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
L’art. 36 del D.Lgs 81/2008
Il datore di lavoro provvede
affinché ciascun lavoratore
riceva una adeguata
informazione:
2) sulle PROCEDURE che
riguardano
•Il PRIMO SOCCORSO,
•la LOTTA ANTINCENDIO,
• l’EVACUAZIONE DEI
LUOGHI DI LAVORO;
• NOMINATIVI ADDETTI
ALLE EMERGENZE
INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
43I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
L’art. 36 del D.Lgs 81/2008
Il datore di lavoro provvede
affinché ciascun lavoratore
riceva una adeguata
informazione:
3) sui NOMINATIVI del
responsabile e degli addetti
del servizio di prevenzione e
protezione, e del medico
competente;
INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
RSPP
e
ASPP
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
44I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
L’art. 36 del D.Lgs 81/2008
Il datore di lavoro provvede
altresì affinché ciascun
lavoratore riceva una
adeguata informazione:
4) sui RISCHI SPECIFICI cui
è esposto in relazione
all’attività svolta, le normative
di sicurezza e le disposizioni
aziendali in materia;
INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
45I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
L’art. 36 del D.Lgs 81/2008
Il datore di lavoro provvede
altresì affinché ciascun
lavoratore riceva una
adeguata informazione:
5) sui pericoli connessi all’uso
delle SOSTANZE E DEI
PREPARATI PERICOLOSI
sulla base delle schede dei
dati di sicurezza ……;
INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
46I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
L’art. 36 del D.Lgs 81/2008
Il datore di lavoro provvede altresì affinché
ciascun lavoratore riceva una adeguata
informazione:
6) sulle MISURE e le ATTIVITÀ di
PROTEZIONE e PREVENZIONE adottate;
INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
47I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
(art. 37 del D.Lgs 81/2008)
PROPOSTA DEL TAVOLO TECNICO INTERCOORDINAMENTI
PER LA FORMAZIONE
• FORMAZIONE GENERALE DI TUTTI I
LAVORATORI (4 ORE)
• FORMAZIONE SPECIFICA DI MANSIONE
MINIMO:
– 4 ORE PER RISCHIO BASSO,
– 8 ORE PER RISCHIO MEDIO,
– 12 ORE PER RISCHIO ALTO
FORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
48I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE GENERALE DI TUTTI I
LAVORATORI
(art. 37 del D.Lgs 81/2008)
PROPOSTA DEL TAVOLO TECNICO INTERCOORDINAMENTI PER
LA FORMAZIONE
(MIN. 4 ORE)
CONCETTI
• RISCHIO,
• DANNO,
• PREVENZIONE,
• PROTEZIONE,
• ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE
• DIRITTI E DOVERI DEI VARI SOGGETTI
• ORGANI DI VIGILANZA, CONTROLLO, ASISTENZA.
FORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
49I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE SPECIFICA
(art. 37 c. 1 lett. b e c.3 del D.Lgs
81/2008)
a) RISCHI riferiti alle MANSIONI
b) POSSIBILI DANNI e
c) MISURE E PROCEDURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE
FORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
50I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Comma 6 art. 37 del D.Lgs 81/2008
La formazione dei LAVORATORI e dei loro RLS
deve essere PERIODICAMENTE RIPETUTA in
relazione all’evoluzione dei rischi o
all’insorgenza di nuovi rischi.
FORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
51I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE PER PREPOSTI
COMMA 7 DELL’ART. 37 DEL D.LGS 81/08
I DIRIGENTI e i PREPOSTI ricevono a cura del
datore di lavoro, un’adeguata e specifica formazione e
un aggiornamento periodico in relazione ai propri
compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro. I
contenuti della formazione di cui al presente comma
comprendono:
a) principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
b) definizione e individuazione dei fattori di rischio;
c) valutazione dei rischi;
d) individuazione delle misure tecniche, organizzative
e procedurali di prevenzione e protezione.
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
52I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE PER PREPOSTI
COMMA 7 DELL’ART. 37 DEL D.LGS 81/08
PROPOSTA DEL TAVOLO TECNICO
INTERCOORDINAMENTI PER LA FORMAZIONE
(MIN. 8 ORE)
1. Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi,
responsabilità;
2. Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione;
3. Definizione e individuazione dei fattori di rischio;
4. Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti,
somministrati, stranieri;
5. Valutazione dei rischi dell’azienda, con particolare riferimento al contesto in cui il
preposto opera;
6. Individuazione misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione;
7. Modalità di esercizio della funzione di controllo dell’osservanza da parte dei lavoratori
delle disposizioni di legge e aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e di
uso dei mezzi di protezione collettivi e individuali messi a loro disposizione.
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
53I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE PER DIRIGENTI
COMMA 7 DELL’ART. 37 DEL D.LGS 81/08
PROPOSTA DEL TAVOLO TECNICO
INTERCOORDINAMENTI PER LA FORMAZIONE
(MIN 16 ORE)
MODULO 1: GIURIDICO - NORMATIVO
MODULO 2: GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA
MODULO 3: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI
MODUKO 4: COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E CONSULTAZIONE
DEI LAVORATORI
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
54I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE DEGLI RLS
(ART. 37 c.11 DEL D.LGS 81/08)
Le modalità, la durata e i contenuti specifici della formazione del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono stabiliti in sede di
contrattazione collettiva nazionale nel rispetto dei seguenti contenuti
minimi:
a) principi giuridici comunitari e nazionali;
b) legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul
lavoro;
c) principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
d) definizione e individuazione dei fattori di rischio;
e) valutazione dei rischi;
f) individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di
prevenzione e protezione;
g) aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori;
h) nozioni di tecnica della comunicazione
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
55I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE DEGLI RLS
AGGIORNAMENTO:
• 4 ore annue per RLS di aziende dai 15
dipendenti ai 50 dipendenti
• 8 ore annue per RLS di aziende con > 50
dipendenti
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
56I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FORMAZIONE LAVORATORI E RAPPRESENTANTI
COMMA 12 ART. 37 DEL D.LGS 81/08
La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve
avvenire, IN COLLABORAZIONE CON GLI ORGANISMI
PARITETICI, ove presenti nel settore e nel territorio in cui si
svolge l’attività del datore di lavoro, durante l’orario di lavoro e
non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori.
