Progetto EXPO della Scuola dell'Infanzia di Garbagnate Monastero. Insegnanti: Montanelli Maria Angela, Dottori Paola, Della Maddalena Luigia, Tentorio Mirella, Redaelli Irene.
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http://scuola.latteriavaltellina.it/progetti/il-pizzocchero-miracoloso/
Il recupero dei sapori perduti. - Ricette tipiche della tradizione Siciliana- Chiara Marescalco -Kiarma-
"IL RECUPERO DEI SAPORI PERDUTI" a cura del Prof. Alessandro Giglio.
Grafica e impaginazione a cura della Dott.ssa Chiara Marescalco.
Istituto Professionale “Paolo Calleri” IPSASR - IPSEOA - IPSSS PACHINO (SR) www.istitutomarzamemi.it
La storia del nostro territorio ha visto l’alternarsi di varie dominazioni straniere (greca, araba, normanna, angioina, aragonese) che lo hanno trasformato in un con- nubio di mondi diversi che si riflette in tutti gli aspetti della realtà e quindi anche nella gastronomia non esiste infatti
una cucina territoriale, ma varie tradizioni culinarie.
La cucina del territorio di Pachino mostra tracce di differenti culture che vi si sono stabilite negli ultimi due millenni e risente soprattutto dell’influenza dei Greci e degli Arabi.
Nei piatti si usava esclusivamente olio extravergine d’oliva, sia per cucinare che per condire mentre il burro era poco usato.
Gli ingredienti principali erano soprattutto vegetali o marini (pesce e molluschi).
La carne era utilizzata di rado e per lo più in forma di frattaglie.
Il pesce è stato tradizionalmente molto presente nel- le tavole dei pachinesi, servito fresco, aromatizzato con olio extravergine di oliva, con aglio, prezzemolo, con olive, capperi, pangrattato e arancia.
Il sale era soprattutto marino e i piatti erano
impreziositi dalle erbe aromatiche che crescono ancora oggi in abbondanza: basilico, prezzemo- lo, menta, alloro, origano, rosmarino, salvia, cipolle selva- tiche, semi di finocchio e finocchietto selvatico, insieme a gelsomino, pinoli, uva passa, pangrattato tostato (“muddica”), scorza d’arancia, succo di limone, inoltre cap- peri, aglio e cipolla sono spesso presenti nelle preparazioni.
Molto utilizzati anche erano mandorle e pistacchi, sia nel- la preparazione di dolci e di bevande che per condire riso e pasta.
Al centro dell’alimentazione c’era la pasta o un piatto
di legumi(fave fresche, fave secche, lenticchie, farro, ceci).
Molto consumato era il pane che accompagnava tutti i pasti.
Un capitolo a parte per i dolci (fritti, al forno, al cucchiaio) spesso a base di frutta fresca e secca consumati di solito per le tradizioni religiose.
The Blank Kitchen nasce per offrire un’esperienza e una connessione diretta e informale tra un artista – invitato a pensare e cucinare un suo personale menu – e la città. Questi incontri conviviali danno la possibilità di conoscere le pratiche artistiche contemporanee attraverso un elemento trasversale e unificante come quello del cibo, capace di annullare la distanza tra artista e pubblico. Da quest’anno, gli appuntamenti in cucina si arricchiranno di un progetto di micro-editoria, realizzato da The Blank in collaborazione con lo studio temp di Bergamo. Il progetto prevede la pubblicazione di Chef #, una fanzine a tiratura limitata, numerata e firmata dall’artista, realizzata per mezzo dell’interazione tra artista / curatore del progetto / grafico in confronto su un main theme selezionato dall’artista stesso. Unico limite imposto: stampa a 1/1 colore, a eccezione del nero.
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Il recupero dei sapori perduti. - Ricette tipiche della tradizione Siciliana- Chiara Marescalco -Kiarma-
"IL RECUPERO DEI SAPORI PERDUTI" a cura del Prof. Alessandro Giglio.
Grafica e impaginazione a cura della Dott.ssa Chiara Marescalco.
Istituto Professionale “Paolo Calleri” IPSASR - IPSEOA - IPSSS PACHINO (SR) www.istitutomarzamemi.it
La storia del nostro territorio ha visto l’alternarsi di varie dominazioni straniere (greca, araba, normanna, angioina, aragonese) che lo hanno trasformato in un con- nubio di mondi diversi che si riflette in tutti gli aspetti della realtà e quindi anche nella gastronomia non esiste infatti
una cucina territoriale, ma varie tradizioni culinarie.
La cucina del territorio di Pachino mostra tracce di differenti culture che vi si sono stabilite negli ultimi due millenni e risente soprattutto dell’influenza dei Greci e degli Arabi.
Nei piatti si usava esclusivamente olio extravergine d’oliva, sia per cucinare che per condire mentre il burro era poco usato.
Gli ingredienti principali erano soprattutto vegetali o marini (pesce e molluschi).
La carne era utilizzata di rado e per lo più in forma di frattaglie.
Il pesce è stato tradizionalmente molto presente nel- le tavole dei pachinesi, servito fresco, aromatizzato con olio extravergine di oliva, con aglio, prezzemolo, con olive, capperi, pangrattato e arancia.
