La vita eterna dell'uomo nel Cosmo e poi nella Comunione dei Santi (Elaborato 10)

1. ELABORATO n° 10
LA VITA ETERNA DELL’UOMO NEL COSMO E POI NELLA COMUNIONE DEGLI
ESSERI IN DIO
Gli uomini non sono separati dal Tutto che è Dio del quale Tutto fanno parte. << . In
verità siamo nel seno di Dio, costantemente con Lui in contatto, da Lui alimentati, ognuno
esprimente un grado di coscienza e quindi una propria libertà e responsabilità, nonostante che Dio
non sia una persona distinta da tutto quanto esiste e nonostante che la Realtà sia razionale. Dio
non parla agi uomini alla maniera narrata dalle antiche scritture, non gioca con loro a nascondersi
per farsi intravedere di tanto in tanto da qualcuno, ma ininterrottamente ci comunica l’esistenza e
indiscriminatamente si rivela in ciascun essere alimentandogli il sentire.
Il rapporto tra Dio e l’uomo non è quindi saltuario e di pochi, ma intimo e totale.
È l’ora che vi stacchiate dalle figurazioni immaginifiche delle religioni, che vanno bene per
l’uomo mentalmente bambino, altrimenti l’intelligenza sarà solo dell’ateismo. È l’ora che prendiate
coscienza del fatto che la realtà materiale e spirituale sono una cosa sola, e soprattutto che questa
unica realtà è assolutamente razionale.
È finito il tempo in cui la morale veniva imposta, perché la verità dello Spirito non
appartiene al fantasioso mondo delle favole.
Una nuova èra sorge e l’uomo esce dal confuso mondo del fanciullo per entrare in quello
più consapevole dell’adulto.
Per voi è già l’alba del nuovo giorno!
Pace a Voi 1
>>.
Deriva da quanto sopra che ogni uomo, anche il peggiore, essendo nel seno di Dio non è
soggetto alla morte come la quasi totalità degli uomini crede perché dopo avere completato la loro
evoluzione 2
nel Cosmo 3
e dopo aver imparate le lezioni del dolore karmico 4
tutti gli uomini sono
destinati a vivere eternamente in Dio.
Le religioni cristiane dicono che l’uomo vivrebbe sulla Terra una volta sola (piano o mondo
fisico) prima di vivere la vita eterna nel cosiddetto Paradiso o quella nel cosiddetto Inferno i quali
non esistono nella Realtà Assoluta; nella Realtà Assoluta esiste solo Dio. Noi dell’Ordine Gesù
Redentore diciamo che l’uomo non vive sulla Terra una sola volta, ma numerose volte, e ogni
volta, quando il suo corpo fisico muore l’uomo non muore, ma continua a vivere negli altri tre piani
o mondi del Cosmo (astrale, mentale e akasico o della coscienza 5
) sempre animato dalla Scintilla
Divina, che è eterna e increata e fa parte di Dio 6
; la Scintilla Divina è una virtuale cellula dello
1
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagine 280-281 (I sensori della Coscienza Assoluta), Mediterranee
2
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione) e pagina 210 (Legge di evoluzione),
Mediterranee
3
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
4
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-77 (Dolore), Mediterranee
5
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
6
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 252 (Scintilla Divina), Mediterranee
1

2. Spirito di Dio 7
; perciò si può dire sia che Dio ha ogni uomo in Sé 8
sia che ogni uomo fa parte di
Dio; perciò in ognuno di noi c’è la Presenza della Divinità, il Cristo nell’uomo 9
e quindi l’uomo non
può morire. Ciò premesso, ad ogni incarnazione nel Cosmo, l’uomo vive un ciclo di esistenze nei
quattro sopracitati piani o mondi del Cosmo; perciò, ad ogni incarnazione: una prima volta l’uomo
vive l’esistenza sulla Terra e poi, in sequenza, continua a vivere altre tre esistenze negli altri tre
piani o mondi del Cosmo ( astrale, mentale e akasico o della coscienza ) e quando l’uomo arriva
in ognuno di questi tre piani o mondi gli si aprono i sensi di ogni piano o mondo 10
; nei citati altri tre
piani del Cosmo l’uomo consoliderà le esperienze vissute sulla Terra ampliando la propria
coscienza e purificandosi finché non sarà diventato quasi un superuomo o un santo; da quasi
superuomo o santo l’uomo vivrà la vita eterna nella Comunione dei Santi 11
in Dio; se l’uomo, alla
fine di ogni ciclo di esistenze cosmico sopra citato, non è ancora diventato quasi superuomo o
santo, si reincarnerà sulla Terra, piano o mondo fisico, tante volte quante saranno necessarie a
farlo diventare quasi superuomo o santo – senza morire mai – perché il Dio–Amore-Vita “ è il Dio
dei vivi e non dei morti, perché tutti da lui ricevono la vita 12
“.