Articolo 51 - Organismi paritetici
3-bis. Gli organismi paritetici svolgono o promuovono attività di
formazione, anche attraverso l’impiego dei FONDI
INTERPROFESSIONALI di cui all’articolo 118 della legge 23
dicembre 2000, n. 388, e successive modificazioni, e dei fondi di
cui all’articolo 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 27,
…..
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
57I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
QUANDO deve essere RIFATTA l’IN-FORMAZIONE?
PER COLORO CHE HANNO L’INCARICO
DI:
ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO,
RLS,
ASPP e RSPP,
E’ GIA’ STATA DEFINITA PER LEGGE.
Per le altre figure del Sistema di prevenzione della sicurezza
sono invece indicate BOZZA DI ACCORDO DEL TAVOLO
TECNICO INTERCOORDINAMENTI PER LA FORMAZIONE ALLA
SALUTE E ALLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
58I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
DURATA MINIMA DEI CORSI DI l’IN-FORMAZIONE?
• Art. 37 DEL D.LGS. 81/08
• 1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una
formazione sufficiente ed adeguata …….
• 2. La DURATA, i CONTENUTI MINIMI e le MODALITÀ DELLA
FORMAZIONE di cui al comma 1 SONO DEFINITI …………, ENTRO
IL TERMINE DI DODICI MESI dalla data di entrata in vigore del
presente decreto legislativo.
•
• 3. Il datore di lavoro assicura, altresì, ………
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
59I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER I QUALI È PREVISTA UN’ATTIVITÀ
OBBLIGATORIA DI INFORMAZIONE E/O ADDESTRAMENTO E/O FORMAZIONE
1. Antincendio
2. Pronto Soccorso
3. Lavoratrici
gestanti/puerpere/in periodo
di allattamento
4. Stress lavoro-correlato
5. Minori ed Apprendisti
6. Lavoro notturno
7. Attrezzature di lavoro
8. Dispositivi di protezione
individuale (DPI)
9. Lavori in quota
10. Segnaletica di sicurezza
11. Movimentazione Manuale
dei Carichi
12. Movimenti ripetitivi
13. Attrezzature munite di
videoterminali
14. Rumore
15. Vibrazioni meccaniche
16. Radiazioni ionizzanti
17. Radiazioni non
ionizzanti
18. Campi elettromagnetici
19. Agenti chimici pericolosi
20. Agenti cancerogeni o
mutageni
21. Amianto
22. Agenti biologici
23. Atmosfere esplosive
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
60I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
• Art. 36 comma 4 del D.Lgs 81/08
recita:
• “Il contenuto della informazione
deve essere facilmente
comprensibile ….. Ove la
informazione riguardi lavoratori
immigrati, essa avviene previa
verifica della comprensione della
lingua utilizzata nel percorso
informativo”
Lingua veicolo della IN-FORMAZIONE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
61I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
• Art. 37 comma 1 e 13 del D.Lgs 81/08
recita:
• 1 “Il datore di lavoro assicura che ….,
anche rispetto alle conoscenze
linguistiche, ….”
• 13. Il contenuto della formazione deve
essere facilmente comprensibile …. per i
lavoratori immigrati, essa avviene previa
verifica della comprensione e conoscenza
della lingua veicolare utilizzata nel
percorso formativo
Lingua veicolo della IN-FORMAZIONE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
62I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
METODOLOGIE E STRUMENTI PER UNA
CORRETTA INFORMAZIONE IN AZIENDA
POSSIBILI STRUMENTI
– SCHEDE TECNICHE o NOTE INFORMATIVE
– OPUSCOLI e DEPLIANTS mirati per il settore di attività,
– INTRANET AZIENDALE
– NEWS AZIENDALI
– AUDIOVISIVI (programmi multimediali, cassette, video)
– ecc..
METODOLOGIE PER TRASFERIMENTO DELLE INFORMAZIONI
– ASSEMBLE
– RIUNIONI
– SEMINARI INFORMATIVI
– AFFISSIONE DI CARTELLI e/o AVVISI (COMUNICAZIONE IN BACHECA o
IN BUSTA PAGA)
– E-MAIL
METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
– VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE ATTRAVERSO
SOMMINISTRAZIONE DI QUESTIONARI
– COLLOQUI INDIVIDUALI,
– RIUNIONI DI GRUPPI OMOGENEI
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
63I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
METODOLOGIE E STRUMENTI PER UNA
CORRETTO ADDESTRAMENTO IN AZIENDA
METODOLOGIE PER L’ADDESTRAMENTO DEL
PERSONALE
– TRAINING ON THE JOB (AFFIANCAMENTO SUL POSTO DI
LAVORO A PERSONALE ESPERTO E CONSAPEVOLE DEL
RUOLO)
– SIMULAZIONE DI EVACUAZIONE O DI GESTIONE DELLE
EMERGENZE (ES. ANTINCENDIO, PRIMO SOCCORSO,
CHIAMATA DEI VIGILI DEL FUOCO)
– ESERCITAZIONI PRATICHE IN GRUPPI DI LAVORO
METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
– OSSERVAZIONE SUL CAMPO SUCCESSIVA
ALL’ADDESTRAMENTO
– SIMULAZIONE DELLE MESSA IN PRATICA DI QUANTO E’
STATO APPRESO
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
64I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
METODOLOGIE E STRUMENTI PER UNA
CORRETTA FORMAZIONE IN AZIENDA
METODOLOGIE PER LA FORMAZIONE DEL
PERSONALE
– Lezioni frontali
– role playing,
– simulazioni,
– studio di un caso
– Metodo degli incidenti
METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
– QUESTIONARIO DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
– QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE DEI PARTECIPANTI
AL CORSO
– OSSERVAZIONE DEI COMPORTAMENTI A BREVE
TERMINE SUL CAMPO SUCCESSIVA ALLA FORMAZIONE
– VALUTAZIONE EFFICACIA ATTRAVERSO LA RIDUZIONE
DEGLI INFORTUNI, INCIDENTI E COMPORTAMENTI
PERICOLOSI
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
65I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Analisi dei bisogni formativi
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
66I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
ANALISI DEI BISOGNI IN-FORMATIVI
DVR e rischi contenuti;
Infortuni – Incidenti – Quasi-Infortunio - Comportamenti Pericolosi
Legislative modifiche;
Clima Organizzativo (amichevole? Sereno? conflittuale? Se conflittuale
tra quali gruppi? Gli obiettivi aziendali sono noti?);
Comunicazione (le comunicazioni interne sono adeguate? Le procedure
sono chiare? Le comunicazioni tra i reparti/funzioni aziendali e dentro ai
reparti/funzioni aziendali, funzionano?).
