Alternanza scuola lavoro alcune riflessioniDonato Bellino
Per poter sostenere i costi e trarre il profitto necessario anche per gli investimenti e lo sviluppo, l’impresa deve cambiare la propria prospettiva passando da una innovazione di tipo chiuso (closed innovation) verso una forma più aperta di innovazione (open innovation).
In questo contesto, bene si inserisce la partecipazione delle PMI ad un progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Sono, pertanto, esaminarti i principali vantaggi di una Impresa nel partecipare a progetti di alternanza scuola lavoro
Alternanza scuola lavoro alcune riflessioniDonato Bellino
Per poter sostenere i costi e trarre il profitto necessario anche per gli investimenti e lo sviluppo, l’impresa deve cambiare la propria prospettiva passando da una innovazione di tipo chiuso (closed innovation) verso una forma più aperta di innovazione (open innovation).
In questo contesto, bene si inserisce la partecipazione delle PMI ad un progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Sono, pertanto, esaminarti i principali vantaggi di una Impresa nel partecipare a progetti di alternanza scuola lavoro
Il Piano Individuale di Transizione (P.I.T.) nasce nell’ambito degli studi che l’Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha dedicato alla transizione dalla scuola al lavoro.
Si tratta di uno strumento che intende facilitare il passaggio dei giovani con disabilità dalla scuola alla vita professionale.
I principali obiettivi che si propone di perseguire sono:
• coinvolgere attivamente la persona con disabilità nella costruzione del percorso in modo che possa assumere un ruolo propositivo nella pianificazione del proprio futuro;
• costruire una rete in cui vi sia stretta interrelazione tra i diversi soggetti coinvolti, ivi compresi i settori professionali;
• delineare e valorizzare le attitudini, conoscenze, esperienze, abilità dello studente;
• cooperazione tra gli enti coinvolti;
• determinare le responsabilità di ciascuno per assicurare un’efficace collaborazione;
• far sperimentare ai ragazzi reali condizioni di lavoro;
• garantire a tutti la possibilità di una formazione pratica nel rispetto della diversità delle esigenze;
• tarare le iniziative formative sulla base delle richieste del mondo del lavoro;
• attraverso la cooperazione tra i diversi soggetti arrivare ad una valutazione obiettiva delle capacità di uno studente con disabilità;
• aiutare i giovani con disabilità ad individuare i propri obiettivi e ad identificare il ruolo che vogliono occupare nella società (adattato da testo dell’Ufficio Internazionale per il lavoro, 1998).
This document is a syllabus for the Fall 2014 Exploring Biology course at UW-Madison. The course consists of weekly Tuesday lectures and discussion sections. It will introduce core concepts in biology across different scales and explore opportunities in the biological sciences. The grading is based on weekly assignments, exams, semester projects including a scientific poster and career planning activities, and attending biology events. The course aims to prepare students to successfully pursue bioscience degrees. It lists teaching staff and provides details on course structure, components, and expectations.
I vostri figli non sono i vostri figli
Essi non vengono da voi ma attraverso voi
Essi non vi appartengono benché viviate insieme
Potete amarli ma non costringerli ai vostri pensieri
Poiché essi hanno i loro pensieri
Potete custodire i loro corpi ma non le anime loro
Poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano
(Gibran Kahil Gibran )
SIntesi delle fasi di un percorso di alternanza scuola lavoro per allievi con disabilità nell'intero percorso della scuola secondaria di secondo grado.
La Buona Scuola - alternanza scuola-lavoro tecnici e licei - tutte le novitàSilvia Gadda
Con la riforma della scuola (La Buona Scuola, legge 117/2015, Renzi Giannini) stage ed esperienze di lavoro diventano obbligatorie nelle superiori (scuola secondaria di secondo grado). 400 ore minimo nel triennio per gli istituti tecnici, 200 ore nel triennio dei licei.