Il sale era soprattutto marino e i piatti erano
impreziositi dalle erbe aromatiche che crescono ancora oggi in abbondanza: basilico, prezzemo- lo, menta, alloro, origano, rosmarino, salvia, cipolle selva- tiche, semi di finocchio e finocchietto selvatico, insieme a gelsomino, pinoli, uva passa, pangrattato tostato (“muddica”), scorza d’arancia, succo di limone, inoltre cap- peri, aglio e cipolla sono spesso presenti nelle preparazioni.
Molto utilizzati anche erano mandorle e pistacchi, sia nel- la preparazione di dolci e di bevande che per condire riso e pasta.
Al centro dell’alimentazione c’era la pasta o un piatto
di legumi(fave fresche, fave secche, lenticchie, farro, ceci).
Molto consumato era il pane che accompagnava tutti i pasti.
Un capitolo a parte per i dolci (fritti, al forno, al cucchiaio) spesso a base di frutta fresca e secca consumati di solito per le tradizioni religiose.
The Blank Kitchen nasce per offrire un’esperienza e una connessione diretta e informale tra un artista – invitato a pensare e cucinare un suo personale menu – e la città. Questi incontri conviviali danno la possibilità di conoscere le pratiche artistiche contemporanee attraverso un elemento trasversale e unificante come quello del cibo, capace di annullare la distanza tra artista e pubblico. Da quest’anno, gli appuntamenti in cucina si arricchiranno di un progetto di micro-editoria, realizzato da The Blank in collaborazione con lo studio temp di Bergamo. Il progetto prevede la pubblicazione di Chef #, una fanzine a tiratura limitata, numerata e firmata dall’artista, realizzata per mezzo dell’interazione tra artista / curatore del progetto / grafico in confronto su un main theme selezionato dall’artista stesso. Unico limite imposto: stampa a 1/1 colore, a eccezione del nero.
Un percorso didattico dedicato ai prodotti tipici dell'agricoltura e dell'alimentazione italiana realizzato da bambini e maestre della scuola dell'infanzia "Alba serena" di Torrette - AN
Raccolta delle ricette natalizie che hanno partecipato alla veg-panettonata 2012 di GocceD'aria.it - http://www.goccedaria.it/item/veg-panettonata.html
Progetto EXPO della Scuola dell'Infanzia di Garbagnate Monastero. Insegnanti: Montanelli Maria Angela, Dottori Paola, Della Maddalena Luigia, Tentorio Mirella, Redaelli Irene.
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
Un percorso didattico dedicato ai prodotti tipici dell'agricoltura e dell'alimentazione italiana realizzato da bambini e maestre della scuola dell'infanzia "Alba serena" di Torrette - AN
Raccolta delle ricette natalizie che hanno partecipato alla veg-panettonata 2012 di GocceD'aria.it - http://www.goccedaria.it/item/veg-panettonata.html
Progetto EXPO della Scuola dell'Infanzia di Garbagnate Monastero. Insegnanti: Montanelli Maria Angela, Dottori Paola, Della Maddalena Luigia, Tentorio Mirella, Redaelli Irene.
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
Pan pop parade (il pane dei popoli a tutte le latitudini). Ecco la presentazione di Davide Corti (Terza C) sull'albero del pane e sul popolo degli Jumma.
2. In grande gruppo ricordiamo l’esperienza fatta al campo del nonno
Guido quando lo abbiamo aiutato a raccogliere le patate che lui
portava alla luce rivoltando la terra
Lettura della storia “La rapa gigante” che come la patata cresce sotto terra
Coloriamo di verde le foglie della pianta
che crescono sopra e incolliamo le patate
sotto nella terra
4. Partendo dall’esperienza fatta osserviamo su vari
libri immagini e disegni di ortaggi che crescono
sopra e sotto e raccogliamo le conoscenze acquisite
in un grande pannello collettivo arricchito dalla vita
di insetti e piccoli animali che vivono nell’orto
5. Come i grandi cuochi prepariamo gli gnocchi: ciascuno lava una patata
con la buccia, aspettiamo che il forno a microonde le cuocia e poi le
sbucciamo ancora calde.
“Gli
gnocchi di
patate”
6. Con un attrezzo speciale “lo schiacciapatate” le patate escono formando
tanti vermetti che impastiamo con farina e un uovo.
Ciascuno poi forma con le mani una “bisciolina” di impasto e la taglia a
pezzetti col coltello di plastica.
7. Finalmente possiamo gustare in nostri gnocchi conditi con olio e grana!!
In fine tutti in cucina ad aspettare che la maestra butti gli
gnocchi nella pentola con l’acqua calda e li scoli nei piatti
8. Scopriamo una
nuova ricetta:
il purè
Ormai come cuochi esperti sappiamo che le
patate vanno lavate (la maestra le sbuccia) e
poi cotte e schiacciate con lo schiacciapatate.
9. Si aggiunge latte, burro, sale e grana e si
amalgama il tutto.
Grattugiamo anche
il formaggio grana
Ciascuno assaggia il purè nella sua
ciotolina
10. In grande gruppo si
ripercorrono
verbalmente le fasi
delle ricette
sperimentate e si
ricompone la
sequenza grafica
alla quale ciascuno
ha collaborato
11. I bambini di cinque anni ne realizzano una ricostruzione individuale
evidenziando le due ricette nate dallo stesso punto di partenza