RischiperlaSicurezzaeSalute
Rischitrasversali/psicosociali
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
67I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
E’ necessario predisporre un
PIANO DI FORMAZIONE
per ciascuna
mansione/compito
comprese quelle svolte da
società in appalto
PIANO DI IN-FORMAZIONE



Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
68I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Un PIANO DI IN-FORMAZIONE rappresenta
l’insieme delle attività IN-FORMATIVE
necessarie affinché
un lavoratore sia in grado di:
SAPERE (rischi, organizzazione del lavoro, regole per la sicurezza, dpi)
SAPERE FARE (usare una macchina, un software, un estintore, ecc)
SAPER ESSERE (scegliere le modalità operative per la sicurezza
da adottare anche in assenza di controllori)
CHE COSA è un PIANO DI IN-FORMAZIONE?
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
70I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
E’ un documento contenente il PERCORSO IN-
FORMATIVO DEDICATO con il quale si deve ottenere che
UNA VOLTA EDOTTO IL LAVORATORE su un determinato
aspetto (es. rischio per la sicurezza) (SAPERE), lo stesso
lavoratore, NELLO SVOLGERE I COMPITI ASSEGNATI
(SAPER FARE), SCELGA DI ADOTTARE UN
COMPORTAMENTO CORRETTO anche senza controllo
diretto (SAPER ESSERE) ED UN ATTEGGIAMENTO
PROATTIVO in grado cioè di fornire suggerimenti.
Che cosa è un Piano di IN-FORMAZIONE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
71I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
E’ un documento nel quale sono indicate le
modalità adottate per tener conto:
1. Del risultato della valutazione dei rischi;
2. Degli obblighi legislativi;
3. Del risultato dell’Analisi dei Bisogni
Formativi.
Che cosa è un Piano di IN-FORMAZIONE
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
72I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Un PIANO DI IN-FORMAZIONE deve
contenere:
1.Obiettivi;
2.Contenuti (argomenti da trattare per
raggiungere determinati obiettivi);
3.Docenti (comprese le caratteristiche)
4.Modalità (docenza in aula, in campo, ecc)
5.Strumenti (attrezzature impiegate,ecc)
6.Schedulazione delle attività
CHE COSA è un PIANO DI IN-FORMAZIONE?
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
73I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Piano di IN-FORMAZIONE GENERALE
PRIMA della FIRMA del CONTRATTO
Piano di INFORMAZIONE SPECIFICO
 DIPENDE DALLA VALUTAZIONE DEI
RISCHI, COMUNQUE E’ OPPORTUNO
SIA INDICATO NEL DUVRI
(Documento Unico di Valutazione
dei Rischi Interferenziali)
CASO PARTEICOLARE
PIANO DI IN-FORMAZIONE PER APPALTATORI
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
74I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
75I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
76I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
77I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
78I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
CORSI DI FORMAZIONE
Corson.1:.
titolo:………
Corson.2:.
titolo:………
Corson.3:.
titolo:………
Corson.N:.
titolo:………
NOTE
MANSIONI
G.O.L. –
PIANIFICAZIONE
Dirigenti / Preposti     
Addetti manutenzioni …     
………     
GOL 01: Amministrativi     
GOL 02: …     
…     
PROGRMMAZIONE
Gennaio – Marzo  ( )  ( )  ( )  ( )  ( )
Aprile – Giugno  ( )  ( )  ( )  ( )  ( )
Luglio – Settembre  ( )  ( )  ( )  ( )  ( )
Ottobre – Dicembre  ( )  ( )  ( )  ( )  ( )
Corso
“Il Nuovo RSPP”
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
79M. Pera
I. Stefani
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
80I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
VANTAGGI DELLA PREDISPOSIZIONE DI UN
PIANO DI IN-FORMAZIONE
1.Soddisfa quanto previsto dall’art. 33 del D.Lgs 81/2008;
2.Permette di passare dall’occasionalità alla sistematicità;
3.Serve al raggiungimento di obiettivi prefissati;
4.È facilmente integrabile all’interno dei sistemi di gestione
della qualità (ISO 9001:00) e dell’ambiente (ISO
14001:04);
5.Permette di monitorare la formazione ed i risultati;
6.E’ molto importante per dimostrare in caso di
controversie (es. Organo di Vigilanza) le modalità seguite
per l’assolvimento dell’obbligo formativo.
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
81I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Le fonti informative si
possono dividere in:
• Esterne
• Interne
FONTI INFORMATIVE SU SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
82I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FONTI INFORMATIVE ESTERNE
Leggi
Circolari ministeriali
Disposizione amministrative di INAIL e ISPESL
Giurisprudenza (Cassazione Penale, Corte Costituzionale, Corte
di Giustizia CEE)
Enti previsti dall’art 24 del D.Lgs 626/94 (Min. del Lavoro, Min.
Industria, ISPESL, INAIL, IIMS, ASL, CNR, ecc)
Enti di normazione, quali: ISO, UNI, CEI, CIG
Associazioni appartenenti alla Consulta Interassociativa Italiana
per la Prevenzione (C.I.I.P)
Riviste e pubblicazioni specializzate, Portali internet specializzati,
Organizzazioni sindacali e di categoria, Università,
Organizzazione europee ed internazionali
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
83I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
FONTI INFORMATIVE INTERNE
Natura dei rischi, l’organizzazione del lavoro, la programmazione
e l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione, la
descrizione degli impianti e dei processi produttivi, i dati del
registro infortuni e della malattie professionali, le eventuali
prescrizioni degli Organi di Vigilanza
Planimetrie e Lay-Out dei reparti, schede di sicurezza, schede
degli impianti, risultati collettivi anonimi di controlli sanitari
periodici, risultati monitoraggi ambientali, denunce di apparecchi
di sollevamento, a pressione o altri impianti e verifiche periodiche,
elenco dei DPI e modalità di consegna degli stessi
Analisi statistica degli infortuni, incidenti e quasi-infortuni
Incontri e/o riunioni con i lavoratori e/o RLS
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
84I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
Alcuni siti internet
1. www.puntosicuro.it
2. www.sicurezzaonline.it/
4. www.frareg.com
5. www.reteambiente.it
6. www.suva.ch
7. www.actas.it
Modulo C4 Parte 1
Dal DVR all’IN-FORMAZIONE
85I. StefaniCorso
“Il Nuovo RSPP”
BIBLIOGRAFIA
1. “Linee guida per l’informazione e formazione dei lavoratori nelle piccole imprese dell’artigiano” Regione
Veneto
2. “Linee guida per l’informazione e la formazione dei lavoratori” Comitato Paritetico Territoriale per l’industria -
Assindustria Pesaro Urbino/CGIL - CISL - UIL
3. “Verso una nuova cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro”, Guida commentata del D.Lgs 626/94. Prodotta
dall’Istituto Italiano di Medicina Sociale.
4. Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997
5. Linee Guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) – Guida
operativa
6. Rivista Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ore N° 12 del 2006 “Dall’informazione all’addestramento, come prende
forma la prevenzione” di Alfredo Margola
7. Rivista Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ore N° 23 del 2006
“Dal rumore alla movimentazione manuale dei carichi formazione obbligatoria per i lavoratori” di Alfredo
Margola
8. Rivista Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ore N° 12 del 2007
“Dall’amianto alle radiazioni ionizzanti le attività di formazione e informazione ” di Alfredo Margola
9. Rivista Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ore N° 19 del 2007
“Dal pronto soccorso all’antincendio i corsi di formazione e l’addestramento” di Alfredo Margola
10. DGR UMBRIA 790-07
Protocollo d’intesa relativo alla definizione di standard formativi minimi per la formazione dei lavoratori ex art.
22 D.Lgs 626/94

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C4 parte 1 perugia 2010 11 04

  • 1. MODULO C4-1 Ing. Ivan Stefani sicta@inwind.it
  • 2. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 2I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE In base all’art. 33 comma 1 lettera d) del D.Lgs 81/2008, il Servizio di Prevenzione e Protezione deve: – provvede a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
  • 3. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 3I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” PROGRAMMA DI IN-FORMAZIONE QUANDO deve essere analizzato il programma di IN-FORMAZIONE? RIUNIONE PERIODICA (art. 35 comma 2, lettera d)
  • 4. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 4I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” PROGRAMMA DI IN-FORMAZIONE RIUNIONE PERIODICA (art. 35 comma 2, lettera d) Nel corso della riunione il datore di lavoro SOTTOPONE all’esame dei partecipanti i PROGRAMMI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE dei DIRIGENTI, PREPOSTI e LAVORATORI ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute.
  • 5. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 5I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Chi sono i destinatari dell’IN-FORMAZIONE?
  • 6. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 6I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” CHI sono i DESTINATARI dell’IN-FORMAZIONE? – TUTTI I LAVORATORI (dall’operaio al dirigente) compresi coloro che hanno un contratto co.pro, in somministrazione, stagisti, ecc. In pratica non esistono categorie di lavoratori da non considerare; – TERZI OPERANTI IN AZIENDA (art. 26 del D.Lgs 81/2008); – VISITATORI OCCASIONALI.
  • 7. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 7I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” QUANDO?
  • 8. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 8I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” QUANDO deve essere svolta l’ATTIVITÀ di IN-FORMAZIONE per i LAVORATORI? Art. 37 D.Lgs 81/08, in OCCASIONE: 1) assunzione, 2)trasferimento o cambio mansione, 3)introduzione nuovi rischi, (es. nuove attrezzature, nuove tecnologie, nuove sostanze e preparati pericolosi)
  • 9. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 9I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” QUANDO deve essere svolta l’ATTIVITÀ di IN-FORMAZIONE per i TERZI OPERANTI IN AZIENDA? Al momento del sopralluogo durante lo scambio di informazioni così come previsto dall’ Art. 26 D.Lgs 81/2008; APPALTATORE
  • 10. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 10I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” QUANDO deve essere svolta l’ATTIVITÀ di IN-FORMAZIONE per i VISITATORI? Prima dell’ingresso in azienda. VISITATORE
  • 11. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 11I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” INFORMAZIONE (sapere)
  • 12. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 13I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” L’INFORMAZIONE SULLA SICUREZZA va intesa come TRASFERIMENTO mirato a tutti i soggetti interessati, DI NOTIZIE E CONTENUTI DI CARATTERE PROCEDURALE, COMPORTAMENTALE E CONCETTUALE, in aree tematiche tecnologiche, tecniche, scientifiche e legislative, UTILI AD ATTIVARE IL COMPLESSO PROCESSO DI PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI. INFORMAZIONE
  • 13. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 14I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” PORTARE A CONOSCENZA di qualcuno INFORMAZIONI, FATTI, NORME PREVENZIONISTICHE, PROCEDURE, ecc…… (Es. Chi è la l’Azienda, che casa produce, chi sono i responsabili, qual è l’organizzazione del lavoro, quali sono i rischi presenti nei reparti/uffici, quali sono le norme di comportamento, ecc) INFORMAZIONE
  • 14. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 15I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” INFORMAZIONE In base all’art. 33 comma 1 lettera f) del D.Lgs 81/2008, il Servizio di Prevenzione e Protezione deve lett. f) provvede a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 36 (informazione ai lavoratori) .
  • 15. Esempio di informazione REGOLE BASILARI per la conduzione dei MEZZI DI TRASPORTO Il conducente dei mezzi deve:  andare a PASSO D’UOMO;  RISPETTARE I LIMITI MASSIMI DI CARICO in relazione alle condizioni di utilizzo del mezzo;  NON TRASPORTARE ALTRE PERSONE quando il mezzo non sia specificamente attrezzato e autorizzato;  non utilizzare la macchina per compiere interventi impropri o per SOLLEVARE PERSONE in qualsiasi circostanza;  ASSICURARSI DELLA STABILITÀ DEL CARICO prima di ogni movimentazione.  SPEGNERE IL MOTORE ogniqualvolta vi sia bisogno di una sosta prolungata
  • 16. Esempio di informazione Lo STOCCAGGIO MATERIALE può comportare GRAVI RISCHI Lo STOCCAGGIO DEL MATERIALE deve essere eseguito IN condizioni di SICUREZZA per le persone e l’ambiente e SENZA OSTRUIRE PASSAGGI PEDONALI od ostacolare la CIRCOLAZIONE dei carrelli o altri MEZZI di trasporto. Le sostanze pericolose devono essere stoccate su bacini di contenimento o altre contenitori dedicati. Vanno prese opportune cautele al fine di evitare di disperdere prodotti di varia natura nell’ambiente. Lo stoccaggio di sostanze pericolose sulle postazioni di lavoro deve essere solo nelle quantità necessarie alla produzione giornaliera (salvo diversa autorizzazione).
