5. . . . e allo ra o g g i
fac c iamo un pas s o in
avanti :
Dalla famiglia….
verso una
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
6. una famiglia sospesa tra
desideri e bisogni
nostalgia di
comunità
una, più
organizzazioni
che si
prendono cura
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
7. un c o mpito individuale
ma anc he c o lle ttivo . . .
pe r la s ing o la pe rs o na “adulta”
pe r la famig lia
pe r le o rg anizzazio ni de l lavo ro di
c ura
pe r i s e rvizi alla pe rs o na
pe r la Co munità
realizzare una compiuta
g e nito rialità s o c iale
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
8. Il compito precipuo
dell’essere “viventi”
consiste nel dare,
cioè mi compete e e curare la
consegnare mi
vita
riguarda non solo la
mia vita e la vita
della mia cerchia
biologica ma anche
la vita di tutti
coloro che, come
me, sono “viventi”
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
9. Ma non basta l’adesione a tali enunciati valoriali, non
basta, anche se è fondamentale,
una personale e robusta motivazione
occorre dotarsi di:
Saperi e
competenze Una strategia
Mezzi e strumenti
Un metodo
Non essere soli
Politiche
Una rete nella attente
comunità
E allora, chi fa cosa ?
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
10. una famiglia sospesa
tra desideri e bisogni
La famiglia che si apre all’affido Bisogni e desideri sono
non è eroica, né speciale, ma si espressi e perseguiti,
chiede che sia una “buona (individuali, personali,
famiglia”, con una solida sociali, professionali,
struttura relazionale, aperta e ecc) ma sono anche il
interessata agli altri, con una terreno e lo strumento
elevata capacità di fare rete e di con cui interagire con il
sentirsi parte di una comunità. minore accolto, proprio
perché questi ha bisogno
Accoglie in affido avendo la di crescere in fiducia e
capacità di sviluppare la autonomia sviluppando
propria genitorialità sociale a un proprio progetto di
servizio di quel minore ma vita
anche di tutta la comunità
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
11. Ma occorre anche abbandonare
il piano del “dover essere” per affrontare
le cose con sano realisMo ponendoci alcune
doMande scoMode . . .
Cosa è, oggi, famiglia? esiste un
modello o modelli?
Le nuove generazioni come si accostano all’amore, alla
nuzialità, al vivere-la-famiglia, alla paternità e maternità?
E la tanto proclamata solidarietà,
dono accoglienza, attenzione all’altro,
partecipazione, socialità…non
rischiano di essere risorse sempre più
scarse?
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
12. nostalgia di comunità
La “comunità” è il luogo ad alto valore simbolico
dell’appartenenza
dell’essere parte
del fare parte
del prendere parte
Comunità (Com-munus) luogo dello scambio gratuito di
Riconoscimento e ri-conoscenza
manifestazione di identità collettiva, ma anche di
identità individuale
scambio di beni, vicinanza, servizi, prossimità
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
13. Oggi, le nostre comunità sono però anche segnate da
indifferenza, da esclusione sociale, dall’aumento
esponenziale dell’individualismo (nella convinzione di
potercela fare da soli, senza considerare l’altro)
Il “bene comune” è perseguito
in un’ottica di sommatoria di
beni individuali (averi, qualità
e tenore della vita)
Il “fare il bene” è altamente
considerato, ma come tratto
personale, quasi intimo
Ma tutto ciò non incide…Il sogno e l’utopia lasciano il posto
alla rassegnazione, alla chiusura in sé. L’indignazione è ritenuto
comportamento disturbante e lasciato ai giovani o ai “poveri”
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
14. una, più
organizzazioni che si
prendonorisorse formali e informali di una
La rete è l’insieme delle
cura
comunità; esige cura, attenzione, valorizzazione, cioè
attribuzione e riconoscimento di valore
La rete non è uno spazio generico e indifferenziato; è
composta da numerosi reticoli caratterizzati da
pluriappartenenza (per es. chi frequenta una parrocchia
frequenta anche il centro commerciale, abita in un isolato,
frequenta una palestra)
Svolgere un nuovo e raffinato LAVORO DI COMUNITA
partendo dalle reti di prossimità e dai reticoli
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
15. A CHI COMPETE IL LAVORO DI RETE
IN UNA COMUNITA’ ?
a tutta la c o munità , ma in
primis a due c ate g o rie di
c o rpi s o c iali c he hanno c iò
c o me lo ro mis s io n :
ORGANIZZAZIONI
ISTITUZIONI
SOCIALI
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
16. In questi ultimi anni
stiamo assistendo ad una
sorta di “inversione” del de lla s o c ie tà
principio di sussidiarietà:
Punti di forza: motivazione, forte
c ivile
i corpi sociali intermedi si
fanno carico di una parte idealità, forza del gruppo, autonomia
significativa del lavoro di critica, flessibilità organizzativa,
cura sociale, rispondendo prossimità ai territori e alla gente,
non ad una funzione non vincolati ai prodotti ma ai
vicaria, ma ad una processi, cultura del sociale,forte
mission precipua
rappresentanza giovanile,
Punti di debolezza: precarietà, alta turnazione, instabilità
economica, conflittualità tra organizzazione, bassa capacità di
lavorare in rete, mancanza di una pianificazione strategica,
subordinazione ai progetti, scarsa imprenditività e scarsa
“cultura politica”, fase “storica” di stanchezza associativa, la
non tagliaferri Arezzo 27.03.09
achille implementazione di saperi specifici,
18. Serve una qualità quasi poetica: l’immaginazione, ma soprattutto, una
grande passione per l’umano, lo smarcamento dall’autoreferenzialità,
la capacità di connettere e tenere insieme ciò che spesso è separato,
vedendo più le risorse che non i vincoli
Ogni attore della rete ha un ruolo e dei
compiti, una identità organizzativa e
E
T
precise responsabilità
E
R
I saperi e le competenze possono essere
LA
diversificati, ma rappresentano
A
comunque una risorsa
R
O
LL
Spesso fa difetto il metodo di lavoro: si
A
esige collaborazione senza aver
E
lavorato sul coinvolgimento precedente
Apprendere a lavorare in rete è un processo lungo che chiede cura e
costanza, fiducia,Arezzo 27.03.09 flessibilità culturale e chiarezza di
achille tagliaferri rispetto,
obiettivi
19. COMPITO COMUNE A TUTTA LA RETE .
costruire micro comunità di azione e riflessione
a contrasto della cultura
dell’indifferenza
di pensiero fecondo e sorgivo
attorno all’infanzia e adolescenza
di proposta educativa, strategica,
politica,
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
22. “I vo s tri fig li
e le vo s tre
fig lie
pro fe te ranno
;
i vo s tri
g io vani
avranno
vis io ni;
i vo s tri
anziani
po rte ranno
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09
S o g ni””
23. possa ognuno di voi custodire
il dono
e possa continuare a
sognare e lottare perché
i sogni si avverino
achille tagliaferri Arezzo 27.03.09