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Raimondo Villano
5
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
6
Since 2007
Copia n. __________________
L’autore
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© Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano.
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Citare questo documento come segue: Villano Raimondo, Riforme del servizio
farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo, Chiron, Roma (HIS -
9788897303299 - DG 201-365 - 614 VIL rif 2018 it).
Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano.
Redazione: farmavillano@libero.it.
Advisor executive: Francesco Villano.
Edizioni Chiron Foundation - Praxys dpt.
© 2017 Fondazione Chiron (since 1985).
Website: www.raimondovillano.com (no-profit); Segreteria: chironfound@gmail.com.
Vendite: chironeditore@gmail.com; Catalogo: www.raimondovillano.com (business).
Stampa AQ - Roma.
1^ edizione: gennaio 2018.
Numero di pagine complessive: 122.
Finito di scrivere il: ventitre agosto 2017.
Serie numerata e limitata.
Questo volume senza il tagliando di prova d’acquisto è da considerarsi gratuito mentre
privo di numero di serie e firma dell’autore è da ritenersi contraffatto.
ISBN 978-88-97303-30-5.
CDD 614 VIL rif 2018 it.
LCC DG 201-365.
Raimondo Villano
7
INDICE
Sintesi 15
Abstract 17
Résumé 19
Abstrakt 21
Abstracto 23
Parte Prima - Ricognizione di massima su situazione preunitaria
1. Ricognizione di massima sulla situazione preunitaria 29
Parte Seconda - Dagli albori dello Stato unitario al T.U.L.S.
2. Albori dello Stato unitario 35
3. Legge Crispi 36
4. Farmacia comunale e Farmacia pubblica 37
5. Legge Giolitti-Tedesco 37
6. Impianto ed esercizio comunale di farmacia, commercio di erbe e
abilitazione professionale
41
7. Testo Unico delle Leggi Sanitarie T.U.L.S. e Regio Decreto 1265/34 42
Parte Terza - Da secondo dopoguerra a legge di riordino 362/91
8. Dopoguerra: ricostruzione degli Ordini professionali e concorso per
titolari rimasti senza sede
45
9. Comunità Economica Europea: articolo 57 del Trattato di Roma 46
10. Crisi della farmacia rurale 47
11. Riforma Mariotti 47
12. Sistema Sanitario Nazionale, partecipazioni a spesa farmaceutica,
Riforma sanitaria 833/78
48
13. Legge 892/1984 48
14. Direttive CEE 1985 su libera circolazione intracomunitaria dei
farmacisti
49
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
8
15. Sistema nazionale informativo sanitario e strumenti comunitari di
valutazione economica farmaceutica
50
16. Legge 362/1991 di riordino del settore farmaceutico 51
17. Farmacopea Europea: programma di adattamento delle monografie
nazionali
51
Parte Quarta - Dai prodromi di deregolamentazione a farmacie
online e liberalizzazioni
18. Decreto legislativo 541/1992: inizio del processo sottotraccia di
deregolamentazione della Farmacia
55
19. Farmacie online e privatizzazione delle farmacie comunali 55
20. Commissione Galeotti, concorrenza tra farmacie, esternalizzazione
servizi e funzioni di farmacia ospedaliera
56
21. Commissione Onofri e Autorità Antitrust 56
22. E-commerce farmaceutico e farmacie in rete 56
23. Corte Costituzionale: sentenze 27/2003 (orari, turni e ferie) e
275/2003 (distribuzione intermedia e finale del farmaco)
59
24. Ministero della Salute: tracciabilità dei farmaci e lotta alla
contraffazione
60
25. Commissione Europea: Direttiva Bolkestein di concorrenza nei
servizi e procedura di infrazione contro il Governo italiano
62
26. Decreto Storace 87/2005 su sconti farmaceutici 63
27. Sviluppo e criticità delle farmacie online, task force IMPACT 63
28. Rischi di trasformazione della farmacia in supermercato e proposta
di vendita di medicinali nei supermercati
65
29. Incompatibilità comunitaria della normativa delle farmacie italiane:
deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea
66
30. Nuove norme su concorrenza e diritti dei consumatori (Decreto
Bersani)
67
31. Corner dei farmaci da banco nei supermercati 68
32. Decreto Bersani: reazione delle farmacie 69
33. Chiarimenti su aspetti applicativi della Legge Bersani 70
34. Ipermercato e ipofarmacista 71
35. Corsa all’apertura di ‘parafarmacie’ e suoi effetti 72
Raimondo Villano
9
36. Progressiva perdita di dignità professionale 73
37. Importanza del farmacista nell’ultimo trentennio 74
38. Diffusione della navigazione a scopo sanitario su internet 76
39. Azioni dell’Autorità Antitrust su orari, turni e restrizioni della
concorrenza
77
40. Camera dei Deputati: interventi su idoneità a titolarità, pianta
organica e ‘fascia c’
77
41. Reazioni a deregolamentazione di vendita farmaci ‘fascia c’ con
obbligo di ricetta medica
78
42. Analisi d’impatto della deregolamentazione di ‘fascia c’ sul servizio
farmaceutico
84
43. Apertura del primo corner ‘Sosta Salute’ sull’autostrada 88
44. Consiglio d’Europa: Risoluzione ResAP2007/2 su distribuzione
medicinali per corrispondenza
88
45. Parere favorevole AIFA su pillola del giorno dopo Ru 486 e
obiezione di coscienza
90
46. Dispensazione d’emergenza del farmaco senza prescrizione (D.M.
31 marzo 2008);
92
47. Grande distribuzione organizzata: ingresso nel mercato della
produzione di farmaci
94
48. Catene estere di farmacie e loro titolarità 96
49. Corte di Giustizia Europea: intervento del Governo italiano in
difesa della farmacia
96
50. Prima parafarmacia comunale 97
51. Azioni regionali di rideterminazione del quorum delle farmacie 97
52. Corte di Giustizia Europea: causa su libertà di circolazione di
capitali e di stabilimento
98
53. Farmaci generici o equivalenti e farmaci biotech biosimilari 99
54. Note 103
55. Profilo dell’autore 113
Raimondo Villano
11
“Questa è la prima regola
per scrivere storia:
non si osi affermare il falso
e poi non si osi non dire il vero,
non ci sia il sospetto
che la penna scriva a favore o a sfavore”
Papa Leone XIII
Lettera Apostolica “Saepenumero considerantes”
(18 agosto 1883)
Raimondo Villano
13
Parole chiave
Servizio farmaceutico; Riforma sanitaria; Legge Crispi; Legge Giolitti;
T.U.L.S.; Legge 833/78; Direttiva Bolkestein; Concorrenza farmacie;
Antitrust farmaceutico; Farmacie online; Tracciabilità dei farmaci;
Contraffazione dei farmaci; Grande distribuzione organizzata; Decreto
Storace; Decreto Bersani; Parafarmacie; Deregolamentazione farmaceutica;
Obiezione di coscienza; Dispensazione d’emergenza; Liberalizzazioni;
Farmaci generici; Farmaci biosimilari; Libera circolazione di capitali;
Libera circolazione di stabilimento; Regno d’Italia; Repubblica italiana;
Corte Costituzionale; Ministero della Salute; Unione Europea; Corte di
Giustizia Europea.
Keywords
Pharmaceutical services; Health care reform; Crispi law; Giolitti law;
T.U.L.S.; Law 833/78; Competition pharmacies; Antitrust pharmaceuticals;
Online pharmacies; Traceability of medicines; Counterfeiting of medicines;
Big Organised distribution; Storace decree; Bersani decree; Para-pharmacy;
Deregulation of pharmaceutical industry; Conscientious objection;
Emergency dispensation; Liberalizations; Generics; Biosimilars; Free
movement of capital; Free movement of establishment; Kingdom of Italy;
Italian republic; Constitutional Court; Ministry of Health; European Union;
European Court of Justice.
Classification LCC
DG 201-365.
Title
Reform of the pharmaceutical service from the Unification of Italy at the
beginning of yhe twenty-first century.
Raimondo Villano
33
PARTE SECONDA
DAGLI ALBORI DELLO STATO UNITARIO
AL TESTO UNICO DELLE LEGGI SANITARIE
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
34
Raimondo Villano
35
2. Albori dello Stato unitario
2.1 Con il nuovo Stato unitario la situazione dell’Italia ai suoi albori diviene
complicatissima: i cattolici italiani con un piede sono dentro lo Stato al quale
appartengono come cittadini e con l’altro restano fuori, legati alla Chiesa che si
sente oppressa e vessata dagli eredi di Cavour. A questi momenti risale la prima
contrapposizione tra le due Italie, i cosiddetti “Paese reale” e “Paese legale(8)
”. I
liberali italiani rifiutano al papato la possibilità di venir riconosciuto come soggetto
di diritto internazionale e riservano alla Chiesa cattolica solo lo status giuridico di
associazione per fini di culto da regolare con le leggi dello Stato, proprio ciò che il
papato non può accettare(9)
. In ogni caso, il conflitto tra fedeli allo Stato e fedeli alla
Chiesa è per decine e decine di anni assai aspro.
2.2 Gli Ordini religiosi per lo più sono soppressi come nel resto dell’Italia
risorgimentale: solo alcuni sono stati risparmiati per la loro “pubblica utilità”, come
le suore negli ospedali militari e negli asili dell’infanzia. Del resto, l’accanita
propaganda anticlericale fa crollare a picco le vocazioni(10)
. La storia della farmacia
monastica e conventuale, dunque, continua ad essere interessata da provvedimenti
di soppressione e di laicizzazione. Per intendere, e ad abundantiam, lo Stato
sostituisce in modi proto-totalitari, anche se non sempre manu militari, la
‘copertura’ religiosa, cioè operata da religiosi o, comunque, da iniziative sociali
confessionali anche se laicali di un’area dell’arte sanitaria, quella farmaceutica, allo
stesso modo di come sostituisce la copertura dell’istruzione pubblica da parte delle
medesime frazioni confessionali qualificate del corpo sociale, con ogni evidenza
non per coprire settori scoperti ma per sostituire in essi il tipo di cultura con cui
sono alimentati. Si tratta di luoghi nei quali la modernità non ha avuto
completamente la meglio: tali luoghi, infatti, si oppongono radicalmente alla
modernità, la contraddicono e ne contrastano l’opera in quanto luoghi di vita
spirituale, di contemplazione; sono, in effetti, permanenti ‘giardini od orti dei
semplici’ in cui sono coltivate non solo piante medicinali del corpo ma anche
curative dell’anima(11)
.
2.3 Nel 1865 come allegato alla Legge sulla “Unificazione Amministrativa dello
Stato” è varata la prima normativa sanitaria organica dello Stato Italiano con
la quale è introdotto un principio che mai verrà meno durante l’arco di oltre un
centinaio d’anni: la sanità deve soggiacere all’Autorità Politica, rappresentata nelle
singole Province dai Prefetti. L’applicazione di questa Legge, tuttavia, pone
immediatamente in evidenza numerose manchevolezze per lo più determinate dal
fatto che pochi sono i tecnici presenti nelle varie Commissioni.
2.4 Il 4 marzo 1865 Vittorio Emanuele firma il Regolamento n. 2196 per il corso
chimico-farmaceutico che istituisce in un unico organismo autonomo la Scuola di
Farmacia, in luogo del precedente ibrido dipendente dalle due facoltà di Scienze
naturali e di Medicina. Il Regolamento, in particolare, dispone che: i corsi
obbligatori per sostenere gli esami ed ottenere il diploma di farmacista fanno parte
delle facoltà di scienze naturali, fisiche e matematiche e di medicina e formano in
ogni Università una Scuola di Farmacia che ha un Direttore nominato dal Re fra i
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
36
suoi professori che resta in carica 3 anni ed è riconfermabile; i professori sono di
botanica, chimica inorganica ed organica, farmaceutica, tossicologica e analitica, di
fisica, di materia medica e di mineralogia; per l’ammissione alla Scuola necessita il
possesso dell’attestato del corso di grammatica latina ed è previsto un esame di
ammissione su elementi di aritmetica, geometria, fisica, lingua e letteratura italiana
e lingua latina; il corso dura 4 anni e si articola in: 1) chimica inorganica, botanica,
mineralogia; 2) chimica organica, botanica, chimica farmaceutica e tossicologia,
esercizi di analisi qualitativa e di chimica farmaceutica e tossicologica; 3) chimica
farmaceutica e tossicologica, materia medica e tossicologia, storia naturale dei
medicamenti con esercizi pratici; 4) pratica per un anno solare presso una farmacia
di un pubblico ospedale civile o presso qualche laboratorio farmaceutico militare o
presso farmacisti esercenti a ciò autorizzati di Ministro; gli studenti hanno l’obbligo
della frequenza alle lezioni ed alle esercitazioni varie; sono previsti esami generali e
speciali e riveste particolarità quello finale con le prove: analisi qualitativa di una
sostanza medicinale, preparazione di due preparati farmaceutici nel laboratorio di
chimica farmaceutica, con sorteggio da un elenco di 40, riconoscimento di piante e
droghe definendone caratteri, componenti, usi e segnalando eventuali sofisticazioni
o frodi; questionario sui metodi usati nella preparazione e nella spedizione delle
ricette; la commissione, presieduta dal Direttore della Scuola, è formata da 5
professori, di cui 2 estranei ad essa; la concessione del diploma dà diritto
all’esercizio della professione in tutto il territorio del Regno.
2.5 Con l’Unità d’Italia, nel 1870 è presentato al Senato il progetto di Codice
Sanitario per il Regno d’Italia che stabilisce l’obbligo di un’unica Farmacopea.
Dopo l’Unità d’Italia vari farmacisti-patrioti sono eletti deputati del Parlamento.
Nel 1874 con un Regolamento in ogni Municipio è istituita una Commissione
Municipale di Sanità e ad ogni Comune è imposto di redigere un Regolamento di
Igiene.