  • 17. Esempio di informazione USARE L’ABBIGLIAMENTO fornito dalla propria DITTA DI APPARTENENZA. Altri indumenti personali indossati non devono costituire pericolo per l’incolumità personale. . Non usare, quando ciò può risultare pericoloso, anelli, bracciali, collane, portachiavi a collana e simili
  • 23. Corso “Il Nuovo RSPP” Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 24M. Pera I. Stefani RISCHI LAVORATIVI POSSIBILI EFFETTI SULLA SALUTE PREVENZIONE VERNICIATURA E GALVANICA: - inalazioni da sostanze allergizzanti (nichel, cromo) - da vapori di solventi ASSEMBLAGGIO: - metalli allergizzanti e sostanze irritanti - inalazioni da fumi di saldatura RUMORE INFORTUNI POSTURA VIBRAZIONI - CONTATTO CUTANEO DA SOSTANZE ALLERGIZZANTI E IRRITANTI (eczemi, dermatiti, irritazioni cutanee) - PROBLEMI RESPIRATORI, ASMA - CONGIUNTIVITE - SORDITÀ - FRATTURE E LESIONI LACERO CONTUSE ALLE DITA DELLE MANI - DISTURBI OSTEO-ARTICOLARI - SINDROME DEL TUNNEL CARPALE  MACCHINE E ATTREZZATURE MENO RUMOROSE  ASPIRAZIONI LOCALIZZATE  AMBIENTE DI LAVORO BEN VENTILATO E AREATO  IMPIANTI ELETTRICI A NORMA  ADEGUATA MANUTENZIONE DI MACCHINE E IMPIANTI  SGABELLI E BANCHI DA LAVORO ERGONOMICI INDOSSA:  CUFFIE O INSERTI AURICOLARI  GUANTI  OCCHIALI  MASCHERINE  INDUMENTI DI LAVORO ADEGUATI  NON TOGLIERE LE PROTEZIONI  NON MANGIARE, FUMARE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ? Tratto da Lavoro Sicuro ASL n° 1 di Belluno SETTORE OCCHIALI
  • 24. Corso “Il Nuovo RSPP” Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 25M. Pera I. Stefani Esempio di informazione
  • 25. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 26I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” ADDESTRAMENTO (saper fare)
  • 26. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 28I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” COSA SIGNIFICA ADDESTRARE? INSEGNARE a qualcuno come svolgere delle AZIONI FINALIZZATE ad uno SCOPO ADDESTRAMENTO
  • 27. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 29I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Per ADDESTRAMENTO si intende fare riferimento a quella particolare ATTIVITÀ EDUCATIVA DESTINATA a far APPRENDERE IL CORRETTO USO PRATICO DI STRUMENTI, APPARECCHIATURE, IMPIANTI, ECC., NONCHÉ LE MODALITÀ DI ATTIVAZIONE DI UNA PROCEDURA. Il TRAINING ON THE JOB è un particolare tipo di addestramento in cui il lavoratore viene affiancato, per un periodo di tempo determinato, ad un TUTOR (persona esperta, per esempio il fabbricante dell’attrezzatura o ad lavoratore che è già in possesso di conoscenze e competenze specifiche) ADDESTRAMENTO
  • 28. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 30I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Come previsto dal comma 5 dell’art. 37 del D.Lgs 81/2008: Da PERSONA ESPERTA Attenzione alla definizione di PERSONA ESPERTA!!!!! E’ necessario siano definiti i criteri per i quali si considera la persona esperta tenendo presente le COMPETENZE sia TECNICHE che CARATTERIALI ADDESTRAMENTO
  • 29. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 31I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Esempio di personale addestrato
  • 30. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 32M. Pera I. Stefani Corso “Il Nuovo RSPP” FORMARE (saper essere)
  • 31. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 34I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE Comma 6 Art. 37 del D.Lgs 81/08 La FORMAZIONE dei lavoratori e dei loro rappresentanti DEVE ESSERE PERIODICAMENTE RIPETUTA in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi
  • 32. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 36M. Pera I. Stefani Corso “Il Nuovo RSPP” COSA SIGNIFICA FORMARE? Agire sulle conoscenze, capacità e comportamenti di un lavoratore in modo che, in certe situazioni, si comporti in un determinato modo. QUALE OBIETTIVO DELLA FORMAZIONE? L’obiettivo è che il LAVORATORE dopo che è stato informato (sapere) ed ha appreso come operare (saper fare) SCELGA di adottare un predeterminato comportamento (saper essere) anche senza che qualcuno controlli. FORMAZIONE
  • 33. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 37I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” La FORMAZIONE SULLA SICUREZZA COMPORTA l’ACQUISIZIONE da parte dei soggetti interessati di competenze cognitive, operative e comportamentali tali da indurre NUOVE MODALITÀ DI PENSARE ED AGIRE IN TERMINI DI SICUREZZA. FORMAZIONE
  • 34. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 38I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Esempio di personale formato
  • 35. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 39I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” MISURE GENERALI DI TUTELA Art. 15 del D.Lgs 81/08 1. Le MISURE GENERALI DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA dei lavoratori nei luoghi di lavoro SONO: m) l’allontanamento …. n) l’INFORMAZIONE E FORMAZIONE adeguate per i LAVORATORI; o) l’INFORMAZIONE E FORMAZIONE adeguate per DIRIGENTI e i PREPOSTI; p) l’INFORMAZIONE E FORMAZIONE adeguate per i RLS; q) l’istruzioni adeguate ai lavoratori r) la partecipazione ………
  • 36. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 40I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” INFORMAZIONE e FORMAZIONE PER I LAVORATORI Titolo I Art. 36 del D.Lgs 81/08 Informazione dei lavoratori Art. 37 del D.Lgs 81/08 Formazione dei lavoratori
  • 37. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 41I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” L’art. 36 del D.Lgs 81/2008 Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva un’ adeguata informazione: 1) sui RISCHI per la SALUTE e SICUREZZA sul lavoro connessi alla attività della IMPRESA IN GENERALE; INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 38. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 42I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” L’art. 36 del D.Lgs 81/2008 Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: 2) sulle PROCEDURE che riguardano •Il PRIMO SOCCORSO, •la LOTTA ANTINCENDIO, • l’EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO; • NOMINATIVI ADDETTI ALLE EMERGENZE INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 39. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 43I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” L’art. 36 del D.Lgs 81/2008 Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: 3) sui NOMINATIVI del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente; INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08 RSPP e ASPP