Perciò ogni uomo deve ringraziare Dio per la vita eterna che gli ha dato e non deve mai
avere paura della morte perché la morte non esiste 13
per i motivi sopracitati; come già si è detto
l’uomo non muore mai per un altro importante motivo: il suo vero essere è la Scintilla Divina, cioè il
suo Spirito o Sé, il virtuale frazionamento dello Spirito di Dio che è immortale; la Scintilla Divina è
la presenza di Dio nell’uomo ammantata dalla Coscienza dell’uomo stesso; la Scintilla Divina e tale
Coscienza formano l’Ego dell’uomo 14
.
La vita nel piano fisico, sulla Terra, è la prima delle quattro esistenze dell’uomo nel Cosmo
ad ogni incarnazione; la vita sulla Terra la conosciamo tutti perciò di essa non diciamo niente,
mentre l’esistenza negli altre tre piani o mondi del Cosmo continuerebbe ad essere ignota a tutti se
non l’avessero spiegata agli uomini i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77.
La seconda esistenza di ogni ciclo di vite cosmiche gli uomini la vivono nel piano o mondo
astrale; la vita in questo secondo piano di esistenza è quella che l’uomo stesso si costruisce, <<
Ciascuno secondo la natura dei propri pensieri costruisce il proprio corpo astrale così come
accade con certi esercizi fisici che sviluppano certi muscoli piuttosto che altri. La particolare natura
del corpo astrale derivante da questo pensare, fa sì che l’individuo abbia più intense e più gradite
certe sensazioni piuttosto che altre e, naturalmente, desideri quelle; in altre parole l’anima umana
– secondo l’evoluzione dell’individuo – dirige l’attività dei suoi veicoli inferiori verso determinati
campi che procurino esperienze necessarie al fine di evolvere. Dopo un periodo di tempo di circa
7
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 278 (Spirito), Mediterranee
8
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 71-72 (Dio), Mediterranee
9
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee
10
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 219-220 (Piano di esistenza), Mediterranee
11
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 52-53 (Comunione), Mediterranee
12
Vangelo di Luca 34-40
13
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 188-189 (Morte, anzi Vita), Mediterranee
14
Cerchio Firenze 77, Per un giorno migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee
2

3. 36 ore da che il veicolo o corpo fisico ha cessato di vivere, l’individuo l’abbandona definitivamente
e sosta nel piano astrale più o meno lungamente, in attesa che il suo corpo astrale si disintegri.
Che cos’è che determina questa attesa? Essa corrisponde alla purificazione dell’anima dopo la
morte, descritta in vario modo da ogni religione. L’attesa è determinata da una particolare natura
del corpo astrale: se l’uomo in vita ha avuto dei desideri che lo facevano rassomigliare piuttosto a
un animale che ad un uomo, avrà il suo corpo astrale formato dalla materia più densa di questo
piano, la quale è lenta nel decomporsi. Ogni corpo astrale è formato con la materia dell’omonimo
piano nelle sue sette densità. Ora, dopo il trapasso, il corpo astrale diviene un insieme di sette
gusci concentrici i quali, iniziando da quelli di materia più densa e successivamente in ordine gli
altri, si decompongono. Ogni decomposizione è accompagnata da un particolare stato di
coscienza, derivante dall’esame dei desideri avuti, propri di quella materia della quale è composto
il guscio che si sta scomponendo. Come il vostro corpo fisico nella putrefazione è aiutato da certi
agenti esterni, così l’astrale in questo disfacimento può essere aiutato, producendo così una
sollecitazione nella disintegrazione. Ogni anima evoluta si trattiene brevemente nel piano astrale e
queste purificazioni non sono seguite dall’anima, ma essa cade in un lieve torpore. Le altre anime,
invece, o rivivono colpe commesse, oppure con la materia di questo piano si creano un mondo
fittizio per cullare desideri insoddisfatti, finché, stanche e saziate dai loro sogni e disintegrato
completamente il corpo astrale, l’anima si trova sulle soglie del piano successivo a questo; <<il
mentale>> che, prima di allora, essa non aveva mai immaginato che esistesse (.) 15
;
Nel piano o mondo mentale si vive la terza esistenza cosmica: Quanto è stato detto a
proposito della materia astrale, può essere ripetuto per la materia del piano mentale. La legge di
