SlideShare a Scribd company logo
La coordinazione è la capacità che ci permette di
svolgere un qualsiasi movimento, semplice o
complesso che sia, più aderente possibile all’esatta
immagine motoria elaborata dal cervello; cioè
permettere la perfetta cooperazione dei vari gruppi
muscolari al fine di ottenere una sequenza
fluida, nonché la precisione del movimento mediante
i riflessi, evitando qualsiasi sforzo muscolare inutile.
Le Capacità Coordinative
Una buona coordinazione è quella che
consente di rendere il più aderente possibile
un atto motorio al suo stesso schema mentale
e, quanto più chiaro risulta
quest’ultimo, maggiore sarà la capacità di
controllo e regolazione del movimento
Le Capacità Coordinative
Capacità coordinative generali
Le Capacità Coordinative
Possono essere suddivise in :
Capacità coordinative speciali
Le CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI sono:
Capacità di adattamento e
trasformazione dei movimenti
E’ la capacità di cambiare,
trasformare ed adattare il
programma motorio alla
modificazione improvvisa della
situazione o delle condizioni
esternev (diverse da quelle
abituali nelle quali si è appreso
il movimento), per cui il
risultato del movimento non
cambia o cambia solo di poco.
Capacità di controllo
motorio
Così si definisce la
capacità di controllare il
movimento secondo lo
scopo previsto, cioè di
raggiungere esattamente
il risultato programmato
del movimento/esercizio.
Capacità di apprendimento
motorio
Essa consiste
nell’assimilazione e
nell’acquisizione di
movimenti o in prevalenza, di
parti di movimenti,
precedentemente non
posseduti, che devono poi
essere immediatamente
stabilizzati.
 Coordinazione oculo-motoria globale
 Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica
 Coordinazione fine delle mani
 Capacità di combinazione o dissociazione
motoria
 Equilibrio statico e dinamico
 Lateralizzazione
 Capacità di organizzazione motoria spaziale
 Capacità di organizzazione motoria temporale
Le CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI sono:
Coordinazione oculo-motoria
Coordinazione oculo-motoria globale:
sono attività che richiedono un controllo visivo
continuo ed un adattamento della motricità globale
allo spazio in condiz. statica e in movimento
Esempio: camminare o correre in mezzo a
piccoli attrezzi sparsi in tutta la palestra senza
toccarli
Presuppone lo sviluppo dell’attenzione visiva e della
rapidità di reazione
Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica:
sono attività che richiedono un controllo visivo continuo e un
adattamento della motricità dell’arto superiore o inferiore allo spazio
statico o in movimento
il corpo intero non si sposta molto, serve da supporto alla motricità
dell’arto
Sono più complesse di quelle oculo-motorie globali che le preparano e le
sostengono
Esempi: lanci di precisione di palle di diverse dimensioni e
materiali, palleggi, ricezione, colpire bersagli, calciare una palla in
porta, fare uno slalom
Nei lanci si possono adattare distanze, direzioni, velocità, modalità di
contatto con la palla
Si possono variare gli attrezzi (foulard, nastri, cerchi)
Coordinazione fine delle mani:
sono attività che richiedono l’uso differenziato e la
presa di coscienza delle dita.
Sviluppano l’agilità e la precisione
Esempi: opporre il pollice alle altre dita, arrotolare
un filo su un rocchetto, fare e disfare
nodi, ritagliare, costruire delle forme con degli
stecchini, cucire ecc.
Capacità di combinazione o
dissociazione motoria
