Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una riletturaINSMLI
Di Francesco Paolo Casavola. Pubblicato in “Storia e memoria”, rivista pubblicata dall'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea e prodotto per il convegno:"Radici e vitalità della Costituzione", svoltosi a Genova il 23 aprile 2005.
Il 25 aprile di dieci anni fa, 60° anniversario della Liberazione, veniva inaugurata a Milano la mostra “Un’immagine dell’Italia”, che esponeva per la prima volta i pannelli allestiti per la mostra internazionale sulla Resistenza che si sarebbe dovuta tenere a Bordeaux nel dicembre 1946 e che sono stati ritrovati nel 2001 nei depositi dell’INSMLI. In occasione del 70° anniversario della Liberazione, sono riproposti in formato digitale quei materiali, con l’impegno di pubblicare on-line nei prossimi mesi la documentazione fotografica delle più significative mostre sulla Resistenza elaborate nei mesi successivi alla Liberazione, a testimonianza del percorso di definizione dell’immagine della Resistenza italiana e dell’organizzazione della sua memoria avvenuto ad opera delle forze politiche antifasciste e del Corpo volontari della libertà.
Di Mariuccia Salvati. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Il nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costumeINSMLI
Di Simona Colarizi. Pubblicato in “Studi e ricerche di storia contemporanea”, rivista pubblicata dall'Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. Saggio prodotto in occasione del convegno “La Costituzione della Repubblica italiana. Le radici, il cammino”, svoltosi a Bergamo il 28 e 29 ottobre 2005.
Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...INSMLI
Di Paolo Pombeni. Pubblicato in “Studi e ricerche di storia contemporanea”, rivista pubblicata dall'Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. Saggio prodotto in occasione del convegno “La Costituzione della Repubblica italiana. Le radici, il cammino”, svoltosi a Bergamo il 28 e 29 ottobre 2005.
Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una riletturaINSMLI
Di Francesco Paolo Casavola. Pubblicato in “Storia e memoria”, rivista pubblicata dall'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea e prodotto per il convegno:"Radici e vitalità della Costituzione", svoltosi a Genova il 23 aprile 2005.
Il 25 aprile di dieci anni fa, 60° anniversario della Liberazione, veniva inaugurata a Milano la mostra “Un’immagine dell’Italia”, che esponeva per la prima volta i pannelli allestiti per la mostra internazionale sulla Resistenza che si sarebbe dovuta tenere a Bordeaux nel dicembre 1946 e che sono stati ritrovati nel 2001 nei depositi dell’INSMLI. In occasione del 70° anniversario della Liberazione, sono riproposti in formato digitale quei materiali, con l’impegno di pubblicare on-line nei prossimi mesi la documentazione fotografica delle più significative mostre sulla Resistenza elaborate nei mesi successivi alla Liberazione, a testimonianza del percorso di definizione dell’immagine della Resistenza italiana e dell’organizzazione della sua memoria avvenuto ad opera delle forze politiche antifasciste e del Corpo volontari della libertà.
Di Mariuccia Salvati. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Il nuovo volto dell'Italia repubblicana. I mutamenti di costumeINSMLI
Di Simona Colarizi. Pubblicato in “Studi e ricerche di storia contemporanea”, rivista pubblicata dall'Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. Saggio prodotto in occasione del convegno “La Costituzione della Repubblica italiana. Le radici, il cammino”, svoltosi a Bergamo il 28 e 29 ottobre 2005.
Culture politiche e partiti d'identità sociale alla ricerca di una intesa cos...INSMLI
Di Paolo Pombeni. Pubblicato in “Studi e ricerche di storia contemporanea”, rivista pubblicata dall'Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. Saggio prodotto in occasione del convegno “La Costituzione della Repubblica italiana. Le radici, il cammino”, svoltosi a Bergamo il 28 e 29 ottobre 2005.
La Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italianaINSMLI
Di Pietro Scoppola. Pubblicato in “Storia e memoria”, rivista pubblicata dall'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea e prodotto per il convegno:"Radici e vitalità della Costituzione", svoltosi a Genova il 23 aprile 2005.
Vi ricordate (almeno voi vecchie/i lettrici/ori di quel giornale) il titolo de “Il Manifesto” del 28 giugno 1983 “Non moriremo democristiani” ?
Titolo poi ripreso con modalità ed intenti diversi anche negli anni successivi.
Mi è tornato in mente in questi mesi cercando di capire cosa sta facendo Gentiloni, il nostro Primo Ministro.