The Domestic worker: towards the cultural and social acknowledgement of the assistant care job
FSE Project developed in Liguria between 2008 and 2015 offering traineeship for domestic workers and their inscription in a professional register
NUOVE TRAME EDUCATIVE - DA SUBITO IN CONTATTO
strategie innovative di sostegno della genitorialità
e per lo sviluppo del sistema dei servizi per la prima infanzia
Slide presentate da Sergio Vasarri nel corso del II seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 29 gennaio 2015 a Roma
Slide di Ludovico Albert presentate nel corso del I seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 10 dicembre 2014 a Roma
Il Piano Individuale di Transizione (P.I.T.) nasce nell’ambito degli studi che l’Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha dedicato alla transizione dalla scuola al lavoro.
Si tratta di uno strumento che intende facilitare il passaggio dei giovani con disabilità dalla scuola alla vita professionale.
I principali obiettivi che si propone di perseguire sono:
• coinvolgere attivamente la persona con disabilità nella costruzione del percorso in modo che possa assumere un ruolo propositivo nella pianificazione del proprio futuro;
• costruire una rete in cui vi sia stretta interrelazione tra i diversi soggetti coinvolti, ivi compresi i settori professionali;
• delineare e valorizzare le attitudini, conoscenze, esperienze, abilità dello studente;
• cooperazione tra gli enti coinvolti;
• determinare le responsabilità di ciascuno per assicurare un’efficace collaborazione;
• far sperimentare ai ragazzi reali condizioni di lavoro;
• garantire a tutti la possibilità di una formazione pratica nel rispetto della diversità delle esigenze;
• tarare le iniziative formative sulla base delle richieste del mondo del lavoro;
• attraverso la cooperazione tra i diversi soggetti arrivare ad una valutazione obiettiva delle capacità di uno studente con disabilità;
• aiutare i giovani con disabilità ad individuare i propri obiettivi e ad identificare il ruolo che vogliono occupare nella società (adattato da testo dell’Ufficio Internazionale per il lavoro, 1998).
This document is a syllabus for the Fall 2014 Exploring Biology course at UW-Madison. The course consists of weekly Tuesday lectures and discussion sections. It will introduce core concepts in biology across different scales and explore opportunities in the biological sciences. The grading is based on weekly assignments, exams, semester projects including a scientific poster and career planning activities, and attending biology events. The course aims to prepare students to successfully pursue bioscience degrees. It lists teaching staff and provides details on course structure, components, and expectations.
I vostri figli non sono i vostri figli
Essi non vengono da voi ma attraverso voi
Essi non vi appartengono benché viviate insieme
Potete amarli ma non costringerli ai vostri pensieri
Poiché essi hanno i loro pensieri
Potete custodire i loro corpi ma non le anime loro
Poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano
(Gibran Kahil Gibran )
SIntesi delle fasi di un percorso di alternanza scuola lavoro per allievi con disabilità nell'intero percorso della scuola secondaria di secondo grado.
La Buona Scuola - alternanza scuola-lavoro tecnici e licei - tutte le novitàSilvia Gadda
Con la riforma della scuola (La Buona Scuola, legge 117/2015, Renzi Giannini) stage ed esperienze di lavoro diventano obbligatorie nelle superiori (scuola secondaria di secondo grado). 400 ore minimo nel triennio per gli istituti tecnici, 200 ore nel triennio dei licei.