Capacità di collegare in una struttura motoria
unitaria e coerente più forme autonome e parziali
di movimento, che si possono presentare in
successione temporale, o anche simultaneamente
Esempio: assunzione di posture fra loro
concatenate, oppure apro le
gambe, chiudo, due saltelli a piedi uniti e una
capriola, oppure saltellare su un piede mentre
si palleggia
Equilibrio
E’ il risultato dell’adattamento neuro-motorio
alle necessità della posizione eretta e
dipende dall’insieme delle reazioni tonico-
posturali alla forza di gravità.
I riflessi dell’equilibrio sono determinati dalle
informazioni provenienti da tre fonti
sensitive: sensazioni plantari,
propriocettive e vestibolari (legate alla
posizione del capo)
L’uso del canale visivo rafforza l’equilibrio
• Si realizza in situazione statica, dinamica o statico-dinamica
in volo
• Favorisce l’autocontrollo, la concentrazione, la percezione
del proprio tono muscolare (schema corporeo)
• Viene stimolato in modo progressivo attraverso
1. la riduzione della base di appoggio (stare su un piede a occhi
chiusi))
2. l’innalzamento della base di appoggio (camminare sulla
trave)
3. le rotazioni veloci attorno agli assi corporei (fare una
capriola)
4. l’azione di forze esterne che tendono a disturbare
l’esecuzione (portare un compagno in piedi su un tappeto
sollevandolo)
Esercizi a corpo libero
3) Saltelli su un piede verso avanti e verso dietro (per 2,5-3 m.).
4) Camminare su una riga (di 2,5-3 m.) verso avanti e verso
dietro
5) Dopo 3-4 rotazioni complete su se stessi camminare su una riga (di 2,5-3 m.).
6) Da stazione eretta oscillare una gamba sul piano sagittale.
7) Da stazione eretta oscillare una gamba sul piano frontale.
Trave
8) Andature:
a) verso avanti; b) laterale; c) verso dietro;
d) in semiaccosciata; e) scavalcando piccoli ostacoli.
Percorso di equilibrio
9) Vari attrezzi:
a) camminare all'indietro su una riga (di 2,5-3 m.);
b) camminare su una trave;
c) camminare su mattoncini (10-12 mattoncini);
d) saltelli nei cerchi con un solo piede.
Giochi di equilibrio
10) Camminare con 3 mattoncini (per 2-2,5 m.).
11) Spinte con le mani:
a) da stazione eretta;
b) da semipiegamento delle gambe.
La lateralità
La lateralità è determinata dalla dominanza di un emisfero
cerebrale nell’iniziare, nell’organizzare ed eseguire l’atto
motorio.
 Dipende da una accelerazione di sviluppo dei centri sensitivo-
motori di uno degli emisferi cerebrali rispetto all’altro.
 A 2/3 anni la dominanza è fluttuante, anche se l’uso di una
mano predomina sull’altra
 Nello sviluppo psicomotorio normale si stabilisce in modo
definitivo verso i 6-7 anni
 La lateralità non è solo manuale, ma anche
visiva, podalica, uditiva e non sempre coincidono
 Sembra che la prima a comparire sia quella uditiva
Come educare la lateralità
1. Favorire la consapevolezza delle diverse parti
corporee e la strutturazione dello schema corporeo,
attraverso lo sviluppo delle capacità senso-percettive e
della funzione di interiorizzazione
2. stimolare la conoscenza del proprio corpo in
riferimento allo spazio esterno (concetti topologici di
sopra, sotto, avanti, dietro, di lato, dentro, fuori, più in
alto, più in basso, in mezzo rispetto al proprio corpo)
3. favorire la distinzione della destra e della sinistra del
proprio corpo attraverso interventi specifici di rinforzo
della lateralità (coordinazione oculo-motoria globale,
oculo-manuale e coordinazione fine)
Prove motorie per definire la
lateralità
Arti superiori
 3 lanci di precisione di una pallina dentro un canestro