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)INSMLI
Testo della relazione tenuta da Raoul Pupo a Bolzano il 25 giugno 2004, al convegno "STORIA - VITTIME - POTERE", Vittime della storia - un problema di prospettiva?, organizzato dall'Accademia Europea di Bolzano e il Curatorio Claus Gatterer in occasione del ventesimo anniversario della morte del giornalista e storico Claus Gatterer, originario di Sesto (BZ), 24/27 giugno 2004, Bolzano-Sesto.
I MOVIMENTI INVECE DEI PARTITI: LA FALLIMENTARE ILLUSIONE DELLA SINISTRAtramerper
Alle elezioni europee la lista “L'altra Europa con Tsipras” è stata votata solo dal 2,24% del complesso delle/degli elettrici/ori (il risultato peggiore di questo secolo).
In questa fase l’elettorato italiano ha bisogno di un riferimento unificante e credibile, sia esso rappresentato da un partito e/o da un leader e di un programma credibile.
Per questo l’idea di presentarsi alle elezioni come un insieme dei movimenti di opposizione è dunque e comunque perdente.
Anche se la sinistra, almeno ancora per molti anni, non potrà essere egemone, è comunque necessaria una forma organizzativa dove ci si confronta, ma poi si decide, tutte/i insieme, e dove si elegge una/un leader che rappresenta non se stessa/o, ma tutte/i.
Centralismo democratico ? No: semplicemente democrazia.
La Costituzione del '48 nel dibattito politico della Repubblica italianaINSMLI
Di Pietro Scoppola. Pubblicato in “Storia e memoria”, rivista pubblicata dall'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea e prodotto per il convegno:"Radici e vitalità della Costituzione", svoltosi a Genova il 23 aprile 2005.
Vi ricordate (almeno voi vecchie/i lettrici/ori di quel giornale) il titolo de “Il Manifesto” del 28 giugno 1983 “Non moriremo democristiani” ?
Titolo poi ripreso con modalità ed intenti diversi anche negli anni successivi.
Mi è tornato in mente in questi mesi cercando di capire cosa sta facendo Gentiloni, il nostro Primo Ministro.
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)INSMLI
Testo della relazione tenuta da Raoul Pupo a Bolzano il 25 giugno 2004, al convegno "STORIA - VITTIME - POTERE", Vittime della storia - un problema di prospettiva?, organizzato dall'Accademia Europea di Bolzano e il Curatorio Claus Gatterer in occasione del ventesimo anniversario della morte del giornalista e storico Claus Gatterer, originario di Sesto (BZ), 24/27 giugno 2004, Bolzano-Sesto.
I MOVIMENTI INVECE DEI PARTITI: LA FALLIMENTARE ILLUSIONE DELLA SINISTRAtramerper
Alle elezioni europee la lista “L'altra Europa con Tsipras” è stata votata solo dal 2,24% del complesso delle/degli elettrici/ori (il risultato peggiore di questo secolo).
In questa fase l’elettorato italiano ha bisogno di un riferimento unificante e credibile, sia esso rappresentato da un partito e/o da un leader e di un programma credibile.
Per questo l’idea di presentarsi alle elezioni come un insieme dei movimenti di opposizione è dunque e comunque perdente.
Anche se la sinistra, almeno ancora per molti anni, non potrà essere egemone, è comunque necessaria una forma organizzativa dove ci si confronta, ma poi si decide, tutte/i insieme, e dove si elegge una/un leader che rappresenta non se stessa/o, ma tutte/i.
Centralismo democratico ? No: semplicemente democrazia.
1. TRIBUNALE DI BERGAMO
Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari
n. 3414/15 rgnr
n. 8955/15 gip- VECCHI DAVIDE
II Giudice,
a scioglimento della riserva assunta all'udienza del 20/1/16,
OSSERVA
Matteo Salvini - segretario federale della Lega Nord - querela presso
la Procura della Repubblica di Rovereto (che per competenza territoriale girerà
poi il fascicolo alla consorella di Bergamo ) un articolo scritto dal giornalista
Davide Vecchi e pubblicato su "II fatto quotidiano" nella edizione on line del
13/11/14, dal titolo (certamente già significativo....) "Matteo Salvini e le sue
boutades populistiche; pura propaganda elettorale per stolti", con particolare
riferimento - nel contesto di un "pezzo" comunque interamente e volulamenle
polemico - al fatto che lo stesso Salvini (e il suo partito ) non si erano
dimostrati in grado di gestire imprenditorialmente neppure il loro giornale, la
cui vita si sarebbe mantenuta solo grazie ai soldi pubblici; al fatto che - come
parlamentare europeo - avrebbe brillato esclusivamente per assenteismo e
irrilevanza; che non avrebbe "mai lavorato un giorno in tutta la sua vita", e
comunque che tutte le sue iniziative pubbliche- tipicamente quelle relative al
problema dei campi rom o comunque dei rifugiati in Lombardia- altro non
sarebbero che fumo negli occhi da dare in pasto ai suoi elettori, per giunta
"dimenticandosi"' che tante situazioni derivavano direttamente da scelte
governative degli anni passati rispetto alle quali (se non lui personalmente) il
suo partito non poteva certo chiamarsi fuori.
