1. Alla base della Materia c’è lo Spirito
Per dire cos’è la materia ci si avvale innanzitutto di un insegnamento esoterico - filosofico e
poi di uno insegnamento scientifico.
Si anticipa l’insegnamento filosofico perché per noi è quello vero: la materia “è divina
sostanza indifferenziata 1
“ .
1. “ (.) Ricordo che la Realtà Assoluta - laddove è il non tempo e il non spazio – non vede
particolarmente distinti ed evidenziabili né gli attimi né i soggetti. Ricordo inoltre che il mondo
dell’uomo creduto oggettivo, è un insieme di immagini create dai soggetti con il processo della
percezione; che ciò che viene percepito è la divina sostanza spirito la quale, in sé, è incolore,
informe, omogenea, indifferenziata, infinita, eccetera, la quale colta con certe limitazioni appare
come mondo fisico, con altre come mondo astrale, con altre come mondo mentale. Generalmente
si crede che il soggetto sia un ente che modifichi la propria auto-consapevolezza in seguito al
succedersi di stimoli interni o esterni. Ma il soggetto così concepito fa parte della realtà intesa
come divenire. Esiste un altro modo di concepire la realtà, ed è la realtà intesa come << essere
>>. Secondo questo modo, tutto esiste al di là del tempo in modo simultaneo, sia pure con le
precisazioni di cui dicevo inizialmente.
Una scoperta sensazionale della scienza umana – anche se poi, più recentemente, è stata
ridimensionata con l’osservazione di certi eventi astronomici – fu il << nulla si crea, nulla si
distrugge, tutto si trasforma >>. Secondo il concetto << realtà – essere >>, questa trasformazione
è un’illusione : ciò che appare trasformato, in effetti è un diverso <<essere>> diverso non solo
come qualità, ma anche come quantità, diverso numericamente. Se voi udite le sette note musicali
in successione, potete affermare che il suono si trasforma, ma in effetti si tratta di sette suoni
diversi (.) 2
.
<< (.) ” Tutto vive abbiamo detto, ma questo comune stato di tutto quanto esiste può essere
catalogato convenzionalmente in modo diverso.
Sono forme di vita diverse quelle, per esempio, degli animali, dei vegetali, dell’universo. Noi
abbiamo convenzionalmente distinti l’unica vita che anima tutto quanto esiste in vita
macrocosmica e vita microcosmica, a seconda che l’attività vitale e perciò il retaggio del vivere
faccia capo al macrocosmo o al microcosmo. Così, per esempio, la vita della materia,
considerata indipendentemente da ciò che la materia stessa compone, che può anche essere un
organismo animale, è vita macrocosmica, cioè vive di vita macrocosmica la materia di ciascun
piano di esistenza indipendentemente da come tali materie sono utilizzate per costruire gli oggetti
o i corpi degli esseri.
1
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 74-75 (Divina sostanza indifferenziata) e pagine 278-279 (Spirito),
Mediterranee
2
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 184, Mediterranee.
1
2. La vita macrocosmica, nell’illusione del divenire ha un inizio con l’emanazione del cosmo
e cessa a riassorbimento cosmico avvenuto. Ripeto : nell’illusione del divenire, perché in realtà
tutto è.
Le materie hanno un ciclo di vita e quindi, in qualche modo, un ciclo evolutivo che occupa
l’intero ciclo cosmico.
Chiamiamo invece vita microcosmica quella che fa capo (e che cosa intendiamo con
<fare capo> l’ ho detto prima) ai microcosmi, agli individui in senso spirituale. La forma più
semplice di vita microcosmica è il processo di cristallizzazione. Quella più complessa è la vita
umana.
Tuttavia, ripeto, tutte le sostanze che si cristallizzano, cioè danno luogo al processo di
cristallizzazione, quanto quelle che costituiscono il corpo dell’uomo, vivono di vita
macrocosmica.
Se mai, per esempio, è il corpo umano nel suo insieme, con la sua attività, che vive di vita
macrocosmica; è il corpo umano come organismo costituito, non le sostanze chimiche che lo
costituiscono, che reca un retaggio di esperienze all’individuo; perciò è il corpo umano compiuto
che vive di vita microcosmica.
La vita microcosmica la ritroviamo anche in organismi più semplici e assai più piccoli : per
esempio è vita microcosmica la vita di un’ameba, di un batterio, di un microbo. Insomma ogni
individuo biologico è una vita microcosmica. La vita microcosmica ha un ciclo, una durata :
permane finché dura il principio della nutrizione, della sensazione e dell’eventuale moto (.) 3
>>.
Quindi gli esseri viventi, da un batterio all’uomo, vivono di vita microcosmica 4
.
Per dire cos’è la materia abbiamo utilizzato la definizione esoterica-filosofica e poi quella
scientifica, ma prima anticipiamo che anche i vegetali e gli animali, incluso l’uomo sono fatti di
materia.
