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scheda
11
Disabilità e lavoro:
la gestione delle emergenze – parte I
D.M. 10 marzo 1998: Allegato VIII - 8.3 Assistenza alle persone disabili in caso di incendio
8.3.1 Generalità
Il datore di lavoro deve individuare le necessità particolari dei lavoratori disabili nelle fasi di pianificazione delle misure di sicurezza
antincendio e delle procedure di evacuazione del luogo di lavoro. Occorre altresì considerare le altre persone disabili che possono
avere accesso nel luogo di lavoro…
Qualora siano presenti lavoratori disabili, il piano di emergenza deve essere predisposto tenendo conto delle loro invalidità.
8.3.2 Assistenza alle persone che utilizzano sedie a rotelle e a quelle con mobilità ridotta
Nel predisporre il piano di emergenza, il datore di lavoro deve prevedere un'adeguata assistenza alle persone disabili che utilizzano
sedie a rotelle e a quelle con mobilità limitata.
Gli ascensori non devono essere utilizzati per l'esodo, salvo che siano stati appositamente realizzati per tale scopo.
Quando non sono installate idonee misure per il superamento di barriere architettoniche eventualmente presenti, oppure qualora il
funzionamento di tali misure non sia assicurato anche in caso di incendio, occorre che alcuni lavoratori, fisicamente idonei, siano
addestrati al trasporto delle persone disabili.
8.3.3 Assistenza alle persone con visibilità o udito menomato o limitato
Il datore di lavoro deve assicurare che i lavoratori con visibilità limitata siano in grado di percorrere le vie di uscita.
In caso di evacuazione del luogo di lavoro, occorre che i lavoratori fisicamente idonei e appositamente incaricati guidino le persone
con visibilità menomata o limitata.
Durante tutto il periodo dell'emergenza occorre che un lavoratore, appositamente incaricato, assista le persone con visibilità meno-
mata o limitata.
Nel caso di persone con udito limitato o menomato esiste la possibilità che non sia percepito il segnale di allarme, in tali circostanze
occorre che una persona, appositamente incaricata, allerti l'individuo menomato.
8.3.4 Utilizzo di ascensori
Persone disabili possono utilizzare un ascensore solo se è un ascensore predisposto per l'evacuazione o è un ascensore antin-
cendio e inoltre tale impiego deve avvenire solo sotto il controllo di personale pienamente a conoscenza delle procedure di eva-
cuazione.
Premessa
L’obbligo di valutazione dei rischi previsto all’art. 17 del
D.Lgs.81/2008 e s.m.i.è ulteriormente rafforzato dall’art.
28 – oggetto della valutazione dei rischi – laddove si pre-
vede che essa deve riguardare “tutti i rischi per la sicu-
rezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli
riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi partico-
lari…”. I lavoratori portatori di disabilità ben rientrano
nella categoria di coloro che sono esposti a tali rischi
particolari e pertanto anche nella gestione delle emer-
genze si deve tener conto di ciò.
In materia,successivamente alla pubblicazione del D.M.
10/03/1998,il Dipartimento deiVigili del Fuoco,del Soc-
corso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero del-
l’Interno ha emanato la Circolare n.4 del 01/03/2002 che
contiene indicazioni risolutive a garanzia della migliore
gestione delle emergenze in presenza di lavoratori con
disabilità.
La normativa
Il datore di lavoro, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.,
deve valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza
(art. 15 c. 1 lett. a) compresi quelli riguardanti “gruppi
di lavoratori esposti a rischi particolari” (art. 28 c. 1) e,
“nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle
capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla
loro salute e alla sicurezza” (art. 18 c. 1 lett. c). Tale spe-
cifica tutela va garantita anche nella gestione delle
emergenze (art. 43) con l’applicazione dei contenuti del
D.M. 10/03/1998 “Criteri generali di sicurezza antincen-
dio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di la-
voro” che espressamente evidenzia, tra l’altro, la
necessità di sottolineare che “qualora siano presenti la-
voratori disabili, il piano di emergenza deve essere pre-
disposto tenendo conto delle loro invalidità” (Allegato
VIII-8.3.1).