3. Legge Crispi
Il 22 dicembre 1888 il Regno d’Italia, tentando
un’armonizzazione non facile delle legislazioni dei vari
Stati, emana lo strumento sanitario unitario n.5849
denominato legge Crispi che istituisce il Consiglio
Superiore di Sanità nella cui composizione è prevista
anche la presenza di un farmacista, “nominato per
decreto reale sopra proposta del ministro dell’interno”
con mandato triennale e possibilità di essere
rinominato. La legge prevede la presenza di un
farmacista anche nel Consiglio Provinciale di Sanità
(Capo III, art. 8), presieduto dal Prefetto, sempre con
mandato triennale e rieleggibilità. Al Capo IV, poi, la
legge dispone che il Medico Provinciale “ispeziona le
farmacie della provincia, assistito, ove occorra, da un
chimico e da un farmacista”.
Raimondo Villano
37
Giovanni Giolitti
Al Capo VI, infine, trattando dell’assistenza medica, la legge dispone che “nei
comuni ove manchi una farmacia e quelle dei comuni limitrofi siano molto
distanti e di difficile accesso, potrà il Prefetto, sentito il Consiglio provinciale
sanitario, concedere autorizzazione al medico condotto di tenere presso di sé un
armadio farmaceutico”.
Tale legge, dunque, afferma il principio del libero esercizio della farmacia che
viene a configurarsi quale bene patrimoniale privato liberamente trasferibile anche
a non farmacisti e avviabile senza vincoli e limitazioni territoriali eccetto l’obbligo
della direzione responsabile di un farmacista che, però, non necessariamente deve
essere titolare o proprietario della farmacia. Tutto ciò provoca nell’arco di un
ventennio un’elevatissima concentrazione di farmacie nelle grandi città o nei centri
altamente popolati ed il parallelo abbandono dei centri a bassa densità di
popolazione(12)
.
4. Farmacia comunale e Farmacia pubblica
4.1 Il 1° luglio 1900, il Comune di Reggio Emilia assume la gestione e la proprietà del
servizio farmaceutico. Nasce, così la prima Farmacia comunale addetta alla
distribuzione gratuita dei medicinali ai poveri assistiti dal Comune. Da tale data la
spedizione delle ricette mediche e la somministrazione di presidi ortopedici per
l’assistenza sanitaria dei malati poveri ammessi alla cura gratuita a carico del
Comune viene effettuata esclusivamente nella Farmacia comunale allocata in
alcuni vani a pian terreno dello stesso Municipio. L’iniziativa rappresenta
un’esperienza senza precedenti, la prima in Italia.
4.2 Il 28 marzo 1903 la legge Giolitti disciplina l’assunzione diretta dei pubblici
servizi da parte dei Comuni, fenomeno in
continua espansione in tutta Italia. Il 13 ottobre
1903, la Farmacia Comunale di Reggio Emilia
viene aperta al pubblico pagante: a tutti
cittadini viene esteso il servizio di vendita di
medicinali e altri prodotti farmaceutici. Nasce la
Farmacia Centrale (prima farmacia
“pubblica”). Dopo la fase di sperimentazione e
consolidamento, inizia quella di completa
municipalizzazione dell’azienda.
5. Legge Giolitti-Tedesco
5.1 Il 22 maggio 1913 viene approvata la legge n. 468
(Gazzetta Ufficiale n.126 del 31 maggio 1913)
recante disposizioni sulla autorizzazione
all’apertura ed all’esercizio delle farmacie nota
come Legge Giolitti-Tedesco, entrata in vigore il
13 luglio 1914, che fissa dei punti fermi in
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
38
termini di regolamentazione farmaceutica abolendo antichi privilegi, risolvendo
questioni a lungo controverse, fissando delle norme giuridiche sulla professione di
farmacista. In particolare, sono definiti i criteri di legittimità per la classificazione
delle farmacie e vengono definitivamente aboliti i privilegi riconosciuti alle
farmacie di antico diritto. La legge, in effetti, afferma il principio che l’assistenza
farmaceutica alla popolazione e, quindi, l’esercizio della farmacia, è un’attività
primaria dello Stato, esercitata direttamente attraverso gli Enti locali (Comuni) o
delegata a privati per l’esercizio in regime di concessione governativa. La
farmacia, dunque, in quanto concessione governativa ad personam, non può essere
né comprata, né venduta, né trasferita per successione o a qualsiasi altro titolo
mentre la titolarità può essere conseguita esclusivamente per concorso pubblico
espletato sulla base dei soli titoli di carriera e di servizio dei partecipanti. La
concessione dura quanto la vita del titolare e può essere revocata in qualsiasi
momento nelle ipotesi previste dalla legge. Il titolare di farmacia, pur rimanendo un
privato, è vincolato da un rapporto di subordinazione speciale alla pubblica
amministrazione sanitaria che ha facoltà di imporre obblighi, adempimenti e
limitazioni all’esercizio nel preminente interesse pubblico. L’apertura delle
farmacie non è più discrezionale ma avviene sulla base della prima pianta
organica delle sedi farmaceutiche, secondo un criterio che si basa sul numero di
residenti. Questa legge, inoltre, mantiene la separazione tra titolarità dell’azienda e
conduzione professionale della stessa, con la figura del farmacista direttore
responsabile che sostituisce il titolare non farmacista o temporaneamente impedito.
Al titolare è consentito di operare in regime di monopolio assoluto nel settore dei
farmaci, prezzo al pubblico, unico e inderogabile e con margine anch’esso fissato e
garantito per legge. Con tale legge si ha anche l’introduzione dell’intervento
pubblico nel settore farmacia mediante la gestione da parte dei Comuni che sono
autorizzati ad attivare esercizi farmaceutici ogni volta che se ne determina
l’esigenza, in maniera del tutto discrezionale, anche al di fuori dei limiti imposti
dalla pianta organica. Al fine di salvaguardare i diritti precostituiti, vengono
emanate norme transitorie e le farmacie sono divise in: farmacie legittime, sorte in
conformità alle leggi degli Stati preunitari alle quali è consentita la prosecuzione
dell’attività; farmacie illegittime, che devono essere chiuse in quanto sorte in
violazione dell'ordinamento preesistente e risultanti in contrasto anche con le nuove
disposizioni; farmacie tollerate, autorizzate a continuare l’attività benchè in
difformità delle leggi preunitarie giacchè ritenute conformi all’indirizzo della legge
Giolitti. Inoltre, per la tutela del diritto di proprietà della farmacia correlato
all’acquisto effettuato dai titolari sulla base delle leggi precedenti, viene consentito
che le farmacie legittime e quelle tollerate possano essere vendute una sola volta. A
seguito della vendita, anche queste farmacie perdono il diritto di trasferimento e,
conformandosi al principio generale stabilito dalla legge Giolitti che vieta la
compravendita, diventano farmacie di diritto ordinario come tutte le altre. Anche
nel caso del figlio o del coniuge del titolare deceduto non è consentita la
successione diretta per cui la farmacia deve essere posta a concorso, anche se solo
formale, poiché una disposizione particolare prevede che la condizione di figlio o
coniuge superstite, purché farmacista, è titolo assoluto di preferenza. Se il figlio o il
coniuge sono iscritti al corso di laurea in farmacia possono continuare a gestire la
Raimondo Villano
39
farmacia purché sia nominato un direttore tecnico responsabile farmacista fino al
compimento degli studi universitari.
Oltre ad assicurare l’assistenza farmaceutica a tutti i cittadini (di cui buona parte è
costituita da indigenti, disoccupati e accattoni), la Legge Giolitti all’articolo 17
stabilisce che la Farmacopea Ufficiale deve contenere gli elenchi dei prodotti in
essa iscritti la cui vendita è sia libera a tutti senza restrizioni sia permessa ai non
farmacisti con l’osservanza di speciali condizioni e restrizioni e con l’indicazione
delle quantità minime di vendita. Il successivo articolo 18 stabilisce al primo
comma che la vendita al pubblico di medicinali a dose e forma di medicamento non
è permesso che ai farmacisti e deve effettuarsi nella farmacia sotto la responsabilità
del titolare dell’esercizio. Il combinato disposto di questi due articoli, collegato con
la mancanza di qualsiasi norma regolamentare, suscita grande scalpore. Da una
parte i farmacisti che, forti del diritto che la nuova legge ha loro riconosciuto, si
oppongono tenacemente alla vendita fuori della farmacia (nelle drogherie in
particolare) di prodotti che rientrano nella definizione di medicinale, arrivando fino
a minacciare i droghieri, i grossisti ed i fabbricanti di gravi responsabilità penali.
Dall’altra i droghieri, che sono in stato di agitazione, insistono a voler vendere quei
prodotti che rientrano nella definizione di medicinale facendo, tra l’altro, presente
che la non avvenuta pubblicazione della nuova Farmacopea Ufficiale rende
inapplicabili i disposti succitati. È evidente che le tabelle 9 e 10 della terza edizione
della Farmacopea non sono più attuali. In verità, nella discussione in Aula,
l’articolo18 è oggetto di critiche per i dubbi che possono nascere nella sua
interpretazione ed anche perché lo stesso Presidente del Consiglio On. Giolitti
dichiara che se le specialità medicinali contengono solo prodotti indicati nell’elenco
dei prodotti di libera vendita, anche la specialità stessa può vendersi liberamente.
Pertanto, il Governo è invitato ad intervenire affinché provveda sia alla revisione
delle due tabelle succitate, sospendendo nel frattempo l’applicazione degli articoli
di legge interessati, sia provvedendo a pubblicare al più presto una nuova
Farmacopea.
In tale Legge, inoltre, è ribadita la necessità che il farmacista abbia “Patente e
Diploma di Spetiale”, requisito di buona condotta nonché autorizzazione
governativa regolante la vendita dei farmaci e l’ubicazione delle farmacie in
rapporto con gli abitanti della città. L’articolo 28 della legge, poi, stabilisce che ai
vecchi proprietari di tali farmacie e ai loro eredi sia garantito il diritto di esercizio
per una durata trentennale e, trascorso tale termine, il privilegio si ritiene
definitivamente estinto con l’unica eccezione, in termini esclusivamente temporali,
concessa ai proprietari con qualifica ufficiale di farmacista come proroga del
suddetto privilegio fino al termine della loro vita. Tutto ciò previa presentazione dei
titoli comprovanti la concessione privilegiata, da effettuarsi entro sei mesi
dall’entrata in vigore della legge stessa. L’articolo 28 sancisce, quindi, un nuovo
sistema fondato sull’autorizzazione di carattere personale rilasciata a seguito di
regolare concorso: il vincitore del concorso non può cedere o alienare la farmacia
ad altri, né trasmetterla per eredità; cosicché gli eredi, a parità di titoli, sono
solamente preferiti agli altri concorrenti. Con tale legge, inoltre, accolte e integrate
non di rado antiche suddivisioni, la definizione della pianta organica delle
farmacie avviene, con la suddivisione in sedi del territorio urbano(13)
. Sulla base di
tale pianta è fissato, dunque, il numero delle farmacie che è in ragione di una ogni
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
40
cinquemila abitanti e va limitato secondo il bisogno reale della collettività e fissato,
nello specifico caso per caso, dal Prefetto che si sostituisce al Protomedicato(14)
.
La legge, per accontentare i Comuni, i Farmacisti “rurali” e i Farmacisti di Antico
Diritto della città, riconosce a favore delle Amministrazioni Pubbliche una
Farmacia Comunale oltre il numero legale che ne stabilisce una ogni 5000 abitanti,
accetta il “monopolio” costituito dai Farmacisti “rurali”che si sono consorziati in
forma di cooperative e lascia i vecchi “privilegi” del governo Austriaco ai
farmacisti di Antico Diritto (per chi abbia “aperto bottega” prima del 1835).
L’ordinamento Giolitti resta in vigore sino al 1968.
5.2 Negli anni successivi, in riferimento alla Legge Giolitti, si sentono spesso critiche
che parlano di “privilegi delle farmacie” e di “diritti feudali” dei farmacisti
titolari delle farmacie in esercizio; a ciò sono opposte argomentazioni sostenenti
che “il fatto che le farmacie non siano trasmissibili per cessione fra farmacisti, si è
praticamente dimostrato inadatto ed è a causa di grave danno per l’esercizio
professionale farmaceutico(15)
” e che “trascorso il periodo provvisorio della
commerciabilità delle farmacie, queste sono ora nella maggior parte a concessione
personale e assegnate solo per concorso: quindi praticamente espropriate(16)
”.
Altri attacchi alla legge Giolitti sostengono l’effettiva sua scarsa rilevanza sociale
mentre in difesa si sostiene che la legge “non fu promossa dal Giolitti per
proteggere i farmacisti, ma fu voluta esclusivamente nell'interesse sociale della
sanità pubblica e con lo scopo di dare alla popolazione il miglior servizio
farmaceutico, al minor costo e con le maggiori comodità possibili. Venne infatti
contemporaneamente l'imposizione della tariffa di Stato per la vendita dei
medicinali e la spedizione delle ricette, e successivamente la regolamentazione
delle specialità il cui prezzo deve venir approvato dal Ministero. Il costo della
prestazione farmaceutica al cittadino viene quindi sempre stabilito dallo Stato il
quale controlla che esso sia il più basso possibile in rapporto alle necessità
dell'industria e a quelle di esercizio delle farmacie(17)
”.
Altri duri attacchi in questa epoca provengono, inoltre, dai fautori dell’istituzione
di una seconda farmacia nei centri abitati rurali, “tostochè essi abbiano
raggiunto una popolazione di 6000-7000 abitanti” e sono tesi sia a provocare un
ribasso dei prezzi spezzando il monopolio del farmacista unico creando
concorrenza sia a permettere ad un farmacista collaboratore la possibilità di
diventare titolare di una farmacia propria. Alla prima tipologia di offensiva si
controbatte sostenendo che “occorre ricordare ancora una volta che per le
prestazioni farmaceutiche vi è la tariffa di Stato e per le specialità il prezzo fisso;
aprendo una nuova farmacia è molto probabile e razionale che fra i due
professionisti si formi un giusto accordo di non scendere sotto tali prezzi perche
essendo per ciascuno di essi la popolazione da servire assai inferiore alla quota di
5000, essi possano ricavare dalla insufficiente clientela il reddito necessario a loro
e alle famiglie(18)
”. Alla seconda tipologia di offensiva si controbatte sostenendo
che “è bene considerare che, mentre con la prima farmacia insediata in centri
rurali che ne sono sprovvisti si porta un immediato effettivo vantaggio agli abitanti
del luogo, si permette lo stabilirsi in paese di un professionista che rappresenta
un elemento di progresso nella vita sociale e si sottrae molta clientela alle farmacie
Raimondo Villano
41
già esistenti nei Comuni vicini ove gli abitanti erano costretti a recarsi con loro
grave disagio(19)
”, “per necessità di cose la nuova farmacia dovrà essere in
posizione meno centrale di quelle esistenti, cioè alla periferia dell'abitato(20)
” con
rischi di ridotto fatturato per cui “per queste nuove farmacie uniche, qualora il
reddito fosse insufficiente, si potrà richiedere ai Comuni la concessione di adeguati
sussidi(21)
”.
