1. LA MATERIA, LO SPIRITO, LA VITA E L’AMORE
Si riferisce un concetto del celestiale magistero esoterico – filosofico dei Maestri del
Cerchio Firenze 77 che si può riassumere così: la materia è “Divina sostanza spirito” oppure la
materia è “Divina sostanza indiversificata o indifferenziata 1
. Tutti dovrebbero conoscere
integralmente tale magistero, ma specialmente i Cercatori di verità.
Estratti dell’insegnamento filosofico dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 riguardo
alla materia:
a. “Ricordo che la Realtà Assoluta - laddove è il non tempo e il non spazio – non vede
particolarmente distinti ed evidenziabili né gli attimi né i soggetti. Ricordo inoltre che il mondo
dell’uomo creduto oggettivo, è un insieme di immagini create dai soggetti con il processo della
percezione; ciò che viene percepito è la divina sostanza spirito la quale, in sé, è incolore, informe,
omogenea, indifferenziata, infinita, eccetera, la quale colta con certe limitazioni appare come
mondo fisico, con altre come mondo astrale, con altre come mondo mentale. Generalmente si
crede che il soggetto sia un ente che modifichi la propria auto-consapevolezza in seguito al
succedersi di stimoli interni o esterni. Ma il soggetto così concepito fa parte della realtà intesa
come divenire. Esiste un altro modo di concepire la realtà, ed è la realtà intesa come << essere
>>. Secondo questo modo, tutto esiste al di là del tempo in modo simultaneo, sia pure con le
precisazioni di cui dicevo inizialmente.
Una scoperta sensazionale della scienza umana – anche se poi, più recentemente, è stata
ridimensionata con l’osservazione di certi eventi astronomici – fu il << nulla si crea, nulla si
distrugge, tutto si trasforma >>. Secondo il concetto << realtà – essere >>, questa trasformazione
è un’illusione : ciò che appare trasformato, in effetti è un diverso <<essere>> diverso non solo
come qualità, ma anche come quantità, diverso numericamente. Se voi udite le sette note musicali
in successione, potete affermare che il suono si trasforma, ma in effetti si tratta di sette suoni
diversi 2
.
b. Dicesi <<vita >>, secondo la definizione accademica, lo stato di attività della materia
diffusa del cosmo e specialmente della materia organica. Questa definizione bene si adatta al
concetto di vita di cui noi abbiamo parlato, secondo il quale tutto vive. Infatti, se vita è lo stato di
attività della materia, non c’è materia che non sia in stato di attività quanto meno a livello sub-
atomico; quindi non c’è materia che non viva. D’altra parte, filosoficamente, la vera assenza di vita,
la cosiddetta <morte> può essere solo la <<non esistenza>>. Ma ciò che non esiste non può
essere preso in considerazione,non può servire per affermare l’esistenza di qualcosa 3
.
1
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 74 (Divina sostanza indifferenziata) e pagine 278-279 (Spirito),
Mediterranee
2
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore pagina 184, Mediterranee.
3
1
2. c. << Tutto vive >> abbiamo detto, ma questo comune stato di tutto quanto esiste può
essere catalogato convenzionalmente in modo diverso.
Sono forme di vita diverse quelle, per esempio, degli animali, dei vegetali, dell’universo. Noi
abbiamo convenzionalmente distinti l’unica vita che anima tutto quanto esiste in vita
macrocosmica e vita microcosmica, a seconda che l’attività vitale e perciò il retaggio del vivere
faccia capo al macrocosmo o al microcosmo. Così, per esempio, la vita della materia,
considerata indipendentemente da ciò che la materia stessa compone, che può anche essere un
organismo animale, è vita macrocosmica, cioè vive di vita macrocosmica la materia di ciascun
piano di esistenza indipendentemente da come tali materie sono utilizzate per costruire gli oggetti
o i corpi degli esseri.