  • 40. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 44I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” L’art. 36 del D.Lgs 81/2008 Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: 4) sui RISCHI SPECIFICI cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 41. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 45I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” L’art. 36 del D.Lgs 81/2008 Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: 5) sui pericoli connessi all’uso delle SOSTANZE E DEI PREPARATI PERICOLOSI sulla base delle schede dei dati di sicurezza ……; INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 42. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 46I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” L’art. 36 del D.Lgs 81/2008 Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: 6) sulle MISURE e le ATTIVITÀ di PROTEZIONE e PREVENZIONE adottate; INFORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 43. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 47I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” (art. 37 del D.Lgs 81/2008) PROPOSTA DEL TAVOLO TECNICO INTERCOORDINAMENTI PER LA FORMAZIONE • FORMAZIONE GENERALE DI TUTTI I LAVORATORI (4 ORE) • FORMAZIONE SPECIFICA DI MANSIONE MINIMO: – 4 ORE PER RISCHIO BASSO, – 8 ORE PER RISCHIO MEDIO, – 12 ORE PER RISCHIO ALTO FORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 44. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 48I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE GENERALE DI TUTTI I LAVORATORI (art. 37 del D.Lgs 81/2008) PROPOSTA DEL TAVOLO TECNICO INTERCOORDINAMENTI PER LA FORMAZIONE (MIN. 4 ORE) CONCETTI • RISCHIO, • DANNO, • PREVENZIONE, • PROTEZIONE, • ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE • DIRITTI E DOVERI DEI VARI SOGGETTI • ORGANI DI VIGILANZA, CONTROLLO, ASISTENZA. FORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 45. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 49I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE SPECIFICA (art. 37 c. 1 lett. b e c.3 del D.Lgs 81/2008) a) RISCHI riferiti alle MANSIONI b) POSSIBILI DANNI e c) MISURE E PROCEDURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE FORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 46. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 50I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Comma 6 art. 37 del D.Lgs 81/2008 La formazione dei LAVORATORI e dei loro RLS deve essere PERIODICAMENTE RIPETUTA in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi. FORMAZIONE PREVISTA DAL D.LGS 81/08
  • 47. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 51I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE PER PREPOSTI COMMA 7 DELL’ART. 37 DEL D.LGS 81/08 I DIRIGENTI e i PREPOSTI ricevono a cura del datore di lavoro, un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro. I contenuti della formazione di cui al presente comma comprendono: a) principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; b) definizione e individuazione dei fattori di rischio; c) valutazione dei rischi; d) individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione.
  • 48. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 52I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE PER PREPOSTI COMMA 7 DELL’ART. 37 DEL D.LGS 81/08 PROPOSTA DEL TAVOLO TECNICO INTERCOORDINAMENTI PER LA FORMAZIONE (MIN. 8 ORE) 1. Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi, responsabilità; 2. Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione; 3. Definizione e individuazione dei fattori di rischio; 4. Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri; 5. Valutazione dei rischi dell’azienda, con particolare riferimento al contesto in cui il preposto opera; 6. Individuazione misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione; 7. Modalità di esercizio della funzione di controllo dell’osservanza da parte dei lavoratori delle disposizioni di legge e aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e di uso dei mezzi di protezione collettivi e individuali messi a loro disposizione.
  • 49. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 53I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE PER DIRIGENTI COMMA 7 DELL’ART. 37 DEL D.LGS 81/08 PROPOSTA DEL TAVOLO TECNICO INTERCOORDINAMENTI PER LA FORMAZIONE (MIN 16 ORE) MODULO 1: GIURIDICO - NORMATIVO MODULO 2: GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA MODULO 3: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI MODUKO 4: COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI
  • 50. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 54I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE DEGLI RLS (ART. 37 c.11 DEL D.LGS 81/08) Le modalità, la durata e i contenuti specifici della formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale nel rispetto dei seguenti contenuti minimi: a) principi giuridici comunitari e nazionali; b) legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro; c) principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; d) definizione e individuazione dei fattori di rischio; e) valutazione dei rischi; f) individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione; g) aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori; h) nozioni di tecnica della comunicazione
  • 51. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 55I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE DEGLI RLS AGGIORNAMENTO: • 4 ore annue per RLS di aziende dai 15 dipendenti ai 50 dipendenti • 8 ore annue per RLS di aziende con > 50 dipendenti
  • 52. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 56I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FORMAZIONE LAVORATORI E RAPPRESENTANTI COMMA 12 ART. 37 DEL D.LGS 81/08 La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve avvenire, IN COLLABORAZIONE CON GLI ORGANISMI PARITETICI, ove presenti nel settore e nel territorio in cui si svolge l’attività del datore di lavoro, durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori. Articolo 51 - Organismi paritetici 3-bis. Gli organismi paritetici svolgono o promuovono attività di formazione, anche attraverso l’impiego dei FONDI INTERPROFESSIONALI di cui all’articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e successive modificazioni, e dei fondi di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 27, …..