6. Impianto ed esercizio comunale di farmacia, commercio di erbe e abilitazione
professionale
6.1 Il 15 ottobre 1925 è promulgato il Regio Decreto n. 2578 il cui Capo I art. 1
comma 6 intitolato “Impianto ed esercizio di farmacie” riporta che “i comuni
possono assumere nei modi stabiliti dal presente testo unico, l’impianto e
l’esercizio diretto dei pubblici servizi e segnatamente di quelli relativi a (…)
impianti ed esercizi di farmacie”.
6.2 Nel 1930 e 1931 sono emanati i Decreti che regolarizzarono tutta la complessa
materia per la salvaguardia, la coltivazione e il commercio delle piante
aromatiche ed officinali. Nascono commissioni di esperti e centri particolari con
provetti erboristi e si istituiscono Corsi di Erboristeria presso alcune Facoltà di
Farmacia e Centri Sperimentali come, ad esempio: presso l’Orto Botanico di Pavia
con la direzione del Prof. Gino Pollacci; presso la Clinica Medica di Genova, sotto
la consulenza dei Proff. Giuseppe Sabatini e Alberico Benedicenti (illustre
farmacologo e storico della Medicina); presso l’Orto Botanico di Napoli a cura del
Prof. Biagio Longo.
6.3 Il 31 agosto 1933, con Regio Decreto n. 1592 è approvato il Testo Unico delle
Leggi sull’Istruzione Superiore, le Scuole di Farmacia vengono trasformate in
Facoltà con ordinamento proprio e assumono anche formalmente il nome di
Facoltà di Farmacia mentre la durata del corso di laurea è stabilito in quattro anni
e il corso di Diploma di Farmacia non è più svolto(22)
.
Il Testo Unico all’articolo 172 stabilisce che “i titoli di studio rilasciati dalle
università hanno esclusivamente valore di qualifiche accademiche. L’abilitazione
all’esercizio professionale è conferita a seguito di esami di Stato, cui sono
ammessi soltanto coloro che abbiano conseguito presso università i titoli
accademici”, mentre all’articolo 178 dispone che “la qualifica di specialista in
qualsiasi ramo di esercizio professionale può essere assunta soltanto da coloro che
abbiano conseguito il relativo diploma secondo quanto viene stabilito dagli statuti
delle Università e degli Istituti superiori. Chi contravvenga alla disposizione, di cui
al comma precedente, incorre nella esclusione dall'albo professionale nel quale è
iscritto, senza pregiudizio delle altre pene previste per gli esercenti abusivi delle
singole professioni. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai
professori universitari di ruolo e ai liberi docenti delle materie o parti di materie
che sono oggetto delle singole specialità”.
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
42
7. Testo Unico delle Leggi Sanitarie T.U.L.S. e Regio Decreto n.1265/34
7.1 Nel 1934, inoltre, vede la luce il Testo Unico delle Leggi Sanitarie T.U.L.S. il cui
impianto chiaro ed ineccepibile, però, annulla storici privilegi per i farmacisti
consentendo che la farmacia sia assegnata per concorso ai più meritevoli. Il Testo
Unico delle leggi sanitarie, tra l’altro, ed il Regolamento del 1938 dispongono che
le farmacie devono essere provviste di un certo numero di sostanze medicinali
prescritte come obbligatorie nella Farmacopea e che la stessa le riporti in
un’apposita tabella.
7.2 Il 27 luglio 1934, poi, è promulgato il Regio Decreto n.1265 (art. 170) che dispone
la punibilità con l’arresto del reato di comparaggio di medicinali, ovvero per il
medico o il veterinario che ricevano per sé o per altri denaro o altra utilità o ne
accettino la promessa allo scopo di agevolare, con prestazioni mediche o in
qualsiasi altro modo, la diffusione di specialità medicinali o di ogni altro prodotto
ad uso farmaceutico.
Raimondo Villano
103
54
NOTE
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Raimondo Villano
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(1) Circolare n. 1900 del 30 ottobre 1846; Archivio di Stato di Napoli, Fondo Regio
Protomedicato, fascio 139, Disposizioni generali per le ispezioni annue dal 1827 al 1861.
(2) Decreto 27 dicembre 1815; Uffizio 21 luglio 1832 art. VIII; Sovrano Rescritto 9 giugno
1833; e art. 15 del Regolamento promulgato con Real Decreto del 10 aprile 1850.
(3) Norme protomedicali del 7 aprile 1838.
(4) Ibid.
(5) Secondo le Giunte di Veleno dal 1713 al 1733 ed ai sensi della circolare protomedicale n.
404 del 7 luglio 1841.
(6) Ordinamento delle farmacie del Regno delle Due Sicilie del 1850.
(7) Griffini R., Incrementi allo studio ed all’esercizio della farmacia, Il Crepuscolo, anno III
n. 28, 11 luglio 1852 pp. 445-448.
(8) Verucci Giudo, La Chiesa cattolica in Italia dall’Unità a oggi.
(9) Torresani Alberto, Storia della Chiesa.
(10) Mieli Paolo, Storia e politica. Tra Stato e Chiesa, Rizzoli, giugno 2001, p. 157-163.
(11) Cantoni G., La farmacia monastica e conventuale, Cristianità, n. 270.
(12) Ministero della Salute, Website, 2006.
(13) Sostanzialmente, in realtà, in ordine sparso sul territorio italiano varie ratio di
correlazione al rapporto farmacie abitanti sono applicate dai secoli passati; inoltre, già nel
corso dell’Ottocento nel Regno delle Due Sicilie è elaborata una suddivisione della città
in sezioni a cura del servizio Protomedicale e, in particolare, sono individuate le seguenti
sezioni: Avvocata, Vicaria, Chiaia, Porto, San Ferdinando, San Lorenzo, San Giuseppe,
San Carlo all’Arena, Montecalvario, Pendino, Mercato;
(14) Tale competenza nel tempo è trasferita prima al Medico Provinciale e, poi, dalla Regione
cui ancora nei tempi attuali è affidata la gestione.
(15) Revisione Straordinaria della pianta organica delle farmacie di Milano e provincia,
Bollettino Chimico Farmaceutico, quindicinale di Farmacia fondato da Pietro Viscardi nel
1861 - Anno 88, 15/30 gennaio 1949, numeri 11-12, Società Editoriale Farmaceutica
Milano, Istituto De Angeli Milano, pp. XVIII-XX.
(16) Ibid..
(17) Ibid..
(18) Ibid..
(19) Ibid..
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
106
(20) Ibid..
(21) Ibid..
(22) Pur essendo stato formalmente abolito soltanto negli anni 1970.
(23) Effettuate secondo la legge n. 455 del 10 luglio 1910, abolita con il D.L. del 1935.
(24) R.D. 1706/38, Art. 46.
(25) T.A.R. Sardegna, 29 ottobre 1982, n. 392.
(26) Il Giornale del Farmacista F.O.F.I., anno quarto, n. 7, 12 aprile 1989, p. 5.
(27) Verdecchia Giorgio, Presi in una rete i dati del Servizio Sanitario, Il Giornale del
Farmacista F.O.F.I., anno primo, n. 4, 24 maggio 1986.
(28) Consiglio di Stato, Sezione IV, 23 ottobre 1984, n. 217.
(29) Fenomeno preceduto da siti minori in prevalenza specializzati nella vendita di grandi
quantità di pochi prodotti per nicchie di mercato (ad esempio: per terza età, sportivi, ecc.).
(30) Secondo una stima ampiamente per difetto stilata dalla Food and Drug Administration
FDA USA, nell’anno duemila esistono oltre 1.000 siti web di e-business farmaceutico.
(31) Villano Raimondo, Verso la società globale dell’informazione, Cap. I, Analisi settoriale
delle principali applicazioni telematiche, pp. 25, 26; Cap. II, Analisi settoriale dei
problemi tecnici di applicazione e/o sviluppo delle tecnologie informatiche, pp. 45, 63,
64; Cap. III, Sicurezza e reati informatici: problemi tecnici, giuridici e normativi, pp.
85:113 Cap. IX, Impatto sociale, pp. 169:176 - Rotary International Distretto 2100 Italia -
Edizioni Eidos, gennaio 2000.
(32) Un caso clamoroso è quello della giornalista americana Christine Beherens della Wwmt
TV del Micigan che riempie provocatoriamente il formulario di una visita virtuale
inserendo il nome Tom, la professione gatto domestico, l’altezza 15 cm, il peso 7 kg,
l’operazione subita di castrazione nel 1988: ottiene l’invio a domicilio del flacone di
Viagra richiesto! (Fonte: Il Farmacista, Farmaci & Internet, Italpromo, n.9, 10 maggio
2001).
(33) Castellani Claudio, Niente ricetta e grandi risparmi. Con queste promesse si diffonde il
pericoloso business dei farmaci sul web. Che fa leva su nuove paure. A cominciare
dall'influenza aviaria, La Repubblica delle Donne, 26 novembre 2005.
(34) La sentenza nasce da un ricorso di Federfarma al TAR della Lombardia contro la
privatizzazione di 84 farmacie comunali di Milano, affidate in gestione alla società Gehe
per 250 miliardi di lire. Il TAR decide di sottoporre la questione alla Corte Costituzionale
che riconosce la fondatezza delle argomentazioni di Federfarma. La sentenza della Corte
avrà necessariamente conseguenze anche sulle iniziative analoghe promosse dagli altri
comuni. Il TAR della Lombardia, sulla base della sentenza della Consulta, decide
Raimondo Villano
107
l’annullamento del bando di gara per l’assegnazione delle farmacie comunali di Milano. Il
TAR, in particolare, nella sentenza n. 4195/2004, ribadisce la necessità di una netta
separazione tra l'attività della produzione/distribuzione intermedia del farmaco e quella di
distribuzione finale dei farmaci ai cittadini, in quanto la sovrapposizione di attività in
questo campo rischia di condizionare l’offerta dei farmaci. In sostanza, la società di
distribuzione intermedia potrebbe favorire la consegna nelle proprie farmacie di alcuni
medicinali, ad esempio i più costosi per guadagnare di più ovvero, in accordo con le case
produttrici, fornire solo determinati farmaci. In tal modo si condizionerebbe la scelta dei
medicinali e si favorirebbero alcune industrie farmaceutiche a scapito di altre. Inoltre, il
TAR ha chiarito che l’incompatibilità rilevata dalla Corte Costituzionale non si pone in
contrasto con la normativa comunitaria, in quanto quest’ultima riconosce implicitamente
agli Stati membri la facoltà di introdurre norme sulla incompatibilità tra esercizio della
vendita all’ingrosso ed esercizio della vendita al pubblico dei medicinali.
(35) Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, “Farmaci veri, farmaci falsi” - Editoriale, Bollettino
di Informazione sui Farmaci, XIV n.3, Ministero della Salute, 2007.
(36) Dato fornito dal generale dei NAS Emilio Borghini alla Conferenza della mostra-
convegno Sanit di Roma 2006.
(37) Ministero della Salute, Bollettino d’informazione dei farmaci, AIFA, anno XII, n.5-6.
(38) (35) Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, Farmaci veri, farmaci falsi, Editoriale,
Bollettino di Informazione sui Farmaci, XIV n.3, Ministero della Salute, 2007.
(39) (36) Dato fornito dal generale dei NAS Emilio Borghini alla Conferenza della mostra-
convegno Sanit di Roma 2006.
(40) Ministero della Salute, Bollettino d’informazione dei farmaci, AIFA, anno XII, n.5-6.
(41) Passalacqua Claudio - Risposta al Ministro della Salute - Atti e Memorie AD 2005,
Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis - Accademia
Romana di Storia della Farmacia e di Scienze Farmaceutiche; Cardoni, settembre 2006.
(42) Claudio Castellani, Niente ricetta e grandi risparmi. Con queste promesse si diffonde il
pericoloso business dei farmaci sul web. Che fa leva su nuove paure. A cominciare
dall'influenza aviaria, La Repubblica delle Donne, 26 novembre 2005.
(43) L’Italia negli ultimi anni ha rafforzato la sua cooperazione con enti internazionali: con il
Consiglio d’Europa, ad esempio, detiene la vicepresidenza del gruppo ad hoc per la
contraffazione dei medicinali. (Fonte: Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, Farmaci veri,
farmaci falsi, Editoriale, Bollettino di Informazione sui Farmaci, XIV n.3, pag. 97,
Ministero della Salute, 2007).
(44) Zucker Howard, Assistant Director-General OMS.
(45) Zucker Howard: “Se la contraffazione dei farmaci venisse assimilata al reato di tentato
omicidio, perché di questo si tratta, e le pene fossero conseguenti, disporremmo di un
deterrente efficace per contrastare il fenomeno” (Il Farmacista, n.4, 23 feb 2006, p. 5).
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
108
(46) Nel 2004 sono segnalati 557 casi che hanno riguardato 67 Paesi; nel 2005 sono segnalati
781 casi che hanno riguardato 89 Paesi.
(47) Farmacista33, FOFI, 29.06.2006.
(48) Bersani Pierluigi, Ministro dello Sviluppo Economico.
(49) Norme e Tributi, Deregulation e Fisco per curare i conti, Sole 24 Ore, 2 lug 2006, n.179.