 palleggi consecutivi a terra di una palla tipo basket o
pallavolo
 gioco di destrezza individuale, tipo lancio palla in alto e
ripresa con una mano
Arti inferiori
 3 tiri a rete di un pallone
 fare un percorso tipo slalom (cerchi o birilli) spingendo la
palla con un piede
 tracciare un percorso con 6-8 cerchi, dire di correre
ponendo ogni volta un piede dentro i cerchi
Capacità di organizzazione
motoria spaziale
Presuppone due aspetti:
1. Lo spazio come significante nella
comunicazione non verbale (es.
distanze interpersonali nella
prossemica)
2. Lo spazio come risultante dell’attività
senso-motoria, percettiva e
rappresentativa
La maturazione della capacità di organizzazione
motoria spaziale implica la capacità di:
 valutare le distanze
 discriminare le forme
 discriminare le dimensioni
 individuare i rapporti topologici ed euclidei
Tali capacità derivano da attività di esplorazione
finalizzate sullo spazio e dipendono da operazioni
pratiche e mentali: riproduzione di
modelli, rappresentazioni di trasformazioni nello
spazio conoscenza della forma mediante il tatto
NOZIONI SPAZIALI
Topologia
La capacità di organizzazione motoria nello
spazio presuppone l’acquisizione dei concetti
topologici che permettono al bambino di
orientare se stesso nello spazio rispetto agli
oggetti e agli altri
(davanti, dietro, al di sopra, al di sotto, di
fianco, lungo a, attorno a,in mezzo, vicino,
lontano, dentro, fuori, alto, basso)
Valutazione delle dimensioni e delle distanze
E’ la possibilità di valutare, confrontandole a livello
percettivo e visivo, le lunghezze degli oggetti e le loro
relative distanze
Esercitazioni
equidistante
crescente
decrescente
Costruire una fila di mattoni equidistanti fra di loro, in ordine crescente e
decrescente
Attenzione, concentrazione e memoria visiva
Si inizia orientando l’attenzione del bambino in condizioni
statiche
esempio: da un sacchetto si tirano fuori degli oggetti in una
successione che il bambino deve ricordare
Si prosegue in situazioni dinamiche
Inventare una traiettoria e di ricordarsela, entrando in tutti i cerchi senza
dimenticarne e senza andare due volte nello stesso, provare tutte le
combinazioni possibili.
1 9
8
7
6
5
4
3
2
Rappresentazione grafica
La trascrizione grafica simbolizza
l’orientamento spaziale e prepara la
capacità di rappresentazione logica
Capacità di organizzazione
temporale
 Capacità di dare un ordine e una successione temporale ai processi
motori, collegandoli fra di loro fino a farli diventare un atto motorio
unico e finalizzato.
 E’ un processo complesso che risente della dinamica contrazione-
decontrazione muscolare soggettiva e della percezione sensoriale
delle sequenze ritmiche del movimento.
 Lo svolgimento temporale si struttura nella dimensione del
prima, dopo, veloce, lento, simultaneo
Bisogna distinguere due aspetti della
temporalità:
1. Espressione del tempo (sincronizzazione senso-
motoria)
2. Rappresentazione del tempo (analisi
consapevole dei rapporti di
successione, durata, simultaneità)
Questi due aspetti dipendono da componenti
neuropsicologiche diverse, l’una dipende
primariamente dalle caratteristiche emotive e
toniche del bambino, l’altra da quelle cognitive
Caratteristiche della temporalità
Percettive:
 Timbro, volume, altezza
 Durata, intervallo, velocità
 Successione, simultaneità
Metrica
Misura
 Raggruppamenti, cadenze
Ritmo
Esercizi vari
Alcuni esercizi per il miglioramento delle Capacità Coordinative
Altri esercizi per il miglioramento delle Capacità Coordinative