  • 53. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 57I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” QUANDO deve essere RIFATTA l’IN-FORMAZIONE? PER COLORO CHE HANNO L’INCARICO DI: ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO, RLS, ASPP e RSPP, E’ GIA’ STATA DEFINITA PER LEGGE. Per le altre figure del Sistema di prevenzione della sicurezza sono invece indicate BOZZA DI ACCORDO DEL TAVOLO TECNICO INTERCOORDINAMENTI PER LA FORMAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
  • 54. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 58I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” DURATA MINIMA DEI CORSI DI l’IN-FORMAZIONE? • Art. 37 DEL D.LGS. 81/08 • 1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata ……. • 2. La DURATA, i CONTENUTI MINIMI e le MODALITÀ DELLA FORMAZIONE di cui al comma 1 SONO DEFINITI …………, ENTRO IL TERMINE DI DODICI MESI dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo. • • 3. Il datore di lavoro assicura, altresì, ………
  • 55. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 59I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER I QUALI È PREVISTA UN’ATTIVITÀ OBBLIGATORIA DI INFORMAZIONE E/O ADDESTRAMENTO E/O FORMAZIONE 1. Antincendio 2. Pronto Soccorso 3. Lavoratrici gestanti/puerpere/in periodo di allattamento 4. Stress lavoro-correlato 5. Minori ed Apprendisti 6. Lavoro notturno 7. Attrezzature di lavoro 8. Dispositivi di protezione individuale (DPI) 9. Lavori in quota 10. Segnaletica di sicurezza 11. Movimentazione Manuale dei Carichi 12. Movimenti ripetitivi 13. Attrezzature munite di videoterminali 14. Rumore 15. Vibrazioni meccaniche 16. Radiazioni ionizzanti 17. Radiazioni non ionizzanti 18. Campi elettromagnetici 19. Agenti chimici pericolosi 20. Agenti cancerogeni o mutageni 21. Amianto 22. Agenti biologici 23. Atmosfere esplosive
  • 56. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 60I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” • Art. 36 comma 4 del D.Lgs 81/08 recita: • “Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile ….. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo” Lingua veicolo della IN-FORMAZIONE
  • 57. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 61I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” • Art. 37 comma 1 e 13 del D.Lgs 81/08 recita: • 1 “Il datore di lavoro assicura che …., anche rispetto alle conoscenze linguistiche, ….” • 13. Il contenuto della formazione deve essere facilmente comprensibile …. per i lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata nel percorso formativo Lingua veicolo della IN-FORMAZIONE
  • 58. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 62I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” METODOLOGIE E STRUMENTI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE IN AZIENDA POSSIBILI STRUMENTI – SCHEDE TECNICHE o NOTE INFORMATIVE – OPUSCOLI e DEPLIANTS mirati per il settore di attività, – INTRANET AZIENDALE – NEWS AZIENDALI – AUDIOVISIVI (programmi multimediali, cassette, video) – ecc.. METODOLOGIE PER TRASFERIMENTO DELLE INFORMAZIONI – ASSEMBLE – RIUNIONI – SEMINARI INFORMATIVI – AFFISSIONE DI CARTELLI e/o AVVISI (COMUNICAZIONE IN BACHECA o IN BUSTA PAGA) – E-MAIL METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO – VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE ATTRAVERSO SOMMINISTRAZIONE DI QUESTIONARI – COLLOQUI INDIVIDUALI, – RIUNIONI DI GRUPPI OMOGENEI
  • 59. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 63I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” METODOLOGIE E STRUMENTI PER UNA CORRETTO ADDESTRAMENTO IN AZIENDA METODOLOGIE PER L’ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE – TRAINING ON THE JOB (AFFIANCAMENTO SUL POSTO DI LAVORO A PERSONALE ESPERTO E CONSAPEVOLE DEL RUOLO) – SIMULAZIONE DI EVACUAZIONE O DI GESTIONE DELLE EMERGENZE (ES. ANTINCENDIO, PRIMO SOCCORSO, CHIAMATA DEI VIGILI DEL FUOCO) – ESERCITAZIONI PRATICHE IN GRUPPI DI LAVORO METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO – OSSERVAZIONE SUL CAMPO SUCCESSIVA ALL’ADDESTRAMENTO – SIMULAZIONE DELLE MESSA IN PRATICA DI QUANTO E’ STATO APPRESO
  • 60. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 64I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” METODOLOGIE E STRUMENTI PER UNA CORRETTA FORMAZIONE IN AZIENDA METODOLOGIE PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE – Lezioni frontali – role playing, – simulazioni, – studio di un caso – Metodo degli incidenti METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO – QUESTIONARIO DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO – QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE DEI PARTECIPANTI AL CORSO – OSSERVAZIONE DEI COMPORTAMENTI A BREVE TERMINE SUL CAMPO SUCCESSIVA ALLA FORMAZIONE – VALUTAZIONE EFFICACIA ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DEGLI INFORTUNI, INCIDENTI E COMPORTAMENTI PERICOLOSI
  • 61. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 65I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Analisi dei bisogni formativi
  • 62. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 66I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” ANALISI DEI BISOGNI IN-FORMATIVI DVR e rischi contenuti; Infortuni – Incidenti – Quasi-Infortunio - Comportamenti Pericolosi Legislative modifiche; Clima Organizzativo (amichevole? Sereno? conflittuale? Se conflittuale tra quali gruppi? Gli obiettivi aziendali sono noti?); Comunicazione (le comunicazioni interne sono adeguate? Le procedure sono chiare? Le comunicazioni tra i reparti/funzioni aziendali e dentro ai reparti/funzioni aziendali, funzionano?). RischiperlaSicurezzaeSalute Rischitrasversali/psicosociali
  • 63. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 67I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” E’ necessario predisporre un PIANO DI FORMAZIONE per ciascuna mansione/compito comprese quelle svolte da società in appalto PIANO DI IN-FORMAZIONE   
  • 64. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 68I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Un PIANO DI IN-FORMAZIONE rappresenta l’insieme delle attività IN-FORMATIVE necessarie affinché un lavoratore sia in grado di: SAPERE (rischi, organizzazione del lavoro, regole per la sicurezza, dpi) SAPERE FARE (usare una macchina, un software, un estintore, ecc) SAPER ESSERE (scegliere le modalità operative per la sicurezza da adottare anche in assenza di controllori) CHE COSA è un PIANO DI IN-FORMAZIONE?