(50) F.O.F.I., Farmacista 33, Anno 2, n. 119, 1 luglio 2006.
(51) Leopardi Giacomo, Presidente FOFI, Farmacista33., Newsletter, A. 2, n. 119, 1 lug 2006.
(52) N.d.A.: tuttavia, è innegabile che negli ultimi anni molte farmacie si sono fortemente
compromesse e, talora, in parte snaturate adottando con ostinata miopia sbilanciate
pratiche commerciali sia esasperatamente concorrenziali in virtù di elevati sconti che per
il ricorso eccessivo a concorsi a premi, operazioni di fidelizzazione e di marketing, non di
rado anche sul filo della liceità deontologica professionale, e per l’ampliamento e/o
l’approfondimento della gamma dei prodotti commercializzati al limite ed anche ben oltre
le stesse tabelle merceologiche di categoria con la conseguente responsabilità sia di
parziale banalizzazione di taluni aspetti della professione all’occhio della pubblica
opinione che di generazione di una scala di valori delle farmacie in funzione di variabili
promozionali economico-finanziarie e non esclusivamente di qualità del servizio (in
termini strettamente tecnici, professionali, deontologici, etici, morali, sociali).
(53) N.d.A.: di fatto sostanzialmente e progressivamente già logorato, al di là dei
pronunciamenti più e meno recenti della Corte Costituzionale, anche dalla scorretta o non
vigilata osservanza degli orari di apertura e chiusura delle farmacie e, con rilevante
nocumento, dalla tollerata o amministrativamente consentita (da Ordini Professionali e/o
Enti Locali) cosiddetta turnazione “volontaria” continua 24/24 ore di talune farmacie
non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni.
(54) Leopardi Giacomo, Relazione del Presidente del Comitato Centrale, Consiglio Nazionale
FOFI, 19 giugno 2008 (Fonte: Farmacia33, 20 giugno 2008).
(55) Non farmacia, appunto, titolo riservato agli esercizi pubblici e privati che trattano in
esclusiva i farmaci etici rimborsati o meno dallo Stato.
(56) Sondaggio di Cittadinanzattiva.
(57) Sole 24 Ore, Economia e Imprese, p. 13, 17 agosto 2006.
(58) Mercato dei farmaci da banco consentito fuori farmacia nei principali Paesi europei al
2006. Germania: solo vitamine, minerali e prodotti erboristici; Olanda: 84,4% nei
drugstore; pressochè ovunque previa licenza (le farmacie sono pochissime); Irlanda: otc
e alcuni farmaci in supermercati e distributori di benzina; Austria: otc solo in alcuni
negozi alimentari con speciale autorizzazione; Gran Bretagna: otc e altri farmaci di una
lista ufficiale anche nei supermercati e grocery stores; Finlandia: solo in farmacia;
Norvegia: ovunque; Danimarca: ovunque (le farmacie, però, sono in rapporto di 1 ogni
17mila abitanti; Belgio: solo in farmacia; Francia: solo in farmacia (che, però, sono
Raimondo Villano
109
ovunque, anche nei supermercati). (Fonte: Sole 24 Ore, Economia e Imprese, pag. 13,
giovedi 17 agosto 2006); Portogallo: previsto ma non ancora attuato il canale nella
grande distribuzione; Spagna: nei supermercati; Grecia: solo prodotti da banco con
pochi effetti collaterali. (Fonte: Il Mattino, 13 agosto 2006, p. 19).
(59) Nei primi mesi del 2008 risulta che il 10% dei clienti di una farmacia entra e chiede un
prodotto preciso per l’automedicazione, indicando sempre anche la marca, ben il 56%
chiede generici sciroppi per la tosse o pillole contro il mal di testa mentre il 34%, contro
il 6-7% fino ai primi anni ’90, entra in farmacia con le idee confuse. (Giampietri Roberto
- docente di Aspetti di economia e marketing dei medicinali della Facoltà di Farmacia
dell’Università di Milano - seminario Assofarm, Roma 10 marzo 2008).
(60) All’inizio del 2008 in Italia circa 3.000 farmacie hanno rinnovato i propri spazi espositivi
ponendo al centro il consumatore, con una spesa che giunge fino 400 mila euro.
(Giampietri Roberto, Ibid; Fonte: Farmacista 33, 10 marzo 2008).
(61) Ad esempio, Narcan, Sodio Cloruro 0,9%, Acqua per preparazioni iniettabili, Salvituss,
Levotuss, Danka. Ovviamente tali medicinali possono essere dispensati in regime di
Sistema sanitario nazionale esclusivamente dalle farmacie; tuttavia il Ministero non
esclude una futura riclassificazione di tali prodotti.
(62) Mandelli Andrea, vicepresidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani,
inchiesta pubblicata sul Messaggero di Roma, 20 dicembre 2006.
(63) Garrisi Enrico, Professionisti ieri e oggi, Punto Effe, a. VIII, n. 4, 8 mar 2007, pp. 32-37.
(64) Vittadini Giorgio, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà, intervento in occasione del
Meeting di Rimini 2006 di Comunione e Liberazione per l’amicizia dei popoli.
(65) L’Europa, ricorda uno studio di Health Policy, ha per lungo tempo regolamentato
l’accesso alla titolarità della farmacia, la sua attività e anche i margini di profitto.
Recentemente, in molti Paesi si è pensato di invertire la rotta, per stimolare la
competizione. È il caso di Islanda e Norvegia, che hanno avviato la deregolamentazione
tra il 1996 e il 2001, permettendo la titolarità di più farmacie e la competizione sul
prezzo. Il risultato più immediato, in entrambi i Paesi, è stata l’integrazione orizzontale
del mercato e la concentrazione; in Norvegia, inoltre, si è osservata l’integrazione
verticale, con l’arrivo dei grossisti nella proprietà delle farmacie. Nel 2004, riporta lo
studio, due gruppi in Islanda e tre in Norvegia controllano rispettivamente l’85 e il 97%
del mercato (Anell A., Deregulating the pharmacy market: the case of Iceland and
Norway, Health Policy. 2005 Dec; 75 (1) : 9 -17).
(66) Nello Stato del Minnesota (USA), dal 1992 al 2002, l’assetto proprietario della farmacie è
cambiato: all’inizio del periodo vi sono due farmacie di comunità per ciascuna farmacia
appartenete a una catena, nel 2002 il rapporto è di 1 a 1.
(67) Circolare Presidenza Federfarma, 11 gennaio 2007.
(68) Il peggio che avanza, Primo piano legale a cura dello Studio dell’Avvocato Bruno
Riccardo Nicoloso, Punto Effe.
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
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(69) Leopardi Giacomo, Il futuro? Meglio crearlo che scoprirlo, Il Farmacista FOFI,
Editoriale, 13 aprile 2007, p. 3.
(70) Abs e/o rimaneggiamento da: relazione presidente Ordine dei Farmacisti di Brindisi,
Assemblea annuale 2006.
(71) Costantinopoli, Battistero della Basilica S. Sofia: “Lavati gli errori e non solo la faccia”.
(72) Vico Giovanbattista, Scienza nuova.
(73) Pseudonimo del siriano libanese Ali Ahmad Said Isbir.
(74) Sondaggio sul profilo dell’utente che usa la Rete per cercare informazioni sulla sua
salute presentato nel 2007 a Roma da Millward Brown Elfo per conto di Google Italia,
holding italiana del più importante motore di ricerca mondiale, e della casa editrice
medico-scientifica Edra in collaborazione con il motore di ricerca sui temi della salute e
della sanità.
(75) Ippolito Salvatore, Capo servizio clienti di Millward Brown Elfo.
(76) Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, Farmaci veri, farmaci falsi, Editoriale, Bollettino di
Informazione sui Farmaci, XIV n.3, p. 97, Ministero della Salute, 2007.
(77) Abs: Turno Roberto, Liberalizzazioni. Ok della Camera, Il Sole 24 Ore, 30 maggio 2007.
(78) In pratica delle norme che rendevano possibile l'acquisizione dell'idoneità alla titolarità
della farmacia soltanto a seguito del superamento del concorso abilitante oppure dopo il
completamento di due anni di pratica professionale certificata.
(79) Su cui il relatore Andrea Lulli (Ulivo) si è detto favorevole mentre il Governo si è
rimesso al voto dell’Aula che ha approvato con 247 voti a favore, 201 contro e 5 astenuti;
contrario il Centrodestra, comprese le forze liberali e liberiste.
(80) Deputato Sergio D’Elia (Rosa nel pugno).
(81) Caprino Franco, Segretario Federfarma - abs da: Turno Roberto, Al supermercato i
farmaci di fascia C, Il Sole 24 Ore, 30 maggio 2007, n.147.
(82) Federfarma, Newsletter, 05 giugno 2007.
(83) Ministero della Salute, Ufficio Stampa, Farmaci di Classe C. Turco: no alla vendita nei
supermercati di quelli con ricetta. Chiederò al Senato di correggere decisione Camera di
ieri, Comunicato n. 128, 30 maggio 2007.
(84) Cerroni Giuseppe, Direttore gen. Comunicazione e Affari istituzionali Autogrill S.p.A.
(85) Ibid.
(86) Nota scritta del Presidente della Consulta di Bioetica Maurizio Mori.
Raimondo Villano
111
(87) Poretti Donatella, parlamentare radicale della Rosa nel pugno, segretaria della
Commissione Affari Sociali della Camera (Fonte: Farmacista 33, 13 marzo 2008).
(88) Volonté Luca, capogruppo UDC alla Camera (Fonte: Farmacista 33, 13 marzo 2008).
(89) Bianco Amedeo, Presidente Federazione Nazionale Ordini Medici e Odontoiatri
FNOMCeO, La Stampa, marzo 2008.
(90) Turco Livia, Risposte ai lettori in video-chat, website quotidiano L’Unità - marzo 2008.
(91) Falconi Mario, Presidente Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma (Fonte:
Farmacista33, 7 aprile 2008).
(92) La catena cooperativa leader con un giro di affari di 12 mld di euro.
(93) Leopardi Giacomo, Relazione del Presidente del Comitato Centrale, Consiglio Nazionale
Fofi, Roma 19 giugno 2008.
(94) Consiglio Nazionale Fofi, Roma 19 giugno 2008.
(95) Puato Alessandra, Coop, quanto è amara la medicina da banco, Corriere della Sera, n.
20, 26 maggio 2008.
(96) Benfenati Laura, La prossima mossa, Editoriale, Punto Effe, n. 11, 19 giugno 2008.
(97) Fonte: Farmacista33.
(98) Federfarma, Newsletter, 16 luglio 2008.
(99) Federfarma, Filodiretto, Newsletter, 17 luglio 2008.
(100) Iter di esame iniziato in Senato della Repubblica il 17 settembre 2008.
(101) Parafarmacie: nubi e brividi-Ipotesi di lavoro: lista Aifa con pochi Otc senza farmacista
al bancone, Il Sole 24 Ore Sanità, 2/8 settembre 2008.
(102) Con l’assistenza dell’Avvocato Antonella Anselmo, legale della Federazione degli Ordini
dei Farmacisti Italiani.
(103) Forum 2008 Sanità Futura di Cernobbio (Como).
(104) Stima contenuta nell’intervento svolto dal Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del
Farmaco AIFA Nello Martini al Forum 2008 Sanità Futura di Cernobbio (Como).
(105) Ibid..
(106) Stime del Centro Studi dell’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, 2008 (fonte:
Farmacista33, 10 marzo 2008).
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
112
(107) Dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco illustrati da Giovanna Romeo, dirigente Affari
amministrativi AIFA, al Forum Sanità Futura 2008 di Cernobbio (Como).
(108) Ibid.
(109) Genazzani A. A e Pattarino F., “Difficoltà nella produzione di farmaci identici dal punto
di vista della tecnologia farmaceutica” abs Review Article, Drugs in R & D - Tecnologia
farmaceutica e farmaci generici Wolters Kluwer Health - Adis - Estratto da Drugs R D
2008, vol. 9, N. 2: 65-72 ISSN: 1174-5886.
(110) In Italia, ad esempio, l’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA con specifici studi nonché sul
suo Bollettino in editoriali e servizi.
(111) Ibid.
(112) In Italia una simile struttura funzionale è caldeggiata dalla Società Italiana di
Farmacologia SIF.
(113) www.fda.gov/cder/ob/.
(114) Leopardi Giacomo, Generici: e se copiassimo gli USA?, Editoriale, Il Farmacista, n. 508,
14 marzo 2008, p.3.
(115) Esposto, segnalazione e lettera dell’Assessore alla Salute della Regione Toscana, Enrico
Rossi, in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Stato-Regioni, presentati
rispettivamente alla Procura della Repubblica di Firenze, all’Autorità Garante per la
Concorrenza e il Mercato ed ai Ministri dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti e del
Lavoro, Salute e Politiche sociali Maurizio Sacconi nel giugno 2008.
(116) La stessa Federfarma a giugno 2008 invita il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ad
un confronto sul tema, dichiarando la propria disponibilità “a collaborare per individuare
soluzioni che possano consentire allo Stato di ottenere un risparmio maggiore,
eliminando eventuali distorsioni” (fonte: Federfarma, Newsletter, 20 giugno 2008).
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PROFILO DELL’ AUTORE
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“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista,
assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali;
il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: General Manager Villano
International Business Team dal 2012 (attività in 16 ambiti di business, consulting &
service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma, previdenza, edilizia- restauro, import-
export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Associate Professor in
History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of
Ruggero II University of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976),
Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal
2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente
dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985);
Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C.,
già pontificia Tiberina, Studi Melitensi, Medical Tradition Smithsonian Institution-USA,
International Society History Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia, Soc. Napoletana Storia
Patria, a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di
congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member
per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.:
Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale,
Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009);
Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015).
Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso
Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere
diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-
Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del
Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the
History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e
Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza
sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello Napoli), CdA
Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo scienziato Tarro e con il Prefetto
Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per
32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni
1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni
Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa
80 Club) e presso I.C.R. per il Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione
Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato
Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della
Proposta di istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990
Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti;
Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90,
Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv.
di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e
Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore
cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO,
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
116
Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al
Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione
del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore
Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente
Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e
Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del
Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo
individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo
100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia,
S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm
2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-
Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman
Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata
(Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987);
LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm
2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-
Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica
(Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini
Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica
(Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di
un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 810 pubblicazioni sanitarie,
professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di
revisione critica, indexate e con impact factor; oltre 50 libri (di cui 14 nella sola versione italiana
con complessive 35 edizioni e 19 ristampe, numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e
spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco,
Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche
italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui:
National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università,
Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 80 opere multimediali (in varie
lingue e più edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini
prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici,
istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda Authority File UK Libray of Congress (NACO)
no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of
National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia
Nazionale delle Scienze detta dei XL (IT); Biblioteca Fondazione Ratzinger-Benedetto XVI
(Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 190
opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali,
tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in
Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia
(pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e
attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres.
Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid.
Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine
diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof.
Raimondo Villano
117
Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia
Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt
Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM
(2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore
Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi
tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 80 multimedia: Cenni arte e storia
farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009).
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez
Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo
118

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57. R. Villano “Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo: 2) albori dello Stato unitario”

  • 2. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 6 Since 2007 Copia n. __________________ L’autore _________________________ © Copyright Raimondo Villano. © Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta in pubblicazioni e studi senza citare la fonte. Nessuna parte del libro può essere diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto dell’editore. All right reserved. No part of this book shall be reproduced in publications and studies without root’s citation. No part of this book shall be stored in a retrieval system, or transmitted by ani means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without written permission from the publisher. Citare questo documento come segue: Villano Raimondo, Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo, Chiron, Roma (HIS - 9788897303299 - DG 201-365 - 614 VIL rif 2018 it). Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano. Redazione: farmavillano@libero.it. Advisor executive: Francesco Villano. Edizioni Chiron Foundation - Praxys dpt. © 2017 Fondazione Chiron (since 1985). Website: www.raimondovillano.com (no-profit); Segreteria: chironfound@gmail.com. Vendite: chironeditore@gmail.com; Catalogo: www.raimondovillano.com (business). Stampa AQ - Roma. 1^ edizione: gennaio 2018. Numero di pagine complessive: 122. Finito di scrivere il: ventitre agosto 2017. Serie numerata e limitata. Questo volume senza il tagliando di prova d’acquisto è da considerarsi gratuito mentre privo di numero di serie e firma dell’autore è da ritenersi contraffatto. ISBN 978-88-97303-30-5. CDD 614 VIL rif 2018 it. LCC DG 201-365.
  • 3. Raimondo Villano 7 INDICE Sintesi 15 Abstract 17 Résumé 19 Abstrakt 21 Abstracto 23 Parte Prima - Ricognizione di massima su situazione preunitaria 1. Ricognizione di massima sulla situazione preunitaria 29 Parte Seconda - Dagli albori dello Stato unitario al T.U.L.S. 2. Albori dello Stato unitario 35 3. Legge Crispi 36 4. Farmacia comunale e Farmacia pubblica 37 5. Legge Giolitti-Tedesco 37 6. Impianto ed esercizio comunale di farmacia, commercio di erbe e abilitazione professionale 41 7. Testo Unico delle Leggi Sanitarie T.U.L.S. e Regio Decreto 1265/34 42 Parte Terza - Da secondo dopoguerra a legge di riordino 362/91 8. Dopoguerra: ricostruzione degli Ordini professionali e concorso per titolari rimasti senza sede 45 9. Comunità Economica Europea: articolo 57 del Trattato di Roma 46 10. Crisi della farmacia rurale 47 11. Riforma Mariotti 47 12. Sistema Sanitario Nazionale, partecipazioni a spesa farmaceutica, Riforma sanitaria 833/78 48 13. Legge 892/1984 48 14. Direttive CEE 1985 su libera circolazione intracomunitaria dei farmacisti 49
  • 4. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 8 15. Sistema nazionale informativo sanitario e strumenti comunitari di valutazione economica farmaceutica 50 16. Legge 362/1991 di riordino del settore farmaceutico 51 17. Farmacopea Europea: programma di adattamento delle monografie nazionali 51 Parte Quarta - Dai prodromi di deregolamentazione a farmacie online e liberalizzazioni 18. Decreto legislativo 541/1992: inizio del processo sottotraccia di deregolamentazione della Farmacia 55 19. Farmacie online e privatizzazione delle farmacie comunali 55 20. Commissione Galeotti, concorrenza tra farmacie, esternalizzazione servizi e funzioni di farmacia ospedaliera 56 21. Commissione Onofri e Autorità Antitrust 56 22. E-commerce farmaceutico e farmacie in rete 56 23. Corte Costituzionale: sentenze 27/2003 (orari, turni e ferie) e 275/2003 (distribuzione intermedia e finale del farmaco) 59 24. Ministero della Salute: tracciabilità dei farmaci e lotta alla contraffazione 60 25. Commissione Europea: Direttiva Bolkestein di concorrenza nei servizi e procedura di infrazione contro il Governo italiano 62 26. Decreto Storace 87/2005 su sconti farmaceutici 63 27. Sviluppo e criticità delle farmacie online, task force IMPACT 63 28. Rischi di trasformazione della farmacia in supermercato e proposta di vendita di medicinali nei supermercati 65 29. Incompatibilità comunitaria della normativa delle farmacie italiane: deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea 66 30. Nuove norme su concorrenza e diritti dei consumatori (Decreto Bersani) 67 31. Corner dei farmaci da banco nei supermercati 68 32. Decreto Bersani: reazione delle farmacie 69 33. Chiarimenti su aspetti applicativi della Legge Bersani 70 34. Ipermercato e ipofarmacista 71 35. Corsa all’apertura di ‘parafarmacie’ e suoi effetti 72
  • 5. Raimondo Villano 9 36. Progressiva perdita di dignità professionale 73 37. Importanza del farmacista nell’ultimo trentennio 74 38. Diffusione della navigazione a scopo sanitario su internet 76 39. Azioni dell’Autorità Antitrust su orari, turni e restrizioni della concorrenza 77 40. Camera dei Deputati: interventi su idoneità a titolarità, pianta organica e ‘fascia c’ 77 41. Reazioni a deregolamentazione di vendita farmaci ‘fascia c’ con obbligo di ricetta medica 78 42. Analisi d’impatto della deregolamentazione di ‘fascia c’ sul servizio farmaceutico 84 43. Apertura del primo corner ‘Sosta Salute’ sull’autostrada 88 44. Consiglio d’Europa: Risoluzione ResAP2007/2 su distribuzione medicinali per corrispondenza 88 45. Parere favorevole AIFA su pillola del giorno dopo Ru 486 e obiezione di coscienza 90 46. Dispensazione d’emergenza del farmaco senza prescrizione (D.M. 31 marzo 2008); 92 47. Grande distribuzione organizzata: ingresso nel mercato della produzione di farmaci 94 48. Catene estere di farmacie e loro titolarità 96 49. Corte di Giustizia Europea: intervento del Governo italiano in difesa della farmacia 96 50. Prima parafarmacia comunale 97 51. Azioni regionali di rideterminazione del quorum delle farmacie 97 52. Corte di Giustizia Europea: causa su libertà di circolazione di capitali e di stabilimento 98 53. Farmaci generici o equivalenti e farmaci biotech biosimilari 99 54. Note 103 55. Profilo dell’autore 113
  • 6. Raimondo Villano 11 “Questa è la prima regola per scrivere storia: non si osi affermare il falso e poi non si osi non dire il vero, non ci sia il sospetto che la penna scriva a favore o a sfavore” Papa Leone XIII Lettera Apostolica “Saepenumero considerantes” (18 agosto 1883)
  • 7. Raimondo Villano 13 Parole chiave Servizio farmaceutico; Riforma sanitaria; Legge Crispi; Legge Giolitti; T.U.L.S.; Legge 833/78; Direttiva Bolkestein; Concorrenza farmacie; Antitrust farmaceutico; Farmacie online; Tracciabilità dei farmaci; Contraffazione dei farmaci; Grande distribuzione organizzata; Decreto Storace; Decreto Bersani; Parafarmacie; Deregolamentazione farmaceutica; Obiezione di coscienza; Dispensazione d’emergenza; Liberalizzazioni; Farmaci generici; Farmaci biosimilari; Libera circolazione di capitali; Libera circolazione di stabilimento; Regno d’Italia; Repubblica italiana; Corte Costituzionale; Ministero della Salute; Unione Europea; Corte di Giustizia Europea. Keywords Pharmaceutical services; Health care reform; Crispi law; Giolitti law; T.U.L.S.; Law 833/78; Competition pharmacies; Antitrust pharmaceuticals; Online pharmacies; Traceability of medicines; Counterfeiting of medicines; Big Organised distribution; Storace decree; Bersani decree; Para-pharmacy; Deregulation of pharmaceutical industry; Conscientious objection; Emergency dispensation; Liberalizations; Generics; Biosimilars; Free movement of capital; Free movement of establishment; Kingdom of Italy; Italian republic; Constitutional Court; Ministry of Health; European Union; European Court of Justice. Classification LCC DG 201-365. Title Reform of the pharmaceutical service from the Unification of Italy at the beginning of yhe twenty-first century.
  • 8. Raimondo Villano 33 PARTE SECONDA DAGLI ALBORI DELLO STATO UNITARIO AL TESTO UNICO DELLE LEGGI SANITARIE
  • 9. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 34
  • 10. Raimondo Villano 35 2. Albori dello Stato unitario 2.1 Con il nuovo Stato unitario la situazione dell’Italia ai suoi albori diviene complicatissima: i cattolici italiani con un piede sono dentro lo Stato al quale appartengono come cittadini e con l’altro restano fuori, legati alla Chiesa che si sente oppressa e vessata dagli eredi di Cavour. A questi momenti risale la prima contrapposizione tra le due Italie, i cosiddetti “Paese reale” e “Paese legale(8) ”. I liberali italiani rifiutano al papato la possibilità di venir riconosciuto come soggetto di diritto internazionale e riservano alla Chiesa cattolica solo lo status giuridico di associazione per fini di culto da regolare con le leggi dello Stato, proprio ciò che il papato non può accettare(9) . In ogni caso, il conflitto tra fedeli allo Stato e fedeli alla Chiesa è per decine e decine di anni assai aspro. 2.2 Gli Ordini religiosi per lo più sono soppressi come nel resto dell’Italia risorgimentale: solo alcuni sono stati risparmiati per la loro “pubblica utilità”, come le suore negli ospedali militari e negli asili dell’infanzia. Del resto, l’accanita propaganda anticlericale fa crollare a picco le vocazioni(10) . La storia della farmacia monastica e conventuale, dunque, continua ad essere interessata da provvedimenti di soppressione e di laicizzazione. Per intendere, e ad abundantiam, lo Stato sostituisce in modi proto-totalitari, anche se non sempre manu militari, la ‘copertura’ religiosa, cioè operata da religiosi o, comunque, da iniziative sociali confessionali anche se laicali di un’area dell’arte sanitaria, quella farmaceutica, allo stesso modo di come sostituisce la copertura dell’istruzione pubblica da parte delle medesime frazioni confessionali qualificate del corpo sociale, con ogni evidenza non per coprire settori scoperti ma per sostituire in essi il tipo di cultura con cui sono alimentati. Si tratta di luoghi nei quali la modernità non ha avuto completamente la meglio: tali luoghi, infatti, si oppongono radicalmente alla modernità, la contraddicono e ne contrastano l’opera in quanto luoghi di vita spirituale, di contemplazione; sono, in effetti, permanenti ‘giardini od orti dei semplici’ in cui sono coltivate non solo piante medicinali del corpo ma anche curative dell’anima(11) . 2.3 Nel 1865 come allegato alla Legge sulla “Unificazione Amministrativa dello Stato” è varata la prima normativa sanitaria organica dello Stato Italiano con la quale è introdotto un principio che mai verrà meno durante l’arco di oltre un centinaio d’anni: la sanità deve soggiacere all’Autorità Politica, rappresentata nelle singole Province dai Prefetti. L’applicazione di questa Legge, tuttavia, pone immediatamente in evidenza numerose manchevolezze per lo più determinate dal fatto che pochi sono i tecnici presenti nelle varie Commissioni. 2.4 Il 4 marzo 1865 Vittorio Emanuele firma il Regolamento n. 2196 per il corso chimico-farmaceutico che istituisce in un unico organismo autonomo la Scuola di Farmacia, in luogo del precedente ibrido dipendente dalle due facoltà di Scienze naturali e di Medicina. Il Regolamento, in particolare, dispone che: i corsi obbligatori per sostenere gli esami ed ottenere il diploma di farmacista fanno parte delle facoltà di scienze naturali, fisiche e matematiche e di medicina e formano in ogni Università una Scuola di Farmacia che ha un Direttore nominato dal Re fra i
  • 11. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 36 suoi professori che resta in carica 3 anni ed è riconfermabile; i professori sono di botanica, chimica inorganica ed organica, farmaceutica, tossicologica e analitica, di fisica, di materia medica e di mineralogia; per l’ammissione alla Scuola necessita il possesso dell’attestato del corso di grammatica latina ed è previsto un esame di ammissione su elementi di aritmetica, geometria, fisica, lingua e letteratura italiana e lingua latina; il corso dura 4 anni e si articola in: 1) chimica inorganica, botanica, mineralogia; 2) chimica organica, botanica, chimica farmaceutica e tossicologia, esercizi di analisi qualitativa e di chimica farmaceutica e tossicologica; 3) chimica farmaceutica e tossicologica, materia medica e tossicologia, storia naturale dei medicamenti con esercizi pratici; 4) pratica per un anno solare presso una farmacia di un pubblico ospedale civile o presso qualche laboratorio farmaceutico militare o presso farmacisti esercenti a ciò autorizzati di Ministro; gli studenti hanno l’obbligo della frequenza alle lezioni ed alle esercitazioni varie; sono previsti esami generali e speciali e riveste particolarità quello finale con le prove: analisi qualitativa di una sostanza medicinale, preparazione di due preparati farmaceutici nel laboratorio di chimica farmaceutica, con sorteggio da un elenco di 40, riconoscimento di piante e droghe definendone caratteri, componenti, usi e segnalando eventuali sofisticazioni o frodi; questionario sui metodi usati nella preparazione e nella spedizione delle ricette; la commissione, presieduta dal Direttore della Scuola, è formata da 5 professori, di cui 2 estranei ad essa; la concessione del diploma dà diritto all’esercizio della professione in tutto il territorio del Regno. 2.5 Con l’Unità d’Italia, nel 1870 è presentato al Senato il progetto di Codice Sanitario per il Regno d’Italia che stabilisce l’obbligo di un’unica Farmacopea. Dopo l’Unità d’Italia vari farmacisti-patrioti sono eletti deputati del Parlamento. Nel 1874 con un Regolamento in ogni Municipio è istituita una Commissione Municipale di Sanità e ad ogni Comune è imposto di redigere un Regolamento di Igiene. 3. Legge Crispi Il 22 dicembre 1888 il Regno d’Italia, tentando un’armonizzazione non facile delle legislazioni dei vari Stati, emana lo strumento sanitario unitario n.5849 denominato legge Crispi che istituisce il Consiglio Superiore di Sanità nella cui composizione è prevista anche la presenza di un farmacista, “nominato per decreto reale sopra proposta del ministro dell’interno” con mandato triennale e possibilità di essere rinominato. La legge prevede la presenza di un farmacista anche nel Consiglio Provinciale di Sanità (Capo III, art. 8), presieduto dal Prefetto, sempre con mandato triennale e rieleggibilità. Al Capo IV, poi, la legge dispone che il Medico Provinciale “ispeziona le farmacie della provincia, assistito, ove occorra, da un chimico e da un farmacista”.