More Related Content

What's hot

sviluppo motorio
sviluppo motoriosviluppo motorio
sviluppo motorio
imartini
 
31 esercizi volley
31 esercizi volley31 esercizi volley
31 esercizi volley
Calzetti & Mariucci Editori
 
4 pier lez_capacità_coordinative_ge11
4 pier lez_capacità_coordinative_ge114 pier lez_capacità_coordinative_ge11
4 pier lez_capacità_coordinative_ge11imartini
 
Proceso metodologico
Proceso metodologicoProceso metodologico
Proceso metodologico
Alvaro Guevara Jr.
 
Regole e diritti
Regole e dirittiRegole e diritti
Regole e diritti
Rita Dallolio
 
Le forze
Le forzeLe forze
Le forze
carmens93
 
Natación (propulsión)
Natación (propulsión)Natación (propulsión)
Natación (propulsión)MirnaPM
 
Parkour en-educacion-fisica-erderaz2
Parkour en-educacion-fisica-erderaz2Parkour en-educacion-fisica-erderaz2
Parkour en-educacion-fisica-erderaz2
Dmitry Romanyutenko
 
Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6iva martini
 
Proposte pratiche da creativita motoria, di Patrizia Scibinetti
Proposte pratiche da creativita motoria, di Patrizia ScibinettiProposte pratiche da creativita motoria, di Patrizia Scibinetti
Proposte pratiche da creativita motoria, di Patrizia Scibinetti
Calzetti & Mariucci Editori
 
Protocollo valutazione psicomotoria
Protocollo valutazione psicomotoriaProtocollo valutazione psicomotoria
Protocollo valutazione psicomotoriaimartini
 
Sviluppo neuromotorio
Sviluppo neuromotorioSviluppo neuromotorio
Sviluppo neuromotorioimartini
 
4 vygotskij e piaget
4 vygotskij e piaget 4 vygotskij e piaget
4 vygotskij e piaget imartini
 
Griglia bambino autistico
Griglia bambino autisticoGriglia bambino autistico
Griglia bambino autisticoiva martini
 
sviluppo motorio
 sviluppo motorio sviluppo motorio
sviluppo motorioimartini
 
Pagine da Stretching Anatomy 2° Edizione
Pagine da Stretching Anatomy 2° EdizionePagine da Stretching Anatomy 2° Edizione
Pagine da Stretching Anatomy 2° Edizione
Calzetti & Mariucci Editori
 
Lo sviluppo cognitivo secondo piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo piagetLo sviluppo cognitivo secondo piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo piagetiva martini
 
Jean piaget
Jean piagetJean piaget
Jean piagetimartini
 
Habilidades motrices básicas
Habilidades motrices   básicasHabilidades motrices   básicas
Habilidades motrices básicas
dgmr7
 

What's hot (20)

sviluppo motorio
sviluppo motoriosviluppo motorio
sviluppo motorio
 
31 esercizi volley
31 esercizi volley31 esercizi volley
31 esercizi volley
 
4 pier lez_capacità_coordinative_ge11
4 pier lez_capacità_coordinative_ge114 pier lez_capacità_coordinative_ge11
4 pier lez_capacità_coordinative_ge11
 
Proceso metodologico
Proceso metodologicoProceso metodologico
Proceso metodologico
 
Regole e diritti
Regole e dirittiRegole e diritti
Regole e diritti
 
Le forze
Le forzeLe forze
Le forze
 
Natación (propulsión)
Natación (propulsión)Natación (propulsión)
Natación (propulsión)
 
Parkour en-educacion-fisica-erderaz2
Parkour en-educacion-fisica-erderaz2Parkour en-educacion-fisica-erderaz2
Parkour en-educacion-fisica-erderaz2
 
Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6
 
Proposte pratiche da creativita motoria, di Patrizia Scibinetti
Proposte pratiche da creativita motoria, di Patrizia ScibinettiProposte pratiche da creativita motoria, di Patrizia Scibinetti
Proposte pratiche da creativita motoria, di Patrizia Scibinetti
 
Protocollo valutazione psicomotoria
Protocollo valutazione psicomotoriaProtocollo valutazione psicomotoria
Protocollo valutazione psicomotoria
 
Sviluppo neuromotorio
Sviluppo neuromotorioSviluppo neuromotorio
Sviluppo neuromotorio
 
4 vygotskij e piaget
4 vygotskij e piaget 4 vygotskij e piaget
4 vygotskij e piaget
 
