R. Villano - MADRE (IT). Abs da 38. R. Villano “Poesie (1975-2014)”, carrellata di poesie inedite scelte, arricchita da scenari e immagini a tema; con suggestiva colonna sonora. (5,1 Mb; 1 files, 36 diapositive), Ed. Chiron dpt Ph@rma, Roma, maggio 2014).
R. Villano - MADRE (IT). Abs da 38. R. Villano “Poesie (1975-2014)”, carrellata di poesie inedite scelte, arricchita da scenari e immagini a tema; con suggestiva colonna sonora. (5,1 Mb; 1 files, 36 diapositive), Ed. Chiron dpt Ph@rma, Roma, maggio 2014).
Poesie dedicate alla Natura e alla Terra scritte da alcuni ragazzi di IIA e IIIA dell'Istituto Comprensivo di San Vito Romano (RM) nall'ambito del Progetto Ambienti@moci - www.lafabbricadellascuola.ning.com
(Musica: My immortal)
Askesis | "Una regola per principianti" di Massimo FoladorAskesisSrl
La città è alta, molto più alta della pianura. Sta lì, appesa al cielo, con le punte dei campanili che sembrano svanire tra le nubi. È così alta che nei giorni di vento pare debba crollare da un momento all’altro o piegarsi fino a scomparire. Sta al suo posto da anni, forse più; in compagnia della gente, di chi ci abita e di chi ci trascorre la vita stanco. Sola e nel contempo affogata nel fragore.
Anche tu sei alta, molto più alta dei ragazzi della tua età. Eppure quando tenti di toccare la città con il dito più lungo arrivi a malapena alle cantine, in quegli angoli bui dove si annida l’odore acre degli ubriachi e del vino andato a male o dove la notte vedi accucciarsi i bar- boni e il loro tempo vuoto. Anni addietro avresti fatto salti di gioia per toccare con un dito le cantine. Adesso no, ora vuoi toccare il cielo, i palazzi, i campanili. Com’è possibile abituarsi alle cantine in eterno? Com’è possibile quando cominci a desiderare le stelle?
Così un giorno hai deciso di imparare a camminare. La città pare fatta apposta per chi ne ha il coraggio: i lunghi viali, quasi infiniti, conducono sempre da qualche parte e le stradine a ridosso dei muri quando serve ti fanno riposare. E poi l’odore di primavera, specie la sera, prima di tornare a casa; le luci delle chiese. Mica è facile imparare a camminare così, all’improvviso, tanto più in una città che è tutta in salita. È vero: prima o poi anche la salita è destinata a finire e la strada a ritornare in discesa, ma intanto sali e non vedi altro all’orizzonte.
Poesie stilnovistiche parte I: Poesie scritte dai ragazzi di IIA istituto Comprensivo San Vito Romano a conclusione di un percorso dalla poesia siciliana allo stilnovismo petrarchesco
Poesie dedicate alla Natura e alla Terra scritte da alcuni ragazzi di IIA e IIIA dell'Istituto Comprensivo di San Vito Romano (RM) nall'ambito del Progetto Ambienti@moci - www.lafabbricadellascuola.ning.com
(Musica: My immortal)
Askesis | "Una regola per principianti" di Massimo FoladorAskesisSrl
La città è alta, molto più alta della pianura. Sta lì, appesa al cielo, con le punte dei campanili che sembrano svanire tra le nubi. È così alta che nei giorni di vento pare debba crollare da un momento all’altro o piegarsi fino a scomparire. Sta al suo posto da anni, forse più; in compagnia della gente, di chi ci abita e di chi ci trascorre la vita stanco. Sola e nel contempo affogata nel fragore.
Anche tu sei alta, molto più alta dei ragazzi della tua età. Eppure quando tenti di toccare la città con il dito più lungo arrivi a malapena alle cantine, in quegli angoli bui dove si annida l’odore acre degli ubriachi e del vino andato a male o dove la notte vedi accucciarsi i bar- boni e il loro tempo vuoto. Anni addietro avresti fatto salti di gioia per toccare con un dito le cantine. Adesso no, ora vuoi toccare il cielo, i palazzi, i campanili. Com’è possibile abituarsi alle cantine in eterno? Com’è possibile quando cominci a desiderare le stelle?
Così un giorno hai deciso di imparare a camminare. La città pare fatta apposta per chi ne ha il coraggio: i lunghi viali, quasi infiniti, conducono sempre da qualche parte e le stradine a ridosso dei muri quando serve ti fanno riposare. E poi l’odore di primavera, specie la sera, prima di tornare a casa; le luci delle chiese. Mica è facile imparare a camminare così, all’improvviso, tanto più in una città che è tutta in salita. È vero: prima o poi anche la salita è destinata a finire e la strada a ritornare in discesa, ma intanto sali e non vedi altro all’orizzonte.
Poesie stilnovistiche parte I: Poesie scritte dai ragazzi di IIA istituto Comprensivo San Vito Romano a conclusione di un percorso dalla poesia siciliana allo stilnovismo petrarchesco
2. In questa breve presentazione vogliamo mostrare la grandissima abilità di Alda Merini nel comporre, citando alcune delle sue più belle poesie
3.
4. Ti aspetto e ogni giorno mi spengo poco per volta e ho dimenticato il tuo volto. Mi chiedono se la mia disperazione sia pari alla tua assenza no, è qualcosa di più: è un gesto di morte fissa che non ti so regalare. Alda Merini, da "Clinica dell'abbandono"
5. Bambino Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia legalo con l'intelligenza del cuore. Vedrai sorgere giardini incantati e tua madre diventerà una pianta che ti coprirà con le sue foglie. Fa delle tue mani due bianche colombe che portino la pace ovunque e l'ordine delle cose. Ma prima di imparare a scrivere guardati nell'acqua del sentimento. Alda Merini