analogia aiuta l’uomo a comprendere l’architettura di quelle regioni nelle quali non vive
coscientemente. Così il piano mentale, nella sua immensa sottigliezza di materia, ha sette
suddivisioni stabilite rispetto alla diversa sua densità. Una particolarità che si nota in questo piano
è la grande elasticità delle forme che sono immensamente più malleabili di quelle del piano
astrale. Il quadro che si presenta a colui che acquista visione cosciente di questo piano è
meraviglioso, sublime! Forme e colori straordinari, dalle più tenui sfumature ai contrasti più accesi
(.) 16
. << (.) Una volta abbandonato il veicolo astrale, e con ciò assopiti i desideri insoddisfatti, le
facoltà mentali dell’individuo sono più pronte e chiare. L’individuo può così rivedere e riflettere con
più chiarezza sulla sua ultima incarnazione. È il momento in cui trova spiegazione a tante
domande, riguardo agli eventi della sua trascorsa vita terrena, che si era fatto e durante questa e
dopo il trapasso. Questa rinnovata facoltà mentale spinge l’individuo, se il suo temperamento
glielo consente, a ricercare la spiegazione di altre cose che desidera o desiderava capire. Gli
studiosi hanno nel piano mentale il loro paradiso: qui l’individuo può erudirsi ed appagare la sua
sete di sapere più di quanto potesse farlo da incarnato… 17
>>.
15
Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 142-143, Mediterranee
16
Cerchio Firenze 77, Dai Mondi invisibili, pagine 142-144, Mediterranee
17
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 176, Mediterranee
3

4. La quarta esistenza cosmica: Il piano o mondo akasico è quel piano immediatamente
successivo a quello mentale ed è immediatamente precedente a quello spirituale. Fu emanato dal
primo alito di Dio. È cosa ardua parlare di questo piano dove l’individuo che qui vive
coscientemente è Iniziato o già Maestro. Qui vi è dualità, ma non separazione; ogni essere qui
sente di appartenere al Tutto, e di essere un’unica cosa con tutto il resto dell’Emanazione e, nello
stesso tempo, essere se stesso come mai lo ha provato prima. Da questo piano si riversano sugli
altri piani di esistenza, un amore sconfinato e una comprensione senza limiti. Questo, quindi, è il
piano della <<<Fratellanza universale>>, <<dell’amore>> , un piano dove tutti vivranno
coscientemente, ricordando le amarezze di oggi come piccole cose, piccole in sé, ma grandi per
quello che hanno prodotto sull’essere umano. Questo è il solo valore che esse hanno. Il corpo
akasico dell’individuo è il corpo formato appunto dalla materia di questo piano, quel corpo che
serba in se tutte le esperienze avute nelle varie incarnazioni; quel corpo che si costituisce man
mano che l’individuo evolve. Il corpo mentale è quel corpo che produce l’illusione della
separatività, perché è dell’intelletto la prerogativa di distinguere l’<<io>> dal << Io –non- Io>> ; ma
questa illusione è necessaria per costituire, formare l’autocoscienza, in altre parole, il corpo
akasico…18
>>.
Quindi la vita dell’uomo nel Cosmo ha lo scopo di formare la sua coscienza per farci
diventare altruisti e poi renderci anche degni delle promesse di Cristo.
Se ci fermassimo a questo nello spiegare la vita eterna dell’uomo sembrerebbe che il
merito della santità dell’uomo stesso fosse esclusivamente suo, ma non è così perché tutto
dipende da Dio e tutto è nelle Sue mani 19
ed è per questo motivo che tutti saremo redenti,
salvati o risorti; in proposito Dio ha detto <<Sia Gloria, alleluia, poiché tutti sono risorti! Tutti sono
Uno 20
>> nell’Eterno Presente. Infatti, per salvare tutti gli Angeli ribelli, Dio ideò e realizzò la vita
nel Cosmo con tutte le creature, incluso l’uomo 21
ma promulgò anche le leggi spirituali che lo
avrebbero aiutato a superare il suo io personale ed egoista 22
e ad imparare ad amare gli altri
mediante l’ampliamento della sua coscienza e il dono della Scintilla Divina o Spirito 23
per animare
l’uomo nei quattro piani o mondi del Cosmo e nella Comunione dei Santi 24
. Di queste leggi
citiamo le più importanti:
a. Legge dell’Evoluzione: <<Processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre
più organizzate, esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 25
>> ;
(nostra nota: per Spirito si intenda Coscienza perché lo Spirito è increato e
perfetto ed è il “Fulcro dell’esistenza individuale non soggetto ad evoluzione.