Griglia bambino autistico
Griglia bambino autisticoGriglia bambino autistico
Griglia bambino autistico
 
sviluppo motorio
 sviluppo motorio sviluppo motorio
sviluppo motorio
 
Pagine da Stretching Anatomy 2° Edizione
Pagine da Stretching Anatomy 2° EdizionePagine da Stretching Anatomy 2° Edizione
Pagine da Stretching Anatomy 2° Edizione
 
Lo sviluppo cognitivo secondo piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo piagetLo sviluppo cognitivo secondo piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo piaget
 
Jean piaget
Jean piagetJean piaget
Jean piaget
 
Il gioco
Il giocoIl gioco
Il gioco
 
Habilidades motrices básicas
Habilidades motrices   básicasHabilidades motrices   básicas
Habilidades motrices básicas
 

Similar to 3.la coordinazione motoria v

3. la coordinazione motoria
3. la coordinazione motoria3. la coordinazione motoria
3. la coordinazione motoriaimartini
 
Coordinazione 1
Coordinazione 1Coordinazione 1
Coordinazione 1imartini
 
Coordinazione n
Coordinazione nCoordinazione n
Coordinazione nimartini
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2imartini
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2imartini
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2imartini
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco imartini
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2imartini
 
.la coordinazione motoria
.la coordinazione motoria.la coordinazione motoria
.la coordinazione motoriaimartini
 
3. la coordinazione motoria
3. la coordinazione motoria3. la coordinazione motoria
3. la coordinazione motoriaimartini
 
Coordinazione c
Coordinazione cCoordinazione c
Coordinazione cimartini
 
Coordinazione
CoordinazioneCoordinazione
Coordinazioneimartini
 
Mesociclo settore giovanile novara calcio
Mesociclo settore giovanile novara calcioMesociclo settore giovanile novara calcio
Mesociclo settore giovanile novara calcioEnrico Mordillo
 
Presentazione ed. motoria
Presentazione ed. motoriaPresentazione ed. motoria
Presentazione ed. motoriaimartini
 
Presentazione ed. motoria n
Presentazione ed. motoria nPresentazione ed. motoria n
Presentazione ed. motoria nimartini
 
Presentazione ed. motoria c
Presentazione ed. motoria cPresentazione ed. motoria c
Presentazione ed. motoria cimartini
 
sviluppo motorio
 sviluppo motorio sviluppo motorio
sviluppo motorio
imartini
 
sviluppo motorio b
sviluppo motorio bsviluppo motorio b
sviluppo motorio b
imartini
 
sviluppo motorio
 sviluppo motorio sviluppo motorio
sviluppo motorio
imartini
 
Disprassia evolutiva e aprassia
Disprassia evolutiva e aprassiaDisprassia evolutiva e aprassia
Disprassia evolutiva e aprassiaimartini
 

Similar to 3.la coordinazione motoria v (20)

3. la coordinazione motoria
3. la coordinazione motoria3. la coordinazione motoria
3. la coordinazione motoria
 
Coordinazione 1
Coordinazione 1Coordinazione 1
Coordinazione 1
 
Coordinazione n
Coordinazione nCoordinazione n
Coordinazione n
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco
 
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2Berio 2012   3 aprile - roberto pregliasco 2
Berio 2012 3 aprile - roberto pregliasco 2
 
.la coordinazione motoria
.la coordinazione motoria.la coordinazione motoria
.la coordinazione motoria
 
3. la coordinazione motoria
3. la coordinazione motoria3. la coordinazione motoria
3. la coordinazione motoria
 
Coordinazione c
Coordinazione cCoordinazione c
Coordinazione c
 
Coordinazione
CoordinazioneCoordinazione
Coordinazione
 
Mesociclo settore giovanile novara calcio
Mesociclo settore giovanile novara calcioMesociclo settore giovanile novara calcio
Mesociclo settore giovanile novara calcio
 
Presentazione ed. motoria
Presentazione ed. motoriaPresentazione ed. motoria
Presentazione ed. motoria
 
Presentazione ed. motoria n
Presentazione ed. motoria nPresentazione ed. motoria n
Presentazione ed. motoria n
 
