4. Interazioni funzionali di tipo
psicopedagogico nella costituzione della
competenza motoria
Funzioni
affettive
e emotive
Funzioni
cognitive
Funzioni
organiche
AREA
MOTORIA
Funzioni
sociali
6. LE ABILITÀ MOTORIE
Sono AZIONI INTERE o PARTE DI
ESSE che si automatizzano con la
ripetizione.
Automatizzando un gesto il soggetto
può concentrarsi sullo scopo
dell’azione.
Le ABILITÀ MOTORIE sono tante
quante se ne apprendono.
7. I FATTORI DELLA MOTRICITÀ
SISTEMA
SENSO MOTORIO
SCHEMI MOTORI
E POSTURALI
Capacità
condizionali
Capacità
coordinative
ABILITÀ
MOTORIE
8. SISTEMA SENSO MOTORIO
CAPACITA’ SENSO PERCETTIVE
insieme degli aspetti sensoriali,
percettivi e neurologici finalizzati in
ambito motorio
SENSAZIONE
PERCEZIONE
È l’aspetto relativo al
rapporto sensoriale tra
soggetto e mondo esterno
È l’aspetto relativo alla presa
di coscienza psichica da parte
del soggetto
Costituisce il momento
biologico che trova sede
negli analizzatori
Costituisce il momento
intellettivo che trova sede
nelle aree associative
dell’encefalo
9. I RECETTORI SENSORIALI
è determinata anche dalla
La coordinazione motoria
capacità del Sistema Nervoso di integrare, elaborare e
tradurre le informazioni, provenienti
dall’esterno
(esterocettori: analizzatori o organi di senso)
e dall’interno
(propriocettori: tendini, muscoli, articolazioni
ed enterocettori: organi interni)
del nostro corpo ed inviarle ai settori muscolari per la
creazione di un nuovo atto motorio.
11. SCHEMA CORPOREO
Percezione istintiva del proprio corpo e
delle sue diverse parti in relazione
allo spazio, agli oggetti e agli individui circostanti,
sia in condizioni di movimento sia statiche
L’immagine corporea di sé stesso non è propria
del bambino alla nascita, ma si delinea attraverso
un percorso che si protrae fino agli 11-12 anni
12. UNITÀ BASICHE DEL MOVIMENTO
Schemi motori
Schemi posturali
(dinamici)
(statici)
Camminare, correre,
saltare, afferrare,
lanciare, rotolare,
strisciare, calciare …..
Piegare, flettere,
circondurre, ruotare,
abdurre, addurre,
slanciare …..
Costituiscono le forme fondamentali del movimento
e sono chiamate “di base” perché
appaiono per prime nello sviluppo dell’individuo
e diventano patrimonio originario dell’adulto
13. Schemi motori di base
Camminare (avanti, indietro, lateralmente),
Correre (in tutte le direzioni),
Saltare (in alto e in basso),
Calciare (destro, sinistro),
Ricevere, afferrare, lanciare (a una o due mani, da
sopra e da sotto),
Rotolare (avanti e indietro),
Strisciare, arrampicare,
Trasportare, trascinare,
Salire
14. Schemi motori di base
Rotolare
Strisciare
Lanciare
Soffiare
Arrampicare
camminare
Correre
Saltare
15. Schemi motori di base
Gli schemi motori maturano secondo un
processo ben definito di stadi progressivi
in cui ciascuno stadio include quello precedente.
Es.: il LANCIARE evolve nei seguenti stadi di sviluppo
afferrare/lasciare
gettare
lancio non lateralizzato
lancio lateralizzato
17. LE CAPACITÀ CONDIZIONALI
La
FORZA, cioè la capacità di superare una
resistenza per mezzo del lavoro muscolare;
La
RESISTENZA, cioè la capacità di
protrarre nel tempo un lavoro motorio senza
che vi sia un calo di rendimento;
La
VELOCITÀ, cioè la capacità di eseguire
in tempo breve una sequenza motoria.
Determinano la prestazione fisica utilizzando
le fonti energetiche
e strutturali disponibili nell’organismo
18. LE CAPACITÀ COORDINATIVE
Le Capacità Coordinative permettono
di:
ORGANIZZARE
REGOLARE
CONTROLLARE
il
MOVIMENTO
Si basano su condizioni neurologiche,
fisiologiche e psicologiche.
19. LE CAPACITÀ COORDINATIVE
Si
basano sull’assunzione ed
elaborazione delle informazioni.
Sul
controllo dell’esecuzione dei
movimenti.
Sulle
operazioni svolte dagli
analizzatori.
20. LE CAPACITÀ COORDINATIVE
nell’atto motorio permettono:
Di
rendere più coincidente possibile il
modello di movimento al movimento reale.
Di
realizzare i programmi motori decisi
grazie alle precise informazioni degli
analizzatori.
Di
automatizzare movimenti utilizzando il
controllo cosciente nella gestione tattica del
movimento.