18
Cerchio Firenze, Dai mondi invisibili, pagina 146, Mediterranee
19
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 14 Novembre e del 14 Dicembre, Amrita
20
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 103 (Pensa alla grande), Mediterranee
21
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163, Armenia
22
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 208-209 (Io), Mediterranee
23
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
24
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 52-53 (Comunione, Comunione dei Santi) e pagine 249-250
(Santo), Mediterranee
25
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee
4

5. Emanazione Divina che determina la individualità e la vita dell’individuo o
microcosmo 26
>>;
b. Legge di causa e di effetto o legge di azione o reazione o legge karmica: <<
Fondamentale legge cosmica per la quale ad ogni mossa succede un effetto; ad
ogni azione corrisponde una reazione. L’evoluzione ha un suo ritmo naturale:
così – volente o nolente – l’individuo “deve“ evolvere. Se oppone resistenza a
questo ritmo naturale ( che non ha la stessa cadenza perché all’inizio è di una
certa lentezza e successivamente diventa di una certa rapidità) incontra
sofferenze. La sofferenza l’individuo se la causa da se stesso opponendosi a
questo naturale svolgersi e procedere dell’evoluzione. Non esiste assolutamente
nulla che possa essere fatto senza che dia origine a una causa e non sia l’effetto
di una causa precedentemente mossa. È tutta una catena di cause e di effetti:
cause che originano effetti immediati ed effetti remoti… 27
>>;
c. Legge di reincarnazione: << Trasmigrazione della Individualità in un corpo atto ad
esprimere l’evoluzione conseguita, allo scopo di conseguire evoluzione 28
>>.
A questo punto è opportuno aggiungere due definizioni:
a. di Individualità: << È la prima manifestazione di Dio per originare il mondo dei
microcosmi. È il fulcro dell’individuo. È la “Goccia”, il “Sé”, la “Scintilla Divina”, ammantata o
no della coscienza 29
>>;
b. di individuo: << Colui che è o sarà un “centro di coscienza o di espressione”. Chi,
sottostando alla legge di evoluzione, potrà esprimersi in termini di coscienza. Individuo, per
estensione di significato, uguale anche a “microcosmo” 30
>>.
Ma Dio non si ferma alle Sue leggi della vita spirituale e materiale che ampliano la
coscienza degli uomini e quindi il loro amore per gli altri durante le loro molteplici esistenze
31
nei quattro piani o mondi del Cosmo. Dio fa anche di più nella persona di Gesù Cristo
per ampliare la nostra coscienza e fugare le tenebre che sono in noi:
a. << . Le anime che sono consapevoli della coscienza di Cristo si sentono ora attratte
reciprocamente come il ferro verso la calamita: può accadere che esse non ne siano
conscie al momento, ma lo saranno nei giorni a venire. È questa coscienza che fa sì che
sempre più anime si attraggano reciprocamente, affinché tutti voi possiate diventare
consapevoli del Cristo interiore e possiate rendere eternamente grazie per questa
consapevolezza 32
>>;
26
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
27
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-158 (Legge di causa e di effetto), Mediterranee
28
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee
29
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee
30
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo), Mediterranee
31
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza), Mediterranee
32
Eileen Caddy, le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita
5

6. b. << Giorno dopo giorno, ti riempi e ti impregni sempre più della coscienza di Cristo. Sei in
grado di camminare nella luce e di diventare tutt’uno con essa, finché in te non vi saranno
più tenebre; e quando tale processo si instaurerà riuscirai a portare più luce nel mondo.
Comincia con il mettere ordine in casa tua, abbi fede e fiducia nelle tue capacità e poi fallo.
È quanto è racchiuso in te, che si riflette all’esterno: non si tratta di qualcosa per cui è
necessario lottare, bensì di qualcosa che accade non appena glielo consenti e colmi il tuo
cuore di amore e comprensione.
Questo elevato stato di coscienza è nell’aria stessa che respiri. Inspiralo profondamente e
lascia che tutto il tuo essere se ne impregni. È così grande che non puoi contenerlo; perciò
espiralo e così facendo mantienilo in movimento ed in espansione 33
>>.
Quanto sopra è tutto ciò che Dio fa per noi direttamente o indirettamente? No, Dio ci
da anche tutto ciò di cui abbiamo bisogno, ad esempio il cibo e le erbe medicinali.