The Domestic worker: towards the cultural and social acknowledgement of the assistant care job
FSE Project developed in Liguria between 2008 and 2015 offering traineeship for domestic workers and their inscription in a professional register
NUOVE TRAME EDUCATIVE - DA SUBITO IN CONTATTO
strategie innovative di sostegno della genitorialità
e per lo sviluppo del sistema dei servizi per la prima infanzia
Slide presentate da Sergio Vasarri nel corso del II seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 29 gennaio 2015 a Roma
Slide di Ludovico Albert presentate nel corso del I seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 10 dicembre 2014 a Roma
Il progetto rappresenta un importante modello di collaborazione interistituzionale che risponde al bisogno delle donne vittime di violenza di ricostruire un’autonomia economica attraverso il lavoro. Da anni la Provincia di Lecco, come ente territoriale di secondo livello, è impegnata nella realizzazione di reti sociali a sostegno delle donne maltrattate. Dalla sottoscrizione nel 2008 del primo Protocollo di intesa provinciale che ha istituito un Tavolo di Concertazione, coordinato dalla Provincia alla presenza del Prefetto, si è giunti nel 2014 alla sottoscrizione di un protocollo con il Fondo Zanetti (nato per favorire la piena autonomia di donne maltrattate attraverso il lavoro) che promuove l’integrazione socio-lavorativa delle vittime rivoltesi ai Servizi Sociali e alle associazioni di tutela del territorio. Questa svolta importante al lavoro di rete è stata ulteriormente potenziata nel 2017 grazie al cofinanziamento del Dipartimento delle Pari Opportunità. Il progetto è rivolto a donne maltrattate, allontanate dal proprio nucleo familiare e prese in carico dalle associazioni di tutela del territorio attraverso interventi di sostegno sociale, psicologico e legale.L’obiettivo principale del progetto consiste nel dare autonomia e indipendenza anche economica, attraverso l’inserimento lavorativo, alle donne segnalate. Il lavoro rappresenta infatti uno strumento fondamentale per consentire la fuoriuscita dal ciclo della violenza e favorire l’emergere di aspetti psicologici positivi. Il progetto ha, tra gli altri, l’obiettivo di rafforzare il sistema territoriale volto alla ricerca mirata di fondi attraverso personale specializzato e dedicato che consideri il lavoro la risposta vincente contro il fenomeno del maltrattamento delle donne.
15 Maggio 2014. E' stato firmato a San lazzaro di Savena (BO) un manifesto/alleanza che impegna i candidati di alcuni tra i principali comuni dell'area metropolitana bolognese ad impegnarsi per il futuro: manifattura, lavoro, digitale, beni comuni. Per tornare
a crescere.
Distretto Economia Solidale Vallagarina | WIS18 | Federica SartoriIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Federica Sartori (Comune di Rovereto) nella sessione "Tra distretti e piattaforme: architettura e intelligenza collettiva del welfare di comunità".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
Conduce Lorenzo Bandera | Percorsi di Secondo Welfare
Intervengono:
Federica Sartori | Comune di Rovereto | Il distretto dell’economia solidale di Rovereto
Claudia Pedercini | Valli Resilienti – Fondazione Housing Sociale | Le nuove forme di community management nei progetti di sviluppo locale
Samantha Lentini | Associazione La Rotonda, Baranzate (MI) | Una rete di cantieri per la coesione sociale: le sfide organizzative dell’associazione La Rotonda
Denise di Dio | Tiresia, Politecnico di Milano | Governance dell’innovazione sociale nelle aree urbane
Michele Mosca | Università degli Studi di Napoli “ Federico II” | Il budget di salute: uno strumento per attivare le reti di inclusione sociale e rigenerare economie locali
Grazie soprattutto a risorse di natura filantropica in alcune aree del Paese sono stati avviati, e spesso sono giunti a maturità, progetti di innovazione sociale nel welfare che individuano nella dimensione comunitaria un obiettivo e, al tempo stesso, un “fattore produttivo” centrale. Si assiste quindi alla creazione di coalizioni locali che tentano di ricostruire su nuove basi le relazioni tra attori istituzionali e al tempo stesso di cogliere una socialità emergente e disintermediata rispetto ai tradizionali circuiti della programmazione e progettazione sociale. Una sfida importante, non solo in termini di esiti attesi sui modelli di protezione e coesione sociale oltre che sullo sviluppo economico locale, ma anche per quanto riguarda le architetture progettuali. Obiettivo della sessione è analizzare l’evoluzione delle classiche reti sociali verso conformazioni come piattaforme e distretti che consentono non semplicemente di gestire l’esistente, ma di generare trasformazione sociale attingendo all’intelligenza che scaturisce da diversi attori ingaggiati su una nuova visione e su nuovi modelli di servizio attraverso cui perseguire “l’interesse generale della comunità”.