  • 12. Raimondo Villano 37 Giovanni Giolitti Al Capo VI, infine, trattando dell’assistenza medica, la legge dispone che “nei comuni ove manchi una farmacia e quelle dei comuni limitrofi siano molto distanti e di difficile accesso, potrà il Prefetto, sentito il Consiglio provinciale sanitario, concedere autorizzazione al medico condotto di tenere presso di sé un armadio farmaceutico”. Tale legge, dunque, afferma il principio del libero esercizio della farmacia che viene a configurarsi quale bene patrimoniale privato liberamente trasferibile anche a non farmacisti e avviabile senza vincoli e limitazioni territoriali eccetto l’obbligo della direzione responsabile di un farmacista che, però, non necessariamente deve essere titolare o proprietario della farmacia. Tutto ciò provoca nell’arco di un ventennio un’elevatissima concentrazione di farmacie nelle grandi città o nei centri altamente popolati ed il parallelo abbandono dei centri a bassa densità di popolazione(12) . 4. Farmacia comunale e Farmacia pubblica 4.1 Il 1° luglio 1900, il Comune di Reggio Emilia assume la gestione e la proprietà del servizio farmaceutico. Nasce, così la prima Farmacia comunale addetta alla distribuzione gratuita dei medicinali ai poveri assistiti dal Comune. Da tale data la spedizione delle ricette mediche e la somministrazione di presidi ortopedici per l’assistenza sanitaria dei malati poveri ammessi alla cura gratuita a carico del Comune viene effettuata esclusivamente nella Farmacia comunale allocata in alcuni vani a pian terreno dello stesso Municipio. L’iniziativa rappresenta un’esperienza senza precedenti, la prima in Italia. 4.2 Il 28 marzo 1903 la legge Giolitti disciplina l’assunzione diretta dei pubblici servizi da parte dei Comuni, fenomeno in continua espansione in tutta Italia. Il 13 ottobre 1903, la Farmacia Comunale di Reggio Emilia viene aperta al pubblico pagante: a tutti cittadini viene esteso il servizio di vendita di medicinali e altri prodotti farmaceutici. Nasce la Farmacia Centrale (prima farmacia “pubblica”). Dopo la fase di sperimentazione e consolidamento, inizia quella di completa municipalizzazione dell’azienda. 5. Legge Giolitti-Tedesco 5.1 Il 22 maggio 1913 viene approvata la legge n. 468 (Gazzetta Ufficiale n.126 del 31 maggio 1913) recante disposizioni sulla autorizzazione all’apertura ed all’esercizio delle farmacie nota come Legge Giolitti-Tedesco, entrata in vigore il 13 luglio 1914, che fissa dei punti fermi in
  • 13. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 38 termini di regolamentazione farmaceutica abolendo antichi privilegi, risolvendo questioni a lungo controverse, fissando delle norme giuridiche sulla professione di farmacista. In particolare, sono definiti i criteri di legittimità per la classificazione delle farmacie e vengono definitivamente aboliti i privilegi riconosciuti alle farmacie di antico diritto. La legge, in effetti, afferma il principio che l’assistenza farmaceutica alla popolazione e, quindi, l’esercizio della farmacia, è un’attività primaria dello Stato, esercitata direttamente attraverso gli Enti locali (Comuni) o delegata a privati per l’esercizio in regime di concessione governativa. La farmacia, dunque, in quanto concessione governativa ad personam, non può essere né comprata, né venduta, né trasferita per successione o a qualsiasi altro titolo mentre la titolarità può essere conseguita esclusivamente per concorso pubblico espletato sulla base dei soli titoli di carriera e di servizio dei partecipanti. La concessione dura quanto la vita del titolare e può essere revocata in qualsiasi momento nelle ipotesi previste dalla legge. Il titolare di farmacia, pur rimanendo un privato, è vincolato da un rapporto di subordinazione speciale alla pubblica amministrazione sanitaria che ha facoltà di imporre obblighi, adempimenti e limitazioni all’esercizio nel preminente interesse pubblico. L’apertura delle farmacie non è più discrezionale ma avviene sulla base della prima pianta organica delle sedi farmaceutiche, secondo un criterio che si basa sul numero di residenti. Questa legge, inoltre, mantiene la separazione tra titolarità dell’azienda e conduzione professionale della stessa, con la figura del farmacista direttore responsabile che sostituisce il titolare non farmacista o temporaneamente impedito. Al titolare è consentito di operare in regime di monopolio assoluto nel settore dei farmaci, prezzo al pubblico, unico e inderogabile e con margine anch’esso fissato e garantito per legge. Con tale legge si ha anche l’introduzione dell’intervento pubblico nel settore farmacia mediante la gestione da parte dei Comuni che sono autorizzati ad attivare esercizi farmaceutici ogni volta che se ne determina l’esigenza, in maniera del tutto discrezionale, anche al di fuori dei limiti imposti dalla pianta organica. Al fine di salvaguardare i diritti precostituiti, vengono emanate norme transitorie e le farmacie sono divise in: farmacie legittime, sorte in conformità alle leggi degli Stati preunitari alle quali è consentita la prosecuzione dell’attività; farmacie illegittime, che devono essere chiuse in quanto sorte in violazione dell'ordinamento preesistente e risultanti in contrasto anche con le nuove disposizioni; farmacie tollerate, autorizzate a continuare l’attività benchè in difformità delle leggi preunitarie giacchè ritenute conformi all’indirizzo della legge Giolitti. Inoltre, per la tutela del diritto di proprietà della farmacia correlato all’acquisto effettuato dai titolari sulla base delle leggi precedenti, viene consentito che le farmacie legittime e quelle tollerate possano essere vendute una sola volta. A seguito della vendita, anche queste farmacie perdono il diritto di trasferimento e, conformandosi al principio generale stabilito dalla legge Giolitti che vieta la compravendita, diventano farmacie di diritto ordinario come tutte le altre. Anche nel caso del figlio o del coniuge del titolare deceduto non è consentita la successione diretta per cui la farmacia deve essere posta a concorso, anche se solo formale, poiché una disposizione particolare prevede che la condizione di figlio o coniuge superstite, purché farmacista, è titolo assoluto di preferenza. Se il figlio o il coniuge sono iscritti al corso di laurea in farmacia possono continuare a gestire la
  • 14. Raimondo Villano 39 farmacia purché sia nominato un direttore tecnico responsabile farmacista fino al compimento degli studi universitari. Oltre ad assicurare l’assistenza farmaceutica a tutti i cittadini (di cui buona parte è costituita da indigenti, disoccupati e accattoni), la Legge Giolitti all’articolo 17 stabilisce che la Farmacopea Ufficiale deve contenere gli elenchi dei prodotti in essa iscritti la cui vendita è sia libera a tutti senza restrizioni sia permessa ai non farmacisti con l’osservanza di speciali condizioni e restrizioni e con l’indicazione delle quantità minime di vendita. Il successivo articolo 18 stabilisce al primo comma che la vendita al pubblico di medicinali a dose e forma di medicamento non è permesso che ai farmacisti e deve effettuarsi nella farmacia sotto la responsabilità del titolare dell’esercizio. Il combinato disposto di questi due articoli, collegato con la mancanza di qualsiasi norma regolamentare, suscita grande scalpore. Da una parte i farmacisti che, forti del diritto che la nuova legge ha loro riconosciuto, si oppongono tenacemente alla vendita fuori della farmacia (nelle drogherie in particolare) di prodotti che rientrano nella definizione di medicinale, arrivando fino a minacciare i droghieri, i grossisti ed i fabbricanti di gravi responsabilità penali. Dall’altra i droghieri, che sono in stato di agitazione, insistono a voler vendere quei prodotti che rientrano nella definizione di medicinale facendo, tra l’altro, presente che la non avvenuta pubblicazione della nuova Farmacopea Ufficiale rende inapplicabili i disposti succitati. È evidente che le tabelle 9 e 10 della terza edizione della Farmacopea non sono più attuali. In verità, nella discussione in Aula, l’articolo18 è oggetto di critiche per i dubbi che possono nascere nella sua interpretazione ed anche perché lo stesso Presidente del Consiglio On. Giolitti dichiara che se le specialità medicinali contengono solo prodotti indicati nell’elenco dei prodotti di libera vendita, anche la specialità stessa può vendersi liberamente. Pertanto, il Governo è invitato ad intervenire affinché provveda sia alla revisione delle due tabelle succitate, sospendendo nel frattempo l’applicazione degli articoli di legge interessati, sia provvedendo a pubblicare al più presto una nuova Farmacopea. In tale Legge, inoltre, è ribadita la necessità che il farmacista abbia “Patente e Diploma di Spetiale”, requisito di buona condotta nonché autorizzazione governativa regolante la vendita dei farmaci e l’ubicazione delle farmacie in rapporto con gli abitanti della città. L’articolo 28 della legge, poi, stabilisce che ai vecchi proprietari di tali farmacie e ai loro eredi sia garantito il diritto di esercizio per una durata trentennale e, trascorso tale termine, il privilegio si ritiene definitivamente estinto con l’unica eccezione, in termini esclusivamente temporali, concessa ai proprietari con qualifica ufficiale di farmacista come proroga del suddetto privilegio fino al termine della loro vita. Tutto ciò previa presentazione dei titoli comprovanti la concessione privilegiata, da effettuarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge stessa. L’articolo 28 sancisce, quindi, un nuovo sistema fondato sull’autorizzazione di carattere personale rilasciata a seguito di regolare concorso: il vincitore del concorso non può cedere o alienare la farmacia ad altri, né trasmetterla per eredità; cosicché gli eredi, a parità di titoli, sono solamente preferiti agli altri concorrenti. Con tale legge, inoltre, accolte e integrate non di rado antiche suddivisioni, la definizione della pianta organica delle farmacie avviene, con la suddivisione in sedi del territorio urbano(13) . Sulla base di tale pianta è fissato, dunque, il numero delle farmacie che è in ragione di una ogni
  • 15. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 40 cinquemila abitanti e va limitato secondo il bisogno reale della collettività e fissato, nello specifico caso per caso, dal Prefetto che si sostituisce al Protomedicato(14) . La legge, per accontentare i Comuni, i Farmacisti “rurali” e i Farmacisti di Antico Diritto della città, riconosce a favore delle Amministrazioni Pubbliche una Farmacia Comunale oltre il numero legale che ne stabilisce una ogni 5000 abitanti, accetta il “monopolio” costituito dai Farmacisti “rurali”che si sono consorziati in forma di cooperative e lascia i vecchi “privilegi” del governo Austriaco ai farmacisti di Antico Diritto (per chi abbia “aperto bottega” prima del 1835). L’ordinamento Giolitti resta in vigore sino al 1968. 5.2 Negli anni successivi, in riferimento alla Legge Giolitti, si sentono spesso critiche che parlano di “privilegi delle farmacie” e di “diritti feudali” dei farmacisti titolari delle farmacie in esercizio; a ciò sono opposte argomentazioni sostenenti che “il fatto che le farmacie non siano trasmissibili per cessione fra farmacisti, si è praticamente dimostrato inadatto ed è a causa di grave danno per l’esercizio professionale farmaceutico(15) ” e che “trascorso il periodo provvisorio della commerciabilità delle farmacie, queste sono ora nella maggior parte a concessione personale e assegnate solo per concorso: quindi praticamente espropriate(16) ”. Altri attacchi alla legge Giolitti sostengono l’effettiva sua scarsa rilevanza sociale mentre in difesa si sostiene che la legge “non fu promossa dal Giolitti per proteggere i farmacisti, ma fu voluta esclusivamente nell'interesse sociale della sanità pubblica e con lo scopo di dare alla popolazione il miglior servizio farmaceutico, al minor costo e con le maggiori comodità possibili. Venne infatti contemporaneamente l'imposizione della tariffa di Stato per la vendita dei medicinali e la spedizione delle ricette, e successivamente la regolamentazione delle specialità il cui prezzo deve venir approvato dal Ministero. Il costo della prestazione farmaceutica al cittadino viene quindi sempre stabilito dallo Stato il quale controlla che esso sia il più basso possibile in rapporto alle necessità dell'industria e a quelle di esercizio delle farmacie(17) ”. Altri duri attacchi in questa epoca provengono, inoltre, dai fautori dell’istituzione di una seconda farmacia nei centri abitati rurali, “tostochè essi abbiano raggiunto una popolazione di 6000-7000 abitanti” e sono tesi sia a provocare un ribasso dei prezzi spezzando il monopolio del farmacista unico creando concorrenza sia a permettere ad un farmacista collaboratore la possibilità di diventare titolare di una farmacia propria. Alla prima tipologia di offensiva si controbatte sostenendo che “occorre ricordare ancora una volta che per le prestazioni farmaceutiche vi è la tariffa di Stato e per le specialità il prezzo fisso; aprendo una nuova farmacia è molto probabile e razionale che fra i due professionisti si formi un giusto accordo di non scendere sotto tali prezzi perche essendo per ciascuno di essi la popolazione da servire assai inferiore alla quota di 5000, essi possano ricavare dalla insufficiente clientela il reddito necessario a loro e alle famiglie(18) ”. Alla seconda tipologia di offensiva si controbatte sostenendo che “è bene considerare che, mentre con la prima farmacia insediata in centri rurali che ne sono sprovvisti si porta un immediato effettivo vantaggio agli abitanti del luogo, si permette lo stabilirsi in paese di un professionista che rappresenta un elemento di progresso nella vita sociale e si sottrae molta clientela alle farmacie
  • 16. Raimondo Villano 41 già esistenti nei Comuni vicini ove gli abitanti erano costretti a recarsi con loro grave disagio(19) ”, “per necessità di cose la nuova farmacia dovrà essere in posizione meno centrale di quelle esistenti, cioè alla periferia dell'abitato(20) ” con rischi di ridotto fatturato per cui “per queste nuove farmacie uniche, qualora il reddito fosse insufficiente, si potrà richiedere ai Comuni la concessione di adeguati sussidi(21) ”. 6. Impianto ed esercizio comunale di farmacia, commercio di erbe e abilitazione professionale 6.1 Il 15 ottobre 1925 è promulgato il Regio Decreto n. 2578 il cui Capo I art. 1 comma 6 intitolato “Impianto ed esercizio di farmacie” riporta che “i comuni possono assumere nei modi stabiliti dal presente testo unico, l’impianto e l’esercizio diretto dei pubblici servizi e segnatamente di quelli relativi a (…) impianti ed esercizi di farmacie”. 6.2 Nel 1930 e 1931 sono emanati i Decreti che regolarizzarono tutta la complessa materia per la salvaguardia, la coltivazione e il commercio delle piante aromatiche ed officinali. Nascono commissioni di esperti e centri particolari con provetti erboristi e si istituiscono Corsi di Erboristeria presso alcune Facoltà di Farmacia e Centri Sperimentali come, ad esempio: presso l’Orto Botanico di Pavia con la direzione del Prof. Gino Pollacci; presso la Clinica Medica di Genova, sotto la consulenza dei Proff. Giuseppe Sabatini e Alberico Benedicenti (illustre farmacologo e storico della Medicina); presso l’Orto Botanico di Napoli a cura del Prof. Biagio Longo. 6.3 Il 31 agosto 1933, con Regio Decreto n. 1592 è approvato il Testo Unico delle Leggi sull’Istruzione Superiore, le Scuole di Farmacia vengono trasformate in Facoltà con ordinamento proprio e assumono anche formalmente il nome di Facoltà di Farmacia mentre la durata del corso di laurea è stabilito in quattro anni e il corso di Diploma di Farmacia non è più svolto(22) . Il Testo Unico all’articolo 172 stabilisce che “i titoli di studio rilasciati dalle università hanno esclusivamente valore di qualifiche accademiche. L’abilitazione all’esercizio professionale è conferita a seguito di esami di Stato, cui sono ammessi soltanto coloro che abbiano conseguito presso università i titoli accademici”, mentre all’articolo 178 dispone che “la qualifica di specialista in qualsiasi ramo di esercizio professionale può essere assunta soltanto da coloro che abbiano conseguito il relativo diploma secondo quanto viene stabilito dagli statuti delle Università e degli Istituti superiori. Chi contravvenga alla disposizione, di cui al comma precedente, incorre nella esclusione dall'albo professionale nel quale è iscritto, senza pregiudizio delle altre pene previste per gli esercenti abusivi delle singole professioni. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai professori universitari di ruolo e ai liberi docenti delle materie o parti di materie che sono oggetto delle singole specialità”.