23. CAPACITÀ COORDINATIVE
SPECIALI
ACCOPPIAMENTO e
COMBINAZIONE di
schemi motori
(es: corsa + salto)
DIFFERENZIAZIONE
CINESTETICA
del movimento
(quanto forte? Quanto rapido?)
ORIENTAMENTO
gestire la posizione e
il movimento del corpo
nello spazio
EQUILIBRIO
mantenere il corpo
in postura d’equilibrio
ANTICIPAZIONE
(data dall’esperienza)
REAZIONE
reagire a stimoli
TRASFORMAZIONE
RITMIZZAZIONE
eseguendo azioni motorie
riorganizzare un
organizzare cronologicamente
adeguate
movimento già in attuazione
le contrazioni muscolari
24. UNA BUONA COORDINAZIONE
MOTORIA NASCE...
da uno schema corporeo ben strutturato
dal possesso di tanti schemi motori di
base
da analizzatori che funzionano bene
(senso-percezione)
25. RELAZIONE TRA CAPACITÀ E
ABILITÀ
Apprendere
nuove ABILITÀ MOTORIE
contribuisce a sviluppare le CAPACITÀ
COORDINATIVE.
Le
ABILITÀ MOTORIE si costruiscono
sulle CAPACITÀ COORDINATIVE.
Il
livello iniziale delle CAPACITÀ
COORDINATIVE determina in modo
significativo lo sviluppo delle ABILITÀ
MOTORIE.
26. LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ
COORDINATIVE
avviene in modo naturale e secondo l’opinione generale quattro
sono i periodi importanti:
0-1 anno: fase della motricità riflessa;
1-2 anni: fase della motricità grezza;
2-6 anni: fase della motricità fondamentale, di
base;
7-14 anni: fase della motricità sportiva.
27. LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ
COORDINATIVE
Dalle capacità coordinative dipende
la CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO,
influenzata però anche dai periodi di sviluppo morfologico
(statura, peso).
In linea di massima il periodo più favorevole per il
miglioramento delle capacità coordinative
è quello che va dai 7-8 anni fino ai 12-13 anni di età.
28. LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ
COORDINATIVE
sviluppo della coordinazione grezza: grossolana
esecuzione, ritmo e struttura del movimento;
sviluppo della coordinazione fine: il movimento viene
migliorato, raffinato, automatizzato, ma è ancora
condizionato da variabili (ambiente, fatica, emozioni, ecc.);
consolidamento della coordinazione fine e sviluppo delle
abilità ad alto livello: ovvero la stabilizzazione del
movimento che non richiede più grande attenzione (abilità
motoria) e la capacità di eseguirlo risolvendo anche
situazioni adattative difficili.
29. LO SVILUPPO DELLE
CAPACITÀ COORDINATIVE
PRINCIPI METODOLOGICI:
Variare l’esecuzione del movimento.
Cambiare le condizioni esterne.
Modificare le abitudini di allenamento.
Modificare le regole di gioco.
Combinare più abilità motorie già automatizzate.
Eseguire gli esercizi in tempi stabiliti.
Eseguire esercizi in stato di affaticamento.
30. VARIANTI DI TIPO SPAZIALE
avanti/indietro
destra/sinistra
vicino/lontano
dentro/fuori
sopra/sotto
lungo/corto
alto/basso
largo/stretto
aperto/chiuso
grande/piccolo
Tali varianti e combinazioni
saranno riferite a movimenti
effettuati in relazione a:
persone, oggetti, attrezzi,
spazi, direzioni, suoni,
colori, forme, luci,
corpo proprio o parti di esso,
ostacoli/corsie,
limiti di campo, aree, percorsi,
settori di campo, traiettorie,
gruppi, schieramenti ….
31. VARIANTI DI TIPO TEMPORALE
prima/dopo
contemporaneamente
veloce/lento
Tali varianti e combinazioni saranno riferite a
movimenti effettuati in relazione a:
stimoli (visivi, uditivi, tattili),
spazi (settori, aree, corsie, ecc), corpo o parti di esso,
persone, traiettorie, attrezzi ….
32. VARIANTI DI TIPO
QUALITATIVO
pesante/leggero
duro/morbido
ruvido/liscio
forte/piano
Tali varianti e combinazioni saranno riferite a
movimenti effettuati in relazione a:
persone, corpo o parti di esso,
oggetti, attrezzi, superfici di appoggio,
suoni, rumori, segnali….
33. VARIANTI DI TIPO
QUANTITATIVO
tanto/poco
tutto/parte
solo/insieme
Tali varianti e combinazioni saranno riferite
a movimenti effettuati in relazione a:
tempo, spazio, persone, corpo o parti di esso,
oggetti, attrezzi …..
35. E’ bene ribadire che la base
essenziale di questo processo è
costituita dalle esperienze motorie
di ogni tipo che l’allievo deve
compiere e delle opportunità di
apprendimento, sempre più
complesse, che gli devono essere
offerte sistematicamente