La materia non è inerte, ha una sua vita : la vita macrocosmica, il cui significato è : “ Dal
macrocosmo: Vita intrinseca delle materie tutte che sono del cosmo, indipendentemente dalla
organizzazione di queste in corpi atti alle manifestazioni individuali (.) 5
“.
“ Dicesi <<vita >>, secondo la definizione accademica, lo stato di attività della materia
diffusa del cosmo e specialmente della materia organica. Questa definizione bene si adatta al
concetto di vita di cui noi abbiamo parlato, secondo il quale tutto vive. Infatti, se vita è lo stato di
attività della materia, non c’è materia che non sia in stato di attività quanto meno a livello sub-
atomico; quindi non c’è materia che non viva. D’altra parte, filosoficamente, la vera assenza di vita,
la cosiddetta <morte> può essere solo la <<non esistenza>>. Ma ciò che non esiste non può
essere preso in considerazione,non può servire per affermare l’esistenza di qualcosa 6
.
.
3
Cerchio Firenze, Oltre il silenzio, pagine 178-179 (Vita macrocosmica e Vita microcosmica), Mediterranee
4
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 217 (Vita microcosmica), Mediterranee
5
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 217 (Vita macrocosmica), Mediterranee
6
Cerchio Firenze 77, Oltre il silenzio, pagine 177 (Vita macrocosmica e Vita microcosmica), Mediterranee
2
3. Questo è un insegnamento scientifico umano riguardo alla materia:
<< Tutto ciò che cade sotto i nostri sensi è materia : l’acqua che beviamo, il metallo
dell’automobile, la pianta sul davanzale. La materia ci appare sotto forma di sostanze diverse
(quali appunto l’acqua, il metallo, ecc.) che potremmo definire come i suoi diversi aspetti. Tali
aspetti non sono immutabili : infatti le sostanze possono cambiare le loro dimensioni, il loro stato,
insomma trasformarsi. Ad esempio, l’acqua può solidificare, formando il ghiaccio, oppure
evaporare, mentre i vapori possono condensarsi, i metalli possono combinarsi con l’ossigeno (cioè
ossidarsi).
Tuttavia le sostanze, per come le vedono i nostri occhi, non offrono un’idea
sufficientemente precisa della materia. Ad esempio, osservando un fiume vediamo la massa
dell’acqua compatta e ne riceviamo un’impressione di continuità, Ma appunto è un’impressione,
una pura apparenza. In realtà tutta la materia, qualunque sia il suo aspetto, è discontinua, cioè è
formata da piccole particelle, le molecole, e queste, a loro volta, da particelle ancora più piccole gli
atomi. Ma non solo : anche gli atomi sono formati da particelle più piccole (le cosiddette particelle
elementari), e queste da altre più piccole ancora.
L’uomo non può percepire con i propri sensi i minuscoli oggetti di questo microcosmo può
tuttavia costruire strumenti che <osservano > per lui, consentendo così i progressi della ricerca
fisica. Il cui traguardo è oggi indefinibile sempre ammesso, poi, che ne esista uno (.) 7
>>.
La scienza umana non è ancora riuscita a rispondere << (.) Alla domanda che cos’è la
materia ?>>. Forse perché la risposta trascende i limiti delle possibilità umane. Due fatti importanti
sono stati comunque accertati:
1) L’aspetto continuo della materia è soltanto apparente; in realtà tutta la materia ( noi stessi
compresi ) è discontinua nel senso che è composta da parti sempre più piccole; le
molecole, gli atomi, le particelle sub-atomiche.
2) Tutti i fenomeni osservabili hanno la loro origine nelle forze agenti tra i componenti
microscopici della materia, proprio perché essi sono in possesso di due proprietà
fondamentali: la massa e la carica elettrica (.). 8
>>.
Sembra incredibile, ma è vero: l’uomo nonostante tutti i progressi fatti dalla scienza non sa
ancora spiegare cos’è la materia, né sa spiegare cos’è, ad esempio, l’energia elettrica. Tuttavia, le
potenzialità sviluppate dalla Scienza dimostrano l’esistenza di una perfezione nelle sottigliezze
della materia e nelle leggi eterne che la governano. Chi non ha preconcetti dovrebbe ammettere
che la materia è stata creata da un Essere Supremo, un Dio perfetto, onnisciente e onnipotente.
Soltanto un Dio così poteva creare il Cosmo e la vita nel Cosmo con tutti i suoi esseri
viventi. Ma molti ancora dubitano e preferiscono chiamare Dio con il nome di Natura ( così come
dicono i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 ).
7
C. Morresi e H. Miller, Fisica perché, pagine 40-41, Poseidonia.
8
C. Morresi e H. Miller, Fisica perché?, pagine 40 e 41, Poseidonia
3