A. Cosentini, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L’informazione nel tempo del digitale: la privacy, la sicurezza, l’accesso ai dati
Titolo: Piattaforma Digitale Nazionale Dati ed Interoperabilità
3. I nuovi modelli economici hanno portato il mercato a fornire servizi digitali
sempre migliori
I servizi che espongono interfacce programmabili - Application Programming
Interface - possono essere usati per comporre nuovi servizi
La possibilità di far interoperare applicazioni eterogenee e riusare funzionalità
sviluppate da aziende diverse ha dato il via all'API Economy
API: autostrade applicative digitali
4. Le aspettative dei cittadini sui servizi pubblici digitali sono cresciute
In Italia abbiamo creato le piattaforme nazionali (ANPR, pagoPA, Spid, ...)
Passare dall'auto-certificazione all'auto-completamento: The Once-Only Principle
(European Union eGovernment Action Plan 2016-2020)
Aumentare la qualità e la quantità dei servizi digitali integrati tra pubblico e privato
Il principio Once-Only
5. MODI
● Incrementalità: le regole vengono continuamente
aggiornate per stare al passo coi tempi
● Standardizzazione: per uniformare il design e la
sicurezza delle API erogate da oltre 12k enti
● Disintermediazione: le regole di standardizzazione
permettono - anche senza le Porte di Dominio - di
creare un modello peer-to-peer dove tutti gli enti
scambiano dati tra loro
● Catalogo API: i servizi vengono indicizzati, pubblicizzati
e scoperti tramite il Catalogo aPI
Il nuovo Modello di Interoperabilità si
basa su Incrementalità,
Standardizzazione, Disintermediazione e
Discoverability
IL MODELLO DI INTEROPERABILITÀ
6. La Presidenza del Consiglio dei ministri promuove [..] la
realizzazione di una Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND)
finalizzata a favorire la conoscenza e l'utilizzo del patrimonio
informativo pubblico [...] la condivisione dei dati [..] con l'obiettivo di
semplificare gli adempimenti amministrativi di cittadini e imprese.
La PDND:
● raccoglie e pubblica gli e-service e le relative API nel Catalogo
API resi disponibili dagli Erogatori
● registra gli Accordi di Interoperabilità stipulati tra Erogatori e
Fruitori in relazione agli e-service pubblicati nel Catalogo API
al fine di facilitare l'interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi
dati mediante accreditamento, identificazione e autorizzazione dei
soggetti abilitati, e
● assicura la raccolta e conservazione delle informazioni di
accesso e delle transazioni effettuate.
DL Semplificazione
La Piattaforma di Interoperabilità
favorisce la semplificazione
amministrativa mettendo in
comunicazione gli enti
La norma
7. Erogatori e Fruitori stipulano
Accordi di interoperabilità
associati alle API del Catalogo
I Fruitori specificano i
trattamenti entro cui utilizzano
le API oggetto degli Accordi
DL
Semplificazione
La Piattaforma di Interoperabilità
favorisce la semplificazione
amministrativa mettendo in
comunicazione gli enti
Fruitori
8. Stakeholder
AGID
Redazione delle Linee Guida
PAGOPA
Realizzatore e Gestore
DTD
Dipartimento per la Trasformazione Digitale
Progettazione e Coordinamento interno
Agenzia delle Entrate
INPS
ANPR
Ministero degli Interni
ISTAT, etc etc
GRANDI ENTI EROGATORI
Di servizi e dati
PICCOLI EROGATORI
Grandi Comuni
Regioni
Università
ASL, etc etc
FRUITORI DELLA PA
Comuni
FRUITORI DEL MONDO PRIVATO
Aziende
Cittadini
9. Erogatori
L'Erogatore decide se, chi e come accede
alle proprie API
Erogatori
Definiscono
- quali API mettere a Catalogo
- quali sono i termini di servizio associati
- gli IDL delle API con le specifiche tecniche e
gli schemi dati (eg. OpenAPI3)
- i requisiti che devono averi i Fruitori (ad
esempio “Comune”, “articolo 60 Decreto del
Presidente della Repubblica del 29
settembre 1973 n. 600”)
10. Fruitori
I Fruitori chiedono di accedere alle API
presenti nel Catalogo
Fruitori
Prima di accedere ad un'API:
- specificano i trattamenti e le motivazioni
per cui richiedono di utilizzare una
determinata API
- accettano i termini di servizio indicati
dall'Erogatore
Erogatore e Fruitore stipulano un Accordo di
interoperabilità!
Il Fruitore utilizza l'API conformemente
all'Accordo di interoperabilità stipulato.
11. ➔ Non tratta né conserva le informazioni scambiate
tra gli enti
➔ Non permette un accesso diffuso o generalizzato
ai dati degli enti
➔ Non obbliga gli enti a fornire a terzi i dati di cui è
titolare
➔ Non decide quali informazioni possono essere
scambiate, né a quali condizioni
➔ Non sostituisce i meccanismi di autorizzazione
delle API
COSA FA LA PDND COSA NON FA LA PDND
➔ Abilita l'interoperabilità di sistemi informativi e
banche dati
➔ Accredita, Identifica, Autorizza i soggetti abilitati
➔ Agevola la stipula digitale di Accordi di
interoperabilità e li registra
➔ Rende disponibile il Catalogo API
➔ Raccoglie e conserva delle informazioni sugli
accessi e le transazioni
➔ Offre funzionalità agli enti per implementare
policy di accesso
L'Erogatore decide se, chi e perché accede
15. Andrea Cosentini
• Email: andrea .cosentini@teamdigitale.governo.it
www: https://innovazione.gov.it
twitter: @InnovazioneGov
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