  • 17. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 42 7. Testo Unico delle Leggi Sanitarie T.U.L.S. e Regio Decreto n.1265/34 7.1 Nel 1934, inoltre, vede la luce il Testo Unico delle Leggi Sanitarie T.U.L.S. il cui impianto chiaro ed ineccepibile, però, annulla storici privilegi per i farmacisti consentendo che la farmacia sia assegnata per concorso ai più meritevoli. Il Testo Unico delle leggi sanitarie, tra l’altro, ed il Regolamento del 1938 dispongono che le farmacie devono essere provviste di un certo numero di sostanze medicinali prescritte come obbligatorie nella Farmacopea e che la stessa le riporti in un’apposita tabella. 7.2 Il 27 luglio 1934, poi, è promulgato il Regio Decreto n.1265 (art. 170) che dispone la punibilità con l’arresto del reato di comparaggio di medicinali, ovvero per il medico o il veterinario che ricevano per sé o per altri denaro o altra utilità o ne accettino la promessa allo scopo di agevolare, con prestazioni mediche o in qualsiasi altro modo, la diffusione di specialità medicinali o di ogni altro prodotto ad uso farmaceutico.
  • 19. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 104
  • 20. Raimondo Villano 105 (1) Circolare n. 1900 del 30 ottobre 1846; Archivio di Stato di Napoli, Fondo Regio Protomedicato, fascio 139, Disposizioni generali per le ispezioni annue dal 1827 al 1861. (2) Decreto 27 dicembre 1815; Uffizio 21 luglio 1832 art. VIII; Sovrano Rescritto 9 giugno 1833; e art. 15 del Regolamento promulgato con Real Decreto del 10 aprile 1850. (3) Norme protomedicali del 7 aprile 1838. (4) Ibid. (5) Secondo le Giunte di Veleno dal 1713 al 1733 ed ai sensi della circolare protomedicale n. 404 del 7 luglio 1841. (6) Ordinamento delle farmacie del Regno delle Due Sicilie del 1850. (7) Griffini R., Incrementi allo studio ed all’esercizio della farmacia, Il Crepuscolo, anno III n. 28, 11 luglio 1852 pp. 445-448. (8) Verucci Giudo, La Chiesa cattolica in Italia dall’Unità a oggi. (9) Torresani Alberto, Storia della Chiesa. (10) Mieli Paolo, Storia e politica. Tra Stato e Chiesa, Rizzoli, giugno 2001, p. 157-163. (11) Cantoni G., La farmacia monastica e conventuale, Cristianità, n. 270. (12) Ministero della Salute, Website, 2006. (13) Sostanzialmente, in realtà, in ordine sparso sul territorio italiano varie ratio di correlazione al rapporto farmacie abitanti sono applicate dai secoli passati; inoltre, già nel corso dell’Ottocento nel Regno delle Due Sicilie è elaborata una suddivisione della città in sezioni a cura del servizio Protomedicale e, in particolare, sono individuate le seguenti sezioni: Avvocata, Vicaria, Chiaia, Porto, San Ferdinando, San Lorenzo, San Giuseppe, San Carlo all’Arena, Montecalvario, Pendino, Mercato; (14) Tale competenza nel tempo è trasferita prima al Medico Provinciale e, poi, dalla Regione cui ancora nei tempi attuali è affidata la gestione. (15) Revisione Straordinaria della pianta organica delle farmacie di Milano e provincia, Bollettino Chimico Farmaceutico, quindicinale di Farmacia fondato da Pietro Viscardi nel 1861 - Anno 88, 15/30 gennaio 1949, numeri 11-12, Società Editoriale Farmaceutica Milano, Istituto De Angeli Milano, pp. XVIII-XX. (16) Ibid.. (17) Ibid.. (18) Ibid.. (19) Ibid..
  • 21. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 106 (20) Ibid.. (21) Ibid.. (22) Pur essendo stato formalmente abolito soltanto negli anni 1970. (23) Effettuate secondo la legge n. 455 del 10 luglio 1910, abolita con il D.L. del 1935. (24) R.D. 1706/38, Art. 46. (25) T.A.R. Sardegna, 29 ottobre 1982, n. 392. (26) Il Giornale del Farmacista F.O.F.I., anno quarto, n. 7, 12 aprile 1989, p. 5. (27) Verdecchia Giorgio, Presi in una rete i dati del Servizio Sanitario, Il Giornale del Farmacista F.O.F.I., anno primo, n. 4, 24 maggio 1986. (28) Consiglio di Stato, Sezione IV, 23 ottobre 1984, n. 217. (29) Fenomeno preceduto da siti minori in prevalenza specializzati nella vendita di grandi quantità di pochi prodotti per nicchie di mercato (ad esempio: per terza età, sportivi, ecc.). (30) Secondo una stima ampiamente per difetto stilata dalla Food and Drug Administration FDA USA, nell’anno duemila esistono oltre 1.000 siti web di e-business farmaceutico. (31) Villano Raimondo, Verso la società globale dell’informazione, Cap. I, Analisi settoriale delle principali applicazioni telematiche, pp. 25, 26; Cap. II, Analisi settoriale dei problemi tecnici di applicazione e/o sviluppo delle tecnologie informatiche, pp. 45, 63, 64; Cap. III, Sicurezza e reati informatici: problemi tecnici, giuridici e normativi, pp. 85:113 Cap. IX, Impatto sociale, pp. 169:176 - Rotary International Distretto 2100 Italia - Edizioni Eidos, gennaio 2000. (32) Un caso clamoroso è quello della giornalista americana Christine Beherens della Wwmt TV del Micigan che riempie provocatoriamente il formulario di una visita virtuale inserendo il nome Tom, la professione gatto domestico, l’altezza 15 cm, il peso 7 kg, l’operazione subita di castrazione nel 1988: ottiene l’invio a domicilio del flacone di Viagra richiesto! (Fonte: Il Farmacista, Farmaci & Internet, Italpromo, n.9, 10 maggio 2001). (33) Castellani Claudio, Niente ricetta e grandi risparmi. Con queste promesse si diffonde il pericoloso business dei farmaci sul web. Che fa leva su nuove paure. A cominciare dall'influenza aviaria, La Repubblica delle Donne, 26 novembre 2005. (34) La sentenza nasce da un ricorso di Federfarma al TAR della Lombardia contro la privatizzazione di 84 farmacie comunali di Milano, affidate in gestione alla società Gehe per 250 miliardi di lire. Il TAR decide di sottoporre la questione alla Corte Costituzionale che riconosce la fondatezza delle argomentazioni di Federfarma. La sentenza della Corte avrà necessariamente conseguenze anche sulle iniziative analoghe promosse dagli altri comuni. Il TAR della Lombardia, sulla base della sentenza della Consulta, decide
  • 22. Raimondo Villano 107 l’annullamento del bando di gara per l’assegnazione delle farmacie comunali di Milano. Il TAR, in particolare, nella sentenza n. 4195/2004, ribadisce la necessità di una netta separazione tra l'attività della produzione/distribuzione intermedia del farmaco e quella di distribuzione finale dei farmaci ai cittadini, in quanto la sovrapposizione di attività in questo campo rischia di condizionare l’offerta dei farmaci. In sostanza, la società di distribuzione intermedia potrebbe favorire la consegna nelle proprie farmacie di alcuni medicinali, ad esempio i più costosi per guadagnare di più ovvero, in accordo con le case produttrici, fornire solo determinati farmaci. In tal modo si condizionerebbe la scelta dei medicinali e si favorirebbero alcune industrie farmaceutiche a scapito di altre. Inoltre, il TAR ha chiarito che l’incompatibilità rilevata dalla Corte Costituzionale non si pone in contrasto con la normativa comunitaria, in quanto quest’ultima riconosce implicitamente agli Stati membri la facoltà di introdurre norme sulla incompatibilità tra esercizio della vendita all’ingrosso ed esercizio della vendita al pubblico dei medicinali. (35) Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, “Farmaci veri, farmaci falsi” - Editoriale, Bollettino di Informazione sui Farmaci, XIV n.3, Ministero della Salute, 2007. (36) Dato fornito dal generale dei NAS Emilio Borghini alla Conferenza della mostra- convegno Sanit di Roma 2006. (37) Ministero della Salute, Bollettino d’informazione dei farmaci, AIFA, anno XII, n.5-6. (38) (35) Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, Farmaci veri, farmaci falsi, Editoriale, Bollettino di Informazione sui Farmaci, XIV n.3, Ministero della Salute, 2007. (39) (36) Dato fornito dal generale dei NAS Emilio Borghini alla Conferenza della mostra- convegno Sanit di Roma 2006. (40) Ministero della Salute, Bollettino d’informazione dei farmaci, AIFA, anno XII, n.5-6. (41) Passalacqua Claudio - Risposta al Ministro della Salute - Atti e Memorie AD 2005, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis - Accademia Romana di Storia della Farmacia e di Scienze Farmaceutiche; Cardoni, settembre 2006. (42) Claudio Castellani, Niente ricetta e grandi risparmi. Con queste promesse si diffonde il pericoloso business dei farmaci sul web. Che fa leva su nuove paure. A cominciare dall'influenza aviaria, La Repubblica delle Donne, 26 novembre 2005. (43) L’Italia negli ultimi anni ha rafforzato la sua cooperazione con enti internazionali: con il Consiglio d’Europa, ad esempio, detiene la vicepresidenza del gruppo ad hoc per la contraffazione dei medicinali. (Fonte: Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, Farmaci veri, farmaci falsi, Editoriale, Bollettino di Informazione sui Farmaci, XIV n.3, pag. 97, Ministero della Salute, 2007). (44) Zucker Howard, Assistant Director-General OMS. (45) Zucker Howard: “Se la contraffazione dei farmaci venisse assimilata al reato di tentato omicidio, perché di questo si tratta, e le pene fossero conseguenti, disporremmo di un deterrente efficace per contrastare il fenomeno” (Il Farmacista, n.4, 23 feb 2006, p. 5).
