Messaggio di sr. Alaide Deretti, Consigliera per le Missioni ad gentes.

1. Speranza
Roma, 14 marzo 2016.
Carissime sorelle,
con vivo desiderio di parlare al vostro cuore, vi saluto con affetto e vi propongo una nuova
riflessione in continuità con quanto abbiamo condiviso nei mesi scorsi. Dall’acrostico della parola
MISERICORDIA, nel mese di gennaio abbiamo riflettuto sulla MISSIONARIETÀ. Nel mese di
febbraio, abbiamo puntato sull’INCONTRO. E oggi, vorrei offrirvi la parola che corrisponde alla
terza lettera. Rifletteremo insieme sulla
di SPERANZA, la virtù teologale che “vede l’invisibile, tocca l’intangibile e
raggiunge l’impossibile”.
La Parola di Dio è sempre parola di speranza, che sostiene, incoraggia e ci spinge
alla meta più alta: la santità. È chiara e oggettiva quando ci propone:
«Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi
ragione della speranza che è in voi.» (1Pt 3, 15). La Parola ci fa vivere la speranza e dare ragione
di essa a chiunque, dovunque e comunque!
Le nostre Costituzioni hanno frequenti riferimenti alla speranza. Ci chiedono di vivere i momenti di
difficoltà o di prova contemplando Cristo che ha amato fino alla croce, vivendo in fiduciosa
speranza le rinunce che nascono dalle scelte d’amore (cfr. C 16). Inoltre, orientano la nostra vita
comunitaria alla «carità paziente che tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta e non perde mai
la speranza» (C 7) e ci presentano Maria come modello di disponibilità alla parola del Signore per
poter «dedicarci ad un’azione apostolica apportatrice di speranza» (C 44).
Nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, Papa Francesco dà alla speranza il suo giusto
posto. «Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza» (275); «i giovani ci
chiamano a risvegliare e accrescere la speranza» (108); Maria è la «madre di tutti, è segno di
speranza per i popoli che soffrono i dolori del parto finché non germogli la giustizia» (286).
Significativo e impegnativo è l’invito che ci fa l’Evangelii Gaudium: essere persone-anfore per dare
da bere agli altri. «A volte l’anfora si trasforma in una pesante croce, ma è proprio sulla Croce dove,
trafitto, il Signore si è consegnato a noi come fonte di acqua viva». E il Papa conclude: «Non
lasciamoci rubare la speranza!» (86).
Il Capitolo Generale XXIII ci ha consegnato un compito non facile, e che ci sfida: ci fa camminare,
crescere e vivere da missionarie, missionarie di speranza e di gioia. Una FMA missionaria di
speranza è una FMA gioiosa. La gioia ha bisogno di un cuore pieno di speranza!
Come potete vedere, carissime sorelle, la speranza è nostra compagna di strada nella missione ed è
il più grande regalo che possiamo donare a questo nostro mondo “povero” di speranza. Tutto perché
la speranza cammina al fianco della fede. Chi crede sa sperare! Gli occhi della fede ci rendono
capaci di vedere l’invisibile e il nostro cuore può sperare oltre ogni speranza.

2. Speranza
La Pasqua 2016 che stiamo per celebrare, che non è la stessa dell’anno scorso perché non si ripete,
essendo novità dello Spirito, è un evento di SPERANZA. Dopo il tradimento, la condanna, il buio,
il dolore, la sofferenza, la morte … c’è anzitutto la delusione propria della natura umana. Ma, sotto
sotto, c’è una viva speranza che sostiene i discepoli: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo
farò risorgere» (Gv 2, 19). Pur non sapendo spiegarla, i discepoli sperimentano la speranza, la
custodiscono nei loro cuori in compagnia di Maria che in silenzio, «da parte sua, serbava tutte
queste cose meditandole nel suo cuore» (Lc 2, 19). Lei, la Madre della Speranza, è presente nel
cenacolo, crede, attende e spera la mattina del primo giorno dopo il sabato. Perché la speranza non
delude mai!
Carissime sorelle,
unite nella preghiera, chiediamo le une per le altre di poter essere donne di speranza, capaci di
leggere la vita con speranza. Come ci hanno augurato i laici nel CG XXIII, che possiamo essere
«sorelle e madri colme di speranza per incoraggiare, nutrire la visione di un futuro più positivo per
tutti».
Un forte abbraccio e restiamo in comunione di vita, di missione e di speranza di un mondo più
umano, giusto e fraterno.
Consigliera per le Missioni
«Il Signore che è la speranza della gloria,
che è il centro, che è la totalità,
ci aiuti in questa strada:
dare speranza, avere passione
per la speranza».
(Papa Francesco)