Il Pubblico Ministero formula una articolata richiesta di archiviazione
che - ne va dato atto - non si limila al consueto uè la politica, bellezza!" conil
quale si (sotto)valutano molte recriminazioni di uomini politici che lamentano
di essere stati posti giornalisticamente sotto attacco, ma affronta i singoli
passaggi di cui Salvini si duole, per concludere appunto in termini di
irrilevanza penale dello scritto.
Con T odierno atto di opposizione, la persona offesa insiste
nuovamente nel riproporre la "diffamatorietà" - anche sotto il profilo giuridico
— delle considerazioni e delle affermazioni svolte dal Vecchi nel suo articolo :
2. quest'ultimo produce a sua volta una memoria critica, con allegata una serie di
documenti tratti da agenzie informative liberamente accessibili,volti a delineare
e sintetizzare la "attività politica" di Salvini, con particolare riferimento alle
questioni lamentate .
Superata de plano ogni questione relativa al (buon) "diritto" di
Vecchi, e di qualunque altro giornalista, di condurre con i suoi articoli (anche)
una battaglia politica nei confronti di portatori di idee e opinioni che ritenga di
non condividere o anzi francamente di contrastare, si tratta innanzitutto di
valutare quali siano gli aspetti platealmente menzogneri dell'articolo in
questione : e francamente non se ne ritrovano, nella misura in cui la accusa di
"assenteismo" viene collegata alle specifiche affermazioni di un eurodeputato
socialista francese (e comunque non trovano una particolare smentita nei report
del parlamento europeo....); la accusa di aver mandato (economicamente) a
catafascio il giornale di partito, tenuto in vita soltanto dai contributi pubblici,
riporta a circostanze sotto gli occhi di tutti (e poco importa che si tratti di un
destino rivelatosi comune a tutte le altre testate di partito....) ; ed infine -
quanto alla storia del "non aver mai lavorato" , basta osservare che - nel
linguaggio comune - costituisce una frase che si predica del ( deprecatissimo!)
"professionista della politica" che -- magari "politicamente" occupato per 15
ore al giorno -tuttavia non svolge o non ha mai svolto nessuna "attività civile"
(e neppure nel suo atto di opposizione all'archiviazione Matteo Salvini ha
potuto dimostrare di avere fatto "qualcosa" al di fuori della Lega...).
Tutto il resto è ovviamente valutazione politica, per quanto graffiante e
"fastidiosa" (anche se è ovvio che il lettore medio de "il fatto quotidiano" si è
già fatto di suo - di Matteo Salvini , della Lega Nord e comunque del
movimento padano - una idea che non nasce certo dall'articolo di Davide
Vecchi; e per contro , il "leghista tipo" non legge "II fatto quotidiano", e
comunque pensa - a prescindere - che i suoi scritti rappresentino l'espressione
delle forze del male... ).
Dal punto di vista della ed. "continenza", le osservazioni del Pubblico
Ministero sono perfettamente centrate, e condivise; e suH'"interesse pubblico",
non c'è nemmeno da discutere, a fronte del rilievo politico del personaggio .
Certo, se giudizi come quelli espressi da Vecchi su Salvini fossero
apparsi sul mensile delle Suore Domenicane, parlando della (reverenda) Madre
supcriora del (concorrente) Ordine delle Suore Orsoline, ci sarebbe stata ampia
materia per il reato di cui all'art. 595 cod.pen: ma nel nostro caso, se non siamo
nella vasca degli squali, certo non siamo in quella dei pesci rossi...
P.Q.M.
Dispone l'archiviazione del procedimento e la restituzione degli atti al Pubblico
Ministero.
Bergamo 29 gennaio 2016
ILCANdBUUERE
yito-,heas^jp s^cciolo
Depositato in cancelleria
il.
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