  • 23. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 108 (46) Nel 2004 sono segnalati 557 casi che hanno riguardato 67 Paesi; nel 2005 sono segnalati 781 casi che hanno riguardato 89 Paesi. (47) Farmacista33, FOFI, 29.06.2006. (48) Bersani Pierluigi, Ministro dello Sviluppo Economico. (49) Norme e Tributi, Deregulation e Fisco per curare i conti, Sole 24 Ore, 2 lug 2006, n.179. (50) F.O.F.I., Farmacista 33, Anno 2, n. 119, 1 luglio 2006. (51) Leopardi Giacomo, Presidente FOFI, Farmacista33., Newsletter, A. 2, n. 119, 1 lug 2006. (52) N.d.A.: tuttavia, è innegabile che negli ultimi anni molte farmacie si sono fortemente compromesse e, talora, in parte snaturate adottando con ostinata miopia sbilanciate pratiche commerciali sia esasperatamente concorrenziali in virtù di elevati sconti che per il ricorso eccessivo a concorsi a premi, operazioni di fidelizzazione e di marketing, non di rado anche sul filo della liceità deontologica professionale, e per l’ampliamento e/o l’approfondimento della gamma dei prodotti commercializzati al limite ed anche ben oltre le stesse tabelle merceologiche di categoria con la conseguente responsabilità sia di parziale banalizzazione di taluni aspetti della professione all’occhio della pubblica opinione che di generazione di una scala di valori delle farmacie in funzione di variabili promozionali economico-finanziarie e non esclusivamente di qualità del servizio (in termini strettamente tecnici, professionali, deontologici, etici, morali, sociali). (53) N.d.A.: di fatto sostanzialmente e progressivamente già logorato, al di là dei pronunciamenti più e meno recenti della Corte Costituzionale, anche dalla scorretta o non vigilata osservanza degli orari di apertura e chiusura delle farmacie e, con rilevante nocumento, dalla tollerata o amministrativamente consentita (da Ordini Professionali e/o Enti Locali) cosiddetta turnazione “volontaria” continua 24/24 ore di talune farmacie non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni. (54) Leopardi Giacomo, Relazione del Presidente del Comitato Centrale, Consiglio Nazionale FOFI, 19 giugno 2008 (Fonte: Farmacia33, 20 giugno 2008). (55) Non farmacia, appunto, titolo riservato agli esercizi pubblici e privati che trattano in esclusiva i farmaci etici rimborsati o meno dallo Stato. (56) Sondaggio di Cittadinanzattiva. (57) Sole 24 Ore, Economia e Imprese, p. 13, 17 agosto 2006. (58) Mercato dei farmaci da banco consentito fuori farmacia nei principali Paesi europei al 2006. Germania: solo vitamine, minerali e prodotti erboristici; Olanda: 84,4% nei drugstore; pressochè ovunque previa licenza (le farmacie sono pochissime); Irlanda: otc e alcuni farmaci in supermercati e distributori di benzina; Austria: otc solo in alcuni negozi alimentari con speciale autorizzazione; Gran Bretagna: otc e altri farmaci di una lista ufficiale anche nei supermercati e grocery stores; Finlandia: solo in farmacia; Norvegia: ovunque; Danimarca: ovunque (le farmacie, però, sono in rapporto di 1 ogni 17mila abitanti; Belgio: solo in farmacia; Francia: solo in farmacia (che, però, sono
  • 24. Raimondo Villano 109 ovunque, anche nei supermercati). (Fonte: Sole 24 Ore, Economia e Imprese, pag. 13, giovedi 17 agosto 2006); Portogallo: previsto ma non ancora attuato il canale nella grande distribuzione; Spagna: nei supermercati; Grecia: solo prodotti da banco con pochi effetti collaterali. (Fonte: Il Mattino, 13 agosto 2006, p. 19). (59) Nei primi mesi del 2008 risulta che il 10% dei clienti di una farmacia entra e chiede un prodotto preciso per l’automedicazione, indicando sempre anche la marca, ben il 56% chiede generici sciroppi per la tosse o pillole contro il mal di testa mentre il 34%, contro il 6-7% fino ai primi anni ’90, entra in farmacia con le idee confuse. (Giampietri Roberto - docente di Aspetti di economia e marketing dei medicinali della Facoltà di Farmacia dell’Università di Milano - seminario Assofarm, Roma 10 marzo 2008). (60) All’inizio del 2008 in Italia circa 3.000 farmacie hanno rinnovato i propri spazi espositivi ponendo al centro il consumatore, con una spesa che giunge fino 400 mila euro. (Giampietri Roberto, Ibid; Fonte: Farmacista 33, 10 marzo 2008). (61) Ad esempio, Narcan, Sodio Cloruro 0,9%, Acqua per preparazioni iniettabili, Salvituss, Levotuss, Danka. Ovviamente tali medicinali possono essere dispensati in regime di Sistema sanitario nazionale esclusivamente dalle farmacie; tuttavia il Ministero non esclude una futura riclassificazione di tali prodotti. (62) Mandelli Andrea, vicepresidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, inchiesta pubblicata sul Messaggero di Roma, 20 dicembre 2006. (63) Garrisi Enrico, Professionisti ieri e oggi, Punto Effe, a. VIII, n. 4, 8 mar 2007, pp. 32-37. (64) Vittadini Giorgio, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà, intervento in occasione del Meeting di Rimini 2006 di Comunione e Liberazione per l’amicizia dei popoli. (65) L’Europa, ricorda uno studio di Health Policy, ha per lungo tempo regolamentato l’accesso alla titolarità della farmacia, la sua attività e anche i margini di profitto. Recentemente, in molti Paesi si è pensato di invertire la rotta, per stimolare la competizione. È il caso di Islanda e Norvegia, che hanno avviato la deregolamentazione tra il 1996 e il 2001, permettendo la titolarità di più farmacie e la competizione sul prezzo. Il risultato più immediato, in entrambi i Paesi, è stata l’integrazione orizzontale del mercato e la concentrazione; in Norvegia, inoltre, si è osservata l’integrazione verticale, con l’arrivo dei grossisti nella proprietà delle farmacie. Nel 2004, riporta lo studio, due gruppi in Islanda e tre in Norvegia controllano rispettivamente l’85 e il 97% del mercato (Anell A., Deregulating the pharmacy market: the case of Iceland and Norway, Health Policy. 2005 Dec; 75 (1) : 9 -17). (66) Nello Stato del Minnesota (USA), dal 1992 al 2002, l’assetto proprietario della farmacie è cambiato: all’inizio del periodo vi sono due farmacie di comunità per ciascuna farmacia appartenete a una catena, nel 2002 il rapporto è di 1 a 1. (67) Circolare Presidenza Federfarma, 11 gennaio 2007. (68) Il peggio che avanza, Primo piano legale a cura dello Studio dell’Avvocato Bruno Riccardo Nicoloso, Punto Effe.
  • 25. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 110 (69) Leopardi Giacomo, Il futuro? Meglio crearlo che scoprirlo, Il Farmacista FOFI, Editoriale, 13 aprile 2007, p. 3. (70) Abs e/o rimaneggiamento da: relazione presidente Ordine dei Farmacisti di Brindisi, Assemblea annuale 2006. (71) Costantinopoli, Battistero della Basilica S. Sofia: “Lavati gli errori e non solo la faccia”. (72) Vico Giovanbattista, Scienza nuova. (73) Pseudonimo del siriano libanese Ali Ahmad Said Isbir. (74) Sondaggio sul profilo dell’utente che usa la Rete per cercare informazioni sulla sua salute presentato nel 2007 a Roma da Millward Brown Elfo per conto di Google Italia, holding italiana del più importante motore di ricerca mondiale, e della casa editrice medico-scientifica Edra in collaborazione con il motore di ricerca sui temi della salute e della sanità. (75) Ippolito Salvatore, Capo servizio clienti di Millward Brown Elfo. (76) Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, Farmaci veri, farmaci falsi, Editoriale, Bollettino di Informazione sui Farmaci, XIV n.3, p. 97, Ministero della Salute, 2007. (77) Abs: Turno Roberto, Liberalizzazioni. Ok della Camera, Il Sole 24 Ore, 30 maggio 2007. (78) In pratica delle norme che rendevano possibile l'acquisizione dell'idoneità alla titolarità della farmacia soltanto a seguito del superamento del concorso abilitante oppure dopo il completamento di due anni di pratica professionale certificata. (79) Su cui il relatore Andrea Lulli (Ulivo) si è detto favorevole mentre il Governo si è rimesso al voto dell’Aula che ha approvato con 247 voti a favore, 201 contro e 5 astenuti; contrario il Centrodestra, comprese le forze liberali e liberiste. (80) Deputato Sergio D’Elia (Rosa nel pugno). (81) Caprino Franco, Segretario Federfarma - abs da: Turno Roberto, Al supermercato i farmaci di fascia C, Il Sole 24 Ore, 30 maggio 2007, n.147. (82) Federfarma, Newsletter, 05 giugno 2007. (83) Ministero della Salute, Ufficio Stampa, Farmaci di Classe C. Turco: no alla vendita nei supermercati di quelli con ricetta. Chiederò al Senato di correggere decisione Camera di ieri, Comunicato n. 128, 30 maggio 2007. (84) Cerroni Giuseppe, Direttore gen. Comunicazione e Affari istituzionali Autogrill S.p.A. (85) Ibid. (86) Nota scritta del Presidente della Consulta di Bioetica Maurizio Mori.
  • 26. Raimondo Villano 111 (87) Poretti Donatella, parlamentare radicale della Rosa nel pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali della Camera (Fonte: Farmacista 33, 13 marzo 2008). (88) Volonté Luca, capogruppo UDC alla Camera (Fonte: Farmacista 33, 13 marzo 2008). (89) Bianco Amedeo, Presidente Federazione Nazionale Ordini Medici e Odontoiatri FNOMCeO, La Stampa, marzo 2008. (90) Turco Livia, Risposte ai lettori in video-chat, website quotidiano L’Unità - marzo 2008. (91) Falconi Mario, Presidente Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma (Fonte: Farmacista33, 7 aprile 2008). (92) La catena cooperativa leader con un giro di affari di 12 mld di euro. (93) Leopardi Giacomo, Relazione del Presidente del Comitato Centrale, Consiglio Nazionale Fofi, Roma 19 giugno 2008. (94) Consiglio Nazionale Fofi, Roma 19 giugno 2008. (95) Puato Alessandra, Coop, quanto è amara la medicina da banco, Corriere della Sera, n. 20, 26 maggio 2008. (96) Benfenati Laura, La prossima mossa, Editoriale, Punto Effe, n. 11, 19 giugno 2008. (97) Fonte: Farmacista33. (98) Federfarma, Newsletter, 16 luglio 2008. (99) Federfarma, Filodiretto, Newsletter, 17 luglio 2008. (100) Iter di esame iniziato in Senato della Repubblica il 17 settembre 2008. (101) Parafarmacie: nubi e brividi-Ipotesi di lavoro: lista Aifa con pochi Otc senza farmacista al bancone, Il Sole 24 Ore Sanità, 2/8 settembre 2008. (102) Con l’assistenza dell’Avvocato Antonella Anselmo, legale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. (103) Forum 2008 Sanità Futura di Cernobbio (Como). (104) Stima contenuta nell’intervento svolto dal Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA Nello Martini al Forum 2008 Sanità Futura di Cernobbio (Como). (105) Ibid.. (106) Stime del Centro Studi dell’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, 2008 (fonte: Farmacista33, 10 marzo 2008).
  • 27. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 112 (107) Dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco illustrati da Giovanna Romeo, dirigente Affari amministrativi AIFA, al Forum Sanità Futura 2008 di Cernobbio (Como). (108) Ibid. (109) Genazzani A. A e Pattarino F., “Difficoltà nella produzione di farmaci identici dal punto di vista della tecnologia farmaceutica” abs Review Article, Drugs in R & D - Tecnologia farmaceutica e farmaci generici Wolters Kluwer Health - Adis - Estratto da Drugs R D 2008, vol. 9, N. 2: 65-72 ISSN: 1174-5886. (110) In Italia, ad esempio, l’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA con specifici studi nonché sul suo Bollettino in editoriali e servizi. (111) Ibid. (112) In Italia una simile struttura funzionale è caldeggiata dalla Società Italiana di Farmacologia SIF. (113) www.fda.gov/cder/ob/. (114) Leopardi Giacomo, Generici: e se copiassimo gli USA?, Editoriale, Il Farmacista, n. 508, 14 marzo 2008, p.3. (115) Esposto, segnalazione e lettera dell’Assessore alla Salute della Regione Toscana, Enrico Rossi, in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Stato-Regioni, presentati rispettivamente alla Procura della Repubblica di Firenze, all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ed ai Ministri dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti e del Lavoro, Salute e Politiche sociali Maurizio Sacconi nel giugno 2008. (116) La stessa Federfarma a giugno 2008 invita il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ad un confronto sul tema, dichiarando la propria disponibilità “a collaborare per individuare soluzioni che possano consentire allo Stato di ottenere un risparmio maggiore, eliminando eventuali distorsioni” (fonte: Federfarma, Newsletter, 20 giugno 2008).
  • 29. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 114
  • 30. Raimondo Villano 115 “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” Albert Einstein Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: General Manager Villano International Business Team dal 2012 (attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma, previdenza, edilizia- restauro, import- export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C., già pontificia Tiberina, Studi Melitensi, Medical Tradition Smithsonian Institution-USA, International Society History Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia, Soc. Napoletana Storia Patria, a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt- Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per il Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO,
  • 31. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 116 Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.- Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono- Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 810 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor; oltre 50 libri (di cui 14 nella sola versione italiana con complessive 35 edizioni e 19 ristampe, numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 80 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda Authority File UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (IT); Biblioteca Fondazione Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 190 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * * Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof.
  • 32. Raimondo Villano 117 Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 80 multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009). “Ho imparato così tanto da voi, Uomini… Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” Gabriel Garcia Marquez
  • 33. Riforme del servizio farmaceutico dall’Unità d’Italia a inizio XXI secolo 118