Presentazione ed. motoria c
Presentazione ed. motoria cPresentazione ed. motoria c
Presentazione ed. motoria c
 
sviluppo motorio
 sviluppo motorio sviluppo motorio
sviluppo motorio
 
sviluppo motorio b
sviluppo motorio bsviluppo motorio b
sviluppo motorio b
 
sviluppo motorio
 sviluppo motorio sviluppo motorio
sviluppo motorio
 
Disprassia evolutiva e aprassia
Disprassia evolutiva e aprassiaDisprassia evolutiva e aprassia
Disprassia evolutiva e aprassia
 

More from imartini

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
imartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
imartini
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
imartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
imartini
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
imartini
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
imartini
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
imartini
 
DSA
DSADSA
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
imartini
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
imartini
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
imartini
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
imartini
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
imartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
imartini
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
imartini
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
imartini
 
DSA
DSADSA
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
imartini
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
imartini
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
imartini
 

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 

3.la coordinazione motoria v

  • 1. La coordinazione è la capacità che ci permette di svolgere un qualsiasi movimento, semplice o complesso che sia, più aderente possibile all’esatta immagine motoria elaborata dal cervello; cioè permettere la perfetta cooperazione dei vari gruppi muscolari al fine di ottenere una sequenza fluida, nonché la precisione del movimento mediante i riflessi, evitando qualsiasi sforzo muscolare inutile. Le Capacità Coordinative
  • 2. Una buona coordinazione è quella che consente di rendere il più aderente possibile un atto motorio al suo stesso schema mentale e, quanto più chiaro risulta quest’ultimo, maggiore sarà la capacità di controllo e regolazione del movimento Le Capacità Coordinative
  • 3. Capacità coordinative generali Le Capacità Coordinative Possono essere suddivise in : Capacità coordinative speciali
  • 4. Le CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI sono: Capacità di adattamento e trasformazione dei movimenti E’ la capacità di cambiare, trasformare ed adattare il programma motorio alla modificazione improvvisa della situazione o delle condizioni esternev (diverse da quelle abituali nelle quali si è appreso il movimento), per cui il risultato del movimento non cambia o cambia solo di poco. Capacità di controllo motorio Così si definisce la capacità di controllare il movimento secondo lo scopo previsto, cioè di raggiungere esattamente il risultato programmato del movimento/esercizio. Capacità di apprendimento motorio Essa consiste nell’assimilazione e nell’acquisizione di movimenti o in prevalenza, di parti di movimenti, precedentemente non posseduti, che devono poi essere immediatamente stabilizzati.
  • 5.  Coordinazione oculo-motoria globale  Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica  Coordinazione fine delle mani  Capacità di combinazione o dissociazione motoria  Equilibrio statico e dinamico  Lateralizzazione  Capacità di organizzazione motoria spaziale  Capacità di organizzazione motoria temporale Le CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI sono:
  • 6. Coordinazione oculo-motoria Coordinazione oculo-motoria globale: sono attività che richiedono un controllo visivo continuo ed un adattamento della motricità globale allo spazio in condiz. statica e in movimento Esempio: camminare o correre in mezzo a piccoli attrezzi sparsi in tutta la palestra senza toccarli Presuppone lo sviluppo dell’attenzione visiva e della rapidità di reazione