Inoltre gli uomini non sono condannati da Dio nella persona di Gesù ad una
punizione eterna perché il Cristo stesso ha detto che non ha mai pronunciato il discorso
sul Giudizio Finale di cui al Vangelo di Matteo, capitolo 25, 31-46 perché è “altamente
tirannico” 34
; in tale occasione Gesù ha detto che il Vangelo di Giovanni è l’unico esatto
(nostra nota: 5, 19-46 ; 8, 15-18 e 12, 46-50); implicitamente Gesù nega anche l’esistenza
di un Inferno eterno con un supplizio eterno, perché sarebbero incompatibili con il suo
amore e con l’onnipotenza e l’amore di Dio. E perché Dio ha previsto per noi, invece, la vita
eterna così come è stato dimostrato in questo stesso Elaborato dopo le nostre numerose
incarnazioni cosmiche per superare il nostro io e il nostro egoismo, ampliando così la
nostra coscienza in base alla legge dell’evoluzione sopracitata.
In altra occasione Gesù ha detto esplicitamente a Jakob Lorber che nessuno va
all’inferno o in paradiso, ma che ognuno li porta entrambi con sé 35
. Ciascuno di noi sa
benissimo dell’incalcolabile numero di uomini che sulla Terra hanno l’inferno in se stessi a
causa del male che hanno fatto in vite precedenti o in una esistenza corrente; questi uomini
devono essere corretti in base alla legge karmica o legge di causa e di effetto con le lezioni
del dolore 36
, mentre gli uomini che hanno il paradiso dentro di sé non dovrebbero essere
molti, ma è difficile riconoscerli forse perché sono umili.
Mentre da una parte Dio. nella persona di Gesù Cristo, perdona i peccati 37
che
l’uomo ha commesso sulla Terra, dall’altra ha previsto che - ad ogni nuova incarnazione -
l’uomo abbia un grado maggiore di mente e di coscienza in forza della legge
dell’evoluzione; l’ampliamento della sua coscienza, che è ampliamento del suo amore,
deriva anche dal fatto che il giudizio individuale di Gesù al nostro arrivo nell’Aldilà (piano o
33
Eileen Caddy, le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita
34
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-182 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne, Armenia
35
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia
36
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-77 (Dolore), Mediterranee
37
Sapienza 11, 23
6

7. mondo astrale) non è basato sui nostri peccati, che anche lui perdona, ma sulla base delle
buone azioni che abbiamo fatto sulla Terra 38
. Ne deriva che Dio ha previsto, dopo le
molteplici e necessarie incarnazioni cosmiche, che ogni uomo diventi un superuomo o un
santo dopo che sarà diventato altruista; dopo aver ampliato la sua l’uomo sarà diventato
capace di amare; perciò, alla fine dei tempi in Dio, saremo tutti diventati tutti santi, ma non
soltanto perché Dio in più ci donerà la Coscienza Assoluta 39
per cui, in Dio, l’uomo
diventerà quasi come Dio; questo è il sublime destino dell’uomo! Anche per i peggiori tra
noi! Non lo dico io lo disse il Signore Gesù a Jakob Lorber nel XIX secolo. << ( . ) Ma
proprio per queste anime che si sono condannate da sé, Io ho detto due volte cose
consolanti: cioè quando vi narrai la parabola del figlio perduto 40
e quando vi dissi che nella
casa di Mio Padre ci sono molte dimore 41
- o per dirla ancora più chiaramente – moltissimi
luoghi di insegnamento e correzione, in cui persino i demoni umani più perduti possono
venire istruiti e migliorati. Voi in eterno conoscerete sempre nuove meraviglie create per voi
(.), e in eterno non ne raggiungerete mai la fine 42
>>.
Alla fine dei tempi quando sarà completata la redenzione di tutti i demoni, Satana
incluso, per mezzo della vita e degli uomini 43
ad opera di Gesù Cristo 44
, si completerà
anche il trionfo dell’amore di Dio sull’odio di Satana 45
e tutti saremo Uno in Dio 46
38
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184, (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia
39
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee
40
Vangelo di Luca 15, 11-32
41
Vangelo di Giovanni 14, 1-4
42
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia
43
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia
44
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita
45
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Giugno, 17 Luglio, 13 e 26 Agosto, 4 e 12 Settembre e 16 e 23
Novembre, Amrita
46
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 26 e 103, Mediterranee
7