  • 65. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 70I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” E’ un documento contenente il PERCORSO IN- FORMATIVO DEDICATO con il quale si deve ottenere che UNA VOLTA EDOTTO IL LAVORATORE su un determinato aspetto (es. rischio per la sicurezza) (SAPERE), lo stesso lavoratore, NELLO SVOLGERE I COMPITI ASSEGNATI (SAPER FARE), SCELGA DI ADOTTARE UN COMPORTAMENTO CORRETTO anche senza controllo diretto (SAPER ESSERE) ED UN ATTEGGIAMENTO PROATTIVO in grado cioè di fornire suggerimenti. Che cosa è un Piano di IN-FORMAZIONE
  • 66. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 71I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” E’ un documento nel quale sono indicate le modalità adottate per tener conto: 1. Del risultato della valutazione dei rischi; 2. Degli obblighi legislativi; 3. Del risultato dell’Analisi dei Bisogni Formativi. Che cosa è un Piano di IN-FORMAZIONE
  • 67. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 72I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Un PIANO DI IN-FORMAZIONE deve contenere: 1.Obiettivi; 2.Contenuti (argomenti da trattare per raggiungere determinati obiettivi); 3.Docenti (comprese le caratteristiche) 4.Modalità (docenza in aula, in campo, ecc) 5.Strumenti (attrezzature impiegate,ecc) 6.Schedulazione delle attività CHE COSA è un PIANO DI IN-FORMAZIONE?
  • 68. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 73I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Piano di IN-FORMAZIONE GENERALE PRIMA della FIRMA del CONTRATTO Piano di INFORMAZIONE SPECIFICO  DIPENDE DALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI, COMUNQUE E’ OPPORTUNO SIA INDICATO NEL DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali) CASO PARTEICOLARE PIANO DI IN-FORMAZIONE PER APPALTATORI
  • 69. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 74I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP”
  • 70. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 75I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP”
  • 71. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 76I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP”
  • 72. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 77I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP”
  • 73. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 78I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” CORSI DI FORMAZIONE Corson.1:. titolo:……… Corson.2:. titolo:……… Corson.3:. titolo:……… Corson.N:. titolo:……… NOTE MANSIONI G.O.L. – PIANIFICAZIONE Dirigenti / Preposti      Addetti manutenzioni …      ………      GOL 01: Amministrativi      GOL 02: …      …      PROGRMMAZIONE Gennaio – Marzo  ( )  ( )  ( )  ( )  ( ) Aprile – Giugno  ( )  ( )  ( )  ( )  ( ) Luglio – Settembre  ( )  ( )  ( )  ( )  ( ) Ottobre – Dicembre  ( )  ( )  ( )  ( )  ( )
  • 74. Corso “Il Nuovo RSPP” Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 79M. Pera I. Stefani
  • 75. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 80I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” VANTAGGI DELLA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO DI IN-FORMAZIONE 1.Soddisfa quanto previsto dall’art. 33 del D.Lgs 81/2008; 2.Permette di passare dall’occasionalità alla sistematicità; 3.Serve al raggiungimento di obiettivi prefissati; 4.È facilmente integrabile all’interno dei sistemi di gestione della qualità (ISO 9001:00) e dell’ambiente (ISO 14001:04); 5.Permette di monitorare la formazione ed i risultati; 6.E’ molto importante per dimostrare in caso di controversie (es. Organo di Vigilanza) le modalità seguite per l’assolvimento dell’obbligo formativo.
  • 76. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 81I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Le fonti informative si possono dividere in: • Esterne • Interne FONTI INFORMATIVE SU SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO
  • 77. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 82I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FONTI INFORMATIVE ESTERNE Leggi Circolari ministeriali Disposizione amministrative di INAIL e ISPESL Giurisprudenza (Cassazione Penale, Corte Costituzionale, Corte di Giustizia CEE) Enti previsti dall’art 24 del D.Lgs 626/94 (Min. del Lavoro, Min. Industria, ISPESL, INAIL, IIMS, ASL, CNR, ecc) Enti di normazione, quali: ISO, UNI, CEI, CIG Associazioni appartenenti alla Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (C.I.I.P) Riviste e pubblicazioni specializzate, Portali internet specializzati, Organizzazioni sindacali e di categoria, Università, Organizzazione europee ed internazionali
  • 78. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 83I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” FONTI INFORMATIVE INTERNE Natura dei rischi, l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione, la descrizione degli impianti e dei processi produttivi, i dati del registro infortuni e della malattie professionali, le eventuali prescrizioni degli Organi di Vigilanza Planimetrie e Lay-Out dei reparti, schede di sicurezza, schede degli impianti, risultati collettivi anonimi di controlli sanitari periodici, risultati monitoraggi ambientali, denunce di apparecchi di sollevamento, a pressione o altri impianti e verifiche periodiche, elenco dei DPI e modalità di consegna degli stessi Analisi statistica degli infortuni, incidenti e quasi-infortuni Incontri e/o riunioni con i lavoratori e/o RLS
  • 79. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 84I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” Alcuni siti internet 1. www.puntosicuro.it 2. www.sicurezzaonline.it/ 4. www.frareg.com 5. www.reteambiente.it 6. www.suva.ch 7. www.actas.it
  • 80. Modulo C4 Parte 1 Dal DVR all’IN-FORMAZIONE 85I. StefaniCorso “Il Nuovo RSPP” BIBLIOGRAFIA 1. “Linee guida per l’informazione e formazione dei lavoratori nelle piccole imprese dell’artigiano” Regione Veneto 2. “Linee guida per l’informazione e la formazione dei lavoratori” Comitato Paritetico Territoriale per l’industria - Assindustria Pesaro Urbino/CGIL - CISL - UIL 3. “Verso una nuova cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro”, Guida commentata del D.Lgs 626/94. Prodotta dall’Istituto Italiano di Medicina Sociale. 4. Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 5. Linee Guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) – Guida operativa 6. Rivista Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ore N° 12 del 2006 “Dall’informazione all’addestramento, come prende forma la prevenzione” di Alfredo Margola 7. Rivista Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ore N° 23 del 2006 “Dal rumore alla movimentazione manuale dei carichi formazione obbligatoria per i lavoratori” di Alfredo Margola 8. Rivista Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ore N° 12 del 2007 “Dall’amianto alle radiazioni ionizzanti le attività di formazione e informazione ” di Alfredo Margola 9. Rivista Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ore N° 19 del 2007 “Dal pronto soccorso all’antincendio i corsi di formazione e l’addestramento” di Alfredo Margola 10. DGR UMBRIA 790-07 Protocollo d’intesa relativo alla definizione di standard formativi minimi per la formazione dei lavoratori ex art. 22 D.Lgs 626/94