La vita macrocosmica, nell’illusione del divenire ha un inizio con l’emanazione del cosmo
e cessa a riassorbimento cosmico avvenuto. Ripeto : nell’illusione del divenire, perché in realtà
tutto è.
Le materie hanno un ciclo di vita e quindi, in qualche modo, un ciclo evolutivo che occupa
l’intero ciclo cosmico.
Chiamiamo invece vita microcosmica quella che fa capo (e che cosa intendiamo con
<fare capo> l’ ho detto prima) ai microcosmi, agli individui in senso spirituale. La forma più
semplice di vita microcosmica è il processo di cristallizzazione. Quella più complessa è la vita
umana.
Tuttavia, ripeto, tutte le sostanze che si cristallizzano, cioè danno luogo al processo di
cristallizzazione, quanto quelle che costituiscono il corpo dell’uomo, vivono di vita macrocosmica.
Se mai, per esempio, è il corpo umano nel suo insieme, con la sua attività, che vive di vita
microcosmica; è il corpo umano come organismo costituito, non le sostanze chimiche che lo
costituiscono, che reca un retaggio di esperienze all’individuo; perciò è il corpo umano compiuto
che vive di vita microcosmica.
La vita microcosmica la ritroviamo anche in organismi più semplici e assai più piccoli : per
esempio è vita microcosmica la vita di un’ameba, di un batterio, di un microbo. Insomma ogni
individuo biologico è una vita microcosmica. La vita microcosmica ha un ciclo, una durata :
permane finché dura il principio della nutrizione, della sensazione e dell’eventuale moto 4
.
d. Riassumendo sul tema della vita per cercare di capire un pochino di più sia la vita che il
suo Creatore si riferiscono altre due spiegazioni dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77:
- << Tutto vive: In sostanza, il Cosmo non è che un organismo immenso, prodotto e
manifestazione di una vita nella quale vi sono altre vite che sono espressioni, correnti, riflessi
dell’Unica vita. Dagli esperimenti di laboratorio l’uomo può essere tratto in inganno: può credere di
poter creare la vita. Non è così; la vita microcosmica si manifesta ogniqualvolta trova l’ambiente
Cerchio Firenze 77, Oltre il silenzio, pagina 177, Mediterranee
4
Cerchio Firenze 77, Oltre il Silenzio, pagine 178/179, Mediterranee
2
3. adatto, e quando l’uomo crede di aver creato la vita, non ha fatto altro che creare l’ambiente adatto
alla manifestazione della vita. Niente è morto, ma tutto vive e non esiste materia che si possa fare
vivere >>.
- “ La vita è amore: Dalle immensità siderali alle immense sottigliezze della materia ed
oltre, è la Vita che tutto muove e fa palpitare, quella vita che è principio e fine dell’Amore,
quell’Amore che è principio e fine della vita.
Le due forme di vita microcosmica e macrosmica, fuse in un unico amplesso, sono ben
sintetizzate nel sigillo di Salomone (.) 5
“ .
L’insegnamento dei Maestri spirituali del Cerchio Firenze 77 conferma quello del Signore
Gesù e ci insegna un modo diverso di considerare la materia, ma – praticamente – duemila anni fa
il Signore disse all’apostolo Tommaso che l’universo, cioè la materia, è “Divina sostanza Spirito”;
Gesù Cristo disse: << Tommaso tutto quello che tu vedi quassù, tutto quello che tu tocchi e che
senti è materia, è carne. Questa è la Grande Madre. “ Maestro, è dunque la carne nobile quanto lo
Spirito?” Assai di più Tommaso! Se lo Spirito si trasforma in carne è cosa meravigliosa, ma se la
carne si trasforma in Spirito, questa è la meraviglia di tutte le meraviglie. È straordinario come
tanta ricchezza possa nascere da tanta presunta povertà 6
>>.
5
Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 158-159 (Vita macrocosmica e Vita microcosmica), Mediterranee
6
Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagina 101, Macroedizioni
3