www.inail.it
Circolare n° 4 del 1 marzo 2002: linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro
ove siano o possano essere presenti persone disabili
1. Introduzione
1.1 Scopo
… le linee guida, in relazione alla valutazione del rischio ed alla conseguente scelta delle misure, sono ispirate ai seguenti principi
generali: prevedere ove possibile… il coinvolgimento degli interessati nelle diverse fasi del processo; conseguire adeguati standard di
sicurezza per tutti senza determinare alcuna forma di discriminazione tra i lavoratori; progettare la sicurezza per i lavoratori con disabilità
in un piano organico, che incrementi la sicurezza di tutti, e non attraverso piani speciali o separati da quelli degli altri lavoratori.
2. La valutazione del rischio
2.1 L’identificazione delle caratteristiche ambientali
Lo scopo della valutazione e della conseguente scelta delle misure di sicurezza si intende raggiunto se nei luoghi considerati risultano
risolte, anche attraverso i sistemi di gestione, tutte quelle condizioni che rendono difficile o impossibile alle persone con limitazioni
alle capacità fisiche, cognitive, sensoriali o motorie il movimento, l'orientamento, la percezione dei segnali di allarme e la scelta delle
azioni da intraprendere al verificarsi di una condizione di emergenza. Il primo passo da compiere per conseguire tale obiettivo è
quello di individuare le difficoltà di carattere motorio, sensoriale o cognitivo che l'ambiente può determinare, verso le quali dovrà
essere prestata la massima attenzione e intraprese le necessarie e adatte misure di contenimento e abbattimento del rischio… Per
quanto riguarda i criteri da seguire è possibile elaborare una classificazione che riguarda le caratteristiche relative: alla mobilità, al-
l’orientamento, alla percezione del pericolo e/o dell’allarme, all’individuazione delle azioni da compiere in caso di emergenza.
3. Misure edilizie ed impiantistiche
3.1 Le misure per facilitare la mobilità
... Le misure finalizzate a rendere più agevole l’esodo in caso di emergenza possono riguardare… i seguenti punti: adeguamento
dei percorsi ai requisiti di complanarità della pavimentazione; adeguamento delle scale ai requisiti di comodità d’uso; eliminazione
di gradini o soglie di difficile superamento, anche attraverso la realizzazione di rampe; riduzione della lunghezza dei percorsi di
esodo; ampliamento dei passaggi di larghezza inadeguata; installazione di corrimano anche nei percorsi orizzontali; …
3.2 Le misure per facilitare l’orientamento
Tale obiettivo si può essenzialmente raggiungere integrando la cartellonistica di sicurezza con l'adozione di sistemi ad essa comple-
mentari e/o alternativi,… In particolare, dovrà essere verificato che la condizione elaborata sia adeguata alle necessità di lettura ed
alle capacità di comprensione da parte di tutti i possibili fruitori, ivi comprese le persone estranee al luogo stesso. Per quanto riguarda
i sistemi di comunicazione alternativi ma non in sostituzione alla cartellonistica, le misure possono essere individuate, ad esempio,
tra le seguenti: realizzazione di sistemi di comunicazione sonora, realizzazione di superfici in cui sono presenti riferimenti tattili,
verifica della presenza di altri particolari indicatori, verifica che la segnaletica sul piano di calpestio abbia un buon contrasto acromatico
e, possibilmente, anche cromatico rispetto alla pavimentazione ordinaria. La percezione di tale contrasto deve essere garantita nelle
diverse condizioni di illuminamento e su piani di calpestio in condizioni asciutte e bagnate; segnaletica luminosa e/o lampeggiante.
Ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili), i piani di emergenza devono essere concordati con il coin-
volgimento diretto e propositivo degli interessati…
4. Misure organizzative e gestionali
… ai fini dell'adozione di procedure gestionali e di emergenza che siano praticabili ed idonee agli scopi, è opportuno che la loro
definizione avvenga, ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili), a seguito di una consultazione dei
diretti interessati abitualmente ivi presenti; la persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente ad-
destrate ad accompagnare una persona con difficoltà sensoriali ed a trasmettere alla stessa, in modo chiaro e sintetico, le infor-
mazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsi per facilitare la fuga; la persona o le persone incaricate di porgere
aiuto devono essere adeguatamente addestrate per agevolare i soccorritori e per dare a questi i riferimenti per meglio trarre in
salvo la persona.
INAIL - Settore Ricerca, Dipartimento di Medicina del Lavoro - Direttore: Dott. Sergio Iavicoli
Via Fontana Candida, 1 - 00040 Monte Porzio Catone (RM) - Tel. 06 941 81 405 • Fax 06 941 81 410 • e-mail: segreteria.dml@inail.it
ISBN978-88-7484-372-5©2014INAIL.Distribuzionegratuita.Vietatalavendita.Lariproduzioneancheparzialesuqualsiasimezzoèconsentitasolosecitatalafonte.StampatodallaTipolitografiaINAIL-Milano-Edizione2014
Autori:B.Persechino,D.Mattei,M.Fornaroli,S.Iavicoli•Collaborazioneeditoriale:A.Luciani,L.Medei,P.Laurano.
Relativamente alla gestione delle emergenze, a supporto
dei datori di lavoro e dei responsabili del servizio preven-
zione e protezione, nel periodo di vigenza del D.Lgs.
626/1994, successivamente al D.M. 10/03/1998, è stata
emanata, da parte del Ministero dell’Interno - Dipartimento
dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa
Civile, la specifica Circolare n. 4 del 01/03/2002 che riporta
in allegato le “Linee guida per la valutazione della sicurezza
antincendio nei luoghi di lavoro ove siano o possano essere
presenti persone disabili”.
Ancora oggi la suddetta Circolare si configura quale valido
strumento a supporto dell’approntamento dei piani di ge-
stione dell’emergenza ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
nelle aziende dove sono presenti lavoratori con disabilità;
pertanto, ad essa si rimanda per una più puntuale tratta-
zione dei singoli aspetti della tematica.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Link utili: www.vigilfuoco.it
Contatti: b.persechino@inail.it
PAROLE CHIAVE
sclerosi multipla; lavoro; gestione emergenze

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233 disabilita ed emergenze 01

  • 1. scheda 11 Disabilità e lavoro: la gestione delle emergenze – parte I D.M. 10 marzo 1998: Allegato VIII - 8.3 Assistenza alle persone disabili in caso di incendio 8.3.1 Generalità Il datore di lavoro deve individuare le necessità particolari dei lavoratori disabili nelle fasi di pianificazione delle misure di sicurezza antincendio e delle procedure di evacuazione del luogo di lavoro. Occorre altresì considerare le altre persone disabili che possono avere accesso nel luogo di lavoro… Qualora siano presenti lavoratori disabili, il piano di emergenza deve essere predisposto tenendo conto delle loro invalidità. 8.3.2 Assistenza alle persone che utilizzano sedie a rotelle e a quelle con mobilità ridotta Nel predisporre il piano di emergenza, il datore di lavoro deve prevedere un'adeguata assistenza alle persone disabili che utilizzano sedie a rotelle e a quelle con mobilità limitata. Gli ascensori non devono essere utilizzati per l'esodo, salvo che siano stati appositamente realizzati per tale scopo. Quando non sono installate idonee misure per il superamento di barriere architettoniche eventualmente presenti, oppure qualora il funzionamento di tali misure non sia assicurato anche in caso di incendio, occorre che alcuni lavoratori, fisicamente idonei, siano addestrati al trasporto delle persone disabili. 