  • 7. Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica: sono attività che richiedono un controllo visivo continuo e un adattamento della motricità dell’arto superiore o inferiore allo spazio statico o in movimento il corpo intero non si sposta molto, serve da supporto alla motricità dell’arto Sono più complesse di quelle oculo-motorie globali che le preparano e le sostengono Esempi: lanci di precisione di palle di diverse dimensioni e materiali, palleggi, ricezione, colpire bersagli, calciare una palla in porta, fare uno slalom Nei lanci si possono adattare distanze, direzioni, velocità, modalità di contatto con la palla Si possono variare gli attrezzi (foulard, nastri, cerchi)
  • 8.
  • 9.
  • 10. Coordinazione fine delle mani: sono attività che richiedono l’uso differenziato e la presa di coscienza delle dita. Sviluppano l’agilità e la precisione Esempi: opporre il pollice alle altre dita, arrotolare un filo su un rocchetto, fare e disfare nodi, ritagliare, costruire delle forme con degli stecchini, cucire ecc.
  • 11. Capacità di combinazione o dissociazione motoria Capacità di collegare in una struttura motoria unitaria e coerente più forme autonome e parziali di movimento, che si possono presentare in successione temporale, o anche simultaneamente Esempio: assunzione di posture fra loro concatenate, oppure apro le gambe, chiudo, due saltelli a piedi uniti e una capriola, oppure saltellare su un piede mentre si palleggia
  • 12. Equilibrio E’ il risultato dell’adattamento neuro-motorio alle necessità della posizione eretta e dipende dall’insieme delle reazioni tonico- posturali alla forza di gravità. I riflessi dell’equilibrio sono determinati dalle informazioni provenienti da tre fonti sensitive: sensazioni plantari, propriocettive e vestibolari (legate alla posizione del capo) L’uso del canale visivo rafforza l’equilibrio
  • 13. • Si realizza in situazione statica, dinamica o statico-dinamica in volo • Favorisce l’autocontrollo, la concentrazione, la percezione del proprio tono muscolare (schema corporeo) • Viene stimolato in modo progressivo attraverso 1. la riduzione della base di appoggio (stare su un piede a occhi chiusi)) 2. l’innalzamento della base di appoggio (camminare sulla trave) 3. le rotazioni veloci attorno agli assi corporei (fare una capriola) 4. l’azione di forze esterne che tendono a disturbare l’esecuzione (portare un compagno in piedi su un tappeto sollevandolo)
  • 14. Esercizi a corpo libero 3) Saltelli su un piede verso avanti e verso dietro (per 2,5-3 m.). 4) Camminare su una riga (di 2,5-3 m.) verso avanti e verso dietro 5) Dopo 3-4 rotazioni complete su se stessi camminare su una riga (di 2,5-3 m.). 6) Da stazione eretta oscillare una gamba sul piano sagittale. 7) Da stazione eretta oscillare una gamba sul piano frontale. Trave 8) Andature: a) verso avanti; b) laterale; c) verso dietro; d) in semiaccosciata; e) scavalcando piccoli ostacoli. Percorso di equilibrio 9) Vari attrezzi: a) camminare all'indietro su una riga (di 2,5-3 m.); b) camminare su una trave; c) camminare su mattoncini (10-12 mattoncini); d) saltelli nei cerchi con un solo piede. Giochi di equilibrio 10) Camminare con 3 mattoncini (per 2-2,5 m.). 11) Spinte con le mani: a) da stazione eretta; b) da semipiegamento delle gambe.
  • 15. La lateralità La lateralità è determinata dalla dominanza di un emisfero cerebrale nell’iniziare, nell’organizzare ed eseguire l’atto motorio.  Dipende da una accelerazione di sviluppo dei centri sensitivo- motori di uno degli emisferi cerebrali rispetto all’altro.  A 2/3 anni la dominanza è fluttuante, anche se l’uso di una mano predomina sull’altra  Nello sviluppo psicomotorio normale si stabilisce in modo definitivo verso i 6-7 anni  La lateralità non è solo manuale, ma anche visiva, podalica, uditiva e non sempre coincidono  Sembra che la prima a comparire sia quella uditiva