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Distretto Economia Solidale Vallagarina | WIS18 | Federica Sartori
Agricoltura sociale lombardia antonicelli 2015_10_01
1. TRADIZIONE E INNOVAZIONE PER IL LAVORO E
L’IMPRESA IN AGRICOLTURA
PAOLA ANGELA ANTONICELLI
Reimpiego e Inclusione lavorativa
Regione Lombardia
1 OTTOBRE 2015
2. Una “presa in carico” del disabile:
calibrata al bisogno della persona
servizi in rete
a partire dalla scuola per l’inserimento nel mondo del lavoro
percorsi fortemente personalizzati, per valore e durata
tirocinio e la work experience elementi essenziali per conoscere le potenzialità della
persona disabile
La centralità del territorio
- Luogo dove si attuano le politiche
- Luogo dove intercetta il bisogno della persona e delle imprese
- Luogo dove il bisogno trova una risposta completa: l’integrazione dei servizi
IL PUNTO DI PARTENZA
LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI LAVORO
E DISABILITA’
(dgr 20/12/2013, n.1106)
3. L’ AZIONE DI SISTEMA
“AGRICOLTURA SOCIALE EXPO 2015”
OBIETTIVI: documentare con esperienze concrete la sostenibilità delle linee di
indirizzo regionali in integrazione sinergica con il sistema dell’agricoltura
come meglio coniugare innovazione, tradizione e territorio per far crescere il
“lavoro” come fonte di inclusione sociale per l’area disabilità ?:
ESITI :
Messi in rete le realtà agricolo sociali presenti sui 12 territori:
(54 realtà mappate + nuovi soggetti )
Avviati percorsi di progettualità: 4 laboratori
(scuola, programmazione sociale, terzo settore
Costruite le competenze necessarie per la governance
(staff di direzione + 7 tirocinanti)
4. Cosa manca?
IL COMPLETAMENTO DEL PERCORSO
Sperimentare
Mettere a sistema
La l.r. approvata il 22 settembre 2015 costituisce una nuova la cornice
per il rilancio dell’azione nel 2016
Regione Lombardia conferma che la principale linea d’intervento nella lotta alla
disoccupazione giovanile debba essere una forte alleanza scuola-mondo del lavoro.
Attraverso il «sistema duale» che permetta un’alternanza di apprendimento in aula ed
in azienda attraverso la programmazione curriculare dei percorsi professionali e le
esperienze di orientamento
5. Forte carattere esperienziale: coinvolgimento di giovani in uscita dalla scuola :
disabili certificati in uscita dal ciclo di istruzione secondaria di secondo grado da corsi di
formazione professionale
Dimensione regionale: tutti i territori coinvolti in partenariato
Sviluppo e rafforzamento della rete
aziende agricolo sociali + istruzione e formazione professionale
Modellizzazione di interventi per la successiva messa a sistema (governance)
Coordinamento provincia di Mantova
Integrazione di risorse: Fondo regionale disabili + Garanzia Giovani
* l’azione sarà presentata alla Giunta regionale nel mese di novembre 2015
L’ AZIONE DI SISTEMA
“PER L’ALTERNANZA, L’ORIENTAMENTO E L’INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANI DISABILI”
2016-2017*
6. L’ AZIONE DI SISTEMA
“PER L’ALTERNANZA, L’ORIENTAMENTO E L’INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANI DISABILI”
2016-2017
OBIETTIVO: modello di intervento per l’orientamento al lavoro di soggetti
disabili che utilizzi l’agricoltura come «medium educativo» attraverso
esperienze di avvicinamento al lavoro
AZIONI:
1. attività orientative in alternanza : acquisizione di competenze di base
trasversali
2. Attività esperienziali in agricoltura nel periodo estivo: valutazione delle
propensioni attitudinali mediante l’osservazione di esperienze diverse
nella filiera produttiva e programma formativo e di inserimento nel modo
del lavoro
3. Attività di tirocini: acquisizione di competenze professionali finalizzate
all’inserimento in campo agricolo
7. L’ AZIONE DI SISTEMA
“PER L’ALTERNANZA, L’ORIENTAMENTO E L’INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANI DISABILI”
2016-2017
RISULTATI ATTESI:
Nuovi giovani disabili coinvolti in azioni e fruitori di servizi
12 Sistemi territoriali attivi su ciascun territorio, composti da :
- Associazioni territoriali di imprese agrisociali
- Enti di istruzione e formazione professionale
- Operatori al lavoro e formazione
Modellizzazione degli interventi e messa a sistema