8.3.3 Assistenza alle persone con visibilità o udito menomato o limitato Il datore di lavoro deve assicurare che i lavoratori con visibilità limitata siano in grado di percorrere le vie di uscita. In caso di evacuazione del luogo di lavoro, occorre che i lavoratori fisicamente idonei e appositamente incaricati guidino le persone con visibilità menomata o limitata. Durante tutto il periodo dell'emergenza occorre che un lavoratore, appositamente incaricato, assista le persone con visibilità meno- mata o limitata. Nel caso di persone con udito limitato o menomato esiste la possibilità che non sia percepito il segnale di allarme, in tali circostanze occorre che una persona, appositamente incaricata, allerti l'individuo menomato. 8.3.4 Utilizzo di ascensori Persone disabili possono utilizzare un ascensore solo se è un ascensore predisposto per l'evacuazione o è un ascensore antin- cendio e inoltre tale impiego deve avvenire solo sotto il controllo di personale pienamente a conoscenza delle procedure di eva- cuazione. Premessa L’obbligo di valutazione dei rischi previsto all’art. 17 del D.Lgs.81/2008 e s.m.i.è ulteriormente rafforzato dall’art. 28 – oggetto della valutazione dei rischi – laddove si pre- vede che essa deve riguardare “tutti i rischi per la sicu- rezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi partico- lari…”. I lavoratori portatori di disabilità ben rientrano nella categoria di coloro che sono esposti a tali rischi particolari e pertanto anche nella gestione delle emer- genze si deve tener conto di ciò. In materia,successivamente alla pubblicazione del D.M. 10/03/1998,il Dipartimento deiVigili del Fuoco,del Soc- corso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero del- l’Interno ha emanato la Circolare n.4 del 01/03/2002 che contiene indicazioni risolutive a garanzia della migliore gestione delle emergenze in presenza di lavoratori con disabilità. La normativa Il datore di lavoro, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., deve valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza (art. 15 c. 1 lett. a) compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” (art. 28 c. 1) e, “nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza” (art. 18 c. 1 lett. c). Tale spe- cifica tutela va garantita anche nella gestione delle emergenze (art. 43) con l’applicazione dei contenuti del D.M. 10/03/1998 “Criteri generali di sicurezza antincen- dio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di la- voro” che espressamente evidenzia, tra l’altro, la necessità di sottolineare che “qualora siano presenti la- voratori disabili, il piano di emergenza deve essere pre- disposto tenendo conto delle loro invalidità” (Allegato VIII-8.3.1). www.inail.it
  • 2. Circolare n° 4 del 1 marzo 2002: linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano o possano essere presenti persone disabili 1. Introduzione 1.1 Scopo … le linee guida, in relazione alla valutazione del rischio ed alla conseguente scelta delle misure, sono ispirate ai seguenti principi generali: prevedere ove possibile… il coinvolgimento degli interessati nelle diverse fasi del processo; conseguire adeguati standard di sicurezza per tutti senza determinare alcuna forma di discriminazione tra i lavoratori; progettare la sicurezza per i lavoratori con disabilità in un piano organico, che incrementi la sicurezza di tutti, e non attraverso piani speciali o separati da quelli degli altri lavoratori. 2. La valutazione del rischio 2.1 L’identificazione delle caratteristiche ambientali Lo scopo della valutazione e della conseguente scelta delle misure di sicurezza si intende raggiunto se nei luoghi considerati risultano risolte, anche attraverso i sistemi di gestione, tutte quelle condizioni che rendono difficile o impossibile alle persone con limitazioni alle capacità fisiche, cognitive, sensoriali o motorie il movimento, l'orientamento, la percezione dei segnali di allarme e la scelta delle azioni da intraprendere al verificarsi di una condizione di emergenza. Il primo passo da compiere per conseguire tale obiettivo è quello di individuare le difficoltà di carattere motorio, sensoriale o cognitivo che l'ambiente può determinare, verso le quali dovrà essere prestata la massima attenzione e intraprese le necessarie e adatte misure di contenimento e abbattimento del rischio… Per quanto riguarda i criteri da seguire è possibile elaborare una classificazione che riguarda le caratteristiche relative: alla mobilità, al- l’orientamento, alla percezione del pericolo e/o dell’allarme, all’individuazione delle azioni da compiere in caso di emergenza. 