  • 16. Come educare la lateralità 1. Favorire la consapevolezza delle diverse parti corporee e la strutturazione dello schema corporeo, attraverso lo sviluppo delle capacità senso-percettive e della funzione di interiorizzazione 2. stimolare la conoscenza del proprio corpo in riferimento allo spazio esterno (concetti topologici di sopra, sotto, avanti, dietro, di lato, dentro, fuori, più in alto, più in basso, in mezzo rispetto al proprio corpo) 3. favorire la distinzione della destra e della sinistra del proprio corpo attraverso interventi specifici di rinforzo della lateralità (coordinazione oculo-motoria globale, oculo-manuale e coordinazione fine)
  • 17. Prove motorie per definire la lateralità Arti superiori  3 lanci di precisione di una pallina dentro un canestro  palleggi consecutivi a terra di una palla tipo basket o pallavolo  gioco di destrezza individuale, tipo lancio palla in alto e ripresa con una mano Arti inferiori  3 tiri a rete di un pallone  fare un percorso tipo slalom (cerchi o birilli) spingendo la palla con un piede  tracciare un percorso con 6-8 cerchi, dire di correre ponendo ogni volta un piede dentro i cerchi
  • 18. Capacità di organizzazione motoria spaziale Presuppone due aspetti: 1. Lo spazio come significante nella comunicazione non verbale (es. distanze interpersonali nella prossemica) 2. Lo spazio come risultante dell’attività senso-motoria, percettiva e rappresentativa
  • 19. La maturazione della capacità di organizzazione motoria spaziale implica la capacità di:  valutare le distanze  discriminare le forme  discriminare le dimensioni  individuare i rapporti topologici ed euclidei Tali capacità derivano da attività di esplorazione finalizzate sullo spazio e dipendono da operazioni pratiche e mentali: riproduzione di modelli, rappresentazioni di trasformazioni nello spazio conoscenza della forma mediante il tatto
  • 20. NOZIONI SPAZIALI Topologia La capacità di organizzazione motoria nello spazio presuppone l’acquisizione dei concetti topologici che permettono al bambino di orientare se stesso nello spazio rispetto agli oggetti e agli altri (davanti, dietro, al di sopra, al di sotto, di fianco, lungo a, attorno a,in mezzo, vicino, lontano, dentro, fuori, alto, basso)
  • 21. Valutazione delle dimensioni e delle distanze E’ la possibilità di valutare, confrontandole a livello percettivo e visivo, le lunghezze degli oggetti e le loro relative distanze Esercitazioni equidistante crescente decrescente Costruire una fila di mattoni equidistanti fra di loro, in ordine crescente e decrescente
  • 22. Attenzione, concentrazione e memoria visiva Si inizia orientando l’attenzione del bambino in condizioni statiche esempio: da un sacchetto si tirano fuori degli oggetti in una successione che il bambino deve ricordare Si prosegue in situazioni dinamiche Inventare una traiettoria e di ricordarsela, entrando in tutti i cerchi senza dimenticarne e senza andare due volte nello stesso, provare tutte le combinazioni possibili. 1 9 8 7 6 5 4 3 2
  • 23. Rappresentazione grafica La trascrizione grafica simbolizza l’orientamento spaziale e prepara la capacità di rappresentazione logica
  • 24. Capacità di organizzazione temporale  Capacità di dare un ordine e una successione temporale ai processi motori, collegandoli fra di loro fino a farli diventare un atto motorio unico e finalizzato.  E’ un processo complesso che risente della dinamica contrazione- decontrazione muscolare soggettiva e della percezione sensoriale delle sequenze ritmiche del movimento.  Lo svolgimento temporale si struttura nella dimensione del prima, dopo, veloce, lento, simultaneo
  • 25. Bisogna distinguere due aspetti della temporalità: 1. Espressione del tempo (sincronizzazione senso- motoria) 2. Rappresentazione del tempo (analisi consapevole dei rapporti di successione, durata, simultaneità) Questi due aspetti dipendono da componenti neuropsicologiche diverse, l’una dipende primariamente dalle caratteristiche emotive e toniche del bambino, l’altra da quelle cognitive
  • 26. Caratteristiche della temporalità Percettive:  Timbro, volume, altezza  Durata, intervallo, velocità  Successione, simultaneità Metrica Misura  Raggruppamenti, cadenze Ritmo
  • 27. Esercizi vari Alcuni esercizi per il miglioramento delle Capacità Coordinative Altri esercizi per il miglioramento delle Capacità Coordinative