3. Misure edilizie ed impiantistiche 3.1 Le misure per facilitare la mobilità ... Le misure finalizzate a rendere più agevole l’esodo in caso di emergenza possono riguardare… i seguenti punti: adeguamento dei percorsi ai requisiti di complanarità della pavimentazione; adeguamento delle scale ai requisiti di comodità d’uso; eliminazione di gradini o soglie di difficile superamento, anche attraverso la realizzazione di rampe; riduzione della lunghezza dei percorsi di esodo; ampliamento dei passaggi di larghezza inadeguata; installazione di corrimano anche nei percorsi orizzontali; … 3.2 Le misure per facilitare l’orientamento Tale obiettivo si può essenzialmente raggiungere integrando la cartellonistica di sicurezza con l'adozione di sistemi ad essa comple- mentari e/o alternativi,… In particolare, dovrà essere verificato che la condizione elaborata sia adeguata alle necessità di lettura ed alle capacità di comprensione da parte di tutti i possibili fruitori, ivi comprese le persone estranee al luogo stesso. Per quanto riguarda i sistemi di comunicazione alternativi ma non in sostituzione alla cartellonistica, le misure possono essere individuate, ad esempio, tra le seguenti: realizzazione di sistemi di comunicazione sonora, realizzazione di superfici in cui sono presenti riferimenti tattili, verifica della presenza di altri particolari indicatori, verifica che la segnaletica sul piano di calpestio abbia un buon contrasto acromatico e, possibilmente, anche cromatico rispetto alla pavimentazione ordinaria. La percezione di tale contrasto deve essere garantita nelle diverse condizioni di illuminamento e su piani di calpestio in condizioni asciutte e bagnate; segnaletica luminosa e/o lampeggiante. Ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili), i piani di emergenza devono essere concordati con il coin- volgimento diretto e propositivo degli interessati… 4. Misure organizzative e gestionali … ai fini dell'adozione di procedure gestionali e di emergenza che siano praticabili ed idonee agli scopi, è opportuno che la loro definizione avvenga, ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili), a seguito di una consultazione dei diretti interessati abitualmente ivi presenti; la persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente ad- destrate ad accompagnare una persona con difficoltà sensoriali ed a trasmettere alla stessa, in modo chiaro e sintetico, le infor- mazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsi per facilitare la fuga; la persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate per agevolare i soccorritori e per dare a questi i riferimenti per meglio trarre in salvo la persona. INAIL - Settore Ricerca, Dipartimento di Medicina del Lavoro - Direttore: Dott. Sergio Iavicoli Via Fontana Candida, 1 - 00040 Monte Porzio Catone (RM) - Tel. 06 941 81 405 • Fax 06 941 81 410 • e-mail: segreteria.dml@inail.it ISBN978-88-7484-372-5©2014INAIL.Distribuzionegratuita.Vietatalavendita.Lariproduzioneancheparzialesuqualsiasimezzoèconsentitasolosecitatalafonte.StampatodallaTipolitografiaINAIL-Milano-Edizione2014 Autori:B.Persechino,D.Mattei,M.Fornaroli,S.Iavicoli•Collaborazioneeditoriale:A.Luciani,L.Medei,P.Laurano. Relativamente alla gestione delle emergenze, a supporto dei datori di lavoro e dei responsabili del servizio preven- zione e protezione, nel periodo di vigenza del D.Lgs. 626/1994, successivamente al D.M. 10/03/1998, è stata emanata, da parte del Ministero dell’Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, la specifica Circolare n. 4 del 01/03/2002 che riporta in allegato le “Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano o possano essere presenti persone disabili”. Ancora oggi la suddetta Circolare si configura quale valido strumento a supporto dell’approntamento dei piani di ge- stione dell’emergenza ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. nelle aziende dove sono presenti lavoratori con disabilità; pertanto, ad essa si rimanda per una più puntuale tratta- zione dei singoli aspetti della tematica. PER ULTERIORI INFORMAZIONI Link utili: www.vigilfuoco.it Contatti: b.persechino@inail.it PAROLE CHIAVE sclerosi multipla; lavoro; gestione emergenze